Critica Sociale - Anno III - n. 19 - 1 ottobre 1893

CRITICA SOCIALE 200 spcz1.nro lo testo dei socialisli - di questi empii che negano l ddio e la sua di,•ina Pron-idenza .... J soprncc.iò o gli uomini gravi giudicheranno un 1>0 ' p:1z.zesca o fanlastic.'\ que.,tn storia universale concludente alla glorincaziono dell'adulterio ~ de~ ruffi1rncsimo. Tuttavia, so ossa è mono scrnle d1 quella di Bossuet, CSS..'\ non no ò meno logica i d!· segnnndoln a grandi linoo, io volevo mostrare 11 gt'OtlCSCOdella mosona stol'iC.'l dogli idealisti, sia che essi invochino un Dio unico, sia che in\"ochino lo ideo eterno di Giustizln. Libertà, F1~tcllanz.a, ccc. ( Conlinua). PAOLO L,O'AltOUF.. UTILITARISMO E SOCIALISMO Una. grtl\'O obblciione si r-.al socialismo,opponendolo all'utllitarlsmo; gra,·c, pcrehè lo. moralo sclenliflca. ha una ba.socssonr.ialmontoutilitaria. Non v'ho.dissenso su ciò, cho 1·1m1rnlso al 1a,,oro sia delerminl\lO, do. un canto, do.ll 'lnlorossn por sè stessi, dall'u.ltro canto, dall'interesso per gli altri. li llissonso cade sulla pro1>orzlono,a dir cosl, dei due mo,·enll, affermando quegli obbiettatori che l'interesse indh·iduale non potrà essere mai completamente sur– rogato dall'interesso colleith·o: perciò - socondo essi - noi socialismo verrebbe a mancare lo stimolo al larnro. Decomponiamo l'obbioiiono nello due parti di cui consta od es.i.miniamole distintamente. Quanto alla prima (premessa) ossa è, a ,•ero dire, erronea per &è; giacchè l'Idealo noll'o,•o\uzione del mo• ,·ente nl lavoro è bensi nell'altruismo; ma la stessa morale scientifica non pr:etcnde punto l'assorbimento co1111>leto dell'interesse individuale nell'interesse collet– th·o. Ondo non si trntta già. di sostituzione dei due in· tercssl, ma di compenetrazione, di rusione armonica., per cui l'uomo comprenda che l'utile suo è legato al– rulilo di tutli i:;11 nitri; che quello da questo dipende. Ma l\ noi qui poco imJ,orta, che la proposizione enun– ciala sia ,•cr3 o ralsa per sò medesima; a noi basta. osservaro ch'è ralsa In relaziono col socialismo. 1nratt1, J>er lcgittimaro la conseguenza dedotta (sn– conda. 1>arto dcll'obblc1.iono), la prima parto do,·e im– plicaro, che non posso. darsi organln1,zione socialistica sonzn ICL sostituzione dell'intorosso por sò stessi coll'in– torosso por gli altri. Ora nulla v'ha di più inesatto, gincchè il socialismo In rotlltÒ.non ò che una ,·ll!lta organizzazione messa a ser,·lgio dell'interesse individualo por tutti i membri doll11. sociolà, anzichò per pochi, come acet\(IO adesso. Non ò già, cho il socialismo implichi necessariamente un maggioro llltrulsmoi esso chiede lm·cce una più esatta nozione, da parto dell'individuo, del suo interesse &ingoio,Il quale - come si ò detto - è noces!ariamenle legato a quello generale; ed aozl non può esplicarsi lntornmente che In questo. Ciò appare anche plt'1chiaro, quando ci si introduca col pensiero nella seconda parte dell'obbiezione (con– &eguenza). Tutti unmettono, a.nello gli anorsarl, che l'organiz· z.azlone che noi n1ghegglamo apporterebbe ad ogni in– dividuo una somma. di benc.ssero mollo superiore a. quella elio gli elargisco l'attuale società borghese. Or dunque, siccome ogni individuo ha inlel'esse a prestare l'OJlOffl sua por una. dl\la orgnnizza,;iono in proporzione dell'utile che c1uesb. gli appor h, i no ,•ione che l'uomo Gnu Ba nel 1oclallsmo, in cui starebbe meglio, luorerebbe assai più che nella società presente, In cui sta tanto male. Ma v'ha di più. - ~el concetto dogli anersari, lo stimolo o.I lavoro verrebbe • m&ncare nel socialismo, perchò In questo l'uomo do,·rebbe lavorare pH1 per gli altri che per sè. Il supposto è f11l&0:ma accetllo.molo ad abunda,iliam, por opportuni!& di discusslono, come Ipotesi la più ra– voro,ole agli oppo&ltori. Ebbene, non accade attrollanto nella societ~ borghese? Qui Il luoratore non rice,·e rorso soltanto una. minima parte del valore elci prodotto 1uot Lo stimolo non do– ,·robl>o allora. scomparire, 80 Il sala.rio è serrato dentro I canee lii Incrollabili di una· leggo rerrea, Inesorabile t E non mostrano di 1emerlo gli stessi borghesi che ,·anno proponendo cd attuando qua e lll nuo,·o formo di salario per lnteNlSSR.rol"operaio nll'impresa t Eppure l'energia al la.\'oro è tult'al1ro cho spenta! nunque, so nella so– cioh\. borghese 1'01>craio!Mora In gran parte per gli oltrl, o tutta,•11\ non viene a mnncare lo stimolo al llworo: questo non ,·crrobbe meno neanche nella.società. socinll&tlca, dovo - per ipotesi osa.gorata - quel reno– mono si rlpetorobbo. Se non che, bl&0gna toner conto di una 11otevolissima dHToron,a. Valo a. dire: ora l'operalo dli. li suo pl11s– oolo1-e ai padroni, che lo derubano &istomaUcaruente, lo spogliano, lo opprimono, lo sfrultllno - montro nel so– cialismo egli darebbe qucn·occodcnza ai suoi fratelli, ai suol compagni, ai deboli, agli lnrerml, ai bisognosi lii proteiiono - compiendo cosi un atto dì solidarietà o di amoro. Ora. è impo&slbile - senza. rinunciare a qualunque principio di morale ovolu1.ionista.- pensare che questa difl'el'enr.a non apporti un noto,•olo contributo di energie allo stimolo ciel ll\'Ol'O nel campo &Ocialistlco. Dondo ti ,·ode corno, pcrchò Il soclnlismo sia - dal punto di ,•lata soggetth•o - possibile, buti l'uomo eco– nomico o morale odienio. Finalmente perc hè In conseguen1.a della. premessa av,•ersarla rosso , ·e.ra , bisognerebOO cho noi socialismo l'uomo diventa.sso pn dio od un bruto, como dicen Aristotolo; nlo n. dira non O.\'ess epiù bisogni da sod– dlsfura, o ro1sero cosi elomentn.rì che por socldisrarli IJastnssero lo coso preparo.lo dnlln. natura od alla por– to.In di tutti, scnr.n. rlchiodoro, o quasi, lavoro. Propo~ slzioni entrambe oltro ogni dire assurdo. Ciò slo. dotto dal punto di ,·tata degli av\'ersari per combatterli nello stesso loro campa! Ma ognuno sa in,·ece che allorquando l'uomo potr'.i soddisraro t Suol bisogni, qunndo potrà s, •iluppo.re tutte lo &ue racoltil, allora imma.nca.bllmente l'idealo d ella. solida.rioli. moltiplicherl lo stimolo al hu·oro. Ideale cotosto il qua.lo, essendo la. rusione armonica dell'inte– resso soci ale o d ell'interesso del singolo ed a,·endo quindi una. base essenzialmente utilitaria., n S\'ilup– pandosl o grandeggiando ognor più. E tutto Induco a.credere che questa e,•olu~lone be– nefica, a.nzichè n.rrosla.rsi, dh•orrà ph\ larga e rapida noll'organiu.azlono socialistica.. Inoltro, discutendo il problema d al nostro punto di ,·ista, non dobbiamo dimentica.re che li collettivismo darebbe, a eia.scun la,·oratore, intero il ,·alore del suo prodotto, colla sola. deduzione dello 1pese J'interesse comuoo; eccitando cosi usai più efficacemente che adesso, media.nte l'ulili1arismo lndMdualo, lo &timolo al lavoro - sul quale tanto Insistono gli anorsa.ri. EUOE:,;"10 FLORIAN'.

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