L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVIII - n. 75 - 1 settembre 1947

B Anno XXXVIII (nuova serie) H. 75 Zurigo, 1 settembre 1947 LIBERAREE FEDERARE QUINDICINALE SOCIALISTA Redazione -Amministrazione: Militarstrasse 36. Zurigo - Conto postale No. VIII 26 305; Abbonamento annuo Fr. 4.-. semestrale Fr. 2.-. sostenitore Fr. 20.-. una copia cent. 20 Telefono 23 44 75 Arginare la ritirata del movimento • zazione bUTocralica, dovuta alla or1grne impiega- -tizia, ohe dalJe yjve esper.i.enze <li fabbrica, gli ba reso diifici~e la comprensione ,delle aspirazioni d~lla massa -operaia, ed ha neutralizzalo la -5ua amone nella tecnica della lotta salariale. Se esaminiamo raltu_aJe situazione ,ciel movimento operaio jtaliano con pirilo .9CB\TOda ogni intere,-se di parle o calcolo 'POiitico, iamo costretti a tran·e l'amara conclusione che e so è oggi co- .slrello a lotta.re con difficoltà per mantenere posizioni di copertura a causa aella Tilirata ormai iniziata. E' difiiciJe :I)revedere se e dove questa si arTeslerà; ciò dipende da un'infinità di contlizioni politico-econom.i~he che po ono prendere un corso ina-5-petlato modificando lo stato delle cose. Certo è che il trajjzionale capitalismo speculativo italiano ha già mesoo in molo lutti i congegni ed affilalo le a1·mi per ·un·of,fensiva in grande stile. Al questore è ormai arridata la paternalistica lutola ,della libertà di riunione opeTaia; i proletari licenziano gli elementi più attivi e più energici per la difesa degli interessi di calegoria; Ja Confi-nduslria tTascinra c-cn cavWos,e Hiscussioni, in lungo e in !argo. le -soluzioni -jei -problemi più urgenli; il Governo ri ponde con gesuistiche dichiarazioni alle interrogazioni dei deputati, 1·appresenlanti sindacali su fatti di gravità eccezionale &fidando con arroganza fascista ,la forza delle mas.se lavoratrici. E non vogliamo citare la la.rga propaganda falla attraverso la ra-clio ed il teatro, particolarmente gli spettacoli di varietà, che C'l'ea nell'opinione 'l)Ubhlica vasle conenli iantioperaie. Così, senza aveTne l'aria e professan.Jo ad ogni occa~-ione nobili inlenzioni per ,la salve-aa del pae-gc e della .democrazia ne compromettono seriamente il normale sviluppo. Una delle cause cli questo malesseTe generale che va aggravandosi ogni ,giorno di .più, consl.~te nella mancata organizzazione .della democTazia al- !,:. ~~ su! luogo st::i..so :id 1avoro, da.ndo ai concetti jcl diritto e clel clovere 11uovo contenuto e modHica11do i rapporti fra datore di lavoro e mano d'opera. L'espedenza dimostra che una democrazia modeTna non può affermarsi se si limiLa all'aspetto •parlamentare e non si preoccupa di allargare e .approfondire le sue radici in tutte le attività del .paese el e~nzia,lmente in quelle produttive. Il punto· di .paTlenza di una moderna democrazia socialista è nella fabbrica, -nei cantiere, nell'officina, neJ.l'u fficio. Occorre mod i•ficare i rapporti fra padro11i e operai o impiegati, umanizzando il lavoro non solo materialmente ma moralmente, jando al lavoratore il dititto cl".interv€'llirc direttamente nel proces o produllivo e tutelare, .sui luogo stesso del lavoro, i ,suoi diritti, facendogli sentire ,la re~onsabilità dei suoi doveri ve, ·o la collettività di cui ia parte come cellula vivente delJa nazi-one. Tre amni dopo la ripresa -jella •libertà si-nclacale, dobbiamo amaramente constatare che non I e costruito m1lla di nuovo nell'organizz,azio11e- di fabbrica. Soltanto in questi •giorni, ,dopo lunghi mesi di discussione, la Confederazione Generale Ilal!ana nel Lavoro è riuscita a ~tra-ppare alla Confind'llstria il riconoscimento formale delle Comml&- ioni interne, vecchia conqLrisla accruisita dal movimento operaio alla fine della prima guen-a mondiale; conqui-sta o'he molli. fra cui Gramsci, riteneva già nel 1921 insufficiente per ,la creazione ji un ordine nuovo. L'errata imposlazi-one del problMJa ocia;Je, politico ed economico nel post-fascismo ha condotto a questo .stato cli cose. Le forze socia! i che dovevano essere di -spinta nel momento culminante de-Ila loro agitazione •per trasfo1·maTe il protezionismo corporativo fascista in una più moderna struttura soci,aJe sono .state imbottigliale e si ,sono esa'ttrite nelle quolidia-ne çigitazioni ,saJariali trascurando d"imp◊-5lare una seria e decisa battaglla e carattere generale che upeTa <>ei piccoli interessi Ji categoria per assumere l'aspetto di una conquista sociale per tutli i lavoratori. L'accordo Buozz,i-}1azzini del lugJio 1943 restaurò ,le Commi&sioffi interne con Ja pos ibilità di esercitare certi diritti nella fabbrfoa; esso non () stato ripreso ,clalla grande organizzazione sindacale (C. G. I. iL.) nè. tanto meno. consolidalo più efficacemente, ma posto nel djmenticatoio e relegato, nel primo Statuto Confederale, a,gli a.rticoU fi,nali 100 e 101. Si di se al-lora che la svalutaztone delle Commi&sioni interne era dovuta all"inlenztone ji dal' vita ad organismi più moderni cii controllo operaio (Cons~gli di Gestione) e che oon questo i volevano evitare doppioni di frunzfoni cl1e avrebbero pTesen Lato se.ri pericoli per la classe -0peTaia. Ma la logica più comune di ogni battaglia è di consolidare le conquiste acqui&ite, come punto di partenza per le conquiste maggiori. Solo dopo esser i portali in a,·anli e dopo averne constatata nnulilità, .si disL.ruggono le vecchie po iziont. Di conseguenza. non .po~siamo dire oggi, di avere in Italia nè Consigli di Gestione, nè Commissioni interne efficienti. La gran-Je organizzazione i.nel ~a. 4 tat~~tta0sPt ~lJ!o~re_ ce1 e ~ i e at cau ;U e nato j 1nf·\!!_J d1 omprome~so tra forze Tivoluzionarie e reazionarie dovute a combinazioni politiche che sono state soltanto capaci di baloccarsi con <un verbalismo ma.simalisla e con le più antiquate forme di superato riformismo . Xon è da e eludere una certa influenza. del &ommo vertice della C.G.I.L., che non sentiva il problema dell'o11ganizzazione di fabbrica come essenziale e -:leci ivo. Infatti, -l'acco.rdo indacale tripartito si è basato esclusivamente sul piano polillco e l'unità della cla-,,.se lavoratrice è stata organiz.,;ala al di fuori della fabbrica, con troppe pTeoccupazioni elettorali, che hanno fatto perfino dimenticare che la vera unità sociale, il vero nucleo di pinta democratica è sul l'llogo stesso dei la,voro, a contatto diretto con le dure realtà della vita quotidiana e con le difficoltà di una pro:luzione graYala dalle necessità della ricostruzione. I recenti incresciosi incidenti avvenuti alle acciaierie Falk di 6e-"lo S. Giovanni n-on provano certamente la fraterna aspicata collaborazione Cra dirigenti ed operai e di mo.strano ch.iaramenle cbe i problemi dei rapporti Ira dirigenti, tecnici e opeTai presentano, visti dall'esterno, aspetti ben .Jiversi dalla realtà della vita interna di fabbrica. Le ori•gini indacaJi e le esperienze persona.Ji dei tre segretari che fino al giugno .scorso hanno diretto Ja lotta. hanno avuto certamente il loro peso. Di \"ittorio clie si è dimostrato il pi•ù alJile e il più di,namico dei tre . .ri-senle della sua educazione sindacale sperimentata nelle lotte g,iovaniJi nelle file :lel movimento anarco-sindacalista, ccl ba certamente tendenza a &opravaJutare la funzione del sindacato estraniandolo ,clall.a fiducia dell'organizzazi<>ne rii fahbrica. Quanto al socialista Lizza.dr-i, ,la .~ua particolare esperienza sindacale, influenzata più dall'organ1zSolo AcruJle G1'aindi sentiva certe e igenzc che Jo avvicinavano alla comprensione della importanza del probiema circoscrivendolo, però prudentemente, nei limi ti ristretti e per-icolosi deUa pura co1lahorazione tra capitale e ,lavoro. Affincl1è le Commfasioni interne sLano considerate una co&a seria ei organica e possano portare alla moderna organizzazione del iavoro la fiduc1a della classe la v-0Tatrice, occorre che la C. G. I. L. pon-ga i termini della lotta su di un piamo nazionale che inleres,si tutta l'opinione pubblica del paese; occorre c'he i delegati operai superino -gli ego1- -smi deo-li interes i di categoria per a.ssicUTa.re UJJa produzione con maggiore utilità pubblica e cne esercili'llo il controllo dei Jicenziamenti e delle assunzioni con un severo senso ,Ji •giustizia per conquistare la f•iducia delle masse disoccupate e per dare al paese la certezza ohe gli in leressi della prod•uzione nazionale &ono salvaguardali. Occorre per ques,lo avere il coraggio d"imped.Jre l'interferenza di gruppL politici in assurda lolla di prevalenza .La libora scelta dei rappresentanti operai deve ,basarsi esclusivamente ulle capacità tecniche ed ol'gan'izzatiYe e va lasciata all'iruziallva dei lavora lori di ogni ,singola fabbrica senza troppe influenze dalJ'e&lerno. Questo ci attendiamo dai capi della ma.ssima oro-a.nizzazione sindacale recentemente eletti a Flren- ;e; e in particolare contiamo sul ,senso di equilibno, di ·volontà e di energia del rappresentante socia.11st t .Santi. le cui origini operaie ~ le cui espertenw d1 .,hattll!glie sinlacali ci danno sicuro affidamento. BRUNO PIERLEONI. , Responsabilità degli epuratorl La f rei/a con la quale il Governo democristiano s1 accinge a pagare le cambiali in bianco rilasciale all'eslrema deslra, ripone e/avanti al Paese propno quando si vorrebbe liquidarla cli straforo la questione, grauc e · complessa, della repressione ciel fascismo. L"eslrema destra non nasconde il suo fermo proposi/o cli trasformare l'epurazione elci fascisti in epurazione de/l'antifascismo. Essa si fa forte elci consenso della Cassa:ione alle sue lesi e della buona volontà cli lraclurlc in parlica, finora ciimoslrala dg/i on.li De Gaspcri e Grassi. L'estrema sinistra grida allo scancla.fo, ma .non si accorge che. mellenclo nello stesso sacco il f errovicrc Corbcllini e gli ex-ministri di Mussolini, virlualmenle reintegrati nella loro dignità di senatori ripete gli errori {alali dell'Allo Commissariato elci 19H. Il centro-sinistro, che pure dovrebbe avere la funzione di consoliclarc questa malcerta democra:;ia e dunque cli dedicare alle questioni legislative e giurieliche la vigilanza che si richiede per la pupilla degli c,cchi elci Paese. è - al solito - assente. Il Paese, almeno nella parte che, cluranle la guerra cli liberazione, è diventala ani/fascista e repubblicana - ed è una gran parie - è oggi stupefallo e si domanda dove si vada a sballcre. Personalmente, non ho mai credi1lo nelle possibililcì di una epura:ionc individuale, politica e legale. Dal punto di vista legale, colpevoli si poleva110 dire sollanlo il re, che si rifiutò cli opporre lo stato d'assedio alla marcia su Roma e i senatori e clcpulati (questi ultimi in maggioran:;a liberali e popolari-democristiani). che uolarono i pieni poteri a Mussolini, dopo che questi aveva minaccialo di trasformare .llonlecilorio in un bivacco di manipoli. Tuili gli allri. cli grado elevalo o infimo, non fcccro che obbedire ad un governo che aveva i wggelli legali della nomi11a sovrana e della maggioran:;a particolrc. Persino coloro che si erano resi colpevoli cli alti che la slessa legge del tempo considerava come dclilli (omicidio e via dicendo), potevano formalmente trincerarsi dietro /"avvenuta amnistia del 1925. Dal punlo di vista slrcllamenle legale, le amnistie non sono in/alti revocabili, a meno che non si riscontrino vizi di forma nel clccrelo col quale furono promulgale. C~ndannarc si potevano invece - pw·chè lo si volesse - i generali che avevano fallo assassinare gli indimenticabili fratelli Rosselli e che .llussolini stesso, convinto cli durare in eterno, non .pensò più ad anU1isliare. Epurare e condannare si potevano, lcaglmenle, quanti erano passali al servi.::io dei tedeschi e della Repubbliche/la di Salò, dopo l"armisl1- :io clcl/'8 scllembre: ma solo a condizione che il governo legale, residente in territorio liberalo, li dichiarasse tempcslivamenle e formalmente ribelli e fuori legge e comminasse le pene (e stabilisse la proccdw·a) con le quali sarebbero stati puniti. Il C. L. N. dell',ll/a Italia fece, sin dalla propria co- 11r,reine del 1943, tale dichiara:;ione spielata e pure indispensabile, mc, essa non aveva altri poteri che quelli cii fallo di un organismo rfvoluzionario. Il governo legale ta,,c/ò invece mollo, troppo, a prendere gli adeguali provvcdimenli lcgislalivi e, qwmclo li prese, li versò nel calderone - pieno di vizi cli forma - delle sanzioni contro il fascismo precedente a/1'8 sellembre. In pratica, il governo le_gale si rimise all'azione fisica dei C. L. N. insw-re:io11a/i, che nell'intimo pure temeva e spregiava. Dal 1943 al 1945 la visibile maggioranza del Paese desiderava la punizione dei gerarchi fascisti o, ulmc110, la loro eliminazione da ogni posto cli comando, pubb/éco e privalo. Noi che, ne/ movimento partigiano. ci trovavamo quotidianamente davanti al compilo cli co(pirc ed eliminare il nemico, avevamo dalla nostra parte il consenso popolare. I provvedimenti presi nelle giornale insurrezionali e nelle se/limane succcssivs furono anzi clelcrminali dal furore popolare, che gli storici sogliono considerare sacro. La legislazione inlroclolla dal governo cli Brindisi, Salerno, Roma ebbe invece la virtù di sconccrlare subilo tulli, non solo per i suoi vizi di forme, - di cui ci si rese conio progressivamente - ma sopra/- lui/o per le numerosissime .5perequa:ioni che creava. Un piccolo fun::ionario dello Stato. che a suo tempo si era vantalo cli essere staio squadrista (senza avere di fallo partecipalo ad azioni), veniva epuralo, mentre coloro che avevano f inan.::ialo le peggiori squadre d"a:ione e che dal fascismo ritrassero immensi bene/ i ci, potevano conservare inlalla la loro potenza economica (e incli anche politica). Fini/e le se/limane del sommovimento insurre.::ionale, io fui il primo tra gli antifascisti - e posso ricordarlo oggi che sarebbe fuori luogo menarne vanto - a reo/amare una certa amnistia anche per i repubblichini e la immediata chiusura dcli' epurazione. I miei artico/i. clcll"agoslo 19lf5, pubblicali su/- I' e llalia Libera• di Milano, in favore della fine clcl- /'cpurazionc e clell'a11111istia per i piccoli, incontrarono purtroppo l'inclifferenza o l"oslililcì dei capi antifascisti. I socialcomunisti, che cli lei a sei, rispellivamenle dodici mesi avrebbero mollalo più del necessario (con la legge ]\"enni, rispellivamenle con l'amnistia Toglialli), nell'estate del 1945 credevano all'imminenza di un governo della classe lavoratrice, che avrebbe sanalo tu/lo. I liberali e i clcmocristiani erano in quel tempo preoccupali cli dimostrare il carattere anlif ascisla di un cerio numero di grandi industriali invisi alle proprie maestranze e se la prendevano con i C. L. N. di fabbrica, invece di pensare a come risolvere la questione umana delle molle decine cli migliaia cli piccoli fascisti prigionieri, internali, Jiascosli e ridolli alla fame. In quanto ai capi di allora del partilo d'a.::ione, mi considerarono come uno stravagante. Il Congresso elci C.L.N. elci sellembre 1945 mi fischiò e protestò contro Lombw·di che si era limitato a chiedere del lavoro per i fascisti. Adesso, che il clima politico è mutalo, con il pretesto di dover elar da mangiare a 15.000 impiegali Per ciascunoavrò unaparola Presto tornerò là, aUa casa che ha le volte con i fiori dipinti e le iJareli crinale dai terremoti; dalla finestra vedrò i fiori del mandorlo. Dirò a mia ,.•oreUa di non sposar. ·i senza anwre, a mia madre che non temo se la 1Jovertà già batte le nocche alla porta; di?·ò a m-io padre che i figli gli sono ancora vicini. Un triste in1)erno ci divise nw presto tornerò ·là e rper c;ascimo avrò una parola LUGIA.XO ROXCALLI A uno sterratore Uomo noUurno che li pieghi e levi da Erlamane (con l'ombra che si gira al rpiacere di un LU1ne e mai scompare), e ri.-scalàicol fiato le tue mani strette al pie-eone che ti scava il rpane: la polvere ohe il vento ti solleva intorno, dalla terra rovistata, è nu/Jla per le fosse dei tuoi occhi. Il limite che insB(Jni nella notte ti scaglia col rpiccone sulle pietre.; ed ora che la luce è dileguata col sole sulle case di ponente, ti basta la lanterna imbavagliata in cima aà uno steoco, ohe sul ,lembo dell'uUitrrw. fatica ti riso/tiara: ti basta sola a scavalcare il tJempo Le braccia che ritornmw all'assalto dall'aria al suolo, concludono il cerchio ch'ebbe il suo capo nella tua speranza. SABATI~O CIUFFI~I statali epurali, il governo elemocristiano intende abolire l'idea stessa ciel de/ilio fascista. Il che signif{ca, in linea teorica - e per poco che il governo si sposti ullcriormenle vcr,50 eleslra, significherà anche in linea: di fallo - che clelinque.nli sono gli antifascisti che hanno represso i fascisti, sen.::a averne il diritto. Come ieri gli ex-fascisti producevano certificali di benemerenza anlif ascisla, così i democristiani si prepw·ano a produrre domani cerlificali cli benemerenza filofascista. Già oggi, mentre i funzionari fascisti vengo.no indiscriminalamenle riassunti nel servi=io dello Slato, gli anli/<»e.isti, che Mussolini escludeva dai concorsi perchè non avevano la lessera, sono licenziali dagli impieghi provvisoriamenle aperlisi davanti a loro e sono messi in coda a lutti nei concorsi, dal moman.lo che non sono più considerali come documenti a favore dei concorrenti (an.::i !) gli anni spesi nella lolla c/ancleslina o partigiana. Ci si inle.nda bene, noi - che pure abbiamo ciimoslralo in tulle le occasioni, anche nel recente diballilo ciel/a palrimoniale, cli essere mollo più della maggior parte elci ministri clcmocristiani e liberali in favore cli una tutela feroce e spietata del Fisco, delle Finan.::e clcllo Stato - non abbiamo nulla in contrario acchè si spe.nda una qualche cifra (fra arretrali e slipcncli) per mcl/ere a posto gli epurali che sono cff ellivamente in miseria. .Yon ci imporla di rivederli negli uffici, .laddove vi sono posti vacanti, pure/tè non abbiw10 la precedenza su quegli antifascisti che vi possono aspirare con altrellanlo clirillo. Ma la riammissione in blocco significherebbe la riabilitazione ciel fascismo, così come significherebbe la riabilila.::ione personale di Mussolini una eventuale acquiescenza ciel/a Costituente alla scnlerua della Cassazione in pro dei senatori ciel duce. L'abbiamo già dello, Badoglio, Bonomi, Sforza e tulli i ministri che con essi hwmo cooperalo (e figurava Ira costoro anche /'on. Dc Gasperi) hanno commesso gravi errori di forma e cii soslan.::a nel/'iJnposlare l'epurazione come ti.Il procedimento di punizione personale politica, mentre dovevano - proprio perchè lasciavano a noi elci Nord il duro compilo dell'elimina.::ionc fisica - decretare tUl'eµurazione esclusivamente slrul/ura/e: ossia riformare le slrullure amministrative dello Stato, chiedendo ai fwuionari lui/i di certe poche categorie allissime, prese in blocco, cli fare domanda di riamm1ss1one alle nuove slrullure, riformare il sistema fiscale in modo da rendere effelliva la rcslil11zione allo Stato def prof i/li cli regime e di guerra, riformare il codice penale e cli procedura. in modo da rendere giuridicamente inallaccabNe la pwiizione legale se non dei dcli/li fascisti di prima del/"wnnistia ciel 1925, almeno cli quelli posteriori a tale data, Ira i quali gli autori e gli esecutori delle leggi rctroallivc eccezionali del 1926 e ciel Tribunale Speciale, riformare il codice mi/ilare per acleguarlo alla silua.::ionc del 1911.3-115. In margine a qucslc riforme cli strullura, ma solo in margine ad esse, si dovevano e si potevano privare dei dirilli politici lulli i gerw·chi del fascismo. I signori -della Cassazione che oggi riabilitano il fascismo, avrebbero dovuto asco/lw·c il proprio senso giuridico nel 1913-M e avvertire allora gli uomini di governo! Queste semplici conslalazioni criliche - che valgono anche nei confronti cli Parri e di Nem1i al governo nel 1945, sebbene la silua.::ione fosse in quel tempo già pregiudicala - hanno un solo scopo : quello cli ricordare all'on. De Gasperi e a/l'on. Sforza, già Allo Commissario e oggi i\Iinistro degli Esteri, che non è lecilo far pagare al/"anlifascismo nel suo complesso (la maggior parie elci quale combatteva, qua nel o quei signori legiferavano) il fio degli errori giuridici e politici commessi dai dicci o dodici esponenli dei C.L.N. Centrali di Salerno e di Roma. LEO VALIANI ..

• " Bit NOTIZIARIO ITALIANO le decisioni dell'Esecutivo della C. G. I. L. Difedsaedi iritdtieliavorastoernizda nneggiare lanazione ROMA: Le decisioni dell'esecutivo della Confe• der-azione Generaile l'lalfana del LJavoro. Dite:sa de~ diritti dei •avoratod <Sen;zadann8lllgti'-are,,a Nazione. La Confejerazione generale italiana <:Iel lavoro, a conclusione dei Javori della Segreteria e del ComitaLo eseculivo c0,nfederale, l1a dixamato il seguen.le ,clocumenlo: -« La &gxete.ria e il Com:ilalo e.seculivo della C. G. I: L:, esauriia la discm,sione sul problema èlel carovita, •ha p,roceduto a un esame delle agitaz.1ont in corso fra i Javol'atori lessi 1 li, chimici, melallurgiici e cemenlieri. • La situazione è sLaila ooaminala nella prospettiva che crueste categorie clic intere&sano i settori fondamentali dell'i.ndm,tria 'italiana potessero trova,rsi in .sciopero nei ,prossimi ,giorni con con-secruenti ,fanni incalcolabili -all'economia nazionale. 0 • TI Comitato esecutivo ha rHevalo J'affermarsi di una crescente intransigenza da parte dei datori di 0avoro, ciò ,che potrebbe p,rovocaxe 'inevitabili gravi conilitti nel campo ,del lavoro, con ripercu.ssioni negative sulla produzione. • Dopo ave,r espre.c,,so la oolidarielà della C.G.L.I. alle calegorie in agitazione, il ComHaLo Eseculivo ha dato mandaLo rulla Segreteria confederale di prende-re ]e iniziali ve IJlecessarie perc-bè si possa giungere 'l'api famente a un accordo soddisfacente per i lavoratori, possibilmen le senza fa:r ,ri<corso allo -sciopero, e. di prodi51J)Orre un'azione di solidarietà nel caso che i lavoralori fossern costretti a :ricorrere a questo mezzo di lolla siD'dacale •. H Gomli 1 t:ailo Esecut.ivo ba :i.nollre cLiooustso Ja queslione deltla deficienza di elettricità per il lavoro normale deD'ind,ustria nel pr055imo inverno e ha cl.alo incarico alla SegretcTia confoderale -Ji ~\,Jecitare gli opportuni accordi con la Confindustria e con le aziende elellTicbe COIJl da partecipazione dei ,due. Alti commissari governa1ivi per Ja elettrici là, affinohè nel corso dell'inverno ])Tossimo tutta l'energia di.sponibile venga utilizzala onde ridur.re i1\ mi,nimo possibi,le -di •ritmo di ,produzione .fo1J'indust·ria, ulilizzan-do a tale fine anche le .g1ornale festive e le ore nolturne. D'",a.ltra p.:'tI'lc i·l Gorniitato Esecuti'V'o ~1a preso in esame anche le decisioni prese ieri ma.ltina. dall Consi,glio dei ministri relative al,J'esenzione daJ 1·eddito di aavoro deH'.impoola di Tioohezmi mobHe C 2. Bur mante.ne.udo <ferma la sua posizione ohe 1,a,Je esenzione fiscale ò1;bb-a essere elevata almeno -a Jire 280 mila della C.G.L.I. ha preso atto della esenzione che il Governo ba limitato a lire 240 mila e chiede ohe questo provveJimenlo sia immediatamente applicalo con decor-renza almeno dal 1.o agos,to correnLe. Chiede inolLre al Governo che la paTte del reddito di clavoro che ll'imane soltopoota a la.&s-azione ven,ga portala ad aliq-uola unioa del 4 per cc.nto, abole-ndo ,l'ingiusta spereq,.1azione che vi è :fra )"imposta Tiohiesta agli operai e quella per gli impiegati. Concludendo i suoi lavori, il Comilato ha rivoJ.to U.B appello a l11tti i lavoratori j,lali-a,ni percbè accettino il sacrificio ohe viene Joro richiesto con un·a tC'Ilue Tilenula .,ul loro ,sa:lari-0 per a,umentare le pensioni Jei veoobi lavoratori e degli invalidi de!Ja previdenza sociale. La C.G.I.L. precisa che il conLTibulo ,del 4 per cento sul .salario isi riierisce sollanlo su un massimo di !lire 250 ,gioTD-aliere e non sulla intera ,pa,ga. VIA1REGGIO. - Il premio, letterario Viareggio di 500.000 ,!ilre è andato ,atl'opera pos,tuma «Lettere .dal carce,re» di Antonio Giramsci. lnolbl'e •la gi;wria ha voluto sottoltùnea,re « I seg1·el-i dJei Gonza,ga» di Mario Bellonci, «La Romana» di MorOfl;'ia e « Ma,la,r.ia di gu,erra » di Enrico Pea. • La ,pnocLmnazione è a,1,'Vemutadura.nte una f e,sta svo-Ua'8i a.Ua «Capa,nnina-» dil « Ma.1·co P,olo » .con un discoriSO .di~l capo ,debla ,giuria, Leonida Repaci. IJ p1·emio a,ndrà aii f.i,gli deLlo scompa.l'So ; s~ essi non, ,lo ritir,eranno entro un a,nno passern a,U•Univer..sUà di Tori,no pei· costituire una borsa dti studio ad ww studente di fEloLo,gia, La mate1ia che Antonio Gramsci colti,vò .oon ,gra·nde JJasS'ione. lua,Li, di tutti ii, J-avoraLo,rJ, ii quatli in&ieme oo.stiLLtviGJ.no «l' 1 t,a,[ia, ,cihe non Si vede» oppressa dalle 'Voooh:io o'laissi diTtgenti, l'Italia bro,giica -e grande che ,J.avora e soffre. QuesLa ILalia popolare, 1•Lta~ 1 ia vera., è ll!J)})(lr.saper Ja prima vo,lLa,come prota.gooisla deUa stori.a maziomale òumanle la vicenda ero,ica delkl. lotta oo,rutu:o à,J fas<:ismo e d~lla loti.a co.nhl•,od,J faschs.mo ,e della guerra di liberazione. &--sa ,aippare oggi, cot! 1Lbro di Gramsci, come protagonista deJ,Ja cult_uira. K,on è lonla'Tlo il giorno ÌJllJ CtLi ,il popolo ilalia~ no. ohe ha e.s.}J(l'esso drul suo iSC'IlOuomimi come Gramsci, farà d11 ciuesLa 01oslr.a doJ-o,rooa Ita,lia un P.aese ianJ·avanguardia dello. democrazia. ~ della cultu,ra. ROMA: La Democrazia Cristiana alla conquista dei mezzi! d'informMione. 11 « Conriere {!ella Sera» e il « Gionnale d'ltali,a » probabili aequi,sti. Secondo infoTmazioni degne di fede u•n gruppo di industriwli lombardi sta LraLLando ,per conto òe1 Partilo Jemocralico c.risliano, l'acquisto dei due grossi comple~i giornalisti del «Corriere della Sen• di i\iilano e del «Giornale d'Italia• ili Roma. Per assicurarsi le due aziende, la Democrazia Cristiana, che pera concludere l'a.ffa.re, pagherebbe 850 milioni per .il «Cor.riere della Sera• e 300 mi1 lioni per il «Giornale d'Italia•. I democrisliani stanno, inoltre, facendo particolari pre.ssioni presso le -autorità ,giudiziarie per assicurarsi la lipografi.;:' del •Telegrafo• di Livorno, facente ;pa,rte <lei ipalrimonio di Galeazzo Ciano ed oggi posta 60llo sequestro peT essere avocala ahlo Stato. Con il raggiungimento di Lali obbiettivi la Democrazia Cristiana realizzerebbe una parle del piano, già in1raprnso da vari me.si, inle.oo a monopolizz,are i comples.si .giornalislici. li • Corriere della Sera• ed il • Giornale d'Italia• andrebbero in quesLo modo ad aggiungersi al • i\fomenLo • di Roma ed -al e Risorgimento• di ::\'apoli, i cui editori, improvvisamente e certo non a caso, licenziarono i ,rispellivi direttori per poier mutare l'indirizzo polilico òei due ,giornali. ROM1A: I deputati deMa « Democrazi,a Cristiana,. hanno trovato ila Vigna ,del Si,gnore, 66 onorevoll godono di retribui,tissimi ,~ncarichr. 1,1 primato ,deHa corsa iafW,anraffamen1oal già troppo noto Vanoni : dodici inoarichi con altrettante iaute prebende. E' stalo dislribui1o a Montecitorio l'allegalo deUa. relazione ,dehla Commissione degli Undici con le rl5posle òei singoli òeputa,ti ai moduli inviali ,dal P.residente de!J' Assemblea cirea gili i.nca ric:tii ;ta essi ricoperti 'Delle amministrazioni ,pubbliche e privale. Tali accertamenti - come è noto - .sono ~- vuli agli attacchi che i:l leader del separatl9fflo siciliano, Finocchiaro-AprHe, ri,volse ad alcuni -deputali democristiani per i numerosi incarichi retribuiti da e~i ricoperti. I ,,Fa1c.fjl Fu un modesto operaio austriaco che ebbe l'idea di raccogliere i figli del popolo per condurli nei giorni festivi in campagna, parlando loro, dur:rnlc la passeggiala, della natura che li circondava e narrando le soffrrcnze dei suoi compagni cli lavoro, la storia àel movimento operaio, il suo penoso tirocinio nella grande officina. Così nacquero i primi e I· alchi rossi • in Austria, ccl il movimento si diffuse presto in lutti gli altri paesi, dove esistevano elci partili socialisti, che ne assunsero il patronato. Attraverso l'esperienza delle varie organizzazioni si giunse, poco a poco, al perfezionamento dei metodi educativi secondo i principi.i di una pedagogia socialista, cd ebbero luogo i primi convegni dai quali dO\'C\'3 nascere quella Internazionale pér la educazione socialista che costituisce oggi il fulcro \'ilalc di lutto il nostro moYimcnto e rappresenta il segno Yi,·enlc di un ideale di comunanza e di liberlil. Il Partito Socialista sta organizzando anche in Italia suoi e Falchi rossi•· Si tratta di educare il fanciullo italiano in senso umanisticamente sporli\'O, abituarlo alla cordialità, al contatto coi suoi compagni, all'amore per la natura e prr i suoi simili: formargli quell'anima completa che il fascismo ignorò, lullo teso alle manifestazioni Le acouse dell'on. Finocohiaro-Aprilc non erano infondate. Infatti, nella graduatoria fra i parllli, il primo posto spelta e.Ila D<:imocra~a Gri.$tiana. che ha ben 66 deputali con incarichi rcLribuili. Seguono nell'odine, con nolevole dislanza 1 dalla Democrazia Cristiana, il Partilo comuni.sta con 17 deputali, il P.S.L.I. con 16, il Partilo Sociaì1sta Italiano con 11, l'Uomo Qualunque e il Liberale con 6 ciascuno e il Gruppo mislo con 4. Con l'on. Va,noni, la Democrazia Crustiana si è a~icuralo pure il primo posto nella .graduatoria per i deputali aventi il maggior numero cli Incarichi. Infatti a ben 12 ammontano gli incarichi Tetribuiti tenuti conlcmpornneamente dal • oristiano • mini-stro del commercio estoro. Il secondo posto è tenuto dal democratico cristiano Tosi con 11 incarichi. Seguono poi: Angelini, democrisliano, con 10; Fabbri, mona•rchico con 9, Poilaslrelli, democristiano e Quinto Quinleri, monarchico, con 8 incariohi cia.souno. 419 deputali, tra cui i leaders dei parlili, hanno rispo.~io negativamente a,l questionario;· 132 hanno dato J'isposta positiva e solo il monarchico Luc:- fero si è rifiutato di ri.spondere. ,ROMA: La crisi neW «Uomo Qualunque». La ,ri• volta coniro Giannini. I nostalgici -del re e del fascio ·littorio daranno battaglia fino in fondo. Però il « fon,datorc - r,imarrà anche per questa volta ancora a galla». Non risulta che .i! • lrovimento nazionalista 'Per J-a democ1·azia sociale• allrimenli dello P.N.S. (o, ,per omolopeia moslalgica P.::\'.F. movimenlo creato dall'on. Emilio Palrissi, abbia ollenula l'as$egnazione cli una .sede dal commissario ·degli alloggi. Le Tiunioni non ancora oceaniche avvengono dunque a ri!mo acceleralo nell'ufficio dello ste o PaLrissi, direttore òe<ll'• Ora d'Italia•, in via Francesco Cri.spi 49. Tra tLanJosi cleUa •storica• sede dove il • movimen'lo • è nalo, gli intimi hanno già preso l'abitudine di considerarla come il e covo•. Ad ogni modo, J1on 5embra e.be il numero dei deputati qualunquisti climis.sionari sia a,umentato. Il diretlo1 e -dei • :fondalori • xesla pertanto limitato ai deputa.ti Dc Fa'1co, Puoli e ViJardi (questo ultimo è un -agrario calabrese I.assalo per ollanta milioni di profitti Ji guel'J'a che però è riuscito a non pagare). AH:ro movimento che ,lenta di scindere il fronte dell'Uomo Qualunque è quello dirello dell'on. Selvaggi il q11a•le, sebbene abbia aderilo al fronte, continua ad adoperare il foglio e Italia Nuova• come organo di opposizione contro J'on. Giannini. Tuttav.ia di Selva,ggi non si può ,pa•rlare come di oppositore n05Lalgico J1el senso palrissiano. Egli ha invece, assieme -ai suoi in,Limi, la nostalgia del Quirinale ed iii .suo ,sogno è ji ulillzza,re una parte della cli~nle-la elelloTaJe qua.Iunquisla per manovrare le forze monarchiche. Potranno riuni-rsi i ,due movimenti dissidenll? E' quello che l'on. Giannini sla 1entando di impedire non .salo con Ja denuncia degli elementi Ca· sci,&1liche si annidano tra i quaJunquisti (come nel caso ,dell'on. Puoli), ma 'anche con l'atteners1, per quanto ,gli è consentito dalla natura Jel par· lito ohe lo 5egue, alla p,ra.ssi democrali-ca. P,rassl che gli permetle-rà. se altri fa.scisti non sorgerannO' contro di lui, di dominare iJ congresso naziona.Je fissato per H 24 selternbre. sorgono Jn Italia coreografiche cd alla esallazion~ della Jorza bruta e della prepotenza. li fanciullo dcYe essere forte, ma dcYc essere anche umano. li fanciullo è come una la- ,·agna inlalla sulla quale il maestro è chiamalo a scrivere la parola di .fede. Egli dcYe essere trattato come un uomo maturo, e perciò deYc abituarsi a risoh·erc da sè i problemi. grandi o piccoli chr siano, perchè domani non si spaYenli delle difficoltà della \'ila e sia forte, sia quel tipo di uomo dantesco di cui il sommo poeta ha traccialo il ritratto in Farina la degli Cbcrli: e :>;on mutò aspello. nè mos e collo, nè piegò sua costa>. Formiamo il tipo clrll'uomo italiano, che dimostri la sua Yilalilà nella forza contenuta e nella calma senza gesti. Creare il tipo d'uomo dantesco significa errare anche il tipo di uomo antifascista per temperamento, che sappia e Yoglia ragionare con la sua tesla e non con la tesla altrui. Il tipo cli ragazzo socialista è il contr.ario dei collitorti, degli addomesticali, dei figli della lupa o cli altrcllanlc e similari organizzazioni. Ecco cosa saranno i e Falchi rossi• italiani .. \llra- ,·crso questa disciplina e questa educazione i ragazzi imparano ad amare la pace ccl il la\'Oro cd acquistano la nozione dei valori eterni della libertà e della giustizia sociale. Essi di,·entcranno domani militi fedeli della causa della classe laYoralricc. L"assegnaziOiDO del mv..o,<Simo;premio letterorio n,a,zionale. ,i\ ~Premio V:iaregg.io >, atl]e « Lettere dal carcere» di Antonio Gramsci è un fatto la ca.ti <lmporta,nQ;a d-zve es.sc,re r.hlcvota.. Amzi,tuttJ perohè eaèo co.stituis-ce un,a definitiva conforma. ohe il pen....~ero e l'Olpera di G.ramiso.i non so111O patrimonio di un rp-arlito, !Illl\\. di tu:lta ila Nazione i!t1Jiama. La tragedia di settanta spagnoli internati in Russia Una 1~iuria composta dei i})iù moti scrittori e c1siiiici Jetlel'airi itailiami, datll-e ,o,pimiio.n:ipolitiche divoro-crnti o rpersi;no opposte, ha ll'ib€01Juto che iJ mi<Tli~r litb-ro ptLbblioato in Hailia nel 1947 è la. 11;1;oolta di que1b Jic!fore cho Antonio Gramsci sori ~e ncl\.a1 ,ga'lorn in -cui 'lll1 tU1:Pe rn.gi1JIJe di liramni lo 6I110hiusc e lo foce mOll'ire. Lndicamdo iliximsci, h1.ocusat-ore fosoi~fa dis;;e ail Lri:bUil1illlo~pecialc : < Bisogna impedire a que- .;to cer,velJ.o di funaiom.1tre >. Si vo1eva in realtà impedh·e a tlutti :i' ce,1-v3lli in ìitaJ,io. di funzionare, si vohrn ~offoctl1'e .il Ji1ooro ;pe:nsierio e la oultura nel Jll(x,lTo Pae.so. Pcrc,iò. corolllaire oggi il li•bro d:itG,1,am·e,1 -col 'Pjù aanlbito dei ;p,remi lcttero.ri -itailiaini a.ign•iifioo a,ffcrma.re 1a vilto1ra della cullura. Le Lenere dal! carcere entra.no a far pairle ufficia1mernte tlelllo 1eMerrutru.ra !na@1omrulc ,g,loriio.s.a nei sccol:i. OnOQ'C a Gramsci, ma O'llorc ins.ieme oli.a -odnern.a ,JciteN1.tura ita1ia,na. AttraYer.so i ·uoi maggiori -esponenti ,es.sa dimosLra -a Viareggio di :procochre. in av,amLi, Eiupenwdo oigtrui, dooadim1ento o r,a,c,co.gJfondo ù'a,nsia di ònnovo.mcnbo wma,no c eociaJe che viene da tubio iJl JP-OII>oloi1iail,iamo e che Gramsci ,aveva a<Illllunziato. Pe.rohè questo è jl vero pl'Ota.gO'Jlista de11e foL t'erc crilto <la Anfo!ll.i,o G.ra.msoi .im carcere : rii popolo degli o,porni, dentadin.i .cJegli intcllctI lavofroirzactoi nsumano prigiondiiemrienticati esenzcaolpa N e,U'ari,da e semi.deserta 1·egione di Ka,ra/clu,tan (U. R. S. S.) v-i è il ,campo di conoentramento n. 99 che è conosciu,to sotto 1,l 1wme di Kal'a{Janda. lii clima 'lli è du1'o d'inverino, pe1,C'/iè Le tempeste di n,eve sono frequent.i e vioLentisisime; il r,e. gime inlerno è .[o stesso di tuUi i ca,nipi: lavoro forzalo, dtiJs,ciplina molto isevera, til'atta,niento sovente bru'ta1le e wutrimen,to 'ÌlnJSufficienhe. J.n questo caimpo di Ka)'(z,gainida un gruppo di piloti aviato 1ri e di marinai ire.pubblicani spa,gnoli, ch,e vi iSO'no inierna,li dal 1941, 11woiono di si.enti. EIS'si f,u,rono sorpre,si in Ru,s.sia da,l.la fime deDla guern·a cit1Jilespaignola. I marinai che Si trot'(Lvaaw a Ode,S\Sa nel ma,rzo 1939, ebbero i J,o.,.o balle.Lli Ù>.[,o,ccadtiaUe awtorità sovietiche. Essi furono forzati a 1,'ivere in resiid,e,nza a,ssegnata in que,s/a cillà del Ma·r N,ero, fi:no a qua,n,d.o furo:no ar1·estati co-me iconsegu,en.za - iillo-gica, l(J)Ssw·da, 'Ìl'l!Spiegabil,e - dell'iniz:io dieUe oslUità fm Ja G-erm.ani,a. e ,la R'UJS!Sia.Gli ami,aJ,01"ieiraino stati invaU in Rus,sia da,l Gooerno repubbli.oano spagnolo, per s,e,guire dei ,cor,si ,dti, pilotaggio, Ja ,cui fine coilncise con ,la f-ime deiUiaguerra cilJibe in Spagna. Esisi chieS'P:roal.lo·ra il 1,'isto di u.scita .sul ,[oro pasa,pol'lo, per recans-i sia in Me.ssico, sia in altri lati. ln, attesa dei/ di-sb1,iigo deUe t])'l'atiche, venne- o 1·0 aLloggiati tuUi insùmiie in una c,1s,a di 1-iposo pl'esso Mo-sca, fino al giorno 1ai curi i ma1·ilwi furemo airre-sl,ml,ie, dopo ,avei· so,ggiornato in varte p1·igioni, ,condotti a,L campo di J(m·a,ganda. · Con i 1na1·vnai ed i i]JiJlotiaviatori 11peubblicani ,spagnoli, che il 7 settemibre 1946 erano in t.ul/o cifrca l$etla:nla, .c'era anch,e, in qoolità di dieJenuto, id 11.edi,co ca,talano dott. Jua,n Boia, che cm arrivato rin Rwssia Q'l!el1938 alla ·t,esta di un gruppo di ,bimbi evacua,ti daUa Spagna. Allonquaooo g,li a1,-i,atori e.cl i marinai fece1·0 La loro entra.la, la ,loro trag1lca entrata 1u3l cailnpo di K<uYiga111da,,el'(l(no i:n wno stato d'e.strema. e La111,eniev-oeilmi.9e11iafvsica, g.li un,;, ,a ,cawsa del laro lwngo soggiomo in drive,-.se pri,gio:ni, {)li a/1Jn a causa ,d;e,l,loro -soggioo·no non meno lungo nel campo p11evontivo di Lacoi1tU, <love a quel che pare le ,condiz<io-ni di vita erano molto d,ure e la morta1lità ,assai el-eva,t,a,_ ... I fatti che denunciCHno sono tVe1·iP Come .si è ve,nuli a. ,conosce.ruza cl,;, qu,esle tristi, notiizieP Si è f att,o qu,alco,sa pe,r aJ.l,etlJli,a,ered a,rnesla;re /le sofferenze di queisli diis,gmziaU s,pagnoli? A q_iw.ste domande che sorgono ,spontanee d,alle .Labb1'ad'ogni lettore, 1·iis,prmde l'ex mvnisfro repubbU,c(lmo RafaeJ., San1che:: Guerra, ,c,he ha portato a ,conoscein::;« Dirigenti sportivi In Italia -'>idistinguono pt.:r il,eJo1-o ca.pacùà palriotta1·de e per ,la foro apoliticità (sic) i dirigenti sportivi. 1 Partiti .che più adocchiano questi parolai dello sport sono 1/a Democrazia Ori,stiana, ·et ParWo Comunista e ,l'Uomo Qualunque. L'obbter,. Livo da q•ag9iungel'e è identico: immeUere neUe file del 7n·o,prio Pa,1·J.itolui/ti i dirigenti <Sportivi che ?°11 maggioranea sono ex fascisti pentU;, e c,ercMe di altirar,e attraverso w-li ,esponenti la m,a,ssa dei vralicanli dello spurt che per naJ.w·a è mpatica e moncu1'anle della coscdenza po-litica. Dopo ,l'entrala de/.le /:ruppe alleale a Roma tt masshno Enle sportivo ilal.iano (C.O.N.I.) fu ,assunto dall'ex P. S. 1. U. P., noi socia,listi cre14 - vaino ch,e il p1'oblema sportivo f or;s,em,es.so 1n vt- 't:Ìssi111(Jluce pl'opria e che almeno qibesta bl'a,nca nom foStse abba,ndonata a,ll,a d~1·iva. Franca,men,te slamo stati dr,lusi ! J,l Pa.rtiJo So- ,ci,a,lisl<i affidò ,ai[fovvocato Onesti la Presi.denza del CON1 e purt1'oppo, abbw.mo dov-uJ,o constatare nei/ l.un,90 7Jerio-do di reggenza solo ,La varle 11,egativa del compagno preposto. A distanza di tre anni è da 1•,lle-care che l'Avv. Onesti ,e per esso il Pa,1-tllo Sociali.sta lt.a1liamo q10n è rius.cito a dista,cca1·s1 d.a tutti i vecchi dirigenti ex-frisciisti che tutt'ora rapprc.senlano :nell'ltaHa democratica e Repubblicana l'eWe dello s,port sup1:1·ando facUmenU; l'ringenuo « soci.ailisui » O.nesti. I ,,.,1siiltali .auua,!i di qnesli benem,erili dirigenti si po.S'-sono,esporre crudamente: le Fede,r,a::;i&ni In. i "rnazicmaJi (ciclismo, atletica leggera, giuoco del ca'lcio ecc). •Ci tengono an.caJ·a in regime armtsU- ::;i'.a1le;la siluazi0tne inl.er,ru:1zionale ,sportiva si può para\qonawe fa.talmen/.e al brattato di pace imJJO ·toci, dagli aJ.leali, g[,;, sportiVi stranieri ammtra1io i nostri atieu ma fra,ncamente non si d,egnano di 11-aJtar,econ i r~i del vecchio sport fasci ·/a. Il co.n,gresso de./J,'UCI di P<ll'i[Ji ed 111 con- [j.rr-S<Sodell'IAAF di O.silo insegnano. Noi ,sporJivi socwHsti por'Jia111,()a conoscenza dei compagni italiani in Svizzera la. caN01za degLi attua'li di,ri,gen/i sporli1:i, dedinando nPl tempo stesso ogni 1·esponsabiilità. BO~ACCIXI R-EXATO. del{ emigrazione spagno-la, albra1>er.s-oil gfo.r1U1Jte l'«E. pa,gne Repubblicainc» i f a,/li che aibbiamo più sopra espasto. Il Scm,chez Guerra, ai primi di dioembre dello sco11So anno era (lnco-ra ministro del Go'l)o(!rno in 1:silio del dott. Giratl, q,uando 1·i<>evett,e la visita di alcuni francesi, che gli fecero una re.Lazione dettaglial-0 di QU(]Qttoabbia11to '1'i{erito, e di cui sono ,staJ.i destim,oni, per (l!l)e'l'e ,sog,giornato anch'essi in qualità d'internati qiel campo di Karagamda, fino aJ m,se di 1Selbembre 1946, e,poca in cui fu,.ono rimessi in ~ibertà unilam,ente ad altri det1mul,i apparlenenli a na::;i&ni non beUi,geranti duNmte ,l'wllima gue.rra. Sc,l campo. così es&-i hanno racco-ntato, e1·ano inl-erna/.i cittadini di .potenze ,nemiche quali austriaci. unghl!:.1,esi, finlandesi. ro-meni ed ita,lia,ni; qiwlc,he ,smldito di paCISi iwn belligeranti, ,ed im più qual.che centinaio di paesi iiwasi da/Ja Ge·rmania, cioè franceisi, da,nesi. "wrn:egesi, vo-la.c-chi, ce,.chi. ecc .. oltre i ..sel/.anta spagncA4 1·eptlbblicani, di ol-cuni ·.dei quali rico.rda:vono ,/,e genero,/itìt,, .. 1l 6 selle·mbre tu/li oli 1nte?·1U1,ti ,appartenenti alJ,e ?Uizioni n(m l>elligr1•anti o in'/Xli~e, furono 1-tlasciali ad e,cce:;ione degil,;, s pagno.li. ai quali i franicesi. partendo. promi,sero di f(lre lllUo iJl possibile. Il si9. Sanche::; Gwe1,l'{J, ed i suoi cobleghi del Gove,mo ,Gi!ral, ,e .succ@ssi1Jame:nte i ministri del Governo Llopi,s. avendo accc,rlala la 1;eridicilà delle notizie r1:ferile dagli ex rinlernati francesi, s1 sono inleres,sali per otlRne1·.e Ja tiberazione dei loro compat,·ioti, sia aJtravel'so ii ,buoni uffici àet Governo polacco (llon a.vendo f,ixlw1ra ,la U.R.S: , . riconosciuto il Goi'l(J'rno spagnolo in •rsili,o) sia allravenso ,gli <,siponenti d(!ll pa:rbilo comimilsla spagnolo. Jla qwesli inler1,,enti -su,ccessivi. non ha.nno finora consegui!o a1lcun riis11ltaJ.o, ed i r,epur>- bJicani spa,qnoli c&ntfowano a,d agonizza.re n,et cam]Jo di l(ara9a11da. Si è app,·eso recentemente che due di essi >Sisocno ucci.si e che le condi::;iont degli ailt1ri,sono peggiorate. Di ,conseguenza, il s1g. Sanchez Guerra, ha ·1·i-hnuto ch,e fosse giunw ~'01·a di rompe11e il ,si/en::;io ,che ,gli era staJo raccomandato. e di denm1cfa.1·e allla f a,oci-0 del mondo «un fal!o 4n,solito, vna viole11::.:o.una inqualificabile igno1m'nia-». cl wepubbi/icani . pa,gnoli non hanno ,comm.e.sso alcun delitto. Essi furono ,a1-1·eslati soltanto prrchè espre<ssero IÌJ/. loro d,esiderio cli uscire da1ll.a Russia, 1na ,questo non è un motivo -s-uffi,ciem,e per per,se,911ilare ,cosi crudelm,ent,e ,e per p1·ivare de.Ila libertà ..Lei denwcraU.ci autentici. dei vn•i repubblicani che, pel' ordine del loro Gove,rno. erano andati in un paese amico, pel' a.d.deslrm·si neJla lotta co-nlro gli 1·n,vasori fas,ciisli de/Ila lol'o patria». I, • ;, ~i Le ri-c·e~azioni del Sancite:; Guerl'a hanno vr·odotlo ,/a più gironcLe impreis1Sione nAla massa ciel- ['emigrazione spa[Jnofo, e 11wlti si chiedono s,e, n,elJe prossi1ne manif esl.(1zioni di prolest-0 conti-o i pe.rse.culori dei repuhbli,cani spa_q1wli, non i ren<1-a ne.ce,ssario OS'S<>ciariel 11ome di St,a./in a qileblo di Fra-neo. JI .)L\SETT f. A.'V'Vlso al tettori lettori, gli amici e i compa11ni che ricevono regolarmente il giornale e che ancora non hanno rimesso l'importo ,dell'abbonamento sono cortesemente pregati di rimetter-celo al più presto. Non è necessario indicare che abbiamo bisogno del foro aiuto più concreto. Preghiamo ,di versare l'importo sul ,nostro Conto Chèques postale VI 11 26.305 Zurigo. Abbiamo pure incominciato ad inviare i primi rimborsi. Facciamo viva preghiera a chi li riceverà di accoglierli benevolmente. Grazie a tutti. Tipografia « Grafica Bellinzona,. S. A. Gerente resp. : Pietro Bianchi, Zurigo

·-- 81 ,,. Documen1a~lone Contro la libertà ve.scovi, di prolh.ùre la Jebtura. delle pirbblioo-z1onl dei modernisti, vi,gi.Jam,do a:flfi,ricM1 :i lilbra I, per bramosia di 1uc110 < non spa,cc.imo merce mal.;,ana >; jn caso di manrota, -0bbedi•enza, i vescovi dovevano plinrli del titolo di librai oattoliCJ. Durante H por.i,odo delle cospirazioni jn Europa, o dolla lolla. aperta ·per findipendenza e l'umi'ià m ] lalia, fll'rOn.::>sul ll'OtllO ponlifie-io Pfo vn, Pio VllI, Gregorio XVI, Pio IX. Umo dei ,Jor,o predecessori, Clcmcrrte XIII, mo:rto nel 1769, .avev,a scaglialo i rprimi slrn,li oonlro i ./ii,b1•di annosi, es.primendo in urna sua ,encicHca la mece&Silà <li <e.5lermi rn.u-e por ogn.i modo :i I verniciooo mortJforo ammasso di riant.i t1.i1brigua ti e :nocivi, polohè 1111asii toglierà vi,a, la ,mi-crio. dell'errore, fin chè arsi non ,peris:cano tra Je fiamme ,g,li impun olemcnli della malvùgità>. E i i))aJ}li scguonti no111manca,rono dii medifore su questo co.ncello. CY! uno. boìla di Pio YJI (18 scllembiro 1821) c1i relf.a ,particola•rment.e comtro la sèlla dei Car,bonari. Xaluralmenlo, lulli coloro cho la. Ohie.sa condanna tSO'no - vivi •o morti - conternporanoomcinlc diJfa,mati; il che devo .servire a c•roa:re un:.1 motivazione. tlilla ,giu-stif.icozionc al,!a comdanna, in faccia t,lla pubblica opinione. Co-i Pio YII, nella sua Boll<t, a,Jlfo1ma ohe la sella dei Caribo·naTi promu1lgava ,l',i:ndiff,e1·e.nzraelilgi<>sal,a 1-.ibel/rione,l'a,ssassinio; e 'J)erlanlo scomunica iutti coloro che vi apparlengo,no o che fo. tfavcrriooano, o pe1\Simo eh'itmquc, e.,,,;;endone a ,cono.scenza, non ne denunci 11.llc autorità i compome.nl.i. Dopo Pio YIJ, J.,oonc XII, COIMidcrando che flocea ai saipienli e g,li i.nleHellu,ali es.sere al governo>, pone 41 eùJ)O deg,li uffie•i di censura sacerdoti di vru,io grado; ccl ,a ca,po, nel 1824, degli ordinamenti -scola.stici u,na comgrogazioue di ca.r<linali; delle 1rnivel'\Sità wn ve-scovo; delle souole medie ,ptJfl'e un ve.;;co.vo; delle .scuole olenienfarl un parroco. Di Pio YUI, c'è unt1 -encicliea del 2-! mag,g10 1829, contro <d1i crede H porlo -della salute 0&5()- re a.porto ,a tulle :le tendenze.; comtro le SJCietà segrete; contrl() <la pcisto dei oal.ti·vi libri, ch·è dl fuite lo ,pesti Ja più vomiciosa o fatale>. Anche Grcgm:io XVI, ,i1n una enciclica. del 16 a.gosto 1832, contro rindi.frfercnza. religiosa, condanna <la pervo1'$.'l •Jpi,n,iono che pos.sn. i11 qualunque profc,s.,,-iione di fede conseguir-si la salvezza dei'l'anima, se ,i costumi si cOIIlfoTm.i.noalla nor]1](1. del .r-eilo <' delroneslo>, soggiun,gendo che quesw è <un errore pe.stilen2ialc>. Più avanti, si sooiglia coITTtro ,l'eccessiva libertà d.i op•inioni, licenza ai cowventieolc>, e ooniro <quella ,pe....'5:,ma mè ma1 a1bba.;;tanza c.soorata e ,aborrita libertà del:la stampa nel divulgc:we scriLti di qualunque sia genere>. Infine JJ •papa se la iprende cont<ro <chi 1resr.ste ~ll'ord.inazione di Dio; il divifllO e h1ma1no gr1danl() contr-o coloro i quali con infami,s,s.hne trame •e con macchinamenti di lfe.llonio irnpiegamo 1 loro ,;;forzi noi mancare di fede ai PTioo,pi e aict balza:r.gU per ai11che dal tTono>. E voniamo a Pio IX, il quale im:iu,,iòle sue mvettive coniro la lilbertà - e fu chiamato ben 11 tQ1-to i!l papa Jif>.era,l,e - fin ~:lalla prima sua. enctcllc&, j,J 9 11ovembre 1846. Per lu:i, <o.gni :prine11>io dei ,no.stri dogmi ha })'reso 1radi,ce dall"allo, dal Dio dci Cieli •. Qt1e.sla preme<S$(1.di Pio IX ,può pervi,rc cli jnirodu2ionc- a tutte le altre enciclicn<'. l\fa intrunto egli ,acei,l.x11nente biasima <quella clor~ trina .funesta e ;più oho mai contraria al dintlo natwralc, che chiamano comunismo; bie.sima <,la. oirri1Yi1e infezione di lutti quei volumi ed opuscJll -ohe volamo da tulio le par.li ed in.sogmrno a •pocoa're, dis.semi1J1atndo ,o-vunqne dottrine pe.sti,lenz10- )ì>1 biasima <la fronata libertà di vensare, cli padarc e di .scrivere>. ~ 1ritorna ullo stesso M·gomenb nell'enciclica delr 8 dicembro 1819, sub:lo dopo la. sua. fuga aa Roma, luona11do contro 1"op1nione che <tulti hanllJ diritto di jmlerprekuo ,a loro sem10 ~e &ere &rilture •. E si -cagliò anche conbro l'a.rte tlip:>- gira,fica. ohiaman<lola. <uno dei J)tÙ vernicio-i gcr, mi d'in-idia> per mezzo del quale si cliffo.n<lono ,<cattivi libri, giorn,a.Ji e scritti volanti che ribocfXlllO di calun1nic, di mcnz,Jgne. di seduzione~. Sempre di Pio IX, ecco in wna .sua -allocuzione del febbraio 1861 compa•rire una &evcra reprimc.ndo conbro j cattolici ·liberali, colpovoli di ammerfere il lih&ro esercizio dei culti e -di a.1mmelte1'€ .g,tt {JW 11olici ai pu.bbUci im,pie,ghi. La, mentalità non e cambiala: si veda J'aTl. 5 del Concordato del 1929 'in eui, com la ccml'plicilà del fascismo. si mettono _a,Ibando - ,come ,gli scomUJ1iooti nel medio evo - i s,:iccrdoli che han11,o abbandonato la OJ11~a. TI papa. nel settembre 1861, dopo 'la ,perdita <lel:c Marche e <lcll"Umbria, a&:;ocia alla ,prole-la una serie <li invetti,·e, e.sposto avo~1lillicameme: •Scuole pubbliohe di depravate dollrinc, aperto: .pe..-.1ifcri libelli cd mfimeridi, dali aLJa luce e larga!Uenlc sparsi o divulgali i•rt tutli i luoghi; JaÌi.ientan<lo che <"ur.a quanlith di perniciosissimi ed aibbomi,ncvoli scrHli propaghi la maledi2ione e 1a merizogna e l'o,mic:<lio e il furto>: e ,cl10 siano <conculcati tutti i divi-ni e umanj dj,rilli, i temp,ìi .,,poglioti, macchiati, COITlvcrtiti in spelonche di le.- ,d.ri>. E carica ancora le linfo in alùra allocuz-ione dei dicembre 1874, molla quale protosta. ;per la concessione alrapcrtura, di scuole eretiche (le .;cuoio evangeliche) scaigliandosi contro <Coloro che sono vcnuli ad imb-ratl.arc lo· mo-sl<rccittà, e adorano il vilcUJ d'oro. o~sia.. per U'CJr di figura, vennero 1qui per lfor den.:cri >. Bizzarro ra,gionamenLo que- $tO. perchè ,potrebbe ~o riJ)etuto per le scuole cotloliclie iJ1 paesi dove .s01no vreminenti a,ltre xc- ·ligioni. J[a. Ja <libertà•• nel vocabolario deila OhiCYl, ha un significato del tutto parlicoio'l'e! In due .allocuzioni iprececknli, dello ste- o a.nno, Pio TX aveva inveito, anche contro j,l Govcrm.o; nel marzo. pe,·chè Si erigevano templi, si apri1·ano scuole, . i diffondevano stampali aà C>pzra di sèlle eterodosse; ,e nel '11.ovembro, pe1·chè si la- ~ciava trC>pp<l ibertà alla stam.pa e ai ,pubblici ,spettacoli. Ma il documento -che non si può lcggore senza provare 1a più 'Pro.fondt1 1ri,pugnanza ci è dato <la quella cncliclica deir8 dicembre 1864, cui fa seguilo como ,appendice" ,e CCYrollario un silla,bo di ottanta propooizioni comdoninabili. Esse sono te.li, che ~ ne venis,scro 0,pplicafe le condanne, sccnderobhc sul mondo i,ntcllellualc una ca,p;pa di pimnbo, urn~ icnebra <l!IlCOTapiù fitta di quella del Medio Evo. eca Gino B Tuona Pio IX .in quella. encie-lica contro le < -prave, false, ,perverse •C1J)i-nioniche sono Ja libertà di ·coscienza, la li'berlà di ma:n.iJ:.e.slare i propri pen.sieri, sia di viva voce che per iscribto, Ja libe1•là di culto>; ,e poJ contro il maLeria,lismo, 11 comurnisrmo, il social,ii.smo, :la ;premirnenza dc.I potoro civjle sul ;potere 1'01igìoso, la lllega~ione c1el :potere lemporalc deHa Chiesa, oooeLcra. Qu.anlo al SiLkzbo, ohe ru occuJ)a n-0n solo di ,problemi sùr,ettamenfo dogmatic:i, ,ma a:ncho del malrimonio e dell'inse.g.namenlo ireligioso, del J)rivilogio del Fòro ~c,lesia.;;ti,co ed aiHri minori, baslerà oitare q uesle hre iproJ)osiziomi: la q uilJldioeima, dove Yione oondannato i,1 concetto che < ogni uomo è 1ibero di e.bbracciare e professare querla ircUgi,one ohe, col lumo della :ragione, repu'Li vera>; la sella,ntoltcsima, iLa q11(l)ICrvede condannalo il concollo che < è lecito a tult.i .gli ucmrim:i in 1·egloni cattoliche il puib-blico cs.orcizio del proprio oulto • ; e ftù·t-ima, :!",ottantesima, nella qua,le si con'<:lanna, il concetto ohe < ~J sommo pomtef:iee ;può e deve col ;progresso, col liberalismo e con J,a, moderna civiltà venire a ,patii e condizioru >. ùonc XI[il non aririvò a, certe esprCISSioni di Pio IX broppo Eluipiclo e vo,lgari, i11on -foderò ;;comunichc ad og111JJi)ùSSO, ma rfu ,int•ransi,geme come H .suo predeeo&Sore nell/l. sosta.nza delle oose. Il suo pen-iero è c.s-pr -o in pareoohie encicliche. Leone XJII -e la ,prende contro < qucllt1. libertà -iaJ1lo contrar:ia :tlla ,v~rtù deMa religione, cho chiama110 libertà ,d,i cwl/.o. La quale ha questo fondamon10: ,c....'5ere,Ll,bero ciascuno d:ì, prJl-05sa 1,nc alcunG •. Da ciò derjva: < lo Stato non renuLo a proifes.s:araic o favcYrirnc alcuna>. Quimcli lusinga j Pq·i:neipi col anollere lor,:> dine..nzi questo vantaggio oMerlo dalla. religione cartolica: t cittadini ,che a questa obbe-discono, obbediscono ,an. ohe al potere ,LegiUimo, < com.e a. miirustero divino>. Pio X può o.s,sarc 'l'icorda.to qUj J)er ]a .sua fiera e dec;.;;iva. balla.glia r.i-uscì a stroncare medim1·le la scomuiruca a do.n Romolo 1Iuni e ai provveùirncnti dracon.ia,ni contro tuLti i militanii mella acmocrazia cristiana del s•uo lempo. Lncominclo col biasi,mare, nel 1906, ti1 <vescovo di C1·e,mona, Geremia J3onomeLli, ;pcr-chè fa 'lùlla sua ,pa,sto,r,a:te e j,u urn. suo o.puscolo aveva aimme.sso po-ssibilità cli accordo fra Stato e Chfo.sa, e f1ra Scienza. e bogan.a: o il ve.;;covo .ritrattò i suoi ·discorsi e i csuor serilti, e .si otlomise al 'J)l.1J)a. Un a11J10 dopo, P,io X -pubblicava. re.noiclioo co.nfro il moclerrusmo "Oatiolico, 1J1elfa quale dichiaTava, anzi imponeva i'I dovere s!:r-etlis..slmo, al All'enciolica 1foceva seguilo u,n SiBlalbo di 65 proposiz.ion i dei mode•rnisti sev~ramenLo censurabili e condrunna,bili, da evitarsi sotto J)en,a <le-Ile pilt gravi c,on.surc ooclesirustiche. Esse iriilebtono .problemi di natw·a religiosa; od esempio, è col- •pevole chi non crede cho :i dogmi vrofo.ssati dalla Chiesa so.no veri là ~·ivelate, cadute da,1 cielo; è cot.pcvolc chi rredc la. s·ocietà c'l•;stiaa:ta sog,gctta a conliurna evoluzione; è colpevolo c11i non tiene in conto lo riprova~ioni ia>tt,e dalla S:1c1 ra Congregazio11e dell"Lndice. 11 cll-cor-so riprende co,n f,ascesa a,l so-glio pontificio d: Pio X,I < H pa;pa. della. CoJ1ciliatLlono >, dal quale la prima batl.aiglia venne sfel'l-ota contro il mocler,nismo ,po-liiico, moTale, giwric1ico, socia'1c, com l'encicii,co dol 31 dicembre 192.2. ~el,l'enciclica, PJo XI Si rallegra;ve. del divi>eto di sciopero slaibilito 'C1al,rogime fosoista a.p-= 1>ena salito aJ vote,ro, e •poscia iimi-lava, "i suoi p-redecessori ncJ.l'invetf iva comtro 'la <matura empia. e ingi1.11Stadol comunismo>. Alura battaglia Pio XI ebbe a, cJmbaUeTe, e quo- .sta volta -coJ1>lroil fai.sc•isrno, a causa del dissidio sulla cclu<X1zionc del la gioventù; contro le òisposiziomi prese dal Governo fasci6lù egli P,l'JtestO, sosle.nenclo, in u,na enciclica del dioombre 1929, ohe < 1 l'oclucaz.ionc deHa. ,gioventù dei giovani, ma co<>rdinnre l'opera sua <l quella dolio Ohie.sa •. L'ultiomkl. encic,lica di P:io iù cl1e ci ànteressa è del maggio 1932, contr,J -la propaganda del'r0ieismo, o culmi11a •nrc-1 dilemma: < O con Dio o co,nlro D.io >, si1JJ1J 1lmenw ,al-la 0lloc11zione <li Pii() XII dalla loggja estemne.. di San Pietro ne•! dicembre 1946: < O cJn Oristo o contro Cri.sto > ! Quanto a que.si'uHi~110 ,po11tefice, ci •ba.stera &egna1a.rc la 15ua ,prima enciclica, meilJa quo-le rJcordò i Patti Latera1J1cns.i come provvuvenziali, e rin,no,·ò ·le argomentazioni del suo ;predecessore sulfcduooziome dei ,giovani, insi-lendo .suHa tesi che eSGa ra'J)J)'l·es·enta w1 diritto òell(L fami,g1ia critiana e della Chiesa; e se J)rntencle di esercita.rJ.a lo Sfat.o, ciò .si1gnifi~1 un e,a.pov<>l,giniendtoella pa1·ala di Crisi o: <:: La-ciate che j f.anciu'lli vengaino a ,me •. Pio XliI •va O'ltre a1 lle paro],e di, Pio XI, J}Cfrchè Si a:ffreila ad avvertire che, nonC>s.t,am.ie ,[;a s-ua miseric01·dlui e bontà, Cristo ha amohe mLn.a.Cciato < lcrrihili mo•Li a coloro che da.nno 5'Cand,aJi ai -pred:ilelti dol suo cuore>. E co,n questa min-'3,ccia a ohi no.o obbedii.se.a ciecamente ·alle pt1ro'le dei pa,pi, chiudiamo questa 1-as- .segna d~l ,peni.siero della ,Chiesa iJ1to~·no al vrorblenia dcll,a liherrld. CJ10 cooa signiifichi ver •ra Chiesa eattolica qu -:(a ij)airola, è detto melle lo-ro enicliche molto apertamente, per ohi vuole intendere. X. E C~O~ACHE l)ELL. EAllfJ~AZIO~E ITALIA~A Zurigo Lutto nella Se:lone Soc1al1sta t Lugtlo 1947 - Milani Giuseppe La sezione socialista italiana di Zurigo è in lutto. I ,compagni Mi.tani Giuseppe e GhirJandi Leone non sono più. E' la vecchia guardia, la vecchia e glo!'iosa guardia socialista dell'Eroig:razione operaia italiana in Svizzera che scoll)II)a1-eL. a giusta causa della cla&Se lavoratrice ha perduto due validi se ,pure modesti militanti. Non iè soltanto ]a triste circostanza che può peirmettcrci di affermare Ja gener,osità e la nobiltà del carattere cli quest.i nostri compagni ,cari. E' !"esigenza superiore della realtà delle cose che afferma la superiorità della fede sui valoTi clell"int.elligenza e della cultura. MiJani Giuseppe e Ghilardi Leone, sono state due anime pur-e. Easi hanno creduto in una società giù giu ta, nella d'ratern.ità fra gli uomini, nel Socialismo che tutti accomuna in una Jorte volontù di bene. Essi hanno erecl uto, credendo nel Socialismo, nella redenzione della clasae lavoratrice che non hanno mai tradito. Esai non hanno saputo mai ,cosa fosse l'odio; hanno anchf\ loro iportata la pro_ t Agosto 1947 - Ghllardl Leone pria croce, senza risentimento, meravigliati come dei bambini di fronte a certe soluzioni paradossali costrette dall'incomprensibile realtà della vita di tutti ii giorni. Il Socialismo, la Classe lavoratrice, il Prurtito, per loro hanno si,.crnificato: amo.re, amor,e, amore. Noi vonemmo che !'es-empio di questi nostri umili compagni, sia seguito dai più che hanno disimparato a creder-e, ad amare, ,confondendo per caLcolo voluto i prop:ri egoistici interessi con quelli della classe, quella classe che mentendo si afferma di servire. Giuseppe Milani e Ghilardi Leone, vivranno sempre nel nostro cuo1,e; tutti i compagni operai li ricorderanno, come si ricorderanno i f,ra telli maggiori che si riposano nel sonno del giusto dopo la laboricsa gio.rnata. Alle famiglie nel dolo1--ee nel lutto, la Commissione Esecutiva, la Sezione di Zurigo, il Partito Socialista tutto, la Redazione dell'« Avvenire dei Lavoratori» porgono le più sincere ,condoglianze. Ginevra Per una casa della Colonla Libera Italiana La Sede delle nostre a&.sociaziO'lli è stala sempre una viva prcoccupaziO'lle per molli dirigenti. Fin dal 193 le scuole italiane, la Dante ed il Circolo della Colonia • La Seminatrice• se ne occuparo- '110 rimandando poi lo studio a•lla fine della guerra ed alla caduta Jet fa.scismo. Nel 1943 e 1944 è stata. un'aspirazione gene-rale ecl jJ probi e ma venne sempre :J.)osto all'ordine del giorno di -0gni discussione; .si debideravano dei locali vasti: una Casa in oui tulle le associazioni della Colonia trovassero in un a,mbie.nte comune, la soddisfazione di un•a nuova vita per le loro opeTe, facilitanlo lo sviluppo delle singole a,-sociazioni affinchè lutto il bene che da esse potesse derivare venisse portalo in concreti effetti allo a favorire l'inLera comunità. Un'apposita commissione finan-ziaria aveva deliberalo che, considerando la critica situazione degli alloggi in cui versa attualmente Gi-nevra, non vi polc5se es ere altra via se non quella della co lituzione di una Cooperativa ImmobiJia.re, legalmente riconosciuta e regolarment.e iscritta al registro del commercio, che potesse dare un affidamento ed una reale garanzia!. Una cooperativa in cui lutti i componenti :Ha1iani, animati da uno spirito Ji esatta comprensione dall'evoluzione politica del nostro Paese (non .macchiali di responsabilità alcuna) prendessero parte ·attiva con libera e serena volontà aenza sentirsi nè offesi nè umiliati e Lamio meno costretti da un impegno politico e morale. ~ella seduta di Consiglio avvenuta 1'11 aprile si approvava da proposta della commis.sione ed il progetto di blatulo concernente la Casa de!Ja Colonia, provvedendo ,alle eventuali &po.se tramite apposito fondo Jella nuova Sede, ed in quella del 30 aprile, all'umanità, .si autorizzavano i membri della ,suddetta commisaiono a costituir.s•i in Comilato provv.isorio della nascente Cooperali va. In quell'occa ione ò st.alo lancialo anche un appello a tutti gli italiani di Ginevra. Parecchi italiani risposero con entusiasmo dando la lO'ro piena adesione; altri devO'Do ancoTa adorirc. Ed è pa1•ticolarmenle a questi che iJ Corni !alo Provvisorio si rivolge ancora una volta incitandoli a voler co-1Jabora.re, :nel limite Je:Je loro possibiltà, aill'opcra benefiea magnificameule iniziata: es o è pienamente co-scioole cl1e ,l'altivilà svolta ò utile ai fiir1i 'Prefissi. I nostri connazionali debbono guardare all'avvenire dimenlicando gli odi ed i rancorj che non po5sono e non devono sussistere. AJ di sopra <li qualsia.si concezione ideologica e politica, la Casa di Lutti gli Italiani deve e Jovrà ease.re un'i.sliluzio.ne che si riel1iamerà allo s,pidto della fra.torna. solida•relà. Emi/rio FC>glia LUTTO ,NELLA COLONIA LIBERA Il giorno 1 'luglio han,no avufo luogo i funerali del compagno Ocldonc Galli, figura di inst.ancabile lavoratore e di grande col1aboratorc di tutJ le le varie .associa:iioni della Colonia Antifasci.sta.' La stima di cui godeva è blata dimostrarla dallo &luolo di amici che a lui resero gli ultimi onori, e daHa Colon,i,a che iprovvide ai funerali. TuLli i socialisti di Ginevra, partecipa.odo al lutto del compianto compag:oo, inviano a11a famiglia aenlilc e sincere condogli,anze. E. F. COLONIA LIBERA ITALIA,NA - SCIAFFUSA RECITA TEATR,ALE Alla Casa del Popolo di Neuhausen, il gruppo femminile deHa Filodramma.tica •Libera Italia• ha presentalo sabato 23 agosto, il dramma in tre atti di Giorgio Lantcri •Sogni Infranti•. Il numero o pubblico affluito, ,ba calorosamente VOCASOLARIETTO POLITICO PARTITO Libero aggl'uppamenlo di uomini fondalo su comunità di eonvinzioni ideologiche o di interessi di classe e di gruppo. al fine di partecipare al governo dello Stato. I pa,rtiti sono uoo for,ma rnode:rna cle1la vita politica, e presuppongono la libertà cli oTganizzazione, sia già legailmentc stahilita nello Stato, sia che in questo, IJ)er quanto <lomiroi u.r1 rogiune autO'rilarrio, essi possono organizzarsi clandesliòflamenle per abbatterlo: da qui il valoll'e d~ i])a?"i,ito di moll,e oci-eià segrete. Nell'età contemporanea emc-rgono .S01)Tatlutlo i grandi pa1·cUi dii ma.si.sa, con una nece.ssaria 0<rgmizzazione burocl'alica, con un E-secutivo centrale, Federazio~10 rergi01J1a.Li1, po:ovinoia'li e oiLfacli111e.La più rigorosa l()rganizzazione è, in questo ben.so, q1iella comuni.si.a, che ha jato il suo elemento primordkl'le nelltì ,oeP-/ula.' Tuttavia la ma.gg1,oranza. degli elcttorJ Jton è, in igenere, iscr:iJlta ai palT"tUi, J qttaJi vengono cosi a C'.>,,Slit.uirecome dei nuclei alrava.nguarclia deM'azione politica: il con1l'apposo al pericolo di un Joro cli potismo è oostitui to dalla vi.va articolazione della 4iherlà, ueiile forme molteplici dei movimenti ,polilico-cultu-rall, de:ii p<11·tìli mLno,ri i111quanto ,non cla&Sisti, o con- .':ervalori (in oo negativi, ma atti a frena.re i fermenti demaigoigioi dei pa,1·tili J)ro.gre.s&isti), e soprnllullo la hberlà ji opinione e di stampa. Del re lo, pe1· quan lo pericoloso possa a,pparire per la fecondità dell'individualismo democratico il di-spofismo organfazalivo e •J)..-'lJ'lamenlt11redei pwrttti, questi .sono runica forma concreta e reb1)onsabi-le in cui si attua Ja vita politica, mentre è stata chi-aramenle d,imoslrala l'inefficienza sia dei totalitarismi di destra, sia delle iincerte reazioni antiparlitiohe che predicano 'l.llla politica ji pura amnni,nislr,azionc (im. Iu:iJioa, ad ,e.sem. i'l Qua,ltunqwismo). Nel"l'elà ,moderna i i))rj1Jtii ,partiti sono s-orti in I-nghilierl'a, e ono i parr/lli W,hi-9 (v.) e Tory (v.) evo-luli poi i;n quello liiberale e ,oo:nservatone, che col IJoro duali~mo J1an1J10dominato la politica britannica per tullo il sec. XIX: ~orto nel 1906 il partito laburi-.sta, :il duali.smo Si è trasferito nei'la o:p.posizionc con..sorvoto-ri _ ,J,a,buristi. J\111c·he incgli Stati. U111.if:iiJl giuoco po1il.ico sl .svolge pr.imcipa,lmenLe trra du,e J>a:r/Ji:ti, (demoaatico e 1·epu,bblicatno) senza profonde differen?"Je ideologiche, inlorno ai quali ciTcola animati.ssima Ja vita di a,ggruppamenti minori, senza ;per altro un lll.Otevole ri:làevo dei ,pa-rtili di ol,asse. :Nell'Europa con-tinento'ic, wo J1on -si con.sideri pa:rtito lo. M.aissone,~ia. i -pa~·tibi &oT.gono drul'esperienze. della Rivoluzione France.se, e ,si delinea.no (derivando dai CJiubs) nella Co.slituen1ie ,e 1J10lla LegJ- '9laliva (Realiati, Fog,illrnti, Gi-rondim, \(}Jacobi•nli. Montagnardi: in me-z-zo la numerosa e incerta pianura). Dur-ante la Restaurazione si OTganfazano nei paesi reazionari Je società segrete {Carboneria, Eterie. Bur.schen•schaften. ecc., in Francia sotto i Bol'boni lottano più paTtiti (bonaparti,st.a, liberale, clerieaJc). Do1)o il 1831 a])Ì>are tra noi la Giova111.e Jt,a.Ttia, da cui si svolge poi anche 16 C'ri.o,z,~ine Ev110pa. 11 gi()('O dei pa,rtiti, fattosi ;più serralo in tutta l'Europa co 1'48, e .smorzatosi momenlanea,menle nel trionfo della controrivoluzione, diviene ,gradatamente jecisivo nella .seconda metà del sec. XIX: anche il Secondi() Impero deve acconciarsi ad un'opposizione libera•le, anche Bismarck devo fare i conti con cattolici. sociali,sti (il ,partt/,o so1--e in Germanfo nel 1869), li1berali. In Italia la mo:,;:dniana A.ssoci,azion,e Nazi01uvle UalWtno (1850) cvo1ve nel pa1·tilo d'azione :repuhblicauo. mentre i•I Cavour. attraverso l'opera del La FmriJna. erra Ja Società Nazi-Onale e. ,nel Parlamento SubalaJino, \Si batte col più perfetto metodo liberale con a"opposiziO'Oe reazionario-cattolica. D:.tl 1 61 al 1876 la maggioranza 'Parlamentare e H GoYorno ,$,Qll10 della JJestra stori,ca nel 1876 '})a.;,sa al govm-.no la Sinistrn, ma oronnai queste due dele.mninazioni non b'Ono tanto rigide Ja :mpedire il traisfonniismo. l.A.1 fine del secolo ,edo anche in Ita,li,a, aiffermansi con dolorosi contra;:.ti il socialismo, che può ,tuti.avj{l1 grazie (IJ) ·liberalismo gioliltiano, evolversi fecondamente in tutto il primo ventennio del secolo XX. Solr1 nei dopoguei-ra si cformeranno in Francia e in Jtaiii.l (1921) veri e :prop1•i partiU comunisti. Mo nell'a.nleguerra si sono delinea ti in lutla ,l'Europa i parliti nazionali li (in Italia, Conadini; in Francia, Daudet e M.aunas: i11 Russia, ino dalla seconda Duma, ,gli .slavofili, ecc.) ai qua-li, i p<11rtttl di -sini tra non l1anno cosliJ.uito un argine &Ufficienle. come ò apparso chiaramente ne!Ja crisi 1~azi-fa,s.ci la che ha dominato qua.si tutta l'Europa contin1enlak, meni~·o la rivoluzione '1."l.llSSe, ria ,portato colà un totalilaTi&mo cli .sinistra cbe ò anrh ·es.so la negazione elci ,gioco demooratico dei par- /ili di mt1s,;,a, cla--isli o non ola~isLi (fra quo.su di importanza fondamentale. quelli democraticocristiani. particolarmenle efficienti i'll Italia, Francia. Belgio e Au lria. Solo Ja normale Tipresa della competizione parlamenlaTe e de.Ile prove di auto.governo decentrato polrà recare un più movimentalo .smistamento iellc forze politiche, e una più ohiara e leale discriminazione dei prog.raimmi di Partito. Bivliogra.fia: GraUon G.: Origirne -ed evoluzione dei partiti :politic:i. Trie.ste 1911; M01·andi O.: 1 partili politici nella 1Sloria d'Italia. Firenze 1945; P,erbicone G.: I pàrtili politici in Italia, Modena 1945. app1-aruclite le vaJeuli artiste, cl1e IJ)ur lH'e&entandost per la prima volta al pubblico, ha.nno saputo dlmostraTe, sollo ~a di1·ezione ie!Ja .sig.na Cesarina Compaignoni. con quale foga cli recitazione e con qual serietà d·intcnti es.se si sono mes.se alil"opera. Il ,primo pa&so è fatlo, e fatto bene. altre recitazioni ne 6Cguiranno e rpcrciò a queste no,•lre compagne lavoJ'alrici vacli il plau o e fincitamenlo d'l tutta Ja colonia di •lingua italiana. NOTE MESTE Dopo breve malattia ed alla bella età di 73 anni è _m~ncata ai suoi cari ],a signora Franccwchlnj Luigia. Ai suoi fi,gli, ed in pecial modo al caro compagno ~~Ionio,_ -memb1;o del nostro comitato v.acllno Je p,iu r,nl1tc condo,glia•112e della colonia tuff.a. ,

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