L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVI - n. 30 - 30 agosto 1945

.. A-• UJlVI (nuowa ••rie) N. 30 1 Zurigo 30 Agoate 19•5 QUINDICINALE SOCIALISTA REDAZIONE I A■■INIITRAZIONE Casella po1tal1 No. 213, Zurigo 6; - Conto postale No. VIII 26305; - Teleftnl: !3 70 87 - ABBONA■ENTI: 24 nuaerl Fr. '·-, 12 11umerlFr. 2 - UNACOPIA CHI. 20 Lo seandalo E' bene c:he èi c.sprima una buona ,·olta lo stato ,d'runimo ed il ,pensie1·0 -dell'cmigrnzione n.nt1fascista italiana riguardo alla burocrazia consolare •che oggi ra,ppre6enta in vizzera Ja nuova IlaJia. Dorpo la caduta del go,·cr110 1u ·ci In tulli hanno atte.so un rndic.ale cambiamenJo nei nl1•i consolati -ed alla Legazione •di Berna, lulti banno det.i•derat0 J'ari·ivo <ti uomini nuovi, del passato politico •chiaro e ncttame11le a.nti,fasci;;ta. ohe le.gati dalle pa: ate 1-0'ttc al.la oausa '<lell'ltalia ,clomoc1•atiica, avr"hooro a·~1·to co.me ia,nim.atori •delle <:olooic, come ,promotori di nuove i.slituzioni libere da infl'uc1ue fasciste, come epura.tori d'un personale sulla.lt<'rno conotto da u.n ventennio di servi Iii;mo. '.'\ulla è ~vvenuto di Lutto quec;to. Partiti gli epura:rwli e giunti i ... pul'ificati, la ,situazione non si è spostata cli un p1Jl1i1ce. t1,· invio •cli c1uec,t1 nuoYi me&S6i, c&;endo stato un 'Prodotto -della sonnolenta epurazione meri<liona.lo avvenuta all'e'J)oca ciel •governo Bon,omj, n~n ha, cento migliorato ~a si~u,a~ zion<!. In qualche cruso. anzi, siamo ca<Clut1 di male in peggio. I compagni ,di LO<Sa.nna nel giu-dicare il console sgu,scia.to tra le la1~he ,maglie della epurazione romana furono indotti a dir~ e_d a pubblica.re ohe quello richiamato <'rn m1g!Jore del nuovo venuto. T,gnoria:mo i criteri con cui sia 6tata fatln la ,prima e·pu1·nzionc; ma un;:i, cosa è •certa: i nuovi venuti provengono dalla burocrazia fascista, hanno servito -per anni nei quadri del passato regime. Pel' quanto <lispo,,;ti al canibiamcnto di rotta CNSi non possono a vere quella formazione ~.pil'ituale nece6Saria alla fraterna. collabor~- zione con i ,g1·u•ppi antifascisti nell"opera r1C'06'1.1·uttin1, In. fc1·mezz.a ncce&,aria per una enel'gica epun1zionc ,del persona.le su_baltcrno, ,per liqui-da1·c l'influenza delle vecchie -camarill<! fasciste nelle ,,aJ'ie i tituzioni. Essi ·non •p056eg,gono rabito .mentale ada.tto per iniziare una pro,paganda efficace che combatta nelle colonie i resi,dui ctel fa.-;cismo ancora annidati neµ·li sipiri,ti eld inifond!a la fede nelritalin: libern.. Come tra ferro e cala;rnita, trn, ex fasci6li d-elle ,colonie e,d ex fascisti ,dei con olati entra in tgioco una for-za di attrazione do,·uta al.!e comuni< origini 'POliUche. J con-soli ... ·purificnti trovano in molte figuro rawrcsentative del passato regim?•.·pez~i gi'OSBi delle -co-lonie. i loro gc,mell~ sp1ntual1, uomini che come loro ,hanno .servito nel •passa.io Jn, dittaiura. c,he come loro prurlano adesso u01 lin,o-uag,gio liberale, ,che come loro sono interct5Bati ad una nssoluzione generale. Pa.rl:ando qui ,di ex-fae,cil::ti, non ci ri,fcriam~ ai giovani ohe vam,no giu•cli,cati con ben altn criteri; mn a quelln generazione che 1ha. aderito al fofi-cismo in piena maturità e che acl es.-<;0 ha ,presta.lo la 6ua opera. y Yccchi papa,·c1·i dunque clcllc infr.ante colonie fa.scisto ,che •hanno cli,fc.so ·per anni tra 1 ,oonnazionali all'estero ,gl'interessi e,d il pre: f'tigio ciel .governo muS6oliniano. axev:1110 nei c(JnF;Ola.ti i, loro centri cli vita. I ,oonsol.a.ti cr Italia si er"·eya~o in. ogni cittii come <lei palazzotti di Don flNlri.go e ~:·crnno neltlo spirito ,di, que,gli autorevoli sud1cl1t1 come t·urnica for7.a. vita.le eia cui i1·ra<lia,·ano 001ori, 6 icurezza di ,,ita, potenza e protezione. Al s0ipra,o-giungerc •della sconJittn. è0 ·om('nti e . rna1-r~li per riniprovviso crollo del loro so· st-egno moli.i di eSé>isi 111iscro a p::w·Jarc dispe- , . ,·at~1mentc cli de,mocrazia e ,dopo qualche pausa. ctip1oma.ti,ca, rientrarono ai con.solali col cruppcllo in ma1110 ecl il sorriso ullc la1>bra. Divertiamoci pe1· un attimo a sc,guirc i passi del papa vero che torna. Il commendatore si avvicinn all::i .sui forfezzai di un temJPO.. •cl 6UO &pi1•ilo regnano il timo1·e e re.-;itazione. « Come mi accog-lieranno que 1i nuo,·i conso~dell' lt ia Jibera ò Inutili a•pprensioni. Pen ·ieri molesti s,·a1t.iti co,rne spettri in ttn ogno angosciooo. '.':"cl conc,;olato è .sparito sì il ritratto ,del Duce: ma &pira. a:Jrintorno Llll°arictta. piace,·ole. Sulla <Soglia l,L prirna licia so1·pre. a: un in- <1hino eJ un largo ;;orri o. E. il ,·eoohio portiere. li pn~i':o -del commendatore diviene meJ10 c.sitantc. All'nnti 1camcra una. ,·oce angelica: « Buon giol'llo commendatore ! ». Egli si volge di .·callo: un a.ltro ,-otto a111ico, la dattilografa ,l'un t<'nrpo. La. ._..:cnE-az1011epia.ce,·olc aumenta; ma non ,·i·nce del tutto la r;cgrcta n1:>iprc11.-;ione. Si tratta c:;olo <lei basso personale, pen a. J'uorno c5pe1 to della vita che non ,-uole far6i del le iIl u::;ion i. .-\<I un tratto un .-:;uono ,di passi affrettati e ,premurosi, u.n H>Ho ,g-ial!og11olo di .scrivnno c:.punla. dalla penombra ed u,na ,·oce amica lo chiama: « .-\,anti commendatore. ai aiccornodi pure!·». To-? ~la è il \'(~•cohio segretario, J'nmico11<' c1·un tc111po. il co1111paç·no alle a.E6emblee dc!I r-ascio. l'amico dei banol1clli, delle feste, del.le c('rirnonic. ai tempi dc-Ile va,oohc gra.s e. Umi ga,gliarcla -stretta ,di mano, come si fa. tra vecchi camerati e poi il segretario soggiunge: e; Lei von.\ certo· salul:ire a.ncJ1e il cancelliere». « Come! Il cancelliere? E' qui anche lui?», ris.poncte ipicfrifi,oa to i~ conHoenda tore. L'c.sj Laz ione diminui.scc fortcnrenlc. li pa,S6o .si ifa più <lecic:;o. le nroYenzc ono più clisinYolte. Il ,cancclli•cre aJTiva, lo saluta corcliaJmcnte e lo i11l1ocl\.llce dal co11sole ... purificato. Qui ·i srnl•gc un idillio perfetto. ~folte c0rnuni conoscenze, le c';te,-:i;-eillusioni uel .passa.- lo, gli otes i dolori, gli stessi timori pel' l'aY- ,,cni1·e. la stessa indul:renza per la. monarchia. la ste.3f;a ,convinzi·onc in un Jiboralismo moderato, la, .;tessa riscn·a <li fi-ontc ai «rossi» delle colonie libere. Quando il nostro commcn-<.latorc esce dal Con ola.lo ·ha ,gli oochi r·a[Z'g-ianti <.li gioia. « Che ·pel'la cruomo », egli pensa. « Ci siamo <.'ompre.si come due fra.te! Ii ». Si frega Jo mani con un w1Tièetto un po· bi•ricchino ed un po· ottimista .. i volge a gua1·- dare la 1porta e ;;u,.: urra: « In fondo è ancor:i c;lòa mia! ». Si, è :1,ncora ~.a,;;a1:,ua. Oanubiali1 igli emblemi, sp::u·iti i ritratti. mutato il fra a.rio, ma gli uomini ;;;ono rima ti. Sono ,pa,2,,nti due anni da quel fa,mooo 25 lu2;lio che se,g-nò la caduta del fasci6mo. L·uo1no <!ella stra,da scuote I.a testa e ripete: « Ci sono i:;emlJ)re lo!'o! ». Qua!Clhe :wntifa, ci6ta s,·izzcro ,;;oni<:le ironicame·ntc e ,clicc al compagno italiano: « ~fa, in- .sommn, dormite·? Ci ,-ono sempre Joro! ». E' ,·e1·0. Anche il ,pc1'5onale subalterno nei con.:.olati non Ira .-,uhito. i<;al\"o quailcJ1e eoeezionc. i -cleciiclc1·ati cambiamenti. Si vedono .sempre le r<:tc-.:se facce. 11 console, c,hc ha viE- ,:ufo la r;te,::s,1 ,·iccncla umana e politi•ca. che è pa,,,~nto (tllrn.H1·,,o l;i l<'""=>acri i. -può forse epurare que-,to pel'i<;onaJc .;ubaltcrno? .-1rcbbc co111r ,ol1iedc1,gli cli epurare sè r;tesF-O. La. legge ciel mutuo socco1· o tra ex fa- ~ciòti continua a gion1rc in pieno. I con ·oli attuali interpretano i11 fondo i ,.:cntimcnti clei fascisti delutSi. portano nei 101·0 cuori g-li stesBi timori ,er.::o i 1110,·irnenti operai, gli tessi ,propo.siti di a 1·gi1iarli co,n una en.uta, politica 1·cazio1rn1·ia e :<e pur co:;trctti a ccrcar·e ccntalto C'011 le colonie libere c,-,,;i ne s-0110 spiritualnrentc lonla·ni o r:,i sentono intc1·ior111cn1c all'oppo-"izionc di fronte ad s~. E. compren ·ibile t,l1e tra quc,~ti con,:;oli e gli stali n1a,ggiori fa..=:ri.<:ticlclle colonie ora liberalco-gia11ti ,-i formi un tacito patto I.li amicizia <li mutua. n:-òir::tc11z.a. E. questo il tcs- ::.uto p icologico <li cui "on-0 formati que6ti nuovi hloccJ1i r·eazionari che tentano di sopra,·- ,·i\·crc nella vita rlclle colonie. PoSi5ono t;ili con.---oli e,:;,~erc €Olidali con le colonfo libere cd in comm1ità di fede con i vecCQ riti antifa,-ci..;ti collaborare scriaimeme ad una epurazion • 11rllc i~tituzioni <' 11eµli uffici'? :-i,L1·e.b1Jc clriedcre troppo. li rapporto cli q_uec:;ti con601i con le c.-olonic libere è una fon11alita 11ec:c.::saria. tlettata da ra~'io11i di opponunitù: quello con le coc;i<l<.lettc « per~onc per bene» delle colo11ie. con i comn,_.11datori cd i cavalieri •riel pat,Salo regime è una solicla realtù p_,;icologica .-orta dal co•111une pH-:c-ato e dalla, id<'ntica c:.e11Aibil!tà politi~. Su quc.;ta. base :;i !>0110 forn1,lli rlci o-1·ur,pi <li ex-fa,;ci.;ti daJ linguag-.gio liberale che r<Oliclairu.ente ancorali nei con,-olati ~opravvivono rcna'Ci: in qu .. tlcl10 i.-;lit uzio11c. come «Bunker» , u1pcr"Dti ti d ·un front e tra yo,11o. Giova. ripetere ohe la Oante Alighieri cli Berna è in mano cli un comitato formato ,di exfai:,ici.;ti. tr:t i qu::ili un cx-membro del Direttorio ciel fascio. In ottimi rapporti col con ·ole Ponrpei. questi signori olle lrnJ1!10 rapprc;:;entato ,per anni l'Jt.alia fascista, c:011tinwano a. •dirio-<'1·e la più imporfa.ute istituzione culturale <!ella colonia. Le colonie ,liJ)cre si trovano cla,anti acl un aippa.1'!ltlo consolare 1C1!1cpu1· ,·ivenclo a .spr.;e clclla nuova Jtalia è a.nimaito daigLi "leer::i uomini del JPm:Ssaitoregime, •dominalo da uno &pirito reazio1J11ario, solkla.le nel cuore e nei fatti con i residui del fascismo, ben lonlatTlo da quell'Italia, libera sorta dal .n.auJraigio fascista. E' ora dr ifinirlia.. E' ora di ricel'care ohi ha la. r.et1ponsbil ità ,delle 110,mine di Ci_uer;ti funzi~J i•i e di rivohgergli una parola libera e chiara. l\oi abbiamo bir:ogno di consoli e cli mini- ,:::hi dajl pa1;.-;ato n.on poi iti oamentc com.promeSéio, che 6iano stati al ,noot1·0 fianco neJla lunga lotta per la libertà e che in sincera soli,da~·ieliL con rantifa ci;;mo mHiiante, po1·1i110 nehl'opcra ,di 1·ic0Btruzione quell'entusia6mo creativo c.he ·orge ,c;olo dalrla feide. quella ,fermezza. e quel 6enso <li giu ·tizia nell'opera. cpu1·ati"a che sorgono solo da una coe.cienza 110liti,ca matu,·ata nel to1-mento della. lunga lotta contro la ditta.tura {li :\fu.; olini. Ill fru·cis.mo è ca,ctuto; m,a vi sono caste. chiu- ~e di burocmti che 0110 rima te atta.ccate ai !Ol'O uffi,ci ,come ostriche a.Ilo scorrlio. La ricostruzione poi i ti ca d' Jtal ia non Ja rà miai dei .paSéii, decisi,·i se non lolterù contro la 05tiina ta. forza ,di au to-conscnazione ,cli certi ceti e .se non 60Stituirà. con uomini nuovi i funzionari del ,passato regime, e.pccialrnente nei poet.i dove eS6i esplicano ancora delle attività ,politicamente ,ctC1lioc.ateccl importanti. Dopo una co6ì profon,cla tnvgeclia come quella ,che ha col,pito rJtalia. non si .può preten<le1·e che una ri,cootruzi011e non contenga misure oh~ rompa.no clc,finitivaimente certe tradizioni. Bi.so,g111a.finirla con i diplomatici di ca1Tic1·a oltc hanno iS06tenuto il fa.scisma per tutto il tempo ,cfel!a: sua. tPOlenza, e sen-ir. i •cli quegli italiani ohe per decenni hanno lottato con coerenza. contro In dittatura. Le nomine di at'IU'!?·a.t,in Fr,u1cia e cli Reale in Polonia seg-nano il primo p,lS<SOcontro la. 1ra-clizionc; ma rap,prcsentano purtl'Oppo una mi6ur-a che ci a1ppa l'e troppo lhnitata ed eccezionale. In ,·izze1·a lo ,<:randalo continua.. Troppi co11;.oli nronarcheggianti. già. mcmbr·i •del p,wlito fn ci.sta. Cancellieri. crivani e r:cgretari, invit:Si a1lle collctti,·itù italia,ne. i quali pc1· n1mi hanno 1·c.o i più bas. i se1·viigi di tlclazione e <li spionaggio politico. rappresent:rno 01·n <li fronte a,gli ,:::lr:inieri cd ai ,propri conciltn,!lini l'Italia •elci partigiani e dei m::irti1·i cl<'lla. libertà. \'"oi eeprimian,o il .~ntimento ferito llell'ant i fai-ri...-mo mi Iitante, la •rletlu.;ion e elci ri tn Iia 110 on~lo, lo ,:,;tuporc dcll'oi-sen·atore . lraniero. E ,·iv;"\. ò la no.:;tr:t ::iclc, ione alla protesta del C.L.>-". che ha richiesto in un. recc11tc or- -cline ciel 0 ·iorno rin,·io a Berna di un funzionario 11-011p1·0,·enicnte -<.!alla vecchi,'\. burocrazia elle sap.pi:i. epurare urn1. IJUona. ,·olta o-Ji uffiri con olari e<l :lt"c:;istcre fraternamente le colonie liJ)e1·e neJro,pera •cli ricoc;t.ruzione spirituale e materiale che tanto u1-ge in r'<'nO alle collcttidtà ila.liane. L. S. I VIVI E I MORTI Re•• Oasparlnl l?emo G,1s;pari11i è 111orfo. Nell'appre11dere la dolorosa notizia, ci .5iamo rifiufati di crederla. fonto /;1 c:o.~ali ."embraot1 mo!>lruo.~a e i11vernsi111ile.Per 1111mome11fo ilbbi;,mo voluto /11sin{Zarc, che /,1 110/iziit non corrispo11de.~se alla verifiì. Pur frop110 è I.i rea/fii, wrn {ri.~frtreaUii che ci ha fallo pro/ond 1me11fe pensare. Remo è morfo. Hemo i: 11osfro, unc:he se la sua memoriu og/!,i uppctrfie11e a f11fli i suciulisli. Quando il socialis1110ilclliw,o erc1 co.sa gitì moria nella co11oinzio1L<, dei 11i1ì.,qw111do i oalori dellu liberl;i enmn .(dternifi e deris;i, q1w11do /'1:1flioif,ì più seria e pi11 p0Mfiv11 i11(01tfraoc1 tl dir..i11leres.5ee il comp,,lime11to de/fii opporf1111isti della politica, quando il /c1sci.~1110ilillù1110 .w,nbrò, ui ciechi, indiuire ,wu 1111001:.•/rada ul mondo, H.enio en, con noi. con i nostri .,le.~si fonnenli. con le nostre sfcsse spc·rn11ze. \ el momento del vero sacrificio e~/i ha snpufo co11for111t1rsialla co1uloffa dPl mi- /if,,11le sicuro e .,incero. I comp;1°ni e he lo h,1111t0con~ncrato 11110dei /01o 111igliori, che lo lww10 cono. ci ufo per le sue imp;ireµ"iuli dofi di 11,ode.~lia e di buon cuore, in fondo l'hanno co11osciuto .~olo in parte. Il . 110 oero lavoro politico è -~fato 1111 lavoro silenzioso tntJ prezioso quanto mai, che è .sfuµgifo anche a//u co)10sce11za depli amici più vicini. Og11i che l'ei,sere !,Ocialisti è li/Ili 1t10da, oedit1IILOnelra fer111ezzt1del c<1raflere nella serieltì degli intendimenti. nelle cnpacitù realizzafioe, i rnofioi di una condofta i1llé1me1!le educillioa che /1:111110fallo di lui Utt tt11fentico m,wsfro di vitn. Uemo era un buono; nei co111pagni sapeva lrnsfondere quelle oeril1ì cl,e aoeou infuilo essere proprie del socialismo: perdiè !ie eré/ oe1111loelabon,ndo le sue conoinzio11i co,, 1111tenace sforzo di pf-11.çiero, ef!,li non era quello che comunemenfr si dice 11110studioso . . loeo,1 compreso che il siocléllismo non eni s0Uc111fo w1c1 c:on.seguenza dell'ordine politico ed econom,ico ma bensì una necc!!sif,ì aç.~olula drtl vivere fra µli 11omini: aoeva cupi/o cl,e il sociali.~mo 11011aoeoé/ affatto biso- ;;1,0 di una !tuova giustificazione e che la rinascila bisognava intenderla per un succedersi di miglioramenti inferiori, riscoprendo che il socialismo ;10eva in se il principo della propria moralitii, queflét s(es.5a che avrebbe reso possibile la ri11110011zione. [ la ri,wooiizione e;!li nw oolufa i11comi11cia- ,.,. da .çe sfesso, perfezio111111dosiprima, e profondendo poi i te.~ori della sua bontà e della sua e.,perienzu. .. 1;Aooe11ire dei Liworafori,, re11de omnggio al f!,i0vt1ne e valoroso co11Lpagno scompéir.ço, indic,mdolo come t111luminoso esempio di fede e di ,1ffioif,ì ;r quei ;!iovani ai quali spella oggi l'onore e il sacrificio di confi1111are fn lotfo per il socialismo. Un eompagae Sciaffusa ... agosto 45. ..: era da circa un anno che attendevo notizie. L'ultima lettet1 mi diceva « Cesco è assente da casa per la sua malattia ereditaria. Speriamo ritorni a casa presto». Avevo perfettamente capito. Il dovere l'aveva chiamalo sui monti fra i compagni che l'avevano preceduto. Ed ora finalmente uno scritto. L'apro con ansia e ne scorro rapidamente le prime righe. Però una terribile nuova doveva gettarmi nella costernazione ... « Cesco è stato ucciso proprio l'ultimo giorno da una banda di canaglie fasciste in fuga. lo e mamma siamo disperate». Dopo una pausa dovuta all'emozione, seguito la lettura dei particolari della tragedia, ... « Cesco era stato dopo il settembre 43, pkchiato. minacciato ed arrestato per più giorni come ostaggio. Non poteva più resistere e fuggì sui monti ove i compagni Garibaldini l'attendevano. A casa, moglie e figlia si dovettero nascondere per non essere arr11state. La madre e la sorella, continuamente minacciate dagli sgherri fa scisti, dovettero, dietro ordine dei tedeschi, sgomberare l'alloggio in 24 ore e cercare asilo in altro comune. Pel figlio su pei monti, patimenti, freddo, fame e sempre davanti la morte in agguato per i continui rastrellamenti. Sopraggiunse, /inalmente, il giorno decisivo della riscossa. Egli scende dalle montagne, coi compagni, e puntano direttamente su Torino che riescono brillantemente a liberare. « E' ormai da 11 mesi assente da casa e chiede di recarsi colà in permesso per U ore onde salutare i famigliari. Qur il destino gli prepara il tiro fatale. A mezza strada, tra Torino e Pinerolo, s'imbatteva in una banàa di sbirri fascisti, già in fuga, chP. tesero un'imboscata. Cesco ed altri 18 compagni cadevano vittime di coteste canaglie che suggellavano l'ultimo atto delle loro barbarie con un ;issassinio. E, a il 30 aprile 1945 .... Questa data mi solleva un triste -l'icordo: sette anni addietro. nel m:-!t?simo giorno, portavamo a lasa il corpo esamine di suo padre che stanco e smoralizzato, dalla persecuzione materiale e morale della tirannia fascista, s'era tolta la vita. In quella sera stessa, davanti alla sua lacrimata salma. promettevamo, presente anche un compagno venuto e/>pressamente dal confino a portar l'ultimo saluto allo scomparso, di rafforzare la nostra fede socialista intensificando la lotta antifascista. E fu. caro Cesco, dopo aver combattufo sino all'ultimo, hai suggellato la promessa che entrambi facemmo in quella indimenticabile sera. col tuo sangue. E non sarà questo e nè quello di tutti i compagni caduti, versato invano. Questo te lo promettiamo. in questa aurora di pace che sarà sicuramente socialista, e ti accompagni, o caro cugino e fratello, per le vie dell'Eternità, il mio e nostro più affettuoso ricordo. Ritornando, porterò sulla tua adorata tomba, il rosso fiore della nostra redenzione e saluterò in Te, e per Tutti, l'utile combattente della nostra libertà. candido

Bib TRIESTE et.lero. Anohe questo deYe Cl:>òerere50 noto, e non bis.ogna cLiimenl.i·cai-lo ». L'autore seml>ra i~norare che nel 1919-19'20 in Ttalia l'oJ)'po5izione cont1·0 la fohìa nazionalista contaS6e molti nomi autorevoli; olti·e· a quello di .Gaetano Salvcmini. che viene anche citato d,1 lui. ricordiamo i socialisti, il conte Sforza. 'Leonirla Crodiamo ohe la storia del '.!)eri.odo intermittente .fra le •d!ue ,guerre mondiali abbia moot,rato a Lutti con suffi,cfonl,e chiarezza, a quali peri,coli siano sempre oopo5le le minoranze nnzionafii e çuaile pericolo es.se JP◊-Sbano costituire ,per lo c:;lalo nel c;,uale sono incol'porate. Rife,rencloci a-cl alcune ll)ubblicazioni recenti della vizzera tecle ca u Trie.sle e la Venezia Giulia:), ,cercheremo di comuini.care ai Iellori a.lcuni ùat.i di fatt,o fondamentali come prima intrnduzion,e alla conoocenza ciel problema. Xella Venezia Giulia non è pc>tSsi.bile,in conseguenrza clelta me.scolanza della. popolazione, di traicoiare una linea di confine ohe sepaii·i nettamente i. due elementi eluiici che la compongono: l'italiano e Jo iSla\'o; gli italiani abitaJn-o nelle •citlà, Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e aill.re località. minori e \'i formano s,pe,sso la maggioranza; gli cSla\·i pre,·ahgono nettamente delle ,campa.gne che circancla,no e t>eparano quelle. La linea di confine lascerà su~sistere semJpre, in ogni ,ca o, delle minoranze nazionali note\ oli. La Venezia Gi.ulia contarn, secondo il ceru;imento dESI. 1921, 930.10 abitanti, ,< e tJuLte le rpersone ,cli buona fede sanno ohe nella Venezia. Giulia ,gli sla\'i formano ,più della metà cl ella ;porpola,zi'One » ( al ve.mini); secondo il Dott. modlaka, dopo l'anne&sione cli Frume. Yive\·a•no entro i confini de.Ilo stato italiano 650.000 la,·i del su.d (se-1,bi e ,croati). Se ill\·ece il col1lfine don~·& e corricSpondere alle aspirazioni clella JugosLa\'ia., esislerebbe entro i suoi confini una minornnza italiana. di cli,·er e ce-ntirnaia cli migliaia di per:,;one. Le lunghe diSCUl$1Sionie polemiche ,clel Dr. Sunocllaka non po ono attenuare .menomamente tale situazione di fatto. Per lai ituazione etni,ca cSQlpra accennata. n-Olll sarebbe neppure possibile trruociare u.na linea di ,confine, torbuosa quant-0 si '-''Uole, che Lasci sussistere eta a,mbe le parti 1 delle ipiccole minoranze, a ,pa1,te \ohe runa taJe soluzione dovrebbe cli,·i,clere delle regioni che fornnano dal ip,unto di vi.sta economico una unità. IL prolblema si 1•ispecchia in forma clas&ica neL caso della.i -ciilà. di Trie te. ulla nazionalità dei &uoi abitanti Lezzi ·comuni-ca i dati seguenti: Trieste: 1 io 3,70/o di sloYeni 19:21 1,30/o di sloveni Altoipia,no :t,riooi'.~no: 18io 97,fll/o slo\·eni 1921 60,60/o slo,·eni A111ohe il Dott. SmoclJLaka è caitegorico (pagina, 33): « S~pw·e i c:Lintonvi di Trieste siano semipre stati abitati da sLa,·i, non può esse_re me,s.so in dubbio il ca,raltere ilaLiano di Trieste». In Trie6te il problema etnico si complica con cruello econo.mi,co, per :p-066edere la città delle g,ramdi industrie e un ,porto di i,mrportanza eurOIJ)ea. iAlgli inizi del XVIII secoro Trie t.e contava solo 600 ,oase e i500 aibitanti, nel 1824 50.000 a.b.itamti nel 1 40 0.000 abitanti L'ascesa del porto dr Trie te ad importanza. europea dal.a •dall'a(Pertura, del canale di ~uez (1869), la popolazione de'lla città crebbe rapida mente: 1869 1 90 1900 1913 123.000 a,bita.nti, 155.4il aiòita.nti, 176.383 aJbit31llti, 247.099 aibitanti Trai il 1900 ed il 1913 Trie.ste oool.ljpava. per il suo tr.a.ffi.co, rotta ,-o -pooto tra i rporti dell'Europa. La ,città soffrì molto durain~ J~ 'Prima guerra mondiale, nel 1917 glri a,b1,tant1 erano scesi a 160.000. Lo smembraJmento -cle11amonarchia a,ustro-un,gar~ca, ohe ,co titui,va il retroterra nat.uraJe di Trieste, c.mbrò giu ti,fic_ar? il ,pessiimrismo !più nero sull·ayvenire della c1tt~ e del auo IJ)Orto. Inrnce una aiggia, ,politica dt convenzioni e trattati a.sasi,curò a Trieste la clientela d~li stati u,ocetS.Sori dell'Austria Un. glleria. l'AWS,1ria, l'Ungheria e Ja Cecoslova,c- -ohi•a. Queste nazioni e non l'It.aLia e n~pp,ure la .JU1gosla,·ia sono stati. .fino au·anne&s1on~ dell'An.11S,triaai lla iGerma•nia e al trattato ,eh ~onruco i prin-cipa,I i cl ienti ciel ,porto di Triest~; l'Itailia <L:n·a la preferenza acl alt.ri suoi porli, a Venezia e a Geno, a, 1aJ .Jugoslavia. a Swsa.k, palato e Dubro\\lnik. 1l mo,·iJi:1ent,o d~l por~~ di Trieste a \·e,·a nel 1938 rag,grnnto _<li nu~\ l'altezza ciel 1913: ancihe la popolazione ncomirn.ciò ad aumentare: 1921 238.6.35 a,bitan1.l, 1931 249.5i4 abitanti. 1936 252.23 rubitanti.. « ::---on è quin,cii esatto, come ~ è facilrrnente tentati a credeTe, ohe il :porto di Trieste _po6se,g,(Ta im-portanza vitalie IJ.>Crla Ju.goslavia. I orti di Susa'k e [Palato sono i;ufficienti per p I . Q il commercio nnarittimo della Ju,gos av1a. uest.a •constatazione non de,·e etS6ere in nessun caso tra.s,curat,a» (Lezzi). Il Dott. Imodlaka. si limita a.d afferma~e ~enerosamenle che la .Jugoslavia non può es, tere senza il porto di Td'este, evita però di en~rare nei dettagli cli questo a.spetto della quesho~e. Oramai però la oluzione del problema tl'le· stino non dipende più , olo dalla buona ,·oJon. tà dell'Italia e della Jugo lavia; ambedue que· ste regioni, ridotte in miseria clalla lunga guer~ ra, sono ora più che nel pa,..,"'6atogli strumenti di altre (Trandi potenze. p .1..,; 0 dl\J eLros en ~liLico in emado· nale <lel conflitto per Trieste, Lezzi scrive: e< PPI' il mo1nenlo si tratta meno, nel ca o di Trioole, cti un coruflitto italo-jugooJa,.,o, che cli una ,·iolenta conli1·0,·er,-,i,a, angloameri•cana-ju. g-OcSlava » cliel1·0 la quaJc ulliJna potenza si nas.conde la Ruc56ia. « F.' e\'i<lcnl~ che dietro Tito cSta la potenza della Ru-:isia ctei oviel. Tito non anebbe mai osalo <li re.i ifitere, senza una Lale proLezi<>ne, agli anglo-sassoni». « Il retro,::..cena è e,·idenle: lTnione <lei ovieli cl1e, detto tra pal'ente.r,i, segt!C le di1·etll\'e dPllcl politica eò'f)an..,ionhsta della f{u....,,ia zarista, i:,i 1 x>trà pl'e•-;to o tardi nu10\·ere libel'amente uel :\feclilcl'l'aneo. Senza basi na\ali i viaggi delle corazzate nu;se avramno i;olo il valore di er,cur- :-.ioni. E" un fallo che la Ru&-ia non posde<le anico,·a dei p,unti cl'a,ppoggio nel :\[c-rlitel'raneo ... L' In,<Thillerra, che considera ~oigi ,più olle mai il :\leclilel'raneo come il « :\fare nootnun », cerca a,d o!?'ni cooto di impedire che la Russia acquisti <le.Ile baoi nel :\fcrliterraneo. Un ca.so parallelo a c;-uello <li Trieste ci viene offerto dalla Grecia. Aniohe qui i piani rur'<Si cozzano con la. 1·esir"-lenza in,!?'l('<See. non è per i g"l'eci che Churchill è ,·olato ari Atene. Gli jugosla,.\·i <Sono i pionieri de,! p.anslavi,-.mo: è pos. ibile ohe l"Ingihillerra vog-lia servirsi -cle-gli italiani per la iguardia nel :\fc.ctiterraneo, il ohe, d'altronde, rientrerebbe nella tradizione della . ua politi,ca ,,. \"oglia1J10 ancora mettere in e,·icle112a alcuni errori e contraddizioni che aibhiamo rilevato nell'op,uscolo de-1 Dl. macllaka. E,gJi ~crive a pag. 15: « Quest-0 vero ma1·tirio degli juaoola- , i i-n Il.alia è <Lurat.o un intero (J'Uarrio <li c:;ecolo, i;enzat che, 1Per quanto ne aipip.iamo. contro una sopraffazione quale non ne era mai a,,venuta una s~mile fino allora, 1-i ;;ia elernta anche una ~ola ,·oce ila-liana. sia in Ila.lia ohe nel libero Bis.solati, Bo1·gese, Borsa; egli ignora cSOprattutto che i profughi anlifa.,,ci--Li italiani hanno F>empre slli·~rnatizzal-0 pubblica,mente in modo i•nequ i\ oca bi-le la poi i t.ica fascista de Ile mi noranze. rsul'la cLibel'là.", .;u «Giustizia e Libertii)), .-;ul «'ù10,·o Avanti , r-.ull"«.\ \·anti e le altre loro pubblicazioni; r•i,corrlian,o olt1·c all"opu colo sopraicila.to edito eia Giu.;tizia e Libertà quello cli Xenni .sulle fucilazioni di Tr-ie te. L'autore sori,·e a paz. :W: La .Jug-~-la, ia non ha mai condotto una ,politi-ca \·iolenta <li f>nazionalizzazione. Lo cStato ju!!'~la,·o ha, perF-ino Bollo il \'e,oahio re!?'ime retrogado, manl<'- nuto a sue 6'pese ce-ntinaia di r;ouole tede-sohe, un,ghere i e di altre minoranze». A pag. 35: « Parimenti non dobbiamo ripetere l'errore del 191 , allorchè at,cuni na'Zionali~ti croali di co1·- ta ,·hsta ritenevano che i:rli inlere-SiSi della Croa. zia e della .Jugo,sla\'ia fo-;-iero meglio tutelati con la 1$0S'peru-ione cl e-1 l'amnn inistrazione cumu nale <li Fiume e l'esclusione della lingu,t italiana dall'amministrazione della città;>. L"a,uLore tigmatizza tali metodi, e noi ne 'Prendiamo atto, come può ee-li però allora affermar re che la .Jugo15,la\'ia non ha mai condotto una politica do~enla di nazionalizzazione? E. \'. ') O. Lezzi. Ue1· lreit um Trie.,te. in Rote ne,·ue Ri,·i"'ta ,(Jel Partilo 'ociali-,ta Svizzero ,. 11: ·Dr . .Josio modlaka. \Vas i-st mit TriecSt? 19'►5. Lite1·a Lurvelrieb der Pa rlei cler .\ rbei t. L'autore fu .cJele_g-ato iu.!?'O lavo alla conferenzn rli Ver ailles ed è mini tro r;enza ,portaf01?lio nel g-o,·erno di Tito. Faremo uso anche delro11>u colo: « Il fascismo e il marlirio delle minoraiiw,e ». a/non~mo. ma erodiamo di G. Salvemini. (',rlito ne-I 1933 da Giui:,_lizia e Libertà. DISINFETTARE • Tra i t,mfi bubboni pestiferi spuntali alla po· 1Jera lfalii.l dalla grande guerra ( 1915-1~8) ne va menzionato uno che, da ben Denlicinque anni, con alterne Dicende ne in/ esla l"organismo senza decidersi a scomparire. lnfend1anio parlare del!'« Associazione nazionale dei combF1Uenli ». Tutti gli assetali di giustiria e lulli gli onesti, che nella «Combattenti» avevano Disto, sempre, il sostegno nefando e nel as(o del {P.scismo, dopo il 25 luglio, aveDano lirato un respiro di profonda soddisfazione ed aDeDano pensato, che, finalmente, anche q11ella pioDra, che aveva succhialo a. più non posso nelle misere risorse della Patria, non aveDa. più ragione di essere e la. ingloriosa caduta del •fascismo raDeDa. trascinata seco seppellendola sotto le m.ace. rie del su,o edificio di dolore e di morte. Ma. purtroppo non fu così, chè, anzi, la. <Combattenti», solfo gli auspici cli mal consigliati nostri amici - e/agli amici ci guardi lddio ... con quel che se· gue - Si cercò e si cerca tufl'ora. di mantenere in Dita ed in nome di un patriotlism.o rancido e sorpassalo si tenta sempre - e senza alcnn risu/lafo - di conoerlire ad un ntiooo «Credo». Per la bisogna si stamburò e si sfamburra: e ~I Risorgimento, e la Democrazia, e la Libertà e -- come per gli unguenti di felice memoria - si crede che coll'amalgamare questi tre ingredienti, onde preparare un efficace cataplasma da applicare sulla troppo masturbata CO/:cienza di quelli ex, la cosa è bell'e falla e la « Combattenti» spolDerata e messa a nuoDo polriì fin.al. mente marciare non nel marciume come aveDa sin ora marcialo ma in una afmosf era più sana per la eterna grandezza e la gloria de"lle stirpi di Roma. E così fra dolci amplessi il passalo sarebbe relegalo in soffitfa nel dimenficafoio delle cose inutili. No, perdio. Il pas alo non è passalo nè potrù essere cancellato dall"anima di coloro che per ben venfi.cinque anni hanno soff erlo le più doloranti fitte ed hanno lagrimaf-0 le pitì amare fa. "rime. Questo è il momento cli fa.re i conti e la :omma - dalla quale deve risulfare giusto e léimpan.fe qua'le è il tuo e quale il mio - non è ancora. stata fatfa. Ma si farà. Oh! se si farà. E com,e... Ma. richiamiamoci per un momento al come nacque, si sDiluppò e prosperò la fungaia veleno.5a. che in principio aoeoa. scopi sani essendo che Dari gruppi disorganizzati di poveri contadini reclamarono la ferra, secondo le promesse fatte loro nelle trincee - (quando doDeoano farsi sbudellare per la. patria di 'lor signori) - e che quando, Distisi turlupinati, vollero _cli pr_opria. ini:tialiva tentarne l'occupazione si videro impediti e caccié1li fuori con tanto di moscheUi spianali contro di loro da altri contadini Deslili da soldati. Di questo stato di cose ne apppro!itlarano i più alti papaveri degli ex. In prima fila le « m~- daglie d'oro» ai quali seguivano in secondo ordine i decora/i$simi ardili che, nella guerra, ave. vano avuto agio di risvegliare nel loro lur~e cuore fufli gli i.~finfi di barbarie e di lussuria di sangue. . Quest'accoz:r,a.glia di capononi f orfi del~ en.o~e massa che spinfa dalla speranza 111cosc1a-_ mente gli seguiDa - in.cominciarono l"opera .d1 roditori assidui e {enaci rosicchiando quanto cera di rimaste dopo la guerra che ao-eoa dissanguaio la povera llalia. E fu così che incominciando d;1i residullfi di guerra - legname, acciaio baracche, automezzi e depositi alimentari - che i grandi papaveri si facevano aggiudicare a seconda, della loro avidità - si trallava di centinia di milioni di lire - si finiva arie grasse elar. gi710ni in denaro che il governo f aceoa loro allo scopo di ingraziarseli per il proprio prestigio. Con /"avDenlo del «fascismo,. per la e: Combattenti,. fu un.a Dera bazza. Mussolini aDeDa l1isv• gno di consensi. E doDe froDarli se non nef!/i <'X? A questo punto rni sia permesso con un piccolo esempio di aprire una. parentesi onde dar modo a chi legge di farsi un'idea, almeno approssimativa, della camorra organizzala ai danni dell'erario. « Gaetano Rapagnetla » - alias Gabriele D'Annunzio - che alla chetichella f aceDa parie di quella schiera di profittatori - comprò la bellissima Dilla sul Garda - la stessa era slala espropriata a un cittadino tedesco quale botfino di guerra - per la cospicua somma di « una lira " (dico una lira) per simulare che lui - D"Annun- ,10 non f'a:Jeoa aDula in dono ma l"aDeDa, in• vece, acquistata con il sudare della propria fronte. ·tùenle di più facile che quella lira, oggi an. cora, fip,uri conservala solfo un'apposita campana di cristallo in q11alche museo della « Pafria, onde significare praticamente il sudore di D"An, nunzio. La parentesi si chiude. J.,a < Combalfenli,, dunque, venne così ad essere /a spina dorsale del fascismo. I suoi aderenti o/ire che essere degli «ex» erano fasci.sii. Non c'erano manifestazioni senza che gli «ex» non f assero in prima linea nel gridare « Duce, Duce». f q11ando M11·solini concludendo i suoi b/11[/isfici discorsi domandava alla folla.: A_ di 1 rtfalia? » ... erano i combaftenfi che per 1 4 . ·, primi rispondevano: «. 01. ». E mui come in quel momento erano sinceri µerchè in Derifà l Ualia .•C' la mangiavano, ma- /:{icando a quallro ga,w~ce. 1 combaflenli divennero così come il prezzemolo che .~i nda((a a 1111/ele minestre e a folle le .~al.5e. E .alarnelecchi sLLlf'allare della Patria. e genufles.5ioni e inginocchiamenli alla tomba del milite ignofo, e sbandieramenti e mangianze, e niaggi {!rnfuili s11lle ferrovie dello Sfato e succose prebende e s11cchiafe da non si dire alfe dolorose piaghe della poDera llalia. - E a chi /"Italia? ... - A Noi! ... Mi.1g1rn le che magno me. Ma questo aDveniDa nei periodi di relaliDa calma. Biso{lna tener conio che i così del/i ardili, gli squadristi e simili criminali simi soggelfi. erano parfe in{egranfe della « Combalfenfi » e questi insieme ai « ,olontero i,. reclutali in q11elle cloache di delinquenza che erano i fasci di combalfirnenfo fu;ono appunto quelli che incendiarono le nostre Camere del Laooro, 'le no. ire tnblioleche popolari, che melleDano a sacco le 1wsf re fiorenti cooperaliDe, che massacravano i nostri bnoni compagni rei soUanfo di tener fede al proprio ideale di speranza in 11nmondo di Giu. sfizia, di /iberflÌ e di Amore. . 1'11ffi quelli che cooperarono a.tla soppressione del nostro MAT1 f:OTTI dal primo alrullimo apparteneva.no alla , Combaftenli ». fio nominato Matteotti per compendiare lutti i nostri Martiri a1 qua.li rivo'lgo un riDerente e mesto pensiero sicuro di interpretare il sentimento di milioni di compag,u nostri. Ma andiamo aDanli. Delle nullilit qualificale salirorw, come per ma.. gico potere ai sommi (a.stigi dellc1 ricchezza e degli cnori. [,e dmbasciate, i consolali, il pa.rlamr,,11(0 le bw1che, i {!ionutli, le [dbbriche, le industri~, i commerci furono in.oasi da simili rer dtlori. trwio combaflenfi. f, questo andazzo di cose si trascinò fino agli ullimi giorni del fascismo . .\la non si deve ere. dere che fuffo questo succedeoc1 soltdnlo in llalia. [,"Associazione !\'azionale Combattenti, com.e 1111agiganlescé1 piovra aDeDa esteso i suoi terir taco/i anche atrestero formando delle sezio,u nei centri della nosfra emigrazione. E a/l"esfero 110n e;;sendoDi i residuali di g11errd da up.giudicare si specu!clva su q11a11w er<1 o poteva essere motivo di profiffo, e simlli traffici. Il commercio avallalo dalfo qualifu di «ex», sollo la santa e paterna proiezione del fascismo, divenne un monopolio in mano della camorra organizwfa. La scalala agli impieghi nei consolali, nelle ,unbi.l.~ciale, nelle le;zazwn1, nelle succursali bancarie, ne/le 11genzie furisfiche, nelle missioni nazionali, divenne 'lo scopo degli « ex » alreslero. DoDe non c·era110 più posli disponibili q11esli si creao;111n al {111P ti, o<·cup1-irP rhi a spintoni e a spallale aveDa sapufo farsi aDanfi. Gli uffici italiani atrestero furono addirittura inDasi dagli «ex"· I portieri, i nella-cessi, i f a.fiorini. i commessi, t1/i agenti de'lrOT'R.1, le spie pagate ad un fan(o per denuncia, e salendo man mano sino ai più alti gradini impiegufizi.: consoli, oice consoli, ecc. erano, combatfenti. C!talia si van(àoano d'aDerla falla loro e lrovaDano I.o· g,co ~co, ti caria e man{!iarla con sempre maggiore appetito. E fo .\"azione profondeva e profondeDa spremendo dalle sue misere risorse i milioni che dovevano .e.oc/disfare il vampirismo combaflenfi.5fico. - E a chi /"Italia? ... - A noi, Eia Eia alalà! ... Anche in SDizzera la fun!{aia Delenosa piglio piede e o'ltre la pioggia di decorazioni e caDa[ierali e commende della traballante corona d'Italia pwvDe anche qualche residualo di guerra. on.de chetare la. malalingua della bassa plebe degli .. C'X,. che per f!iusto motivo era parte integrante del[' Associazione"· ·aturalmente le elargizioni arresfero non Den-, nero sollo forma di residuali in legname, in materiale metallico, ecc. ma in più modeste proporzioni sollo forma. di ir1dumenli, derrate alimen- !&ri, denaro. A Zurigo, per esempio, gli «ex» d'alto bordo come negli altri cenfri d'Europa - si riservarono i più succo/enti bocconi. I{ basso bordo si tacitaDa di tanto in tanfo con il dare sommette di denaro, corpetti di lana, altri indumenti e scatole di carne in conserDa.. Le scatole di carne furono il boccone più abbon. dante del quale beneficò il basso bordo. Munife di franchigia dogana'le, a migliaia queste scatole entrarono in Svizzera per mezzo della Yaligia diplomatica e vennero diDise fra gli «ex,. di umili condizioni, i quali poi, oenuli a nausea, le Dendetlero a prezzi irrisor; a certi « resta.urantes,. di secondo ordine che ne fecero una larga, incetta Il curioso è che la fungaia oelenosa anzichè diminuire aumenta sempre più di DOlume. Quelli che in Spagna andarono ad assassinare la re. pubblica e massacrare ben 15.000 bambini sono combaftenfi. Quelli che sono andati in Etiopia abbondantemente prooDisli di gas Delenosi e d"iprite onde portare la cioilfà di Roma imperiale" sono combattenti. Quelli che sono anelali in Al. bania allo scopo di schiaDizzarla, sono combattenti. Sono combattenti quelli che hanno ilwaso la Francia, la Grecia, la ]ugoslaDia. Mio Dio quale plelora di roditori aff a.mali si prepar11 a rosicchiare /'Italia. · E dire che il goDenw italiano che avrebbe dol}ll fo cli già estirpare la mala' pianta, cerca e !-òlu-_ dia come innaffiarla per mantenerla in Difa. E di ieri che q11è/ buon uomo dell'onoreDole Gasparoflo, per rendersi utile alla Patria Trn nominato per fa SDizzera un Commissario straordinario» per la « Combaftenti ». E guarda lo strano caso, la scelta cade sopra un'alfro onesto e buon uomo quale è Odoardo Masini, il quale conscio délla missione che glt è stata affidala si arroDella a redigere paterna~ lisfici appelli a destra e a sinistra, i11farcili di pafriotfiche ci/azioni e di luoghi comuni che ora.- mai hanno {alto il loro tempo. Scioglimento, scioglimento ci DtWle e serie in. chieste per accertare alla « Giustizia » lufti e?• loro che del «combattentismo» hanno approfittato per crearsi le colossali illecite fortune. Nè Da dimenticato che quelli che in questi momen· fi di bassa marea cercano con ogni solterfugio far dimenticare il loro passato fruff aldino bi. sogna. siano sf er7ali con l'invettiva di Padre Da.n. te: « .. via costà con _gli altri cani"· F'RALE. Ai lefteri: RIDUZIONDEI PREZZO Avvertiamo i nostri lettori che l'Ammini~trazion_e ha potuto, malgrado il rincaro generale, ridurre. 1/ prezzo d'abbonamento e ~i rive~ita dell'« Avvenire dei Lavoratori». 1 nuovi prezzi sono: 24 numeri: Fr. 4.- 12 numeri: Fr. 2.- Una copia: cent. 20 L'AMMINISTRAZIONE

• 1.... B Buebenwalde e A.usebWltz visti •• Benedlkt Kaatzkl E' mollo difJu,s.a un·opinione del tutto errata sulla natura del socialnazionalismo. Secondo quesLa lesi, il socialnazionailismo ,costituirebbe un ,fenomeno dell'irreale, che con la sua origine mistica e i suoi fini fantw;;tici si sarel)be scontra-io ora, nella guerra, con la d'ura realtà, fmntumanid06i. e si eòamina bene la natura del nazi, mo, i \·ede che questo riq~.,;timento mistico ,costituiva solo una facciata, diett-o la quale si na.scondevano tulle le contraddizioni e il vuoto de1 movimento. I campi di concentrrumento in particolare non sono ohe una conseguenza necessaria ciel nazismo. Il 6ocialnaziona 1ismo fu spinto ai uoi -delitti princ~palmente dalla paura. Era la paura dell'esurpatore d1e si è impadronito cli tutto il potere e che si vede costretto non solo a,d annientare qualsiasi 0ip!pooizioncc, ma ,deve anohe cercare di. <lit5'1.,ru~gerc ogni ·pos ibiJe punto di cris;allizzazionc della .mede.;ima. La ,con-se,guemza. fu la creazione 'dei campi .cfi -conicentramento, il oui scopo ori,ginario era dii isolare tutti gli elementi peri-colooi e di a.nnienta1·e lo spirito di resistenza: ro\inare la salute, spezzare il coraggio e il carattere coi 1avo1·i forzati più duri. E' certo che i campi funzionanti cosi metodi,camente •debbono eBSere sta.ti pr~_parati cli lunga mano nei più minuti det,ta,gli daigli elementi dirigenti del Partito. che pron'eidevano a1J11chea tenere conti1nuament.e in mo\'.imento gli esecutori. SS E PRIGIONIERI che era stato tucliato scientificamente il miglior metodo per arnlienta1·e clelle maisBe di pert=:one. LIBERTA' DIETRO IL RETICOLATO Che in Germania la libe1·tà cli rSJpil'ito esistesse solo •dietro il reticolato è ,probabilmente il ,fenomeno più strano ciel regime nazi6ta. Ad i,n,caminciare dal 1933 si e1·a fo,·mato lentamente nei carnpi di concentramento un nuc_leo dri prigionieri 1polili,ci, che costituiva il noocio.lo clc-lla resistenza morale nel oampo: es~o era di\·cnuto \•era.mente una éJi,te. L'èllterna~i\·a era la eguentc: o diventare cluJ·i o perire. Si consen·ò -così un nucleo di uomini \·era.mente forti. •che a ve vano consen a to l'indipendenza ,ciel lorn . piri-lo e, maligra,clo il lavo1·0 ,più ,cl·u1·0,1una vita intellettuale rdi una inteDJSilà quane non erèl più 1pos.;ibile fuori ciel carnrpo. Compa,gni ohe arriva vano froochi freschi nel carn1po erano ,s,paYcnlati •lal tono libero che Yi provalern e noi. potevano comprnnclere come ciò fo e pos ibiJe. Dal 1941 furono internati nei ,campi anche degli stranieri; i pohiti,ci tra eisri cSi separavano ben p,retSlt.o 1cl,a,gli alitri per U11JiJrsial nue1leo <lei poli tt<:i teclesch i. 1 ra'P,po1·ti era no buon,i. Il servizio di informazione fu m.i;gl,iora,to. e infine ci ·procur:.umrno ,clelle anni. I nazi tenta1·ono sempre di stroncare i,l nucleo dei grwpµi politici, intrufolando in esso clei ,criminali, Benza però 1·iu cirvi mai. Quanto questo n1Jcleo fos,sc attivo lo si \·ide al momento della liberazione, allorchò rpcr la meravi..,.liosa or- ;;a.Hizzazione dei prigionier'.1 il campo fu Liberato contemporaneamente dal cli fuori e dal cl i dentro. La. Germania cli fronte alla quale gli impriµ-ionati i troYarono dopo la liberazione, li deluse: di.so1ientata, a,patic.a, ~nca1>ace cli azione politi,ca. Si vide che il pen.si-el'o politico aveva <:onlinuato ad e~iBfo1•e ,proprio solo dietro il reticolato . .\'eppure la Chiesa aveYa {Potuto divenire un punto di cristallizzazione dell'ol)'posizione; era mane.ala ogni pos,sibiliità ,di Jonnal'e una volontà comune. Il p◊'polo vi\·e-va in una ;,g-rwranza 1:>J)aYentosa, neJila qua,le esso si e-ra cos,cientementc ri fu,gia io. La vigliacohe1 ia e la mancanza cli coraggio ci\·ile si rivelarono una rn!fa di più come le cause pl'incipali deg!i <'Irol'i elci tede.schi. Ora e"Si dicono: I nazi hanno ma1ùcato. E la mag,giol' .parte dei tedechi ta inatli\·a >CLfironte alle rovine e deve \ enire incol'aggiata dai nuo\·i dominatori atl agire. (BiiSogna naturalmente considerare che qua~i tutta la parte della IPOpolazione ma- ~chile atta a.I lavoro è prilgioniera). Le idee su quello ohe· dovi-à avveni1•e sono molto rnghe. Il caos spil'ituale è ipiù spa\·ento o cli quello materiale. :vranca ogni iruiziati\·a propria. IL .popolo non sa ritro\·are la via al larnro. Un'altro fattore importante: il proletariato tede co non J1a ancora '.]Jotuto inquadrar.si nella nuova siiuaz.,iooe. Cosa avverrà dell'industria tecle,soa? Sarà possi,bile una den1ocrazia. qualora il proletariato non do\·e.s,se lrnvare la possibilità di e&i1Siere nell'incLustri,a, dato che es o olo può essere i1 garante di una nuova ,democrazia? La !Germania non potrà risollernnsi con le .;ue sole rone. Essa ha bisogno dell"airuto .;1,raniero non solo ma1,eriale, ma all!che spirituale. Le SS erano uomini ottusi, di un'intelligenza inferiore alla media: stupidi, ,pigri, oorrotti ~ lH·ut.a,li,; i p,rigion.iewi inni,ce ·per lo più il co,ntrario dei horo guiardia ni: o.pera i educati all la azione ,pratica, che arnvano combatluto attiYamcnte contro i nazi, intellettuali che come gli o.perai erano rimasti fedeli alle loro idee. Movimento Internazionale Le SS si trovavano di fronte a questi uominl in una situazione contradditoria. E6si disponevano di un potere inimitato sui loro priiionieri, potevano fare con loro quello che vole--ano. D'altra, parte e<S.Sisentivano continuamente la SU'periorità dei prigionieri, il che svegliaYa i loro sentimenti ,di inferiorità. Sentùmenti, ,cli infe1·iorità determimarnno a-nohe gli atti degli elementi dirigenti su su fino a,lle ca- .niche più elevate. Noi vediamo in questa contraddizione la caratteristica più notevole del nazismo. In -piena coscie!l1.Za della medesima, tutte le SS Yeni vano aididestrate a vincere i loro sentimenti di inif.eriorità. Era !oro riusci1o qu-esto, esse si troviaiviano dli fronte acl un'altra situazione -0ontrrud!di-toria. Le SS sa'})evamo di ,coonmettere 'Un"ingiuSltizia, la •c<Ymmettevano però lo stesso. In generale non 6i poteva ,parlare di una brutalità -per passione, ma piuttooto -di una 'brutalità buroc1·atica, 1dfivenuta ;prirrna abitudine, poi ·profe&sione. La ca tti \·a coscienza, la irnipro\·vi.sa ,corusaipernlezza della ;propria inferiorità ,mor~.<le spingeva spesso ,le SS alrassa.s.sinio. Chi era entrato una volta nella SS non poteva ,più I uscirne, la sua posizione era forzata; chi a\·e\·a ,compiuto del servizio nei campi, non poteva più sottrarsi ad esso. Era un circolo vi,zioso. Un indi\·iduo si rencleV'a colpevole e si avviluppava ,poi sempre più nella 6Ua colipa. ,:\"easuno pote\·a osare di sottrarsi: .a questa legge fatale. Alle minaccie si aiggiungern. !]'allettamento: una SS ipOteva a\·amare fino ari un 1gra-do, per i suoi èoncetti, molto elevato. E poi c·era anco1·a un fattore: il potere. olo pochi uomini di que..sta ri~on.a ;possono re istere alla tentazione •di idi€ij)orre di uin potere illimitato. Tant,o cli l))iù c,uian,do al potere è collegata la po~.sibilità cli arricchirsi, di cui le SS efcero un uso sfrenato. CORRUZIONE . AUSCHWITZ Si comincia\·a col poco, con l'a-pJ)ropriazione di si•garelle ed altre inezie, appartenenti agli imprigionabi. Quanto più elevato uno era in grado, tanto più smisuratamente ruba\·a. Si svilup,pò ,così una corruzione inconcepibile. Ausch!\vitz coolituisce ,il punto culminante cli questa ra•pina organizzata. Xon solo ohe gli uomini vi venissero uccisi su larga scala, ma si inclu,ce\·arno con l'inganno i png1onieri, pro\·enienti da tutte le parti d'Europa (per lo più israeliti). a portare con 6è gli o~etli di Yalore loTo ap,partenenti, per Lo..,.liere poi loro tutto. :\'on solo, ma a i morti si strrupparooo persino i denti ct·o1·0. Se Bi CQ/0 i-dera che circa tre milioni e mezzo cli per-sone sono morte neJlle camere aSfissianti, . i può gtuclicare che i valori rubati olo in Auschwitz debbono ammontare a milioni. Gli oggetti di valore passavano cli m.ano in mano attraverso una scala di ,gra,duali, ognuno rubaYa qualche c06a, sl ,ohe certamente solo una P'iocola ,parte rivava alle gerarchie più elevate. COarAuschwitz è la prova spaventosa •della lugubre 'Pianificazione cientifica <lei campi di concentramento. Questi enormi ,campi di annientamento potevano e&Sere ,conceaiiti e costruiti solo dagli elementi dirigenti più elevati. Dei tentali vi in '})iiccolo ,col ,gas ,furono comrpiuti in Ge1·manin. già. nel 1941, i grandi campi in Polonia furoGndati solo dopo H. Lcuenberger. H. Oprecht, Vom 1Viederd11{- bau der lnlernafionalen Arbeilerbe,vegung. Bericht ii,ber die IVellge,verkschaflskonferenz in london 6.-16. Februar '1945. (Della ricostruzione del mo\·imen to opei-aio in tcrnaz.ionale) Europa Verlag·. Zurich/ ew York. 1945, Fr. 4.65. La relazione dei comp. Leuenberger e Oprec.ht sul congre so sindacale mondiale di Londra non soddisfo interamente. Essa contiene deli)e informazioni molto interes anti sui precedenti del con- ~r~sso e ali.a fi,ne d~l volume sui contatii avuti cla1 delegati snzzeri con quelli russi: sul congresso ste so però la relazione si limita a riportare la traduzione letterale di alcuni dei più importanti discorsi e risoluzioni, mancane, però completamente anche solo degli accenni ad altri discorsi e alle avvenute discussioni: per esempio duran!e tutta. la pr~ma settiimana il congresso si occupo e clusffamente del problema, come intensificare la 1prod.11zione belliea per accelerare la fme della guerra, nella relazione leggiamo sull'argom~nto solo il discorso del delegalo russo e la relazione d_i una commissione. Le impressioni personali degli auiori. che avrebbero potuto compensare tali mancheYolezze, sono anch'esse scarse e insLLfficienti. La veoch ia, tu lt'ora esistente J nlernazionale sindacale si trovava troppo in contraddizione con la ituazione e le necessità prodatte dalla guerra e dall'alleanza delle Na-z,ioni unite: i medesimi motivi che hanno fatto sì che il congr~so di Londra fosse conYocato non dall'In1ernazionale ma <lai sindacati inglesi, hanno reso necessaria la fondazione di una nuova internél.'7.Jionale sin· dacale, chiamala Unione mondiale sindacale. Ad un congre so convocato dall'Inlcrnazionflle non avrebbero partecipalo nè i sindacati ru- i, 1,00 facendo essi ~)arte di quella e non essendo po sibile 1ma rappacificazione dopo che ul congres o di Zurigo dell'Internazionale (1939) era tata re pinta la loro domanda di adesione: nt· l"americana CfO. perchè alrTnternazionale aderiva già !"Unione indacale americana (AFL) e secondo gli tatuii dell'Internazionale l1n paese polern ~ ere rappr~sentalo ·olo da una unione. e proprio l'AFL i opponeva accanilamenle alìa accettazione dei russi. Alla nuova Unione mondiale aderiranno tanto i russi come la CIO, mentre l'AFL non i face\ a rappresentare al congre-so di Londra. Non è ~nco:a po. si bile pronunciar i sulla nuova organ1zzaz1one rnternazionale. li congres o di Lon~ra ha avuto luogo .durante la guerra. qnando le circostanze n<?n permelte\'ano che es o [o e ve:an:ente ~ondialc. ma piuttosto un cong.resso d<'1 indacali. cieli<; azioni unite: g·li iil.glesi si erano, OJ?POt, rec1 amente persino a che venissero 1J1.v1tate le unioni indacali dell'Ttalia. della Bulgana, della Rumenia e della Fin.landia la R_u ia e l'America fecero prernlere il punt~ di l'I la oppo lo. La guerra aveva crea lo una nole- ".olc ide_nti~t di ,edule tra le organizzazioni s:nclacal, e I governi dei ri pettivi slali. e tra i g?"t:rni . te si. un fatto questo ul quale i. relatori .richiamano spes o l<1 ,10 tra attenzione che ha certamente contribuilo a ridurre al minimo quella tensione tra intere i nazionali e ncce sità di azione internazionale che co tituirà ancora per molto tempo il ~)roblema vitale cl i ocrni organ i~zazionc intc:nazionalc. Per giudicar~ bisognera attendere il TI congresso mondiale. con- \0Calo a Parigi per l"aulunno del 1945, per la co lituzione ,definitiva dell'Unione sindacale mondiale. Rile\·iamo nella rdazione ancora 1111periodo: "Nel. dicembre ~941- i riunirono in Londra per la pnma volta i rapprc enlanti dei diversi oartiti ocialistii per di~culere tra di loro i probiemi fo11damentali che s1 presentano quando si vuole f?ndare •~na nuova internazionale operaia politica. fl r1 ultalo di que io cambio di idee è stato più che povero». i apprendono frattanto alcuni particolari •circa l,a conferenza inclacale mondiale di Pa,io-i che i svolgerà dal 25 settembre al 9 otlobr~. Parteciperanno al con\·egno j delegali di circa se anta nazioni, rappresentanti ,un compie o di ottanta milioni di lavora1ori. fntcrverrà la rappresentanza dell'Un,ione . ovietica e saranno rappresenta te le nazi on i di ogni anco I parte del mondo. ,c,-ompresa la Cinia e le repubbliche dell'America centrale. Per la Spagna interverranno i rappresentanti delle organizzazioni sindaoali iberiche ailualmente costitu~te fuori del terrirtorio della Spagn,a. Del comitato della conferenza fanno parte Walter Citrine per l'Inghilterr.a, Sidney Hillma11 per gli Stati Unit.i, Kutnetzov per l'U.R.S.S., Sailliant per la Francia. Di Yittorio, Llzzad:ri e Grandi della C:G.I.L .. unitamente ad altri rappresentanti della Confederazione. comporranno la delegazione italiana. E' da notare che i lavoratori it_aliiani sono stati ufficialmente i,nvlitati a partec1,Q._arv1. Fra gli aJrgomenti ,all'esame della conferenza saranno in primo piano la discussione sulla· rapprl'\SC'ntanza del lavoro nelle organizzazioni e negli istituti internazionali, nonchè su.11a applicazione delle decisioni •prese dalla conferenza sindacale di Londra del febbraio scorso, in ordine fra l'altro a11la partecipazione dell'organizzazione sindacale alle discussioni concerneruti ii trattati di ,pa~ ccl al programma da adottare ne~ riguardi alle organizzazioni del lavoro e dei lavoratori tedeschi. Un argomento di particolare interesse sarà offerto dall'esame dello schema di Statuto che. sn mandato della conferenza di Londra, è staito predisposto da un apposito comitato ,per realizzare una organizzazione mondiale dei lavoratmi. 'Lo schema di Statuto prevede la organizz,azione ed unificazione in un solo sin.dacalo cli tutti i lavoratori del mondo intero, indipendentemente dalle questioni di razza, nazionialità, religione e fede politica. Nei suoi ptrincipii fondamentali esso si ispira ai criteri di aiutare j larnrntori ad organiz:wrrc i indacati do\-e quasi non esistonò. d-i combaUère la guerra e le caiuse della guerra lottando per nna pace stabile e duraitura: di continuare la lolla pf'r i diwitti democratici e di libel'lù allo scopo di evitare ogni mi_naccia dei diritti econo1111icie ociali dei lavoratori. e delle loro libertà dcmocratid1e. Nel campo pii, slrctlaime.nte sindacale lo schema d_i.Stal~1lo .i i_pi1,a ad un miglioramento ·pro• gress1\·o dei . alari. della durala del laYoro dalle condizi~ni c~i ,-i,tu e di la\·oro dei laYorat~ri. ad un? leg1r,laz1~ne sociale completa. alla protezione d~, la\·oral_on e delle loro famiglie contro la d1~o~cupaz1onc, le malJttie, gli in,fortun.i. la \'CCch1a1a ed infin~ alla adozione di ogni altra misura alta ad aiutare il benes~ere eco·nomico dei la voratari. Per iJ rnggiungimenlo di tali scopi lo Stat,1do - eh~ p~me la democr::izia a fonda.mento dei ·inclaca_lt d1 ?g~i paese - prevede contatti perinanrnlL fra 1 !'rnda<>ali .aderenti ad una assi lenza fraterna ai la\·oralori, uno scambio si tematico di informazioni e delle.e pcrienze c.ompiute nel campo Jel lanm> per rafforzare la olidariew 11el movimento in!enrnzionale. . C<. Il Comitato dell'Unione sindacale vizzera. riuni\osi. il z;~. ago lo. ha ~tudia10 con particolare attenz1011e d progetto definili\·o. recenlcmentr pubblicato, degli statuti della nuo\·a Federazione sindacale internazionale. che sarà fondata in c,ccasione del secondo congres o mondiale dei sindacali. il quale avrà luogo a Pangt dal 25 seltc·mbre al 9 ottobre 191¼5L. 'Unione indacale syiz. zcra ha preso cono cenza con socldi fazione ciel patto che il progetto in que tione "tien conto in modo equilibratc1 dell'indi,pendem..a dell'attivi1i1 dellè centrali nazionali. e che inoltre riconosce il \a\Oro t~tilc ~ompiuto dai segretari profes ionali 111lnnaz1onal1. Ciò faciliterà favorevolmente. in t~tto i.l mando, ~'ins~u.razion~ di ,un regi.me politico. e_d econom 1co 1.sp1rantesi ai rprinc~pi dem.ocrallci, permettendo n.ello stes o tempo di meglio r~ggrupparc e orgamzzare le diverse industrie. c!ò che ~ con.dizione essenziale per una rapida ncostruzwne nazionale e internazionale. Il delegalo dell'Unione sindacale svizzera al secondo congresso sindacale internazionale sarà l'on. Roberto 1)31.r~tschi.,consigliere n~zionale. Supplente. che dovra soggwrnare a Parigi tutto il periodo del congrec;so. arà il consigliere nazionale Leuenberger, pr~sidenle d?lla FCTA. Da segreLario riella delegazione funzionerà il compagno E. F. Rimensberger. 11 '22, 23. e 24 febbraiio 1946 ana luogo a Zurigo il CONGRESSO STRLI\ORDI ARIO DELCRONACHE DELL'EMIGRAZIONE TALIANA Basilea Assemblta della Colonia lihen 1 elle ultime assemblee della Colonia lirbera è stato prmcipalmenle trattato il problema dcll'epurazio11e. Molti compagni hanno elevato la loro ,i.va protC>staper il fatto che nell'apparato con~olare per111angono ancora le vecchie figure le quali hanno •rappresentato j,} fascismo di fronte alJa colonia italiana. E' stata nominiata una commissione la quale recatasi al consolato ha ricbiesio l"allontanamento del segretario Zana rotli. Cli operai dii Basilea di!:'Cutono vivamente il problema dell'epurazione Essi vogliono ch'essa ~ia tm salutare atto di gi.u lizia. Quelli che hanno per un \·entennio ost.enuto la dittatura di Mus olini. che sono tati a fianco degli opprc_ ori contro gLi opp·rc i. che hanno fatto sentire alla colonia il peso della loro fede fa cista, dernno una buona voi ta ca pi re che i !empi sono mutati. .Arbon Sezleae socialista - AUiTlti del Partite T componenti la Sezione sono invitati alla riunione indetta peT domenica 2 etlem.bre alle <,re 9 del matti.no nella ala del ristorante Biinderhof. .fra l'altro si disotderà se organizzare una riunione pubblica in occasione del primo anniversario della Tiorganizzazione della sezione socia.lista di Arbon. Per i.I comiita lo sezionale: A. Barcariol Zurigo Sezione soclall8ta Sabato 25 agosto si è riunita nella sala uperiore deHa Cooperati-a l'assemblea della Sezi()ne Socialista. Le tratlande sono slate della massima importanza. Si è discusrn sulla partecilpazione dei: socia.Listi alla Colonia Libera e sulla rpaTtecipazione amministrativa alla Casa d'Italia. E' stato nominato un delegato inoaricato a questo scopo in .rappresentanza della Società Cooperativa. e un membro con ultirn presso i.l C.L.N. di .Zurigo. La d·iscussio~e si è f~tla_ v_iva,ce parti,co)1armentr ulla queshon~ dell al~mtà del C.NL. dopo una o~,·_e precisa ,re_laz1one dei nostri rappre- &•ntant1 m questo com1tiato. &>no tati presi anche dei deliberati. Krea•Ungen AMe■hlea •ella Sezle■e Soelallsta Domenica 19 agosto i socialisti italiani di Kr_euzlingei: hanno degnamente feste~ato il p_r1mo anniversario della ricostituzione della sezione. !-,a bella manifestazione è riuscì,ta una affe_rmaztone della fraternità, dell'armonia e del pieno a0<;0r<;lo~i tutti i co111J>8.gni. La _partec1:1>a210ne~rnipleta e l'adesione di parecchi nuovi elementi hanno dimostrato il vivo a~~amento al P_artito. Molto graditi e feste.gg:iah ~no stati gh ospiti venuti dal 'di fuori. e s1 ~pisce il perchè, poichè si trattava dei vecchi amici Armuzzi e Barcariol dei quali non si sa proprio la Yera etù. siccome noi ci siamo accorti che_ hanno sempre vent'anni. r Una _lode a tutti _i componenti della sezione di Kreuzlhllgen che dimostrano di ave.r inteso la ~e<:essità ?ei tempi: e pa.rtic«;>l~rmente ai compaon1 Da Rm, Ceschia. ,Fumohm. Piffaretti con Io a_ugurio che l'attività futura abbia a dare sempren ultati migliori. Sottostrf zio■e ptr l'Avveniredei lavoratori « L'emam.cifpazione d.ei1 l,aivoratori sa1rà o,pe.ra cfei 'la \·oratori stessi>>. So m,ma precedente Un •compaigno Lana Clemente Italo- BoLgiani Co\ ini Adolfo SanidTi, V~1·gilio A. 8a1J1cariol ' CA•Ri.LO- ~IARX. . Fr: 806,50" Fr. 2,50 )) 2,- )) 1,- )) 1,- )) 1,- )) 5,- Barini, alla memoria U. F.aibri-s del hglio per.c!IUto ». ') ,.,,- Chia•ppini R066i Gira1,di11Ji L. A. Gottardo B. Taroni Cortesi ::\Iontanari Bartolo Petra-glio Erennio E. ~ arlori Si·gn_ora De Luzzer Antonini Bridi Sezione cli Arbo,n Sezione di GTen,dhen Sezione ,d'i Wi111tert.hur )) 2,- )) 1,-· )) 2,-· )) 1,-' )) 2,- )) 1,- )) 1,- )) 1,- )) 1,- )) 2,- )) 5.- )) 1,- )) 2,- Ri,storante Salmen paiganido a,bibona,m. tefanini ipaigando abbonamento • Fr. 5,- » 5,- )) 52,- )) 4,- )) 4,- TOTALE Fr. 903,- r_·u. I01 E SINTIACALE SVIZZERA. nel corso d~I quale saran~o trattate importanti questioni cl, carattere nazionale e intcrnazionaJe. Il cong:r<: .o dovrà pu·re pronunciarsi ull'adesione delI _Limone indacale svizzera alla nuova internazionale. Redattore: E r I eh Va I il r . Zurigo TIP o g r a Il a , S A. Arti Grafiche gli Veladlnl & C.• Lu gane •

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