L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 17/18 - 27 apr.-1 mag. 1929

{A. P.) Il presente nam•ro i di SEI P•alne ZCRIGO. :r; APRILE e I.o MAGGIO HJ:,rn. ---·-----------------------------~_.:.;: _______ A.};NO XXX.11\ ~uni. 17 e> 18. ' Telefono 4475 (Selnau) - Conto-Chéques N. VIII - 3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA 1TALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 la copia. REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : PREZZI DELLE INSERZIO I : Abbo!:amenti per la Svizzera per l'anno 1929: Un anno fr. 6 - sei mesi fr. 3 -- tre mesi fr. 1.:;o e L'Avvenire del lavoratore , Zurigo Commissione Esecutiva del P. S. I. Per linea o spazio di linea (larghezza una colonna) 20 CeRt. Pt.r l'estero: Un anno fr. 10 - sei mesi fr. 5 -tre mesi fr. 2.50 Zurigo - .i\t\ilitarslrasse 36. Per réclame continuata, prezzi da convenirsi. PRIMO MAGG O 1929 s0e11\LISTI ITALIANI UNIT1EVI ! Faderazione Socialista Italiana nella Svizzera Oom11•11nl l••oratori I L'as/e11s.one ciel lavoro con la quale <'i accingiamo alla celel>ra=io. ne del Primo Maggio, non sia una abituale e pas. iua manifestazione. />al"licolari compili incombono su no; lavoratori i:a/ia11i all'estero. in quest"ora di dolore per il prolelarialo del nostro paese. Atrindoman; della grande violen=o materiale e morale inflilla al popolo italiano con la befTa plebiscitaria. spetta a noi, evas; dalla g<tlera ìasc;sla, gridare per il mondo la inlnlia {ed<' nel Socialismo e nella U. fl<'rlci dei nostri fratelli prigionieri in ffat:a: spelta a noi esallare la loro nnlon/ò d; risrossa, il loro martirio, i loro Proismi. Siamo. d11nq11e. in prima fila nelle adunale i11terncdonali cli Primo Alagg·o nelle quali i noslri compagni rii fede e di fatica agi/ano le comu. ni riucndica::oni immcdiall' e• riaff ermanò la fede e la .•pl'rnnz.ct nella Rwolu:ione Pmancipatrice. 11ell'av11r,11iodr/la soc:ie/<i dei librr; e deg/1 l!~ftlCl:i. /,e parole d'ordine cll'l prolela1 iulo inlerna:ionale in questo />rimo Jlctgto. sono: Lolla pe1· il disarmo c rontro i pericoli cli guerra: lotta pcr le lihcrlù politiche r sindacali dc>i l.n·oralori. d.fesa delle olio on• di laYoro. ,\'on mane/i; negli odierni comi::i di Primo .llagg:o la denuncia. <io r,arie nostra, del fascismo provoca/ere di guerra: del {mcismo oppres. ,ore e/l'Ila liùeri.à in llalia ed insidia perenne alla libertà cli lutti i paesi. del fascismo che i' al/'avanguard:a d, tulle le rea=ion; per ritogliere a, lauoratori. con la li/Jerlà. le conqul~le mnterial; <' morali di cin911anlo r,p11i di lolla. Compagni I Il Primo Jfaggio e g·orno di racco/la e di prepaJ(lzione per le l>Cllla. r;lie future. ,; giorno cli fralerniz::.a::ion<' della mili:;a del lAPOro. PrimMoagg1io929 IDComitato Centrale della Concentrazione antifascista, riunito il 13 aprile 1929, ha ~otato all'unanimità la del.ibera.rione seguente: ., J( Comitato Centrale della Concentraz;:ione anillasoisla sai uta la .giornaJa d-el P~imo MaUio e 6i associa con entu. ,tasmo a tutte le idealilà che essa esp1i- ! me per la gran causa del lavoro e per I /'avvenire dell'Umanità. , Lascia ai par/iii ed alle orgom.:;;azioni' che comp-0ngono la Concent,-azione le 1 irtizialiue per la c'1lebrazione del p.,.iJn,, I Maggio, in cor.Jormità delle rispeltiuo 1 ,lotlrine e discipi.ne organizzc:/ive. prcn- ! lo sempre a dare il proprio c1lncorso, -i 1 seconda delle opportunità. l Il Comi/alo cenJrale della Concentro- 1 :ioie ar,.tifascista eleva ar..::he quesfanno /a son voce di protesta per la soppressio1;.e violenla d~t!a solenn:là internazionale del la»oro in Italia, censurala dal foscismc. E questo il più sensibile segno della soppressione di ogni aulonomia della classe lcwnralrice e delta complela i:chiauilù del proletariato in Italia. La iostituziQne del 21 aprile, 111itologic-a daJa della iondazione di Roma, al Primo Mc.g1;,.o ribadisce !"ingiuria del/la abolita libertà sindacale ai lauoralorl italiar:.i, con la pretesa conlessata di sequestrarli alla Fraterna comunanza inler01azionale - il piu saldo fond(r]'Tlento della pace - e di inquadrarli, Mito il segno del Littorio, nelle file di un na- =ionalismo militarista, gonfio e brutale, negatore del diritto, spregiatora del disarmo cui è particolarmente dedicato questo Pr:mo Maggio dalla Internazionale operaia socialista, e assid~o promettiiore di con4u1ste imperiali, pericolo permanenle di ~U(lrra Ira le Jienti. r:he ICI {1alerni::za::io11e non sia di 11n·orC1 o d'un giorno. Eleviamo (,, parola clel/'11nilà proletaria. li Sociali m0 i' debole ancora nel mondo p1·rclii' è divi'>o. Rifacciamo r11nilà < dinan:1 11 noi si riaprirà la 11:adella 1Jit1oria e ciel lrionf o. Spl'lla a noi social:$l i ;laliani. d~~persi per il mondo. dare /'e ·empio •lei/a ricostitu:io11e e/e/l'unità fra lc {or:<' sociat:si<' che. la guerra. gli errori. le de11ia:.ioni, hanno sciagunr.tamcnte diPiso. Da; reclusori. dai dom·c:li coalli. <lai/e officine <' <lai camp; d'Italia giunge oggi, ifnperio. o eri (ICcorc,to. f'int>ilo al/'unilà ìrn lui/i i soc:alisli italiani. A. ·co//i(lmolo. e' .<,iala P<1rola d'orrlin<' rii i-'rimo }faggio di no; soc:alislt iinliani all'estero. Compagni I li fascismo .,i illude cl; cmer srac/iCC1lo Il Socialismo dal monc/o. per_ e/tè nel nostro pa<'S<'esercita s11/ proietarirrt 0 /'ofTensiua di un e.-i<'r<'ilo proP11isorio in terra n<'mica. I ,·olyiumoci :11/omo: Il Sociali: mo si afl·erma ogn; giorno di piit nel r,,onc/,> <'. o/lra11er-o lo/I<' 1· sncrifìci . .\. a11picina con ritmo rninl<'rrollo oi/a 11illorin finale. I;asce11s:011<' dei /w1oralori deo'i cr/11 i paesi è cmche la 11ostra ascen. ~ioni'. E n<m -:arc111nole trecentomila boionette che 11ecusiocli.•cono il se. 1101<-ru.che impediranno la resurrr:ionc c/rl/c, /,berlà ;taliana. .li<·11tr,, o/lr 0 le Alpi i nostri comI•ayni -aluta110 ra._tba d Primo ,lfag. f;io come i primi cristiani le loro Pai:qlle dal buio delle cc,lacombe. noi ron/on,liumor·. nel fer11orc> e/l'Ila lolla. ronforlalr1 dalla ceri<':::.a ciel trion/o. ai jrctle/li di q11esta nostra grande> patria id"etl<' <'h<' ,; /'Interna. :ional<' cJei /,a11oraiori. Viva il Pr;mo Magg;o I Viva il Social.ismol l .o Maggio 1929. l. \ COi\IMfSSlONE E.SJ:XTTIV,\. I'~•~"' ~~~;~I~ia, ~[i,.~~ pe,~!~3:! di quest'anno. tano la teoria olliJnisla dei < placidi 1:atta9lia contro gli imperialismi e tramonti• e i~preteso scien~smo: per .'ri 1;a< e. Cè di che gridai· for1.P. <l, un delernun_111mo cconom1co, 11 li secondo progetto sovietlis.t.a di di quale 11011_la.c.c1ercbbe alcun po:.sto sanno, è sepolto a Ginevr::i; la tcn. a!la Yolonta umana. sionC' fra Parigi e Berlino, si aggrava; D'ondC' è nata quesla ilh1si<,ne cllu rol follin1enlo della Conferenza degli è aUa base del rilonnismo p6lilico? f~~ perii, sva:1iscc anche la speranz:i . Essa è nata dalla falsa inlerprcla. u; t:U pross_11no ~~mbro <Lella ~e i1onc di una famosa proposiz,one di 11a111a.Le cl plomaz1e [rnnccs<' e :la- Marx. :\iarx ha dello: • L'uomo [a la liana. si sconl rano nei l3alcani. sua slori~t, ma in condiY.ioni deler. Certo Annibale 1!011 è ali~ poJ'lc e minale•. I delcrnùnisti si sono ag1\cn sono ancora 1 ca!1110111 c~he a- grappali alla seconda parte della rra11no la parnla. ':\f~ _il domani può p1·~posizione, ed hanno ignorala la essc1:e fosc_o. se I~ v1g.lanza del pro. prima. Ma la proposiz.ione non hci lctanato s1 rallenta. senso che nel uo ins éme. Niente si Bailag/ic1 per le, <ll'mocrazia po/1. p,roducc automalicamenle nel ca,.n /rca. Di più 111 più i,,; ri:-.vegliano C' ..;i po dello spirito. E per vincere, biso coalizzano le forze> nr.michc della gna ,·oler vincere. demo.:-razia politi-ca. I_I l'cnomcno Battaglia per le otlo ore. La •~n. 11011 e 11uovo. Può stupire ~;oloro I quisla pru·eva delìniliva e indistrnl. qu:di non h.an~10 ~on1p_reso ,I rnlorc I.bile. Già e!:isa è allaccala <la tulle le tm1,·crsale della !Lberla e della <I<' parli. Bisogna difenderla n1oc-razia. :--ion i ,·cri marxisti. · · Que<;li sanno che la , cabala. hor. e.he$<' 110110 la dc111oc.raz a. ma la pseudo-democrazia fonuali:-lica r paternalista. Questi sanno c-lH' quan. do. per mezzo dt>l suffragio univer. sale, il proletariato giunge alla so. glia del polere o al potere. la bor ghes·a non c!"ita - se può -- a fai tabula rasa della democrazia. Quc. sti sanno che la democraiia 11011 ò un comodo letto di riposo. ma u11 incPssanlc ri(;ominciare. una 1·i\'olt1- "* .. <Juesli Ire' postulali che domina.no i",1.!flazionc del Primo Maggio 1929. •nno_ la nostm battaglia. Il nostro po- :iio .. I posto di lulli i lavoralori itali,rni <'niigra!1i è dunque in prima fùa, c-oi noslrj fratelli di pena e di la,·orn del mondo intero. Le dltorie e ic sconfitte deUa classe lavoratrice sono Lult<> d'online eminentemenle in. l(:rnazion~1le. Si ,·ince o si perde per se mcdrs1mi <' lX'r lulli. Ciò è wrv 11rn non basta. (jn jJl'Oblcma domina il nostro I Prin10 Maggio: è quello della l"inascita socialista in Italia. Nessun dubbio Hl materia; il fascismo ,·inse la sua bat taglia Mnlro la libertà e la demo. "raz a. vincendo i socialisti. I .a Mar. C'ia su Homa fu una parala. Il fascismo aveva vinto lre mesi prin1a . quando dai conquistali i:.-palU di Pa. lazzo Marino, dell'Avanti!, della Camera del LaYoro d1 Torino e cli GenoYa, polè imporre la fine dello scio.- pero generale dell'Alleanza del La- \'Oro. TI fascismo sarà \"into, quando un· saldo partito socialista solleverà le maSS<.' del la,·oro contro la d~lta. lura. >1cssu11 compilo quindi è p-iù ui-. genlc di questa organizzazione so. ci:::i.lisl;t_ E." la propaganda socialista che. fa1·à maturare e temprerà, fra le g OYani generazioni italiane, i co. slrnttori della ciYillà prnletai-ia. Perciò noi gridiam.o oggi: - So cialisr': italiani. unitevi! r'.<I il gr~do d viene d"ollre frontic i·a.. ~·i.,·i_ene d3igli ergastoli, ci ,·iena dai c1m1leri. ove i nostri Morii, da Matteotti a Oldani, da Piccinini à P"ilati. attendono dai sopravvissuti e dalle nuove mil'izie ~ialiste, non sterili dia.tdhe. ma feconda attività di pcn~iero e di opere. Pietro Nenni \"a u/11' foreste <' ai campi. fratello. non chinare la tesla se PlWi Pedere le stelle. yuarcla in allo e Pll avanti! .ES 1\"oi siamo g:ovani. il mondo è aperto. E' in questa antitesi - 21 aprile - I.o Maggio - che si rivela prù plasticamente l'irriducibile antagonismo tra il lasci- .~mo e le aspirazioni migliori dell'Umanità, Ed è altresi in questo inconciliabile conlrasto di ideali. che sfolgora il dovere deil'antilascismo di mettere cosfantemenfe al primo piar.o delle sue denunzie e delle sue rivendicazioni, la riconquista delle liberto sindacali del proletariato italiano. E grida, udite, 1 volgo mac1 en e: - Noi, plebe, non morremo, rncon ro a voi 1s~en eremo arma 1 di ferro e di vendetta Per conquisla de; p11bblic; poteri il Partilo socialista ha N.>mpr<' inl<'. so la espropria:ione ciel/a ('[asse ca. pitalistica. VJVA IL PRIMOMAGGIO ! Da Cf d en ra i~ cfascisla. ma ne'1 gran giorno, in faccia a'l sol lucente giustizia ci faremo. Da le città, da gli abituri foschi che jJ sol mai nun abbella, giù dai monti, da 'l mar, da gli aspri boschi che l'aquilon flagella. innumeri, feroci e disperati, noi plebe maledetta, ino 81a co Siete voi che rideste allor che invano pietà per Dio pregammo ed una pietra ci metteste in mano quando un pan mendicammo Non sperate pietà dunque ne'l santo giorno de l'ira eterna. Troppo, dinanzi a voi, troppo s.bbiam pianto. Vigliacchi, a hl lanterna! LOREN:W STECCHETTI La sola sol11~io11e possibile del conflitto <;ociale è ww rivoluzione violenta. e/te non può lardare. Ora. mai è troppo /ard; p<'r sperai e una rol11::ione pacifica. Le classi sono piit rhc IllUi u.nlagonistiche. lo sp!rilo di 1 ioolla penetra l'Clnima clei lauorn/o. ri, i I rnncore s; accentra. Federico Engels.

PRIMO MAGGIO Monaititoiransnpi,eraangzlai oppressi Ovun.que la re.azione ha lrionfalo, la Festa del Lavoro fu sop-pressa. Prima, quando il proletariato era tanto forte da non permettere la soipp.ressione, cerca1.ono di snala.raTne il s'ignificato allamenle rivoluziona.rio per fare di questo giorno wia <lelle lanle feste del le quali ~ zeppo il calendario ~llolico. Ma il compilo era <liff cile; le ragion.i e -il s~nilicalo del Pr:imo Ma~gio venivano ricordale dagli oratori e dalla slanlpa sovversiva e la borghesia reazionaria, pur ras.segnando>i a festeggiare ;1 Primo i\'i.aJ::1,:0 1 doveva a,mmeltere a denti stretti ohe questa era una grande conquista pTOlelaria, un passo avant:, verso w1a civiltà ohe si pre~igge di seppellire la r0vinala società bG\!'JShese. Era quindi logico ohe là, dove La reazione lnionfava, la festa del P.rimo Maggio ve.n.isse immediatamente soppressa M.a è ancor più logico che appunto perahè soppressa, appunto -perohè ai !avoralol'i è proibito col carcere e con la lortu.ra di fesle~giare questa da'.a fatidica con la quale il proletariato internazionale :si propone di rinnovare oin.i anno il patto di rratellanza umana che deve por. tMe al :,iscallo politico ed economico delle classi povere, appunto per questo la cl.ala assume un significalo doppiamente caa-o sopratullo nei paesi dove trionfa la lirann·.de. , * * * Là, sotto la cupa e grigia lrislez:z.a cho s'abbatte sulla J1ostra ;>alrill, in mezzo a quel dilagarsi delle tenebre ohe .in<l:1ce gli uomini onesti a memor:e e pensieri di morte, la e:x, della festa del Pri mo Maggio che gli operai festeggiano iii tutti i ipaesi liberi e civili, giunge come un tenue raggio di luce, come un barlume di Eperanza che ammonisce a non disperare ,perohè anohe nel gelo della r:otte invernale si matura la sopra,vvenienle prima.vera e nel cOIISo della civil là, ·1e tenebre che calano di quando in quando, non -sono ,:;he preparazioni l{ler il risca-tlo della Giustiz.ia e -per le vendette della Liberià. E il lavoratore italiano, lacero nei panni, sangu·nante sotlo la sferza e le ritorte del ba..TJ.dilofascista, vince con uno sferzo la fame cthe gli munge le ull,me forze e guarda sp~rando i f-ratelli oltre confine. Rapinato, de.rubalo del pane e di Lutto ciò che è indispensabile a reggere la vita, il lavoratore itali.ano, con.fida e spera ,; nicamenle in noi, nella sohd.airielà amorosa e civile di coloro ohe, v·vendo in paesi liberi, possono ancora lottare. * >I< * Ma, a,himè, la sua voce fu, fino a poco fa intesa da pochi soltanto: il trivio fangoso e sanguinolente che lo t:en prigioniero .impedisce alla sua vo:e di us.cir dai 1:-eddi focolari e dai miseri tuguri dove impera la desolaz;one e la fame e dove con OS{;eno gbigno, comanda la spia fasci,sta. E troppo tempo durò la le~enda che il bf.cismo era \tn fencmeno itailiano -che non doveva ri,guardare i pToletan d1 all.n µaes:_ rore a1 spie ! vinciloni, ai tiranni e ali~ * * * Da .Roma oggi pa:rle la folle idea di ngellare l'Europa e il mondo lullo nel c.aicere tenebroso del medio evo e le ani me -.-'!lese dei varì tirannelli di tutli i paesi, fremono ringalluzzite all'idea di ,·eder effettualo il gran sogno: abbattere i diritti dell'uomo e portare la società - con l'aiuto della tecnica - al di là di quel 1789 che dischiuse il cammino alla civiltà odierna. Ebbene: i lavoratori di !ullo il mondo, gli spirili liberi, i pensator· non ,cnduli alla tirannide, devone 1acco$liere la sfida e far risuonare in qL1esto Primo Maggio gli ultimi accenti dell'inno del lavoro che ~i eleva s!idan- :!o tra le iia.mme alt"zzate dallo scettro di cartone di un imperatore di stoppaccio e dal pastorale gemmalo del lradi-- Lo-re di Cristo. Oggi, in lutti i comizi, ovunque, dovo ,· radunano gli uomini liberi, s"eleva w1a protesta e si lemprano le armi per affrontare l'u.rrtdo mostro che da Rom:i minaccia il mondo. Il faschmo, alleato :il vaticano, cioè alla Chiesa universale, no:, 9uò più esser consideralo un fenome.11,J ~L,-iFano: esso è il più grande ostacoi0 che si frappone non sollanto al!o S\"iluppo delle classi lavoralri~;. m.:i ali svolgersi pacifico della vita civile di tu; ti i paes1. Nalo àa!La guerra e per la guerra, es- ~o è la guerra; esso è l'antitesi di quella concazione del dovere socirule che è sia la in Lutte le epoohe la missio-n.e dell'uo, 1>J.osulla terra ed ha. permesso il conso1.idarsi del corusorzio civile: il fasc·sm11 è la morte, la rovina, la strage, è il cancro sociale ohe va estirpato col lerro rovente. Questo è quello che ogg-i più che mai devono .ave, presenle i lavoratori del braccio e del pensiero rndunali {X!rla fe. sta del PrLmo Maggio. Tu1le le varie forme ohe WJ tempo assumeva la reazione. oggi sono fose in una sola ed ha ttn solo nome: f.ascismo. Anche il proletariato deve fondere e unire le sue forze :n un solo sforzo. Perohè soli.anto cosi potrà vincere. E vi.ncerà! Ce lo ai;s1cura questo bel sole di M~gio che sorride nel lersissim:i azz,urro, ce l'assicurano quesli vessilli scartati che garr:scono in allu, erelli come una s!rda e una minaccia ai tiranni. Oh MaMio della Libertà! stagion Llela di fiori e canti ohe brilli nell"aria mite, porta ai fratelli chiusi nelle orride galere italiche e nelle isole m,tledetle, il saluto a-moroso· dei compagni che s'appre stano alla lolla: e quando la terra e il oie!o, nel divino ncamb1ars,j d'amoros.i sensi, rafforzano gli eHLuvi delle acacie i.J1fiore, lu, Maggio santo, Mai~g-o della Lihertà, sussurra ancora negli itali orecchi l'antico ~rido: - Morte ai tiranni! UMBERTO ERRANTE. -----~::sz::..:zz:=_:=:z Da Pescia (Toscana) o~~i. l,)Pl fcrtuna noslra, quesla leg- p ger,da è sfa lata; oggi si è capilo finai~ Comveiene applicata lacensuara esci~ meme che il faucismo è un fenomeno cl.i Pescia •è una cittadina fra Le maijgi-:,r dehnquenza .internazionale e ohe è do- pr2Sce1le dalla censura fase· sta, in oonve:re dei la-..·C'il"atordi i tutto il mon-do di siderazione forse della paura che ancora cn;nhatlerlo con tutte le armi e con tul- p~e:vale sull'elemento fascista dopo !'orte .le fcrze. Eoco peroM è lecito indurre ribile assassir.io legale dei compianto ohe il proielariato jtaliano non invano Della Maggiora. gua't'da alla festa del Primo Maggio a- Da noi la censura non s1 !erma alla prendo il -e.uore alla speranza. frontiera oome ,per tulle le corrisponden- (,h:est'anno, a noi esuli, il ,Primo Mag-, z.c :n arriv-0 ed in pa.rten:z.a per l'estero: c:Siode-ve temipra1·ci a ·nuove lolle e darci un apposi lo UfJrioio è slalo istituii lo pres- ~«'>· .::,• ,mpeto per le nuove balta.gJje_ Ii rn la tenenza dei Carabinieri l00ali, nel fu~,; eterno dell'Ideale che f>i accende ùuale tutte le lettere provenienti spec:alnei nobili cuori e le cui faville, irradian- ·mente dalla Francia. vengono aperte e do. scer.dono in mille e mille petti, e da ric()piate. una ail'allra ;:,a1ie del mondo lega gli Se in queste vj Lrovano qualche !rase uomm, iiber. in u.n vincolo di -solenne conlraria al regi'lle, il malcapilalo viene amore: questo Ideale di GiustiZia e Li- senz'altro chiamalo in sezione, per senbffià che Jiamme~gia purissimo in me~~ lirsi dal tene-?Jte in persona violenlemenw alla ,corruzione <li U!>3. società che. si le minacciato, se continua a mantenere ,greto!a, dev'esserci sprone novello <li rapporti col" i famigliani all'Estero e !rPnte all'Ilalia in!anlocciala sulla qt;a- q:.ialohe volta proposto per il Confino. e s1 stende il fumo caliginoso <lei \iati- essuna eccezione sulle m.i,ssive, anche ~ano e alla quale sogghigna trionfante :i se l'epistolario è d,i carattere fami.gliare, ,eHo del cr..rnefice." ed invialo da un congiunto, alla famiglia. E ben ,sanno i cougiuraE - re, paipd '.! -lnut'Je dire che a.i supposti sovversiivi, fast.:.i.smo - che 4uesta dala, quesla fe- od alle famiglie di questi, viene rifiulalo da d1,l Lavnlo, è fatale ai loro orgogli nella fOJi!Tl.a più assoluta il passaporto, e all'evo incivile che hal1llo :asta.urato. e quando que.sLi viene dato a persona S3 nno e ~1ciò dàn.no ordoine allo sbirro insospetta per precauzione gli viene ritidi pronl.ar le ,manette, al fascista di far rau la richiesla d'espatrio e negato il vicorri;.scare il pugnale e all'as.sa-ssi,no in sto, cosi ohe a.rniivalo alla frontiera, l'inlo,1a d1 .far lt::dibrio de!Ja l~ge. teressato deve torna.t1Sene ii.ndielro. Ma è vano!.... La situazione economi.ca è grave - la La dea Libertà, sorr,iden.do in lutto L] miseria arriva a'l massimo grado di sopmondo a.He p'lebi -ohe si radwiano sai :ila.. porla zio ne; m.aiggiormente aggraivala delle d"allo sfolgorante sole di .Ma~i~, ~ fa nuova Tassa lo::aliva di lire 10 al mecuora la g:rand 'an,ima <lei popolo ,Lalia- se, senza nota.re le Tasse Sindacali e-cc, no il cui .infocalo rcsp;TO '5:i mesce a q!.!el Un nuovo metodo per fare quatlrin.i, l-0 de.i {ratelli liberi e - sia pu1r-eper un viene escogitalo dal locale fascio, il qua. solo istante _ le lacr'.nne si LTamu:an.o in le pretende e percepisce, da ogni 01:'e• raio (i manovali lavorano ad otto !J.re_ un sorriso di speranza. . Senton1J i li.ranni come que.slo sornso a1 ,giiomo) il pagamento obbligatorio d1 caldo d'affetto e di prussione rompe la due giornate la,voralive ... in favore delg-elida aura del caree:re ila!~~ e come l'Assist.e:n.za locale. belve si rifuggono nei lor covd.i contan_. tNe1le vetre.nie, unica industria del paedo sulla protezione dei loro can.i satolli. !>e, vi 1laivorano ,neppure un qua.rto deOh per qua.nlo cerchino d~ ~ondenl g1ii operai; e me:ntre le pa.g'.h.eche nel con fant..a.sie bugiarde La lo:ro unmane 1919..20 e 21 .raig~ungeivano e supera.vano pa ura, pure questo !Primo .Maggio de.i le 40 lire ~ornaliere, sono attual.me.nte •- -"-'-Lte aU:e 16 al <fjorno. v·nti, degli sohlavi incatenati, mette = · = ,. BibliotecaGino Bianco Un L'AV E.NLRE DEL LAVORATORi:. sogno '/ ,, ✓- ,, . -•"~ ,,,. , / / / / ehG non può ---,,---------- avve•a•sl Considerazioni di P.rirno LI'nternazionalismo proletaria LamissrlsiattsrairniIatalia I L'avvento del Fascismo al potere in 1- conlorme alle tradizioni latine, che proI talia, com_e quel!~ d:ogn, forma di rea- prio oggi il Papini se ne accorga, è un · z:ione, ha unm1senlo il nostro naese $,,l- reato di grave omertà che non pos!iamo to ogni punlo di vista. ~on poteva essere che condannare aspramente. d iHerentemenle. E' la dolor,>sa c-r,nse- A questo proposito chied ·am-o al Pa gue117,adi ogni forma cli reazion. pini, dove egl1 si lro.-ava allorquando :I 'J raia.sciamo {X!r un monwnl:> ia d·sa- fascis~o cominciò la persecuzione san- ~lrosa siluazione economica del i:,les;: e !luinu;a e feroce co:1tro I pensiero perguar<liamo un po' più in alto e cons:de- :-,·,if1ca,o dalle diecine di italiani mort: r;amo quel la che è la miseria 1«.er ar.a e confinali o ·nc.arcerati e selva.ggi.am.enc1eata dat fascismo: Fallimento coniple- le ucc'si come il ccm;:,ianto Gobett.i? Co- .o con bancarotta fraudolenta. ~a ha btl0 egli dal disopra de'lla miSiamo s!al1 indotti ad interess,11 ..i di schia politica pu mpedire '.a..nta infaquc:;la non trascurabile attiviti, 1Jmana, r.:::, senz.-. nom~ e il decadimenl0 del!.: la !etler.alura, perchè scrittori ci.e vi\-O- lettere in Jbl.a sulle cu, sorli oggi ver.:."! no in Italia. a torlo, mollo a torlo, - do!.. iagrime am.::.rf.? Ha egli elevala qualche gono che la dea del pensiero è miser:1 protesta quando le orde famel'ohe, -ubc negletta, tisica, pressochè a 111 ai" le briache, incendiavano, devastavano, decuoia. Noi non ci impressioneren1J per mbavano le biblioteche popohm delle questo, ma se!(uiremo gli scritti di un Camere del lavoro, dei Circoli di slud: grande letterato conlem,poraneo ft>r av- sociali e quelle pr:-vate ae1 Be.nedeltJ valorare quanlo noi andiamo ~r·daudo Croce, 'J'ilti, Amendola e lan.Li allri che da tern;po e perohè una buoi,;, volla I ,,ra e; sfuggono? nostri assenti siano avvalorali da "per- Che la ~imenlu d'o~gi giorno non 1sone addette al lavoro' e non !>: J,<.>trtt ,;pelli più con a1tsia, come faceva lv, e credere da aJJllci e nemici che lul' 0 quan- facevano lanli altri, l'uscita del giornale do andiamo scrivendo contro jl la<"c,:- Je.tlerario, ma fiicchi il naso nelle pagine smo, sia la conseguenza di un partil'J della Gazzetta rosa, che i baJ:.Jli e gli preso o la libidine di dir male .... di éia- avanguardisti, la gioventù coatta deU'lribaLdi. talia attuale, seguano a bocca aperta le A!Lri scrittori già in precedell.Zd an- gesta degli ass; del volante, dei re del vano denuncialo il male grave ohe mma pedale, dei maghi della ra.ccheiui, delle le sorti della lelleralura in Italia. Que- divinità dello schermo « tanto che se torsia volta un grande scrittore parle in lol· nasseru 11! mondo M"chelangelo ver-...dh.io ta: è Giovanni Papini, lo scrittore che o Leopardi giovane, tulti e due a.gg<>bbili ne~la nostra gioventù amammo e legge'Tl• nell'ar'..e, ci sarebbe da sentir qualche mo fervida.mente ed ansiosamente. mo;::..,on ciclista trattarli da aborti di Quindi le parole del Pai;ini acquista110 natura-» o gridar loro dietro « ma la baun valore di ~rande importanza e per ra 1 'che la fà , non v'è caro Papini da non essere tacciati di pessimisti, adoo~- meravigliarsi. E' vero « i po,·eri han.no reremo il più possibile le sue testuali ci• l'istinto di scimm'eg_giare i ricchi e i potazioni, non senza prima aver !alto pre- lenti e più ricchi seno o paiono gli an,.. &ente che il Pap'ni. vivendo là dove ogni l;'lc.sasson 1 dei due mondi, anche i fa• critica è ir,wo~ibile e pericolosa per i mosi italiani vogliono essere polisportivi provvedimenti che ne p=ono derivare, e frenetici come costoro h. Il quadro calinlende dire anche molto di i:,iù di quelo\o :ca a m~rav:g'lia. li Primo Maggio -- questa manife-1 za distinzione d, razze, di categorie, d1 d.e no~ ~crive_; iper cui la critica _s_u!<Jd Il Papini è lroppo inlell1ge.ute per nou ::,ta?.ionc simbolica dell'antite~i delle I metodo. q.uale ci m~ug~eremo, v:.i~ncora ~iu m ignorare eh~ questa volonlà di increticlassi, del contrasto tra sfruttati e sfrut1 Esser fuori dell'Internazionale - qua-1 lo e devesi ntenere pe,..,.,iorala di una nire la gioventù ilalica, è delta dal duce. tatori - è anche e S?prat_utto la celc- lunque ne siano i motivi ; storici, di buona percentuale. _ _ _ Non dovrebbe ignorare che era prop110 brazione dell'internaz1ona!Jsmo prole- metodo di ambiente - non significa Si capisce che anche 11 signor Pap1ni, nelle assemblee di partito, nelle sale tario. . esser f;1ori da una aspirazione ideale, I per aver, se non a,pprovato, ma subila la delle Camere del Lavoro, ne 1 circoli rn,- In tutti i paesi d1 civiltà mod_ema, 1 1 agamente messianica e lontana, ma si-1 attuale situazione in Ili..lia, si prnnderà nali - e a Firenze chi conosceva il loia\ oratori hanno voluta una giornata nnifira esser fuori dal giuoco dei pro- da noi le sue, e passo per passo n0n cale dell',,Andrea del Sarto» e:i a Trie- ~r~pria, nelia quale i ~uori uni~i di tut. G1emi reali, delle attualità urgenti. I mancherem~ di richiamarlo alla realtà ~ sle nei C'r.coli di Colturd - ove si illut1 , proletari creat?r! della _ncchezz~ Tutto oggi è d'ordine internazionale ricordar lm ... che eh.i la~que a~onsen, 1 minava 111 ~iovenlù attraverso lerioni. - sospesa l_a ~uotid,ana_. fatica -. "' 1 I e tutto s1 rannoda alle forze, agli at-1 e ohi causa del suo _m~l p~an~a _se st ess? conferenze, produzioni, commenti ecc. confo_ndano _t1:s1eme, al, a1_ sopra delle teggiamenti, alle direttive rhe i proleta- Le attuali sue recnm1naz.1oni, il _s~o n- Noi socialisti r.i.uscivamo nella libertà d1 f1on~1~re, _v1b1ando ali un1s~ono nel!~ nati ed i partiti che Ii rappresentano, scaldamenlo a freddo sono t.ard1v1... e pensiero e di cr:ilica e per cui di svilupausp1c1? sicuro della emancipazione_ ~~ I posseggono e_assum~~o nei vari pae- ciò, nulla toglie al loro valore. po all'intelligenza, a tener lon~o i ~io 1~iti1 gli oppressi dal giogo del capita si r· rhe acquistano p1u o meno valore Con 1articolo in questione pubblicato vani dai miser.andi spettacoli dei r ... td, ltsmo. dalla loro coesione di volonta e di sfor- nell'ultimo numero detla rassegna « Pé- dei malchs, records, per!orrnances, knock La forza imbattibile del Socialismo è zi sul terreno internazionale. gaso., d!irella da quell'altro bel tomo cul e simili barbar·e. appunto in _questa s~a ~niversalità c~e L'attuale ::>µezzettamenfo delle forze di pse,udo artista e rinnegalo Ugo Ojelti, Papi.ni riconosce con noslra grande alfratella gh sfruttai! di tutte le iazze >roletaric in d"e o tre Internazionali i! Papini ruffenna ohe. oggi la letteratura soddisfazione che oggi si sfregia O si e di tutti i paesi. '.._ e il conseg-11entc frazionamento dei italiana « samiglia piuttosto ad u~ cam- s:ansa l'inteli -~enza. e che come diceva L'Internaz1onale 11011 è _5?lam_ente Ull singoli partili nazionali - non è_ sola- po di ottobre che a un campo cli maJ- I iEmerson, il mestiere più duro è quello ideale, è un fatto, è l'an!Jcip~zione VI- mente un moti\O di temporanea 1mpo- gio ». Invece delle violette fiorite, foglie di pensare 0 che, l'inselvalichi.mento pro. vente della società di domani. ~ nella I lenza ma, se dovesse continuare e. cri- secclie a cascare. Natura morta! Noi ce dotto dalla guerra ha portato all'adoras ua universalità, potenziale ogg1, re_ale 1·lall1'-zzarsi definitivamente, compromet- · t· d E la o n erivamo accor t a un pezzo. ques zione della forza brula e della macchina domani, è ragione prima del suo m:- terebbe la stessa causa del socialismo. non è che l'introduzione. mancabile trionfo. La pretesa degli attuali organismi in- Dopo aver rilevalo .che solo un uom:1 Quesl.a bot!a, non possiamo negarlo è A h • C · t· · v·11se perche · 1· d. ff · b. · ben diretta, ma colpisce 'n pieno <fru.gno ne e 11 ns 1anes11no I ternaz1ona 1 1 sopra arsi e assor 1r::,1 è I ima.sto oggi della generazione passa- ,s f t ti · c · universale · t - · d t · t· il duce e il fascis:no. Noi non ci tange. u sopra u o un pnn 1p10 . . rec1procamen e, e assoraa e u op1s 1• ta, un sqpravYtssuto, anche !bi, \diciamo che parlava a folle innumerevoli d1 tut- ca. Non si vuol comprendere che essi no;, Yendulo ad un lant'al mese, gli altri Le nostre masse sono state per lu~i t I a aava crl1·'1deali t: ri I · · d. I d. d" ,· mes: allen~J~ .:1.l pensiero, alla <~Ùl.llal!tica e e razze ne app ,:, ,,, - sono e espress1on, 1 me o 1 1vers, sono lutti morti e sepolti. Sono rimast,i " spandeva ~i loro bis_ogni. Es~ressi?ne destinali a convivere nella stessa orga- soltanto due professori di scuola, ohe della mente ed il Papini sa qll.ànli uodi una moltittJdine d1 Oppressi ~ d1 u- nizzazione, perchè questa ha bisogno, egli non nomina, il Panzini e il Pii an- mini di [alica e del lavoro han:no potuto miliati esso si erse contro una ristretta volta a volta di oirn11no di essi, a se- d I p . farsi strada nel campo sconf"nato della ' d · I ' ~ del!o, dei quali d'accor o co apin1 non società d! dominatori, _di ricchi_, i me-, conda delle diverse fasi di lotta. E che letteratura, pur provenendo dalle Un:. ce ne o:::c~i;eremo, lan lo sono vuoti e in" briati di dominio e eh orgoglio. ogni metodo ha bisogno di essere ap- sulsi nel loro futurismo in ritardo. l versità popolari, dc: campi e delle offiCosì è del Socialismo. Di fronte ~l plicato dall'organizzazione 11nita e for. cine particolarismo degli avversi nazionali-, te, se vuole affermarsi in "TI dctermmato C'è sempre, secondo il nosl!o scrilio- La forza bruta, sdvagiia l'à adopera- . · d Il b I ·e co11 ' t ··e, I.i t.u:-b:i del « secondo bando •; an- smi, agli 1nteress1 e e org 1e_s 1 _ - ! momen o. . ta elevandola a regime il fascismo, l'iti astanti tra loro e contrastanti contio In questa tnste: parentesi, succeduta (.he di questa non vale la pen,J. ,di oc-- gnoranza sotto ·1 fascismo è slll.to ed ~ quelli della grande maggioranza della alla guerra, ~~nuno è convinto di pos- c.uparcene. Gente che "scaricano raccoo- lull'oiW il merito pri11cipale pel quale umanita il Socialismo si afft:rma quale sedere la venta, ognuno cerca e vuole !a a ripetizione secondo la hai shca della l!J1 uomo può far carrie~a in Italia: veda esponente di bisogni solidali - spiri- l'unità sulle proprie direttive. Conce- moda e Je .richieste degli impresari ben I Giumpaoli, i Gi1;n1ta, i Farinacci .... e poi tuali e materiali _ dei quattro quinti pire l'unità in questo modo significa paganti •. !Roba dozzina.le; _roba che do- ne tiri le somme. Le~ga quant.) se.rive iJ del aenei·e umano. ucciderla, significa toglierle il s»o mag- veva neressariamenle uscire dal gremb0 Duce e pc·i me la saluti Papini l':.nlelliAila luce di queste considerazioni si giore \·alor_e quell~ d! re~_lizzare la co- fasc·sta, per cui nulla di strano e Papini gen 7 a e la letteratura italiana di ~~i. ~piega l'istin!iva aspirazio~e- de)le mas- es1~tenza d1 n~e!~d, cl_1ver:;1da adopera- da buon fiorentino sa che l:i bolle da se lavoratrici alla loro unita ~1 class~- re m 11101~ent1_d_1vers1. . _ il vino ahe ha. Alla turba ~uddetla !anno • • * Esse intuiscono che se iJ loro ideale, il Il Cnst1a~es1mo I?er vmc~re do\elle ~~guilo qt,ei « pe::chioni»- ohe Voltaire Quello ohe a noi modestamente non và Socialismo, è universale, l'o_rganizzazio. org~~zzars, m _Cl~1es~ Unive;sale._ Il c.h.iamava « la canaille ècrivanle, caba- a fagiuol<,, e là ove il Papinj, che come ne che lo realizza non puo essere che S_ocia!Jsmo dov'.a I eal1zzare l lnte1 na- lélllle el convulsionna're . abb'.a.mo dello gli riconosciamo una ~ranuniversale e ~uim1i unita,·ia. Z!Onale proletaria unica. E ~iù per questa china, imbeslia!Jto co- de i:nlelligena, vt,ol fare il finto tonto Concepire un Socialismo partic0lari- '"=""""""""""""==== me un baroc-ciaio di Brozz,i, il Papil\i si e [in,gere di itnorare in quale galera sia stico - nazionale O di sétta - è umi- Nell'un·,ta· è l salvezza '· inJuria 2 ci viene finalmente a dire che :,lato rinchiuso Lutto il popolo ital'.ano; liare il Socialismo sminuirlo, tradirlo, isli ilaliani sono « honi il.alia.i 1 ,, si, ma là ove scrive che l'« inge~no ha bisogno, renderlo privo deda sua principale for-1 . . ;;011 c-aslroni che un po' annusano, un po' c;ome l'amo·e, di corrispondenza, di simd . tt. . d1 -ea1i·zzaz1·one « ... Se la borghesia nesce ancora a pa llu . b . lii pal1·a d"1 un cl'ana un po' cal<lo d'1'ntor la I a iazione e • - - · . . . . spe zzicano, un po evono, ma poi - • · - . 'd tt . 1· . ·ooal' in I droneggwre le classi lauoralrzc1, se essC' nJ·scono col lasc1·are la lelteralu.ra ai lel- no - (e di libertà, ag,giungiamo noi -) : l COSI e i «socia_JSllll nazi . 1.>, 1 può ancura infli"«ere loro delle disfalle. teoria sono la negazione del Socialismo 56 • . . a· tera ti e col rivolgersi a negozi più con- esser ~empre sul piede di guerra rinfei·- . . . . l . . nti è sopra/ul/o pe1-che z/ proletariato e ,. clu~;,;v·1e a tralteru'menl1 p1·u·dis·opp'1·ttan- ra certe nature ma le più la intri.stire . in pratica s1 nso von~ 1~ mov_,m_e _ viso. _.. - l'eazionari ed ant1opera1; 1 «Soc1ahsm 1 li. S' ha voglia a far batta;gEe del li!>ro e Dieci co=i lode! Risapevancelo! di tendenza di sétta> ne sono la defor- La siluaziu,,e c,,.utaSz dopo la guerra, fiere d~i libro: si riuscirà (lestuale) a met il..a libertà! Ecco la grande madre della mazl ·one e p'rovocano l',.mpotenza e la /"ha trascinato ai/e ~-cissioni. Questo fra- t Il d I tt ' p .. 1 I .<fno a lere i ibri :.n tasca a a gente per e- e eraì,U.ra. , ap1111o sa e non o L 6 r , zionamerJo di forze z·iuoluzionarie è la I M stasi del movimento. crelo reale ma non a Iarli leg.!(ere ed am- per esperienza persona e. ancando causa prir.cipale delle disfalle del pro- Il li r· · L'unità, dunque, è la aspirazio!lei la mira.re: li avranno se.mpre, come educa1a- que a Lutto ero a e misce m ,reramen-t.e, méta di tutto il movimento so~1a1Jsta let;·:~;;/aiismo sa che non ha nu/la da mente si dice, in tasca,, il che vuol dicre nel dolore e nell'ignominia. classista. Unità che realizzi l'uni versa- temere fino a tanto che /'unità prc,letaria nel podice. Non è vero monsieu1· Pap ni? E di +.ronle a lui fil0$0io e pensatore l ita' dell'ideale socialista, e che perciò Fra noi fiorentini ci intenderemo alla ad.fermiamo che solo in un.a socie-là di I non sarà restaurata e che esso supererà stesso costituisca la base essenziale de· sv~lla. u~ual-i, e d, liberi, il'inlelliigen:z.a e la Jetla Sua \, ·,ttor,·a. Un,·tà che non soppi·i- le_ sue ons1. pe_r quar.lc, prol_on 1 de e ro-_ e d -Nella prima pa.i·Le ri!lelle.nte !'e-sa.me leraLura possono ,iorire e dare all'llalia · · t · de· metodi uzr.ose siano, Imo a quan o I auoraton ma la necessaria vane a 1 · . 1. al - 1 1 . del male così conclude lo scrittore: "Un I il posto che le compete, rivelare il gran-_ P d h I ' ·fo 1·ta· d. metodo s1 scag 1erar.no contro lrz auora on. d reten ere e e uni m I 1 • governo sag_gjo può far molto per la Jel-_ e pensatore e prosatore che da lunghi infranga l'unità organizzativa . della L'unità proletaria è la salvezza! leratura - cioè non occuparsene a!lalto. anni è atteso. « iNella slo..rn.a. 1-i è ved1J.la classe è altrettanto assurdo che li pre- (Dail'appello in favoie dell'un~tà La lette.ratura d'ordinazione no11 ha dato !a miseria cui la tirannia na.poleonica r:itendere che l'unità presupponga un me- lancialo dal Bureau dei Partiti mai che frut~i fi.n,ti e le Muse son ra.gaz- dusse lelel!.ere francesi, e la censura pmttodo solo. I diversi metodi rispondono Socialisti Rivoluzionari, nel giu- ze scontrose che non hanno l'abitudine l~ficia q~1ell-2 romane, per non dire deletile diverse f_asi _della lotta; ma la lo_ro gno 1926). dii seguire le e direttive del governo.,,_ l'Ail.J.Slria che al:me:no a Mila.no ru più efficace applicazione esige un esercito 1..."'==-"'--~""""="'"""-...,... _,,....,'""""'....,,,..=z=,.,..,.,_m:,....z-.ax-._,.,,...,.._,...,, Per noi la cosa non è nuova e ohe pro- cauta del Papato•». E con questo riconoforte e quindi unito. scimento stonic oh · ·en oLfe.rt dal JJ trionfo del socialismo sarà il trionfo prio o~~ dopo che il fa.scis.mo e in suo · o e ci Vl e o - Il nobile obbiettivo della classe ope- . 1 d 11 . . . nomk il cont.adU1·o d=. nred~..-.n.io, abbia !'a.fascista Ui<o OjetLi, ci ~o al. d d" · li del lavoro sul capila e, e a g1us!Jz1a v " -.-...- 1o raia in questo perio o I nso eva- _L. d 11 . 1 . 11.. dis·'--·tlo ~m· possi.bilita· di crLtica, di a.- l& speranza di un lontano domani. per men 'to dalla depressione del dopo- ~ullo &irutlamenlo, e a veno su ipo-- '""-' -o la i'L t· d . 1· oh . ·1 . crisia, <iella ipace sulla guerra, dell'amo· xione, soffocan,do ogn.i. pensiero ~o, o. wer a ea popo 1 e e J. pane sip1guerra, è la ric?stitu_z!one dell'Interna- re sulla discordia ~ni Libertà ah~ è il presupposto lo~oo ritu-ale di tutta l'umanità so.ife:rente. zionale proletaria unificata c~e- a~colga C L . per lo sv'.luppo di una sana 1.etter~tu:ra, E~I. nel suo seno i lavoratori socia!Jst1, sen- ostantino arrar,. ·

L'AVVBNIRE DEL LAVORATORE Tutti gli solennizzava • anni nel il mese di 1-\prile l'organizzazione di Fontanelle suo • • ann1versar10 LA FESTA ReSS1\ ,, 11 fascismo io proviacia di Parma già suldo 3.:ille sue basi e la classe operaia faceva blocco intorno al fortilizio. Ciò non ostante la battaglia dmò un anno e fu aspra e dura. I comizi si sue, cedeva.no ai com·:d, le agiliuion1 alle agi !azioni. crollabil: la tunana società del Lavoro U presidio di gend;irmer:a locaJ,e - , edento J I socialismo. 10 carabinieri - era stato i-in.forzato con ,;,he si .sltoz,za nella gola serrata del proletariato. Il saccheggio, l'incendio e la devastazi ne 1 ; mpvr1ante movime.n1o che non ave- una compagnia di solda'.i e un pallwgl.i.o. va mai ripos<tto all'ombra del campani- I ne mobile di ~6enti. le, varca i CvilJ•ini angusti. della provin-1 La lotta questa volta era unpegnata a eia. Attird su di sè l'attenzione na.z.iona- fon.do. Ricordo quei g.io111lclon tristezza le ed est.era. e .con nostalgia. Nell'attesa serena, fer- Lo stato d'assedio non sgominò i pu- delle CoopePatlve di Fontanelle gnaci difensori de.I diritto del la v_oro e vane un movimento l'Urale ad una esat- le baionette non di.sperdevano più ,i dita visione e comprensione dei fenome,i.. 1 mostranti. Un" commissione .inviala 1n !t.a.l.ia dal ma e deci,s,a deLJ'urlo, iJ presidio prole governo social-democralico della nuova laa-io, deciso a mc-iir~ su questa tappn nazione Cecoslovacca, lo studia. Un in del suo doJoroso cammino p uttosto eh< signe economista spagnolo, Rivas More- cedere ,il passo alla barbaria che mina.e no, ne iJlustra le sue caratteristiche e- eia.va, lanciava aH'aria, messaggere di fe sprime.ndo la sua a.mmiraz,'one sulla Set- de e di speranza, le note deLI' umo de Con le eptohe giomate d'agosto 1922 ohe oulmina.rono, m giorno 6, con 1Ù sa.e,, che~io, l'incendio e la deva.stazione del" le più florii.de cooperative, il fascismo, ahe pure a.v~a dovuto registrare una di>"lle più ala.morose scon.fi.tte, ha colpito n~l punto più vita,le l.a classe operaia rurale del parnnense. Riesuma.re nello spazio limitato di un :iornale le gesta fa.se:Ste, oon ~utti d. sunj cri:rmni, nel!' intera provincia e per i duc anni, 21-22, clie precedettero la cosl def.. I.a ma.rei.a su IR.oma, è assol11t.amente impossibile. D'a.!tra pa,rle il compito che mi • I ' t!.COnomi.cei sociali è da rice:rcaa-si nel 5-0_ I Sorretti valida.mente dall'azione corag. cialismo ~ •bailcLno, o per m~lio dire giosa della minoranza socialista del Col'ella propa.ganda ahe, dcq>o il 1889, l'e i mune, capeit~ala da Giovanni Faraboli roico doti. Luiig,i J>Lusini, uno dei settan. I ~ima di quel movimento, la vittoria arla di Vllla Glori, fece delle idee soo,a...1 nst: ancori.. una voi 3. al prole-la,nato. liste colle quali creava nell an.im-0 delle UscLta dalla lolla più viva, più forte, plebi agricole della ba~sa par=nse le più amata di prima e. p ù sentila dai !aprirne aspirazioni d: un mutamento del- voratori, la Cooparaliva s incam.minav;, le loro miserrime condizioni sociali e I verso p-itt alle e più lwninose tappe. conseguentemente • primi fermenti di ri.1 Ma la reazione battuta, cAcciata anche bellione contro le classi dominanl1. Nel. dali'tdtimo suo spal!o, il Comune, nel 1882 s.i oostilul a Fontanelle il primo Cir l 1912, dopo un·al,:o le'1tat·'\'o nel per~o do della gue11ra, si pr,•se la sua rLviP!- c1ta nel 1922. Ii fa,msm,, compl l'opera sua. La guerra timana Finan.r.ia:ria di Madrid. lavoratori. Il 1920-21 trova la Cooperazione di A Parma •i.ntamto J'esercilo fase sta oo i-c..nlanelle wme segue: mandato -:la Balbo 1"41>iegava.Parma ohe Cooperativa dt consumo « Casa dei So. 1 a'\e,va a-esistito e vin,to river,saiva sulla t·ial1sl1,,: Selli spacci per vendite gene- provincia que.1ie disord.ina.te legioni che '1 abmenta.::;; 2 spacci tessuti, Magazze- i' T'S.ucce-.ssoclamoroso e mortificante ano ceni.raie i-,ei- vendite all"in.grosso; oan- 1·e-v-a rese più ,selvatgge e più beslii.ali. tina c0n lavorazione media di 2000 ql. Colla notizia che ci riempi di gioia e di cli '\1:10 all'anno; Macel.lo ecc. Con una rinnovato entusiasmo, ci giunse l'ordine ,·,md !a annu"le di L. 3.5C0.000.-. Cooperaliu:i Agricola: Terreni iin proprie.la ettari 300, in al.iiUo 500, due caseifici per la lavo.razione del formaggio parmi~ ano, oHicine rnacahine, ecc. Alla sua dipendenza lavorano ci.rea 800 famiQuando nel 1914, dopo lunghi a!lru :l., giie di salariali con altri 300 a'VVentivi premeditazione e di preparazione, il ca- La produzione annua supera L. 3.000.000 p'.tal ,s;mo mondiale aJ:filaiva ](' armi da Cooperaliua Terrazrieri: Con.cessionaonsegnare ai popoli perahè m n,,me dei ria di olbre 150 ettari di bosco dema.niala patria - <lella loro paLria - si scan- k; gestione di un cantiere di sua p.ronasseru lerncemenle, e le µrime deinsi prietà con bindella e s~heria eletLr:ca oubi CT.ina.cciavano già sull'orizzon'e !0 per la lavorazione del legname con un ·roana.ne cala.olismo, la nostra orgaruua- movimento di affari di oltre L. L0C0.000. ;.ione aveva già tJatto dal sac•ificio co- Cooperaliua /'Emancipazione: Spe.ciamune tutta 'lJ!Il.a fioritura di vrg,rn.i.s.mi luz.ata in lavori di costruzione, di boruche la t.ecni.ca a,cquisita a.n tant. ann.i a ,ica ed idraulici, con un movimento anveiva resi se non pe11felli, stupendi di {01". ILltOdi L. 2.000.000.-. za, di vita e di bellezza m0rale. Biblioteca popolare Edmondo de AxùALla cooperativa di Consumo denorn.i- cis, ricca di oltre 6000 volwn: e oolleuonala ,, Casa <le: Sooialisii , si aggiunJe ru di gi-0rnah, riviste po.liL:.ahe, di ooltula Cooperativa at,.6:ricola, la C~al:va ra, agrarie, ecc. .Il terrore regna sovrano. Le donne si asserragliano nelle lo.ro case strJ.Otgen.dosi aJ s..eno i bimbi !}iangenti e tremanti. Si spara nelle finestre. F ontaneJùe centro, la b~glioteoa, lo spa.cc10 tes.s:uti, il caise.ifi;cio, la succursale di fermata tram, i m~a.=eni centra Li, la cantina, Villa Rossa e caoa Faraboli s.ono le tappe del rogo e de-I sa~- g.i.o. Comp·.uta la .sua opera l'esercito mercenario si ritira carico di bottino. Ha distrutto, in=d1a.to e rubato; sopratutto l'lllhato. W. iJ f111Scismo, W. Munolinj. In poche ore .am:ilie ~li spacci succur eaili di R~ian.ca., Sta.gno, Ra,gazwla Pieve, S. Croce sono distr.utti e vuotati. La stessa s<:llie su:bi.sce il ca.n/ii.ere con se !S}ieria elettrica sul fiume Po. cVll.l..lA(ROSSA> Sede degli Uffici di ammini1olrazione e della Esattoria Consorziale. lerrazz.ieri, la Cooperati.va ed.ile e la 131- Seriori.e risparmio, «Credito del UU.>Oblioteca popolare «Edmondo De Amicis ro»: con ci1'ca un milione di movimento. Fedele alle sue or~gi.na.e aJJe sue tra- Affiiancali alle istituzioni cooperati~, sono imposto, a.cc~domi a scrivere queste no~, è quello di il.lustrare la cooperazione di Fontanelle. Questo compilo mi è particolarmente facile in quanto, con J'org~o di esserne stato un mode3to colla.boratore, ho a'Wto il dolore di assistere., impotente, àlla sua diatruzione. Non per qllelSto però !'es.posizione che vado facendo sarà influenzata da afferione di compaternilà con che potrebbe determinarsi un fenomeno ottico ohe predispone alle ~era.ZJioni. A sette anni di di.sta.nza dal rQgo, in terra d'esilio, con la visione tonnentoaa sempre viva di un proletariato, di un popolo adfamato, assassinato, reso schiavo· A è poss:ih:.le consel"Vare grande pa.rle colo Socialista, sollo la denominazione di « Circolo Elettorale Democratico »). F11 appunto il 15 aigoslo 1902, che un gru,ppo ardimentoso di contadini della Lega braccianti cer-cò di tronteggiare un lungo ,periodo d. ai:Si., dO'VUto alla rea- :r,..one padronale, con la costituzione di un Monte Frumentario. Lo scopo del Monte doveva essere quel.lo di anticipare vano ai lavoratori comparlecipanti, da resti tu.i.re aU 'epoca del raccolto. Parecchie lasche si V'UOtarono nella costituenda Cais.sa Cooperat va di resis1enz:a del Monte, ma lo ,sforzo generoso rag- ~unse appena la somma di L. 7:Ì2. L' iniz;iativa non ebbe corso perchè sorse ad annullarla, quella di una CooSede dei magazzini centrali della Cooperativa, cL.zioni socialiste, il prolela,riato di F-0n- le organizzaz:oni sinda,cali e la Sezione tanelle lottò strenuamente a fianco del del Partito vivevano di vita intensa. pe.rentoriio, da parte deJ. comando locale La roccaforte della bassa pannens,e P~to, per il non intervento, per la neu. . Pressochè tutti i soci dii una coopera- di pubhli:ca sicurezza, di anbandon.are i I ohe tante lotte .weva sostenute e Yli.nte e trahta. lwa !o erano _anche de.l'le altr~. Le azien- nostri posti. La disobbedienza, diceva I Lant<J contr,ibuto alla causa del _prole-- E quando il proletariato di Parma cil• de di prod.,uz1one fo~_vano du-~llamente l'ordine, avr~ p<>rlato come conse- Lar"a.!u e del socialismo, doveva COllltidetà, disorientato da un lungo periodo di aJ consumo la m.tgg1or parte dei prodot, guenra un altacco delle forze armale del- rarsi annientata. lotte intest:ne permetteva che s1 basto. t'. (latte, f?rmaggi, burro, uva, grano, fa,. /' eserdto e della gendarmeria. I1 fascismo 51 era presa la ~ ririncina.ssero i socialisti raccolli intorno a lì rme, carru, legumi, Je,~, pollame uo- 9Z2 I f' U nftta d.i p L' ttac,co M. Serrati in contTaddito,io con M\J.S.ljo va ecc.) realizzando COSI il passa.ggk> di- I Qu.esto la sera del 5 agosto 1 . Ul su a ~ot lalJ . armda16· att' -~- lini F tane.li _,11 d" _,, tt od . e· . . . ",<}; di rii. OOIIUI\OUl o e ore e ma ULO, iU· , . on e d.'! a lesta I tutto ,:1 pro ui~·e_o. pr uZJone_--consumo e f~r.ma.n<lo 1 _nummmo in oons1j9Uo g~erra le 10 tu.Uo era distr,utto. leianato _della bassa parmense, si mani un J1S1e-mearmonico, vanta,ggioso ed e- p.ropr1O nella stessa sala - la sa.la del I Dopo ttr d" fur;· beli . .1 festava cittadella inespugnabile di fronte conomico. La cooperazione vera oons.i,gli - dove nell'opera di pace era I t qua_ 0 ;re da~!'- _ra t ~ 1 all'infuriare ,della campagna interventi- 1 • t stata forgiata una si potente opera di ci-I bpaese.d.a.mer~~ipotz:ta ' ~oessad~~~ m1 sta R ,<' • "deaù.i ba.s I f 1 ·1 d' aa- en= eva am.nware 1...,....., a · a&-0ru I ate sulJa ciottrina f ascismo Vl là e 1 pro.gre.sso umano. lJ d ost . '. informi socialista avevano determinato ·1 s l . . so eone- : a.g o m a.mm8!S&1 e !egjgjamento. I uo a Ma la rea:tione, che questa volta s1 N~z1ammo - non Cl r~~a al_tro da hnna.nti, il suo sa.crifio:o di vent'a.nni. S-·vt d ,,_ 1'1 1· cllJiarna 1ascismo, avanza. Quà e là, ne11e fare - la resa col Comrrussano di P. S Suite invr.i.e briache di odio e di ,Jw,1 ° opo cne ta 1a entrò ia guer. G-aJl ah al d d' ' • . • ra con ·1 tribut di . diiverse province ita''---, n~•~~ con- cav. 0 e era aSSU!rto gra O I cool, squadre ,i1 cauuce nere e~ carabi I con o tutte le org11.nu J..ld.J.u:e: ~ ...". d t mili". d Ila . __. . . . zazion.i : d" . flitti san.6uinos· c d I p I C I coman an e tare e pl&Ua; C<1 · 01er·, .nmas.e a tutelare il diritto del fuo. che P., ~~~ et 1d.i~udellec~opera~tVl "" i; ase e opo O e a vuta asruouraz·one che .i saldati ci avreb I c..,, brudaYano alla salute del f.a"Sklis:rno _ 1u ~~ ..en e e erv, s1 coshtul mere del lavoro sono infrante e rrsor • ti Comitato di Assislenz.a ,Civile e l'ulfi gono. l comitagi piacentini eh ilarbiellini cio Informa.zi'oni per le fami,~ie d~ ri scontlinando provocano, nel febhraio del ahiama-ti. 21, il primo eccid:o che insa.niguina le M.a viscidi volontari del sospetto, com v'ie di Susseto. l'.11enla ancora nel &UJ citato libro T. P., Il aLirna politico è cambiato; la violen. 1 patriotlissimi imboscati che si erano as. za protetta dalle a,utorilà; l'impunità, la I su~li il compito di fare gli eroi al fron omertà, 1'ii.nc:tamento alla bel<va uomo • le mt.e~o rubando il mestiere ai birni ,:I; scaten.ata daL!a guerra hanno già segna. professione, tentMono c0lpfrt., pro,prio ,o l'inizio del disfacimento morale e ciattraverso la suu azione di assistenza ai vile deli'I-ial:.a. ri°'.1i.ani.ati e le viH"me della gue-rra, le G1i assas.sin.i in provin.ci.a di Parma di- ~iate or,ganizza.uoni di Fontanelle. F, v~lano la cronaca eroica e vile di ogni ; ci? mentre i suoi s0ci si trovavano ;n giorno. ft:mcea a soffr•re ed a monre... sorref. La periferia è però a t-ta.coata e il 10 jt1.' ~os_l,_dall'i.n.effabile confor1J di veder- aprile 1921 si ha la pr,'.ma di~truz.ione I • 51 m_&_·d_te1a le isti_Luz.ioni, nate da 1· l=o dello spa.cc· I.e d · p "' IO suocursa 1 ieveoltovi1l ~1Cl, st:rumemti della propria eleva. le. Nel settembre 1921, wia squadra ài I zione morale e m ,t.eriale, Si vol=a ,giun- operai della Cooperativa di lavoro al l ~er~ alla ~hiu.gura della Cas:i dei Socia- ritorno di 1.ma faticosa giornata d,i duro listi e ali mt.ern.amento di Giovanni Fa- lavoro, al torrente On.gina è a.ssaù.ita a I r~li. 11 tentativo falli, ma in quelli> -:olpi di fucile e di rivoltE111a;una ~-enti:na S • d • • . . . . pnmavera del 1?16 Fonia.nelle era n<>r d' f ·r · · I pacao q1 alimentari e feaauh, ddla B1bl1olt'ca, e aede del movimento sindacale e politico la secon.d Ila . '. , ' . .,..- 1 e.n • insan,gumano e strare poJve:rose a vo 1n islato d assedio. cli quelle campagne clie iJ loro lavor 0 de.i propri.i aiff.etti per un angolo remoto I perativa di conswno della quale ne fu di ten-a patria, ed in riconoscenza della deJi.berata la fondazione nel 1903. Il dopo guerra Con l'anima del forte, di colui che sa di '."v~e soddisf.atto sempre, prima dei suo, 1 do-veri della alasse, il proleta,ria. to di Fontanelle, iriprese nel 1919 la-sua marci.. radiosa. aveva rese rigogliose di messi. li 25 d:.ce.mbre 1921 itl proletariato assedialo nello spaccio N. 2 a Fontanelle si d"fende e scon[i~ge gli assassini. Latteria e CaseiJicio per la produzione del formaiiio pannia-iano. bero sostituiti, abbandonammo il nostro posto. P:ova di sacrificio da~ dai suoi ligli, de- 11 primo spacc·o però non fu aperto dicarle alcune colonne di ~ornale; non al -pubblico che il 10 novembre 1904. è più possibile frazionarsi, localizzar~. Una sola passione domina, angoscia ed esalta: La Libertà. Un solo, un grande ricordo spinge a volerla conquistare (on tutte le forze, fino al sacr.Jicio della vita: I nostri morti tutti ohe si ergono in Hetira ~iesca sui nani corazzali, e la cui voce rompe il rumore delle catene. Fatta questa premessa 11:torno in «va.,. dea&, a Fontanelle « nell'ultimo paese del.l'ultimo comune e pertanto nella capitale morale della pro-;i.n.cia d1 Parma • oome usav.a.no clnamare quel bor,go, con a.midli.evole, bonaria e sah.erzosa ironia, gl.l amici « Géacobini ». Se in wi rapido i;guardo retrospettwo, apparentemente privo di interesse, mi attarderò in forma volutamem.le hreve e ca.st.igata a regi.stra.re le tappe del fati. e.oso cammmo di questa meravigLio.sa organ-i=azione, i,gli è peroh~, credo, gioverà a rendere più scottanti al cuore di tutti le fiamme ohe lo ars~o. I Oli albori !L'atto di nascita della Cooperaz.ione di Fontanelle porla la data del 1902. (Lo spirito ohe portua in età cosi fio1b1oteca La Cooperativa era sorta con un capitale soci.aie di l. 570. Il primo bilancio 1904-1905, si chiudeva con un movimento d' vendite di L. 24.200 ed un utile netto di L. \.495. Un trionfo! La derisione degli a'VYersari che ne a.vev&no preconizzala la fine a breve scadenza cessò per fare posto alla lotta ohe s'ing~giò subito rabbiosa da,J vecchio mondo de,· bottega, conlTo la Casa dei Socialisti. E dopo? E ~i? Quale e quanlo cammino, commentà l'amico T. P. nei suoi cenni storici del movin1.ento operaio soo1al:.sta d: F onta .. nelle. lo marcia La maraia. a.sce:nsionale continua Li cooperativa passa di successo in :,ucce,s.. so e di: vittoria in vittoria. Non mancò, a vero dire, qua.Lc.he tentativo esasperato di soffocazione da parte dei clerico-agraci ahe riuscivano sempre a mantenersi al governo del Comune. E nel 191 1, dopo unal ~a serie di attacchi pa.rziali falliti, fu iniziata quell'a11ione che passa so! lo il nome di «Dazio strangolatore». Era troppo ta,rdi però. L'ed<licio era 1noBianco Fra i reduci d1 guerra di Fontanelle si costituì la ~rima Lega Proletaria della provincia di Parma. Le Cooperative alimentate dai reduci della t.rin.cea riprendevano con più snellezza il loro cammino. Una vecchia Società locale costituita li 22 marzo 1922, nella frazione di Pieveoltoville, mirabile di beJi.lezza e di e!"l'ismo, il proletariato si difende ancora ero·camen.te rigettando i mercenari ma lascian<lo sul terreno due compagni Attraverso a questo alterITT.arsidi lotte parziali e sanguinose si arriva aH'aigo. sto 1922. nel 1893 venne trasformata in un IsLitu... tJ lo di Credito, ramo speciale della Casa dei Socia.Li.sti, con fun1:ione di Banca del Lavoro per operazione di prestiti, depos:ti, sconti e funzione di esattoria Consorziale della Cooperativa. Terreni incolti sono occupati e fecondati, non al bene della cl.asse, ma della comunità. La distruzione sBccheggio, l'incendio Magnifica di operosità, tutta intenta a creare su solide e s·cure basi gli istituti della Nuova Società, FontaneLle proleta. r.ia è refrattaria alle lotte interne. Alla rivoluzione delle chiacchiere, ali.i fede nel mira.colo economico e sociale, i lavoratori di Fontanelle preferivano la fervida e costante operosità di ogni gior. ne• che compie gradualmente ma inesorahlmente. i;J armonia con le leggi della vild, la ,era opera r,;,voluz.ionaria di demciszi,,ne dei privilegi, delle caste e delle classi, cost.ruen.do su fondamenta ilDAllo ~cq>ero gene.raie di fine luglio 1922 H proletariato di Fontanelle che non aveva avuta ancora nessuna defezione, adenisce co11 tutto il vigore delle sue forze. E me.nlre .i.I proletari.a.Lo di Parma, in uno di quegli sian.ci di generoso eroismo che la storia di questa parentesi nera e infamante della v.ita italiana registrerà come un.a delJe più belle pagine, si trincerava nelle vie dei vecchi quartieri per difendere, cOIJ sei gjorni di Jot.ta - quaJche migliaio contro sessantamila _ i di. riti: deJ lavoro; a Fontanelle bivaccavano circa oinquecenlo e~ nere, armate ed a llrezzale di tutto punto, senza pera! tiro osare di atlacca,re. Un ~ppo di ardimentosi presidiava le Case del Popolo. La mattina del 6, domenica, il sole .puntava aippe:n,a timidamente sul.l'orizronte quando il rombo di una interminabile carovana di camioru rompe ~a,rha. tamenle Dl silenzio mattutino. Canti, gri. da oscene e -seLv~ si ai!zano da o,gni pa,rte. . MkLle, òuemiJa, tremila, cinquemila. i resti disordinati dell'e3e1'cito Un.no ab.a risalivano in rotta il Po entrano in paePer tutta la giocnata il loro '!E1'idò d, ~erra s: co:i,fuse col crepitio delle fiamme 1• co\.:'u:rlo i-auoo dei muri, dei pavimMf e dei soffitti che isi abbatteivano al 6'\ olo Gi.< mal:\ di l1;pudio per , bel~l.ieri e {:et t tb1 He.ga: locali, molti dei qu-ali, in umone a privati la.da-uoooli e ooll'a.iù~ ùellc aulvrit.à, si, appropriarono derrate mobi.l~ st,-,Ue, eoc. Bilancio se facendo crepila.r le mitra,~e, i iuci.Ji, le rwoltelle. V d na es(_rizione llllinuzios,,. è impos.siCacciato daLle autorità dai posti di b:i!t: Il hnco alimentato d,a materie indifesa, il proletariato si era accentrato tiammabdi distrusse quasi tutto. nelle campa~ne pe:rileriche ed assiste-va A Fc,ntanelle, centro deLlo 9Pa.ccio acol cuore sanguinante, irnpotenk ii.me.nt;i 1i non è stato possibile trOVMe Tragiche vis.ioni di ~uerra compendia- ,paJc.b.e cosa c.he ne ricordasse l'esistente in poche ore. za Della mera'\';gl.1osa hiblioteca nequ. _ Soltanto: in guerra i,! proletariato era n.a traccia. costretto a morire, ad ammazzare e di- Non .una pezzra di sto.Ma f.u trovata. ne}:. st.r~ere al gr:do tii Sa.voia; in pace era lo spaccio marrifatture; parte rubata par ammazzato e gli si dis~a la sua Le bntt<:iala. ' casa al grido di viva il fascismo, per A --L- I ~~,1- li M filluw:: .? ~-1:'~tti · dei com1D81!1'riussolini. Oiagi questa di:stin.zione di no- l>.mco.,ieri furnno arse. mc non ha più raig.ione di essere. Nel caseificio e nel macello i maochii?l-eced-ut:e da violente detona.ZJiooii g,.. nari, che non potevano bruci.are• fizro.. gantesdhe colonne di fuoco strisciate di no meliooloSAine.nte spM:Cati, c~orti e b-ianco si innalza1Do quasi a lambire iJ so- defc rruati cr,n bombe a mano. Le __,_._,_ -le La fuaile.ria oonf nel! stra.d Il d - ... · _mua , e e, 1 rame per Li. lavora.z.ione del latie' furumore spezzato da1 canti .e dalle -ida ron·, anch'e=o _...._,~,,.,.; te --'--'l d d1dh d · · · &· ......... =-.....a e -.,nai a.t. a sa e ei raproaton soifuca t&1 ut!lo coLpi di rivo1Lella, di pu~a1e e di a:oo.tt l

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