Critica Sociale - Anno III - n. 23 - 1 dicembre 1893

CRITICA SOCIA l,E 361 come fenomeno consequenziale o concomitante, nella contemplazione assidui\ dell'orinonte internazionale perduta di visln. lll lotta interna. che si combaue nei singoli gruppi.(') Di qui la sua analisi delle causo del– l'odierna anarchia in1ernazionalc paro incompleta ed alquanto superftcialo; di qui l'arferm:uione en-ouea che la vera soluziono della questiono sociale sia nella que– stiono internazionale (pag. ~"9-2:X> o 588 in nota). Nò più felice è Il nos1ro autore quando tocca del patiperismo; per lui la diminuzione del pauperismo, e quindi la solu:tlono della questione sociale, si conseguirà gradatamente coll'aumenlaro della ricchena; J>ercui è neccssnrlo cessi ronormo scluJ>lo che so no fa. oggi con gli armamenti o 1ucgllo si trogga prontto dalla natura (pag. 207-210). Ma ò agovolo rispondero cho ricchezza e pauperismo sono fenomeni coesistenti o che crescono paralleli. Il po.uperlsmo esisto, non 1>erchò lo. ricchezza. sia sca.ren, m& J>0rchù essa. ù Iniquamente ripartita o sciupatn. anche in maniero diverso dagli armamenti. La l'a.giono·dol pauperismo è nello sr1•uttnmeuto dei molti per opera del pochi; conslat11zione che non impedisce di sostenere che Importi nncho di aumentare la rie• chezza, sia meglio organizzando la produzione, sia me– glio adattando la natura. ... E ,·enendo, come a noi interessa, più propriamente a toccare della posiziono dell"Illustro pensatore russo di rronto al soclallsmo, si ,·odo subilo com'egli sia. un avversario esplicito o deciso. Spcnceriano intero, No– vikow credo che nella lotta. per resistenza ,· inca.no sempre I migliori, quantunque faccia riser,·o e spiega. zioni che bandiscono Il dominio delllL rorza ftsica (cli". pag. 68, 101, ,105 e 481); relega la runziooe dello Stato nel puro camJ)o giuridico, tutto abbam.lonando al libero giuoco della eoncorrenza, nel campo economico ed in• telleliualo, da. lui considerata. proprio come la ramosa via mttlicotri.c nafln-<••; pono la 1>ropriet1,prh·ata come una. dello basi della società (pdg. 600). f: duni1ue un cnmpione do! principio indh•idualistico; ma ù noto,·olo però che, montro noi rapporti economici ed intellettuali Il suo lmlh•hlualismo ò senza limiti, l'individunlismo nnzionnlo da lui propugnato si presenta temperato dallo. ~·ederaziono, tanto cito un critico h3. potuto a.ssoriro che Novlkow lo condanna affatto.(') Vuol dire cho nemmeno per lui quel principio è suscet• tibile di un·a1>plle:azlone unl\'ersalo a lutto lo manire• stazioni dolla. vlla soclalo NO\'ikow però b un anorsarlo leale e sincero e, flno ad un certo punto, Istruito della teoria del socialismo. Soltanlo duo obbiezioni, di quello rnlgari e tradizionali, ho potuto cogliere nell'opera di lui: la prima attribuisce ai $0Cialisti Il proposito di ~pogliaro l'uno a benefizio dell'altro (pag. 220 e 000); la seconda rimpro,·era ai socialisti di voler regolo.menlnrc Il la,·oro, sorrocando ogni inlziath·a individuo.lo (pag. 220-2:JOJ. Epperò, dati coiestl principi rondamentali, mi pare elio proprio non si pou~ coll'amico doli. Morasso, porre 11) f.: note'l'Ole c:omf! un dlft"tlo dll'!Itulto ln,ll'!rso al riuon1rl nella. rll'!u,ulr•lmn (11)4"ra di Dt·1urnr1M: ~ lo d,clllon du trocoll ,onot (Pari,. Akan, li\ll); Il che dln1011ra come .,1:1 diftlf'ilf! :r.bbr:.cdar.: con tI;undo ,lnt'l!tlco 1u110 Il ftnomtno ,ocblf! della lotta. Da quello punto di ,111:1Mdl Ili~ Mite 6 Il libro di ,. ,1,çc,1,kO: u lloll ctel dll'/ftO e drllo Stato. PH ltL 1)re,nlll'!ntA dll'!Ifenomeno ttonomko, ugn:r.11:imo la ce– lebrll'!Optrl\ del no11ro I.OIUA, 1e116u,cl(n. In (r:,ncll'!t.i: I.ti M1t1 économf')11e1delaco11111t11t1on , olat (Parle-Turln, Alcan-nocca,1s,3); preu.o I.. 1,50. l'> uee«e 1rlentl/fQ11t.', loc. dt. e UI il Novikow Ira I precursori di quelrindMdualismo che rorse potrà poi s,•olgersl dal socialismo('); non discuto la questiono in sè, l'accenno relatlvamento al nostro autore. No•ikow del resto gìudica I socialisti con suprema equanimità; egli non temo dal loro lrionro quella dislru– zione come di orde barbariche che molti puentano (pag. ro3); largisce ampia lodo ai soclalisll tedeschi che pongono la scienza a rondamento dcli& loro doltriml (pag. 332) e che ranno la pro1>aga.ndacoi mezzi pacifici, eho sono i più raphli; anzi applaudo agli srorzi dei so– cialisti so ,·ogllono « una più giusta ripartizione delle riccbcue secondo Il morilo• (pag. 1 100),o non si 1>erita di proclamare il sovrano principio, che ò poi quello collottlvlstico, « a ciascuno secondo le suo opero • (pag. 487).Che più1 Egli anhla l'avvenire internazionale agli opornl, como nbblo .mo veduto; i quali lavorano por il benessero dell'umanlth. (png. 130). So non che, Il Novikow concorda. In parto colla critica che i soclnlistl r nno nlln socie1à 1>1'0senlo\tutto il suo libro ù un'ant\tOmln. seront\ e se, 1 ora delrt\narchin. inter– nazionale odierna. Ma, dul J>unto di ,·ista. critico, duo couceltl sono spociahnento uoto,·oli. Egli asserisce che In ba.so delle nostro sociotà. ò la spoliazione (J)ag. i2I); asserisce altrosl che I vincitori sfruttano i vinti anche quando Jlaiono loro concedere beneftzi; che i sedicenti tutori hanno sempre esercitata la tutela a proprio pro– fitto (pag. I IS.Jlr,, 139-1◄0 o :GJ; lh•re lii, eh. VIII, § 2: pag. 4~-t03); li che, quantunque l'autore non lo dica, si riduce al go,·erno ed allo sfruttamento di classe. Di più, Novikow rormula alcuni concetti che sono socialislici. f:gli atrerm:i ti la. lolla per resistenza con la pre,·alenza dei migliori, ma delinea anche re,·olu– zione che questa lotta subisce; essa. iendo a diventare ognor più d'ordino psichico (1,auim). non romenta ne• cessariamentc l'odio (libro 1\1, cnp. VIII,§ 11), finirà per trasrormarsi In un11.gigantesca cooperazione di lutti contro la Mlura., che 1n1ò daro una somma. d'utilità immensamente più grande che non dia O.llesso (crr. J)llg. 30, 531, libro IV, cap. V, ti G,CAJ>.V, § 2). Egli dimostra porspìcunmonte essere Ineluttabile la solidarietà. n-a. l'interesso Individualo e l'interesso sociale (cli·. libro IV, cnJ>.IV o v, J)ng. 600). lncldontnlmonto egli accetta il principio marxista del valore, giacchè inscgnn che e il prezzo di ogni oggetto ò In ragiono dirotta del tempo ch'ò necessurio alla sua confeziono• (pag. 221). lnftne, in ordino nll'emancipulono della. donna, Novikow cosi si esprime: • t·ora della liberazione cleftnili\'a suoqer!& per la donna solamente a pariiro dal momento in cui essa dipenderà. da sè stessa J>er la sua nulrizione • {p&g. 203). Nella raso intellettuale della lotta interna– zionale la donna entrerà. nel ranghi del combattenti ed • allora soltanto la donna dh· ente.rà eguale all'uomo• (pag. 300), mentre l'anenlro promelto una più libera manircStuiono all"amore seuualo (pag. 2'05). La. nostra compagna dolt. Anna Kulisciotr non terrebbe dh·erso linguaggio! Sintetizzando: tulle questo oscillazioni dell'autore si spiegano benissimo come mo.nirestaiiono d·un rapporto di antagonismo tra il difotto costituzionale da me ae• cennato o l"o"ldonza della real1à, che do,·on imporsi ad un cer\'ello vigorosamente edu<'alo al 1>ositi\'ismo e n1crn,·igliosnmento 1>enetr11nto com·ò quello di Ko\'ikow. Augurìomoci che l'0\'Oluzlono scientiftca di lui ci rechi unn m;,ggioro coordlnnzione 1>sie:hle:n! t') uo1uuo: I t della rl!Ce111lo11e nel cli. '""'· ltol.

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