Critica Sociale - Anno IV - n. 23 - 1 dicembre 1894

35-1 CRITICA SOCIALE alla pubblica sicul'ezza, coloro che abbiano mani– festato il proposito dello vie di fatto. La parola potranno, nella leggo - cosi sempre s·è inteso - equivalo a dotwanno, quando concorrano le circo• stanze prevedute; poichò non è ammissibile che il legislatore -sancisca l'al'bitrio, nè in danno nè in fa,•ore di alcuno. r,·estl'emo dolio vie di fallo ri– sulta - s'è visto •- dalla adesione o dalla attività noi partito. Forso che il Badalo~i ò men pericoloso degli altri I Forse che ò un incoscionto, un tapino, uno che non sa quel cho vuolo, o non riesco a persuadei-o, n muovere altrui 1 Forse che è un mez1.o socintistn, un sociulistn di parata e non di sostanza T Al contrario. Egli ò uno doi pili conscii,dei pili attivi, dei pili intolligonti od eloquenti, pet'tanto dei pii, pol'icolosi. J.eggolo dunque il Con'lere del Polesine, che il collega Comnndini riporta ogni notte, fratornnmento,noi suo Con·te1·edella sera mattutino. Costui, il nominato Badaloni,da ormai parecchi anni, por lo tri li globo del Polesine, fa. cova dei giri di prop.'lgandn,animando, istruendo, eccitando i contadini ad organizz..1.rsi per la lotta di clnsse. Tutto ciò è verissimo, o noi possiamo oonre1·marlo. La sua propagenda, abile, amorosa, insinunnlo, R\'O\'A sortito effetti prodigiosi. Quella gente, misero, nffnmafa, doppiamenteschiava~della fame e delrignoranza, del padrone o del prete, s·era sentita come rinascere al contatto dell'apostolo, del posith 1 istn, cho lo additava lo cagioni vero della sua miseria, della sua soggezione, che lo insegnava a ce1·cn1·0 il parndiso sulln te1·rn,a conquistarein questo mondo, collo proprio ror1.e,i propri diritti. r; in tultn quella plngn il nomo del medico con– dotto di 'l'reconla om idolatralo dai contadini. Che cos'era o in che cosa poteva 1·isolversiquesto grande amo,·o po,· l'uomo o por la sua propaganda, se non in un odio ugnalmonto vivo pel' tutto ciò che egli combatteva - pe1• rusm'fl. por lo sfruttamento, per In miseria rassegnata, insomma per l'ordine? « Uomo mito, filantropico .... • - Forse che gli altri sono dei Oiona l,n Oala I Questa applicazione dei critel'i antl'opologici della scuola positira, che esigerebbe lo perizio psichintl'iche caso por caso, quando mai fu fatta nei processi dei socialisti I :'.'!on la si usa faro neppu1·0nei processi dei ladri, che pure sono degni e fruiscono di ben altro rispetto. - « Ma om anche deputato ...• - I deputali sono dunque disuguali dagli altri cithtdini dinanzi alla legge? Costituisconouna casta a pa1·te, una razza superiore? L'art. ,a:; fornirà tema tutt'al piil ad un piato di procodura; momlmento non può :\\'ere im– portan1.a. l.,a depulazione - ben telegmfava il C1•ispi- non costituisco alcun diritto d'asilo. De– putato I dunque tanto poggio. Che se egli, dell'alta dignità ond'om invoslito, si serviva a meglio de– linquere; se egli, delln iufluonza onde la carica lo circondava, si racova strumento di misratto; di tanto la sua rosponsabilih\ ci paro aggmvata. o, no, il « caso Badaloni », ben vedete, non esisto: osso e una cosa sola con tutte le altre cen- Bb ot aG Ba tiuaia di casi. Esso è identico al caso Cabrini, al caso Vorgnanlni, nl caso Gino Alrani, al caso Ar– turo Labriola, al caso Guarino, al caso Storchi, al caso O•ndotro, ecc., condannati al domicilio coatto: al caso Canepa, al caso Oottardi, al caso Monticelli, tuttom su/J Judtce; al caso Oggero, al caso Lerda, al casoNovaro,od altroltali,sfuggiti alla malaria di Porto Ercole quasi per miracolo; al caso P1'8mpolini, al caso Agnini, al caso Ferri, deputati condaooati pe,· 10 stesso titolo preciso chi al conOno, chi al carcere; al caso Danielli, al cnso Forrero, al caso Treves, al caso Morgari, al caso Loro, al caso Noseda, al caso Baraldi, al caso Zirardini, tutti del pari condannati con una rolladi compagni; al caso Lazzari,'!'urati, Dell'Avalle e del duoconlo all'incirca processati nella sola Milnnoj insomma a tutti i casi che riempiono ogni giorno, ripetiamo, le colonne dei giornali e le tasche del maglsh'fltl. Un • caso Badaloni • vi sa– l'ebbe se Badaloni, pel' caso, fosse stato eccettuato; corno v'Oun caso Berenini, un caso De Amicis, un caso Cormdino (') o forse anco1'fl qualche altro, che auguriamo siano « risolti di cooformifa • por l'o– nore o la coerenza di coto.,ti nostri carissimi amici. Che cosa diavolo dunque può signincare quost.~ epigrafe, che tro,•iamo in quasi tutte le gazzette - massime ufficiose - Il caso /Jada/011t1 ... Ah! lo sappiamo ben ooi, manigoldi! che cosa questo « caso • signiOchi. I,o sappiamo d'onda ven– gono le vostro magnanime ire, e a che cosa. esse tendono. Voi piangete, o coccodrilli, sull'ultimo boccone, mentre digerite tulto il l'osto del panta– gruelico banchoUo- propnrando\ 1 i a cenarvi sopr·a; - anzi, questo ghiotto boccone lo addentaste a bolla posta per darvi un protesto di piangere. Il « caso Badaloni •• non v'è un bambino che noi veda,ò il« caso» di un governo edi unamaggioranza sei vaggiamento reazionari I, ches'ingegnano di costi– tuirsi uno splendido allbt momle per coonost.~1'0 tutti gli altri vitupel''ì di cui stanno ingrassando. Il« caso Badaloni • è l'ostentata pudicizia onde la corti– giana 1ialza le protese di mercede; è una fortunosa speculazione del vostro gioco di Borsa sulla grul– laggine pubblica; ò il conato di adoporat'O uno dei nostri contro noi tutti, di rarvene perfido stru– mento contt'o il suo o nostro partilo. E pensate ch·egli vi si presti!! Scempii nella vostra rurberia di caroni inobesiti, voi non sospettate la tempera di Nicola Badaloni; ossa oltrepassa l'empil'ismo della vostra psicologia. A buon conto, egli ha cominciato a dimostrarvi qual conto faccia dello ,•ostro l'Csipiscenze e delle vosll'O lusinghe. Davanti alla Commissione ha sde– gnato di difendel'si « pel' soliclal'ioh\ con tntti gli altri perseguitati • e l'ha ratto inscrivere a ver– bale. Alla Oamorn - abbiato pazienza, poichè i socialisti vnnno bensl po1'Clondo per fatto vostro il diritto elottornlo, ma non tutti l'hanno ancora per-– duto - alla Camem dnnquo vi darà il contentino. (') Orl\ apprHdlamo dal telerramml che e proct!a:i.toegli pure.

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