L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 50 - 15 dicembre 1928

A.NNO XXXJJ. A. P. ZURiLGO, 15 DICE\MSRE 1~. iNwn. 50. ------------------------------------------ ' Telefono 4475 (Seinau) - Conto-Chèc1ues N. Vlll-3646 SEV'FIMANALE DEL PAR'FrFO SOCIALISTA: l'IALIANO NELLA SVIZ~ Abbonamenti per la Svizzera per f arrR() 1928: REDAZIONE: AMl\-llNISTRAZIONE: PREZZI DELLB IHSBRZIOIII: Un anno Er. 6; sei mes-~h. 3; ta-e IDe5Q fr. 1,50 , L' ,fovenire del Lavoratore , Lommissione Esecutiva del P. S. I. pe, lkca. n i.pa~io cli linea (laqbeua una colonna), ao Ceot. P~ l'estero: Un anno m-. 10; sei mesi fr. S; tre meai fc. 2,50 Zuri8o Zurigo, M.ilitarstrasse 36 P<tr réclame continua.ta, prezzi da OOBVemni La ooltuPa soelallsta nostri Lempi, il ristabilimento deìto spirito socialista di classe. e la diffu_ &ione dell'insegnamento marxista che se-lo può aiutare a comprendere ne: loro insieme e nei loro rapporti slorici gli avvenimenti isolati dei singoli paesi, di •cogliere le conclizioni cli ~,·iluppo del'a socielà e, conscgucnternenle, la pos ·:bi\il,\ di ,·itlo. ria ciel socialismo. li,li preferiscono allearsi con i partiti borghe.<;.i piuttosto che con i comunisti, e doYe i comunisti prefer1. scono aiutare l::i reazione piullosto che i socialisti. L'attuale sosta del movimento operaio Ciononostante è nella 11nilù del prol('/arialo che risiede la possibi]i_ lù ~er il rnoYimento operaio internazionale di rilro,·are il proprio vigore e la propria capacità dazione. cli conquistare la maggioranza del ropolo 11ci paesi democratici, di spazza1·c :1egli :ili ri pae~1 la forza della reazione, di mollip!icare la potenza cli irradiamento del ~ocial fimo. La situazion& internazionale Il capitali$no è uscilo villorios.o dalle gran.di prove della guerra e del dopoguena. E il man.do, dopo la guerra mondiale, si è stabilizzalo. Purtuttavia, nel Lontano Orienle, sullo sterminato suolo della Cina, si è compiuto il !"alto meraviglioso deL la rivoluzione nazionale. Cenlo milioni di uomini che hanno realizzalo la ri,·oluzione borghese, che combaL lono per la liberlà nazionale, e tulto un prolelarialo dhe si desta e fa i suoi primi passi su1la via della lotta di classe. Tutta l'Eu,rnpa orientale, con la Russia alla test.a, ha compiuto la ri_ voluzione agraria. Su un territorio dove abitano i flue quinti dell\1manità, la rivoluzione agraria ha rovesciate le fondamenta feudali del!a proprietà. e la classe contadina, com pìula la i-ivoluzione borghese, si innalza a concezioni politiche e sociali. doppiarncnlo di pazienza da parlé elci prolcta rial o. La situazione della classe open.LIH europea è inlcramenle dorni!Ìata dalla/contraddizione Ira l'ampjezza del movimento proletario e la por. tata insignificanle delle sue viltor1e, Sul lerrcnu pol.il'co la classe operaia nei paesi democratici, ha. t;Ollquistato nna pos.izione parlamentare im.p.orlnnlc. ri!a quanlo tempo o~co1 _ rerà a11cora a.ffincltè la proporzione del 40 1PCr cento dei mli raggiunga quella del .31 per cenlo'l In altri paesi è il [asc.isrno e la ditlalura rivoluzionaria che si sono im_ poste. Quanlo tempo dO\Tanno ar. lendere questi lavoralori clemoraiz_ zati e sofferenti, per la propria libc. razione? Infine, sul lcrrcno culturale. nel quale i progressi raggiunti sono notevoli, quanto è aniora forte la dominazione delle istituzioni horghe!-'1': la chiesa, ed il cinematograro. la scuola e la stampa! In qnestò morncnlo il doYerc più i111eortante dell"lniernazionalc socin.li~:la consiste nell'affermare \"ideo. logia ci('l/a lolla e/i" classe elci prore_ /1· rial o. Il riml:!dio: l'unità Non si lratla de!la possibilità · di 1111fronte unicv del proletariato 111 . La situazione cli ~ pauso del Y'sla di un'n.zionc pralic-a. La tallica 1110,·imcnto operaio è delenninala del fronlc unico è ~-tala troppo screanehc da un"altra circostanza: la di. dit&la d:dle mano\Te conrnnistc pcrlJ ·.-:ione del prolelarialo. ehè se ne possa riparlare. ~on s: Ì\oi Yiviamo in un pC'r;odo in cui lralta nemmeno della possibilità di le Yilloric elcllorali appaiono scn.z:.r ttna n'aliz.7,azione immediata della urnlore? :'Ifa un prolelarialo unito nità. co:•t;tuirehbe in Francia il pari lo Ciò che si dcYe fare è coltivare il p:ù forte e in Gc:rmania ragg.ruppc- pe11:i"crn nella possibilità fnlura deL rcbbe in p-ochi anni la. nu1gg on1nz~1 t·uniln operai;_,, e non lasciare che ciel paese. La forza d"attrazione clcL i'idea dell'unità ciel prolelaJ"iato ;'idea serialista ~arebhe la più gran-· scompaia nello ~~oragg·anwnto. le Je forza del mondo; la clcbolczza d;scordic e 10 lolle d'ogni g1orn.o. del proletariato nei paesi di rea7,io- 1 laYornlori d'Asia. <"he. nell'innc ce~serebbc o diminuerebbc. fcr1;0 cli uno ::-frultamenlo feroce. si La • f)ctw,'a, sa rcbhe se 110·11 in lei·- s,·egliano all'a;.ione, i la Yoralori a1·01ta, al111e110 ra1-:·co1·ciala. 1ncr;ca11i che, nel lt1rb1nc di una lec- Nell'Europa occideulale, nei paesi di Yecchia democrazia, ove la rivoluzione borghes,e era già slala com- ~peran7e e realtà piula, e la libel"là politica già con- Tutta l'Inlernazionalc a,·ern conLa loila contro la guerra, ra.•iulo nica raffìn,1la. f i addormcnlano, clebda appqrtare ai popoli coloniali nel bono trovare 1a strada dcll'rnlernaloro sforzo di libera;,:ione. sarebbero zionak. I .a tra. formazione progrf'~- inconlcstabilmcnlC' più ,·igorns: e più ~1,·:,, che s'opera in mezzo a cri~i cliL dlìr-,1ci s0 la •c-·s:ione non gcL!assc fìcili. clclla Hus ,ia elci SoY·e1. cle,·c c-01-,lanlcmenle J'un:1 contro !'nitra ·e a1>rirlr 'a !>lr:1da, nncora chiusa cleL du0 a!: del prnlclariato. r ntesa <"Oli il soc.:aF!>·110 inlcrnazio, quistata. la guerra rn()11dialc non ba cepito delle grandi speranze nel J"i_ apportato alcun camb;amenlo d'or- sultalo delle elezioni di qucsl'::inno e dine economico e politico. Il capita- dell'anno prossimo nei orand 1 SI.ali lisrno non è slato colpilo; e non è ca;pitalislici occidenlali .. \ q'lale rea~- che lentamente che la classe op-e- là hanno approdalo queste speranraia si dirige vei-so La conquista deL zc? In Francia. il 11arlilo socialista. la m:-igg:oram:n. e ciel polNe politico. malgrado il lrad:mcnlo di c·as,;c dei [n Italia ed in I:,,pagna, il lr.onfo di comunisli, s'è fortemente affermat0. <liltalure fasciste. Ma atl11almente s"è affermalo Poin_ In taluni paesi questa oppo:-.11,10. 112.k. ne Ira sociali.-,Li e comunisti è ch·e. Sar:"1 allora rhe il poi o della sto_ mita cosi grande cl.~ o.cmhra.rc irri. ri;, 1,a!i•Pr:°1più nipido. e nl 1wriorlo ducii>:k. cd i prokia1·· pieni d: dif. alluale cli letargia. ~uC-C'C'dcrà per •l lidcnza fii uni ,·cr,;o gli all1 i. sem.- pi·0lc!nria!o un pe1·iodo nuo,·o d; albrano •C'mJxe meno cfoposli ad ap. liYilà ri,·oluzionaria. ConlPmporancamente. sttll"altra r\ carè. In Germania la socialclcmo~ra- ,·a dell'Oceano. si ~yi"uppa e si arma zia ha riportalo un gros~o successo una nuoYa potenza: il eaDilalisrno a- elcltoralc, m.a dopo la ,·illb1·ia. sono mericano. che, al di~opra delle frnn. vcnule le preoccupaz=on· e iT nsulla_ ticre degli Stali Cnili. tende a con. to fu dopo quallro settimane di dif. quh.lare la supremazia cconom~ca ficollà la_ formazione di un go,·erno 1110ndiale. Lo s-..-iluppo rapido de11'e- clw 11a d1slrulle molte illusioni e ciiconomia americana. lo spostamento ,1perso molto enlu, ·a~mo. In InghtL della politica mondiale Yerso le ri,·e terra. ii partilo laburista conla su udel 'Ot;eano .\tlanlico. l'ingresso del. na vittoria elelloralc. 1\Ia c'è da dul'Oceano Pacifico nella sloria mon. hilare che il go,·erno che uscirà daldialc, hanno conferilo all'.\merica la magg:oranza eleltoralc aHà delle lq pos:z:one cli tuù:c:ola inallacc·ab1le, serie difficoltà che gli ,·crranno daJpos·zione che l'Inghillerra occu:po la Bor a di Londra. come ck1l piu per lru1lo tempo e che da una dozz1. piccolo ,·illagg:o del Pae~c di G::i_lles, na d'anni ala perdendo. La clas-sc o. da Ginc,ra ,come da Calcutta. da upcraia americana. appare solidale in na serie di problemi cliffici·i di tropqualchc morlo con la polente oligar. pP ìcnla soluzione. chia del proprio paese. C:o_tiluita Tn Quci;ta conlrad zio11oe lra le spcaristocrazia operaia organizzala in nmze e la real:ù ollcnutc, qucsla disindacali profc,:, onali, è po'ilicamen sillusionc c-i-011 r·a del nroloclarialo te neulra, inl, rn:11ionalmenle rnclif- - in un.epoca in rni ii più pie-eolo ferente, si troYa nella slessa siluaz'o. 'i progre-; .. o riyc::te un"importanz,1 ene in cni si tro·,aya la classe operaig I norme e 0gni ,.· lor:a in1p0r,anlc, inglese Lrenl;1 anni or sono. e ,·i re- rc-aliZJ:aln a pr~n, di cl·or7,1 prodigio ~tcrà ;inco1 a pe1· lullo il Lempo in si resta senza. dfcllo liberal ore - - c:u i la radio e I 'ae1·oplan o non s1 sa- cosi, I u· ··cq1 ,o. i prnhlcma psicologico ninno i111pac.lro11ile dell"Oceano. e polìlie:1 di qucslo periodo di pm1sa. pia11:1re lr clivcrgenz.c che' li ~·t·pa\·a. OSK.\R POf L.\!,. no. Sono questi i pae;-i in cui i socia. -o- o ~ . r1nnovars1 o morire l I Quamdo nel 1921 um ordir.e venuto as- mocrazia operaia è, neiUa sua forma p'lt· sai da lontaaio fu obbediito da una parte ra, repubblicana, antidinastica. del I artito Social13ta Ila.Han'.>ed Ame- Recentemente gl~ a.mkii di «Rinascita ceo Bordi,ga, col cawel:lo in le~ia, urlò Socialista» ,in ;polemica con <Un mio ara! Congresso che il Partito Corr.unista t'oolo aipparso nell'«Avanti!» mi domand'llalia era cosliLuito noi tutti sentimm,J davano di definire i tenniimi del r.iforche si distaccava dal Partito un"ala che mismo. Mi spiegherò con alcuni esempi. f.pir"tualmente non :1e faceva più parti!. Il niformismo i:n Germania era quello Se iJ modo e il tempo della soissiooc cornhalluto da Kaullsky e che credeva possono essere considerati a ragion VI!- che il socialismo fosse, sulla specie allerduta quasi come scelti appositamente nilatis, compalibile col Kaiser. Periodo di sosta QuC'c;lo !·apido e~amc ind·ca c-he razione in!.crna;r,io11alc del pr9lelariato è limitata. Finchè ir nrole!a1··a. to nas~ntc dei paesi co·oa·ali non a_ ___.,-\.'r;°1. ra~gitu1to il medesimo fronlc .. e non si sarà unilo alla clas,e opcrn1a inlern.azionale: r:nchè la potenza coloniale del cnpilalismo ame1icano non lro,·~rà alcun contrappeso in un mo,·imenlo operaio organizzato eco110111icnrncnlc e polili,-amenlf), dotato di co,.cienza di cla~.e e :mheVLuo e.li s:olidarietà inte;·nazìon::tle; fino nd allora il proleLariaLo non potrà $perare che in avanzale lcntC'. 111 succes:.i occidcnlali. ma 11011nella ,·Ilio. r'~ 'i)ai limiti della propria potenza deri,·ano t do,·eri dcll'Intcrnaz onalr. ... :"\on si tralla più ogg; di ~pinlc lrion[ali. il movimento operaio è coslretlo ad avanzare oggi Jcntamcnle, pcnos.a.1ncnlc. moderatame!1le. Questo stato d'arresto del rno,·1mc11 lo n_ p<'t aio i11lnnazionale, ·n un per_iod.o che è _-uyitilo tra due rivoluz1on1, b1- !->og11a,.·<·011oscc-1"10e :-ludiarlo :-e voglia.mo comprendere i doveri e le pos~·-bililà dell"azione inlcrna:-1011alc. ... (oniro l'a,·anzala dc1la c1asse operaia la borghesia impiega tutti i propri rnc7..z;: b,rnche,lì blocco borglwse. _rev1s1011~ delle cost!l~17:ion1 bo1·ghcs1, soggezione degli sp1r1t1 allran'r~·t> la chic~a. la ~,c-11ola. 1:1 sla111pa. ccl infine, l_a_forza. h_ru!ale, il fasci~mo. Su tutl1 1 lerre111 s1 svolgr_la batta!!li~1. Ciò esige nn accrescimento cl"o,·gànizzazionc, d'educazione, cli c-ar,.ac ti1 cli !olia cd anche un rad- a p3r arre::are il maggior d.ann.o possibile In lta,lia la prima forma del ri:fonmial movimento ilal'ano, il fatto perma'Tle I smo fu il Giolittismo, dopo che la presu] la linea dei falili naturali, che devono dicaz10ne di Pr=polir.i a,veva dato a,l lc.gicamente avvenire. movn.mento operaio i.l bel regalo di un Diverra· quella comunista l'opposizio- tolstoianismo sciapo che aveva la slessa ne storica di un'a,vanguardia proletaria differenza di forza che passa fra il Jarno si esaurirà rapidamente, questo può brusco e la vodka. anche essere, dal punto di vista che no,i .La seoonda, assai più dannosa, ebcggi eleggiamo, cosa secondaria. Perma- be marufesba.zioni graivi.ssime. Sollo la ne il fatto che il comunismo è in Euro- Si inta del riformismo tutta la ,;uonen..t pa, oggi, fuori dai hinari del sociaFsmo. di Reggio Emilia annunc'ò alla DirezioI ri..,u·1aq d. tali siluaz one ~o;;o Che il comunismo si sia messo contro n( eh.e s1 sarebbe astenuta (nel 192;!) dii ai<: la confw ione ciel/o roscien::.a iii socialismo tanto da ridwre la sua a- c:al votare r.e non si prometteva di fare operaio <><i l perd11rnre cfeila sci.'". z:one esclusivamente ad una lolta conlr0 la collaborazione. Altre regroni - eguaJ_ sionr. di no' è ;:,arso a la.luni un inaudito mi- n1E.nte calpestate dal talJone f~cista - Le delus· oni delrepoca proyoc.a.no sfatto, un cosciente aiuto alla reazion.e. tion r:i1formiste condussero enerJicamenpresso taluni una completa in<liffc- Quest'atteggiamento suggerito da Mo- le la lotta con risultato Lusmgh'.'ero (vercnza e tras.cinano allri ,cr~o uto- sca no·n è invece altro che la logica d" la Lomelli:na). pie esagernle. Yale a dire che 11na conseguenza di un· esatta visione della Il riformismo è la menta,Luà del comparte degli operai rcsla indiffcrenle realtà politica odierna. promesso senza spirito rivoluzionario, mcn~re c-l1e un·allra resta nei ranghi 11 comunismo russo ha capiito una co- per H quieto vivere, per timore del com un isli, nonostan Le le di. fa tle Leo- sa: I.a soc;31Ldemocrazia in Europa ra.p- pz,ggio riche e pratiche del bol~ce,·i~mo. (1 ,presenta ora i,J vero ed unico balua rd0 Giacomo Matteotti - della cui conpe ,-:co. o -è parlicolanncn le gra YC nel deLla democraz,ia. Essa si pone quindii in cez.ione della democrazia sociale aJillir.il • 1 • 1- l .1 1. • antitesi netta col comunismo eh.e è dit- fcrmista 1parl•eremo am.r,iam-le _ ebb~ a g10,·en u e 1,·1sa ra I roman 1c1_ :r ~u y smo dcll'av,·enlura di dcslra e il ro- la.tura di classe in teoria praticamente a lottare energicamente contro quest.i. manlicismo dell"an·cnlura di sini_ in Russia d'ttatura dei celi diri,genti un forma spur.ia, sotto le specie degli omestra. riSlreUo partito. non.i della Conled.erazione del La,voro. D'altro c-anlo Jf11tcrnazionalc ,o_ La nuova polirlica che è soita dalle ro- La corrente di Rngola, contro la qua- . 1. 1 • ·• 1 l Il l vjne del la guerra e al.Ja qua.le si vann.J le ""gi si protesta e si· «ri"da da parte C!a 1s a e g1a en ra a ne a erza ge- ~;; .. . . <l idcrmando tutti i pc>.esivinti e vmcit0- della destra, esist=•a da l•empo collo neraz 1one: e~sa e un graJ1 e ma ,·ee- ~· ' 1 • •t I - l l ri più civili ed evoh.iti è la demcx::ra- appo"gio di uom:ni eh~ ogg,· an.co,·a ap- e 10 part.1 o e co oro c 1c appar cn- " ~ II I · Il c1· zia, una nuo:va fol"\ma della democrazia, parfengono al partilo unitar 1· 0 . gono a a ,·ecc 11a e a a me 1a gene- . I d ·1 • · cli ques.to mezzo di reggimento politico Questo, il perdere la visione avveiu·.r1·_ razione 111:1 compren ono e 1e I g10- . ff • . 1•. che prende colore e sig'Tlilicalo diverso stica delle cose """" il -n;irticola.re, l'amo- ,·an1 non a e1-r1110 ne 1111porlanza ,--• ,,-- d I . d' l . h a seconda della diversa mano che l"ado- re al patteg4iament"o, 1 ·1 cret; 01·~no pai _ e a g1011iaLa I ol o ore - essi e e '"' • .,., non hanno conosciuto la giornata di pera. lamenlare, la fiduc'a nel mon:1rca e la d rl • .1 • • r· Oggi è iJ proletaria lo che ha cercalo sfiducia pregiudiziale nelle forze del pro- o ;ei ore - nè 1 ,·ero s1gn1 1cato d I • I • • I ài 'mçadrcmirsi di quest"arma e !"ha lelaniato, questa 10 chiamo il riform· 1_ e so<·1a pa lrioll1,11no poic 1è que- . I 1. d imposta alla asbungica borghesia d'Au- smo contro questa lottò K.autsky sotto sta concezione c 1c u oggello i tani . . stria ed alla prussiana classe ricca di il Kaiser, Ma-lleolti sotto 1 ·1 fas6s,no. le aspre e 1scuss1011i si form:::n·a nei G I cl Il I . l ermania, come già J"esercitò brevemen- Ora, ch'udendo la lun!fa parentesi, la ran~pi e a e: as~·c opcn11a cluant o - . . te in Inghilterra, dove forse domJ.ni 1' nuova demoocrazia non ha m1!ìa ,1 ,;he (Jll"Sti g10Yan1. 0rnno ,lllC<)rn su; han_ 1 L ;.i..:uris1' riprenderanno i.I '!)Olere. vedere con questa robaccia. rl11 della ffttola. Si è veri-ficata quello che Augusto La conquista della democrazia è in Que,·lo prcblcma di multw incom_ Bebel prevedeva tanti anni fa. « Quan- Italia un allo squisitamente riv0luzionaprensio11C' delle genen1z;oni in seno do le masse operaie sta1anno in armi rio anche a presi.edere dai men ohe neal 1110,·iinC'nlo opcrnio, non i.· ~lalo dietro l"edifo:io del Parlamento la de- cessilà i:mpone siiano insurrezionali. mai ~.ufficicnlcmrnle studiato. mocrazia s:irà veramente una cosa del Ora la scissione del 1922 non ha diviLa disillusione politica cron;ca, la proletariato., so come si è sempre detto delle perso- !>Cis... ione e i':1nlagonis1110 tra genera- Questa nuova lorm:. di democrazia, ne che avevano molto in comune ma In ;-ioni. impongono a' prolc>lariato dei che r0trernmo ch:amare scnz"allro de- separato due- parti e.{!ualmente morte o Bianco del sociaLismo: ii riifonnismo a queil,la parte del massimaJi.smo ohe a'll.Cor O'ggi s1 ba.si sul.La detlatu-ra del ,proleta,ri,a,to. Così soltanito può essere spiegato quello ohe sembrò a tulti anes,picabile. Lo esercito disfatto si diivise nel,le due parti ohe ne avevano causala la ◄;.confitta. Ora quando io dico che occorre rinniov-ans.ip.er non perire parlo ad ambedue le parli , anche aHa inia. Certo che io considero com"è naturale il massimaksmo, come sla oggi rinnovandosi, la parte più vicina delle due alla verità. La .rottura areala fra K,austky9Il1o e Leninismo è sanata da questa Larm.a dei rnandsmo (marxismo puro marca Otto Bauer) che tutti ci ostiniamo a e,hiamare massimalismo. Sua carta fond.amenta,le è i'l Programma d,i iLiens. Suo mezzo preg.iudiziaile: L'Unità del Partito. Se il partito è unii.o, scorr,pare il pencolo comunista. In tutta l'Austria non vi sono 5.000 comunisti isori!tti a•l loro Partiito. Nella so'la Vienna 440.000 socialisti uniti. 11 relativo sviluppo dd c-0mu1ùmo in ItaLia dipese daLle nostre decisioni. I fatti sono ohi.ani e tutta l'Imternaz.i.onale opero.i.a; ~ua.rda a questo mo'\l'Ìmento italiano, il primo og;gi sulla r,ibaHa politica Eur0ipea, !"UJltiimonell'1:.nilà degli i.nten,ti. O ninnovari1i o mor,ire! Franco Clerici. Paolino non falsare ! Qua[nHtataaa Ida [bi HIIDDI 1 Quando noi affermiamo che le Corporazioni sindacali lasciste sono delle prigioni enlro cui il fascismo ha rinchiuso I proletariato itaJiano, ia stampa del regime protesta. Quando affe,rmiamo che tali prigioni costa.no enorme.m.e.nte, quanto, se non più, le prvgioni con le sbarre alle finesl:ire, la s!.ampa fascista grida che mentiamo. Ma quaJohe volta, per Je ragioni più diverse, i giornali fasci.;ti sono co3tretli a darci ra.g.ione. E' jl caso di un recente arlicolo della Stampa di Torino ohe trallando di « Sindacati e burocrazia " afferma: « Giorni sono, un giornale ing,lese, non sempre allbreblanlo pre::iiso quanto è severo nei suoi giudizi su cerli particolari del regime fascista, ,egnalava, esa.,geJ rnndo nelle cifre, il numero enorme delle persone ohe vivono in •Italia sui b.ilan. ci pubblici. Ma ne,\ rilievo vi è qualche -cosa di vero. L'ordinamento corporativo delle professioni costa circa 300 milioni l'anno all'economia nazionale, i Consigli provir.ciali de!reconomia e i relati.vi ulfici costano quasi cento milioni. Non parLlamo delle spese inerenti atsli enti parastatali ,. - L'articolo proseguendo nella sua dimo. stra"zione ci dà anche la ra<Sione altamente palriollica di questo ~.aJasso di centinaia di milioni operalo sul corpo esausto del povero contribuenite italiano: • I contributi sindacali sono un premio ai a<;$ir·,ra7ione delb. pace sociale, e il costo di esso è largamente compensato dal vanla,giio di aivere eliminalo le interruzioni de.Ha produzione ». Si eslorcono dunque cenlin:i.ia e centinaia di milioni ai laivoraitori italiani per pa,~.are le carceri ed i carcerier:i che del:booo soffocare lo spirilo di rivolta e di emancipazione. Per assiou.rare cioè _ n:I 1 ingua1~io fase.ista - la « pace sociale >. La p,,ce degli ergastoli! le rerltà.,.s.ola.,rJdel.. duc.,e • Alrinlerno la situazione è olfi171Ll ED OGNI TENTATIVO D'OPPOSIZIONE SARA· INESORABILMENTE STRON. CATO. Ma la situazione ester.a è oscuro e voi dovete ABITUARE IL PAESE ALL"WEA CHE NO! SIAMO SENZA AMICI E CHE NON POSSIAMO CONTARE CHE SU NOI MEDESIMI. Tenete alto /"entusiasmo, in previsioni de[. le dure prove che possono a/tenderci. Sopratutto bisogna fiiirla con le vecchie frasi dell'amicizia tradizionale fra noi e l'lnghilterra. IO POTREI CITARVI DEGLI ESEMPI CARATTERISTICI DELL" INSINCER!TA· PERSONALE DEJ DIRIGENTI LA POLITICA INGLESE"· M.USSOtLJNf (dal discorso del , duce • ai !!erarch.i » fascisti, ·.;he i giornali del regime si SC'no ben ~uardati di pubblicare). Paolinopaga i debiti DallparopoCsltarici \"rramente io non sono d'accordo col comp. Clerici, quando ~ice. di ,·accettare il capestro che la D1rez10 11c del ParLilo ha pos,!o alla questio. ne dell'unità,; non sono d'accordo :inchc pe1·-:hè tale c.apestro (per l'e satlezza: posto dall'Esecul~v?, non da'la Direzione) è incornpal1b1le .::01 la dccioio11e del Co1l\·egno di Marsi glia - ()\··era rappresenta.lo tutto i Partito [uor di p1·igione - e èo,-ti_ tuisce quindi un abuso, un arbitrio inlolle1 abile di 3-1! memhri. Il •capestro, slrnzza, uccide. annulla prali. camenlc la decisione ciel Con.vt;,crno ossa.a del Partilo. Ora è possibile, e concepibile dw ,n11 partilo rivoh1zionario cli uomini pensanti eh.e ,;1 rispetlano, con una cos.tituzion.e democratica aceelU uua esautorazione:, una castraz.it>nc di tol ge.nerc'/ E' concepibile c.he subisca l'imposiz· onc dittatoriale di 3-4. soci? Francamente no. Io sono quindi contrario aTacccttazionc; ma se proprio così si vuo. le, l}er 1111 momento. ri.nuncierò pu1 io a trattare il prnlJlema dell'unità e mi limilerò a dire il mio parere sulla propostn praticn Ò"'l compagno Clerici. Personalmente, pur di por fine ai. la divisione. non avi ei diffì.r-oltà ad accetta re !aie propo:fa . . i\ nzi la C<')Hlplelerci cosi: [ delega ti dei partiti socialisti. muniti t1i a111,pi poteri, si riunirarrno ad un Congresso unico col compito preciso di formare l'u. nilà; Yenanno rinchiu!!i nella s':lla delle riunioni e non sa1·anno fatti u~circ prima che si i,iano messi d'af'. conio ccl M'solto il compilo loro af_ fidato,. Ma l'acccllerann.o poi. la pr0rosla, i rif-lidi inlransigenli ciel nostro Par_ Iilo? L"accelterrumo i compagni del Pari.ilo unitario? Ecco b qLH:stione. fo ~ono quasi cerlo che non l";:,.coel- !rranno. Potranno accettarla forse quelli di essi che avranno fondala ragione di sµerarf' che al < :ongresi.o comune prevlllga la loro Lesi. E ~ gli uni a,-ra1ino •fondala• ragione di s;.erarc di pre,·alcre, gli altri ·. sa_ pranno di andare incontro ad un ino:;u:-•re:::so e non accelteranno. In caso di incertezza non accetteranno nè gli uni nè g1i al.tri. E noi, fautori dell'unità, non potremmo costringere i conlrari del no,:lro Parl:lo ad accettare un cong1·e~so ecmunc con altri J)èwlili. Queslo lo potrà fare wllanlo un Gongres~o di parlito nostro. \ me sembra poi che la propo:;.La d~l comp~C1]1o Clerici, si presti al gioco cli ohi cerca cli indebolire la nostra lesi. u_-11.~~ria.In falli essa prc vede la poss1b1htà che il Partilo uni r'.ralo rimanga fuori di ogni Interna z onalc: ammette quindi c-.he si lal'lci no cadere o si pongano in seconda li:1ea i pr_inciJ?i e le ragioni idea!i che ci d_e,·0110 sp!ngcre all'unione inlcr n:1z·o1wk cd i g1·andi v::ntaggi che chl)la noslrn parfec):pazione a taJe l'II 01w deriYerebbero alla c.ausa ~~!fol?presso proletariato italiano .,1 puo credere o non credere alla pro~pC'LIAla poia:sibililà, ma è cerio che i C'Qntra1i amn!C'llerebhero al~ 1;1cn? com_e_ como~a ipotes-i 1:.he iJ. l :ir~llo un1f1calo rimanesse fuori d:i og.i11 !nternazionale, per poi r,onleYtarc d Yalore e l'cfficar-ia di una tn_ le unità. - Perchè at rabLiarsi a cercare una ba~c per l"unilà. perèhè lrnns;_ gerc. pcrc.l1è f1·angerc i sacri e \"enernhili tesli, se l'unione non dovrà recarci ullro che ,,quallro •c:1pitani i'cnz;i soldati»'? No11 y','! nessun n10Li\'o. di farlo•; n?i si:1_nJ<?i piÌl forti, facciamo eia 1101; noJ siamo ... l'1u1i_ tà;_ chi vuo_l~ quest'ultima venga co11 1101... lasc1ando fuo1·i della pol1a ... CCl'. Oltre ad indebolire la nosl~ tes.t, la prnpos1a poi rebbe uenerare confusi on~ e ~sc_o~danze O tra gli stessi [antort dell umta. Di tulio ne profill~1·cbbero 1.<.:?1:itrari p_er prolungar!' l mfausta cl1v1s1c,11e.R1fengo pertan_ to _che convenga abbandonarla e se. g1_11rela_ v)a lraociata dal Convegno di "\far:-;glrn. Cerch 1a1J10 anzilutlo di aceordarc1 l;·a <;li1101.s1il!a base da prop0rn• per l umtà. Siamo cl'at:c0rdo con le lesi elaborale dal comp~C1]1o )ì°enni e pubbli. c~le conte111poranearne1tte nell'Avi'(:'.. 1tt1e del l..,uv<•r(l/01e t' nell'Avanf1/

della prima decade dello soor~ giu. gno? Chi le awrova lo dica; clu ha delle modific:aziorn o delle aggiunlc da prop,orre lo faC'cia. Accordatici lra di noi, ossia tra tutti i militanti nel nostro Partito fautori dell'Unità - e siamo molti nella S"i7.z~ra, nel Delgio, nel Lus. semburgo, in Inghilterra. -ir.. 1\uslria in Francia ed in America - si com. pagni, an~he in America - l'idea e la volonlà di unione si fanno slrada - sottoporremo il progetlo concor. dr,lo ;\l Lou,gr-csso del Partito. [I Con. gres•,o è già stalo cJ1iei;to da lutle le ~ezioni della Svizzera; probabilmente lo ananno chiesto o lo chiedcraimo altre ~czioni di altri paesi. r,a Dire. 7.ione non potrà 11.-Cgarlo; non polrà 11egare ai soci cd alle sezioui qu.a.nlo gara11tisce loro lo slalulo del Partito. Quando il Congresso del nostro Parlito si sarà pronuncialo, se la SJUa dec.is.ione sarà contra.iia all'unità ci inchineremo; se invece, come confi. diamo, sarà favorevole discuteremo coi compagni degli altri partili e l'a. flognata unità si farà. Il procedimento è lungo - dala la distanza che separa i comp~1i dell'America dal centro del mo,·i. mento, il Congress.o del Padito ne . la migliore ipolesi non polrcbhc a. ver luogo prima del marzo opp111e 8prilc 1929 - ma un altro, più i-api. t!o, non è attuabile vi.sta la oslililà della maggioranza della Direzione. ,\VO. RlnnovaPsl o mo•l•e ? 6arcamenando • periremo Meno male ... U con,p. « .lvl..ii1ando• e.i I Ed ora confezioniamoci ~-~bilo i.uoavverte ohe le sue note, comparse nello vo attillalo sul modello ohe ci viene con Auilenire sotto il titolo: «Per !'in.ere.men- cigliato dal neo « ,F,r,anco •». Ma, ben 1nto del Partito», non pretendono di svisce- leso, ser..za iloCCaTc queLla famosa • scarare il problema, ma essere un conlribu- toletta • vecclùa, ne.Lia quale avvizzisce lo aJ.la discu<;.S.ioneprecon.gressuale. Ciò il « nuclllo più Forte del Socialismo 1/asprona andhe me a discute-re. liano ~- Chiedo quindi venia ai compagni Jet- Si badi, però, che sarebbe un gioco lori delil',,A:vvenire-»,se, per necessità d.i pericoloso ed indubbiamente sterile. cose, mi tocca ,sottrarre spazio al tgiorna- ,A mfo credere noi, .socialisti massimale. Nel medesimo tempo chiedo iscusa ai listi, vestili dell'abito che il comp. «Franoompaign.i coi quali mi trovo di rvedute co-,, ci consi,~lia di indossare, ed al lume opposte ovemai essi trovassero il mio di quella famosa e fumosa lampada, asd~re a volte un poco rude. Son -s.icuro, 11\Jmeremrtr.otale un aspetto che non sadel reslo, che essi lo troveranno sincero rebbe nienf-affatto curioso, ma assoluta.- e scewo cl.aquaihmque min.imissima ani· mente grottesco. mosi1à persona.le. Du.nqL<e,scorrendo tulto l'articolo di cui sopra, si constata che la dominante da e.530 toccata è sempre quella benedetta «Unità. che sembra abbia invasalo J,, spirito d~I comp. « J\{i.11a.n.~do- Per 1ui l'unità è q,ualohe cosa - come di.Te? - che ~ fa ... perdere qua,km.- que padronanza nel porge.re ~I suo pensiero e na.'luralmente cente volle - o 11 più delle volte - ~li 1Scivola nel non senso e ciirei, qllilsi, nel ,puerile ,(puerii.le '1011 nel senso c'l.U.ivo) per cui mi è dato doma.-idarm.i se per discu{ere cose di tanta importanza si debba ricorrere a delle trovate talmente strane e senza r,esso, cht- ne.lJ'apprenderle ci >&i sente menom...li neUa nostra qualilà di uomini ~ di soci:i.list; Niente d.: meno che il comp. « Mirando~, per dar .l'ag,ione delle sue asserzioni •- sempre i.n favore de.ll'unità - arriva a mettere al disopra dei compag:n.i, che 1wn la per.sa.no co~ ,lui, coloro ohe non ha.nno .n-a.i inteso l'elementare dovere d, «sce~iersi~ un'opinione p:,liti-ca e, men t-re ,per « Miir.ando », i compaigni « lhanno I~, manti: o.lifusc..:..1-a sia p•1re per !'allezione che sentono p(!l" il Partilo o pe~ qualohe lezione imparata pareochi anni fa,,, - questi ci sono, da -oc.M.irandd»p,re senta.ti - ccxmepossibili grega,rd del Sooialismo- dailla mente a.penta e 1lucid~ e, per g~unta, dominati da uno IS!J)iniio indagatore cl.a1fairceUapparire come tan..i pa.drete:m.i in sessantaquatresimo. E' vero ohe. u"vL.iia.ndo»i,si -wene a trova.re nella necessità di affacci.are dei dubbi sul valore di questi lucidi indaga- /ori ed a.~fnnge - per se slesso, ben inteso:- Ed in vero la realtà polilica, da ,.fran. co » ,i.trvooata, a suJfra.gio di quell'inconcepi:l»le Wlila cl.a esso -pr<rpu.gmat.aa.nche se suff.r.aigata ed ~1luminata cl.alla cruda luce del giorno, rimanriì. - appunto p-er ciò - realtà anche se domani l'unità s:i.- rà un fatto c:;m-piuto od anche se, pu~-1 caso, .i,lnc..1StroPartito 1s.i. de01desse di h1e il ,suo ingresso trionfa.le in quella Se conda Internazionale ohe, nel menlre uni1 nuova guerra si slà oreparando, ess'-l con j suoi sel o se!litemilioni di aderenlt, re ne sià .ineme ed cincLÌUerenle.cu!Ja,, dosi su Je platoniche insignificanti mo1ion: stamhurrate nel congresso di Bn1xelles. Non v0t1liamo comprende.rio? ... La realbì o~i per noi ~lalian,i, colpiti da ttna de1le più grandi iabture che kt si0ria ricordi, si trova nei recl•Jsori. nelle isole Jnhmi ed ,in ultimo nel « plotone dii ~ec•1z.ione ». Ma bisogna esere ,proprio antitm-itari cer vedere la reaiHà politica nel suo rvero aspetto? Già, comp. « F,ranco »; hisogna mettere le mani avanti e n;m allenaI'Si nei salt1 nel bui:>. Penso che il pensiero di questa bene• delta unità allP. vol'le fa ,perdere la esatta visione deWe cose. IN on bisogna dimenticare che è d-i ie1i la oscena danza de.i Calda, dei Colombino, de.i d'Ar~ona e dei Rigola, ecc.- sui quaiU il povero P>roleta:niato aivcvi'. messo tutta la sua fiducia - che ogg,i s1 [,anno a quattro per dimostrare come e qualmente i.I fascismo dopo Lutto non è quel male e quella peste che realmente è. « Può dani cht• la maig!!ior parte de-i Mi si 0bbiett.erà ohe quesLi prezzolali se11n1 partito si dispensi dall·eS-i\m.inare non ha..-i..·10 inulla a che vedere col Partito il nostro prograimma,' ma certo è, però. che quelli di essi ohe simpatizzano -per il •movimento socialista, fa.nno quest'> semplice ragionamento. !inchè i socialisti saranno divisi in più partili Ira di lor-> litiganti e concorrenti (anohe concorrentii?....) non sarà possibile alcuna seria ed elficace azione per la difesa e la consta di classe ». N,aturalmesnte dopo ohe i senza partito haamo così raglionato - come l-i fa raj!ionare «'Miiramdo,, - riman.gono... a,ppa,rtati. Buon per noi e bon,tà loro ... Dunque, è con questo conGnuo tira e molla ohe si sostiene Ja necessità dell'urul:à ohe, qua.le tocca e ,sana dei nostri mali, dovrebbe guarir.e anche l'igna.via di questi mezzi uomini. Riformis'a sca.moalo all'estero dove militano persone degne della massima slima e del più grande rispetto. Siamo perfettamente d'accordo, ma ciò non lo- ~lie che il grosso del nostro Partito - rimas(o in Itali.'.! 1n qnelle condizioni ch<è. ci addolorano l'anima - ,nel tradimentc. di questi omenon-i diventali di punto in bianco dei rettili soh~fosi, ha V'islo il burrone -· apertosi nel congresso di Roma - farsi lsempre più largo e più profondo e pensano ohe è meglio aivvizzire nella ,,scatoletta». il"'Vcnlata dal comp. «Fran• co», ohe, nell'unità, calpes!.aire un passato d-i fierezrn e di coerenza di cui ~ustamenle può esser ongoglioso jJ P. S. I. N-è ci si ven,ga a drire ohe in Italia I' u nità è un fatto ooncluso e che cialle spa rute mi...'1oranzeche V'ivono al l'estero sl as;Jetla che essa diventi effettiva. Oh! ma dove siamo arri.vati e dove con questo 1\Jldazzo di eresie ci si vuol Non?? escluso dhe, in Italia, si sia addi- condurre? v-enubiad un transitorio accordo - come Il comp. «Mirando» dovrebbe ben con1.. , . . . ,f 1 <l eh <l• • "li ia.f dit" d • • ali estero s1 è add1venuL1 a orma re a pr_~ ere e i_sl.I11.Lern ro. I, i_ Sl· Concentrazione - ma si comprende be nuLi mezze c.osc1enze - se non Jncoscien- h cl.ali' d l •t • Il' "tA • L ne o e accor o rans1 orio a uni .., ti del tt.it.to-- il nostroiPairtito non sa c,iel . h 1,. t di d c1 conre e non poco. farse.ne e e e se .mere.men o esso o- . I d • · ·t· .f · -Lbe I compagni debbono convenire che nor, vesse cono u ers1 ISU Sl.1Tl.l J asi, sar1«> . un i-ncremento di iness,un ,valore e me- è l'ora di lengiversare e lra.nsigere. LU -Lbe no· a ques,to nosllro L'a,v,yenire ci riserba delle sorprese al ., o sart?V per 1, . • t ~artito rpreparangli una fossa degna del- le quali bisogna essere m og~1 mo_men 1 o ' d · · prepaa-aLi Questa prepa;razione e so o le sue ,glorje e se del caso ca erci noJ · d I . . .1 -' ,__,,,lrlci· con esso. poss.ibile lasciando a parte e an1mos1· taenuro e sep,,~ e I • •m· · L • g · Questo è quainio volevo dice al comp. tà e e gratuite est z,10_npi er s nn ~Cl M . d C.h' se e"'li s·i coonmovesse intorno alla nostra band1era dove possta- ., Jran o,». • e " 11 . d 1 -11. • • nd·.'.l · za partilo ,. stuzzicati dalla mo, ne i ea e c11e m essa e compe 1 - per i « sen , . 11 · t · h . ,., -<nano all'unità dei to trova.re 11 conforto ne e avversi a e , nausea » oerc e a.._o.,; ' • d o titi soci~ltsbi de.i :quali non fanno par- la buona volontà ~he ~1 eive ~pron~r - ~ questo è a.ffare che riguarda lui solo. a. ben opera.re per I Italia e per il Soc1.'.l· ,Il P. S. I. _ di cui ~Li fa parte ~ lilismo. t1,tt'al più può fo.v.iar loro ,iJ suo pro,!ram. Di·versamente: non rinnovar$i o morima, che - pur essendo progra,mma ,:li re, ma <barcamenando 1>erire. sconfi,tt.a, ollimo nei fini. ma anacronisfi- FRN10ESCO tLEZZl. co vecchio indurito ed arruginito nei me todi - potrà ancora ,servire, pero'hè i senza pantito s.i possano creare un.a co ,;;,:cnza po!1tica. eca G Paolinoooo tremare ! CO - ---------------- ·------ L'.4>. \'VENIRE DEL LAVORATORE-:◄. --------------------------------- Paoll11, Il greasfsore di srlenie naturali Potino, redattore di Falce e Mw·. lei/o con la Dichiarazione, ai suoi lcllori Ila consumalo un 11u0Yo falso. ~on conuncnlo ne mi nmilio a raccogliere gli insulti che mi lancia un l~tnlo professore, ma ripeto, so- !:lengo. riaffern~o quante scriss-i ~ul s110 conto ucll' .\Y·vc11ire del 1 corr. 1 .-.ociah,~i di Zurigo e· di Basilea po~!>ono - ccl i <.;omunisli cli Zuri. Commedia. E' possibile che in tante sezioni deJl'all~nza antifascista creatd per ordine di Mosca, non si protesti ~er tutto questo. Io non ca,pisco poi il perchè nell'elenco dei fasci.si o iilofascisli che pubblica il giornale di Paolri.no e di Piero Wisentin non si metta anche il governo Russo e relativi servi. Dia.mine un pò di coeren ✓.a non starebbe male. X. go potrebbero - le~tificar(; che quan • to affermai Sltl conlo di Paolino non La \/erità <! che la pura e semplice ,·crilà. Ripeto: 1. Paolino. il profcs~orc cli :-.cicnz.c i;oci.ali alluale redatlorc cli Fu/ce <' .l!arte!lo, h.a d:chiaralo :i. più riprn. se, quando ,·enne a Zurigo. di e~scre un niltiano. 2. Paolino il professore ecc-. ccc. ba otlcnulo il pcrn1csso di soggiorno ,·on i mezzi fornitigli da un cx mi. ~ ulle condizioni dell'Italia ln tutta la slam1-'a italiana, dal più piccolo organino del villaggio di Valielapesca, al più grande giornalone della capitale della J..o-rnbardia, non si legge allro che incensa.menti al duce, al fascismo creatore ed apportatore della felici/là e della agiatezza al popo!o ilaliano. ed in special modo alla classe lavoralri- nislro del regno d'Italia. (Paolino sa che polrci prcci:iarc ce. ni.a la triste opcia di infoi·'.narc In J\•\;,. se la solfa uHiciale ed obbl.galorw polizia ~u.lla atli\'ilà degli anlifascisli è sempre s11 questo metro, qualche voJLa la lasciamo a Folce e Jlcir/('1/o). però la penna scappa, non ubb-idisce, e 3 Paol?no. il professore ee<.:. ccc-. dice I.a verità anche forse contro Ja vono~ so!o ha conosciuto i socialisti lonià dello scrittore. di Zuri,go cd è slalo da questi a pa. E' di pochi ,giorni fa che un redatl.ore rcccltic riprese soccon;o. ma a,·eya del ~no Corriere della Sera, pubblianchc oh?eslo di entrare a far parte cando una istantanea sui lavoratori del del nostro pa.i·lito. bel canto, cioè, stdle attuali condizioni Fu per qualche tempo in possesso degli artisti di canto in [talia, ha avuto della lcsset'a, che gli venne con~esstt di queste espressioni: per prccurargli il mezzo cli lroYare « Ahimè, ali.a v:ig~liadella classica sta.- un'occupazione presso il \'olksre. gione Lirica invernale, la Galle.ria (qui si chl . tessera che il professore re. parla de.lla galleria Vilt. Em. di Milano, spinse più tardi al n:iomcn~? sle~~_o piazza italiana e mondiale de-gl,i artisti che gli ,·enne eomun1cala l 1111.J}OSSdl.i can!to) è malinconica. Il vecchio glolJilil;'~ di far12li un posticino nll'ApJJ(' rioso programma di CarnevaleJQuaresinire. ma è ridotto ii maniera simbolica, tip•) Paolino che con l'irnpuclen7-'l che giovani autori avan.guardisti. ,Dove sono e1li è aJ)ilua'e scrive di aYe1· sentilo i belli anni nei quali l'Ottaigono della fempre schifo in\'incibile per la 1·c. Galleria risona-va di clamorosi sa.Iuli soldazione del nostro giornale. non ha feiS~aLi in tu~t.e le chiavi degli innumescntito nessun schifo a chiedere a.1 revoli artisti che partivano per con.quiredatlore. oltre a lutto il resto. un sfare le molliludini ,.msiose e filarmonipreslito di 100 franchi. '"omma eh~ che di prOVJnoia? non ha più restituita e ~hc ora lui: • Adesso? Ahimè, ahimè ... Quasi lulii rnctlendo Ycr::unenle scl11fo. nega cli col cuore jn lutto e il cip~lio sconsolato, a,·er riccn1la. come i due quaccheri del Ballo in MaPaolino giuoca ~1ull"cquiyo~o quan ,chera. do afferma ... cli 11011essere 11 redai. « L'arte lirica è in crisi. Si lro,ano a tore di Falce e Martello, molto pro. Milano m.illecin.que(;0nto e più canlanl.i ba.bilmentc ,·orrà rurc che non è l'u. pronti a oHrire il conforto delle divi.n.c nico redallorc: lo sappiamo. ma snp. armonie alle folle; ma n.ella stagione aupiamo anche e con asso'ula cerle7..za tunnale i grandi teatri aperti :: speltache da quando la sene di Fa_lce e. Mm colo lirico in !u,tla lÌtalia sono stati quatLf'llo è slala lrasferila a Basilea e pro tro. Avete letto bene, si, quattro: Trieprio lu·i l'autore di lutla la poJ;_tica ste, Bologna, Milano, Torino. E le· pic- ::rnli~,ociali~ta apparrn ~1 quc1 gior. cole .sla~ionj nei piccoh lealri d1 proHr.- nalc. ci1. s0no st:i.le diec.i. Paolino. il profes:-ore ,li çrienzr « Il Carnevale non si annùnzia lieto sociali, redattore di ft'alcc e Mccrtello Riaprono la Se.ila, i.I Teatro Reale di Ro. chiude la sua Dichiarazione affcr. ;r.a. il San Carlo. iJ Regio di Torino .• I mando che ... per conscguen7.a: Carlo Felice di Genova, il Grande di Il redattore del/'.\ n·enirc è 1111 POI. Brescia, il Ret!.io di Parm.'.l, i teatri di qa.re mentitore_ Mantova e di Cremona. E niente al- . Il redallore clel/'.\yvenirc i_, 1111 moscal;:,one brevettalo_ Il redattore del/'.\vvenire è. P<'l"Oi similmente. un aqente prouocato1_-e.. T Jellori dell'Avvenir<' ~li 0'1es!1 cl· tutli i partili sapranno g-iudiear~ e.lii ~ia Yeramenlc il Yolgare mcnl1lor~, il ma~calzonc hrcw•llato, e. vcros•. rnilmenle. ra.gcnle pr0Yocato1·e. D. L. Filofascismo Russo lro? Qua~,i_ A Firer.ze 14 rappresenl.arioni, mezza s'ta~ione a Modena, mezz:i :i Padova, a N01/ara, 8 recite a Vicenz.'.l, 6 a Veron:i. :'Jell'iiialia. meridionale si apri.ranno, ma soltanto in quaresima, il M:i.ssirno di Palenn,,, il !Massimo di Catania. tE i lea lri mino1;? Qualcuno sì, ql4.I e là: ma poohi, poohissi.mi. ~ E la sconsola!a situazione continua da qua1Jlroanni. Le Mu.se piaTugono,e non si .ma.ngia ». Fin qui il red11llore del magno Corriere della Sera. e ci pare che basti. Il sed'ccnle governo del popolo Rus- la narr.'.lzione di queslo giornalista fa so non conos::e ormai più I.imiti per i sa- scisla o fas::istizzalo è tanto chiara che t;:rrccobi a que1lo di Mussolini. non ha bisogno di lunga illus.-trazfone. Ha proihilo anche che si rappresent_a5 E' lroppo chiar.'.l, anche se parla d'una · r · e alo6ra fi c!.i Mosca una f 1 tm . . . . se nei ...,m m o . I categoria di lavoralon chic. ' I o suLla spedizione Nobile che I . . . .. aa ver . . . :--Jelteatro lirico v1 abbonda la p1u neo a poco me:tlev:\ in frgur.'.l CIO che . . . d I press . . ra 11"'.isen.:i.; m quello elle operette e d . delta spedizione hanno scritto e dico- . . . . . 1 . . . 1. d. t 't •t n compaJ!!}.1econtinuano a sc10gliers1, man. n,:, liberamente~ g10rna, 1 t u. o 1 mo · . . . d . al . 1, 1. · t· 1 a 6g· Li dando a spasso gli artisti e 1 per,son e, do compres: que" 1 comums 1 or o ia d . b III . • 't · temaziona- e nel teatro rammalri.co è una ecatom e doIla . mternaZ1ona e - 111 , T.e ccm.pagnie in que$;ti ulti'ni anni si so- te ormai per modo di d'i<recl I no p-iùche d11nezzate. Quello che è veramente scan a oso t nauseante, è che il fascismo è proprio i..1 Russia ove è rispettalo ed onora.lo, come in nessuna .allra parte, del mondo. Nessun barba d,i st~pendiaio o d: pagnottisl.1 d1 mestiere può smentirlo. I vari. Paolini il di cui ideaile è la i,a6notla non hanno osalo ne oseranno mai ~isoutere raccontare ai loro buoni tanto buon' lettori le fasi di questa sporca com.rr.edia filofascista Russa. E' vergognoso; Perd1è se vi può avere un'attenuante per gli ingenui opera.i comun'sli, per i loro imbotlitori di cna.n.i che stanno zitti "' lasciano con-ere - oronti come sono specia-hrnente quei più i 11rbie più filoni che hanno piantato b.:ir~cca e burattini scappando dall'llalia per -venir qui a decantare l'eroismo di coloro stessi che mandaron al macell '.> - ebbene per questi ormai è compliòtà! "lei ranghi del fascismo, t.,nto per coprire la cos..t si b cau"" di questa crisi del leairo alla dd,icien.za degli arlisli stessi, mentre invece a teailri grandi u piccoli, specialmente quelli delle province, non si aprono, perchè il popolo italiano, la classe lavoralrice, oon può più prendersi il lusso di spendere cinque lire lma volta tanto, per andare a teatro I salari sono così ridotti, il lavoro è ~osi scarso, che per il popolo italiano l'l ar.dare a teatro è uno sforzo lroppo spro. porzionalo alle sue disponibiJilà economiche. Ma lanlo. per i j!,re-ppaioli della slamp:i itali,w.'.l, il popolo italiano è il piu felice e ben pasciuto. Czambi. l'univesrltà proletaria Sommario del N. 7. Me mento: il monti di Vincennes. Mariani: F.nrjco Ferri. Wilde. L'.:i.n~mauma1ta in regime s0Ci scometli.'.l.moche se il Di Moduga'J fosse si.alo processalo in Russia per ordine di Mussolini i giudic· cosidetti Olp~- rai l'avrebbero condannalo a morte, come hanno fallo con l'ucc.isore di un co.1ciali.sta . sole italianu a Od.essa tem.po fa. Ultimamente, quando s,i festegtiò l"an- U. P.: Jean C&win. A. P.: Inlervis1a con ,una beU.a signora niversario della rivoluz·one Russa iii go- d Lo Storico: Noterelle in margine a ,·emo di Staihlin, la prima cosa che fece, d f ---'~ una autobiografia. a.!cuni gioi,ni priima fu i ar arr':"'~re: con vere e ,proprie retate i comurusL1 dt ....: Pcane al pane, ;vino al vino. Biblius. L"eriuzione dell'E'lna. opposizione, i trotzìciani, propdo come a,viene neU.a Italia di Mussoli1'1Ji. Quando in Germ.arnia vi sarà la con~m~- rr.emorazione di Lenin, vedrete che • Sinistri veri Leninisti la celebreranno fn q-u-attro mura. Noi: :Per Gigi Da.mian.i. Vivarini: Tre disegni commentati '-U l'assassinio di Michele Della M.aiggiora. Doman<lare nume.-i. di saggio a Etto.re Cecconi, 8 1R'llePouohet, Paris 17. La Rameala llberatà dal fasclemo ! Versloademocrazia liberal VIENNA, novembre. TI fasci ;mo inlernazionale ha su. bilo di quesli giorni un gran colpo: uno df'gli Stali fascisti, il più vecchio di lutti. quello che ha insegnalo al. l'Europa occidentalr> com'è facile go,·e1 nar~ con la corru.ziooP. la ,·iole.nza <' la ,·iolazionc della legge. lo Slalo fascisLico idealo dalla dina. stia d<:i Bralianu è CToUalo ! C:hC' cos·cra quc~to Stato? Occorn.'rcbbero dei ,·olumi per cl rio come si doucbbc; ma si può riassumere in bre,·i righe. Esso era lo Slato di Hegcl, cioè lo Staio-ca. senna.polizia come 11n centinaio di anni fa, quando la ~ocielà feudale si •·fasciaYa, fu ideato in Germania e par-Ye e· fu un prop-rcsso: difatti esso diede il ccc;arismo pop-olarf' <: quasi democratico che portò lo Stato Le. clcsc-o allo s,·iluppo economico e<l ·nduslrialc di p1·ima della guerra. :\fa la Rumrnia. mentre' a\'eYa 1a 'lrulluTa feroccmc11te br11t11'c dello Stato concepito da Hcgel, :iveva ìn pari tempo la pallina csle1·iore della democrazia e la realtà spictatame.1.1. te anlihegeliana della corruzione senza limili e dcU'a1·bilrio sfrontato e sfacc.ialo al posto della legge. Era insom1na uno Stato eccellenlemente fascista. : on è possibile dare qui un'idea an'C'he pallid='l della con·u. ;,;ione rumena. Dirò così: dal primo min.islro al. l'ultimo poliz;iotto, lutto è compera. bile. tutto è corrotto. lullo è faN?:o. :\,Cinislri. depulali. g-i11dic-i. generali., t11tli inclistinlamente hanno sulle o. 1w•-le coscienze per lo meno un paio d; doz'Z'in.e di reali ('011111ni che in qualsiasi paese non goYernato da fm-,c.isli po1·terchbero didlli in gale. ra. r:ullim,) sc::indalo dei pozz: pelro. 'iferi. del quale~; è appreso che mi. nist1·i e deputati rnno ::tndali d·ac. rordo per ,·c1iclcn• a p1·i,·ali minie1·c dello Slalo cd inta~care i sold,i come S<' li' miniere fo~-~ro loro prnprielà, ha dimostrato ncllamcnle che t·osa çia la rorn1zio1w i11 RumPr'1a. Ciò c·lw -.ia la ro1 n 1zionC' f(ndiz-ia_ ria lo dt,·0110 le mir>l•aia di proee.•-5i 1•C'iouali rdi aC'cusali - dopo c:-.ser-c 'tat; ,;e,·i7,iati e torl11ratì in poli.zia <01)0 comparsi cla,·anli ai l!)Ucl.ic.i i· qt.:a11lunquc dimo!',lrnssero limpi. c!amc11le la 1oro innocenza. furono condannati a pene infami. Propri0 come an·ienc in Ttalia. Ora il governo fa~ista (a\'crn la 'll'JJronliludi.:ne ~pudorala di chia. m;irsi • liberale ) è crollalo sollo il peso dei suoi stessi dclilti. Bralia. 1:u ha rloYnlo gomlware e non gli fu 1 )o<·sibiJc neanche fare il vecchio 1-riuochello di mcllere _prov-Yiso1·ia_ ll,<'nle u11 uomo di pag.J1a. come già :,,·rrn fatto a suo tempo il frntello dtll'alluale ministro col generale A- ,·erescn. che assumendo il potere •~c1·un pn io di rne~i. 41 i salvi il posi o Staw,ll;l ha dovnto sgomberare del luito il signor Bratianu e sar:'1 assai r1:1ricilc chP posca 1·ilorna1·e. Pciic hè la press· ont' pc1· roYc- •·.ci:1 r' c è Yenuta dal movimento ~- cr,,rio all'interno e dalle Banche e- ..,1ere alle quali la Rumenia si riYol. , ,. '1Pr prestiti. Dcli' imp.ori.a.nza del moYimento interno è supC'r[luo dirPcl<'1'0 quanto si è snpulo mesi sono ow1ndo i c,ontadini minacciavano di ,:,,·1qu;starc con la Yiolc117,a il polc. re e sarebbero quasi riuscili se non fos,ero slali traditi d~i loro capi. Oua!'l0 :111,,HanehC' r>slen'. i· nrr. ,;I,), clrllo: l'opposizione dira111ù t•_na , ·1 l'olare al!'cslern 1H•lla q11alc ~li 111. 1r•rrs,ati Ycni,·ano difficbli a prr,l;ir tl:naro al goYerno cli Bratiann o a r•1nl~ia,i g0Yc1·110 eh<' uscisse cl3.?li ',(•--;i sistrmi fascisti. rnes·i in uso chlla dinastia Bratianu pcrchè il µo_ i)oìr, 1111avolla afferralo il potere. 11r.n 1·iconosccrPhbc as~o 1ulamente (fl\C'i prestiti. Le Banche - una ,o!. bi 1,11110!-- capirono che ~e prc,-la. Y:1'10 a111coca quallrini a Hralianu, • I" (l:irnno la po~sibililù di mante. nt'l -,i ;il p0lcrc ancora un po'. rnn il , t•o!Lc non si sarehlw cYitalo l' la ccrruzionc a\Tch))(' in~oi;ito i qual. l1·i11i in hreve s<>nza rimediare aila disastri.se condizioni <>conomichc del paese. acncn<lo anzi che allenuarlo il conflitto interno. Co~ì. per arcm-- cì2rc i prcslili misero la con<li7.ionc: - ,·1a :l rninislcro Braliann e gli C- ,.., nt1wli ~uoi surrogali. Brafi,1P11 rlm·cllc anrlan,'1H'. Dopo . c·,:,ant':il111i cli dinastia Hr:1lia111i. 1a H lllll('ll ia rrspi ra. S'(, dello: il nuovo governo rar·- ' rrc;rnla la ~Iaestà della slrada,. E!;ar,C'r37ioni. ll governo cl1r sLtcceclc a Bratianu è composto di c-ouscrYalo1·i e non aYrcbbc per ccrlo uessun r::.rallc·re rivol11zionario ,,e non <lo. ,,·,•f.<;<' ,;,abire una corrcllura che gli ,·icn i,nposta dalla m.assa che ha di.e. t ro di sè. Uscita ingrandita dalla gnNra, la Rum<'nia clc,·e logicarnen. te c~rc di essere la terra di womessa di una oligarchia di Cojari come lo è stata finora. E' nell'intc. re"',(' elci' :1 bonzhcsia che ciò aYven. ga c qut~ta b~1,ghcsia ~ fotiem~nt.e r:-...pprr•o<:nlata nel partilo zaramsta oggi al po!erc. Certo la rifom1a a. p.rnriri. c,rn1c la concepisc-e 1'alluale !fo,·,,rno. r: ben lontana dal risoh·c. 're il rroblema elci contadini; ma in lL•tti i casi sgombra il cammino dei ma..Q~iori O!--lacoli cd offre una pos. ~ihililò cli 1·is<·o~sa che finora era c . sr·lusa. < ·•è poi un allro fallare che entra ir, azione: il scnlimcnto di ci. ,·illà (•11ropea proprio alle popolazio. r.i dei lt'r-ritori annessi. :\ questo sen. tin1cnto ripugnano i melodi di Yio. lcn7..a baìeanka nc~ete pure fasci. sta) finor.:i u<.ati in Rumenia. Nono. !'lnnll' rii,· i c::;.pi del modmento che portò al polerP g-li 1,aran;~ti (partito nazionalP d.Pi c-0n1adini) siano. come s'è_, dctf0. cleincnfi piutlosto conser. Yato1~i_p,irc prow•n.<!ono da provin C<' che prima erano sotlomesse alla Eurora r-•.'ntr-alc alla quale i metodi h~ì,•anic-i (ergo fa-;ci~tici) n.on furo nri mai <:imr,atici. TI c-ara\1.e're ri,·ol117ionario, di q11e~to movimPnlo è molto modifi. cato appunto dalle tendenze «picco. lo.borghesi degli uomini che sono alla s11a tesla. Non hisof!!1.a dimen. ticarc che' Mani11. Rajda-Wojoocl e Blad rhe ogg,i sono al governo di Ru. menin. provengono dalla Tran.silva. nia e che all'epoca della monarchia .\uslro. "Gngarica, cercarono aiuto ronlro l'oppre:ssionc che Yeniv-a loro dai m!;lgnati ungheresi pres.<;o il parlito rril~ano-sociale a11tsriaco. Allora a. dirigere il rnoYimenlo cristiano. socia 'e in Austria era il famoso bor. i;iomastro di Vicnrn1 C:1do Lueger eh e a ,·eva S('..Operlo... l'l n.2hci-ia neo. pilldca e che in nome dell'anlisem.iti. ~mo conduceYa una camnagno im,pe. riaJisfc.a per la e,onquisla c1-istia. na dell'l 1n~hcria ... chrca. Roba da ri. dere - direte voi. Tliavolo! Tullo lo :rnt;•1cmiti~:no è roba ru1 1·i-dere. ma purtroppo serve JWr far piangere!. .. .\ queslo moyimento antisemita ade. ri,·ano l'e:,, ministro austriaco conle Oltoca1'e Czernin e persino l'arcidu. c,a Francese.o Ferdinando. erede al trono d'Austria assas...c,;nato a Sera. i",·o. Con quesla gente gli attuali mi. nislri rumeni erano in eccellenti rap. ?)orti f)olitiri. F_,si erano lu1.ti cleri cali p"ù cl1e pe1· sentimento re 1igioso, perchi_, i popi (preti ortodossi.) eser. eitaYano un.a grande infl11en7..a sui rontaclini <li l11Lli i Yillag~i. Ed era q1,<.:s!a influenza che essi YOlcYano sfnill:1rc a loro Yanlagg-io. On, i tempi sono cambiali. Gli aL tuali miruslri hanno provalo sulfa !ero sless.a pelle ciò che signif1rn il ba~.tone del gendalìlle r-umeno. la fc.r!ura nelle guardine. i rie.alti dell~ Signuran::a (polizia simile i11 tutto e per tullo ,1 quella italiana cioè inet. tri di fronte ai malfattori. perfidamen te crimino:ia di fronte ai cjtlad•ni o. nesti) e resS{'r consicle1'ali c.itladinl fli seco11dc1 se non cli lcrza eategorta. La lc1ionc. a quanto pare. dev'esse. re slata salutare: ma non i: <lclto che le-wcrhic idrologie con:,.cn-alrici dc. , ono esser passate senza nYer lascia. lo trncria. * .... La forzo del partite, nazionaLza. rani~.ta consiste in questo: ha saputo tii-arr :1 sè le L-rnndi masse dei con. ladini. Es.,o capisce che in ciò risie. clc ,;i <ua for7a e ,·t10' p1anfenere dal l:1 ;;ua parte queste masse. lJa ciò 1a nc·c-cs~ità irrcdttllibik di abbandona. re le ~Jec c-0nscn·aliYe e dare al p.ar. Ho un fondamento d<>moc1alic,0, na. t:1r:1lmrnl<' entro i limili che certe nwntalilii acconsentono al concello clcrnocrazia. Così nasce un fenomeno crc1a~i n::ovo nc1la sloria del mo,1menlo sociale: i contadini ~uidati dal celo medio, vale a dire daU.a pie. cola h.11 flhesfa, alla conquista dei loro po 111lati, contro le caste feudali, i boiari e i nobili ohe finora. sollo la (·lichrlt:1 di liberali. manteneYano • on si~.lc·mi f:1sdsticamenle crimino_ si, il },('lcre. [11 qucsla lolla. i nazionaLza.ranisli. doYcllero ricorre1·e all'aiulo di I utlr le for7..c clcmocrali<:he del paese, di tulle quelle schegg'ic di partili c-he Ye,gct~vano comballuli e teno. r·zzali ~fallo Stalo sbirro-fascista. Tn queslP for7.c, in p,rimo luogo va no. lalo il parlito socialista. Col lcrro1·c, r-ol carcere. con le pcr!'ecuzioni sen. 7,a tregua cd eseguile con fasc.islica c-rndc1t:"1. il ~oYemo sbi1-i-csco era r;uscito a slrcmire il movimento so. cialis!a. ad immiserirlo, r slremen. zirlo. 111a non a sradicado. lncnnea. losi nel moYi.mcnfo zaranisla. il par. iitc, ~ocialista polè avere una 1·elatt. vi~ma libcrlù d'azione. Ciò, nalu. ralmcnlc, rnlsr ai handiti del fase.i. ~mo per gricla1·e che il movimento zaranista era inquinato da comuni. smo, ohe. era stipenclialo da Mosca, che rnpprc~cnta,·a la '.>arbarie e la

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