Critica Sociale - Anno I - n. 7 - 10 maggio 1891

CRITICA SOCIALE lo:l Taluno rorsodiriLelio lo mas5"sono essenzialmente incaJNM:i di assurgere a un tanto lumo di ,·ero; ma. ò un errore; lmpcrocehò il popolo pilt religioso del mondo - Il popolo ebreo - non conccpl mai altriment i il r<!gno di Oio so non como Il 1rionro della giusti7.ia sulla tcrm: questa. santa J)alingcnosl morale ru la sola r orma d"immort.alitil sognata da flllCI J}Ol)()IO, cd ò in questo senso n11puntocho il savio no' ,iuoi Proverbi dice,·a: e t'hi tendo alla. giustizia, tendo alla ,·ila.... > E un'altra eonclusiono po5Siamo ricA'fare da questo> f1,tto, cd è, che non ò punto nettSMrlo distmggerc la religione t)Cr combaHcrla cnlcncemcnlo o redimere gli nomini <In.Ilasua schiavitù: ciò che imporla si ò di SJ>OStnmo il centro di grtwih\, ,:i ò di mutn.me il caral– toro morboso per cui C'-Sa lrnsccndo I confini della noslm lllllurn o si 1>erdo111 mia ''l\llt\ J>OCSia metafisica, si ò di farne il cullo non pilt di Dio, mo. della umani!.\. f: I\ <paosto Il Sochllismo 1lov1•f~ puro o J>rostoo tardi ncccssarl1uncnto 01,-i\•nro, lmporocchè, lo si noli bene, esso non JlOlri\ vi\•c11l che alh\ condiziono di dh·entaro unn. religione. f.iembrcr/\ rorsc o. molli 1111 gran ]>ara.dosso questo; mn. non lo ò se ben fili guarda; imperocehò la morale quale risulterà. un ~iorno dalla O\'Ohtzionc sociale (o diecndo o,·oluziono non Intendo punto escludere ride.a della rh·oluzionc. che ò una ~cmplico rorma tli quella) la morale, dico, basterà. bcnsl a rom.lare !"eguaglianza, o stabilire l'equilibrio del diritti o del do,·eri, valo a diro In. giustizia; ma non ba.ster:\ a rompe.re J"inditrc~ rcn1.n., l'atarn.xia dell'ogol.smo, non bas1erà a costituire Jn.))arto pili nobile e pilt J>lll'tt.della l'ralcllanza o della solidarietà, ,·alo a dire lo fill)irilodi sacriftcio eho sarà :mre un rattore sempre Indispensabile nella grande economia sociale. Questa parte generosa cd eroica dc.Ila nostra attil·ifa etica. non potrà osser l"opcra. elio di una educazione &J)CCiale; od ò A t]uosta cho il Socialismo de,·o sopra– tutto mira.N4 valo a diro a dar vita ad un nuo,·o ideale cbo, trascondendo i conftnl della pura giustizia, non varchi (!UCIIIdo'ltl natura o cl Porti a considerare tutti gli uomini come i membri di una sola grande ramiglia, in cui l'nbnegn1.iono e il sagritlzlo sieno tllimontati dalla ftnmma di quegli nfToUIcho soltanto nella ramiglia ap– punto nrdono come noi loro proprio snnluario. 1-; quando Il Socio.lismo n.\'l'à.dato vitn. o J)Ote111.a questo nuovo id<!nle, esso avrà. creato, senza sa1•crlo, la Religione doll'umo.nit.à. Cotesta Jcttcra essendoci porve.nutn vari giorni prima dell'uscita. del periodico, noi credemmo di rar bcno comunicandola alramico Ui.s.solati; s.ia porchò la rrase in cui ò detto cho i sociali.sii, ~ guondo i suoi consigli, donebbel'O prendere, di rronto al problema religioso, un atteggiamento pros,. simo :iJl'impostura, ci p.1rvo :iulori1.zasso il Bissolati a riprendere la paroln qunsi diremmo per fatto pcrsonnlo; sia pcrchò ci erano :irgomento delrop– portuniL'l. di un po·di polemica in proposito, le di· scussioni suscita.le dal suo articolo nella stamp..-i quotidiall:'l (fra gli altri il Momento di Roma, il giorn:ilo già dii-ottodall"amico dcput.1to Matrci, dedicò al te.ma un articolo di rondo, ciL'mdo alcuni b1"3ni del Bissolnli e in p.1rto dissentendo da lui) e rnric alfro lottcro dn noi ricevute esprimenti dubbi o dis..rsensl pili o meno recisi. J.ollo1·0che non pubbli• chinmo, porchè i concolU p1·incipnli110 sono intcr- proL-itio riassunti in quella cho abbiamo data qui sopra. SOlfanto il signor Paolo &:-1.lori di C1-emona a.c– cemrn,,n anche a unn distimr.iono ,ta f:u'Si rra. la religione m·:wgelica o la c.1Uolica. iu r.wo1'0. nalu• talmente. della prima: dislinziono ,ti cui ~ll':"t tenuto conto in una r'CCC'llilione sul Soctallsuiocallollco di P. K NiUi. cho lo ste&;0u ;..... olaii ci ha mandala. F.d ceco cho il BiMolali, eccita.lo dn noi ad una semplice 1><>sUUa, ci rispondo con una noL-i, che è poi un nuo,·o ed cccollente articolo: de.Iche, a nome di tutti i nostri lettori. assai ci compiaciamo: Pcrmottimi, caro Dirottorc, nl('11110 os~<'r,·a1.loni di ret– tifica nll"nrticolo del signor "", clw, tolli gli cquinx-i, non mi J)nrc rondnmontulmcnfo in 1liSMcor1l0con mc. E dieo malo co,i mc; do,·o di1•0con noi; il mio arti– colo non essendo che lo s,•iluppo di un indirizzo gii~ dcehiamcnfo nffermaio nelln. coscienza. ,lei pa11 ilo. ln– rntti nel 1wo1ocollo del ron~'-'-0 ultimo di llnllo si logge ri1)0tu1ocho il contegno della dc.mocraiia. sociale nei rnppor1i dolla religione ò di 0011'-idcrarla. Prfral4acl1e, racce11tladi intere~o 1>rha1o. Il .signor ... dioo 1ron1Ni egli pcrrettamento d"aerordo con mo nel definire la gcnc--:1del M>nlimcnto reli1ioso, ossia nel ritenerlo renomcno di p.1lol(lgi11 J),;;irolo;ric:1. che procedo eqcnzinlmento da.Ile 1ri1;li<'Olldizionimflteriali dell'uomo'. Ora io ho bcn1.i at'('ennalo n que~to impor– tanto e.lomento genotiC9 della rdigione, ma non ho pensato nò detto cho c.."Sosia runico. li renomeno rcli• gioso 11011 può, a mio parere, ridursi a. co,;;l sem1>lice spicga.ziono, teoricamcnto parlando. llnsli rilleltc.ro che \'i hanno intero classi bone:,tanti In cui Il sentimento religioso ascetico ò s,·ilu1>p."lti'-l1,;imo, <'ho ,·i hanno d"altra J>arto religioni non ru,cetiche, per concluderne che, guardato nella sua. generalità, a.I fatto della reli– gione non può M5cgnarsi per ,mica causa generatrice la miseria o Il dolore. E dirnHi Lucrezio, cUato dal mio confradditoro, assegna nlln religione 1lltra causa: Prlnuu flt ol'6t! tko# /ttft timor. Nò il Mnr.t alludo propriamente, noi luogo da mo ricor• tinto, al mali tlell«. miseria, sibbeno " c1uolla condiziono tutia 1>nrticoltu-odol modo athmlo di J)roduzlone o di cambio por cui l'uomo, dato in balia. di rntali1ù. econo– miche ch'oi non 5t\ comprendere nò dominnrc, sentendo la propria J)OrsonnJità. SOJ)Jll'C!-.Sa, la J>l'OJ>rla energia in• dil'idualo iru1>0tente, ò tratto a rl.spctthlaro nella su:i imaginaziono lo stato di coso di cui li , ìilhna o conce– pisce lJO stesso o Il mondo como un gioco di voleri sopmnaturali altrottanlo terribili (!Uo.ntomistcrio!ò!I. In• tuito assoluta.mento originalo del :\fan cbo stroltaruento gi collega a tutto Il suo Si.!ltcma di fisiologia. economica. :\fo. tJUCSltt. è, per !"argomento pili cirt0$critto cho ci occupa, una.questiono tro ))po gcn ernlo e tro))))Oteorica. L'argomento sul quale, disc.on-endo con tanto cortese va.lentia, li signor ••• ò o sembra in contrnd diziono con mo. consisto In ciò cho egli, pur affennando e.ho la ~ denziono economica. del po1>0lo donà condurre alla sua redenzione mornlo, sostiene che noi non cl possiamo disintcress."\re compiU~"\lllento - dal ))Unto di vi-.ta fllosofleo - del problema reli~ioso. pcrtht\ egli dico, la coltura scientifica 1,nsempre una rorzn 111,·atlentoanche nel baul s1ratl socinll, e perchò COdc"ito. attitudine dis• lntorcssn1a snrobbo quasi u1fnttituilino di im))oslura. Mo.gli ò procis:unento intcre!òl.!lnndoeldel rntto reli– gioso dnl punto di ,•ista filosofico, nnzi JXIC:iti,·lsta,che

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