Critica Sociale - Anno V - n. 16 - 16 agosto 1895

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Regno: Anno L. 8 -Semestre L. .1- . 1.ll' Elltero: Anno L. IO• Semestre L 5,50. Lellere, vaglia, ca,•toline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE•MILANO:Portici Galleria V. E., 23 t• (JIUI 11,111) Per MILA.NO al pub abbonanl anche alla Libreria Dnmolard: e, V. E., u, e dall'editore M. KllDlorowlcz.: via Blansool, 5. Anno V - N. tG. Non, si venlle a num.eri separati. Milano, 16 agosto 1895. INMEMORIA nr FEDERICO ENGE SOMMARIO LA rnoru dl Bnqd• (1,A C&JTICA Socu,LC}, L'1dtima parola atl'Jtolia (P. Esoau). Fetterlco Engel•; nel •etlante1fmo anntcer1ar10·tc..._1lLO K40TSKY). come egli .rcric~a (f. t.) L'«o,u>mia poUttco: schltto crltleo, I (Paoa11.100 E:-;01u,s). Bt'lqe/1-llt1r:10 {flLIPPO TUU,TJ). L 'unl"°nolitd at l!:t1get,1; scritto nel giorno del 1uo funerale (V1T– To1t.10 ADLSft), L'ernoa-lon• In Buropo: ,m •alido dal Bel{llO (LA CRITICA e E. VAN• Dl!!!ftVaLDK). Poa-tilla bll>li09rat1ca (ILLB aoo). NOtlfttl librari• 1ociall1t•. .Btbllot•ca di propaganda. LA MORTE DI ENGELS Ah! certo noi non pensavamo d'essere cosi dan• nati astrologhi nostro malgrado! Non son due anni e a questo stesso tavolino scrivevamo il rendiconto del grande Congresso di Zurigo. Quivi per la prima volta avevamo veduto Engels coi nostl'i occhi, avevamo stretto quella mano saggia, affettuosa e potente, che aveva det– tato tanti capolavo1•ie s'era stesa ad additare ai popoli la meta sicura. La sua venuta era stata un trionfo. Nel Congresso erano scoppiate asperità., i-ancori - infine le miserie degli uomini. La sua comparsa, all'ultim'ora, aveva tutto sanato. Non era egli il monumento vivente de1runità. del par– tito, la garanzia della vittoria futura? Quel giorno ru di baldoria. La sL'"chezza delle discussioni ci sospinse sul lago. Engels fu della partita. E1-adritto, alto 1 aitante, un che di marziale teutonico e di correttezza britanna. Ma il midollo era rimasto tedesco. Aveva della forte e sana sua razza la ilarità. cordiale e schioccante. Una sempli· cità da camerata e una modestia che s'ignora. Oh! i nostri agghindati e ventosi professorucci ! Nulla tradiva il peso dell'età, se non forse certa ·rigidezza - non ancora. trascicamento - del passo. Lo lasciammo con un lungo e vasto ar1~tvederct a Lornt,·a! senza fallo! nel 96. Erano il luogo e la data del futul'O Congresso. E tornati qui, con la visione Juminosa negli occhi e quella rigidezza del passo che ci bussava alla mente, scrivevamo, veri gufi del malaugurio1 queste righe della malora: Forse Engels, che abita Londra, non vedrà il con– gresso di Londra; e di lui si dirà quel ch'egli scrisse di Mari quando la prima manirestazione del primo maggio commosse l'Europa.: e Fosee egli soltanto ancora. accanto a noi a veder questo coi propri occhi!> Ma, vivo o defunto, l'imagine di lui. nella città dov'egli visse, sarà. il buon genio del Congresso ruturo; e se l'età, che non perdona., a,·rà. ghiacciato per sempre la sua parola giovanilmente cordiale e conrortatrice, il :~1~,~jf!~~~e a~~~g~~ào ~at~{lo nd:•s~~3ì~1 d~?1~i~m~el~~ cui egli fu il 'precursore, l'alter ego e rerede intellet– tuale, sarà accoppiata la sua ...(') Sciocco presagio! Era ridondante di vita e pareva davvero dovesse ser,pellfrci in parecchi. E per quasi due anni ci sment. Lavorava come un giovinotto e compieva l'opera sua. Il Congresso già. s'avvici– nava. Il nostl'o era stato un cattivo incubo. Il 6 mattina, da Londra, il telegrafo ci porta: Engels rn01·to tert sera. . .. La Stefanl ru muta. I giornali borghesi nostri parvero addarsene appena. Chi e1-a,infatti, questo mortof Forse un gran truffatore, un macellaio gallonato, un blasonato corruttore, un re di corona t Nulla di cotesto. li redattore d"un foglio,che fa ogni alti-o giorno la lezione ai socialisti, il Gio-rnale di Roma, naturalmente ufficioso,dichiarò solennemente che Engels era un gran patriarca, di quelli grandi davvero, e che dodici anni fa (nel bel mezzo, no– tate, delle leggi eccezionali in Germania, con.sule Btsma1~ck!) lo aveva visto a Roma, convenuto, quale direttore generale della statistica dell'Impero germanico (sic), a un convegno di statisti ufficiali. Ne descrive minutamente la forte persona, para– gonandolo al Bodio: poi tira via col socialismo, con Marx, coll'Eritrea 1 coi « monelli da latte che sen– tenziano a dritto e a rovescio :t. Un altro - questo di Napoli - ne illustra la «mente»- e assicura che da più anni menava esistenza « esclusivamente vegetati va ,, cosicchè .: nessuno può rilevare la sua diserzione dalla terra ,. E via con questa. sicu• mera! ( 1 ) Orittca Socltue, tstl, pag, :1(13.

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