Critica Sociale - Anno VI - n. 6 - 16 marzo 1896

CRITICA SOCIALE 93 D• una parte, un org11namenlo operalo-economico autonomo, Incuneato nell'alveo delle Assoclaiioni d'a.rti e mestieri; datrallra, un·organlnnlone generale poli– Uca, Imperniata sulle adesioni Individuali e sui relativi gruppi o Circoli elettorali. Cosl Il movimento polìlico, legalitario e parlamentare, si trovn. a contatto, a destra, coli& democrazia amne; ,. sinistra., colla classe operala, avente cotesta, a si– nistra, l socialisti libertari, i quali, pur aeceltando la. lotta elettorale. pare che mirino a farla servire - più che ad altro - a. intenti di propaganda dottrinale. di arrermailonl di principi, e a rinvigorire l'autonomia e la pol!anza. dell'aiione economica professionale e del– l'a.zione dei Comuni. È un policromo di tre note, le quali flltanno vibrare le loro ri1pellivo ondulazioni, più o meno sonore e con alterna.ta . vicenda, a seconda. dol\'influonza. dei mi- 1\tanU uscontl dalla borghesia o uscenti dnlle moltitu– dini operaie, a seconda dell'elemento Intellettuale e dell'elemento sentimentale In reciproca. gara., e delle anriate condizioni geograftche di regioni. tanto più in Italia, dove alle circostanze topograftche usociansi tradizioni storiche ed eredità biologiche e sociali dir– ferenti. Concludendo: la quinta. rase ai apre con un lievito di novelle dirferentìazioni e in pari tempo di rio rdi– namento plò ampio di quello constata.to nelle ra.si pre– cedenti, coslcchè la reazione, che, con un'altra delle sue raffiche di paura, si è scaraventala. sopra il mo– derno movimento sociale, non ha ratto che rumcio del vento, che spegne le 0amme miserelle e allarga. le torli, ed ha rin,·erdìto la classica o dantesca immagine aimbollca della. ••••• fY'Onll4, che {f~t'- to dma Nel tra.".,uo det ""ro. ,o, ,, f,co Pa- 14 propria drttl, cM 14 .ru.tUma. O. Osoccm V1As1. L'ULTIMO LEADER I LANDESE('' Il. A1-rh•oa Brighton con un cielo triste. La Manica è sottosopra. I barconi iD dire:done di Dieppe e Cherbourg scompaiono fra le pieghe dei ca,•alloni, che ai conrondono biancheggiando, o alla spiaggia le onde si rranlJOnOsulla gfiiaia che sale. Dopo il matr1monio colla o· Shea il domicilio di Parnoll non ru pili un mistoro. Pe1· la socieL\ bac– chettona J'immoralità, legallz,.ala. a,•eva. cessato di esser tale. Du1-ante gli amori illegali, non c'era dctecttve che sapesse tenergli dietro o snidarlo. Una volta fuori della Camera dei Comuni, non apparteneva ph'.1al pubblico. Si getttwa in un cab, che mutava magari tre volte per sviare chi lo in• seguisse, e giunto a Ellham - nella contea di Kant, a circa no,·e miglia da Londra - si ta.ppava nella superba Wonersh Lodge, o nolln sontuosa residenza chiamata Woodhrof~ piantata sul ciglione della col– lina di Carter, ov·era atteso dalle labbra che gli iuhru~a~:1i1~en1i~1zrofl,leci~~i~:S. pg~:a~::~1-~ discreto fogliame di un parco, l'Irlanda stessa po– teva naurragare nella collera inglese sen1.ache un telegramma giungesse fluo a lu[ Il ,•etturale, che mi conduce ad Aldrington, at– traverso folate di vento, è i1·landcso. Egli conosce,·a il ltade,·. Lo prende,•a so,·ente alla stazione. Ha il b1-accioabb1•unato,come se a,•esse perduto qualcuno dei suoi. Il dolore gli fa groppo o lo slt·angola. !\on c'è cristi ch'io gli levi dal capo l"idca che l'hanno ammazzato. La dimora coniugalo di Parnell in Wals_tngham• ten·ace ò il numero 10 nella ma dello« ville, che rasenta il doppio fila,·e d'albel'i in ftlccin. al mare. Tra il vano degli alberi sono cnppannelli di penne pubbliche, che sorvegliano il ,,a~ vioui o altend~no dal dio dei giornalisti il modod1dare una capatina o~lla stanza del morto. )la oibò! La O'Shea non ,•i perdona. L'avete chiamata !lc~ualdrina,l"ave~e ratta arrOS8ire in nome del bigottismo monogamico. In– dietro. penne sguaiate! Qualcuno forse J)a_sscrà che fu amico di Parnell e dei suoi e che mai non si uni al coro codardo degli oltraggi. P1•omo il bottoncino o mi inolt1•0.Lo sfacelo delle ca1·ni ò incomiDciato. Egli ò disteso noi cando1:e dello lenzuola coperto e circondato da una baldoria di fiori i cui 1 p1•orumi a~luti,;cono il pi!,zicore della decomposizione. La faccia, che, nello giornate della tolta, era dichiarata una delle più belle tra le (HO della Camera dei Comuni, è ,·izm. stra,·olta, sembra d'un uomo impa1.zito. La bocca gli rienh-a come se l'avessero sdentata. Le suo ultimo parole furono pei deputati pat'n.ellisti ~ pe_l_suo p..i.8$~: e Trasmett~te la mia dovoz1ono a1 m1e1colleghi o nl Popolo ir– landese. ,. Sulla croce di violo ai piedi del lotto sono sdraiati i pensieri che il teaa,w disperde"a un mese p1·ima, a Listowel, nella contea di l\err,v; difendondo uno dei suoi candidati. « , ·o domam fossi morto o fluito, gli uomini. cho combattono l'influenza inglese nella ,•ita pubblica it'iandese, continuol'ebbero a combattere. Sarebbero ancora nazionalisti indipendenti. Crede1·ebbero ancora nel• l"Irlanda-nazione e protesterebbero ancora che non è co1 subire gli ordini di un mini.!lro inglese che l'av,•enil-o dell'Irlanda può ossel'O salvo. , Sul vassoio a scaglie del ta,·olino do. notta è un telegramma di sua madre - colei cho gli trasfuse l'indomabile antipatia per l'inglese_ - clte ~ _tu_tto un groppo di lagrime. Oli Inglesi, nella hb1dme dell'odio, lo accusarono di dimenticai-e .la madre, negli Stati Uniti, nelrindigenzn. C~lun111e.Parne!I non lo lasciò mal mancare nò l agiatezza nò 11 lusso. In fatto di denari egli era l'uomo pii1 sba– dato del regno. Odiava le cifre. D_ava- se!Dp~ del suo - prodigalmente. Sole~·• dire che pe1suoi bisogni persoo.ili bastavano, ali anno, 100 sterhne. i contentava di due }.>asti al giorno e non inaffla"~ che l'ultimo con un bicchiere di barolo. Quando s1 trattò di Ossargli il salario di leader della nazione coercizzata, ru una vera lotta. e Riducete. riducete! - insisteva. - Ma siete mtitli ! , E bisognò di– mezzare la cifra. Mentre voleva che il salario del deputato irlandese {)o,•ero non fosso meno di 12.500 liro ranno. Questa incuria poi· sò non gl'impediva di essere scru~losissimo coi fondi della Leg!l a_gr3:• ria o del partito nazionale. E, a occhi cl11us1, _sL può dire che. dalla fondazione dolla Lega ngrar1a, nel 70, alla morte del suo 1>r03idente,noi 01, ~1on si spesero meno di 30 milioni di lire. l1!1 prima ,·oJta che il Parnell andò in America. noll'SO,come C.'lP.()-loghista,racco1se in tre mesi 7:,.000 sterline; e 11rondo politico della Lega agrariii 1-accoltodal– l'ottobre dell'80 all'ottobre dell'SI ru di 101.000 sterline. . .. Eccomi di nuovo sotto gli alberi, che do le ul• time strette di mano ai colleghi che vo1Tebbero sbottonarmi. Ma sono troppo commosso, troppo

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