Critica Sociale - Anno IV - n. 23 - 1 dicembre 1894

358 CRITICA SOCIALE LA RIVOLUZIONE È curioso come i sofi-smi delle classi dirigenti - quando i sentono in qualsiasi modo minac– ciato - si segnano o si rassomiglino nella stol'ia, con una desolante monotonia. )la la classe di,~igcnte it.'lliana ha questo di particolare, come più volte an·el'limmo: che essa ,·i poto p1·oprio quello stesso scempiaggini che in altri Stati sono ormai passato di moda da cinquant'anni: hanno mezzo secolo di barba. Notammo mille volte che l'Italia si trova tuttora alla vii;ilia del proprio 11uaranlotlo politico. Leg– gendo rn <tue,ti giorni la p,·oraziono clell"Engels alla <lircsa pronunziata eia :\t:.wx noi 1848 davanti allo Assisio di Colonia, alle quali o,·a staio trascinalo con i 1•ndicali Schappe,· e Schneide1· pe,· rappello allo armi pubblicalo dalla Nuova Oaz:eUa Renana di cui egli ora il diretto,-e, il mffronlo con gli at– tuali processi dei socialisti in Italia ci si imponeva ad ogni piè sospinto. Ben vero cho allora non usava ancora nè il domicilio coatlo, nè rarresto preven– tivo, nò la sottrazione ai giurali dei processi poli– tici. Questi nobili spedienti rimangono gloria 1>ura ed esclusiva dell'Ilalia risorta a libertà. La dirosa di Marx - nnrra l'Engols - sognò certa– monto il punto culminante dol processo. Essa è sopra– tulto interessante sotto duo aspetti. Primo, perchò era un socialista che doveva spiegare ai giurati borghesi come i suoi « delitti » non fossero che una parte di quell'aziono che sarebbe spettata per l'appunt o e princ ipalmente alla stessa borghesia nel proprio inltre.ue. Si trattava di sapore (proprio come oggi in Italia) se nello tato dovessero avere la preva– lenza lo forzo reazionarie schieratosi intorno alla mo– nnrchin o.ssoluta (in Italia dovrebbe dirsi alla dilt:t.turn di polizia), cioò la grande proprietà roudale, il clero, la burocrazia, l'esercito, occ., ov,·oro so dovesse dominare la borghesia. Il proletariato, lo. cui rormo.zione ora in– cipiente, non aveva nella lotta cho un interesso indi– retto, in quanto dal dominio della borghesia nvrebbo ottenuto l'aria o la luce necessario al suo sviluppo di classe. Ma la borghesia e la piccola borghesia tedesca -(al pnri della odierna italiana)- a,•ovnno tutto subito dal potare dispotico: il disarmo della guardia civica, lo spodestamento della Camera, la soppressione della liber,o, gli stati d'as!\edio. Allora entrarono in campo i socialisti, invitando la borghesia. a. faro ciò che era suo stretto e sacrosanto do,·ore. - (Tal e quale ancora come nell'Italia delroggi 1 dove si ronda una Lega 1>e1•la libc1·tà per dire alla borghesia: difendi almeno te stessa). - Di rronte alla vecchia società. feudale (continua l'Engels) la. borghesia corno il proletariato formano la nuo,·a società: in questa lotta de,•ono darsi la mano Ma l'appello rimase ina– scoltato, e l'ironia della storia volle che la stessa bor– ghesia dovesse impancarsi a giudice, tanto dei socia– listi rivoluzionari, quanto dol go,,orno controrh•olu– zionario. Lo stesso av,•errebbe in Ualin se qui il medio-evo non fosse ancora più potente che nella Germania del 48. Si vedrebbero i giu,·ali bo,·ghesi giudicare da un lato i socialisti o dall"allro lo leghe dei la– tifoncli~ti siciliani. Pure qualche cosa di simile forse si ,·edr,_\ rra non molto: In storia cammina anche qui. sebbene a passi di formica. ~l,1 il disco,-so di Marx - questo fn il secondo suo lato importante- rappresenta,·a inoltre il punto B1blloteca Gino t:31anco di ,·ista rivoluzionario contro l"ipocrila legalilil del Governo. Qui il risconti-o cogli avvenimenti odierni italiani (sah 1 0, s"intendo, che invece di appelli allo armi, da noi si recero sollanlo appelli.... a dello contè,·enze) è così cloquenle che vogliamo citare testualmente il Marx, como ci ò riassunto dal - rtlngels. Noi abbiamo chiamalo il popolo allo armi contro il Governo, ì, e questo era il nostro dl),•ero. Noi abbiamo violalo la legae, abbiamo abbandonato il terreno lega.le 1 Bono, la leggo che noi violammo, il Go,•erno stesso l'ha stracciata gfa prima, l'h!I.gettata rra i piedi del popolo cd 1m leri·eno legale 11011e.JÌ.JleJJiù. Si Jntò toglierci dì me.::o come nemici vinti, ma 11011 ci si JJUÒ giudicm·e. I partiti ufficiali rimproverano al partito socialista di ossero un partilo rh•oluzionario, di essersi posto fuori del diritto comune. Lasciamo staro il concetto mostr•uoso cho a sostenere un'opinione ci si ponga fuori del di– ritto comune: questa ò scienza. di lato poliziesca, che si farebbe meglio a praticare in silenzio continuando a predicare lo lato di diritto. Ma elle cosa è la base di diritto del 1866 so non una ba,e rivoluzionaria 1 Qui l"Engels - l'iassumendo il Marx - traccia la storia della rorma1.ione delrunilà ge,·manica, lnlla rivoh11.ionaria dal p1·i11cipioalla fine. Quella dell'unità italiana lo ò siala ancor più. Indi con- tinua: rf Mi lagno lo di lutto questo1 Neanche per sogno. La– gnarsi dei risultati della storia sarebbe follia; l'uomo di senno procura di intenderne piuttosto lo cause e ,li anfi,,ederno gli otTolti,che sono ben lungi dall'esser già realizzati. Ma ciò che si ha il diritto di pretendere è elio coloro che recoro tutto questo non rinraccino ad altri di essere rivoluzionari. L'impero germanico ò un prodotto della ri,•oluziono, che non ru mono rivoluziono por lo rorme speciali che ha assunto. Rivoluziono ri• mano rivoluziono, sia. compiuta dalla Corona di Prussia o da. un calderaio. So il Go,•orno adopera lo leggi esistenti por schiac– ciare i suoi nemici, esso ra ciò che in tali occasioni fn ogni Go"orno. ).la se osso erodo di terrorizzare ancora col suono della parola 1·ii1olu:iona1·io, esso non può, al più, che spa,·entare qualche smarrito /fli,ter. « Tu 1tc1M 1·ioolu;iona,·io ! » gli rimbocca tulla l'Europa. Ma il colmo del comico è pretendere che cessi di es– sere rivoluzionario, quRI lo vogliono le condizioni sto– riche, un partito che il Governo stesso ha posto ruori dol diritto comune, ossia della logge: è pretendere che esso riconosca le basi di diritto, di un diritto che si ò costituito contro di lui. rn tullo il mondo ognuno sa che il complosso dello condizioni politiche odierne è il risultato di rivoluzioni violento .... Chi, por esempio, in Francia volesse accu• sarc i realisti o i bono.partisti di essere rivoluzionari, sarobbo semplicemente deriso. Solo in Germania, dove lo ima.gioi dei tempi passali, supo1• 11.li ap pena a melò. 1 rifioriscono senza interruzione noi cervelli (ragione per cui i tedeschi si chiamano un po1>olodi pensatori), solo in Germania. può ancora av– ,•oniro che si pretenda da un partito ch'esso si senta, non solo materialmente, ma anello moralmente vincolato dal così detto stato di dirillo esistente: osso do,•e an– ticip'llamente promettere che, qualunque cosa avvenga, non \'Orrà mai rovesciarlo. In altro parole osso dovrebbe obbligarsi a mantenere in vita l'attualo ordinamento politico por tutta l'eternità. Questo o non altro si ,·uol

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