Compagni! - anno I - n. 7 - 16 aprile 1919

IO COMP AGJ.YI I le re·sponsabi lità ind vidua.li Questa guerra ha rimesso in voga tutti i ,·ecchi pre– gi udìzi che. si c.reden no ,ora:iiai per scmrre debellati. Siamo ritornati al Drns e.\; 11tttdtiaa: all'infantile con– cezione dello spirito n:ah·agio che tra,·agl ia l'umanità: Abbiamo ripreso l'antica divisione del mondo in buom e catti,·i, in barhari e ci,·ili. I buopi ed i civili siamo, naturalmente e senza contrasto, noi; i caltiYi ed i bar– h,Hi sonò gli altri: salvo ·agli altri pensare e dire, con perfetta comùnzione, proprio il rovescio, Onde tutto c;ò che ieri si amava, si lodava, si apprezzava:· oggi si dileggia e si rletesta. Le stesse arti, le scienze istesse, le quali da anni, anda,·ano ~empre più assun~endo un carattere internazionale, perchè il bello ed il yero, non possono a,·ere confini - a guerrn scoppiata sono di– Yentate istrumenti di odio e, Ghiusesi nel limitato spa– zio della nazioi;te 1 si sono poste a <lemolìre con selvag– gia Yoluttà tutte le ·]oro conquiste di un tempo. Ai pro– fc:;sori berlinesi che, presi da subitanea frenetica· am– ne. ia ~aziona lista, proclamano il solo- diritto, la sola giusti-zia, la: sola sapienza tedesca; fanno degno riscon– tro i pretesi scienziati ed artisti dell'Intesa che urlano Wagner, insudiciano il monumento di Goe~he e per· dono il Jnro ten,po a dimostrare ohe i tedeschi - detti altrimenti mmi o .bocTtes - ono esseri inferiori di .una specie che. sta trn il gorilla e l' !tomo sapiens. Da un pezzo la ·critica torica s'er-a aidoperata per– chè le 111.1ove generazioni 11011 vedessero nello svolgersi degli. a,·>·enimenti umani solo degli episçidi slegati l'uno dal] 'altro 17, senza alcun ne so logico fra di loro, de· terminati da ,·olontà singole; ma sapessero intendere le naturali e logiche connessioni tra fatto e fatto, fr, epoca ed epoca' e a.pprèzza.s ero le Yere ragioni de! te– r.orr--f'ni-. le- -quali sono ben più profond~ e_-piì1 intime di quanto :i tutta pri ma a ppaiono e più dipendono da. 11<.'CI:! sità. e biwgni so i.i.li che da inizi.atire inciividuali. Quanto più la soci~tà urnana pro cde ,·èrso il· proprio prrfezionamento, tanto 111enohanno forza i,dla sui compairne le volontà d~gli indh·iclui e più pesano in es,a gli 1ntere,si de.Ile grandi collettirità. ?\"onche oggi, P.ella storia, non abbianq ancora un qualc;he valor~ le _111-ioni dei singo·li guidatori di pbpoli. Anch'es. i con– tano certo alquanto; ma .]a loro fonzione,. un g-iomo forse preminente, attualment è di par.:x:chio assai meno influente di quanto cornunemenie si e-re-deed essi, anzi che i coefficienti dell'azione, non ne ~cno ora mai pi.ù che gli esponenti, chf' gli indici. Questa teoria .. antipersònali. ta :l\·ern già debellato ogni contrarì:i. crcde11-za. e -- tranne che n Ile scuole dei preti - dalla cattedra si in5cgnaq oramai ad esa– ~inare gli avvmimrnti della 10tori;icon ben- altre lenti di qu1!llc che :=.ervirono ;i i no~tri nonni pei loro trat· tati di storia patria. • :Ma, scoppiata la gu,~mt, ecco che ,i ritorn::i d'un tratto :,]]'antico. Il rc,:irtmwt è completo. Guglielmo Hohenzollem e Fr:11'.ce:;,coGiu,cppr di Absbur"O di– ,·cnt:rno i due geni del male che hanno dato fu~co al mondo. Es~i sono dipinti alle folle come due alleati di Belzebù, decisi a mandare a catafa~.cio l'unirerso. F, non Yi è oltraggio,. nm1 maledizione cbe 1~-on si scagli :ontro le ctue t~te ccron.:ite. .. r!ei paci-i dell'Intesa, ·~en si OQ1IlprenrJe.);°egìi Imperi Centrali avyiene lo ste,~o in st'nso contrario: i demoni sono Edo::mlo d'Tn- •ghilterra. \ico!a di Ru~~ia, Yiltorio di Sarnia e d., dii:(•nrln .. \ndw \\"il~on ••·••· ìn,·cn<atn e adulato fino a ,·hc gli ~L,i·i L~nili ,i 111:rntf•nnNn nt>utr:-di•····· rliH·nt,'-, iu,·o d uoco. per i· tctlescl'-\, un f::;. 0 ,,re di~b<Jl'!t.-:,. caginobianco E' Yeramente sorprendente ed i~upres~ionai'.t~, ~ questo proposito, la lettura dei discorsi degli uom~m dt S.tato dei due a ggruppamenti in lotta. Prendas1, ad esem pio, il discorso tenuto da Guglielmo Hohenzollen~ nel settembre 1918 agli operai di Essen e ql:ello d1 li_loyd George nell'agosto stesso anno ai metallurgici dr Londrn. Essi paiono colati nèllo :=;tesso stampo: l'""' tede co _ la b~rbarie è l'Inghilterra, per l'inglese è la, Germa111a .. L'uomo sereno che legge quei discorsi r t· corda le dispute, oramai dìHmtate ridicole fra i fana– tici di qu_està_ e di qu_ella religione ciascu;,'o in favore ~e~ proprio <lio e contro l'altrui inferno. Le guerre re• hgio_sc son? passate r-er se.mpre nella. storia, ed ·a noi, tar~1._nepoh d~gli antichi belligeranti, ·pare quasi incon• cep1b1le che s1 potessero lanciare eserciti contro eserciti col pr~t:sto di di_fend~re questo piuttosto che quel dog– ma r~l1g10s0~· f:h1esas~co. ~ppure le condanne che pro– nunciano oggi i feroc1 ,nazionalisti non sono 11-;enoa.s_. surde dei feroci giudii.i pronunciati allora dai pazzeschi settatori ?i ques~~ o dì quella rel_igicm?.Le conseg1Je11Ze ~ono oggi ben_pm funeste_ perche mai, nessuna guerra, e costata tanti e così enormi sacrìfici quanto questa. In generale s1 ossen·a che simili decisivi criudizi di c:Qnda111:ia sono pronunciati in modo speciale da coloro che, p~111;.a ~~Ila guerra! aveYano per gli anzidetti ~r– sonaggr ti p1u grande rispetto, la più alta Yenera.zione. .fo Itali;:i. tutti gli antichi umilis·imi lecchini. di Gu– glielmo d_ì Germa~1ia,n~ so1~0diYentati i più ft:,ribondi ac,cusaton. Quegli stessi che ne levarono ai sette cieli le miracoìose_ virtù di :egnante, oggi ne dileggiano •e l1ò aborrono 1 peccataq::i mortali'. l'<oi - che ~1011 ~bb!amo mai avuta alcuna $impatia. •rier n~s~uno dei cap1 d1 Stato -- nè! per quelli di di– ritto d_iv1r:o,nè l'.er quelli di_di~ìtto cosidetto popolare; •·-: 1101 -· che s1a_mof~mon ~i un ,·ero regime repub– blicano - non CL sentiamo d1 accoO'liere questo modo assai f~acil?ne d_iinterp:etare i fat~i _sto_rici.Certo i capi degh ~tat,, cosi come ,1 loro uom1111 d1 "'0vemo banno le }oro rcs1:ons:1bili!~ nella pn~_scn_t·e gurr~a,. rcr~hè non puo neg:1rs1 che -{lbb1anocontnbmto anche a scatenarla S\Jl n 1 ondo le sfrenate a1ùbizioni, • rrli intrirrhi dinastici le ri,·alità e le ostilità, personali, I; furberia de<>'liuni' la m_att:1. ))estialità degli altri e sopratutto cd i1~mod~ sreciale _le segrete congiure, le ·criminose trame òi:iJJ;t d1plorn:izia sottratte al controllo delle masse lavora– trici. Ma tutti, questi non sono che clementi secondari dell-a tra&edia, la quale trorn, secondo noi, la .sua vera e sostnn1,iale ragione nell I ordinamento economico d ella so~iet:à un?na. _Qu:st': !pler~:1 è . ~ata una guerra c:i.pi– talist1ca: i re, 1 pnnc1p1, gli uommi di Stato, i rrr:rndi· '?Pilai1i 5cno stati gli strumenti di que~t.i grnnd; lotta d! con~.orr~nza k1er la conqui;;t:1. dei mercàti. Si può dire 11umdi che il pretesto dello immane ,onf!itto ·sono i problen·,i t~.lZi0\13 li, cui i-,i aggil'nS<',ropr·' •la clet:u<"lCra.– iia, il di!1tto.- la S?cietà delle_ ~nioni' , tutte qua.lite le stambcrate ~et0nd1e, cbe c1 nntrrrnano le orccdi"ie da q_ua!tro ani a qt:,e:;tà p:..rte. Ragioni oeco1~d:1riedeb• bo11~1n~errare n_elle arn_b\zioni di principi e di statisti, n_e~l1?d1 eh _ra.zr.a, :~ppos1t~mer:te_ fon_icntati, negli appe• tm _chna!>t1ci,n?gli rron . cnmm061 della diplomazia. Ragione so,;tanziale e precipua: le necessità espansio– nistir.he ,ilclia economia capitalistica. i\la il mlcr ri~en:arc le r.esronsabililà pernonali dd trcm(•uclo cataclisma chC' ha devastato il mondo, ci part! sig11!tìcare.nei. molti dominati h più dolorosa in– C'l)~ci,·nz,,dello spavt•11t(),;(1 fenomeno, nei pochi domi– natori - Ìll <,Welli,·ittorio,i --- il tentatirn di ,,fuggire per t:·il 111od0alb comune rMro:i,abilità di tutt~ le da~~i dirig,,nti. .\HlSTL TOR:IH;NTI. •

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