Critica Sociale - Anno III - n. 21 - 1 novembre 1893

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Recno: Anno L. 8 - Semoslre L. 4. - . l.ll' IE1nero: Anno L. tO - Semostre L. 5,50 LeUer~, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE:MILANO: Portici GaJlerlaV. E., 23 (2• PIHI l~lll) PER MILANO 1U abbonamenU al ricevono anche praao la LlbNri& Fratelli Dumol&rd: Cono V, E., lii, A110 111- N. H. SOMMARIO Attualità. L"ltallll prctlJJ/ta (P'1L1rro TURATI). Ftna,i:a e ~ncamenie ckm6Crntlca •; Il tJagamtnlo del d~:E do• S,(UIOU '" oro (Doti. l'RAl"CB!ICO COl&TTI). Studi 1oclologlol. Comt 11atco110 I moi:lmtlltl ;VOIWt:I {AMHl>l!O llOllANDOTTI). Socw!~,':odld~i!',!ro,;,::o~~H!1!'!':o~~{!W,:n:t'·J~~ltr~tt~~~i~ Amrllamento dei Sf'r,·i zi 1•uhbll cl {Pror. ETT01ta C1ccon1 con pOIIIIIIS dtllfl CRITICA Soc:Ut.KI. So"fl ·~:trr:,c: ~!~1~C!n~~:~::•llJ'.nv~~~~-:~;;~1~~1'eD~aRT:~~~rl~ t'. TUIUTI). La~. Il (nne) (,01". A. D&OBLI.A). filosofi~, letteratura e warieti. IA ~l"ltt«lllti del mtllta.-1 fuori della vrofeulO'tte (A. IIA»O~). A11n1mcl. - PuWIIICIUl<»tl J)ent'JIMk lTI dOIIO. L'ITALIA PRECIPITA I nosfri lettori ci sono testimoni cho non ò nostro il ,•cz1.ode· gio,·nali politici d"opposizione,di schiz– zare qunclt·i a tinte foscho della « situazione » per pronosticarne imminenti. inoyitabili 1'0,·ino dolio Stato o dei partiti al 1>0toro.E quruto un genero di letteratura che non può osse1·0di nostro gusto o In cagiono anche n"ò facilmonto palese.. toi non siamo ancora un e pal'lilo di go,•orno », pronto e smauioso di impugnare lo redini del potc,·oo perciò non abbiamo verun interesso a sballa1·0 il pessi– mismo di 1>aratadolio fazioni che si presentano come salYalrici della patria. in pericolo pc1·caccia1·0 gli :wvcrs:1ri di seggio. Co1H'inti che. sotto il fra– staglio appa1·Emto clCi mutamenti politici, ciò cho muovo o si muo, 1 e pe1·d1.wvo1•0 ò soltanto il lent-o processo delle formazioni economiche, o che l'aziono degli individui è anzi un effctlo che una causa degli R,·,·enimenti della storia, uoi non sappiamo Yodero nè speral'o alcun sostanzialodi,·a1-io fra un governo Giolitti o Zanardclli o un go,·orno Hudini o F'ortis 1 o fosso pui·o Bovioo Colaianni; neanche Ca,·ou,· re– diviro ci affiderebbe oggi cli 1111 mutamento essen– ziale. Certo, noi constatammo pii'1 \'Olle la banca1-otla morale delh\ borghesia. pe1· lo p1'0mosso cho non tenne della sua rivoluzione, anzi cho l1'3di tultc. una por una; ed a questa banc.11'0tla mo1·ale, di cui più volto analizzammo lo causo, non imputabili al malvolo1·0 od all'arbitrio degli uomini, s.1ppiamo con ccl'le1.1.a che scguit·à la lxrnca1-ollamateriale, dalld <1ualo uscir,\ un 1-cgimo economico e politico, formato bonsi degli elementi elio il do1ninio bor– ghese andò p1"0parando. ma complotamento nuovo nel suo funzionamento organico. Ma cotesta è una bancarotta a lunga. scadenza, che appa1·tio110piut– tosto alln.storia cl10alla politicn. piuttosto alla storia. univcr3ale dei paesi indu striali, che a lla politica di una data naziono; noi la studio.mo qllindi da un B b 1ote Giro B1ar Mlh■o, 1• novembre1893. punto di , 1 ista filosofico, che ci incalza bensì alla propagando. o alla preparazione dello menti e degli animi, ma 11011 ci può suggeriro nò impazienze nè lrQpidazioni subit aneo. E sotto un ben dirnr.so asJ)OtlO cho p..11•liamoggi di 1111 pl'Ocipi;:ionazionale. All'infuo1·i di quella lenta OYolutt,•a bancn1'0Uache prepara il nuovo mondo economico, noi par·liamo di una b.1ncarotta immi– nontc, fìnan:dar1a e politica. cho si pi-esento nel– l'aria. cho O propria delrltalia sollanto o che lrO\,a in Italia lo suo pcculia1·i cagioni. li punto di visla del socialismo scienlirico, quél guardare i fatti sociali a larghi tratti. nelle loro lince maestre. che ci fa accusare dai « praticoni » di Yh 1 cro o di pensare « nello nuYole •· poté di· strarci 1>01· qualche tempo dalrosserva1·0 11feno– meno; ma ormai i segni foriel'i, gli auspici, si ad– densano 1>01' modo, che co1werrcbbo cssc1'0 volon– tal'inmento ciechi o sordi a non darsene per intesi. ::: 0 ~!i~·:.~:V~ 0 ~ 1 ;~~s.~~t6i;~ :;~~~~ii!ft co~~~-o '~ho 1 ~i!!~ pili p1·esso al vortice che devo inghiottirli 1,oi primi. Comunque, o noi siamo zimbello di una colossale illusione - o no sarebbe parleciJ)O gran parte del– l'Italia pensante - o l'Italia borghose naviga ad un fr:lllgente da cui nessuno sforzo di timone può pH1 dilungarla. ?\oncite1·oir10 una delle ultime, fo1-so l'ullima 1 con– ferenza di Ruggero Bonghi, che p.11·eva la voce del malaugul'io. Era la \'OOO di un vecchio. che appar– iio110ad un partito \'Occhio.o che po,· giunta ora stato, o dorova essere poco dopo, abbandonalo dagli cletlol'i; a llt\l'lo <1uesto. si potrebbe sospett..1r, 1 i piut– toslo uni\ intenzione letteraria che una portafa SC\'cramcnto scicntiflcn. Neppm-c ci indugeremo troppo sul discorso di D1•onero o sullo recenti polemiche Giolitti-Rudinì, incidculi fugaci di politica pal'l::uncnlarc.Ce1·to. anche questi sono segni del tempo non lra:o'Curabili; e hl plaloalo inopia del programma dol primo minisfro. 111 lutto ciò che avrebbe do,•uto osse1·no la parto posiliv:1, J>Ct' quanto gabellata per « positivismo » dni 1·osicanti ufficiosi, parrn ai giudici pil'1 impassi– bili il sintomo accusatore di una impotenza formi– dabile. I.orepliche del ca\>0dolla Dostra gli fanno del resto. sotto <1uesloaspe lo, il pii1 corweniente 1'i– sconfro. Con fìnczza ossenava la 'l'rllnma, che questi duo lottatori, nei quali s"impcr3ona oggi il gioco dello parti parlamentari, somigliano ai ca,·:\· liel'i dcll"Ar1osto, più preoccupali di fel'il'e l°aHer– sal"io che di salrn1-e sò stessi. ~la ò bon qu~st.a la politica di chi non ha pil'.1 alcuna politica da fare. di chi sente che non no può pili fa1'0 alcuna, che quello che h;\ per le maui non sono che lush·c, giocattoli e gingilli che senono per darsi un con– tegno; poichè anche reffic.1cia ili lusingare gH olet– to1·i l'hanno perduta. Non è dunquo, anche qui, l'a1·bitri6 e la tendenza degli uomini, ma è la forza

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