L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 22 - 2 giugno 1928

' r • ANNO XXXJ.I. A. i:> ZURlliGO,2 G·I,UGNO 1928. Nwn. 22. ' Telefono 4475 (Selnau) - Conto-Chèques N. Vlll-3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Abbonamenti per la Svizzera per l'anno 1928: Un anno fr. 6; sea mesi fr. 3; la-e mesi fr. 1,50 Per l'estero: Un anno fr. 10; sei mesi fa-. 5; ta-e mesi fr. 2,50 REDAZIONE: , L'Avvenire del Lavoratore , Zuri~ ---------,---------====--- PREZZI DELLE INSERZIONI: AMMINISTRAZIONE: commissione Esecutiva del P. S. I. P:'!' h:loa, o ,pazto di linea (~czza una colonna), ~ Cent Zurigo, Militarslìrasse 36 Pe-r réclame continua.ta, prezzi da com-enini LA LOTTANTIFASCISTA E ('UNITASO' CIALIS (Tesi del Comitato per la unità socialista) bi d Il l •b tà vigilia delle elezioni del 1924. Du- U pro ema e a I er pl:cc seces~ionc della Federazione 1) t~a guerra ha. apcr_lo i': ll~li_a g 0Ya11,lc, ccc.) segno evidente del un penooo ri,·oluz1onar10_ dt CUJ il perdurare cli umr cri.;i che non finirà tascisrno è, non conclus10ne, ma che c.,on la liqujdazione (nella mis.uuna delle fasi, 11 vecchio slalo libe- ra del po~sibile) delle cissioni e col 1alc con la sua diLtalura bw·ocra- ritorno al patto originar:o cli unità, tica' usci dalla guerra scon.vollo. Il * * * p: oÌcla, rnto da una J)arle, i ceIT me- 2) La lolla politica in llalia è doJ1 dall'ailra, non erano p:ù maleri_a minala dal 1922 ad opgi del problcinerle per c::.perimenli d1 lrasform1- ma della libertà. Questo problema smo politico. Il movimenlo social!-· non ha fallo che diYenire di più in sla, nel :;uo triplice ac,pello, poltl1- più graye dalla marc.:a su Roma ad co s:ndacale e coopcraliYo, a, e\'a oggi: per l'cvolu?.ione ~cguila dal fapre=,,o !aie cslens.ione da no~1 poter: fcismo Yerso la clillalura ol:garchica s. più limitare ad una _funz10ne d1 cli Mu,solini e del Gran C:onstiglio prc..p1ga11<la. La ballagl a aveva or- fasci::!a. 1ua, come obb:elli, o immediato la presa del potere, la lol_la ru class~ aYendo 1agg;unlo una cli quelle fas.'. culminanti in cui ncs.-un compro•- messo è più pos:,,ibik. Nel biermio '19-'20 e jsle,·ano tulle le condizioni obbielli,·e e psicologidhe perchè il prolelariato impegnasse la ballaglia per il potere. Scnonchè :I Parlilo rncialista, nonostante si foss" dato a Bologna (1919) un programma rivolLtzionario, non era preparalo all'azione. La 1·i,·oluzione rnssa, poderoso elemento J)Sicologico e poi ilico di successo, fin.i per diYenlarn un elemento di debolezza data la tendenza a teorizzarne i rnri aspelti e s\'ilup_i• e ad adottarne le parole d'ordjne. Pertanto il più elementare inltdo polilico, s,uggerjsce che ogni riYoluzione ha caratteri suoi proprì e che, per riuscire, ha da essere nazionale, deve oioè porre e risoh-ere i problemi parlicolari del proprio paese rl\·endo cura di CIOalizza.re. allqrno ad un programma chiaro ed orga11ico. il ma~simn <lelle forze. .\li' inizio del 1921, di fronte ai primi attacchi del fascismo, il Partito enlraYa in una graYiss,ima c1·'si inle1'11a con la scis~ione di Li\'orno, Yoluta ed it)iposla da ~losca. Per !nito il b:cnnio '21-'22 la ,·ila inler11a del Partilo iu ira,·agl'ala dalle rcissioni, in [unzione non degli a,·_ ven·menli italjani (lragki e decisivi) ma della polemica con la. III I nlernazionale. Sulla parola d'ordille cli ,rosea. il partito' C'omunisla, costituitosi a Livo1-no, :,ferraYa un'o!Tensi,·a for- !"Cnnala contro il partilo sociar~ta ed i !"Uoi capi, contribuendo cosi polen lemente a neutralizzarne I' injzialin1. cl' frnntc al fascismo in armi cd a rl<'r.,orar z.zare ~e mas.se, già in parte guadagnale dal pessimism? pPr l'insuccesso elci moli contro :I caro \'ila e della grande agilaz.ione metallurgjca culminala nell'occupazione delle fabbriche. Nel luglio-agcc•o 1922 le due ali ·del partito, cui la direzione non sape\'a offrire un ntperamenlo delle disc:orclie intestine nella iniziativa (essa ayeya aclollalc le formul~ ,11'- cide della resistenza pa~siYn nel pace e dell'intransigenza nel Parlamento) giooaYano conlemnoranea mente cd in pura perdila la caria ri,·oluzionaria (sciopero generale clell'Alleawza del La\'oro) e la carta parlamentare (deliberazione collaboraziorusla d'ella maggioranza del ?ntppo e conseguente ,·isila di Turali al Quirinale). Lo ~troncamento fascista dello sciopero generale da una parle,_ il fallimento dcll'offerla collahoraz1011e dall'a!lra, rendcrnno inevitabile il trionfo della reazione. Xell'ollobre del 1922 la :\farcia su Roma chiu.cleYa la prima fase del per;oclo ri,·oluzionario del dopoguerra. La tragica ironia delle cose vo_ll'e che un mese prima il partjto sooialisla sanzionasse al ì.ongresso dii Roma una nuova scissione. Ciò del resfo non do,·cva elargii nè la calma all'interno, nè l'omogeneità che ccrca\'a p·er provvedere ai suoi nuod compiti. Gli anni della dominazione fascista eh.e vanno dal '23 al '26 fu_ rono anch'essi contra~scgnali da lolle di gruppi e da scissioni parziali (Serrati, Maffì, Buffoni ecc. Secessione dei lerzinl<'rnazionalisli alla * * * 3) La semplice indicazione delle fa ·i atlraYcrso cui è passalo il fa_ soismo intdica che il problema della libertà. non è problema escltt~,ÌYamenle di classe. L'offcnsiYa comlnciata nel '20 contro di nn• si è c"les;i Yia via a lulli i parlili democratici e libf';·aJ; pf] è culmin2la n"lla rl:stn.1 zionP dello sfa.lo coslilu1, 1onalc. Xella ballaglia per la lihcrlA n.on si può prescinder<' dalla esistenza di partiti e di celi sociali inl<'resrntL quanto :i prnleta1 ialo so~ia\isla. ;id un minimo di garn•17,'c liberali. Perciò la Lalfica elci Pnrlilo fu assolutamente giusta duranle ;1 periodo ,ratteolti. L'as~:1.: inio del segrclai·io del partito ~ocialisla unitario Fopran·cnne nel mo111enlo in cui il fascismo. aYendo nella C:arncra elella il 6 .\prile. 11;1punto d'apipogg:o lega!". slaYa procedendo alla fa_ scistizzazione dello Stato. L'opernzione prcscnla,·a delle cliffìcollà r dei rischi, non solo perchè ledcrn degli interessi cooliluili. ma pcrC'hè mett"c\'a in allarme il ncch:o perso_ nalc politico. l'c~Prcilo e la monarchia. Questi ri'-C'Ìli ch·cnnero estremamente graYi dopo il 12 Giugno. Perciò ,r u,.: ol in= rlo,·e:tc temporeggiare, davanti alla i%UITezionc morale del paese, TI pc1·icolo magfiorc per lu; non fu ill lilla di. p,~rata :n~UJTC7ÌC!l" ~o. ·ali,:, ,.. cnm1111i sia (del reslo impos.<hilc dopo I;, :rcrr-o recente> cli:--l'alta del moYi 111enlo operaìo e ch" ay1·chbc foc:L D'"nle rr-prec;<;o) ma 1wlla rlispTeQ~ ?ione delle forze clw lo aYeYano so- ~lcnulo. La rirnlla mo,~ale del paese, dopo l'assassinio cli ,1aucolli, oITrì ai liberali, ai clcmocralici cd ai popolari una occas:onc for e unica per liqui_ dare Mussolini. L'occa~ionc andò ::;crduta 11cr l'eterna indPcisione cl": capi, per la lentezza della manoHa olTensiYa, per la pasr/,·ilà dell'.\\-cn- !ino, chP ,-; lradus~c in una a"len- ~ionc. \fa il partilo non a,·c,·a !"CCL ta e la sua adrsione :ill'.\,·enlino, lo sforzo che fece ·per farne un, elemento propulsore di una baUMl;a rapida e ~errala. fu dcllala dalla saggezza cd irrefutabilmente corri_ spose alle esigenze di quel momento. Battuto l'.\yenlino, consumalo il nuo,·o patto fra fas·cismo e monarchia per spogliare il paese degli uL timi d.;rilli cos.tiluzionali. la !allica ciel partilo doYeYa n<'é.cssariamenlc ins,p!rarsi ad altri obhielli,·i. * * * 3) Il problema della liberlil non :,·i pone sempre negli stessi termini. 0Qgi la battaglia del fas<:ismo contro le fofl'ze rpolniltio'b<:. moraHJ e socirulii che -sostenevano il ,·ecchio Stato lil•<'ralc nuò con~iderarsi finita. Tradite dalla monarchia. sfanche e pes- ,.imi le, esse non hanno <.aputo ag:re nrl mo111cnlo opporluno. Contro il fasc·ismo sono oggi in l:nca delle forze nuo,·e, popolari ed operaie, lr quali hanno altri e più Yasli obbielliYi cli quelli nutriti dai ,·ecchi partili parlamentari. Es.'>e non si rifu.giano nel passalo, ma quarclano acl un aYYcnire che nel loro pcn~icro ha da essere un rnprramcn!o nnn sol!anlo <lei!' Tlalia cli Of!!!'. ma· :rnche di riuella cli ieri. · :\"ell:i misura in cui è po!'-sihilc alle mar<e Pr)rolari il::ilianP rd ::ii loro inlPrprC'fi r,iù aulorirzali d> Psnrimcr,, pi,:, ch·p[l·,·a, es'·<' si manifeslano I 10eca l:J1no 1anco francamente repuhbli~anc Pd appa ·- sionalamenle socialiste. Cosi il conflitto !orna alle wc e; i- ~inii: socialismo contro fa:cisrno. La Concenlrazjone anlifasc:. ·ta, \iOl'la ncll'c3iJio, si è falla interprete - nella misura ciel pos,,ibile •- cli queste nuo,·e esigenze. "' . . -l:) I.a cr,si economica :::-hc dall~1 mclà del 1925 lra\'aglia il paese, è , tata un ·elemento cl~lla radicalizza_ zione della lolla, [l fascismo per reprimere le manifcstaz'oni ciel malc·onlenlo popolare ha don1l0 rafTorzarc il suo apparalo poliziesco, accrescere i quadri della miliù1, affi_ dare al tribunale speciale una funzione di terrori mo uffìcialc. Queste leggi eccezionali baslano da sole a proclamare il fallimento del ~inclaealismo fa~cisla. unico lenl?lirn originale del regime. l·n sindacalismo s-r:-117? \'ila autonoma della clas>"e laYOratr;ce è cli pe1· sè un non scn,o. La cliilsi ç;c:Ofl101111i'ca e ftin1ainziarja, i111 ,p,a1tre d ov uita ,a~fa riMal~wtaz·i0111 e-ed alla slahil'zzazionc ad un lasso (poljlico) eccc<·.~irn. in parie dO\-ula al ratio che lo Slalo fascista costa enormemente caro, ha reso impo~sibil" a1 goYerno cli andare incontro ai hiso,g,nn ocolncmilcii delli'c maissc carne fc- .::c.ro Na1P'.'Ue~1c 11! e Gug-Ndmo JJ. Tolta la plutocrazia. la quale ha fatro eceellcnli affari. lutti gli altri ceti sono stati sacrificali. Le masse operaie ccl i celi mcci: hanno crnosciulo dal 1926 ad 01Qi rondiz:oni C''.,tremamenlc dure cli YÌla. L:1 ,·[c!-'s:ih. orp:hC's;a ;ncluslrialc e'l agrari.1 ,, yic<;ula e ,·i,·c per:colosamenle . Lo Slaln ha per conio !'llO)alienata la propria indipendenza contrnPnclo clehi I i on<'rosissi mi rn i mere-a! i c. !cri. :\Ia anche se questa crisi doYesse C',-f·cr" nipc>rala e se la politica paternalistica del regime' do,·c,c;e manifestarsi co11 qualcosa di più che dej pezzi cli carta, il sindacalismo fascista non potrebbe passare ~ul p,jano di un Yero e proprio sindacalismo che alla condizione di risp~ltare la democrazia cli base, soppressa non solo nel paese ma perfino nel parli to fa cista. In questo caso il regime dovrebbt! dunque rinunciare al suo lolalilari- ~mo. Non polenclolo fare, esso si manliene sul piano di un ~ndacalismo di funzionari, enormemente co- ·toso (80 milioni all'anno, secondo i C'alcoli dell'ex ministro fascfala Dc Slefani) nel Lluale il proletariato non lia nicnlc a che \'Celere. e sul quale la stessa piccola minoranza opcra:a fa<icista non ha che una funzione di coro. D1 fronl<' al s;11dacalismo fasci~la il compilo del Partilo è quello di esaltare il \'alare ideale e cU inte111sificare il lavoro pratico della Confederazione Generale del La,·oro. * * * 5) La forza del fascismo è nella sua organizzazione poliziesca e squadristica e nel terrorismo del lr:buna le speciale. Ssso ha s'op,pres,sa ogni possibilità cli ,·ila legale dell'opposizione. ?\ ella persecuzione del pemiero ha raggiunto una ,·ioleriza . enza prececl·enti. l'na !al<" politica non è però esente da pericoli: essa sYiluppa correnti terroristiche e determina una necessità di azioll'c illegale alla quale poco a poco le ma~se ~i abituano. fn quPsla s;luaz.:onc il goYerno è asrni m<'no pacl1·011edella situazione cli auan.lo no•n appaia. l'n popolo che non ha dirilli non ha neppure clo- ,·eri. _\nzì ha un mio doYere: riconnuislarc i <;uoi dirilli con lul(i i me.:_ zi. Il C'Ompito del par: ilo socialista si prc~cnla molto chiaro: all'interno. syi]uprarc \(, forre illc{!ali d'opposi_ zionc. riorganizzarr il partilo. reagi_ re alla pa~si,·ifà cli Yaslissimi ~lrali della popolazione. orp-anizzarsi nei luo~hi stessi del l~Y0rn. liquidare incsorabilnlC'nle la mcnlalilà cli'-fat_ tisla rJ; coloro chr a:::pellano o dal r,.,, o dalla horghe~ia cap;lalista o dal padre elerllo la lihrrazionc; tagliare il cordone 0111bclicalc che ancora le- ;-. ;,1 Lilia parie della opposizio1:e alla Lradizione legalitaria ccl alla 1lltuone pacifista. . . . . lismo è lolla per trasformare la d~- moc:razia da fillizia - come è - 111 reale. La lattica comunista del tanto pegfio !anlo meglio, che in Germa1:iia ha aperta la via ciel potere a H111denburg, che in Francia ha rafforzata l'unione nazionale al potere, derirn dall'erronea impostazione doli rinaria dej rappo1·li che devono int·ercorrere fra clemocraz:a borghese e socialjsmo. tendono a modiliC"arsi. Su lulli questi problemj il ,pa!·tit? deve aver~ idee ch!are e soluz1orn adeguale a1 tempi, Qu-e. le soluziol1! non ~i può sperare ru lroYarlr nei vecchi Lesl1, nè nelle Yecch;e ri,·oluzioni, ma deYono essere elabora le len Lam.ente e medilalamenlc allravcrso lo studio e la discusstione. I1I, Contro un regime d1 leggi ecccz10nali, di tribunale ~pecialè, cli op'l_)rc~·- sione del diritto d'opposizione e di guerra ciYile, il compilo dei socialisti è cli suscitare uno talo perniancnte di agjlazione e ru rivoluzione' avente come obhielliYo la repubblica dei la\'oralori. Tutto ciò che è sus'.Cellibilc di inleressare <' di muo,·erc il popolo. rientra nelle linee della azione cffL :-ace dr! partito. u questiolntaernazlanal La posizione dei socialisti, d_opo l_e • conlraddiloric esperienze degli uJl1_ mi diec.i anrn, tende a 1·ilorn.are al p,unlo,di vista originario marxista. 1) La posizione critica del partito conlro le due internazionali ha avulo conferma nei fatti. La III lniternaziona!e, alla cui porla il partito è rimasto quattro anni, invano altenJem<lo :A,e e;i facesse posto a.ne ne<:e5sarie attlonomie nazionali, ha ,islo declinare e poi precipitare il 11.10 prestigio. La sua orga'llt'zzazione è ormai ridoli.a ad una ,·aslissima burocrazìa militarizzala che ha presa su minoranze esasperale, ma non sulle grandi masse. In piena decaclenz_a in Germania, pre~socchè .u1esistente in Inghilterra, nel Belgio, in Oìa•nida e nei paesi nordici. in.esislente in ,\ustria, l'influenza comu11i!'ìlasi csercila sopralutlo nei pae~i pri,·ati della democrazia. -e la ragione 111: è troppo chiara. Nella III Internazionale le 0risi si puo cUre c.he sono allo stato oronico cd es~;:eassu_ mono sempre l'as.'J)'elto di lolle di persone e di clan. .\ll'eslero il partilo clcYc s,·ilupparc la ~ua propaganda e mantenere inlC'pro il rnlorc della p,rol·csla compi1da nel 1926. lra~fcrendo in FranC'i;, la ~.eck della orQ"anizzazione. Ou;ndi riYendicazionc ros!anle clel diritto del P::irlilo cli s\'Olgerc in Ila- !1'11 l',c,pe.r<1 '-IJta. nc1fa pijen,ia j111dipendenza c],.J ncn~icr0· rnlidarietà C'ol 1woklaria I o in I <'rnazionale · accorcl; tattici coi parliti e gruppi anlifas"i- <:f i nPr darr' il rna'."simo di effìcac•a alla prora,g:inda. TI. L'unità sodalista Fra i socialisti e i parli li anche tùù avanzali della borghesia c'è conLraslo su lulli i punti fìnalislici del programma e il contrasto è fonçiamentale circa il concetto di Slalo, che per i democratici borghesi, è nazio_- nale è cioè ~uperior~ alle classi, mentre per i socialisti è di classe, tale qujncli da non poter es.sere l'espres.:::.ionc di interessi in contra:s'lo come sono gli inleressi della borghei;ia e del proletariato. (Di qui la nostra lesi a n li-collaborazi onjsla J. ,ra questo contrasto, i-ispello ai fin·. non ha mai jmpeclito, nè impedisce, confluenze momentanee fra socialisti e democratici borghesi, 1) Il problema dell'unità ci si prc- contro la borghesia anti-democra[i_ senta nell'ordine nazionale e nelroP- ca, nazionalista e fascis.la. cline internazionale. C'è cioè da rea- * * * lizza.re la urµlà dei socialisti in [la]in 3) Le basi dell'unità .<Jocialisésao_ e la unjtà della classe operaia nel no nella riufl'ermazione integrale dei mondo. ìl primo è problema che cli- principi socialisti, Il pw·lilo sociaifsia pende da 11oi. il secondo è di una e un pariilo di lolta di classe il quale, c:omple~sità est.rema. r·nche quando si 11ale, a vantaggìo Il Partito Socfalisla Italiano ed il dei lavoratori, dei ccnflitli secondari Parlilo Socialista Unitario dei Larn- d<'lla clas,ce borghese o concorda la ratori italiani hanno, dalla scissione sua azione con guella di altri partii.i di Roma ad oggi, lavoralo quasi pofiiici per la difesa dei diritti e de_ ~emp,re nillo sle~o piano. I djss>ensi 9/1 interessi del proletariato. rimane cltc esi tono fra noi sono quelli elci-- gempre un partito di opposizione n.i delle tendenze cli sinistra o di de- f ondamenlale ed irreducibile alla stra n-el seno del movirnenlo sociali- classe borghese ed allo Stato che ne sta. I e lo strumento. Per il suo fine. per il Solo l'azione può superare que lo .<uoideale. per i mez.::i che impiega. conflillo. Finchè il partilo ha larn- i/ parli/o socialista. pur tendenao a rato seriamente e metodicamenle, o·ttcner<>le riforme immediate riven_ cs,-,o ha lroYalo ~emprc nell'azione cl,cate dalla classe operaia e neces_ la s.inlesi di Lutti i contra~ti ideali . . <:arieal suo sviluppo. non è partito Quando ·es.so ha perduta l'iniz.iaLiva d: riforma, ma cli lolla di classe e di pclilica cd ha lras.forrnali i suoi con- rivolu.::ione. gressi in accadem,ie dollrinarie sullo Stato foluro, i contrasti si sono esasperati. L'unità di pensiero, che si cercaya• con le ~ciissioni, è un. non senso. Ci niole unità di azione, cioè leale subordinazione cl·ella minoranza alla maggioranza, *** 2) L'unità internazionale. cioè J'u_ nità con i comurusti, è problema pjù complesso e non. cli og~i. La Conferenza di Berlino del 1921 elette la proYa della impo sibililà di lroYare un terreno cli fusione ira s·ocialis.li e comunisti. Negli ultimi anni I.a siluazione non ha fatto che ag_ gravarsi. I comunisti u]Jbiclendo alla parola d'ordine di Mosca, sono pas- ~ati ad una t.allica che è ru ~ggressionc siste111atica dei socialisti. D'altro canto, per le loro esigenze polemiche, i comunisti hanno accenlualc talune pa1ticolari carallerisliche ciel leninismo cl1c sono, in aperto contrasto col manismo. Tre punti sono fondamentali: il ruolo del partilo; il concello cli clillalura; il concetto di democrazia_ I socialislii non pos~ono accellarc l'idea secondo cui il partilo ha da essere una as~o:::.iazion-e cli profession,is,bi d~~ia ,niw0Dluz!i!ov1e, lciò che vuol! dire eslraniarsi dal\' azione propria della mas!"a operaia che è il fondamento inso'>lilujbiìc del moYimcnto socialisla. e condannarsi ad essere un 01-gani. mo chiuso. scllario, militarizzalo, senza Yila inlema. C:osi j socialisti non possono trasformare il cancello man;ista di diL latura del proletariato - cioè. del orcklarialo che organina e clifcncl.e 1::iconquista del potere dagli assalli conlro TiYoluzionari - con la clillalura ~istemali<'a cli un partilo sulla classe operaia. l'na tale C'oncezione è radicalmenfp a,1tirlP•110C'ralica. mentre il socia- * * * 4) I tempi esigono che nella sua propaganda il partilo insista su quan~o nel marxismo ,·i è di YOIO'Illarismo e di appello all'azione. .\Ila base del socia]smo vi è un allo di fede, ttna rivolta morale è.on_ lro l'attuale S'Oci'età, una aspirazione deWanima che mai si placa e mai sri soddisfa. Essio è assieme un fer:menlo ed una forza costrullfra, un fuoco per le anime ccl una scienza. L' anid-iità edu rrazjonalli'6111o che ~p1eg? lutto e lutto giustifica, mal si concilia con le es~genze dei tempi che noi YiYiamo e dei compiti eroici che ci stanno di fronte. [l partilo cleYc quindi accordare 11na più grande importanza ai valori morali ·ed alle forze psicologiche, reagendo alle .d~g~ncrazioni pwamcnle dcterm1rust1che e scientif1cisle'. del _materialismo storico. Spiega_ n: 1 fatti non basta, occorre su.scitare nei gio,·an~ la passione della lotta e ccrazzarli cli una ferrea inlransi,genza. m?rale contro ogni mercato di p•r lll C'J pi , Inoltre il Parlilo deve solloporre ad un approfondilo esame tulli i problemi della riYoluzion·c italiana, per definire concretamente il suo programma. Le Yecchie formule so- ~o orm~i in gran.de parte superate, tl marx1s~no stesso non Ya inteso •Come un dogma, come un metodo. Negli ullimi Yenti anni (e specialmente dopo la guerra) si sono formati nu 0 _ vi rapporti sociali. Tl liberalismo ,-a ~comparendo, Le funzioni dello Sta_ lo si sono straordinariamcn,lc accre_ ~·:::iute. r; esperienza dei Sovicls da uno parte, la crjsj ciel parlamenlarjsmo politico da)l'allra, lo stesso esperi1111·nlofasc·sla; hanno posto problen1i tli una straorclinarja importanza. Le forme sle~sc della organizzazione La rufesa della rivoluziorn russa i11lesa come movimento del proleta_ rialo russo - ha lascialo il p~sto ad u1;a esaltaz;ione sistematica ed interes~ala degli alti del goYerno di Mo- ->'C'a. Trottzky. ZihO/Vietftf, Rakoiw5JG1 e cento altri, son.o stati un giorno sugli altari, un giomo nella polve1·e. Guai a voler esercita,re lo spirito critico sui fatti. Mosca ha sempre ragione, ciò che non impedisce c:he ogni congre::.so si sfoghi in dis'ClllsS'Ìoni eterne sugli enori di qu·esto o quel partito. Qua11lo alla Internazionale Socialista, ricoslilwlas.i ad Amburgo (1922) per la fusione della Seconda lnternazionale e della Unioll'.e di Vienna. essa soffre dei difetti conrlrari. T ,e autonomie nazionali Yi hanno una estensione che sp-esso annulla il C8 rallerc internazionale del rno,·L mente, s.oeialista. Il fatto che· taluni parlili _sono ridotti ad una quas,i si- .,lemahca collaborazione ministeria11:; cor, parliti borghesi. ha oreato Q'rayi inco1n-enienti. ben YÌsibili an_ che nella polili~a della T. O. S. wrso la Società delle Nazfoni. La S. ct. N. c;egna innegabilmente un. prowesso ~ui wcchi sistemi diplomatici. L'idea è d'origine e di por·tata sociali.s:ta. Di fatto l'organismo di Ginevra. sorto come una specie di ·mutua alleanza dei ,·incitori contro i vinti. ha compiuto una noh!,·ole e,·oluzfone con l'ammissione della Germania Ma sarebbe stolto illu1dere il prolel~riato suUa funzione della S. d. N. fìnahè ess_a _si:'1rnancipia dei goYerni capitaltslJc·1. La guerra rode attorno al mon:do e le superiori respon$1bilità che per questo staio di cose risalgono alle drttature fasciste, non diminu.iseon~ i~ nulla la responsabilità dPI cap1tah_sm-o, eterno regime di guerra sociale r· di connagrazroni militari. Il prevalere di conenti collaborazioniste nella Internazionale socialista non toglie che vi siano organ.iz_ zati ollo milioni di lavoratori e pru·- titi i quali sono e restano sul terreno ~el s.ocial_ii;mo marxis!a, come il parlito soc1aLdemocratirco austriaco, quello svizzero. l' Independenl La~ hour Party mg]ese. ecc. Del resto contro il collaJ)orazioni_ smo siS1tematico la o:rilica. è vivace ·e p1·essochè vittoriosa in tutti i partiti. . La ,te,oirri~ di K01U•t6ky, secondo cuJ ·l goYerno di coalizione corrisponderebbe ad una fase di equilibrio fra le c!as~i, ~a incontralo opposizi~ni assai v1vaJCll.Tale teoria non può avere applicazioni generali all'infuori della Germania, dove la rivoluzione politica del 1918 (rovesciamento deL l'Tmpero) ha creato alla sociaLdc-

rnocrnzia (prin~:palc ;,oslcgno della nepubblica) cornp:Li parl!colari. Nel Belgio, dove il Partilo Operaio, esce da t,n lungo periodo di collaborazione, Yi è una netta tendenza a collSiclerarc che s'mili e~pcrimcnli s' im_ pongono fOILanlo in situazioni eslrc111amenlè difficili, <]uanclo si !ralli di sal\'are le pubbliche libertà e le conrr7ioni elementari di ,·ila e di ~,·iluppo della dassc operaia. Imporla osservare, in linea generale, che anche là clo,·e sop,ravviYe. la lesi collaborazionisla non ha p,iù niente di comune col ve~hio imbèlle pacifismo. In Gennania. nel Belgio. in .\ustria, i -partiti sociailsli, amn,acstrati dall'esempio italiano, ha11no prov\'edulo ad organizzare milizir operaie le quali co Liluisrono. contro le veHeilà anLidemocraLiche che carallcrizzano la tendenza allua..: le della borghesia, una di'fesa· ben più cffìcac.c della collaborazione. * * * 2) Il Lentati\'O, cui partecipò anchr il nostro partilo. di un'organinazionc inlcrnaz'onalc intermedia fr& Mo&éa e Zur;go è fallilo. Dei parlili che erano al C:on\'egno di Berlino (gennaio 1925). uno - il non. 1cvcsc - è uscilo; gli altri - al.. l'infuori ciel nostro, - non solo non hanno pro/!xedito. ma la loro ;n_ fluen.za ~ulle rna$e è pressochè: nu1la. li partilo sYizzero. che allora tra fuori dell'Tntcrnazionale, ha aderito a Zurigo. Della libertà :.\Iu::solini ~i compiace spesso nei suoi discon-i, nei suoi arlicoli, nelle sue intcl'viste di ripetere questa frase: • Il popolo italiano mi cniedc '-pc~so strade, ponli, benessere; non, mi lia mai chiesta la liberlà •. '.\ella fra ·e è lulla la poca filosofia del fo ~ ci:--mo. 11 carattere dispolico e palernalislico del regime ,-i è fo_ logr:.italo: il popolo incapace a go- \·ernar. i cd a proyyecJerc eia sè · al pror,ì·:c, bcnusere, i11Yoca dai suoi padroni la co1:ccssione dc: beni malcriali; spctla alla casta d'J'igenle (fascismo) a~-sicurarc al popolo - e qualche ,·olla contro l'in(·cmr.rcn_ i;.ionc del popolo stesso - i mezzi r,ci i pro\'\'ediment: iLlonci a ques~o fine. E' la giu~iificazione lco1 ;ca questa. di tulle k dillalurc. fn pratica la ,·ioria di lulle le tirannie dimostra che i tiranni con la liberlà han loL IP al popolo anchr il benessere. [I co'lc-eflo di liberlù inteso come mezze, 8!fin.chr i popoli e le cla ~·i posrnno proy,•e<lcrc nlla conqu;sla cd alla difesa del proprio bene~sc!'c. del proprio av,·enirc. è dalle dillature cons.ideralo un delillo. il maggiore delitto. chiuso prccisamcn.Le lutto l'errnre comunisla. Il comunismo o neo-leninismo, considera l'emancipazione del prolclarialo non come l'opera del proletarialo s.le.'5so, ma come un regalo che il partilo comunisl,1, élil<' sele- ;r,ionala. farù ad esi,o un giorno. AL la slregua di quesla concezione il proletariato non deve e non può a- ,·cr bi:,ogno di possedere e di usare della libertà. La rivoluzione prolelaria la faranno i comunisti - pl''ofes i!Cm~st!dieJ11a rivdhuvionc - e non t\1lla la classe operaia. L'emancipa- '/ onr ,·crrù donala ai proletari ed occorrendo imposta. E' il palcrnali- -,mo I ra~porlalo nel campo proletar· o c·on lutti i suoi a~surd: anti-eclui:-;1ti,·i e C'Orn1flori. E cu,i che si comprende come i ··omLu1ifli lroYino ozio~a (; dannosa !a propaganda per la libertà. :.\fa per chi conser\'i fede nel s.ot.;aJbmo marxista, per chi concep,;_ sca ancora l'em::ineipazione dei la- ,·crMori come l'opera as idua, falicosa. coslanlc dei la,·oralori stessi, t,, lihcrlà di azione. di movimcnlo, ,(i auto-el'eYazionc è una esigenza <'S~<'nzialc e pregiudiziale, Pero perchè la no~lra parola di onliPr nella lolla contro il ra~cismo A: Lib<'rlà ed il nostro obbiel- 'i,·o immeclialo clclla lolla è la Renuhblica democratica dc,j law,ralori clic la U~bentà g,amarnt!sca e preslidi Orgoglio fascisctraiminale li mistero che luf.f'o:ra avvolge - nel momznto in cui u:r1v1amo - la sorte dei navigatori aerei itali'Cllnid'ire/ti al Pofo, /iene sospesi gli animi degli uom'ni ciivili di tubto J/ mondo. Al di sopra di tu-ffii i pregJadizi e preconcelti di razza, di r:azionalità, di religione e ,d,; Tede poliNca, N sent,imento di solidar~elà umana è teso ne/fa speranza e nell'augurio e si mdltiJ:;!Lcano/,e ini»iaMve di audaci d'ogni pc,rte che offrono il ri.schio della proprtja vita pur di salvare i naviga/on i/a- /iiani. Tra le altre, la "Lufthansa •, società aerea tedesca - ar..nunc:ano i giornali - ha telegrafato all'Ambasciata itaNana a BerNr..o ol!re,ndo d'inviare uno dei suo-! mighiori e più atfrezza,/i apparecchi alla ,,:cerca di Nobile e dei suoi compagni. L'Ambasciata d'Ita/i:J, su panre eiprzsso dal GoueN,o di Roma, ha rifiutato. Quale N perchè del rifiuto ? « L'aroéismo de~t: ,asv.:.al!.oilla'il'.ta,n.i e la csxcl]i!enza del maler:o:1.llesolu:li Qgni ip:•les.: di catasbrofe! "'· Quando /'orgoglio nazionale è spinto a tal grado d'imbecillità d1u.'ene criminale. L'areop/ano della « Lufthansa ", partilo 24 ore prima, avrebbe fors2 safva,ta la vita a Nobile ed ai suoi compagni. Se essi son morti, sc,anno v:ttime delf',imbecil!ità nazion,alisfa del Governo fascista. Ma del reMo tutto :l ra-:<d ell'• Italia» non fu Torse concepito con criteri di orgoglio nazionalista, piuttosto che con queNi di rendere un servirio alla sc;enza ed alla umanità ? Nella casa dei traditori l,a Critica {o.sci.~ta, la ri,·isla di- ,,,apulo conqui.slarc con un piano retta dal <g. Bollai, ,ollo-segrelario 1,reordinalo e pic:110 di coraggio (lo ~1i min;5:ern delle Corporazioni nel c·h·ama coi agp o l'assa.;sinarc gli go\'erno d'Italia, ad una larvata 1;_ indi,·idu1 colla" proiezione della giupuba dei Higola, ì\1agJioni e compa- slizia) e di feci(; :1 Governo d'Italia. gni, contenuta i:ella loro r;,·i~la J Ouc."VO punto es enZJiiaJe ,per noj siproble111i del laYoro del 1 marzo ciliani è lolla ad oltranza contro la di qursto anno, ha pubblicalo nel mr.fìa (p~rcht'.· e~,'1 11011aYeYa Yoiusuo numero dell'aprile la :-.cguenle lo piegarsi alle \'oglie del fascismo, nota ri\'Olla direllamenlc al s·ncdrio e di;ve;;:;tare per esso dooile sicario) Llei Rigola, ~1aglioni e co111pagni, " l'elernmenlo mo1 aie e materiale pPrchA non abbiano più ad equ:\'0- del la,·oralore agricolo. care circa gli intendimenti del regi_ Inoltre il fa5ci.-..mo nazionale ha ;ne fasc'.sta nel Ci-.1111])0 dell'organiz- c-realo la legge ~ui sindacati (legge zaz·onc sindacale, e perchè non ab- che ognuno sa che ha for?ialo la l>iano mai piu ad a,·er<:: 11 benchè pesante calena colla quale i la\'oraminimo dubbio su quanto il reg:me tori sono stati legali mani e piedi al fa1·,c.ila intende. e sull'organ.izzazio- earro dei padroni e delle Corpo1·a_ ne corporalirn. e ~ulla Carla del La_ zioni) ·ed ha imposto il laYoro come ,·oro, e nei riflessi delle organizza- nonna essenzia!P della \'ila dell'uo- -~iC'ni das~islc di infau~'a memoria, mo. (Quanti milioni sono gli indivL come dice l'incomparabile Bollai, dui che in Ilalia Yi\'ono alle spalle l'uomo chr si Yanla ad ogni piè ~o- del la,·01alorc? Il fascismo ha au- , pinlo di a,·ere ucciso dei la"oralori'. mentaito enonmemente questi sfrwt- .\'cll0 Slalo corporati,·o la latori della fatica altrui). qucs1·011c sociale • ha cc salo di Dice lo Velere, che do\Tehbero l''.1i".tcrc. pcrrhè e_c;~o non è lo Stato bastare quesli due falli per indurre cli nessuna cla.sse e quinci! disposlo il sociali:-.mo ed i socialisti a guarad c·~,,..1r di lu!li. T.o Stato cornora_ dare con alti,·a simpatia queste afLinJ è al disopra di lullr le eia. si, fermazioni fasciste, e conclude clima nrr c-omprendede tulle con pa- cenrlo che: la piccola proprietà rudn di diritti r di do\·eri nel proprio ralr è ora garantita cd incorag~iala ~rpb'to. T o Staio impone ora alle nel ~uo sforzo cli laYoro dal faf'.c;_ cMeg,o-rcren,a dii!sdw.bia sos-tanzi,aile fo 1 °;mo, cd in Yia di prospera ~ener.-.sa nr""ne <lella :',;azionr ch'P!'!'-O incarna, 'llluazionr per l'opera del fasci~o " l'ordinamento corporati,·o deve Pa7ionale. intrnder~i come la comnlela orga_ Tullo ciò è ben chiaro come la lunizzazionc d<'lla ,ociefà ilal:ana. rr <lei giorno che il !"·nedrio dei RiIn queste condizioni c-ssere fuori drll~ due Internazionali vuol dire estraniarsi dalla vita inlenrnzionalc clcl nroleta1·ialo, in un momento in cni in lTUesla Yila internazionale i soc'alisti ilal;ani tro\'ano il loro rifu_ •gio morale e la loro forza. Il proletarialo al suo apparire nella sloria come ela,sc consape,·olc di sè stes-a e dei suoi fini. ha agi_ lalo come prima sna riYendicazione, il problema della libertà. Libertà di organizzazione. di sciopero, cli slampl, di cfo.cus~.ione: libertà di \'Olo. cli rappresenlanza nello Stato. ecc. Sul terreno di queste libertà ha mosso i suoi primi p:::t.$i, ha ingagt~ialo le sue batlagl)e econom;che, ha Il caso deldirigibile ,1 Italia " 0uindi il dilemma: • O gli uomini r'cla, Maglioni ecc .. hanno nubhlicadrlla .\ssociazione Nazioniale dello lo nella loro ri,·i~la l'articolo del slndio dei • Problemi del T a,·oro, , 1innet?alo Filipno lo Vetere. ora in c<Y.'i -:=ichiama la associazione caoeg_ buone grazie del fasdsmo. per<"hè giala dai Rigola, Maglioni e compa_ ,·ia il lampone che freni i richiami L'adesione del partito socialista alla Internazionale acquista. ne!Te p,esenti condizioni, un carattere di mani=festazione anlifa~dsta e non implica alcuna rinuncia cd alcuna sronfessione delle clirclti\'e del parti! o. il quale continuer:1 con ma'4~ior f'ffìcacia la !'llla hallaglia per l'unità internazionale ·e contro le degeneraz:oni collaborazioniste antirivoluzionarie. Conclusione ~"qtiislalo l'orza e ca.parità. '.\cl momento in cui scriviamo, Quando la classe capitalis.lica di non sapp:amo bene quale sorte è un paese s-'accinge ad una batlaglia loccala al dirigibile • llalia che, i,n ant;operaia di reazione economica. rolla tra il Polo Ko,rd e la Baia del comi11c·a sempre col tenlalivo di ]i_ Re, da ,·cnerdi non dà più notizia d, milazionc delle lihr~·tà al proleta- sè, non risponçle ai di~perati appelli rialo. che gli si dirigono per mezzo ciel Gli e empi. anche i più recenl1. telegrafo enza lìli. Sommerso dai :;pe,seggiano. L'esperienza fascisLa è venti contrari? .\bballulo dall'ecceslull'ora in allo: la borghesia ilaJiana sj\'O peso del ghiaccio? O sollanlo per Yinccre la sua ballaglìa econo- prirnlo del suo appareccll'.O Lelegramica contro il proletariato rivolti- fico? zionario dr! nostro paese nel dopo- Noi auguriamo che il bilancio di def ~uerra. ha Yiolato le libei-là - nei questo nuoYo raid non :i c.hiuda lra_ S"tuamnc poll.ilbiba, linureresse dei· falli prima _ e le ha sopnrcss1e_ in gicamenlc; che l' Italia. rilro,·i la Proletariato, rispetto ,dei vivi e ,, cua ·a "I 1 d'1 • • J · rl irii I o poi. con la ronqu isia fasc1~la " n , 0 u ie e spe Z!0111c 1e si ·morti sentimento e dovere, il caraL cl l l stanno organizzando da parlè ,di norlere i'nternazionaJe della lolla anli- e po ere. . ..· c1· • .· d' .· • .· ·r 1 1 · • 1 • • · l' , ege.,1, t 1 us~1, 1 ame11can1 uescaf Cl. t t tlo · allea e1· comanda1·e a or 0 )cs1a rn° ese 1111z1aYa an_ • 1 . as sa, u si P " ,., 1 ,.,. 1T . • no m tempo a sa vare 11 personale ai socialisti italiani di s1.1perare la nl O scorsl? a propria ~J e~bsi,·a codn: dell'aereonave. La ,·il.a umana è sa- . · d' R d' ·r \' •TJ. ro le o LO ore e ner 1 n asso e1 . . . sc1ss1one 1 orna, e 1 r 1 are m1.11.a . . 1' . . . era, e ch1 la arns.ch·a per allargare di tutti i sociaJisli nel Partilo Socia- -~alari _con_ 1• 1 pro~ello ~ 1 _le/'.!ge_limi- il campo della scienza è più che lista Italiano e nell' Inlerna~ionale lantP il dlJ'Jllo cli coalizione s.ind a~ chiunque altro degno della stima e Operaia Socialisla. cale. . . . . rlell'intcressamento di Lulla l'umaniLe divergenze Lattiche non sono . :ntl? il pensiero mai:~t~. e con- t~. Che Nobile e il suo equipaggio cedo sparite, ma l'esperienza moslra C~'Jl dc !r1Lo~no a que st :3-\ eiila, ~h_e la siano sahi: queslo è il nostro volo. tl,e esse sono insopn.1·imibili e che rl\'endicazione delle l1berlà poht1chc \T g1· d d L 1-- • d • . 'aJ . 1 1 o 1amo ora oman are a utt1 ri.:.pondono alla natura medesima e sm acali e essellZJ e per J pro C- 1· 'b cl li l ·1 1· I · Il I 1 • g1 scn a e a sampa 1a1ana Cl'' elci socialismo, non dogmal'co (ri- lanato come que a c 1e apre e vie d' d' I I I bi f alle conq.uisle materiali e spirituali 1 ·:- perhor ,mì\ei 1 q 1 ~1e_ co ossa e ~L - .,.petto ialimezvi) ima ,piragma,1:Hsta. d 11 1 . E 1 d f eur e e e r usso m1 - per mesi e . La lolla coni i·o ,·1 fasc1·s1no. 1·1"'l!O e a c asse operaia. • cono u e a - . I . 1. lt' L . , d 1· "' f d h l' · · d I mesi ,anno 1moo I o I cra111 eg 1 di 1. . 1 1. 'd • d 11 erman o e e emanc1paz1onc e •t 1 . . . d 1 'd T 1 . ra ca 1zzarSJ, a 1qu1 azione e e 1 1 . t l' b l' . d Il 1 $3. 1 a 1an1 a propos1lo e ra1 e la ia». possibilità di comvromesso, colloca- pro~ ana o, a ? 1~ione e ? ~ a "I Una s.pediz'onc per lo sttLclio delle . sl d' . 1 il tnonfo del socialismo, cosl1Lu1sco- d' . . d . p 1 . , d d' no oggi que e n·ergenze ne ptu·o l' Il . 1 La completa con 1z1oni e1 o I e opera egna 1 dominio della dollri;,a, d 110 11 esal.ba~ipn.de lal~~od~ 1 'de (' · . 1 plauso. Ma quando si vuol fare di e a I er.a e m 1y1 uo. .on 1 t l 1 - . c1· 1 1 L d' . L'r<nera ohe ci ·sita dvn01t1zi è ner l · f cl 11 1~,- là 1 · 1- mo en a 1v1 1 a na ura un mezzo 1 ~I-' "' r1on o e a wer ne socia 1::. . amml ·~s·1one concorde opera 1,·volt1 . . . . 1 • - • propaganda fa~oisla, un segno della -~ - s1 chmde il penodo de la pre1slona • 'tà 1 Il · cl Il 1 - zionaria. • • 11 1 Il .· -;upcnon e e a naz10n.e e e a ire ciom1nc1a que o e e a slQII1a LI- •t 1 - Il · d-· Il · Applichiamoci a quest'opera col pe 1 a 1ana - come se a n I a n massimo delle forze. Lioeriamo Ja man.a. paesi e di altre stirpi non potessero Yia dacrli equiYoci che sorgono dalla * * * e non fossero riu~cili senza lanle int> Una frase quindi, come quella leressalo ~tamburamento nella im- molleplic.ità dei partiti socialisti. I · I F I M t ll ( 11 e 1e si egge su ,a ce e ar B o or- presa - si diventa ridicoli. Ridicoli Facciamo appello ai giovani, a que i · 1 · · 1 - · gano comun.us.a svizzero m mgua 1- come quei contadini arrice,hHi che rh.:i per d;sgus.!o delle polemiche si t 1· ) d Il tt· · d a 1ana e a se 1mana scorsa e e- pretendono di primecr.g:iare su lutti fr:1.ssero da parte. a quelli che la du1- l · d · c1· · · ,.,.., s .ma a a slupire e m ignare 111 is1e- in nome del porlafo" 1i aon.lìo, e non rn lotta degli ultimi anni conduce al L' · · 15--' .. me quan I non siano a11cora convm- fanno che delle go!Taggjni. sor·;alismo. ti ohe il comunismo ortodosso o Nobile fu con Amundsen al Polo E con un cuore solo. una sola neo-leninismo. non sia che una ahandiera: A VANTI! b · d 1 • d Il ~orci nel 1926. Bella spcdiéone. se Pietro Nenni· errazione ·e pensiero e e a pra- anche non diede risultali scienlifici tiea marxista. molto concludenti. Subito. la grosDice Falce e Martello: • Che cosa solana inabile Yanilà del fa~cismo iPRO "A VV:BlflRB .. significa ora parlare di libertà ad un laliano si mostrò in fulla la sua div operaio o a wi contadino olassisla? mensione. Somma ,Preoeid.1ente,fu-. 879,15 Significa cercare di confondere le • Nobile lorni al Polo. e ,·i torni sue idee ecc... •. con na,·e ilaliana, con soli italiani, UTWIIlL - 1Buitiba: per aiv~r IPél.5saita wnia, aneZJz ',01r,a òn ool.mipa.- ertlh.d:el'.l ICOilllJ!)alt.i® [,o,mbaJncl:o.,. ZlUiRffG0- BQvoil,i, IR.: sallure.n1db ti/ rcdmfpasgnfu ,dfi, W.i!ntetbh1Ur,. Parlare di liberlà al p,roletariato a portar là la sola bancliera italiana, 1,- italiano in queslo momento, n.101 di- a innalzare su tutto il nome, la fa_ re dunque, secondo l'organo comu_ ma della @'rande ~tirnc italiana•. nista, confondere ad esso le idee, ed Tttfto italiano solo italiano. FaZUiRJiGO - ID'iAill'du-~a: 1Pt10ll.esbainl:fo oanrta,o fJia! bru,~lta <::Clmpaignila ootb1mdS!La/ ohe 11.aiv,o,rò 1 e rfaiocillalte dlalll1a Oalmera 1dell 2,- ingannarlo. f('isfa. Paluralmente .. 'obile prepaLatvot110 Di che cosa soITre oggi il prolela- rò la ma nuoYa ~pedizione intanto riato itaiiano '? Della mancantZa di che le !rombe della stampa ila liana mezzi ,d'rdalre5a che lt.lln 1tem:po, ne Ji- ronfinua,·ano a s.uonare in anticipo berlà politiche e sindacali gli a>S'SÌ- inni alla lrlo1·ia italiana e fascista. '» 2 ,- ounatViruJ10. [)j ohe ooso iJo f] 1a pnWa,to ~obile. parie ·e gJi inni raggiun~ono ROOHiE - Cai~~atnii P., iriln- il fas-cis,mo per renderlo schia,·o? topi <'leYat:•sim;_ :t'-~on è lui che Ya 1110'V'alndl'.toa1bb01naim=lo " 2,- Della liberlà di organizzaz-ione, di ::il Polo: è il fascismo E' - per destampa. di sciopero. di riunione. di lrg:,zione - il duce. Tutta questa aTotaùe k. 886,15 discu!:-sione, ecc., con le quali difen- dula1;ione ner un paruentl come dcYa il pi op.rio salario, il proprio ~fo-,solini riYolla lo ~1omaco a chiora1·io, conducern le proprie oJTen- unquc ha polulo s:crbarc. in tempi Provittime del fasci-srno si,·e. maltffaYa la propria capacità, lrisli come questi. il sen,so della misi prepar:.l\'a alla conquista del po- '-Ura e delle proporzioni. Sofllllilla~d~nfte fr. 167,80 KiRBUZJIJ.IJN1GBN - C. Ftumallntni, q-rlniruov.atnc±c, l' ahbonasm.ento » terc. In.cilare il proletariato italiano Durante il viaggio colonne intere alla ballaglia per la riconquista di di giornali sono dedicale alla illu4,- 'ali stnuncnli di lolla e di eleYazio- slrazione di bre,·issimi telegrammi, --- ne, altra\·erso un proprio regime non per csallare obile e i suoi uoTotaile Jr. 171,80 i • h I ·---w· d ~- •,i,• • • ·1 I b-b l ~ o a·1 lo ,,J)'o11fi1beuoo ~ · o /g°li:IJ1'<1l1HIICS1cJall1n1lt'Va1-111m- 1 r 1c sarc e sa, 5 u lJ.iso-gnaparlar.e d~le grand,i cose dell'u-0111to e dlN!a vita con i/uMa sincerità. A questa co-ndiiz;'Onesolranto, si ha il diròUo di pa,,lare al pubbNco. A. France. mente e complelamenle, vuol dire - ma per esallare , la slirpe •, • il nei- i comunisti di Falce f Martello. genio della s'lirpe •, , gli arclimenli ingannarlo e tradirlo. delle nuove aquile romane• - e siSi arebbe Lenlali di sorridere deL mili amminicoli. rellorici C'on cui i la r-rossola11a bestialilà ciel foglio di fascisti, stordendo sè slcssi, vorrebBa ilea. !'C in css.1 non fosse rac.. bero slordire tullo il mondo. BibliotecaGino Bianco hd ora ecco che gli elementi con- gni. accettano tulio il fa,cismo. con c1~: duci <> rnllodnci all'op~ra che !rari della nalura fanno correre aL tull0 le sue prc>messe e con le "1.le ,·anno ~,·olgendo. In acreonaYc italiana seri0 pericolo. con eauenzc. e allora no: potremo Questi novelli Rabagas s.ubito Il go,·erno :lal·ano deYe inYocare lo considerare la loro all,ivilà come dopo il loro lradimenlo alla causa aiuto del governo non·egesc, del go- una attiva collaboraziorc, ~ia nure riel proleladalo ital;ano ed interna- ,·erno russo, del goYerno canadèse nel rampo degli studi. con l'oi·dina- 7iomdc. hanno cercalo. od almeno per Yeder cli ~-ah-are i suoi uomini. mento corporaliYo: 0 essi manlen- hanno tentalo di dare ad intendere l)e,-c acl'cllare la nobile collabora.. 00110 le loro pregiuòiziali. e in tal , 1· creduloni che essi non aYernno zione di .\1nundsen che, con la nuo- ca~o do\'remo ritenerli come avYer- ·11 in~111a111cnlP!radilo alle loro idee ,,a spedizione, si a,·crn la poco no- <;ari. dichiarali ed aperti . da tempo professale, e che essi conhilc aria di far passare al secondo \ que~lo richiamo alla realtà deL 1inua,·ano. :<:a purP in forma larp:ano. Il go\'erno italiano, facendo 1" co<.:eper dei traditori. come -pure ,·;il;i a camminare mila Yecchia ciò. fa semplicemente il ~uo dovere; 11 r;chiamo del ris-pello dei palli in_ •,'1 <>rladella lolla di clasce. non cercare. in casi come questi. i '<>rcor~: quando i traditori fianno >1: era ben {'hiaro che questi ga_ 11cce rnri aiuti o rifiutarli sarebbe, ,1!'.llo il ralrio dell'a-;ino alla orga_ ol1nffì l<'rdc,·ano a ciurlare n1 el mal'iù che una colp-a, 1111delitlo. E spe- '1iz7azione clPlla au::il<' furono ftno a riico chi ancora dis~aziatarnente l'iamo che gli aiuli arrivino in !cm- crnel giorno le menti clii·etti,·c. i rao- non aiveva amcom. voilta,te le spa,1po. 1J1"esPnlanti diretti P.<l a~c-ollali. es. i Ile. Mia ,·o,;fa oer volta. im Oln1li 111>u- ~la. o signori imbonitori fascisli, non hanno a\'u[o il henchè minimo t'J1~ì0 de.11 1a lb.ro r.i1vòsm h.an1110conche figura fale ora che, dopo lanlo cr1tfo di rihellio1w. ,tùnuato a _g-etran· via i cen:i de!tla ~rossolano ~frulfame11to dell' impre- La loro rispo la coulenuta in due mistificazione con i quali lendeYano r;a Xobile ai fii~; ciel nazionalismo pagine della loro riYisla I Proble- a coprire le loro nt1clilà ed a µreesclu&i,·ista, doYel~ dire agli italiani mi ciel T.,ayoro ciel mese cli maggio, c;enlarsi quali veramente sono. r.hc la solidal'ietà internazionale la è una risposta che fa pietà per dccrli Con il numero di questo Ma!lgio c,olidarielà di tulle le ;hpi, si è' le- uomini che fino al 1926 sono :-.l~t1 <''-";Ssii presentano come giustarr'ien- ,·ata per si rar,parc que'-lo pugno di sulla bigoncia del 1110\';mcnto prole- ,.., li ::twYamo hrn giudicali mhito b1a\'i italiani alla ,·iolenza della na- la rio ital:ano. :.\ella loro melensa dono il loro lradim'ento: Fascisti <.> tura? La genie di buon senso - in risposta danno l'impress:ione di a- !rnd.;lori del proletariato! flalia c. p'ì1. fuc1·i - ,·i osserYa che gnelli che cercan.o cli nasconclcrr )a TI wcchio e cieco Riaola ci fa terogni sforzo per le conquiste della coda all'a\'\·icinarsi dei lupi, sembra ribilmentP pielà, i d'Arag-ona. i Rei- "ciennl non può isolar:-:i nel <]uaèlro che \'ogliano dire al ~ig. Bollai. uno na. i Maglioni. gli Azimonli, à Codi un solo paese, che \'Oler sfruttare dei padroni delle Corporazioni fa_ 10rnl)ino ecc. ci fanno. ~c.l1ifn e riquello !'forzo per dei fìni particola- ::·ciste. che essi non hanno ,·clulo per hrez7,0, \lla go0111 ! T. B. la riunione d1 Ginevra risb:oi naZlicmamie -1peg,g-i,o - di ,par- nessuna ragione intaccare. offenèlelito vuol cl'r lradirr la sriem.a. rim_ re. venir meno al rispello cd ai ripicciolirla, umiliarla E ,·i dice che guardi ,·erso il regime fac:cisla, ohe siete una man;ca di huIToni. fonst' quaindo seni sero nan aiveviaino a proposito dell'unità socialista Del resto. l'areonaulica italiana è ·la testa a IJ)Qlsto. e perciò s01110 in1nhituafa a figure cli questo genere. cappati senza ,·olerlo in quegli erDopo l'as~·3csinio di Malleolli, un rorj, ohe ig-'i11.1Slfiamenvltenrnero poi uomo che :-,arà capace di raggiun- messi -~Mo ii !loro ocdhì, ma che ess,i r•cre f}randi altezze nell'aria ma che Promel'lono che non ,·i cadranno dal punto drl f,enlimenlo è condan- rd.1. e che perciò si melleranno in nato a restare sempre a terra come e-oda. ligi ai nuoYi padroni. una rana - il l':CJ11or Locatelli - E tanlo per fa1·si perdonare qucnarlì dall'Ilalia in aeroplano insuL sii loro nuo,·i peccali, P pe1·chè sialardo ;n 1111lelearamma al duce la 110 finalmenle ben creduli sulla lon1cmoria ciel no;tro martire ucc·so I O buona credenza \'el"20 il regime rla pochi g-iorni r dicendo che an- fasci:>la pubbEcano nello stesso nurl~\'a a porlar allo il nome cfell'Ita- mero di ques.lo Maggio un articolo lia. n firma d'un cerio Filippo lo Velere, L'aeroplano cascò invece in mare dal tilolo: • L'opera del fa. cismo in r. se non erano delle na\'i americla- Sicilia• nel quale sono contenuti ne arri,·atc in tempo a provYederc quesli graziosi fiorelli a lustramento ::il <iah·alaggio. lo spaccone insulla- del fascismo e delle ~ue islituzionù: torr cli M::iltcolli sarcbhc perito e [ s-iciliani inlellclluali. che p,ronon ranlerebbe ora - imoresa più ,·engono dal mo,·irncnto social:sfa facile e niù redd il i7.ia - le lodi al i1taflia1n•oh,iau1q10 ili dovere d,i g-uair<la~·e dure da un seg~io mal conqu;~talo ron simpatia lo 5Yolg·mento ·del prodi rap.presenlanle del paese. [innnma ri,·olt17ionario fasci. la, che Non per nulla alla tesla clell'a1·eo- in queslo momento si Ya esplicando nautica s'r mrsso un uomo come con reale energia materiala. cli falBalbo. 1i nella nostra [sola. \1011 crediamo EDG. ROY. d' aITnmarc una 'dea azzardala, o J11eglio inlere~sala (?) in questo momento nel quale il fascismo appro- M OSrfB dianimdaali cortile fondi~cc qui in Sicilia le sue radici. Lo abbiamo scritto :-.ui quolidiani di ovvero I fascisti di Zurigo ed Il eonte di Torino R:port:arr.o integra-!menle dal Cc.rr:'~rz dd:l'.a Se.11a dzl 25 11:oggio, la seguente e- !,\/ararte not.'zia da Mi!ano: "ALLA Fff.1RA-iESP0SJZI01 E « P,rcgraimma d'-:iiggl: Sesla g.iio,J'llla 1~ ci: m::stra de:_gl'.: ai:ùuau da corl''.e: Ore 9 e 30: Vi&'il~ade,I f1a,s,o~o d.i Zur~go; Ore 9,45: Vi,3:,tada~ C:in~e di To11uno"· Saremmo curiosi di sap2re a quale categor,'a di animali da cortile appartengono i componenti del Fascio di Zurigo ed a quale altra que:[l''iGnfJpaticissimo esemplare del Cor.te di Torino. Pa!r>rmo fin dal momento iniziale del Go,·erno fascista (salvo a conh1uare a melters,i in vis1a come 1111 fiero antifascista) r per qnanto ,ne abbiamo arnlo delle ::im::reZ?,e. lut1::iYia insistiamo nrl noslro pens•iCro. nello. chiaro. e preciso. poichè ;ibbiamo l'assoluta conYinzione r,hP Ja parie e,;senzialc del sentimento fascista e della sua opera, risponde perfcllamente ai più puri ideali mi pratici della lolla che fu inga~faiala rial movimento socialista !';ciliano firi dall'epoca dei famosi fa~oi siciforni •. Cè un punto intimo di ronlallo fra quel movimrnto sporarl i"o. imp,reparalo. e quello che ha • li giorno 13 marzo i socialisti del/i! Sezioni di Ginevra e Annema.sse del P S I. e i socialisti di Ginevra del P. S. U. L. /. si sono riuniti ad Annemasse per esaminare insieme il problem'l della unità socialista. li convegno ha nominalo tre rappreSPntanti appart.enenti ai due partiti perché redigano una mozione che condensi i principi su cui i convenuti si sono frovati d'accordo. P,erché quello che si é discusso non dia luogo a false interpretazioni, i tre delegati hanno ritenuto opportuno di redigere un breve verbale della riunione per renderlo di pubblica ragione. In segu•ito a iniZJialiivadella Sezione di Gin•evra del Pa11tilo soc;ailisla unitario dE:;ihcvorailori ila1,iaru, domeni.ca 13 maiggio si niunirono ai Annem.asse (ALlaS3.voia) insieme alla Sezione suddetta, le S~zioni del Partito socialista italiano di Ginecvra e di Ann'lffllasse per IProc~dere ad uno scannbio cLi idee relaiiVll al la unità secialisla. I segretari delle due Sezioni ginevrine, compagni Bertoglio e Pedroni, hanr:o ricordalo breve.mente gli scopi e i limiti della riu.nione. Dopo di ,c.he gli «unilar~» illustrala la mozione comunica~a in data 11 a.iprite alla SeZJione di Ginevra al P. S. I. - espressero il loro volo perché si addivenga alla iusione c!ei due partili conlro la quale essi non vedono ostacoli né per quanto riguarda . I.i leoi ia, né per quanto i,~g-uarda la tattica dal ip-unlo di viista ,della generiale e del punto di vista della situazione alluale. Il compagno P.edroni della !Sezione ,·rnassimalisla» ha fatto u.na lunga dichiaraz,ione. Bis~gna cerca:re e tmvare prima d'ogni altra cosa le basi dell'unità; lussare il -programma d'un grande Partilo socialista unilicalo. Non occorre iper questo i.nventare cose nuove. Basterebbe sfrondare queUo che di vecchio di inutile e di dannoso vi é nell'una e nell'altra concezione. De1po di avere ac-

'\ J cennalo a quelli che sono s&ondo lui gli error.i, i difetti e l,e col!X! delle due li,temazionali, si <lichiara favorevole, pensonalmente all'a!desione dell'Internazionale di Zurigo. La III Internazionale rappresenta un movimrnlo autiiiciale mantenuto dalla Russia. Le sue Sezioni nazionali sareb-- bero sub1lo 111dolle a ,gn,pp:i. ,di nessun.a 111,poTlanza se fossero costrette a v~vel'E: di mezzi propri. La li internazionale riunisce invece le forze socialiste sorte e sviluppatesi spontaneamente in ogm pat:se. LI Partilo socia1lista itailiano su questo punto é più che mai diviso. Per questo ril;ene dannoso forzare le cose. Sarebbe giò mollo trovare le brusi dell'accordo nazionale e [are sa!X!re la buona novella al proletariato itali.ano. Non crede che l'unità possa influire mollo sull'esito della lotta antifascista. fn questa lolta i ditt-epartiti possono e devono \a,vorare fianco a fianco, magari dandosi dei Comitali direUivi misbi. Così si preparerà l'un itò efilelbitva, che non può lò:-Sserecosa artificiale e improvv;i:ala. Barge della C. E. della Sezione "'massimalista» si dichiaira fautore de.\l'un~tò perché ritiene necessario la coesi.stenza, la collahoraQjone fra il metodo cosidetto«riforunista» e il metodo «rivciluzionario». In Italia il movimento sociali.sta é cempre stato urutario, al contrario di allri paesi ove• l'azione proletaria, COITTle irt Francia, ha dato luogo a di.verse scuole che poi si sono fuse in un unne? partito. Eg\.i è contrario allla II lnternazioaal<e cui ,aderiscono Seziioni e uom:.ni ohe hanne, i..ssunlo tremende respon.sabililà durante la guer.ra. I soo:ah;!ii italiani che, qualunque sia la loro tendenza, non hanno r-esponsabiliitii ir. fatto cli guérra dovrebb&o non avere contatti colla II Internazionaile. La tmità é possibile se si ritorna prima del ·Congresso di Roma. In Norvegia s1 é arrivabi all'unità seguendo questa via. Riva, pure massnnalista, si d~chiarJ farnre\"oie ~li 'unita t ncm puo apprO'Vare quoi massiunaLiisti i quali perché la unione avvenga chiedo.no agli uruitan che si presenhnc. come pentiti per essere riarom.cssi nel Pa11tmto.L'unione deve avvenire su principi ben {issati, tra frate.Ili. Propone ohe le due Sezio!li di Ginevra si fondino in una sol-a, mettendo la direzioni d,ei, partihi di fronte al fatto comip~uto. Pignolo, della Sezione unitaria, appoggia la proposta di Riiva. Dop,o una breve Teplica degli unitarj i quali ha'!lllo scagionato la II Internazionale da o,gni accusa relativa alle responsab:lità della guerra e dimostrata I :mpossibilità per il loro Part~to di us::ire daJll'Internaz.ionale stessa, i conv,Gnuti, all'uruaruimi.tà, hanno presel l~ sP.guente decisioni: 1. Ridare vita al Comitato lnlerseziona/e. 2. Jr.caricare tre compagni - due della Sezione massimalist.'J., uno della Sezicne unitaria - di redigere una moz·one per l'unità nazionale sulla base dei principi esposti nella riunione. Da Lond•a Jl■semblea della Sezione Giovedi, 24 maig~fo, ebbe luogo l'as- &emblea della Sezione col se~uente o. d. J!.: l. Corrispondenza. 2. Unità socialista. 3. Elezione Consiglio Direttivo. Tutti i soci, eccettuato due, o erano p1~r.iti o hanno fatto ,sapere che non sa,rebbero interv~uti per impegni di lavoro. Al primo c01JTima il Segret:irio menziona una lettera della Segreteria e fa appello a lutti di aderiwier-e i•l proprio dovere di inscritti al Parli-lo abbonando- 'Ji aU' Avanti! e sottoscrivendo, o raccolfliere, la somma di 40 franchi - almeno - pro Avanti! · li comp. G. Spagnuoli dice di non esaersi abbona.to alfAvanli! perchè vorrebbe ohe tutti i socialisti fossero uni·ti e a'Vessero un solo giornale, m,l dichiara che per non andare contro La disciplina del P-.i.rlito è pronto ad abbonarsi. Al secondo com:mla il comip. G. Sinicco propone all'assemblea l'aipprovi,.zione deliJ'ordme votato da'1La Sezione d-i Marsrglia. Il comp. Baignari - figlio - si dichiara contro l' orchine dE:! giorno perché questo domanda sofo :l'unità soci-ali.sta •nentre lui vorrebbe l'uni-tà proletaria. ,Sinicco lo invila a spiegarsi meglio sul significato di detta umtò. m comp. Bagnari, risponde che vo;·- rebbe un'unità •ove vi fossero Lutti, inclnsi i comunisti. Smicco dice essere inutile oggi parlare di unilà coi comun.i<sti perché essi nc,n la vogliono. I comunisti con la parola unità ip.roilelaria vogliono dire unità entro iJ Partit-o comunista; essi sono morlaili nemici di tu1te le or&anizzazioni JJ)roletarie non comuniste, e oda.ano più noi socialisti che la borghesi.a, e che di questo .ne aibbiaimo asvuta un;_a prova qui a Londra neLla manifestazione del Primo ~gio, dove i comunisti hanno lancialo lampi e tuoni contro tutte le scuoi~ socialiste e hanno quasi dimenticai.., la. borghesia. Il comp. Baigna!Ti dice di temere d1 non essere istato compreso; che egli voleva clire che desidera un'unità come la deshlerava Brockway; che riguardo la man~festazion€ del Primo Maggio !'On volev1,. entrare in angomenlo perche n0n aveva abbastanza tempo a sua disposizione IX!r discutere la questione a fondo. Sinicco ribatte dicen-do che i comunisti hanno sabotato anohe il tentativo d1 Brockway, e cita iii! seguente passo appainso nel «Comunist Internationaol P:- .;:; Co,rispondancc» d~I 23 marzo (ed,izione tedesca) e 28 marzo (edizione francse). Ecco qui come i comunisti hanno accolta la proposta dell'I. L. P.: « Non è la priana volta che l'«lndependent Labour Panly» della Gran Bretagna (I. L. P.) abbia cercai.o cl.i arrestare il! declinare della ,,sua in!luenza sul movimento laburista inglese sventcilando dava.nli alle masse la sua s~mpaLia per la rivo,luzione, e l•anciando delle rpropoi:;:::1la creaz,ione di una initernaz,o,n.ale uni.ca, che is~gnifica, iper la lu~ione dell'Lnternazionale dei socia! traditori e socia!!. 1.lTl!j)eriatl!istci on l'lnternaziiona1le Comunista. Queste ma.nov.re riform~sliche si spiegano con la piega eh.e il movimento operaio deLla Gran Bretagna va çrendendo. L'l. L. P. è minacciato 1d.alk1 dissoluz.ione ... ». E continua: « L'unione dell'Lnlernaziona:le comun~ta con la Seconda l111lernazionale, o la fusione del P.artito Comuni.sta col Parbito ISociali,sta di qua,lsiasi paese è ~mpossibile ~orna è .impossibile ~I mi- ,,soh,ia,~e i,) fuoco con l'acqua. L'uni:one delle masse proletarie per la loro lotta collttro la borghesia •può solo esse.re aUuaita co.nbro la volontà de.i d~rigenli riif()'.11mi,s,tei solo dall'Internazionale comurnsta e le sue Sez,ioati ». Come i comunisti ~ntrno !.a-pendo d1 mentire quando parlano deU'I. L. L. come di una ()'.11ganiz:i;a21ionseocia\ii!,,ta eh-e 1;ta per mo.Ilire, è provato dal fatto che questo passo non è stallo inserito nel!' edizione inglese deù «Coonunist Internationa!l Presse Corri-spondence». Essi lo sanno che simi1'i spacconate farel::b~ro ridere tutt:i coloro che h.aJilno la ipiù elementare cognizione di c.Ji-e cosa s:a \'I. L. P., e quale sia la sua influenza sutla vi'ta po.litica d.eilla nazione Inglese. Il comp. Destefano ,di:ce che è sol,o un perdi,temno il padiare di unità co.i comunisti che la sabotano tubli i g:.omi. li comp. C. A. Caipe1la aij."Jpog,gial'ordine ,dd ,giom.o idi Mar,si.gilia .afife11ma,nd.o che l'unità socialista sia la sola possi:- bile •in ques.to momento. I compagni Cima-, Lilla, Gai<la e Regruto si dichiarano pzr l'ordine del giorno di Marsiglia, che messo ai voti viene accettalo quasi ad ur,animità, cioè con un solo volo contrario e due astenuti, e uno dei due aastenuti fu il comp. Bagoo.ri ch2 ha parlalo contro. Al terzo c-0mma l'assemblea ha eletto il Consig[io Direthvo composto dai compa,gni G. Spagnoli, F. Li1la. D. Deste:fano, C. A. Capella e G. s:<ni:.co. Sempre bufff ... (x) I redattori di Failoe e Mia.nteililo, malgrado il cambiamento di Jede, ci tengono ancora ad essere bulli. Evidentemente sono affezionati moltissimo ai propri lettori e vogUono sempre pr,ocurar loro qualche minuto di buon sangu,e. Quando mfatti Trosky venne co.nfiiin:aito nel Tarkestan, essi scrissero che era stato inviato colà per .... imvarare il comumsmo!?! Or,a, per rispondere aNe mercwiglie dei sovversivi sui ricevimenti mosoovi,ti al re deJl'AfganisDan, scrivono che ciò è staJo fatto perohè questo re non è un re come 19U aJ,tri, ma è un re prO!g:ress.iSta ! ? Ma U bello si è che quando deoto re ... prog,ressista venne ricevuto in Germ.aJ1UL, f ()f'og,arw u,ff,ioiaJ.edei comunistJ tedesohi - /la Roche F,a,hne - 1,o trattò da emi:ssario ·dell'imperiaNsmo europeo e insorse vio/Jentemenfe contro i ricevtmen,ti dati in suo onore. flgurotevi pertooto ,/a somresa di quei comu,liis/Jidi fronte ai ricevimenti moscoviiti a questo.... emissario dell'i,n,perJatismo europeo .... L' Humainfté è persino ammutolirfa. Evidentemente non ha pensato aL .. « re progressista» .... Al quale la Russia comunrista ha persino promesso un prestito . E così i lavoratmi russi - scrive mordacemente il .Populai,re - awteranno anche il re de/l' Al ganistan a pagarsi le spese del suo ben fornito harem. .... Per la rivoluzione mondiale? Ho fede nel Popolo possessore di quel senso medio che si chiama equilà. Amo in lui la semplicilà del co_ stume e della parola, la longanimità contro le oflese ch'ei non dimentica, l'acume ciel senso osservafore, l'iro_ nia bonaria, la prof ondilà sincera ne' giacliz1 morali, e ne' giudizi la /e_ nac:tà, l'enlusiasmo fanciullesco, la terribilità ferina nell'ora sua. La parte vergine del popolo sono i giovani e gli operai, specialmente quelli della campagna: sono i due f allori dell'avvenire. G. BOVIO. ino 81 L'.\VVE.NIRE O-EL LAVORA'l'ORE ------- CORRISPONDENZE gli spa.ssaJ>ortiZjZati su denunzia di singoli fascisti, spesso per rancori personali; ma quel che rivolita lo slomac.J, anche se forte, è il vedere un certo tip11 qui di Cresci,ano fraternizzare fra i<ndiv:dui dell'una e dell'altra sponda specie in certe serate domenicali quando si sa che poco lontano e più pre:::!Sa:n-?nte a Bel1linzona si festeggia ... ·1ud che si fosteggia. Da ZuPlgo LA COi'v\!MJEiMORAZIONE ,DI MATffi01~ù JIL 10 ~~~no si, corllij:do,noquabtro Qllllrui d!ail'\',uco:,silonecl.ilG~acomo tMat tec.ilLi. iN ome dhe riia1ss1.,1me j,n sè, per ile fosdhe vu~ oenld1e d~Jl'IÌlnlMlmed.lellilULot,ubtie J_~ viittime ,de.I ir~g~fl\e faisoista e ,c:Li! 1Iubti i regi.mii rea,wcm:a,ri. tLa Se,z.fuO'IlseqoilaUiiosta~Lal.iama, coadiuv,aJba <lai! P·airlii'ibo1Sot0~aH1ils ba ,deibliac:tl!là ·d,i Zwr,~go e id!iYla SeZ1ii.:mebiloimeise,si è assUillla l\'$ila.biWl d:elliha oconanemO!'alZJione d'elt Mai11li,r.e. .Quest'amìllo !il .rubo 1aJSS<u.r,garà a.id alL:.sisimo ~n.iaicalllo -e tSi svoLgerà tI1e1!1a ,gramlde 1Sa:lla <leHillaVd~aus (1Ca!sa.del P<>iPo- }o), iJ.asera di, saibaltlo 9 1tJug,no. PiarliarOOlino, wn liilngua tedesoa, iii comp~no En.,:eslo clbs, tred.Mtore ciel Volksirecht, ed èul. làni~ua ,iiba,L'.cainuan ,ooTIJll)agno !PI'Ofugo. La Sezione Socialista. CAHOLICI CHE D'.tMlENTlCA O . CRISTC BER lf.JC·:.ARE I PIEDI AD UN APOSTATA. Sembra c'he tl'eco idi ... Bandiera rossa, caintata da pair~chu ioaltbolUJcai 1E1a.festa ,deH Casiino Arusseroill, non sk1 a,nCO(l'a ~ni11a. Dom0!12ca 'Sooaisa, 20 oor.r., altl'assembf!laa ,deill!a Le:ga -0r.para:iaital~aina - per ,cL3~gnaiz1a o itlio1'11oa- si iiirus0,r.s:? con LT o un SQciJOche l'llQll era •p.re/sen.te, e percnò n·d\l!a alIIljp<>IS6ibiilliità dwdilfen<lu•si, e con un ~eldl:mrenltlo dilll.atmico-faso:sta, accusaibo. 1 d!ii awu1. .aiv,er <llffi-!lau:drvho al co111so~e e ,di >a/V.er QaJII.W/Wll BamdJera rossa, venne es,pulllso. lilll IJ)Ì,ù ILlll1l!eras.sainte Òlll. quest,a facc-anda è 1che l'e~ulso, ;prtOfViainld!O' un senso d1 na'UìSe.a per al!l pro~ ml0J"Vento del carusoil e e ®i tfiasoil&Lit aililla se.,al,a r-kl•Le d'onne oattio,lliiohe, noin rv,; ,fofe-rverrmealla/- lo, m.et,t!eOiCLoc:sOi ISì nellll'ctmpossih\ktà d,i ~e ,gli aittli, IJ>aT i quala venne e- $pll'lso. La Lle,ga opeu,ailla cait,oiLlca, odl suo atto di <abbilebbosenv.:J!ilsmo, ha voliuto daire un oontemtiaw tali 19!/~0T Co,n,s:>te, e 1111/!d'lba:!1siperoi'ò .ili ,peJ1d'cmo<dEJJlios~o ,per Ila 'Protesta -w.rutle ohe i 10atiiol~Qilcosoienti ha1mto falti~oi0C111Jt.rairu,onendo i I camitio dici nbelll1~alYI 'cimi1110 d'ellil.a cb1iMuenza. Questo atto, dii ,d:?Juooe S\ltPlnia e veirgogn:,,a dei caittolici, dimostra che questa gerute ~er ~nOO>él!Ml,ao per mancanza ,diJ idlig.rlitt.àipe;nso:n.,a/1.eh,amno saiputc ilmpa'11aire1daUoaJtttol3o'.smosdl~Lo ài1dovere dii. ubhildire atd Q~pii autor.i'là, ,dimentteam!do le maiSISIIDl.e ,dii ,Or.iisto. V1Dirll'lemmoclhi.lel:ierea questi callo.li,c, in l:vre.:1.di servi del La.sci~m.c,- anrha a quallowno ch2 sit iaffamtrua allta oalooia cli una croce, eh-e mon scanig!ùa aff.aibLoa .q,uetlla di C11asLo,- .a!ll1acrnoe di Cél!V'alu->...rdeella maiLneJU11a oornna d1111.a'.li-a qml:iti di lor-:>,fecero bam.Coe tanto dtsinteressabaillUIDl,e •~r ll'a ~0112 catto- :i:,a e per la,ru~ alllallfa/b-~Lciattollioi., qua111to fece JI ca,J,to)lùcotest,è •e~ulso. Ma tutto questo IIl.Qll ooavla nulU.a, nom è <V1?.ro ? IL'.:i!l'-lJ)Caftiélll]jLe è da dianosbraTsi SE.ltr.tpreproni ietd ossctquenti, iati. vdleri dii oht, u,e1 momentio, ,raJAPOOSenliUa a' ubor.ità delì ,gowenno am,o'he se, ooo~oiram.eam~nle, Jlajpp_iiese,ma la ,più ~dlaJ ,del.mqruemza.che >ahh:là. ma.i dlàsano.raita <Un.at11a- ~)dne. Eid ,c,r:i, s.wicrj oa•~~dkiloiibalhain,b di Z~- riJgo, ba.daitia che f.na ~ti! .aiffreiscin~ dhe ado.nnera.lllllola vosbra cairo>elJ,a, fuia -:ilquacimo ,di Gesù Crosto e q,ue{V1od~ MoaJ.I1,a S21lltiis~.lma.,non v.i, 'llll?tibam,t> ,i/l r,iLrattto <l-elì duce delll\a anal\!éw.Jba. C001 U'·aiu;gu,n::o ohe (J.'-on:bra du Dcm .MfuniiC1ru mm ven,ga a tiurbare ,i voolri sonni, e o'he ,la visione d~ Oin-ooLioa1.toJ~ci devaista.t.i, .sacch~tl!i., dllrcen.d:JaJldi a1~l-eorde laiscis:<:, non chlsturbi la vo.slra opera di lacchè d'31 •frus~mo, vii dico: - Auivederci {Presto su queste odkmn-e. U,n rolto[ico antiJascista. Da Wlnte•tlaa.• Il generale ne ha fatto una grossa. Da un comunioaito ufficiale, dia-ta l'importanza dell'uomo, si a.pprende che la polizia comunale di Winterlhur, ha d,ovuto mulla1·e il nomina.lo Andrea Fon,tana di proJessione pittore ,dE:coratore (per modo di di.re) na.to nei Grigioni, primo fiduc:ario e corufi.dente dei consoìalo italiano di Zurigo e naturale terrore di tutti quei disgraziati op:.:rai stagionali, che domina col tenore, per avere cambiato casa, r~manenr.io tre setti.mane senza avve1 lire le autorità comunali· cose che devono ·.;are tubti i c~tladini 'anche se stran:eni e cL~plc,ma.li. Naturalmer,te il generale credeva d1 potere fare libe1amente i coano:lacci suoi comt: un r~ italiano, ma a quanto sembra si è sbagliato di grosso; tanto più che è ben toocata un'osservazione e proprio consideralo indesiderable dalle autor:là locali. Comunque è ridicolo il sislMJa che adopera questo ras minuscolo, di interpretare ed osservare sino allo scrupolo i comandamenti •dettali dal suo duce, circa il imofo dj comportarsi dei fa.sci- ~li em'1grati di fronte alle leggi ed alle autorità d<:Ilo Stato in cui si vive. * * * Si comunica cbe è arrivalo il famiger:i.to Camanni, quello della Filodrammalica « Chi ciapa, ciatpa ». Dire molto male anche lui dell'Italia. ••• Ci viene comunicato che la sottosori- ,.ione apertasi a favore del C()(trl,pagnoM. A., ammalato, ha fruttalo la somma di i'r. 132, dea quali 17.35 furono raccolti dal grup,po lrberlario di Zurigo, ed il resto fra compagni e a.miei di Wi.nlerthur, dove rl compagno gode ta11Jlastima. Della somma lu subito .mandata a destinaz~one, e si ringraziano Lutti : buoni e generosi obla lori. * • • L'agitazione dei mura,ton e manovali corutinua, pur e.ssMdo arrivale, le lr.atLahve, aid un punto quasi morlo. I ca:poma1>trt organizzali nella loro federazione, in complesso, basano le loro raigioni sui medesimi argomenti di due annr or sono. S:..,no disposti a darz qualche lieve mighoramentc., e stabilire un oontratt-0 d1 Javoro baise, co\11'-imp·egno deUa scrupolosa osservanza allo sle.sso, da ambo le ,parti, ma vorrebbero ohe l'organizzazione noslra s'iiir~pegnasse cLl fa1·lo a.ccebtare lntEJgralmente ,da,gli altri ,Piccoli imprenditori - i cosidetli selvaiggi - che non fanno ca•po a nessuna or.ganizza:iione, cbe lavorano molito a basso pezzo sulla piazza, facendo una sleaile concorrena; ohe sa.robbero, insomma, i krumir,i dei padroni organizzati. Vedr,emo co.rne si sYilup.pert'. questa questione. Da OePllkon SEZIONE SOCl 1 AlJIST A I compagni della sezione socialista sono convocati per sabato, 2 giugno, alle ore 20, nel Riistorante Heimat. Chi mancherà senza motivo giustificato dovrà sottomettersi alle deliberazioni che verranno prese in merito. 1/ Comitato. Da Gossau ,SEZIONE SOCIALLST A Nessuno, e per nessun motivo, <lieve mancare alla assemblea che avrà luogo domeniica pro,35ima, 3 giugno, alle ore 9,30, nel solito locale. Il Comitato. Lagano /.>FOGLIANC.O Iù RENDrCONTO POLIZ.IA Dal rendiconto 1927 dei Dipartimen!o Cantonale di Polizia togli-aimo alcune i111~ormazioni ed aipprezzamenti di ordine politico, che interess1::ranno parlicolanmente i nostri lettori. Il Delegalo dr polizia alla stazio 1c di Chiasso, osserva; «Il transito cl.egli stranieri dalla stazione internazionale di Chiasso non fu moHo intenso a catLSa deHe IT'.Ìsure di pre:::auzione prese dal Governo Italiane>. AHro Jatlore che influi sulla diminuzione del tra,Hico verso il vicino regno fu il miglioi,amento della lira italiana.» .E ,pensare che tutte le gazzette italiane hanno sempre scritto che i foresti.eri accorrevano più numerosi, in Italia dac• ché c'era il fascismo e s'era stalbilizzata la lira! Per qoollo che concerne i profughi e i ifuorusòti il ren:dicon,lo reca que'S<ta nota: «Per essere considerati tali, e quindi al beneficio della tolleranza, l'autorità ::edrale esige una documenta21ione dalla quale l'onesta qua'lità abbia a r:sultaire, ed in ogni caso, una necessaria i!, cui siano indicate le ragioni per le quali non si possono ottenere le caTte d1 legittimazione e se si é presenti di essere perseguitati, e quindi rifugiati politici. Ciò. beninteso, soltanto in conEronto di persone aJifa lto sconosciute,.. E' noto il caso. successo l'estate scorso, di quattro fuorusciti, che enlrand•j clandestinamente in Sv,izzera, pr&i::it::irono dalla montagna, si feriirono, e furnoo portali a salvamento dalla Gendar;meria. Le spese fatte in quella occasione, furono sopportate, per un terzo da 11 Comune di Casta.gnola, peT un zo dai Comu,ne di Cas.taignola e per un terno dia! Cantot11e. Il :rendiconto inoltre lamenta che 'malgriado il volo del Gran Consiglio del Ticino, tendente ,a limilaire al solo tratto Lugano-Chiasso, invece che LuganoBe'llinzona, il servizio passap0rti dei poliziofti ita\jani sui treni dfretti, milla, nè da parte della aiutor1ilò foderale né dialle fenrovie, si é fatto per ossco.uiare ad un ':'oto della rappresentanza sovrana cl.e! Ca.ntone. Ln materia di e::tradiz:ioni il rend.conto con~iene questa massima; «Il Latto che un reato comune fu coonmessu d:i. un militare, non può attribuire al delitto il car.:i.ltere di dielutlo miLilare e• sci us.o d.al la cf;mdizione. Questa pero viene accOl'::lata sotto riserva che l'estrddato r•-:>nven.ga ,sobto;>o.s:ta a processo, né punito pur delitlo di diserzione, n~ colpito da una pena più gna,,ve in conJiderazione di questo delitto ». Circa gli incidenti di frontiera nel decorso 1927 il rendiconto osserva che p"'r quello successo al cittad4no Ma11frina, n-el terri.tor,io di Camedo, nel Locarnese, non si è potuto provare con testimoni,. nè da parte sviz2iena, nè da parte italiana. se ;J Manfrina si trovasse ::i pescare sulla dva svizz.era o itaUana del torr<.fote Rihellnsca. .Così la• pTolesta della LegaziO'!le svizzera a Roma nl)11 ha avuto altro effetto che quelfo di « asr.icurazioni,. personafi dait1!, ohe da parte delle Autorità italiane sono stiate é..- dollate misure aitte ad evifare -il ri!X!- tcrsi di s~mili i·ncidenli ». Campa cavallo! Per qu~llo che riguarda il nolo incidE:nte Caneva1SCini, cui fu negato di Tecarsi in Ibalia con una comitiva di ca.p:- diparlimento de!tle pubbliche coslruzwn, dei camtoni con.federati, il Consigh:> d.i Staito scrive che il modo con cui il Consiglio \,edérale ha liquidato questo incidente « non ha ottenuto la soddisfazione cui aveva diritto, e lo ha dichiarato sem:a ambagi, al Consiglio· fe:lllra1le ». In quesito ha ragione il fascismo quaTIdo afforma: « o con noi', o contro d1 noi». Fintanto che nell'antifa.scismo si annidano inveriebrali di tal genere, Mas- :;olini ed il seguito, f!)ossono dormire fra due guanciali. Attenti, ,quindi, o compagni! COLONIA PROLETARIA !LA.LIANA Pjù espliciti di così non si poteva essere! Il servizio dei p~h<z.iolli italiani sui treni diretti da Bellinzona a Chiasso e sui babfe!Li del lago di Luga,no, oltre aid ersere ostico al Gran Consiglio ticine:;c per ragioni politiche intuitive, causa al Cantone non indifferenti spese. Come ~ nolo la Svizzera non controlla i documenti in uscita, perta,nto per la preser,- za di questi poliziotti italiani, occorre che un gen.da.rune si trovi al loro fianco per ogni corsa. Insomma un poliziotto, per ~orvegli•are un altro poliziotto! Qu· 1di j} Cantone richiede che la Confederazione rimborsi le spese per questo servizio di controllo dei poliziotti ;Laliani. servizio occasionato da una co1,- v€onzione cui il Cantone è rimasio estraneo e cM anzi, esso non desid-era aHatto. Mn sino ad ora la Confederazione non ci sente da questo oreoohio ... CHI SALE E CHI iS.CENiDE... Così é nella vita, così é nella politica. Mentre Laorx:a e Ferrala salgono su per le alte gerarchie dello sta1o fasc1ct.a e salgono anche a papparsi le laute prebende, il povero Maraia, malcontento che gli abbiano tolto di mano la, «Squilla», s'é visto caipitare tra CéljpOe collo niente che popodimeno che la espulsione dal Fa.scio. Infatti il «Corriere del Ticino» del 28 corr. annunciava; «Veniamo informati che il Segretario generale dei Fasci all'Estero comm. ,Piero Parini é stato a Lugano per una inchiesta intorno aid una crisi nel Fascio italiano di Lugano. L'inchiesta ha avuto !uQgo sabato; .in segui1o alla inchiesta i•l Comm. Parini ha pToceduto aLla es,pul.siooe dal Faiscio di Lugano pel titolo di indisciplina dei signoTr Roda, Criv~lli, Maraia, Zari, De Vito. La cosa ha prodotto una viva impressione negli ambienti della Colonia italiana.» (::ra da un pò di tem,po che si sa.peva che una opposizione era regolarme'l.te costituita nelJa tSezione locale del F1- ~;cio. Essa .si raduna.va :im. un noto caffè della c?~tà. poi:chè era a loro interdetto di riunirsi a.Ila sede del Fa.scio. Il p·omo della discordia deve esser<:: il trrusfe11m1entoa Berna della «SquliJla» [nfalli subHo dopo questo trasferimento, il «Cor.riere del Ticino,» della .:..i1 re.dazione fa parte il Maraia, annunciava, aUudendo alla campana che ad0rna la testata del settimanale fascista, che se fa «Squilla» era aindata a Berna il «battacchio» era rimasto a Lugano, e -che saTebbe uscito un settimanale umoristico, redatto da elemeni fascisti intitolato appunto "'Il Batta.c'ohio». Stando a quanto se ne dice negli ambi01Ilti cittaidini, l'annuncio 'del nuov? settimanale mise a rumore il campo fas~:s' a, che vide in essa un concorrente della "'¼uilla». Intervenne il Coniale, ed il settimanale già annunciato, subi una sosta nella 5Ua.. nascita. Ma si vede che le fatiche per com.porre il dissidio a nulla valsero ,se S1 e giunti al'la espulsione. Per contro il «Battacchio» vedrà la luce mollo probabilmente con,te.mporaneamente a queste not-e. E così al primo fascio italiano nella Svizzera, .dopo che gli é stato tolto tutto il mestolo dell'organizzazione ia:scista in Isvizzera, é toccato ... l'alto onore della prima secessione, ipoiché cosi può chiamarsi la crisi prodottasi nel fascio <li Lugano. Non può chiamarsi indisciplina SJPOradica, una oppos1Z1one regol..airmente costitu1ta, che .si radl.li'ia separatamente e che fonda llttl settiml1nale, dicesi, rdi 8 pagine .. Comunque, noi stiamo alla finestra ad osserva.ce Le ~he nel campo oomico. Per irutanto, g,li ami.'Ci dehla Lega Spa-ss.aportlizzal~ ci IJ)reigano dì avveTtire glii. espulsi, che essi sono a loro disposiz~oni -pt~· ragguagli, ilnform.aa.ioni, 0(.C. ohe loro abbisognassero. Nei momenti della sventura, non si guaTda in faccia a nessuno, ed un piacere lo si fa anc,he al più accanito nemico. Mal coun.une, mezzo gaud•io ... Ma chi lo avrebbe detto!.. Da Belllnzona ATl1ENTI AJ FALSI AM!LCI! Ci scrivono 'da Cresciano: Che il fascismo stenda le proprie propaggini fin sui siti j più recessi è fuor di dubbio. Sono arrivati, dicono, perfino al Polo Nord ... e poi sono scoanpar- ~il Che per i ~ascisl~ sia dovere quel!,, c-he per ogni uomo che aibbiaJ raigione E: sentimento aneli,., misura lilmirt:ata, è invece il ribrezzo per lo -spionaggio politico e non, magairi, e sopratutto in danno dei vropri CO!lllJ)agni di lavoro è u,, Latto a.ccert,ato; e perché valga il vero, basterebbe accennaTe a1 1'la questione dcLa Colonia Pro'ietaria Italiana, sezionE: di BelÌin2.ona, si riunirò in assemblea straordinaria sabato sai-a, 2 giugno, alle ore 20,30, alla Cél5a del Popolo. L'impo11tante ordine del' giorno che verrà discusso, con l'intervento di un fiduciario della sc:zione di Lugano, impone a lutti i so-:i indi.stinlamente di non mancare. I soci che disertano le asse:nblee .runnegano la pro,pria a.sso:::ia.::one, Quindi nessuno d~ve mancare. OOMJ>AG,NlI WCAiRNtES.I, AVAN(filf (C. B.) Il responso delle urne per la nènnovaa,io,ne dei fPO'l.eniJ comWllél 1Li chi, questa oil~fà, ,dà aid,'.jjto ia.ndhe ~ ndi wballia.oi e sooiial!isti, a d1 ellll/e oonsiilder=ioni d'i ciroc:xst,a,nxa ch:e ~ODO alJl •Wl ~- oalbo 1P110!f~ e çont~te oonsapev,o[ie ,dei! " <Verut r» b:Jsogn.i che La d-aisse J,a,v-oa-a>Lr.ice o~ rneillla VìUtasoicihlle. I ' • • :~ !NietJta taiffiemi.a..z~ secOOl/d:o ili ooot.ro pwnt,o di ~ !J)lel' ,jf l¼a:tii.to .s®:Ja1iifsta :tlildinese, ainohe ,se rill. seiggii.o mwri.:::"tplal;Je odn'oesso -ai ~ ,]ooau,n,'21Si) éllll'n.i seno, albtto ·fooise ~rialbo -.ud rilncapaci•là di eJcOOl!id:oit.ra iSIIL stlelssil pairt.iiti2 bO!I'_gh~ e reazionatri, àlna.dlatbi' ajd' ii,!J1jpl'Ollltace le 4'011cidilretitiive .seooinJdJo Ute vere es.:,~, ~- ~ è stadio aiiiboilfto per una ~ab valuWl1.Dlom.e di~ ,fon.a numeni.ba <dal pcairvJt,o che più r.!Jeilll'iallltr,0 è esseniziilallonte ~hese. Nietta a~~. o .cd~ 1.ocarne1Si1, botbalnlbii iln ~e ,clJowe fu · is.eduzioni ifuorviatrici s,i ergono .enormi contxo i!l v.osbr,0 8fioa,zo genemso per i;n,dri. rizzare la mrus.sa o,peTa:ia ve!1SO Wl3. conoeuiom.eckùssis'tal e tajd' una OOl9cienza polililca. AffenmlalZ,~ rconlbro tl;'a.mmut.ait•o SliStema di adEJs-camen1 to della c'laisse lavoratribe, che à ,pairt,ita, bori~ coana>iiono,va,ntand,o ile graav.l~ ma vacue pairole del1' ortddnle, dlelll ipr1~aiels9<> e ,deM '.iinteresse swsoenaito (ISdliaaneiite ii,n ~dio elltetto- ~) IJ'0I' IJla ~ '~- ILaJ9oilartie ipune, o cooçti®nri lo~, ohe em1lrallli:i àJ (PairW!ai bou-gmsi, ~- DIO! lllal vtlbtlolita; è ll'etema.. !\\'.b:~cbne l'edl~ tdhe td.ojpo iJ; .~~ e l ',cjd/:101So !rliioa-ttormleroenàinh im ~:idio el~toirale, <lletv'eforZJatlame,n!l,e~e .le ~ maig~ ohe iimqu,:in,aai,o pali'~ ti bC111~. Come forza~e si :JIDJ)Or· rà alBlia dlta.srse l!aivora~ce ~ ,vetlo d'lfll.' o,. Mìo IJ)El1' allalSO::icndene io !90hhlfo mora:le cl.:ll!Jia, ~ oatp,itlallàstiioa. Qua!limmo deii ~~e 1lio.oaoinesi, è m- ~ttoi? [Jot oI'Eldi!amé a ltiombo, IJlle4' due ~: IJ)rima q,uetJl!Jai ronidamenta,lle, cioè il '0llliaJll(fjpamolnle ~ da~ O• perìan è arnooa-iai alll ld&l l à dat vemrla-e ii:n. questa oilbtà ~. l~e quindi è cftaJ ~~ 'I.ma ~',pa:DÌloole pdliitriloa. idei, suddebtfil. ~da.~: .Ile ioltalnba sdhiede sor..._ tute d.a,lle urne, sono un · prova decisiva deflt'.:av,Clstaia IIIllaJI1Cii!a, ISil ,IJ)(lre lenta, ma . eh.tra, ,~ 11"léllSIClel9a WI tJ)l"Olletattua,t,o di q1UeSto IJlX)OOll'o icemro IPOIW!ro ,di:mdustrie. ~ ~•. non glla!I1di.a1mo aglà, al'lbii e' bassiJ ed .afu .J1Ì91Atw idi una ba.t- ~li:a télet!tona!le; ~mo alDIVeOe 600d:iooi. allll',oaidia,!,a lta,a,~<e delle ~e c~ d 'tcillttre GOILtaado ed dtu-e ,i OOlll• fri idlel:l!ta Swtzzera. • •I W!odhit rottaam tdel1a. retaz:iooe capila-· Hlsbitoa. mbr~ che la ~ &a.vwadm1oe è !in anamoia, ~ wllte • forme ~ fiaisclismo in.tema.zi<madia, che ta dl'aisse ,r~ e b~ teDba iava-- ll'O :dlii !POinre lald IQISbalodlJ·o·~ fede iddll ~ asma. In ,questo ~ trii1.9be !J>e1' oca. BOdlll- ,Jasti nall.i:alre, ~ CKllll ,amia e isperamJa a.i, .oolq>~ tdteliSlà .al»tri (Pa:esii, ri,pem. 9éllOOIO• con IDOIS~ ma. con fierezza. i tem,pi d'oro ,d!eOl i9Cldia,~ e tdell proll-ettlartitato titial)J:iaaw, ed lfll. tqUe!Stiil ooq,a~:ni. IDOii ~ooua.mo 'h.rt-ba. 11a notstaia fiducia, ed a,nohe a v,oi ~ l~i illa tn-01Stra sibwl21:lone 9Ìla ldii mòtiilbo per Ja OOlllbÌnua• ZÌQ!le della 1Sant.a bat~ ipetr hl :t.r.i.Qnfo del soo~i&smo e dellle ~trazi:onii dE!ll!a dlialsse ~av,Olja,iit,ide_ C~pagni, SOOJlallJstai }ooa.rne6i, a.vadlt.H... L'ELOGIO FUN~RtE DELLO -STATUTO. ' Avrù luogo de<menica ,pross:ma 3 corr. alla casa degli Italiani (quali?). Ina.ugura2'!Ìone del solito 1gagliardetto d · qualche reparto idi Balilla, la consueta concione in onore aHa Monarchia. det Savoia, la oerimoma funebre i?Uale ,delfo stat•uto itali'a'flo, 1 soliti alala' con ~alul.o romano (ia proposiito quando l'impero?) ed il minestrone patrictico sarà servito caldo caltdo al solito grùppo degli acefali. Il resto lo scriver;;, il cornlij)ondentc di Squilla ltalicr; .... ban noto in matena di. bagola.mentofotoscol" t.ura!

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