Critica Sociale - Anno II - n. 7 - 1 aprile 1892

!l8 CRITICA SOCIALE Ildazio sull'i11ortazione dei cereali ei socialisti )110 CARO Tt'IL\TI, Quando lo ,,1focialcuno mioosservaiioni sulla leziono del Loria Intorno al duio sul cerea.li importati, voi mi la.sc.iasloparlare senza. volermi contraddire; poi, soni– dondo, ml chiOf.lcstoso per caso io non fossi un pro– prietario di terre. \'alo forsela penadi rammentare quella. ,·oslra blu.arra domand!l, 1K!rcbò mi sembro che, in fondo, o con dturno dello studio SJ>asslonato detrargo– mcnto, a quel carattere si ,·1uJa informando la discus· slono. Ecco:.\o nou vi dirò so lo sia oppur no un possidente, pere.hè cuore, 01i1mr no, un proprietario di terre, erodo qucstn , •oltn non monti. Anr.ltutto,o ml 1iaro l'abbiate rilevato plil volto ,•oi stesso, ò omal ,•lotoquanto strano voler prot-Ondoro che chi si tro\'& d'essere proprietario di torro o d'altro, n nuo,•o modo seguo.cedi Origeno, non i>OSS.l parlar di socialismo senza osscrsi prima spo– gliato di ogni cos&, ,·ersando la goccia d'acqua nell'o– ceano, con lnrocondo o rlsibilo esempio, a solo beneftcio degli ArJlagonl di oggi e di domani. Chi mostra di cr&– dorscno detentore a pro di (1uellacolleltiviti\, che don-à Jl\11' esserne l'eselush·a padrona., o so no fa intanto arma. per coml.M\tlcromeglio, In servigio di qualcosa di vero o di grande, l'ardua lotta per l'esisle111a,non solo 11011 olfendo, lo penso, nè I& logica nè i suoi do,·eri socia.li; ma col J)()tere ch"egll ha o con la vera virtù dcll·e . scmpio, si motto in grado di fM•orir meglio l'altuaziono tlcl imo programma. Poi, lo credo puro che l'una o l'all1'3. co11diiionosociale abbia bc11slvirtù di ,·olgcro il corso dello nostro ideo ad un i11dirluo o a.d un altro, ma.non debba. essere assunto come unico e sovrano criterio per pronundare la verità o la fallllC.iadi un principio. Questo ,•olor guardare laquestiono osclush•a.menlocon criteri Inerenti a quelli che la.trattano, od a cui pa.re che gio,,1,1>01-taappu11to a considerarta incompiutamente od ,~disconoscere do,·o sia od a chi venga rutilo vero. Se vogliamo guardar le coso csclusi\•amc.nto dal punto dì , ista di uno cho do,·o \'Onde.reIl grano, o scmpliccmc11to ifa quello dì uno che do,·o compera.rio - non sarà mai possibile npprodaro a nulla. Ouardinmole in,·oce in quel punto In cui gli intorossl degli uni o dogli altri sono, llnto le prosontl condizioni sociali, indissolubilmente con– glunil; guardiamolo come pil' possiamo obbiottivamenlo B l o ,·crrcmo tor110n conclusioni più J>raticho o più ,•oro. Solto questo rapporto è molto utile che lo.questiono ,cnga trattata in un giornale socialista o da uomini di parto socialista, cd è con tale intento soltanto che lo lrovo utile - o ,·oi steuo mo no avete ratto incita– mento - mettere oggi 1,cr Iscritto lo osservazioni che altra ,oltl\ ,,1 11,•evo ratto a. \'OCO.Ilo detto« osser– vazioni » cd Insisto sulla parola; pcrcbè io non intendo iti questo momento di trattare a fondo la questione., o tanto mono ho In animo, io, che non coltivo protessio– na.lmcnle l'economia J)Olitica. tentare di polemizzare sulle Ideo dc.I l.oria, uno scrittore t.li economia.cosi ce– lebrato. lo intendo solo ossoro la \ 'OC Odi molti o gra.,•i 1tubbi, che in mo, come in lanli altri, anà lasciati o llestati la lozione del J,,orio.,o farmene la ,·oce proprio a proftllo di quello hloo o di quegli lnterossi, che o il Loria, o ,•oi ed lo, abbiamo iutti a. cuore. So quello ossorvar.loui possono condurre a mostnu'O eho ro1>Cra. della parto soch11isla, intesa a 1>rovocaro l'abolizione del dazio 11ulrlm1,ortaiiono Jei cereali, si ,·olgerobbo tutta in da.nno llcll'cconomia nazio11alo 1 o G B quindi anche della massa llel proletariato italiano; è meglio che non 1·1nsisl11. nel rnlso indirizzo. Che se poi quelle ossernzionl ,·alessero a f"r meglio chiarire quei dubbi ed a confennaro la ,•erllà di quello, che prima rAgnini alla Camera., o poi, in dl\'Cl'Sa torma, il l..oria sostenne; a,Tebbero anche I& loro utilità; percllè tutti do,,rcmmo allora sentire 1•H1 rorte il do,·oro mo– rale di comOOtlere 1iil1ostinai.mento o più a.rditamenlo per togliere quest'altro aggravio a quelli che già tanti no som-ono. 11 danno principale che, socondo Il I.ori&, deriva dal dazio sui cerooll è, per rlrerirlo con lo stesso suo parole, questo: e ('ho avendo Il dazio l'influenza di diminuire il saggio dc.I 11roftt1 i pcrchè elo,·a il costo del sai art, limita. la produr.ione, o limita naturalmente l'esporta– zione Jello merci ... (pag. O). e Quando gli operai hanno Imposta u11·010,·n1.lono del salarlo, no Jlt'OCCdouna di• minuziono nel Sll(lgiodel proftttl, e quindi un l'rcno alh~ produzione cd alla llomonda del Ja,·oro, licenziamento degli operai, croaziono di una classe di disoccupati.• (pag. O).(') Dunque è al dazio sul cereali cito bisogna far ri~liro la causa. della mancanza di lavoro, o, tolto quello, ci metteremmo 111grado di dar lavoro al dlsoccupati. Alla 1ua alfermuiono il Lori&arriva per una.serie di dedu– zioni, nell'astrazlono loro assai bon collegato; ma è nella conseguenza appunto che a molti 5llffl saltata agli occhi la rallacla. del ragionamento. !."origino più 1>rosslmao dirotta. del largo numero di disoccupati, che ora s'banno a deplorare, bi &0gna.mi pare, rintra.cclarla. nella crisi edilizia. sopratutto; o la e.risi edilizia dovo farsi risallro a ca.uso, che non sono nò l'aumento dei salali, nò Il duio sul cercali. Che anzi Il\ robbrllo cd immoderata lm))l'CSA dello costruzioni ebbe origino od incremento, quando, dh·onuto non rimuno• rat.h·o l'Impiego dei capitali nell'agricoltura, questi si distrassero da quella, che in 1111.lia è la loro naturale destinazione, e i;;I, •olse.ro In roll11 ad un imJ )ic.go ,in ap• 1 )a.rcnza J>lù promolt.enlo, ma flliir.lo , traendo dalla Ulrra all'industria. odilh:ia molti OllOrnl, I quali oggi senza colpa seguono di quesfullima lo sorti. D'allra parto con l'aumento dei salari, restano scemati i 1n'Ollttl; ma 110nno doHol>bo seguire un ritiro nssolulo do' ca))itali da ogni im1Jlcgoproduttivo. I capitai!, quando vi fossero ed un \mJllogo loro rosso JKlssibile,anzi che restare improdutth'i, do,·1'Cbboroesecro imJ)legati, pur con profttto minore; o so, non e"imtliegano più, vuol dire che o 1180110l\SSOltlgllatl,o,·,·cro non no è possibile l'Impiego. Ma io ,•ogllo pur dare, e non concedere. che la prc• sente mancania. di lavoro JM>Ssa f'arsl risaliro (ciò che non è) alla rnglono che il I.orla assegna; resterebbe se.mpre ad esamina.re un altro lato della questione, e.be è assai Importante. So Il diminuito profttto nel ramo delle industrio porta. come co11se.guenu questo numero di disoccupati, il pro– ftlto ridotto, 1tnd distrutto, nell'agricoltura dalla con• corrcnia straniera, avrebbe J)Ortatoalla cessazione dello intraprese agricole., ed anche qui urcmmo avuto ri– prodotto lo stesso fenomeno di una classe di disoccu• 1mt1;ma In quale misura questa ,·olta 1 Quando si ca.1- coli che In Italia sopra 1000maschi '855 in media sono (1) Il rlcblame 1lle paglnl 11 rirerte« all"op,ncolo che riproduee ali articoli pubblicati ntl N. I et della CrltlM. (Vedi lllt>U0t,C4 ltl propr,::,Qnda),

RkJQdWJsaXNoZXIy