Critica Sociale - Anno IV - n. 12 - 16 giugno 1894

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCI.A.LISMO SCIENTIFICO N'el Ree■•: Anno L. ••Semestre L. 4 - an·E•ttire: Anno L. 'le. Semestre L. 5,M uu.r.. ""lllia, cartoliM-""lllia all'Ullolo ~I CRITICASOCIALE: MILANO: Portici Ballorla V. E., 23 (i' lilli 10101) Ptr ■ILAJIO '1 pab abbollanl uclte alla Libreria t>a.mol&rd1 c. V. z.. 91, e dall'editore K. Iaotorowlu: •la Kao~ol, 5. AIN IV - N. t•. SOllllllllA.RIO Attu1llti. " gocerno tull' lmbara.uo (LA CJtlTICA SOCl•La). I •obutatorl: lii (ftne) (Fili Pro TUII.ATI), Studi IOOiologlcl. La qwutlOtU lktu c,tro ot"6 di lacoro (LUIOI EINAUDI), /e Fa•cl • e lo owuao11, •tediano, Il Ulne) 1An, P. Da Lvc•)· ~ la propagando ndte COm/Hl(lnc; l"a.,,.onomo eondouo (1'\01). /Hrflto di natu, a tAl~I\CUIUO). Fllosofta 1 letteratura • varleti. nor, di ccldtiamo (f. r.). .UollctU110 blbtlo{Jrof(co: w; Sombort, l,a campaana romani-' {X). N11otc vubbllca;ioni di P''OJXJ(lrintla, Pubbttcado1tl pcrrcn«r11 In ,tono. JLGOVERNO ELL'IMBARAZZO Dopo quanto scrivemmo nel nostro articolo del nu– mero scorso Va,uil'a parla11umla,·e, poco abbiamo da aggiungere circa la situazione parlamentare o politica. I lettori noteranno come le nostro previsioni si siano esattamentea,•,•orate. Avo,•amo descritto il gabinetto pri– gioniero degli agrarii, ossia doi roudat.-uii trM•estiti che ranno alla Camera il vero parlito dominante, ai quali il Sonnino a,·ova gii\. abbandonalo uno dei famosi duo decimisull'imposta rondiaria i e accennammocome,so– condo ogni probabililà., malgrado la sua ostentata. in– transigenza, avrebbe Onito per abbandonare loro anche l'altro. E quello che ò av,•onuto. Il Governo, dopo la crisi, si ripresenta immutato sostanzialmente, soltanto un po' meno fiero o pili disposto, in apparenza almeno, a \'enire a.patti coi fautori delle economie. )la la prima e più rorto economia che proponoò un'economia appunto per lo borso degli agra.rii. I due decimi, cho a.\'robbe ro gittato 17 milioni. sono doflniti,·amonte abbandona.ti. Il pa.s– suggio di Bosem alle Finnnzo e di Sonnino al Tosoro, di cui aveva già l'interim, non è che una. farsa innocente intesa a sah'are il decoro nolla transazione. Quanto alla. imposta sul sale e allo altro tasse che dirotta– mente o per ripercussione colpiranno specialmente lo classi nullabbienti, queste sono tulle mantenute. Ad economie si accenna in misura irrisoria, senza nulla concretare. Por proporre economie militari ò nominata una commission(' di generali - ossia di fautori della espansione militare! Tutto questo somiglia. ad un racconto inverosimile; ma. ancora più im·oa·osimile ò la posiziono politica dol nuovo, ossia del vecchio Ga.binetto 1 Il quale in sostanza si trova. nella situazione di chi non può nè andarsene, nè 1·imanere. Che non possa. ando.rsone lo ha. dimo– strato restto della crisi. Dopo a.,·ore battuto a tutte le porto, dopo avere tentato tutti i Giuseppe della. Camera, B1bhut .ca Gino Bmnco IIIIIN, 16 giugno 1894. cominciando dallo Zanardelli, che prererl di lasciargli nelle mani il mantello, il prosldento del Consiglio do– vette rilornare al suo posto con tutta la banda. Ebbe da tutti, ben vero, com'egli afferma, « espressioni di fiducia •, ma nessuno che ,•olesso rargli da Cireneo, portando por lui o aiutandolo a portare la. croce del po1ere. FiJucia., come ognun ,,ode, un po' canzonatoria. Quanto al rimanere, la cosa si presenta ancora più dif– flcilo. I giornali scherzano molto sul nomignolo di Agonia, dato comunemente all'on. Barazzuoli, aggiunto nl Gabinetto. Ma il Go,'erno 1 abbiam visto, può bensi ago– nizzo.re, ma morire non può. Per rimanere gli conver– rebbe sciogliere la Ca.mora. Mo. l'appello al paese, pro– prio sul problema finanziario o col ,•ento che tira di candidature di protesta, non pare sia \'Oluto in alto luogo, o nessun amico dell'ordine attuale lo potrebbe consigliare. li Go,•erno, dopo essere fuggito dalla Camera, è costretto a fuggire più cho mai il giudizio del paese. La Camera gli dice 11ec lec:.1mi 11cc1i11ete, e il paese vice,•e1'S&gli direbbe: 11è con. te ,u\ w,i lei. oo,·e ri– parare! . .. Che il Go\'erno rugga il giudizio del 1>aose, ci pou,· cau8e, lo Jimostra viomeglio il decreto, od ordinanza (J) cho sia. che rimandt\. lo elezioni amministrativo già.do• ,,unque fissato o predisposte. Non ci occupiamo della legalità Ji questa disposizione. Un ministro degli interni, o dimissionario per giunta, che ilnendo a. dare effetto rotroattivo a una. leggo non ancora ,•otata e cassa d'un colpo la. legge esistente, la. quale con a lui, ma al pro– rotto d'accordo col presidente Jella Corte d'appello, at– tribuisco fllcoltà di fissare il giorno delle elezioni, nò, una volta fissato, consente a chicchessia di mutarlo, ò un caso di anarchismo go,·ornativo cosi spettacoloso, quale solo dal Crispi ora possibile o.uonderlo. Ma ve– diamo che cosa ottengo. il Governo noi sue proprio in· toresse con questo piccolo colpo di • lato. Lo scopo, non "'è nessuno che lo ignori, O di evitare l"a.gita.zionodello candida.turo d ei cond annati di Palermo, che in moltissimi comuni sono sta.lo posle o in taluno, como a Bagnacavallo, sortirono già viltoriose dalle urne. In più luoghi. come a Pa.\'ia 1 l"autorità. di P. ~- \'ietò l'antssiono dei monifesti rel:uh•i, bonchò non portassero che i nomi dei candidati: i ,·i cd altrove rurono vietalo anche le riunioni elettorali. Abbiamo falto di bei progressi in ratto Ji liber1à dai ,empi dello candida.turo di Costa. e di Cipl'iani! Ma, tutto questo non bastando, poichò la elezione di protesta si fa. tanto più energica. quanto maggiori Ji\'Ontano le proibizioni o quindi le ragioni del protestare, ecco sospeso a dirittura. lo elezioni e rimandate a luglio, quando - come dice la ufficiosa, Stefu.ni - potrebbe darsi che osso non fossero più no– cessarie. E perchò non più nocessarie 1 Perchè una nuova leggo è sul tappeto, per la quale il Crispi ha

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