Critica Sociale - Anno VI - n. 7 - 1 aprile 1896

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO IWel Repo: Anno L. 8 • Semestre L. .a- . 1.ll 'E■tero: Anno L. IO .• semestre L. &,&o. Lellere, vaglia, cartoline-vaglia aU'Ufflclodi CRITICA SOCIALE.MILANO: Portiol Galleria V. E., 23 2.' 01110u•lle) Anno VI - N. ,. Non 111 t: ew.de a tutm.erl 11epa.ratl. MIiano, 1. 0 aprile 1896 SOMMARIO Attualità. L'lmpo1ta 7JrO{lre11'1;a 11d 1•eddtto e f 1oclalt1t1: Il dt1cor10 di Jau.rh alla Came,•a tranctue (LA CRITICA SOCUL•). La Circolare Rlldlni e Il no,tro paruro (UMANO e LA CRITJC,1,). Appello al ,iroltta,·t defla 11en11a; ttell'tmmhttt1:a del Co1111re110 del gtOrll(lflltl Chfl ,i terrà'" Roma (X. T. z. w. e NOI). St.udl •oclologlct. ll domani e la democra,,a (IVASOII BONOMI). S1tmolare e vtollare {Jl11.1rro Tu1uT1). Il risveglio relluto,o: lii. ll ccntdetto 1oc1aU1mocattolico (nne) (DOMENICO SPADONI). La tilta di Compo,id/a. Il (PAOLO LAPAROUB, con nota della CRITICA). Jl"lloso8a., lettera.tura e varietà. Cfmo1-ulde (TUTTI K NB,<SUNO), Pretoccoll l>ll(llardl (Y. TURATI). Concor,o Mottta. PubtHlco•ta,11 pereen11te In aono. NEL MESE ENTRANTE senz'altro ritardo, manderemo la ri– scossione postale ai ritardatarii che ci devono ancora, sia qualche residuo dell'anno passato, sia la semestralità ora in corso. Li preghiamo vivamente di farle buon viso, rispondendo essa a una assoluta necessità di regolarità am• ministra ti va. L'imposta progressiva ul reddito ei socialisti Il discorso diJaurésallaCamera francese. li dibattito che a proposito di questa riforma si svolse alla Camera francese, dove un governo bol'· ghese si vide incalzato e spinto in avanti dai socialisti contro i vecchi partiti semi-feudali e reaziona1·ì, è quanto di più interessante po~sa es– seni per noi Non solo c'interessa vedere in atto la tattica ammil'abile dei nostl'i compagni che sul terreno pratico della lotta parlamentare, fra il vario intreccio delle tendenze, ora espresse, ora dhisimulate, di partiti av,,ersi pieni di ro,·za e di abilili\. sanno disce1·nere la via che mena pili sicu– ramente ai propri fini e san di\ 'enh.we Bi:isii pa– droni della situazione, i dominatori del campo; ma la nostra attenzione è altresi legittimata dal fatto che per la prima volta il partito socialista si trova nella opportunità di riesaminare, sotto il controllo della realtà, una delle più importanti riforme che stanno scritte, da ormai mezzo secolo, ne' suoi programmi di immediata attuazione. Il i\linistero radicale di Francia, dopo aver ten– tato iuvano qualche accomodamento coi conserva– to1·i reazionari, or si vede costretto a percorrere tutta intera la parabola delle r•iforme possibili entro la struttura borghese. Sostenne in enato la battaglia per la libertà di 01·gauizzazio11ee di sciopero degli operai alle dipendenze dello Stato, combattendo la reazione che iutendeva sostituir-e all;i fol'ma del salariato quella della schiavitl1: e ru "iuto. Ha pl'esentato alla Camera un progetto di imposta gene1·ale sul 1·eddito in sostituzione del– l'imposta mobiliare personale e dell'imposta delle porte e fi11esfre,e la Commissione del bilancio lo respinse alla quasi unanimità. Nella discussione e nella votazione, il Ministero ru appoggiato dalla estrema sinistra e dai socialisti. Il p1·ogetto, o me– glio il principio è passato per pochi voti, ma se nelle altre fasi della procedura pal'lamentare fosse, come non è improbabile, mandato a picco dalla opposizione reazionaria, si può p1·evede1·e che il couflitto non finirebbe colle dimissioni del Mini– stero, ma si ripercoterebbe e si alla,·gherebbe uel pa~e. Non si tratta di una ga1 ·a.di gn1ppi pal'la– mentari dissidenti ti·a 101'0:noi siamo in presenza di un dissidio irreconciliabile di classi e di ten• denze sociali. Nessuna mer·aviglia che le battaglie teoriche fatte al Senato e alla Camera possano do– mani trO\'are riscontro in una lotta ext1·a-legalc e "iolenta fra gli elementi conse1·"atol'i e le masse lavoratrici allea.te alla piccola bo1·ghesia. N'usci– rebbe, in tal caso, una repubblica di carattere ri • voluzionario, "ero ponte di palfflaggio fra la orga– nizzctzione bo1·ghese e la organizzazione socialista. Ammfrabile, dunque, !"intuito politico dei nostl'i compagni di Francia che hanno saputo far 101·0 prigionier'O il Ministero radicale e foggiarsene un'arma nelle loro mani, senza, d'altra parte, sna• turare per nulla la propl'ia funzione e sacl'ificar nulla dei propri ideali e nulla perdere del prop1·io carattere. Voi vedete infatti come, prestando il loro appoggio aperto alla riforma tributal'ia proposta dal governo, es~i abbiano saputo mettere in luce la fisionomia essenzialmente bo,~ghesedella riforma, nel tempo stesso che mostrano cosi chiar·a coscienza. delle ragioni onde i socialisti sono indotti ad ap- l }Oggiat'la nell'interesse -del proletariato. Questa oro supel'io1·ità tattica, meglio che esse1·e dovuta alla abilità personale - la quale è d'altronde g1·audissima in quei nostr•i compagni - si de"e sopratutto alle \'il'tl1 proprie del pensiero socialista, che si ò reso parfrone, come nessun'altra dottrina di nes.sun'altra classe, del segreto della \'ita eco– nomica. moderna e vede con pe1-fetta lucidità quali sieno le "ie da battere per asseconcltu·e la evolu– zione sociale che deve fatalmente mettere capo alla organizzazione socialista. Perciò nella lotta politica i socialisti non portano la nota dell'utopia, non chiudono gli occhi davanti alla realtà, non

RkJQdWJsaXNoZXIy