L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 23 - 9 giugno 1928

,. A.NNO XXXiLI. A. P. ZURIGO, 9 GJUGNO 1928. Nwn. 23. TP!e/ono .J4i5 (Selnau) - Ccnto-Chèoucs N. Vl/1-36./6 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Abbonamenti per la Svizzera per l'unno J92S: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI~ Un aruio lr. 6; se.i mesi lr. 3; lrre mesi lr. 1.50 , l'Avvenire del Lavoratore , Zurigo Lommissione Esecutiva del P. S. I. ?t:1 r~.-:, o ,pazio di ~ (lar(be:.:~ una colonna), ~o Cent P~r réd.ame continuata, prezZl da co-nvemrsi P.er l'Ht~o: Un an.no f.r. 10; sei mesi lr. 5; t:re mesi lr. 2,50 Zurigo. Mililarstrasse 36 NeIlVanniversario delmartidriGoiacoMmaotteotti Barbusesde ilfascismo Hemy Banbwsse -- ~I gr,antde soritto,re f-rancese- C()IJtduodea un mese wn' ardente carrnpag,na contro :iJl Govenno foooista cih' egli aoousa d'aiver ongiainizziaito1I' ,aitltetnlllaltto dli MilllaJnoe dli ,ifncmdreO.iire 00111DJ10 ru detenult p~JitiC'i. lii G~verno rfulsdiistal ha :rj~otsto prdi'ben<lo .la vendri~a €' ila ciroolazùone ùn boalliiiadei t11lbni ru &u-1busse, dii R•onnaii/11 Roltl'and, d'il drue 1giiornatli àJJ1gllios,i ( Mranchester Ouaulkui e DaiJy Herald) e dli q,ualfibro g,ilQnnaJli i r,mnlC.cIT AL/ANI! Con l'ulitima /,egge di alto tradimento votata dalla Camera, approvafia dal Senato, sanzionata dal re, che non conta più i suoi svergiuri, lo Stato costituzionale è morto in Italia. Il popolo itaJiaJW, dJchiarccto imbelle ed megno d,i eleggersi i propri rappresentanti, d'ora innanzi li ri'ceverà per imposiz.fone dell'alta congrega fasoista degU usunpatori costif,Ui/isi suoi IJ(ldrroni. E' lo Stato assoluto che rinasce in scienza degli emancipati: Repu.bhlica, che le masse /iavoratrici agguerruanno come propugnacolo di Uber. tà non parugian.a e di giustizia non avara. La Repubbllioa sindacale approssima quanto @prossima la rovi. na della menzogna sin<i,acai,e del littorio. un torbiao me<lèoevo paròigianesco, cupiao di sangue e di preda, che mm lascia d,iritti agli avversari. E.. g/Ji a,vversari sooo t1r,tto il popolo, il lavoro, l'inteUigenza, la virtù, ,il carattere, furto ciò che non piega aJla tl.rannide, twtto ciò che nega la barba.rie 1 e che disonora l'/taUa. Tra lo Stato assoluto dei partigia- . -- .. - ni e il popolo italiano ogni vincolo civile di obbedienza è rotto. Il popolo non obbédisce che alle leggi fa,t,te per lui dai suoi /egfiWmi rappresen- , tanti. Il nuovo mostro a tre teste, la monarchia, il fascismo, la pltifocrazia, che formano il nuovo Stato, non hanno alcuna legittimità. Il loro regno è soUanto di forza. Nelle anime che il manganello fn. curva ma non doma, si viene lumeggiando il grande disegno del rinnovamento pòUtico, economico e morale degli italiani. La monarchia, il fascismo e la plutocrazia, in odi.o ai diritti del lavoro, si sono complottati per diroccare lo Stato cost~tuzionaJe. Essi hanno segato ll ramo dell'albero del privilegio su cui erano seduii. Ora, spezzata daNa monarchia, dal fascismo e dalla plutocrazia, la struttura dello Stato monarchico-rappresentanvo, il popolo recupera tutti i suoi dirittl. Nessuno potrà pensare a ricostruire ciò chi il tradimento e la usurpazione iumno abbattuto. la storia non marcia a ribroso. le coswnze si temprano al sacrificio come i muscoli si irrobustiscono nell'eseroizio. La rivoluzione non è un'improvvisazione. E' il gesto ultimo dell'ascensione di iin popolo deciso a voler vivere senza vatlroni e senza tiranni. Bisogna prepararci ogni giorno, ed ogni giorno affrettare i fatti. Dalle carceri e dalle isole, dove si umilia, si impfligiona e si tortura la fulgida giovinezza d'Italia, vengono camicie ne.re, i nostni morti invendicati ispirano le suggesbivni eroiohe. Il quarto anniversario del sacriticio cU Giacomo Matteotti, suprema simesi del martirologio della nuova /tcrlia, schiacci-ata dal fascismo, dalla monarchi,a e c/Jalla p/u.tocrazia, ci grula che la loffa non ru tà un'ora. Essa non conosce nè eQuivoci nè patteggianumti possibili. L'odio arrle di tutto l'<1more uml'liato ed offeso. IT AL/ANI! Tu,tto il mondo civile guarda a n.oi. si (QuoDidien, Oetwre, Volonté e Ere La gran<le stampa borghese si cliie- Nouvelle) (1). de ogni giorno con sarcasmoc·s,sngeloi Le acou-sc idi Bainbus-se deU Coinfiitaliairi sono degni del fase della libertà, e secondo la risposta si t,aito di dilfooa. de~Jevi.ttiime de~ fasci- ,coucedono o si negano al littorio i smo, s0110 a>reaiise e circo,sta'Tlz'ÌB.!te. vrest:ti che il popolo redento non ri- on baJSlia rtii,s,pondere con idellfleproiconoscerò giammai perchè fatti per bLzionii. L' Olji.'T11ione pubbb mom:liiruJ,c la sua opprcssiorre. es::igedethlc @uislt/'lll1caztoo,L ailibrel~t:an,.lo Ma il prol@fcrr:a-tointernazionale, t TJCN'titdi i democrazht sincera e gene- ooaiutc de:111e acOUrSe. rosa, glrf irlifellethuùi presaghi di av- Ba.rbusse aoousa il s,.igmorRiaicollvenire in ,tutti i paesi del mondo so- z.a, segu-iefarnro ded OomisdliaJto i ra11ia·110 no con noi, isolcmdo il fascismo e rin- dii Lugiaino, e Nudi, 1h$petto11e àii polinovando ogni giorno nel culto di iia, d'aver •01tgiair11izziato J',:1,tltenta1tod1: Ma,tteotti il rito della solidarietà in- Mitlamo. E ,pr<x:1i 5a: MJd1eiie Bia!nchi, ternazionale. sofitosegre!Ja•niodcgilti Jir1terni, era ali ITALIANI! Ciò impegna e ciò incoraggia. Su, rtaNa.ni, bisogna levarsi in alto, più in alto che la montagna dei delltti del fascismo, degli spergiw·i della Corona. delle ladrerie degli appalfatori del littorio. In alto per la volontà, per le opere. In alto per la àigniM comune. In alto verso gli obbiettivi unificati nella battagNa emcmcipatrice, per la Repubblica clemocrafica dei lavoratori italiani. Abbasso il fascismo, la monarchia e la r;lufocrazia! Vtva l'Italia libera, redenta nella giustizia, nella libertà e nel lavoro! Il ComitatdoellaConcentrazioAnentifasc:sta. corroote del! OarrJilJLotto; eg'Li 91:esso ha dalto 1fedùrnttbve a1i giuudiidi Idei Tni1bun•a:le fasùiist,a per soifutoaire og,nq iln• clt~sl!a s<mia sulll' atJtervtlalto. BaJ11busse oocwsa i .sigrnO!rli Piia~etnza ,e Nudli d"wer 011g,am1izvato Ja « Ceka » e dii servirsi dti talle organuzzaz~one, odi favare idelJlla puibblliloa sicu- ~zz.a ufifj.cia/le, per oorti.nr.mre li dete111Ubi anfflasci,s,ti. Eg1j ri1Vetla i .nomi dei l!ortbLttnaiti ed li ,prurllhooR~i più ornJ:iU,i sui supp:J,1zi priabùoatl!i nelllc oarrceri di M,blanro, dii Trutimo, idi Genova, di Pe• rugiia. DI Oove.nno maisotsta ,_oodo com le vie dell'avvenire si spala11ca110 davanti alla volontà di libertà e di giustizia clel popolo. Uno Stato nuovo, necessario, si disegna alla co- gli auspici. Dai cimiteri vigila( i dalle , Parlg,,, 10 giugno 1928. dekt':' proob6eJiorii.... 1 &.isog,n,a oomarudere che die acouse sono fondalte. I frutti del sacrificio Fu inutile il sacrificio di Giacomo l\falteolli ? E' il caso di <loman·darselo ow. a distanza di quallro anni dalle giornate di rivolta moral·e dli lullo il popolo italiano che seguirono il marlirio del giornne cd eroico depulalo socialisla. Quattro anni che han visto ogni giorno consumarsi una nuoya infamia de] regime, ogni giorno il declinare ed il morire cli qualche residua libertà d·el nostro paese. Sembrò allora - nel g'ugno 1921! - g"unto il momento della liberazione ed i tiranni slcs.,i ne tremarono: la figura del nuoYÌ!"<-imo ~Iarlire sembrava ergersi sul c_iC'l0dfltalia. mònilo e sprone ai grandi, decii.iYi nrdimenfi. la for7,a Yins" ancora la protesta ciyi]e ma inerme. Ed oggi, quattro anni dopo, in qu"s't1 giornata d'ann\·errnr;o, f.Ìamo noi, grupp; di p,ofu!Zhi per il monr,o che continuiamo pLrbblicamenle il cullo del ~fartirio. In ftalia se ne fieslemmia v.fflcfalmentc il nome e se ne w•rsegt:ilano i fedeli. Fu dunque YUno il sacrificio? • TI c.acriflcio non è mai ,-ano per i frutti di redenzione che len lamente matura nella storia. Lo sp;rito di :'.\Iatleolli noa co-nt;nua forse in quc·llo delle migliaia .di giodnclli, pallidi asceti del sacrificio, che sorr:den ti afTronfano la rabbia del regime dinanzi. ai carnefici del Tribunale speciale ed/ ai torturatori delle questure fascii::le? Sozzi non è degno continualore di Malleolli? Quallro anni or !iOno sotto lo sdefno e la ri,·olla prorncale dal delitto Malleotli, con l'Aventino e con la sec·essione parlamentare, fu spez_ 7.ato il comj)romesso cne si organìzza rn nell'ombra dietro il paravento di ttna equivoca normalizzazione. T pratici, gli allualisl i. i ca5idldeLLi realizzatori ci accu~ono allora Id/i avere, per seltarismo e per incomprensione, ribadite Intorno ai 'lliOStri polsi le catene del sen-ag~o. Ciò che essi chiamarono settar'ismo non era che la fedeltà alla bandiera, alle idee, agi i in le ressi 'Cfol prole lari alo. L'jnsegnamenlo di Giacomo l\Ialleolti, in una parola. Cib ché chiamarono incom1>rensio11e fu la fierezza di eh i non piega nè per Yiolenza nè per alleltamenlo. Smarrili nei piccoli intrighi. essi non Yed01rw la linea storica degli a\'vcnimenli. Yi rnno periodi nella Yila di un popolo in cui non c'è allro modo per Yincere e riscattare l'onta delle drclizioni che afrroniare in pieno la lotta, nei cuoi t<::rmim esh emi, senza compromessi e senza palleggia- ;,ir•n t". Jn quc!-.t" 0Priocli coloro che ,'~,,ne alla fhestrn, come coloro che considiano la prudenza, ono alleali del nemico. La resislenza morale e politica al fn,ci.,ino dd proletariato e dei partili che da e~"o deri\'ano, in questi ullimi anni è ~tata tulla impronlata ck!lo "pirito eroico cli G. :\falleolli. \ lal punto da obbligare ;1 regime rilb e tremc deci,,ioni, alle ultime ahbiez.:oni. Tn que.,;li giorni si con- ~um~ infatti la soppressione legale dello Statuto del regno. Di fronte alla ostilità sempre piì1 dichiarata e crescenlc del popolo, il regime è slato costretto alla restaurazione legale dello Stato autocratico. Sanzionando la legp;e elaborala dal Gran Consiglio fa~cisla, la monarchia elci SaYoia ha spezzato per sempre i rapporti di diritto fra pae- ~e e poleri dello Slalo. S\:anisce cosi l'illusione che neUlralizzò lante energie in ore che a.- Yrebhero poluto essere risolutive, di ,·edere la monarchia rip-rendere, contro l'usurpazione delle camicie l!ere, la tutela dei dirilli statu Lari ed appare inconlcslabile che la libertà in Italia avrà a sua garanzia le islL tuzioni repubblicane affidale alla classe oper~ia, o non sarà. Cosi quatlro anni dopo il Martirio, la battaglia polilica in Italia appare di una chiarezza estrema, che non tollera ombre di inlrighi, di comprome5Si, ò!i transazioni. Da una parle fascis.mo, monarchia. plutocrazia, asserragliali entro la fortezza BibliotecaGino Bianco dello Stato autocratico Iorli degli slrnmeJJli delle tirann.i'e piu lontane: milizia di parte. tribunale Lei-roristico, corporazioni coallc, soffo_ camento del penS'iero, tortura. Dall'altra il prolclariato - f~llo audace e consapevole alla ~cuola del sacrificio - alla tesla dii lutlo w1 popolo per la conquisla del propr;o Stato; la Repubblica democratica dei la,-oratori, che . assicuri la liberlà nella giustizia sociale. Sono questi. i lermini della ballagl:a quali furono preconizzali da Giacomo ;\lallcolli. Ad aITretlarne ra \TCnio a facilitarne la villoria, :\Iattcolli fece {l.ono della propria giornne esistenza. lì suo esempio è slalo raccolto da tutta una generazione di gioYam operai cd inlel1eL luali. E la Repubblica democratica dei 1:1\'oratori italiani. discesa dai cieli -r1e 111i ideali lontani è crià realtà nei ' h nostri cuor-i. Don1ani lo sarà nei falli e nella storia. Il sacrificio di Giacomo :ifalleollì non è stalo vano. I mirt colidelduce ln un recente numero di un tiornale Serjo e fascistissiimo d,i Roma s1 può leggere la seguenfe lettera accompagnata da una firma e da un irtdirizzo: - « Comunico che sabato 28 aprile mia moglie ha partorito Ire bambine. Questo parlo trigemino che in aUri tempi sarebbe sfato più unico che raro, comincia ad essere frequente, grazie alle esortazioni del duce. Se poi si aggiunge che ciò mi accad-e do,po •aver avuto olio f,jgfi, ma uno alla volta, si deve convenire che io sono fa.scisfa ,non solamente nell'aniima ma anche nel sangue "· Le esonfaziorti ,d,el Duce che agiscono sugli utelb. i.n funti<me dd pillole fecondative! Per la soUta mancanza di spazio siamo oostr~ti a rimandcu,e ai (}Tossimi numeri al,cuniarticoli. ( 1) 01 tre ai giornali citati, ~l governo fasoiista proibisce la -vendila. e la circolazione cli altri 4 giornali in~lesi, di 28 austriaci, di 47 germa.Jl:!ci, cLi 96 francesi. Ci manoaino i daiti p:rechsiper la Svizzera e gli altr.i!paesi. ------- : D~plo'attentadtioMilano LL CASO DELL'ACCUSATO VACCHJ.ER!I. . Uno dei sei denunciati al 'faibunale Specia<le i.n seguito all'attentato di Milan.e,, è Ettore Vacc/rieri, idi 26 atlllllli,, criato a Perosa Argentina ed operaio a Torino. Vacchieri venne aTrestato il 15 a,prile, tre giorni dOfPO l'attenit.ato. (Subilo tnterrogato egli pote' provaTe che qualche giorno prima ed anche il giorno stesso dello scoppio della bomba, si trovava lontano da Jvlilano. Fu perqui• i;ilo minuTiosamentc, ma nulla cli com· promettente fu trovato su di lui. All'interrogator:io poi, il giudice istruttore gJ.i mostrò una ca1ta su.Ila quale erano &critt~ que.ste parole: « Domani alle no• ve e mezz.a tutto s1rà fatto secondo 1 tuoi ordini .., e gli <:h:-a.~edelle spiegazioni, affermando che 11.le cauta gli era stata trovata indosso duiranle la pcrqu:,sizione. Inutilmente Vacchieri protestò d;.chiarando di n-cn .:ivere mai visto il b1glietto, ne di averlo avuto su di ~e; le sue proteste ed i suoi d;n:cghi non scrvi.rono a.cl a,Jtro che a forlo col!}ire con -più ferocia che gl~ a!Lni arrestali. Non essendo II}Oss-ibile id-i incolpairlo di avere partecipalo direltaimenle all'attentato, Ja polizia cerca di accusarlo come «istigatore:. e si sforza di montare contro d,i lui una mostruosa maicchinazlone, il che non e ditficile, data J'atluale situazione ital:ana. A Milano ~i dice che si vuol chiudere l'istruttoi-'la rap:vJamenle! Nell'i1'TlJJOSsibilitùdi trovai-e i «veri» autori dell'altenlal!o, e pok.he' invece clii acc.uimwla,rele prove che sJ tratia di llJJ1 atto d,i provocazione, i giudici del T ribun.a,Je Specia.le vo,gliono conoLudere con degli attii .di ,giustizia scxmmar.ia, e colpi,ra-n.no degli iinnocenti, aiutali da false prove e ,da:lle macchinaz,ioni della poli2liia. Bisogna inte.rveniire prontamente per ~J,vare la vifa d1 Vacx:hierl e degli aJtri ~nnocenti. La paura Notizie recenlissime giw1te dall'l. lai ia ci annunciano l' arresi o di nu_ merosi scrittori appartenenti all' élile del pensiero politico e (ìloso{ìco della giovane generu:.ione ilali(1Jlla. C'era da a/tender. elo. Il fascismo teme la cultura. I cervelli r.he pen_ sano sono i peggiori nemici di Mw·_ solini: studiare, giudicare con la propria lesta idee e f alti. costitu;sce delitto di leso_fascismo. L'odio dei panenus della marcia $LL Roma contro il movimrmlo ,n_ telietluale italiano, contro i .<-uoiuo. mini. le sue riviste, i suoi libri, .<;i manifestò subilo in forma sorniona dopprima, e. dopo il delillo MalleoL li sen::a pudori e sen:.rr.riguardi. L'Italia da una Pl'nii!la d"anni, ma soprattutto dopo 1a gur>rra, erri in pieno splendore di studi (ìloso{ìci, politici, sociali e relig_io.~. Libri notevoli apparvr>ro nl'l brevl' spazio dal 1918 al 1925. anno della -~Ppre."sione e{fel/iva di ogni libertà di stampa_ Nwnerose r.'visle esprime_ vano ed attestavano le correnti d1 vensier<J dPlla gioventu .-:lwliosa d/L talia. Lf1 9io11anegenerazione degli scriL tori italiani ha dolo pochi romarc_ :.ieri e poeti, ma molli storici, filo_ rn(ì. indagatori de: problemi sociaii ,, religiosi. Una ricerca costante dei ualori spirituali, ima revisione crL tica delle f ormuie e àelle tracfiiz;on; cu,vicinavano ecl rvvicinano le m,_ qliori giovani intelligen:e cl'llalia. Il marxismo veniva r:studiato e ripetisalo con serietà cl'indagìne e di pro_ positi certamente maggiori di quella rl,elln generazione precedente. Riviste come « Rivol11::ione Vbe_ ralr> • d.iretta da P. Gobetfi: « Coi'< ;cn Lia • do P. Ganga/e; • Tl Quai_ to Slalo > da Rosselli - per dire ,f,.,lfe p;(1 note - furono le palestre tJi ouesfo rinnovamento intellettuu_ le della gioventù studiosa italiana. Che fu - e POn poteva non essere - decisamente ed audacemente an. tifascista. ll fascismo se ne vendicò ucciden_ do Gobetti ed Amendola. ,;opprimen_ do le riviste che riunivano questi qiovani spiriti, verseauitando ed in_ sulfando fra qli seri/lori della vec_ e hia generazione quelli che avevano emulo mogaiore in[lllenza sulla nuo_ 1Ja:Croce in primo luoqo_ Ponzio di S. Sebastiano. Bauer. Porri. Rosselli ea altri ancora sono da tempo in prigione o alle isole: e non parliamo d1 coloro rhe con ['p_ -~ilio hanno sotlrrrtl" ;,, +,.,.,,'>o In Propria attivita ìntellettuale al sof _ focamenlo fa$cista. • Ora e la volta ai due scrittori che .. riePano tentato in qualche modo <li r011tinuare se non la propoganaia L delle idee deale, almeno i loro studi storici e letterari: Mario Vinciguerra e San tino Caramella. Mario Vinciguerra deve la sua ri n_omanza all'estero soprattutto al libro: « Un quarto di secolo (1900 25) » che rappresenta unft notevole sintesi criti<.:a della evoluzione delle idee in Italia dal principio del seoo lo. 1yap_oielanc, appartLene al grup p_o~'eg~1amici_ e dei discepoli piu in l1m1 d1 Beneaetto Croce. E sembra che egli non sia il solo arrestato d No poli. tra questo grupf?O. Santrno Car~mella, mollo più gio vane -- egli non ha che ventidue anni ed è già professore d'Universi là - è stato uno dei cotlaborator ecl il continuatore d!ell'opera di Pie ro rrobetfi. Collaborò anche as:;i cluamenle alla rivista • Il Quarto Stato > di Rosse/li e di Nénni. Sop pressa la « Rivoluzione Liberale > dedj cava la propria attività acl una rivi.sia storica letteraria. il • Baret ti > che i f ascisli. pur odiandola non erano r~usciéf a_sopprimere per mancanza d1 pret<:sci decenti. Tra,_gli arrestati dello stesso grup po d 111telleltuali sono anche i no stri_ giovfrni 0ompagni pr-ofessor Leho Basso di Milano ed E. Bortelli ni dt Trieste, che noi lutti l'icordia mo o.ssid11i collaboratori dell'.\ Yan I i ! <' del , Qua1~to SI alo , . Il prelesw degli arresti è la sco perla di un'associazione clandes{inn anlifascista intitolala ~ La Gìonne Halia ~ .. che avrebbe fatto capo ad una rtv1sta lefteraria di stmli e d cultm a ( « Pietre •) edita a Genova. Assvta/i di libertà <\ di verità. do lati ~i 1~na_cultura vasta e prof onda e q~11nd1 cl, un severo .~piriìo critico. essi sono antifascisti per motivi di m<?ratità e di probìtà intellettuale pr,ma che per ragfon• politiche. _ l_l fascismo li temeva. e li lw ,col p1t1 nella.forma. vile chP gli e con .<:11efCp1r:wandoli della lorc. libertà personale. E non lascerlt le prede che quando gli verranno strappate. Un par~icolare pietoso. ll Man ch_este_r Guardian. l'autorevole fo ~ho !t~erale inglese pubblica dei aettaql.i commoventi sull'arre~o di Vario Vinciquerra. Questo. vedovo do poco tempo. viveva col ~uo te nero b?mbino. Non si è avuto seni oolo d, arrestarlo in presenza dellrc r~•eof(lNt._ rhe lanciava qrida slra zwnt1 dmanzi allo spettacolo d' m, n ti . . h .. , uo 1 1 ca IVL c e incatenavano il suo wbbo e lo strappavano alle sue ca rez=e per _trascinarlo lontano. verso una ~estmazfone a lut ìgnota ma che gli faceva spavento . Il fascismo - oltre il resto _ ha r,a!zato il culto della famiglia in 1 lalra. Un minuto di silenzio ... ! I giornali france.si recano che quando al Congl'esso -dei 1Social~democrat.i:ci franoasi lesté tenutosi a Tolosa, si alzò a par Lare !'on. T reve;s delega:tovi a rappresentare l'Inlernazionalle di Zurigo, tuti i i congressiisti ballzarono m p:.ed1 per un m;nuto di assoluto silenzio dc:- dica.Lo alla me.mor:a dP.l Martire. Deve essere -stat.o una solenne manifestazione di venerazione per Giacomo .M.atteotti, di soLida..rietà per i profughi del fascismo. Però per quanto spontanea espressione di sentirrnen!ii verso i Compagni torturali dal comun,e nemico, questa man-:deslazi.c111e ha un altro valore, un altra p.ortata a:ncona, Non v'é dubbio che c001questa ma,n;1festazù.one,eloquente quanto muta, i socialis,li francesi od aJ!meno urua. pa,rLe di ess,i - voLlero <limostnare la loro ri,provazione per ii,] loro oo.rn;pa~nodi !Partilo Thoma.s che non s1 é '.Perihato di solidarizzarsi cogli aissa.ssmi di Matteotti. Eppure quanto più efficace, più coraggioso, più fratemo sarrebbe staJto un atto di pubblica sconfessione .del rinnegato... Quanto più so10lllllem.emlbee ~ente sairebbe stato commemorato Giacomo Matteotti se i ~ocial.isti fra,n,cesi aivess.ero dichi.airalo di non voler ipiù sbrtin,gere I.a maJno a•\ Caino già foateLlo idi airmi, loro e di Mlaitteobti. Qua/le .silgmf.ioato può aivere qu.eLta main:iJestaz.i.one più o meno inbi.- ma che poohi.ssiam verranno a c,onoscere e ohe cerro non i.ma>edirà i ,gi-0rna'li fascisti italiani nonché la s<t.am.p•raeazio- ~ dlel tnroddo runlero idiJ esulltaa-e iper la solenne werzione del Diireltcre del l'U:dicio Intei-nazion.lle del! Lavoro ne! la fil!e dei prota,gonl.sti delle sp?dizion punitive contro ili. pioletaTiato? Per ora né i socialdemocrati.ci lirancesi né quel li de~ altri paesi hanno senti.lo -sai ,·o pochissimi gruippi - il dovere e il co raggio di rerugirc contro l'infame tradi mento. Da notansi poi che nessun giornale socialista [rancese - ed é quello i,I par !:-to più inleressa,lo e tenuto a scindere l-a prapr:1a re~oosabilità da atti t:om piuli d,a un membro del proprio pariri.lo r.: é sognato di r:,produn-e la ltiitera d1 Federico Adler. QuE.;;io fatto di una grav~tù cosi eccezionale é un sintomo eloquente deL!o ~p,irito o.lie domina qu$i pa,rbi.ti. Lo &pirtto cLisoli!da-nietà, la coe remza sono soffocati da miLle com-pro messi, riguaaicl'i, consider,azioni diiplo marti:oh{'. -Ciò é causa e conseguenz,a dei metod,i prev<11lenti per cui il filfle ri voluzionam.io viene con -tanta frequenza. subor<lii.nato ad interessi contiingenrt:i da farlo com,pletamente sparit'e dagli atli, daH~ slie-.<\9a oos~emza di coloro che pur contmuano a dir.si soo1allii.sti.Non pa.rHarrno neanche del'la doverosa sohdairietà verso il prolebairia.to ihailiiiano ohe scoruta 0!5gi il suo isolamento drurante la ,gu011ra, il fatto cioé che m suo con" tegoo soci-al!tsbai, iinteirnazionalista non ha ~a·ovaJto irnita<toni d~ !Pl'OlellairJdegli allltri {piales$, paa,)a~ qllri ~~ ,della saon.guinosa ofiiesa, ~11'insulilo cinico recato da Thoma1S a tutti coloro

. , J,'.\VVJ:::.J\lHEDEL LAVORATORE -----------------·---.-------------------,,------------------------------------------------------ che nelil'-QP,er.aiioved-Ono un essere unui.- oo ,degru,1 dSl i&stòaw mli®Liioiriii aJ tu11tiic' aloro <ihe c-J•,e,d,c,nnoell'emancispazi,one deila ci<llSISe !Rvora·trice, nelila giustizia .-,d u,guagliél!Ilza sooiiaJ'.,~. or.g>ainiizzazLooee la lo,tba di cla5-5e, la cres~ente di~gnLtà.iindividuale e di. claiss-a sebbene iii mangarreblo, •l'olio di r:cino, il P,LÙ abbi.etto -soh:iaiv'.._sm.o. Se cosl é, a eh.e !>"O tut'le !,e isti:LuZliani di cla.sse e lo SÌ-e!;!"-0 ,pa111h!ltaol quale aippartioene rl Thom,a.s? Ecco :i:,erJ1é :,! s:,il.nzio di Ams.liwc!iam che aN,rabbe ,d,wuto esse.re la Cosaiprepara? CORRISPONDENZE Inviodi altre spie fasciste all'estero DA ZURIGO COMMEMORAZIONE MATTEOTTI Che se anche 1:homas amn ~o.;.-e mz:mbro di un ,pw.tilo ro:iaLiisit.a, se fosse u;1 quailisJa<Sipersc•na.g~ibO d,eJila ,,~ia ,pubbliva, ll'L SUOI col!Wej~nloalVtne!bbe,dlo.viutop• rovo::iaire urn rutto ,dii ener.gioa r~poro1V'1ao,nze1 dii ,tutlbilig,llilenlti• prcillelbairi ,seawa '11.~PtP,ur,e re.rudere ne::eooa;ni:t. 1,a convocaz,i-0ne prei'Vllllim,a,rediegli 011gamie,secutiv,i. L'\3.!Ve" re IJ!et'lo ThOiIIl'as- frai ['allibro : ili'0SiP:?mienza frasoiisba ~eruba «JCiò ohe di ,più Eerfo dii jpiù scientifdco,,. vJ_possa essere, e che quesito ig•Lipet1mette di aV1We,. fiduci,a ,i,n un-a coilla1borazi-0ine ,col Eaisci" smo ,neDl'initeresse ',doelllia «IPac.e e delh giustiz,iia» e che egLi sipera che l'Italiila fuus::ù~ha. riusci 1 rà nel .wo inte,n,to cLi, <liarc a tutti i Laivoratorn un regime econo" rr.~oo e ~:llllril-:l'ko ,dii,° panbjocJa,re v,a/lore, chìm-OJSl!ra ohiiat1aim'0Jllbe clie ~li, -c,he c0\1)110 una car.J:m rimi.iporta,nt;ss:ana ipef ha cla,sse l.iaJv,oo;a,ta,noe ed iaJ oui, sOlll:o affiid•ait.i gli inbre,s.sii dii m~lilod di proleta.>i, r.itiirene ~e ~ m'etboldro tajd~guaklo•per riso!rv'8:-e il t•rci'.:rl·e<.-noa,;-er>aiiionon ~:à !,a p!Ù.-P.a a scattare, a scOOJ1•~e é ,piu Da l.ltl1la q,u,i:r,;dlidn,a, d!L gi.O'l',ni a, quesifia che aUanm.a.ute. lJ iJrai<kmen~o di Tho- pairte ci viene .se~allalo d'ali nosbri i.n[Clrma,s •? assait più brexli.un~to di qnell!o che ma•tori di co111foneche pa.rli,~.,_.Jarmem<le non s~am.o 'hi a.d10Sioni e la p:a,rte.dpazio" eia: IPais:;i d'i Pios,turn:a, Ta!rWi~io, Co,mcrte. i"1divi,<l,wa,La\lliz S?~::b7..iona pu11~1:ive,Ch(-a1sso, M,ctd.a'lle e VenUmi~liiJ:i, so.no agli a=inii. b:,a,n,s,:t,a•t.:, j,n ,qu~L:l Ulhb:ung.i40,mi, nrume.roJl anii!sanaibilbiKihe jp-a.5samo ail nemi 1 oo si hrud~v1duisc,~~tt.i., notoiùamente fasci· com.piano '1.ma abjuna obbrobic,sa, rn;., stii, ~peisLaitiitsemz,a111.è a111t.e e nè p,iirte. pe:nson:all'e,inive:ce q.we{"1d,ih1e come i «sei- Qi.:;esLib,)sti f,>glllr~s,:.-no i,n posses-so na ·te» ed ain:he 11ho,mas prelen-:lono :,ruse- Lura-lmenle delì regolare passaiporto e rire un mov:menfo i,ntero, de"wrrnando- a!,aisE7:~i:.cacicLni li-a q'\.l,at!d:ca di commeir- ~2 il ca'l131;(cre dl:isc,no,r,~ndon,e ,la -~1~ d!atrut; 0 ra;pipreser.tLalnbi, aiLl.o sc::,po ili a:e,r,a cc,r.ip:/:•no ,un t.Ixi,d1menio 11:,,sa, 'Plll , ma,s::lwrarc ,l'a lor,, vet" -prc,fe;:;~oaie. obbro,l,:ioso anccn,., per ,;l q,iale non ,1 1, d' • d ,ifr.,nt· rr v~~ato ·1 a' La sera di Sabalo 9 Giugno nella sala grande della VOLKSHA!)S (Casa del Popolo) HELVETIA PLATZ, ALLe ORE 8 Jfz in punto avrà mi:.io la oJmmemorazione del mariire. ORA fOHI Di lingua tedesca: Compagno _ 1obs, redallore Di l(nguc1 italiana: Un compagno profugo. del • Volksrecht ~. OPERAI! Il 10 Giugno si compiono quatlro anni dal. giorno ~lie _1:111 branc? di sicari comandati da Ben.ilo Mussolini assassmavano 11 p!u forte, 11 p.ù icrr:b:le, il pjù implacabile accusatore .della corr_u:-ione e ~ella b_a1:- baric fascisla, il più nobile, il più altruista, il pJù i,deahsta degli uom!n 1 : (;-acomo Matieolii. q,•-:;:,;,a · ;ip1,:> e, ,a15,o, ·1 p ,., ""' T 1 trov,a,51j f11icre!>si,oo-.ae':l•eguata nel 1 1 1 :in- ~ . . ·..• 1 ·t~ . . · A d, 1 1 t .;:,1 Vl'..Z.o oe- 1•atsC11..<::tmo. gu.t.~g~o wmano. quan o a p~,o e.s 1 fl nom:.! di l\Ialleotli è diventato da allora un simbolo per lutti coluro ehe ;;edono nella libertà il priac:pio dello sYiluppo e _dell'eleva: 7;0nc èieli' umanilà. So~raltu!to per il proletariato ;l nome d! 'Malt~ol~1 riassume la noz:onc dell'antifascismo, simboleggi.a la 1u.nga s~l11era di martir! e di eroi che fecero olocausto della loro csisi.enza pzr la causa del1a l.bcrià. Rappresenta l'a,~c:Dorecorrù)attivo del proletariato rlcl mondo i11lero, l'afier!nazionc di lolta ed il dovere di. non, lasci~.re :1.ssopire in Europa il S'enlimento d' lrudlignazione causato dai de!;tti del fasci ·mo. di Airr.1&brd/am ? A q.i.am1!·J oi v:.,,ne aiss'.louraL::i,que:;'., A quainx:lo, l'wu.n,zzione d,), tutti ;, so- a·wonlurieri s•,.nc• sLa,t-:d,:,sLr~bu;iLfira f,e cialisti? rnr:e a ttJba,gcia.le degli s;tati esteri doive AlNiOOLiiOA B.AiL.AiBANiOFF. s: kcvarno i nCl:lbrt: pr,Qfu,ghi, ,per ri(nfc,r- . I -oNotiziario di Trieste LA BA.Nl[U'ERA ,RO&SiA. SUL COMUNE I mesi! ru- .90tllo a, 1dJaam.o ,di un commeroilll- ,DI MUGtG\IiA- INìUO,VII ARRIEST'I - be 1di1Trues-te. ,QUA!DCHlE IR'JIL-A!SOLO D.ÀLLECAlR- ,Qw; è i!ll oa,so, d~ crm.stataire coane i,! fa- •OER'I_ 00.MJE J.11...INILSOOINO O I AS- soisimio ru'c~elllS'a ~ suO\i.~s'ioaaiil: men lire SA&S!tN!I Fi.AJSIQDST_!I NiOMII Dl Lb Sonctbq~IHi venruva alS'SclhhonO'll~tante !te jpr-OivesdhwaJeaì;ain,ti, oolllla, sua colpevoOONtFl!!DENffJ,DA RI.CORDARE - 1iez.ZJa1 n:eii! 111~:aat-ll~ deiL11'1aJS1sa,ss,ilnruo ci'el ,potNIUOVIIIJI10E!NZil!A!M1ElN1ìl. ~;er,oMiiC!lJeir, ft1dlu'0:1a,ri!~ 1ddruiaFede.ra-z,i.-:>n~ S,c.Cio&g~ ..,.,a,,fumo, la cdllto1SC0Ilm ,dii, un d,efl Liibro ,dir ~te, <J1gg,i è oo,nJdalJl«latc, {1a1tlbo cihie ifn alltn-~ =oot.i ,n,011\1'airrebbe n!JJ!a ~!<UISÌloinep.eu-,un iatlentaroo ailil,ap, raia ~ d!i rile•e, ma ,che ~@, ·da,!$ i pr.iletà .pri/var!,a. / lmi'slti' ~ ,eh-e ccmr.cino, aissume a1d u,® Quesbo dl.'lmosta-a, clre m-anbre Ila viita ,dtei ilm/por:batllza<:iajpiJtalliaei clnm:o,stir,a,zi/orn~ odell- laJVi01I'aJtoo-J. IIll<m è cOJllS'ildlera.t,.a/!Jounchè,e l~1 M±c>. db,e alni.lma ill ll.1l&.,br(-P0l"'-Otliet:..maito, 3lùl:amer,cè diell !Primo aniasca11'2l<ll,nfe,aisoin10I1J01Sfiam!le'a til11ammlildia f lsc'.lsba. fo ,o·c- st!a ohe iJ!o !PUÒ tho~ll~ere~um.emmte, oasilone d:eJli pttlmo ~giio, ~ :\ia,v,otr,afo.rJq1U1eJIJhai 1dre l s~lllOll'Ì/, tdiei- lllaldiri,h1~amili g-iaildi0il oa~!&nil tdw. S. JvJ.a;r·co-,e .q.i S. R,pcco liii, 1aI11lcth.~ se soil•o mémaicoìaita, fa mer,ilta-re ha.mo 'Vdl,u!,o ir::k:iouicia-rie llla, 1dla.1ta {JatijcJ_i.. ""'sa1.na;~oM ~a.Viii. Di ciJò ne if!M'alnln-toesOTo ca e ldair.... da. fare a:lfa ,po,!li?Jmt-a_gl,i.a-. i pdlletari! qtt1MJ1divo~à ila, resa deii coirl- !ùa ,m1a.,t1lilna 1d1etl P,riilmlo. !Mlalg,gélo, sul li' e ~dler~ ,pam l!>-.?!1'. fooaiccia a1 @,i r-st>i• CaimU>am'ille tdii .Mlugi~a,, igamnilv!a.. aù, ivient'o un ~a,i,on, &I foi'S01Smo. im_ponente b.ant~ rotssa. • • • iJfmm:aJgìln>aJ!leyru [la: gi)OIÌ,a. de1 LaNorat,o.ri, Niuc,....u• 1tiiceniilaun'ealtliscmio .sba,ti ~Jet. che n~ 'ilrut.i{1DJ0 bo .e'SUl!lta.'V!alnlo a>er H,bel liua.t.i ,nei oa!ntim -gttlulli:laJnda:, qrtt~lll•odi gesto CO'Illlpiiuto olilla: llllOlbbalta dia aJU'dtaoi Mclin!f~COj[late tMu~; a!litir.e m\.~lliiafo ,h o(?èralil.;)~tevu .ainx:ili'.e la ~bbiia Ee- op-einai, gettaitd, ~pr~, come liiimon~, sul nqoo ~ &ls,ajstii,: ql\llèStfu .ootn ,d'ciJsu>on,m,lala-!,5taiiioco0, tt1 cl!a!Vl8Jl]ltlii ai foiro 1-0 il,J>e>'ltbro no di m~w (l>e"I' ra:g,gioo~erie a1a. bmdfuerra dicll1a:fiame ipilù nera'. 1Per ciò la si'iruaziioe t~liiiel1llai daJl/l!al dima. ,ddJ.: C'llmpamri\1€' ,do- n:e eoQlllOmi10aJ di, T aikiste e prO'YOiD.OÌ,a 1)e.g• v~t!twlo illalsoilalnlJa a.Il !P'O!sto per ic'Ìlrca, 3 oire ~ira ognL .g1orll!o. e più e saltllalnbo 1d'Ofl)o .ba!De rtempo mi- !fili nu,m~,o idleii dlilsocCUG)a•absiooriide or,a so:/rDl!lO :al Lt,~via,rie i,! ~ro òli 1 ·abbaMxluilla .l 25.000 ed a ,questi .a1libr~ si, ia;ggilunigeram- ~do 'àaiiter:ven~e :r ,pov;npieril. M~ •~ w. I fail!Lfui.en.i\i •siisul~uono e quanche i:1 coùa,o -ez:ia; :fattio: .erd 111 f,a~smo' '011a. sta- nel_!OO\IO lh!a, clillus'O' ,te porte. to -b'eill!lamente bellfulbo,. INlaiburallim~te 00 • Co.niseguenm lb~ca dielfi 'alffamamento 'me ,a!J! sdl.liltJò venm/elro ~u;,I[ mcilltl1 air- peIU>Elliraito d!ail' ~cismo, •d:elJ,leIaidu-arifa restii, ma) IDOfnOISflainlbe irultbo ~la. a.utar,i, dei! ~ woll rttdnu:llli', die'lllle mgenrt.i spese ohe ..., ttnlilsEaltw !90l!loriiÌna.st.iì -nel/J' !ilg,11.a•bo Il ipatrtii,f;o ,all ;potìewe sostiene con .i a'eala- !Fira i iil!l,Wl'er,OOÌ att1re.sila.l@ in s-e;gu'iibo aJll-~ dlellll'eratr.iio, per mamterie ,m.iilli~ia, quel-e iramnre oompilut.è ~o •Yaittenwo l~ m,urilnii e -sp'!le. 1 Bici-stai, <0«1dliln-aroo, ie. n.esso i111 eseo~iicme da « ,R,uba ,t,udhe llTllhoancli'iio » è ii mo,tGlilaimpa-01Lipie:r -cirldarte idJell {Ptllttoo¼siano, t,o diei' .f.aiso.'lstli: e :noo !Se i1o !fan.no y,io>ete v,e m.e oono tcLue rche 'hanno UOoa• élmipoirtaJD'2iapla>zibik:olliame: ,ln1aitl!as] ,di, ,dltre 1faisc!:1St.i; uno è U111 a:coanato1 .m,fu'!lil~ e sq,uatdrriilsta, fli~l/fiot .dlel iP110t RlaMair~nliin,,:dtio oa. 1 T.riieste e <l·enunciÌlailk-) a qulalnto si 1dliice- ,atl tri'!bu;1all'e' ~,~o:1a1I:e -di Mfillmo a,s,siem;e a.ii fa,sci,S'l,i,imioa,rieeiria,tii a' MiJLa.no, d''cll\d!iine chi lliil g;etn.eit1aJle dh'e compie !Peu- suo 0001,lo delffie itni~ tSUll &itlta.c<::!id•oi P<ila,zza G. Cesa,re. il .commenbi ohe s~ ftallllII,;(p)er que0 · stli dlue sms,~ilcinaJi, aa.resl<i ·som:o va.ni.i e P.i'®anli?. • • • lintomo· al 25 !diel1J1io SlOvlIISoma~o tu 1 rdno •sci!aital ,diarniie car.ceriiJdia~ Gesuiti afoua::u air-.r.esbatti,il 13 &erulc·sbe.sso ,mese; (PaJreJCdh!1 (P0rÒ ~CIDIO- am,cCira iJn g a.lena e non iPOic'h.i samaJDno ,d~a,t,i a quel .Eattnfjgea,ruto ibrlibunailie. Fra h ca,ll(cLi(d,a Li ail- ~a t1100'ruis110ìllle ~ ,è un -maestrio itr.iestli,no, talle Jaclc-sebi\dh.... ,r,e,c,, ~ntemeno d1 i1 no:n oosem&:i· v,0H1wbc• itta!LilalfiG!z.zaire ili no,m:e, 'Fll1ai i; trlilla$ia.itii: isi a11oflaln;o certi· P,a.rolll:it:L, Cotbain, V,o[dii!soa, Fabrols, Pak-0tr, tLowmoi~h. e pOiOM ailltmiJ dhe ool: !l)ll!S5 a to ~bber>ot... iJr illo.r1Jol ,dli-atppairtenere a ipair- ±ilhi SCMVetr~,Ì,. 1F ,ra .i •dleiteimrtli, ia,n_oom aiÌaJP}r1Ui,a9iT ,r ~ - ste ,v.i -è 11,ai com:wnitsla Bosoar-oJ ,da, MO'n- !iall.iclooe,una na!~zai dli, •wa;nlde fede -e ccira~~'v, ca1dubal ,v,ntim'a, cLi, IWllél. m:onl!!abwnai,fiais.aihl!aq,,pe,r.alta ,a, mezoo dii comftdleJnti-.A,n:che ~] dr. Ermainno BarteIJ:i 1 IJJi;, a,rtrèsibajbo luqi,c- dla\l 28 llllall17!0 I .d,a, ci] tire due .;Jillili. è 1·,b:cl-Ji.lusò-0n galhe<!la reo soi!-0 cLi, a,- ver ~ibo ii;! anov:an0111b,d)cii gilovaJnJ~ ill1- ~eillle,M'oo1Lì dhe faJC0vam.odajpo ail «B-aa-elld• e .a ,,~P~e-tmz-tn»Ù!lp2tb:iv.amienba d,i T:or;- no e •Genova. ,Cume ,è uso soilto ili terrore fas:disba, amJCJ01In'aCfn ,si, ijl21)'llSiainilz•ia,re l'ista-uttoa-.:la a ~oo '<Li qu~to, gio,v,ane, r1eo clfu essere ,un giiavplll,emrelthligen;te e rlfil iasver mfilllvbato ÌlJl :Uin ~rtìiito scxvver.siv;o. ,ru ~ge niClt~iia che uno ~la assias- ~ 1dleftl:m!P~afo ,Miilirer, bnuc!:Jdato nel~ l'ottobre de1' 1921 presso 'lli!l'a baimcca d~ Fc/eir,a, 1Caunp:1omjarila dhie ,swgeVla nei pres!li: dà: St, Atn!dlr~ai, oor.to Scrobo~a. ootia• fli/gur,a !dv dlei~ueruie e <l!i: bt1i;gainte all' sdbdio <!:ed iGtinmta, Oasu'lii!dh ed ailbr:im' - dJutsitiriWlt ~ T~, è staibo r.ecentem:ie.nte ~bo 31 7 oo,'nii ,da, tr-eo1usione jpe1' riafpiuta lél1 mamio tllJt'ID'aJctaomP,iuta circa 6 re ,d'ue ,vòil&. ,]11 1P11oiletialfo!l0a0to'.mlali è rlillum!imoa,&t,ol.lllf.e •ca.use ~lia ~a che ~va 1n Ita• !](,a';isa ,a chi! attat:ibui!me 1Jia00tiu,a: a.I fas&mo, latdino oo aJSSaissi:noe.d'. ,aiLbenidle pacianlte f,or,ai ,dii, Tfuvicflll,aJr&i a vem,d'~sii &ii ISC!J)l"!Jfsj e ~lll:'iaaxghen-e .subiite. Ora dh'e suonerà ~bo fPii.:lmaa.n;oora cl.i q.u~l- !10 che noi! eid aJl ifoiscitsmot,i!rn,maigimiilatmo; e sairà tlfll ',oro, tirea®nldiai (P<2lr i ,fu,.scis-tli, e coro,e Neri nelffia.«IOe:nladellie Bzffe» g,rfud!ilamo ali bi:f,tgalllre ·dii Pired'airo>~o:« Pir~abi ali' girta111 imwnenbo. * * * F 11'\:l, i 11oodhii1rudfo.uldiu,: dh e :più -Sh sc,n o ddsti,nsti nel oC1aJd!iiuMame ùa· quesbura c1i Tll'ilelsllle :ndl/11asuia ojper.ai dli, rastrellla.ment,o ~ulito ailll'1aoblrel'lltla.to cLi: Mt\Iia,n,o, ,,,.ii è & se;gnallaTe un trrùsbe uomo.... d~o di esser.e bretmJafr,d!aib<> ani !P~-tleri. can ~~ baL1o de0,1' i:,n,fomiia ,ed a riitoOll'klio iper .t'cilmmrun~:m·- hlle damanii, ,un oarto Vcilttoa,:,oPwcoitatrnus, ex sovvensi:jv:o &.v,eniuto cO!n!a,d~nLe dehl'a Qu.esbl.lira.Questo •d':1siaraiz:1ato, 1111;am,. tenenid:o Jl:in,o a pO!oc;,bem,po .{,a contailJh; con alliou.ni qper.ali, .torJJJÌlv,aisnf ommia:oiiooii 11,~ 1Pdlirziilclbtiii, <dhie. iponl:alV'iéllITo ,a\l!l 'an-.e!Slto,d,i pa.!'ecolti i:1n:dlilv3d!Oclr.,a, ,parò questa s,pri,a rul sel'\•ilòo dell1 f.a\S'oilsmo è sbaJt-asmas-ohienata eci' i cornpagn( ne s!;am;noiitn guaJr- ,dliia•, asp·eJblarotd'o~I mo1m'en,tio ,PI'CJlp-iz~<al,i dia,ng1lii. 'fa liezmcme ci1 e mero la. Il nuovionnofascista Mamma lw tanta fame Non c'é nulla figlio mio I - ... E quando tu cantavi Bandiera Rossa Almeno tre volte al giorno tu man_ giavi Ed ora che Lu canti giovinezza, Tu caschi in terra dalla aebolezza. (musica .....) Benito, Benito, Tu ci hai frega' pulito I BibliotecaGino Bianco zia~e i gmpp-, d~J: si?i,=i g~à es-iistenH; que~.to fa t0mem eh,'? si vc~l,;:a. :•ntensi.l<ir:are 1J'c,p0ra d,i ~p:1::,,n,a;g~iIoasoiJsLa aiWecle.ro e ce.rea re con baisse ma:n'<>;Y,re ~ fa tti proy.:,catori l' an-estc di nO'SiI'i compagni. l\Iallcotti è sLalo assassinalo, ma ancora oggi dopo quattro anni dal n10 sacriftc,:o è più forte di ch'u.11qne altro vivo. Ln prc«::::~'1!-0 è si.n1t-o.mat,i,col'-aJ,h:urmt: llruno:ato ipoch,i.,giornii or sono da un giorna~e ,v,k,ninese, iper ri•ch'iarnairc !'Q•btcnz.iom daU,e. ,21uk,1•ità a.usbri,aic:hesu!O'auawnto vw:tl1cat,c•;~, or n:)Jl. è moHo t~mpo, é'egi~t aèidcllt: .il'ul:'arrnh01sciataitallian,, ,dr Vruenna, :,t cui mum0r,o s: è ac:cresciiwLo d,i 12 i,md,iiv1idue,:.oosì, :1n ipro,porz.i:o.ne ai1,. 1'1ii!1'Pca1baln2laJ 1 d0hla o:i!Jt'àe del l!i.urnero detl fu0;nusciLilche vi rilsi.eid•O!!wè , a:vven.uto i,n al!,t.,re caipt-lla:lé deli!a Svia.zera Il .d'elJ,a f-lirunoi,a. Ilanno avuto paura di Lui e l'uccisero, ebbero paura di averl_o ucciso e lo nasco5ero, ebbP.ro pauxa di averlo na~osto e lo scopriror:o. Malleolti da mo1to incuteva ai suoi assassini - come incute ancora oggi ed: incuterà fino alla completa disfatta del fasc:smo - maggior paura che da vi\·o. . . Paura del suo nome stampato su di un pezzo d1 carta come de1 fiori span,i sulla sua tomba. Pattra della croce di legno che sorgeva alla Quartarella come delle gramaglie portate dalla vedova. Paura del suo nome. paura della sua ombra, paura ,dliLui nerchè è ancora, sem-- r>rr. Lui. Giacomo l\1alteolli che alle porte d'Italia ~ntima al suo ca.i·- nefìce • DI OUT NON SI PASSA>. !Di buOGl graido jper ciò -pubbolii.chi.amo q,uest,a noti,z,i,a aififiilnohèi Jav,o'rulO'!'.i .iJl!a. lila1nliio,he ,nelila ilioro strai~r:ande maiggòora.n7Ja' ,rrf,lil!.am'O SQllilo d-z bam,diem?,dei parbitti che fa,n110 OOJPO '<1.i!JClaoncentroàiuw an tilfta:sditst-a, si= trn.a\~gLoir,menlibne gua•rdl'a ed al oaso 1SaJp1pEja&ml.lol.ascheraire que sti -ruiL-tìiamdl el fa1sosilmo a1ssa,ssin,o, ac oo,gi!1~·o1Ji coane i1l cia5o comporla. Ed è in""no,me suo. nel nome del •nostro martire, del nostro eroe, di colui che sinlet;zza il sacrificio di mille altri martiri, di mille altri <'roi. che noi continueremo imperterriti la nostra balfaglia al griidlodi EVVIVA MATTEOTTI - ABBASSO TL F.\SCISMO. Sezione socialista italiana. Partito socialista della Città di Zurigo. Sezione .~ocialisla ticinese. ----·---- ta festa dello Sta.tufo s·eppellitaa stiondi fischi DI venrnicatilo L~btoriaitodomenica scor- Dall' camma:nolsllrc•si.anno -siicu,rjche q,uesa ha v-i-ss.uto un brutto qu:1.rto ·d'ora sia genie, ,pwdoltto, ,puro cwllr.ia, nuov,a, er.a qu,antunque fo-s.se .!JpaWeigi.arcoe p.r,ol:etnon ,r?,uwilrànei O,o.schiI,J)r<J{p-0,seiilii ,sÙI (Par- lo da non meno di du.ec~t-o:.~nquanta sua!dler,amm,o,d!eJll,a,gr.ad1liltba CoaTIIPaibw.wal)oliz.iO'Ll,i,. Il ,ta111Los~rcm.baZZ1J.tccorteo, .d'ei Euoa-uscilli1i.ima!liflardiìi,e!J!lléi,1ItOor.ru,ttbibiile ftn1dlet1tio, que!St'aallllo ~ 'lllll ,sed:icein~ «Confuide dh~ run!ilma1gl~~.tallnainiJ alllli<?S!Lero. s:iglio àe=Ha colonia iJt.aù,i,ana», (ma chi • • • r,ono e chi, :nawpresentano co~:estti consi ... .li~ ~oroallie me,wzion<aJto we,W0S'?, CCJot? ~.1-iied-) non era, ne più ne meno, ohe q:ueffla ,l,c,giiloae senlsUb:tn~llà cli.? a,n,innatn,o oueb!-o dello scanso anno con solo dli qurunH - ;1tiallliiam:if el:d esoteni,- a•go,wnan0 a.gg~imta cLi un sub:ooo di fischi e cl, alt1a fi.ne ,a·eli tlialsoilsmo, ed allll:a resba,ura• « v!ui» ch2 inse!gu:•v.ano, passo a ,passo, zii.o.ne ,dlii un r.eli.ilrne ,dii CO'IDiPlèbal.aftierilà Ù corteo lungo tu-tto il percoPso, dalla in lltalnia. rnenlbre ::leniunb\ 1a Uie ma,n•cvre Baihnhoif.stt1a1sse s'.1110 .aill'~rnbarc,adeiro ['é.sci•st1cc:,hil2jd'e ~i!c.!am.enlie a!l1Fta1uborrd-e'->lihaBurklipkitz. l'l'\.acercl1fam~ . cli ~- là cerutmallleohe d~ ifr.orutle a!l fa.sclcsano,,si ,tuiine •Ledlw,;.,nse f.aJSii dellia .ma,g;11fica d1u,siino mil~u11e pi11eiv:en,tli)v-,e aiUe @d ~~llaire mostrazione a,nJtiifaso:Gtache per lie su.e clte m CialSa dliJ allibri>, le sip15e.Eais 1 0:lsbe pois- gran,dliose JP1'0ip0'!'2':0?ie' venula aÒ' ~- sano c;igatnt\zoare co,mpki,tfi, e f,01met.11,tfaslcnuerrure _co~Leromv:;J'Jìt.e l11bbe -1-e ..iltire d1" c1isctr.ci:',n.i ohe !Ili JJ1C1pcfl,a.2ii.onsC.e'culiista mo.stra.zroru ìla1'le fine.ria.. ,1i',~,nrn,{:1$e 11km tdl'fulreir,zbb-2 ne;ppure ;per Dunque, do.m~ s-c&sa col SU'O bel s.ohen?Jo..L'Auis,t,raf;i1i1JJ01n è l1ba1Ke,aila fey- sol:e .n:.i a,ve-. ~redJJsp-o~~ ad un~ tira~: 111 i, ·· ~ ·""'- · w{, ., • b dij q U)n!J:otpaa,1,a1<:bsi1.we.;,a m e110 prefisso a 1 .pa~ . a . raicolucm,v""' w , 6 uai!1UJ0ra ene . d'ff · · 1 ,1 '-IAITi:lcJf osser,vare con 1n ~ · erenza. tut10 quanlto creare ajpJpill,1'"·' sainebbe avwmrul.o :i.n q,ues1o piccolo F\iaitltiainrt,ao, comtJUebatnreinbo dle~l4:: inc_t-i-moni:lro. Av.evo bisogno da. tutta lia mi-a z,ile.su,nri:feriilt-en,on sairà m111tiihe dlanrumQLa- oa'Lma per essere, come sempre, obbietre ,;il iLnaibfaimtznJto eo01n•::.'lm\i!co c:h.e iill fa- tivo mlll'nonm,au\? i leUèori ddl'Avveni1Soi!smo ~die tai, SIUOJ ·~piio,n.i,. L''CiID::11'\3.~ re e, per dio Ba~o, tenni Lede a-1 mii.o ri1c o::ln oui v~o111Jo, tpatgab3 a!Scen1cie ,via- prolP(o.,..,i,toaccom)P-a.gnam.domi sempTe a r:/a da~•le 120 aJ1JU1e'80J:1re a1Lgi.cmto, s~- braicc}'blo . di mo= indifferenza. Zia' COiillare a,l LrR iln.tircmth,p1e,r serivi;z.i suie- Alle Cl memo \In qUM'to sono :.iLla daf.ii oh-e ti! cr..,misoels cili q,ll!alilido i111 quando P1aitz P,romenaid'e dove cred-evo <li troboro aMildano, sii oaef.lSce ooà risuilital1_ mo.! vare ,di g.ià riiunite le :faJrnose associiaz.i:olo m~nil. Queis,bo•,cmmoobranel suo picco- nt- vtal!Ji,an 12 ooi vessullti s-pi,e,g,-<>-c; aiJ venliO ia qiua!LiJ dJlire fuln1:alstii,dhie ascen,d-e ia to... MJa a1rii!, dma dr,si'l'busione, non ci suiesa per ,m ma,rul.enliirn~Lo al_Ll'esle.ro d,i sono riunirle che cinque o sei pei sone, qi=t~ de!l,itruquent'.id, ato oill !'0<11n0umero col dar.so 1UI1 po' cu,nv-0,come p-er voile1e&o11biWanll1Se. a qu-ef.lLii : lnivwaJbi. .aJLl'estero si n~condere all'i-ndis.creba curiiosiltà di si a~~uiil/gono i. iJ)CllliizòoiJdLi i,ccm,fi.nie, ùn- quruLche ~m1Ponbun-o. Starvo ;per 'Pendere oain3oafi dJi, isc111v~.(8llildahrei, enltir.a, e chi. ~ l,i calma e :Jlrotest-aire col jpriimo v,enruto sce iJn lrballlilas,ii può aiv.are l.lJllJ;t ,~dea tdel- credencLo ohe il co11leo deNe oi_mici non le ting8n(bii ~e ,che gna1va1nosul bitDa/111::sfirosairebbe più fatto, i,l che, a du-La fran- <lieiWE.nte!lno.Eid è ialp(p:unto per quesLo c;imeme, aru -se.::.caivaun ,poco_ di essere ohe ~ a,naio, p'a'r debbo, bi1lam:ci,o ~ foI11dipriviato di uno spe,tta.cooo emmentemenIIIOl!l. ba•silanCJmJ ai! e, v,e ne è .S'elll/j)re ~ te nidiccil,~ e buffon_esco. _Ma ec..:o, che c'll'iJe.s!Ja. dJì a1bbr~. Sfrildlo ~o. con bain!li lll!aln- d,alli~aWeilsshaiuisq,uaa bM inquaidiraiLo e ~lPa.n.e a ,ufo, .ci vorrà 'un ,ailLrnfPre.sbi. ccn m..,gnrJfi~o(Pa!Sso cadenzalto ... to annetn:fOalllol -- N faiscro? · - Ma che f.aisci.o d'Egit.Lo... un d'I'a::;,~ A 0CU1,renma d!1 ieiò, 1par nosbre ilnfotr- pt>llo _ ,se draippeLl,o si :può chiamare maii1lolllfl, ~almo a ccmoocenza, che itn un.0 un così nU11Tierosogruip,po - di polizi:ot" cliità id!i colllJiifne,ba cui d0maircazIC1M tira ti, al cctma.n.do d'un gr.adualo che, .guarJt'.'itallliae il!o&tlabo voom0 vemin~ Eiiss:aitaàa caso, ru dtir~ge ailila PLatz Promenaide n!e{rladbbà .s~sa fn-,a1~•'abilbaito,con urna dove prende po,si,zione. Non m.i eno ripOJPolliaml011d1.i.ea{p,pen,a 30 rr~·,1,a b)l.ainJU,messo ,dailba .impr.essrone ohe un allrl~o ilt gcv.erno a.alsc:sta vi~ ,ma,nti,an~ ni.ienl,e,dii.-d.ra,pp0l!lo venendo sell\pre d'<1'll.aWe:,smeno dhe 150· ;po!l~zc'i.olbinti, misura Slljpie· sha•usqual', si ,dltlr.i\gev~s-0 h. IP·~azz.a 1dehla tu10ir'ea qu.~h:fue 0:IUlàdieH'fun.t.ern'o•h:e su- slazic.nie dove a mano a rna'Ilo ed ama perl!ll 'j, 300 rnfaliaabj,bar.1ti,ment~re lo Sfa- disla~a d.;, una ventina di. ,p~si l'tm,o to estooo cooiJcilll!alnbneon vj d•:IS;poo.e i.n dall'aJltiro, dJiiSlloca i suo.i uomini •I,unigo contrutpofsibo a quei]I'.il,dhe sdi 3 ummni: ill. ipercoirso che /V',al ama BahnhoifsbraJSSe. l.1l1' cO/lllllllihssair~ou,n '.P'Olliz,iio.Uoed uno Non fP'WSS•an,odit-ci .mfo,ut-i,che diaIla sariltil:,u,ra!le.Inoriedli!b':lfema vera. We11Sshlaiu.u~aq112Jn.vUo.iil oi,rni!c:IU.mesi• aff :ro~pe iat(r2 .:.'l!lu,s'.-raz-i:o,n,i• v~ sarebbero da [iair,e su quoestJoca,s.::>1: Uel,a1sc1aiimc a:11 a iint-e(!U~(galllZ!aJ d!eii J11GISL1re-tit-o:r,;e ci, rdlsu>airm)3a!m(i, cl~ is,orri!vei11:1e rw.i; ine<nva~1ia.mo ,però l1,al3ou.riaireq,uEillLadeUba -:msu,Lfci,cien.z.a Òe.i fomtd~dhe irn p:ut6ainilssiJmo TU.001 -a1Lbna- \llelr'.s.o, ili mfunrilsiten,od~I tiai!lktr,ruii, !Per ma-nt~nlere le bamlde aissdLdaitte 1dizjglli' su>ùoo6, ,pandhè sw o'he i o~il ,aJlJl'eis.ter:o ,non dt>&ilstiOl!l!o id!allll!a Wo.ro wJan-e ,d!iJ o,p:era1 iamtij,aisc!ilSba per i,nouruiaa,e ed: iinci.'bairequami,i lm Itliallliaa,.'btielndcmo il:a 1~bera.z.iicme.dalllla tiinainmli!dbftalsoilsbal dli.e SOl!l.O ,pa<i t utl,i gli it,a1Lii'1!1l'i' dhe l•él!ViOO'aea10saffirrui:o so:tbo ùl gioigo d~ tonliuiraibooìi. va.nz,a gforioso e· 1d-0nfatnte. E così la riun,ione delle fannose assod1azi-0n.i i,tal'ia.ne ha imiz.~o. Oraimai· SolllO ben fiamcheggi,aiti. All11'0.cconrenza le durLindane poliznesche ipro~eg,geranno il vel'ITl'icaiio UttorJalto. Tiiiro un sospiro di sol'l:ievo. OramaL il corteo e' cer.lo e no.i, non saremo fro'd/ati dai! .miserando spetlacoJo dii vede,.r:e dei n~¾illi anaro:<are a suon d& mms:·ca. Al! « Cred:fo tMeriit'timo » un moccioso con tarrho dii acchi1aU1affum.ioati sta mettendo le bandiere. Ed iii buffo in'COJ11M1cidaa q:ii 1, giacche' la ban" d~er-a che sv,~lola di giù ail secondo pi,an.o, che ~oi e' que!lla con ilan'lo di CO· rona reale, e' slatta messa con la corona a1fin.g.i'll, il che oer una buona mezz ::>ra e' stiato l'ifa.r.e }"'~~a.tempo Ji quan!: di là p,a.sr.arvaJI10. Quell;i bandier:i co.sì aggius:ata era i.I s.,,,,1-,olo de!'.a monarchia traball,ante, _di q t..:,'.ii m ma1·1.h;:t lcdi- (re.ga che inela:'..1'1.lmeulc d~v~ andaire a fairsi, tf.•• ~gene. Oh!. .. guarda! da Ur:a~1i1.strasse '1tKl'" ra un dra.ppe'lJo cLi -poli,.i,)tl; e poi lL'l altro da Oetenba:chstrass.: ,?d .:ncora Ili\ al~tt10,che ,sl 1~cno. 'Venso Pruraldepl!a.t2. Per un mOima.~o dd:,;l,:> :h:? sia stai,) prcclamato a Zurigo I.o st11to d'assedio e mi sovvengo che io mi !.rovo senza p.u!,i,apc,nt-o e sea ·" ,:-?rlificato di c'lta• t!;nan7.'a :i.ven.doli fo,ym~:.:: 1ti al Ccns;;,- ):l;,o di S. M. [,asoista. In sirmifH foang~nli l'e,;~re privi d1 cairLe d'identità -può proc1.r uP. delle sJccahm~. Ma mi 5ovvengo eh:? c0·1 me ho la tessei.a del Partite> Soc·ali,sta Italia" no, a1 quale mi onoro d.i ctj•:art~nere e: na,:mailmen'te co-n un :-;rr .;e d"c;1m(·nto si può dimo-,tra;e in qua,:rc- e q;iattr'olio .ccime e qua.I.men'.~ ~i <?' uu galantuomo sia (PU!r, lPel"vofo111.làd:eJ console, caiiivo italiano. .Intanto i ma,r-c:ap;?-ii si sono popolati. Però ~i os~.~ •·:\ ·1 ·1tl. •ma ·1ervos1- -tà che contrasta < JI cielo n·,... gn:fica;1;,;nLe azzurro. Il corL: , ape~)o ::!ai poliz:Dtt' app·are in foTJc! i 3JJ« Ba,hr.lw-fs!ral;se. Un tamburo seon3, i1 i:,as~a. La musica éar.:e Ua un'al'!r~ n:u~:ca sh:du.la. sì, n,;, a111moni,osarneniei.imoat:c:i. pc r le nostre orecchie W antilasoisti ~mp1mi-ten,l: inC'.l" minci,a il suo reperlorio. Sono i fischi che dai du~ marcia-p·iedi investono ,iii eo,rt.,;:)odel ver.o:oato li!lori,a.to. Non sole i fischi C'omp,,ngono la cirugoJay,e orchestra, ma son<.: re~hili ma,- C'iiarntia suon di tamburo. Alla tesi-a :,I Sem.p'!ioini, pa!Hdo e brntto più del so•Liio (,i.I segretario dello i.panu-lo ifascio dii Zur~go, progrt>di,:ce s0IIJ.jpr~:pùù in br-u:Hezxa.), si guar::la da Qgni l•ato ooone se dlltre ai fischi eJ ag.!i «,plui» si al!\J)etla.sse qualohe cosa d'a!rro. I!I ,g,ru,p.po di gi.ovmcell.i, cl~ sono la parie più balda e la speranza d0Jha patria hanno caim.b~ato colore e na.sisonlligliano a t=ti c-enci lavabi da una lia-van• daia inespertla. Son-0 divenLa·ti del cdlore del1 'arvodo giial'lo pal hdo. Le àonne che [w:ino ip:i'1"il~eI dmic:,ume sono tallmiznte conùche 1,eHa loro goffaiggttne a'll.llileIJlbalt:dal,alilia tirema~,ahla, ohei ali se.Lo :g,uardMle s'Jamo invafii da un senso di na.u.;;ea e di ,pietà. Ln. t.an•Lama" nhlesta v..igl1?a<0~:!hzruinaa no.la ga'ia., un pr,cxEuin:-doii infan:i;le genhllezz,a ponhano !1,:bannbim.e con le vestine c!·ellai festa che so·rnidono pigliando .gusto e dwer- !'.$1d:o•sjip, 'er li! filsdh~ che per lie 1loro pie-. cole a'lliim.e- cwi si ce1.ua di cor.ron-.pere coll',i,ncuLoar loro i~ ou!llto <l'<'l fl)iù s.ohifol,o dci naiz.ionialilsmi: la -patni.a a,n- ~ diai un ,deilnttliqjtlen,tep'.a,zzo cr.iim,i;. ru:ille - e' una anusica ohe le mette ,Ji buon umo:re ma ohe ,per tutti gi!i, altri rebtiLi coscieruti e;d incosciemb~ che fanno pa11te dEll .conleo -sono tante punture a,!" la foro a.rnma di fango. Crooo d,i aver iperd1ulLola c-ailma che mi ero imipOISta. L'irrd-ifferenza mi ab-- ba.n<looa, i fischi ani inebbriaino ed a:il.:>- ra fischio anch'io, fischio come ,pO'SSo e quant·o posso. Le ,bambine c:orridono sempre. IE la slr,~dula musica .man mano che ci avamzi1a1mo iVenso J:a: Buckll:iiplatz aumoota ·senwre pJù dJ tono e di podeu-0si ._p-iui». Alla Bilrkil~pliatz lo spetta.colo e' commovenrte, E' un mare di twle. Sono miglia.ia e mi.gUai·a d,i persone dalesi con~ ve,gno ,per dimostrare la ,propria aiv:ve~- s1one a,] fa.sciismo e la simpatia per la pÒvera Ital~a ~J:lpressa e martoria.la. L'armonioso pandemonio non ha pi,ù limili e la musica che era in tesla ai! corieo e che a tutto fiato solfiava una -marcia, ..,.;~meaidda:riobluracopenla dai fischi e daiUe gnida di -rbbasso il foscismo e di evviva a Matteotti. La ,pc:,i!zia si ~a'!iP'al&l,i,a,si raiggruippa, ,oerpal ic:l;i~dire q11a, ma la sona:ta. aumenta in un alb·o punrto. Si sposta ~ierso 6n~51!Jraperche' si oer.ca di tag'Lia" re i,! corteo che viene urta:lo di fianco, ma dev,e correre a destra iperchc' gli ab-- baisso al ,governo degLi ass.3.1ss~nilo assorda. Av.ven.gono c"lllutazioni, sono opera1trlipaireoohi aue.s~. G'Iii ercà, oinrlciosi se Ila fillamio iprestalinente ver.so il batstell,o come !'UJJ.ica.ùncora di saLv.ezza. Vediamo uno scil.'lJ/Pamze'ta.gl.ia.to fuori · da,glJi alt.rti.' Vis:Osi iisol.ato ~re le gaamba.cce che s=brano tra!l1J!l)oLin,ei si mett-e ,atl sicur-o suHa ,banohim,. d,o,ve la pcli71ia ha steso un cordone. Lo ,scillll~ pan.w' e' .SamlP,lfJ::ini resosi ancor più brutto da!,La trronairella che g,Ii {a -tral::allare i'1 laibbr-0 intferfone. Dalla ipoli,zia la foMia. viene spmta da una tpalee ve:nso Q~aàb.ruclre, ma questa, unz.~c.he' S€lguil!ie i,! yc,Jere d~ poliziotll, si stipa su!La terrazza ,prosip,i.oerrt-eil la. go. DalJ'.aLtro lato : d•mostranb vetJ<gono f{p.iin.tive1·s-o l,a Thonhalile, rr.a ques,ti con in:buito una:n:me vanno a pialzzarsi sui pa.raipet,1:idte:1l!a.go a,spett:ando la partenza de.l batitelllo. Ed. ànfaibti quando il baHeiilo si muove preced,uto da due canotti automobi1i de!Ua polizia, dal1la fol" la a,ssie,paia aa due la'l-i àeli!'imbarcade" ro, ha musi,ca sLridula, aissordiante, armo~ niosaimente beL!a dei fisch~, e' ta'le ohe nc,n Slii ipuò lr-01VMe-parole i:.er descriverl•a. DI vermicaio cimicioso, con baldanza viglixtx:,c-a, rlla bordo tenta di intonare g.iovJnez:za, ma nel .grande ~pecchio del laigo e così ben ,proteéti, da.ma polizia e· una gÌt<Xvineizza~laicd.r.la di mair:c~ume e di vi!g1iacchma,, _).. prora grandeggia su Lu1Jtaquella ma,ndria di pecore la fig.ura dello scirr~panze' che ha gua•dia.Jgi!lato la posizione a forza delle sue -ga.mbacce. Eccd1i questi eroi rruassis1 a.I sicuro alUlJilO la testa. Ec.cc.ili quest.i strombaz" ;;atori di bugie che si d.ioono inv,i,disati e sono ocliaiti, ,s1 vedono ,a,:Lulaiti e non s-i accorgo.no che li beffane-; si <li'-ono bal:- di e sono ..,.,!Jgliiaioohttr,e voHe viiliacclii. Per coonpletaire la cronaioa della .ma-ttioo dobb:iaano aggiungere che il corteo e:·a composto da perso.ne msigni•ficanti e ohe la più rappresentaiwa era quel Giovanni Lorenz:i che ha un chio;,co vicino ai! Globus e che aillo soo,p,pio della guerra tra !'Iitallia e l'Austria, si arruolò volontario ne1l'e.5ercito di S. M. CaiHoliica Francesco GiuseiPtJ)e di esecrata mzmoni.a, (Come si ved,e quel:f:o si gnore ora che m Italia regna S. M. Fascista e' dilv011uto l'oo::hi'::> destro d~Ile di~ ~~tesi, iin. Zunilgo). Un'a!,tra pu-sona nwlito f'hi! quanto) rawresenlatt:iva che faceva mostra cLi se' nel corteo era quel! Famosissimo stri.m,pellatone di pi.'alloforte che e· Francesco Ca.ttoJen.i, iru!lgni-ficantissima figura la cu~ defk:enza M>L:!sti-cae• feno" menail:e sino al :punito di ricLurlo a bec" chhio di prima forza. La cronaca d:!!Ila sera (POi e' ancora più itll!tere.ssante data la ipie.ga che la dimostra2ione aveva a>reso. A~ t11hoo;n.o ldEll ba!bta~EocilatM~0trI la dii...-moslra:zlione si e' ri!pebwta con la ~sa ,potenziai ,dii, fusdhil ,e qtre.s<b.uv.oa.ta .i,1 conoo,1:) se IL e' rZ,cevu,ti tul-ti per lui :i.- vendo tentato di fiLar.sela in automobil-e. La poLizia irniervenulJa numerosa come alla malM::1na,t'ea,g,i.va ç,arioando la k1 lla ,:on l'arma b.ianca. Ne ciò mt&<!fine aùtla SEf)tUela d€!1l-e dianostnaz:o,ni. giacche' i di.mo.str,anLl serrJG)recrescendo d: num~ro e ,di, e,n~ si, d,ia-ess-e.r,o ver,so l-'Hot~ Com.marcio dove il verm.icaJio ci.n'l:ICio,so ha i,! nido e con focm: e COtl gdda di abba:sso afrermav,ano la loro aJ'iversione a 1 fa,so:ismo. IE' q,UIÌ' c'h:e Ula pcl!li:iÙ!t•s,enrza raghmi fl)lau-sibili, ma: IP~r quello ,sipiirifo selvaigg-io eh:: cairatteri,zza tutte le ,polizie del mondo, sgua,i,nail,e le scia!Jole, ii in-sc1.guivaferendorne paiecch.i., alcuni dei qual:i g11aveme:rn'.-e. Siaimo infonma.ti che il ooruole Bianchi in u,no ,slanc~o d,i rLconoscen7Ja ha rin.grax'Jato -s.~ntifarnen;'e 'l'i.s,pettore di poliizia che ha commes·so la. nefasta a" zione di <'omlan-:!are lo s>ci,aibotarnento dei -suoi conci-tlaldimi rei di sentir.si sol id.ali coo gli O\R?ressi. O Lta.lda, !Jialia! tenra di ge-nerost e' da questa spede di fig'1i<dageneri C".h.e hai avuta ianbraibtelta ,d.iJfaJ1,go la tua f.ronte imlma'colata. Sono di q.uesta lijlecie co" l'oro ohe haJDno mrett.i cLi caitene i tuoi pOldierO!siplollisìil iUISÌ. 1111mie f oon,die eniengie del] !~IVorio. SCin'QIldli q,u.~lla! irazM ,i vu!l'i oh~ ltv th~llllllJO lilnloair~, };attuta, alf~ la, e'&i 1 1ri.lalla. Mialled1 etti! Maledeltti! ,Ma il giorno verrà· che i tuoi veri fi~l:i, lv lmeranno d,al fango bnmenitato, ti rilstorera.nno e cwrezzeramio ila tua fronte ,pura. Ohi quel g.ioroo dimenticheranno le atlroci sofferenze paibi,te e non farann~ vendetta ma giustizia..

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