L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 10 - 10 marzo 1928

', ANNO XXXJJ. A. P. ZURJGO, 10 MARZO 1928.- · Num. 10. ' Telefono 4./75 (Selnau) - Ccnto-Cflèques N. Vf/1-36-16 SETTIMANA.LE DF..L PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVI ZZEM AbbonanumU per la Svizzera per l'anno I 9'28: REDAZIONE: Un anno ir. 6; sei mesi h. 3; ~e me-si fr. 1,50 Per /'estero: Un anno fr. 10; sei mesi !,r, 5; Ire m~i [r. 2,:'-0 AMMINISTRAZIONE: commissiom? Esecutiva del P. S. I. PREZZI DKLLE: INSERZIONI: ~-r !in~ o tpetio c!i linea ~ezza una colonu.a). :;o C<t.:11 Per reclame con'lanluala, ;,,rezzi da convenirsi , L' Av1Jenire de{ Lavoratore , Zuri@O ------ ___________ __,_ Zurigo, Mil~tal"Sl:rasse 36 La rappresaglia Mussolini h~ parlato dinanzi alle comparse della sua Cameta, con lo stesso tono co11 cui un mese fa ar_ ringava Jr. lurba delle camicie nere.- Idenlico pubblico ed identico linguaggio. Nel fervore della concione egli ha però dime11:Licalo ~e l'argomento ùclle sue 0d1ernc dichiarazioni è di pertinenza n~>n solamente italiana ma inlernaz1onale, e che dell' :ncidenle italo-auslr,iaco, come cleuli inc:clenli che il fascismo o . provoca per;odicamenle, è orma,i inYe:>ttla l'opinione pubblica europea. La quale lo ha ascollalo ind·i_ gnala e disgustata.. _ 0011 a\'allru-c :I princ·1,io dell'inchiesta da parte -della S. u. N. sngli ar_ mamenti di un, paese ufficia.lmcnle disarmato. S Briand, non lw forse clin1osLrc1~ lo inlin.itc volte di es ·er clisposlo pur di salvare l'ed:'Iìcio della S. a•. Na1.foni a sacrificarne lo :;pir.ilo? E' questa siluarionc europea, in mano a governi che sono esprc ione degli mleres~i delle va1;e borghesie nazionali, ohe permelle a Mussolini la sua politica cli provocazione guen 1eso1 e· di crudele tirann, a. sui di!',graziati e.ittadini che in Tlalin parlano ~·a la lingua italiana che quella tedesca o slava. Ma c'è una for~ nr.lla quale noi confidiamo e che finirà p-er prcvai<'re. i\1nssolini la teme e llE- :;con- •~;ura il su<·ces o. I .a forza dei proldariali ovunque in marcia \'erso la conquista del potere-. . . .. [I fascic1110. è un trag co ep socl10 di que~to fosco pc1 iodo che sia [t ca- ,·allo tra dtL,e ri\'O!uzioni. Ed a propos,ilo dcli' inci<lenle italo-au:,triaco facc1amo nostre le parole di commenlo dell'organo dc: ~oc,·alisti austriaci: • La risposta di ilfossolini è ww minaccia. E' cosi che- gli Absburgo lraftavano la piccola Serb:a fino al g10r110 in rni l'odio levò il mondo contro eh essi e [c>ce crollare il loro impel'O. li 11cro erede dell'Auslr'a degli Absburgo è il I ateismo. • La causa del Tirolo meridionale non è perduia. Il suo mi_qliore allea. le, è lo ."piri/o immortale d~lla democ,.azia soc:alista italiana •. -oLe proteste del Parlamento austriaco contru i brulali sistemi fa_ scisti di snazionalizzazione delle povolaz:ioni tedesche ann-esse all' Ilalia, sono apparse a Mussolini un ottimo pretesto per ·una delle s_ue solite sparale che se mandano m _sof__ luchero la platea de\ pre_lonam. hanno però come uJL11:10ris.iùtal? di 1jnsertare sempre più slrello il cerchio di isolamento e di cL:ffìden2'.a intorno al nostro paese. Levied·ell'uneidtàesl ocialismo Il nuoYO squillo di guerra partilo da Roma più che l'indice di un p~- ricolo immed:alo - Mussolini fa 11 11radasso a buon mercalo contro il ~ninusicolo e disarmalo Stalo au_ slriaco ! - è la rivelazione per il mondo di un sistema e di una menlal-là. La mentalit.à della provocazione ed il s.islema della rapp-resagliL . Mentre il cancelliere austnaco. con molta moderazione. s'era limitalo, ad augurare una politica umana nell'Alto A<lrige. tale da rendere possibile dei buoni rapport,i tra ('I: talia e gli Stati tedeschi._, Mus.sol1111 ha risposlo con. nuove nunacO'e. Tre punli sopraltutto sono da nlenersi del suo discorso: 1) Il dfiulo di riconoscere gli impegni dei goyerni che era.no al potere al momento della pace. Mussolini pretende che gH uomini eh~ hanno soflo~rilto quegli impegni sono s.fali sommersi dalla sua rivo .. luzione. L'on. Tittonj che precisa: mente sollo~risse gli impegni nei conSron ti -<l'-eg) i allogeni tede...'ìCih è luttora non solo pre~; dente del Senato ma una delle colonnf' dell'allual; regime ! . . . . 2) La minaccia. se I agi!az.on~ cont;nuerà al di là del Brennero, d1 ~opprimere tulle le pubblicazioni i1~ lingua Ledes-ca che: atlt~almenle s, t>tiliblicano nell'Alto .\d1ge. . . 3) La minaccia cli pori-e gli impiegati ,dj lingua non _ilaliana. che sono in numero cli circa 2000. dinanzi al dilemma o di esserr lra~feriti in altre provin~ie del regi:o o di es.sere esonerati e rimpiazzali. Queste dich:arazioni .d.:1 caposquadra di ~pe<llizi~ne pumt1,·a. ~an1 no aYuto l 1mmcd1ato e-!Telto d1 a- , cutiv..are l'agilaz.:one au.sl!'iaca e tedesca in d:fesa dei loro fratelli d'oL tre Brennero e di fornire un oltim~ prete~-lo ~ nazionalist_i . di q_ucst 1 paesi. E poichè Muss~l11u ha 171-i1:acciato che al proscgwre 1lell a~1ta_- zione anebbc P:sposlo coi falli, il mondo slupito ed ind'gnato s_i domanda a quali falli il pazzo d1 Roma ha i11leso alludere. .\Ila guerra? Indw)biamcnle ~u~- solini la mole e la prepara, come l'unico sbocco della trag·ca situazione in -cui ha ridotto l'Italia. ~fa egli sa che in questo momento la e1uerra è impo!>sibile: e~sa malura ~el torbido girone_ cl~! interessi e delle rivalità cap,lal.sl1chc per un an·enire più o meno prossimo. Mu_.s.. solini dunque agila lo spellrn della guerra a ::icopo di ricallo. Egli non mole che la S. d. N. ~ralli a fondo il problema dell~ m,lragliatrici ungheresi e dei suoi prepa~ rativi gtterreschi c.he a questo e connesso. Così agendo sa cli aver: nei goYerni borghesi di Europa dei prolellori. elci complici, o dei lolleranli. Che cosa non farebbe infatti sir \uslin Chamberlain per far piacere a MussoJ;ni ed a Horly? [I cap,:taUsmo inglese sempre più conservalo-- re e reazionario ·ecle nel fascismo on pr<'zioso allealo. Lo stesso Slrescmann preferirà non inlerp1·elare il s.entimenlo di p1otesla del popolo tedesco, pu1· di Un f:ltr o, LUl procecl:merilo che prnna ll:!!l·era fascista sarebbe par. so inYero~imile ha a\'ulo luog(i in que:,ti giorni - 28 febbraio - in Norvegia. Un organ;izzalore, H pre- :, dente dei bos.ca1uoli e laYornt,1n della terra, Odegaard, t0rnando da un conyegno fu YilLima di uua ag. grc:~sione che poco 111a11cgoli costa~- sc la , ila. t· mizialore clell'aggres- !>ione è il presidenlc òcll'orgai11zza. zionc h,;,; sta norYegesc della leg10ne nazion~le. L'aggressione fu fat:a coi i-,reci,.:is:,,imi metodi del la:-c;srn-.> italiano ai suoi 111iz1:asluz,a, assalto 'cJ u11 cbannalo eia, una ~olleltiy1là di armali, .:lggualo, ladreria, e a.nz.il11l1.o ,·lllit. lin lranello leso corne nel c.1.,;t) d!!l noslro Piccinmi ed un ratto l: delle .:èv1zie che ;--icordano quelle fatte :-ubire al Martire Malleolli. Senli:c un po c!1c: razza cli cornggio da p:-rte del duce della leg1011e na=.io~:P. Saputo ciel I reno che s!.-1va per prendei-e l'organizzatore, quel duce occ1.1,pa un posto Yicino, ,,erca <li attacca?·e discorso, dà c:1c intendere di es:,erc reduce di u1,a gila cli : 1,y e propone di cenare insieme ali arr,,·o ad Oslo. .\ cena finita, lo 8portsmu11 propone alr,)r_ gan1zzat01':' di accumpagnarlo all'.~lbergo ,11 'l.1n·aulumobile ,di p au,:. Solo durante il :ragilto che gli s·en•. b:-a durare tropJr> l'orgtu1izzalor..: .;i in:;o:,petliM;P. l·crn1aton ra11lomoJ1;. k, il fase· sta dà un s<'gnale: da !ul!.e le parli vengono uom111i armati rh b:.iston; <,olla purtla di ferro e cl: 111::iug:rnelb. Furn:", lallt<' e la.li k ~C\'izi~ Ìf'.- flillc all'Odegaard. ch'egli perdette conoscenza. ma anche durante il !-HO "·cnimenlo i coraggioSii eroi continuarono a p cchiado. Contempo1aneamcnle a qucsle prodezze si lolsc tùlo venulo tutto ciò ch'egli a,·e,·a: carlella- con documenti, portafoglio con danaro, orologio ..., la YilLma dell'aggre$sione fu lasciala sola e dcYe la vila solo al caso ed al la solicla1•clà di citte operai che non solo porla rono il loro compagno aL l'ospedaJe, ma che. e:-:sendo venuti sul luogo <l'ell'aggrcss;one nel mornenlo stesso in cui gli aggcc5-:,ori stavano per aJ)l>andonarc la loro , Jlima. furono in grado di denw1- .r.iarE alla polizia e di fame. arrestare due la nollc sles.sa. Quando i due operai pas~rono , ic.ino al luogo dell'aggrcssi.one incontrarono prima una çlonna ed, un uomo mollo agitaLi e poi \"idero tre numini trascinarne un quarto; crcrlcllero trallarsi di un ubbriaco che rimici cerca~sero cli portare nell'automobile. ~c>nonc.hè a pochi pa5si eh: distanza :-enlirono urw dcgn uomini bestemmiare: • maledello comunii;ta . .\llora i prolelari corsero in ::.iulo dell'agg1~•cJ,iLo, rnenlrc i l1·e che aYevano trascinala la loro villima.~cappavano d'ccndo: S,·elti, ragazzi, un automobile •· In reguito si è poluto ~lab:Ji•rc che la donna inconlrala dai due operai era in po'>sesso della ca1tclla coi documenti rubali all'Odegaard. c~- sa era stata presentala a questo dal l'as-cisla come sua fidanzata, essa mo11lò coi due uomini in aulomo~ b:le e parlccipò all'aggre ~one: .. Co111p:ulo l'::illo coragg:oso I protagon sli ~ali1ono nella prima aulomob !e facc>ncJo::i c-onclu1Tc alla sede del fa~cio ossia naz..10nale. .\llro particolare signilìcalivo: <lue aggrc~s.ori riconosc:uli dagli Operai fttrono bensì an-e. lati, ma ~uhilo I' in<lomani rilasciati in l bcrl:'! pron·iso1· a. col p1·ete~10 lraltarsi cli una aggresstione polit'ca ed ess·cre c~onm'.ciulo il recapito dei due messc1'j in questione. Essi negano cli c~ser~; approp1·:alo !I denaro e gli oggetti derubali. menlre I' isligalo•1·c piinc.ipale 1rt,aeconta di ayerc benilo molto in treno e nel i-is.loranlc e cl-; non es:sere quindi responsaLile ... La stampa borghe!-e che non oes,.. ~ di aizzare conlro il movimento operaio ed i suoi protagon.is.li, fa finla di essc1·e scandalizzala e si laYa le mani. .. Ora sorge il gra\'e, grav1ssi:mo problema: s.a.prà la cla.ssei lavoraLI;i_ ce norvegese rintuzzare in lempn le ,·elle ilà fasciste del nemico? La dur ra lezione inflitla alla class.e opera!:a ilal'ana - che J1a molte altenuanli per essere sfata sopralTalla da mcLodi in, formazione, il cui sviluppo non si poleva prevedere e che è stata sc.h:acciala dalla concatenazione di circostanze eccezionalmente fa_ ,·orc,·oli al fascis.mo - non gioverà a chi ancora si trova nel 1)1ienoS\'iluppo .delle forze cU classe? Guai ~e così non fosse! .\NGELJCA BALABA OFF. Carnefici I Il martirio di a. Bozzi Dall'Jlalia cominciano a giungere particolari Ol'ribili sulla morie del giòvane Gastone Scz=.i. Essi son de_ stinati a r U/' fremere d'indignazione e cli rivolta gli spirili liberi di tulio il mon·do ed aumentano in noi l'an_ sia e la preoccupazione circ.a la sor_ te delle migliaia di compagni rin_ chiusi entro le galere fasciste. Gaslone Sozzi fu trasferito nel carcere di Perugia i primi giorni del dicembre .scorso, :.corta/o eia cinque militi in borghese; chi lo 1Jide rif erface che, ad onta d~lla sua ro_ busta costituzione. pre~entava 1m aspe/lo sofTerenle ed il suo viso mo_ slrava i segni dei colpi e delle vio_ len=.e ~ubile. Arrivalo a Perugia, So:=.i fu rin_ chiwo in una cella .sollerranea che ordinariamente serve quale cella dli punizione per i detenuti per reali comuni. All'indomani del suo arrivo, giw1_ .sero a Perugia il generale C arcli. a1Juocato militare del Tribunale spe_ cfale ed un ispellore del ministero ctegli Interni. Essi a1Jevano ricevuto l'ordine formaie dal Duce chi slrap_ pare con lutli i me:::zi dalla bocca ciel So=.zi delle con{ ess1oni circa la organizzazione antif ascisla. Cominci6 allora il martirio di G. Sozzi: colpi d'ogni genere gli furono inflitti su tulle le parti del corpo. Ma mai w1a parola usci dalla sua booca. Per parecrhi giorni fu pr'valo cli o_ 911i cibo, dopo di che ripresero l<> torture. Que~<;loregime terribile du_ rò lutto il mese d1 dicembre e di yennaio, scn=a alcun l'isllltalo: tanto l'avvocato militar<' che /'i.~p<'llore 1b 1otecaGino Bianco ciel ministero non riuscirono a slrap_ pare al Soz=· alcuna dirhiara=.ione. Al princip'o d: febbrai<:; s: ricorse a sistemi . pavenlos'i: gli si f ec<>ro inie::..'oni cli tintura cli iodio nel rei/o. Questo . islema gli [11 praticalo per Hn' iniera sellimana: per efl'ello dello iodio le viscere del po1Jero marl'rP . i trasformarono 1n una piaga. R'dollo quasi all'agonia gli si pro_ po.,e lo libertà immediata e degli stipendi cli :jOOO lire al mese .,.e egli ,"i fosse posto al s<'mi=.io della polizia f asc:sta. Slr<'malo d'o~;n. fcr=a. qua.s; mo_ reni<' So:::i ebbe ancora /'eroismo cl' ri.' pomlere negativamPn/e. Ciò mise fin" alla pazienza del gen_e_ rc1l<>Ciarcli. Nella noi/e dal 6 al 7 [<>bbraio. Gastone Scz=i f11 as.<assi_ nato nella sua cella Le circos/an:e che hanno accom_ pagnato q11e<:tode/ilio, e prinripalmenle la presen=a dèl generale (.'iar_ di. permettono di afTermare che Mlltsol'ni era al corrente delle tor_ fllre che si 1Jeniuano infliggendo a So::;:::·. ed i .<uOi precedenti ci a,uto_ rizzano a ritenere éhe l'ordine del_ l'assassinio .<;a venuto dil'eltamente cla lui. Ricordi storici Ferdinando Il aveva « concesso » la costituzi.one ai napoletani, visto che i siciliani, aprendo il ciclo delle 11ivoÙ1 zioni del '48 l'avevano presa senza donwndare il permesso a nessuno, anzi pass(llldo sopra 110nsolo al permesso, ma allo stesso 1-;erd,inando. Dovo di aver « co111cesso » la costituzione, la stracciò. Una feroce reazione aJfollò le prigi.oni napoletane. « O feroce» - ìJ. poliziotto borbonico - imperversava. Fucilazioni e corulcm:nedi tribunali speciali. Ma ì « Uberali » si ribellarono, il. popoJ;oeresse /Jarricat,e. La ribellione durò qualche tempo e Ferdinando comprese che andava male. Allora lanoiò u seguente proclam<t, riC001Ce'<:len<lo a costi.fazione: e- Nàpoletani, profon:dameJue addolorato dagU orribili casi del 15 maggio, il. nostro più vivo d,esiderio è di raddolcire per quanto è umanamente vossibil.e le conseguenze. La nostra fennissima e ùnnuttabile volontà è dii mantenere la Costttuzione del IO febbraio, la qiiale, essendo. la sola compafibiJ.e coi presenti bisogni di questa parte d'ltaJJa, sarà l'arca sacrosanta sulla quale debbono appoggiarsi le sortii dei nostri amabissimt TJOpaUe della nostra Corona. Le Camere legislabtve saranno subito 11iconvocat.e -e la sapienza, la fermezza, l'Cl rmulenza che da esse attendiamo saranno per aiJ.1tare vi,gorosamente in tut!Jequelle parti diel:l.a cosa pubblica, le quali hanno bisogno di saggi, e utili ordi11JcNn01iti.R~pi,g/i.ate dwume tutte I.e vostre consu,ete occupazioni: fidatevi con effusione di animo della nostra /.ealità,della nostra religione e del nostro sacro e spontarwo giura11umto:e vivete nella pienissima certezza che la più incessante preoccuoazione cleU'a,rdmonostro è di abolire, al più presto, insieme con !,o stato eccezionale e passeggiero in cui 'Ci troviamo, a11,c!zoeer qtianto sarà possibile la memoria della funesta sventura che ci ha colpiti_ - Firmato: FeNNnando ». / « liberali» si iidaro110: e Fercli11ando strappò ancora una volta la Costituziona. (da« La Uber~à »). E punc il 14 e t5 aprile cl:iqueslo VI anno dell'era fascista sarà resliluila alla plebea divinità la re.sta della cel·ebrazione del pane. Ca.ere. kl divin,ità del grano, sarà per opern ciel magno governo che cliiapjda l'llalia, rimessa sul doralo lro,:10. La c,e_ lebrazionc a\Tà ca1:atlerc d~ grande feslivilà per lulla J' llali_a, colonie compre..c;.c. E poi anelale a dire che il go,·erno· d'flalia 11011!aYora come un fesso per il bene e la grandezza della cara ed amala Palda! Sarete bollali di anlinazionali percht· non credele alla bontà di quesle 11uo,·e fcslivilà. Compagni, lavoratori, leggete l'"Avvenire del Lavoratore,, L'unsitoàcialista ed il manifesto delDlairezio ~cll'Avuenire del 21 ge1111a·o il cblegato della grande maggioranza delle ezioni del nostro ParLilo, 111ella S\'iz.r.cra al Co1wcgno cli Mar's:iglia chiudcYa ro ì il suo commento a1la dccis· onc del Coiwegno ~le~so sul f)l'Ohlema d'cll'tu1,:tà: La \'Olonlà del Con,·cgno quindi i.· ch'ara: si faccia. si faccia l'unilà -;oci::lisla nel noslro Porlilo; J'atluale formazi'oi;ic del Partilo n.c ha b competenza. Re!'la dunque rnllanlo da vedere e slab'lirc con chi, a quali condizio1y .,_·clcYe fai-e l'unità. In proposito i pareri po ·0110 CS- ~r<> cJ:~corcl'; ma d)sculcremo e con 1:11 po' di buona ,·olontà ci' accorderemo. La D:rezione del Part.:lo potrà fa_ cilita.rc mollo la di~cu.s.sione e l'accordo ~:: si mellerà di buoua len;a ad eseguire la \'Olonlà ch1:aramenle manifcslala dal Convegno. Auguriamoci d!: poterla salularc al pro~simo raduno• come ben·emerila dell'unità socialista•. Le illazioni del noslro delegalo crn.no log;'che: il ~uo augurio era lo augur·o cli lutli i compagni della SYizzera. L'ordine del giomo \'Olato dal Convegno non era, è Yero, un capoIa,·oro di precàsion·e, Lullavia afTer- :na,·a nella mente che la formazione. diell'u1dà socialista nazionale cd in, lernaz·onale s.i era dimostrala sem_ pre più • necessaria ed impell·enle, e formlÙa\'a l'augurio che una malurala discussione_ ecc .. facili Lasse l'an·icinamenlo e l'un:là delle forze proletarie social' sle, ecc. In~omma il Convegno a,·eva af_ fermato chlaris.simamcnte che l'unità socialisla era necessaria ed w·- gentc ed aYeYa espresso il de~dcl'io cho gli organi del Partilo, le s:ezioni cd i compagni cercassero dli 1-ealiz_ zaTla. In proposi lo non Yi pos:;on.o esse_ re dubbi; non è possib.:le ·equivocare. Pert3.'llto era logico e nalw·ale che i compagni attendessero dalla D:ne!- zione del Partito LUl piano, un progello, una direttiva che servisse- di base e di guida alla discussrion!e, che conu1:buisse a facilitare l'avvici.n.amento ed/ a ricomporre l'unità nazionale ed inlernazionale. Il manjfes.to 'd'ella Direzfone, intL lolato aJl'unità, che pubblicammo nell'ultimo numero, non recò, pw·- lroppo, nulla di lulto ciò, produsse un'amara delusfone e d.ielde l' impressione che 1:altualc Direzione &i propooga di agire come quellru paS- ~nta in riguardo al p•roblema de1Ja tmità. Infatti la ,·ccch:a Direz,ione, ri_ Yolgenc1ofli ai compagni umJilari ed a quelli comunisti diceva: ~ Voi siclc in errore; no:'. siamo nel ,·ero; rientrale ll'el ,·ecchio Pa:i·- tilo accettando il nostro programma•. Qttella nuo\'a elce: Reinl~arate il vecchio edificio, Esso è voslro come nostro; esso è dei lavoratori italiani. DEPONETE ALL'INGRESSO LE ILLUSIONI CHE VE NE AL LONTAN.-\RONO ,. . La Direzione allu.ale dunque pone per J'u,n.ità !e idenL:che: cond.izio_ 11i che poneva la sua predecessoria. f nt ransigenlemenle. Nessu:nJissima concessione ad alcuno nesstm accenno a possibililà <l'i dorrezionii che :·enclano possibili l'accordo e I' unione: nulla. L'esperienza ha dimoslralo che tali condiz:oni impediscono, di fat_ lo, l'unione; la impedirono nel pas1_ salo, la impediscono nel pres~nle e la impediranno nell'avvcni.re. Il Convegno di Marsiglia comprese que~ta ve1·ità e d1eliberò di cercare l'un.ilà altrimenti. Non precisò il modo, ,ma evidentemente non intese confermare i criteri della- Direzione vecchia che .!?li dsultarono. "e non i11lenzio11alme'ì;lc, cerlo praticamente anlitLnitari. Mantenendo i criteri della D;rer.ione vecchi!a, quella nuova non in_ Lerp1-ela esallamente la ,·olonlà dcl Col1\·egno. noni facilita l'unità come ,·ra nei Yoli della gnrnclc maggioranza dei delegai\ cdl è sicuramente nel desiderio e nelle aspiraz·oni della grandbsima maggioranza d·ci soci. Chi crede fern1amente, come creùiamo noi, nella grande utilità e nel- !a impclle111le neccss.ità ,dli tlllificare l·e forze sociaJis.le' nor~ può dirSii e.od.. d,isfallo dell'allcggiamenlo ass.uTJJl.o dalla Dirnzione e deve formulare lo augur:o che venga corretto. Noi comprendiamo benissimo che per degli intransigenti assolu1i quali .,,ono numerosi membri della Di1cz'one, non è facile fare ad altre cc-JTenli alcurna COJìcessionc ma pensiamo che la Yolontà dlCl' Convegno debba superare. le particolari ,·edule dei C'Omponenli la D!'rezione. Può dar!'-i che il Convegno abbia erralo dcsigna11do degli inlransigenli ad eseguin~ una decisio,ne cl1c 1·ccava evidenti gli in,d1icidella lra.nsigenza nei riguardi delle altre coi·- renli socfalisle; ma neHe condizioni in cui fu chiamalo ad eleggere. non ebbe la possibiJ;là di fare cliversa... ménlc. Dovelle quindi confida.re n,cllo s.pirito di remis. ività. <i/i cliscipl.ina e di rcspom,a.bdità dei nomL nruncli. · Noi 1ileniamo an.cora che un pia_ no elaborato alla Direzione che aves.se potuto o potesse serv;ire di base utile per la discuss.:one e l'unL là avrebbe g:ovalo e gioverebbe as- ~ai al Partilo ed aJ Socialismo; avrebbe risparm.ialo e r-isparmforeb-. be <li5cuss:oru che poss-ono dilagare e prolungarsi fino a mrocere. Fu apptmto per eYilarc il pericolo di una discussione disoitl:in.ata e nella speran7,a che la Direzione stt1clia~ sc1··amente il problema c. presentasse un progetto -come sop,ra che, dopò il Convegno, sos.pendemryio _13: discussione sul problema: de]_ l m1t.la. Il manifosto della Direzione ci dL singaru1a; tonslatiamo che abbiamo perduto del lempo c:h.e <Dovrà essere 1-Jguadagnato. ' Per l'unità socialista nel lnOStro ' Partito, dopo sereno esame, ma senza etem: e perniciosti indugi. Lecolp·deelldaemocra l'erra1tanta11tà di patria · Una delle colpe maggiori della d_emocrazia - contro Ja quale non f-.: è mai reagito abbastanza energicament·e -- è la tema di .non sembrare, che ·essere è u.n'altra cosa :;thbasta11za patriottica. • In Italia, in _f'rancia. dappertutto. ques_ta <l:ebolezza ha portato fieri colp1 alla causa della libertà. La democrazia italiana, quella piccola. b?r~hese - ohe la dcmocrazf.a. s0- . c1ahsla è lotalmente assente di que_ sla ~ebolczza - irr gran parte antL r~sta, si è lasciata rimorchfa.rc dal fasc1s.1~10,pel quale non poteva ave_ i·e logica'rnente nè simpàtfa, nè 17_ s-p,etto, dalla pa11-ra di non pa.retre a~basta1:1za palriotlica; dalla terna di v-e!tl ,r lacaiala dhl nazional:smo ~?nser~ator~ e dal fascismo pseudot 1vo~uz1onar,o, che inalberanti il v,es~1llo dell~ palria e prelendendone il monoho affermavano: clù è ?onlr~ il nazionaUsmo, chi è contro il fasc!smo ? contro la palrfa,. eque_ sto_ gnd~ ~J)('tulo tanto dagli au~ slnacant1 Lipo, « Idea Naz:ionale, c?me dagl( imboscati, Lipo Fari:in,ac~ ci, P1·onam e comp-.tgnia brutta, non Li:oYava opposizione -dalla horghes.ia P'!Ccolo-borghese, non solo. ma vemva m?lle volte ap~laudita per la tema d.1 essere tacciata di antipa.. lriotlica. Che_importava se la pallia, jJ mon~polio . dell'amore di palr:ia, e:ra gndata d1 volta in volt.a dalla; stampa rapp!'_esentante gli inleress;i del gruJ:>po }\ns~ldo, pa<llroneggiato da quei patr.oll, che somo Mario e Pio Perrone, o da quella del 11n1µpo fl_v~ ~apeggialo da quell'alb-o fior eh 1Laliano che si chiamaYa Max Bondi? T .a democrazia p.iccolo-borghei:;e, s~pern. questo; sapeva che l'amor ~1.~alria e~a rn~nopo_l~za.lo da que_ lìt1 11:le_ress1c:3-p,tlalisllCJ, !;)la la pau_ r~ v1ghacca, 11 pregiudizio, un;iti aJ_ l'impossibilità òri poter gridare aJ_ 1·retla1:1tof01·te. quanto i malvis.4 mo- ~opo!izzatori, la lawfava disarmata, 1n loro balia Con ~1Tclti,' pel n10mento, me.no di- ~.astros1, 111anon meno deletcrJ, snc-

•• cede altrcllanlo alla democraz;a borghese in lulla l'Europa. In Franc:a sono quei quallro galI) rabbiosi dell'Action Française che fanno la voce grossa e i-ecilantano per loro il monopolio dcll'~- mor d; patria. - • Chi noni è per 11 re conlro la repubblica, tradisce la patr:a, ! - E per quant_o pochi, per quanto squalificali, i « Camelols du Roi • francesi fanno semp,re bella 1noslra di ~è, in pl'ima lìla: nelle_ di-: mo:;;traz·oni e nelle man1fc~laz1on, - anche ufflc.;ali - cli camllere palriollico. rn German:a. là demo:.:razia soc:al-democralica per poco non è (!adula sollo i colpi dei Kapp e degli IJ=tller, farci:..Li :e 1·cali!'li _ad oL lranza; s:.: non era 11 popolo, il prolclarialo à reagire, la paura di toccare Ludendorf, pei quali i K~pp ~ gli Hirtler ag-vano, la repub~hca di Eberl aHebb-e pas:~ato giornale. i:aurose e pericolose. , . Ma Ludendorf, ma h.aop, ma H1r-: ller sono sp:nli dal grande amore d1 pa Lr ·a; è po:::sibi_le_col_p;1· :e ,se~·eramcnte degli uomm1 spmf1 all az1o~e, sia pur riprovevole, da lanlo nobile sentimento? Così - o pre5so a poco - ragi onaYano colorn che avevano nelle mani la forza e la salvezza della l'Cpubblica. . _ No. perd· o! Occorre camb1ai-:e s1~ sterna; occorre aver il coraggio d! straftollar!'ene -dei gludizi dei. Yari n~z· onalismi e fascismi europc•. La patria è u,n.a cosa SiC~·iache non può e~wre intesa e senl1la da avventurieri come l\Iu~solini; nè da aYvenltu.-eri come Kap.p, come Hirller; ~1è da forsennati adora lori del • d ritto divino> quali sono i •Camelols~ frances~. L'attaccamento, l'amore al pr<?'- prio paese non è_ pro".alo ~all~ gnda incomposte dei naz Qlna!Jsm- 1 senza scrupoli, rapp!·esenl~nli :em~re interes&i maler1al1 particolari. I er la patria, anzi per le diverse pal1•J~, nei 4 luno'hi anni della carneficina decint di milioni di uomhni soffrirono e morirono e jl 99 % <l'es~i non erano nazionalisti, non erano fascisli, non erano nazional ;sl1. La democraz·a ha il dove1,e di reaaire ener'1ieamente: la delinquenza ... é deli11qu';;.nza anche ammantata dello stendardo della pal1·ia ed il_na~io: nafamo dei vari paes,i, i fasc1sm1 di tutto il mondo altro non, sono cJl'e una accolita di delinquenti al seNizio di gruppi capitalistici. . . Questo· !'entimento palnotta1,diò che ha legalo mani ·e p:edi alla democrazia deve essefle buttato a l_)arte; per la Francia dei:nocr3:ti~a l'amor di pah·ia ha esemp,1 fulg dt nel 1793 e nel 1914-1918. La paura d' essier tacciati di antipatriottismo è quell~ che ha fatto sopportare quattr?' an~ di inienarra.bili sacrifici a deome -dh milioni di uomini e per essa diec~ milioni sono morti nel fior· degli anni. Agire e reagire con~ro que~to p1:egiudiz;:o, è il dovere 1mprestcimd1b1lc per quanti lottano per la eaus-a della libertà. Il prof. G.:us·eppe K_eil hai_fa~Lo ritorno in Europa. Egli ha d1ch,1arato di ,1vere Jlol'lato alla luce la -necropoli dei ;selle dormienti-», cli.e! dice fu trovala nelle vicinanze di Efeso nell'Asia M~nore. I • sette dorm,ien-_ li • hanno oricrine, secondo la lie'ggenda, da s;'ue g!?vani apparlenenli alla Corte ,d,ell unperalore Dec•:o avendo abbraCQialo il 1C'rJstiane- ~i1~0 furono murati vivi 11ieJllamonlagn~ per ordine dell'imperato-re. PRO "AVVEKillE91 iSo,mma -pJ1efeeden•le F ir. ZURJ,GO. - Boli e Poi.i » SOHlùIIE.RiEJN- . D'Andrea » ~URIGO. - ZM!ldione'lll-a » ZURIIOO.'- ,ferri » OERLLKON. - E. Ti1 n.i: r.ÌIIllnov~dlo -atbb00Jalm/e'Il1to > VALLORJBE. - iBiinJml'e » WGANO. - Vl011gaini ILu~~i.: iraic- .oo•Lti a,d Osogn-a ul 4 marzo » LEtN~URG-. - Bartltiìl01bbis:a.tutanidc iLo.mbélllido LUGANO. - FamigLia To.pi, ricordando il suo carissimo papà, ne) t.o anniversario della » sua morte » 189.15 5.- 1.- 2.-· 2.- 1.- 2.- 2,- 2.- 6.- Totale Fr. 212.15 Il 19 dello scorso febbraio in. llalfa si è dunque iniziala la battaglia queìla per il Riso. Qu·esli povier~ P~- àroni .di risaie hanno pure essi b1- ~0<10c d'·essere aiutati. Qualche rne-: ~it~ pare <:the l'abbiano an~h'ess,i d1 avere aiutato il regime ad 1mpadrouirsi ,d,ell'Il.4jia. Non fos~e altro, almeno quello di av~_r~ p~gg(oralo _Lerribilmente 1e concl:;z1on1 d1 lavo;.o e salariali delle povere mondine della risaia. Solo per questo fallo devo~~ e:!-ere wmoverali fra i benemerili del regime. Ecco ~•erciò la r~ione della nuova battaglta. Mezzo sigaro ed un ,cerino non i nega a nessLmo. L'.\ VVENIRE DEL LAVORATO~RE~• ----------------------~--,-------- Tribuna libera Seguendo le rmdeelfascisimtaoliano • Bestemmia chi afl·erma de(ì. nitive le attua/i mala11gura_ te SCÌSS!OllÌ •. Il manifcslo della D.irezione del ParL"lo laddoYe accenna al problema deÙ'unità soc:alisla non è cerlo riuscilo n soc\d:sfar<.. lulli quei com1~ag11iche al Co11,·cgno d.' Marsiglia r;,-er~arono i loro ,·oL· sull'ord111e del {!·orno approYalo dlalla grandis_ sima maggioranz~1 sullo s,tes·o problema. Non è rim.cilo e non poleva del reslo riuscire. per hè quell'ordin~ del g"orno rappref·cnlò prim~ . di tullo ·1 lcnlali,·o, forlunalo, dt !"Unire 'in un volo comune. lull1 quei d • I con,·enuli che, pur altra,·erso _ 1spalismo 5<..nza preoccuparSI: delle 11L'- crs~:tù J;oliliche di ogn,: gior.1~: !"al: i re, <'11cYedesse la salule : ,) -1 ne, comprornu,si irnposli dallP :l•:tc qur:ticl :'!'e per il henessc:, lJ,,Jla C''ln::se l:,voralrice, ma pene ,,,e di \·i--t:::iio ~copo finale nettam-..•1'.l! n , c:l,2101.n, io del rncialismc, cl! ,11:. cline· "conomico e sotiale r ,,,111..'o, diflìc:lc ma non imposs'hilc, dc: 1~_;_ !itanti cempres.i della loro re::, 1)011. .,aL-il tù. è di impegnarsi .del l0ro rncgli<i a conciliare qucsle: <lw.: -.:or. rr·nli •olo in apparenza conlr.ntd1toric •- ~u u, r-slo lei rcno è in poss:l,ilil:l ,It li l!itÌl<.1. 1 ·:..1:1!,;nquc,se il Partilo \'u,·,,,, cul ~1·r 0. 2rr;va1 ci, <leve prima di lutto , !H'I prop1-:o conio_ l~\'?rar~ ::,·r!a_: mente, senza curarsi 01 rn~,p_egabtl11 :,r r ·:,i ,gcnz•· rli ::illrc cori-enl1, a ~l::ih.Jire a fornre quale dovrcb:)e ,-:·: ~cn· '(11po i recenti inseg11:111:l!n_11 (oudrra e pO!>Sibililà d: un ~u~ rlt~rno. ,·i\ cluzionc ru•.sa e _pe1 :,)d_'i r:yo[uzio, a: ;o o di infalu::1.z:011c ri _ \'nlu:donoria. riYolle e i ivoluz1on1 <lei 1wp, >li delle C?lon ic, '.?:1;,:n1113 ca•Jifal:~I~ <..despenmenl1 co,1 ~ ,orazic:n.sli 1. ]:i 1ic;!trina. qual.:- ;] 11~ct0Jo e la 1al!ic-a cli un Partito. clw ru 1: lc1:cn<lo ( r n:o ùclle necc.-.-iià ~li 1Jgni nic,r11o 'tr,.I intende pcrdf)r' "· _ u ~.lo Jr _.,~ po fin,1:(' nellamentc 1·'.:J2·.t:iu nrIr•r, ,:, I ,r·ciali1>mo nP,l/ v: I !:•' "C > 1101r.Icc, e tociale. I :rito :·1>c:sto primo Pt-1SSv, ii P:~r- ,,,0 do\'1·,ì,J,c ch·amare atlu ·110 :1 se: ~,,nza ,·1.-, 1, e per il passa 1c gruppi ,·cc-e: i e :~.1ov., soc."ali:-.l1o co,1 ten. ,h n/a a c. '. Cnlarlo, e 1111z1!· ~ la grande; d:H''.ISSion_ee. Lenlarc_ gr :'1~- ('()1 oi ,,rr b c·osl1luz1onc or>, 1wv, o hnl.lc; drl prnletariafo ilaliar;o. GI, al!ì'i problemi da risol\'e1:c per render_. l':1nit:ì elTcUi,·a - d.:11au~orita a df'libr!hl'ù e dell' fnlernaz.0 11·1lc ·- nolrcbbero anche tro,·,ll'e p~r ·1 momento soluzioni transilorie. C.\RLO PEDH.G:;1 ri là di vedu Le, pensa ,·ano es1sles3c per il soc:alismo ilaliano e inlernazionale un problema dell'unità, C<_?nlro la sinistra che• con un sans_gen<' wramcnLe in,·:d;a]Jilc alTermava il problema... incsis! enle. E1ano da prc\'cdersi quind , dopo il c01wegno e il ,·olo unanime. i lenlali\'i di :nterprctare... ognuno n modo suo il Yolo e la suà purlata. Tra la farsa e la tragedia E Vuatlolo con Zur:go e for ,. Londra, che t'·rano dG una p~rle, e Suh-i con lJarigi e la nuoYa D1rez10n" che tirano dall'allra. Qnel che è certo, innegabile. s· ~ che ncll' inlenzione di molli Yotanti - . forse, e c;cnza forse. la magi{io-· ranza - l'ordine elci giorno di Mar-· siolia \'Oleva e do,·e,·a sign,"Jìcare aialche cosa cli più di u,n emplicc appello ~i partili s_orli ,dia.Il~ sci~- sioni e re:nlegrare il vecicluo ed1- ·1ìc;o •. Se lutto ÙO\'essc lìn.ire con questo men che platonico appello. il giuoco francamcnle, non ,·arrcbhe ]a ca~dela. * * * Sfrondalo dell'accenno alla famo- .-;\ · i, izialiYa , dell'Jnclipendent L11 /;our Party. acccllata da molli ... sen1.a c.onosceda per amor d1 i concnr. ùia (sulla quale in-z:ali\'a, dOìh) i doc.1menli pubblicali quesla s~tlima. ;,a àal Bollellino dell'Inlerna1.:onaie di Zurigo, è megl,!o stendere u 1, YClo p.-:'roso), il \'Olo di Mars.:glia dicev~ ben chiaro che -da quel momento 11 p; obleIT}a del!' unità socialista er;:i poslo all'orcl"ne del giorno del Partilo. In c·sso ,·i si affermava la neA?ssiti! <lella , formazione di una unità ~-Ociafofa nazionale e internazi0nale, C:.;r d stra la sempre p.'ù necessa.·:a e i.rnt 1r llente •, e si e5primeva l'augurio· • che una maturata discuss:one 1n ieno alle Sezion,i ·ed organi Jcl Partilo rieso:sse a f aci/itare l'avvi. c:namc;1lo ,delle forze proletarie socialiste attualmenLe appartale o militanti ai margini del vecchio_ Part:lo soc;alisla ital.anQ, onde dare la po~- s.:1Jilità in un per:odo non lontail1 ) di realizzare quanlo è nel pensiero e nelle a5pirazioni del proletariato italiano •· E si~ccome cr]i auguri contano, piit o . . . 0 meno in occasiont. dei1g:orni ono. m~st;ci 'o dei compleanni, ma valgt,no meno che niente pe!· l~azion.:, p<r giungere o tentare d1 gmnge1_·e ov,e si intende, si credle ne~essario an ivare è indisculibile che dopo un s1mile \'~lo alla nuova Direzione incombeva ·e incombe il dovere di dare il là il dovere di imposlare in moJo chiàro e preciso il problema perch_è l'impostazione serva_ di _base_alla d.1-: ~cw,sione che le Sez10111e gli organi del Partito doffebbero iniziare. I! non averlo falto - e forse il rnnn:feslo era il luogo meno adatto - non significa. che la Direzione non possa e non debba farlo. Il :1~11 aYelo fallo non dovrebbe po, incoraggiare qualch_e e;orrente unilar'.a a riapr-:re w1a mul1le c non semp1 e -cd:ficanle polemica. La discu_ssione - ha dello bene e con chiarezza Pietro Nenni - _deve farsi s.u un'a tesi <lell'unilà ~eslinala a diventare la carta dell'umlà. * * * Duranle la cl:scuss.ionc pre-congrc:ssuale io ho accennalo ~1ell'Avan_ ti! alle linee di quesla Le$1,e se ho insi~tilo, lempeslalo lanlo perchè r l'Auonti! e L'Avvenire del Lavora. /ore pubblicassero gli arlicoli di Ollo Hnuer che aYe,·o s-egnalafo al_la r<-daz;one prima ancora di M~_rsigiia, s, è perchè vado !'>en:i~i-ep:l:1 con. Y:nc.cndomi che la posm one dlt quello clw Bauer chiama il centro mar- ,o~la (: de~l-nala a divenlare la :,asc fondamentale della fulura Intcrna_- zionale tiJ;iDcala e delle sue Se-✓ ,nn1. Il compagno Bau~r h_a prf' 8::il•J 1,.,cf'11Lernenle n Zungo il su o 1Jcn- -,icr0. Il più grande n:iale che O?s-s_a colp;rc oggi l'Interna7..,1onale .,').:1::111sta - ha dello Bauer - s:lrc·\Jbc cru<·llo che la di,--dessei in cliue grupri:. dei quali uno mirasse s?h :1)10 sçopo f:11ale che s.i propone 11:::oc,t11 ve. Nel discorso in r'sposta alle in/, ,erpe!- lanze circa /'agitaz'one dei leleschi dell'Alto Adi1;e con/ro le peJsecuzioni fasciste, Musso['ni ha dello che egli non intende rico,noscere gJi impegni assunti a-I riguardo da « ucanitn,i ohe J13JAJ)resen.lo.vano de.'. s:sLemi ,p-dl.i,;if::o,hi ~ sMo st.aJti somm\ar!s•' dal',ba riivofluzi.one Faiscista. ». Tra questi uom'.ni soomnersi, c'è precisamente Vittorio Emanuele III, il quale nel discorso della Corona pronuncilato a/_ l'apertura della legisl-atura nel 1921, promeffeva solennem~nfe ai nuovi cilfadint italiani di razza tedesca la rpiù completa libenfà ed il rispef,fo della loro lingua e cultura. Musso/i,,1i non vuol dunque r'speifare gli impegni del re. Ma se il re se ne \Sliraifu-e,g:1. Non aveva del r€slo, giur(l/o di <>usfodirela Costituzione? In tuffi •i suoi discorsi della Corona dal 1900 al 1921 non si era impeJ1nato alla custodia d(!oid'rilti e della libertà del rpopolo itc1là1mo? Quindii il .re non può sentirsi offeso, nella sostanza, dctlle parole d.i Mussoldni, TuM'af più si ser.t:rà un ,po' leso per la !orma. Certe cO.Se - pen.sa il numi- ~mc/Ico a:i Vi.f.la Savoia - si fo.n,no ma non è ,necessanio sfro,mbazzarle ai quattro venti. Non per i/ presente ma pe,· /',avvenire. La prote%lone del f esclsmo. La diisgraziata Albania sulla quale )l Fascismo ha disteso la sua tutela, a/la qual;z alt indomani del tral>rato d,i Tirana, Mussolini assicurava sole-,memenle «. che <i.n ogni o:iroostiain.za essa poorà oQn. fare su]Ja, ,prontia. 1.Sofli/dlatrietiàdei getverno e del' poipc.lLo ,delfiloa 1 penii,sola. » soNre lo Fame. Essa ha Mnduhzato un appel.Jo a/Id Società delle Nazioni ,per domandare dei soccorsi, poichè - è ,detto ne/J',qppe//o - « la Croce Roo.sa .iitalliama no.n è ai11 toc,n/cli,zbn.i cLi re~ iu,n acilulo e.Ef;icaice ». ha frase deve aver mando/o su tutte le !unie il Duce, il quale sta facendo p.res• sioni sul tirannello di Durazzo - Ahmed Zogu - ,perchè ri/&,i la domanda in compenso di prossimi ingenti aiuti, Comunque la cosa possa andare a f,i. nire, il gesto dispera.lo ci rivela la tragica siifuaziOine ~n cui versa questo diseraziato popolo domma.lo e djssangua. lo da umr ,do,p,pia ·tfrannina, interna ed esfara. E -mostra ,tutta 1 /a responsab-Nità che pesa svi !asoi,smo ~~ali.ano. Questo, sollo I e ap;parenze di « cobl alboraire fa1all.eirJW.. meo!Le ccn i.I ~fO!\':runeStai!Jd > non si è preoccupa/o, ,iri realtà, che •di farlo servir,e ai propri dtisegn,i ,poN&eiinei Balcani e non è riusdto che a ,porlo net/a idispe11',afa situazione ;,n cui ogt,i si dribal>fe. Essendo pe,rvenuto - a prezzo d,i ,milioni - a far e,ntrane 'i,/ giovane di.Malore Ahmed Zogu nel pro.prio giuoco, il Duce lo ha obb/ii,gaio a meÙere i,n piedi un esercito equipaggiato, vestito alf'italia1ra, istruito dia ufrf,iciali · e sotf'ul!iciali italiani, con wna ,f,er,ma dii diciotto mesi. E ciò allo scopo di po/ere neJ caso di .~UeTraitalo-iugoslava - diisporre immediatamente di forze su!ificien/,i per resistere fimo al!'arr,ivo delle trupp<! della drivisione di Ba,ri. II mCN1tenimento di un la/e eseretito assorbe quasi irderamen/e le disponibfliitp del b:foncio a/bainese. MussOl/iiniha consenfri/o al -proprio alleato un prestito d,i cinquanta milioni di lire desUnato alla costruzione di porfi, di slrade - JufN lavori sfralegicif - che il t1iltatore di Tirana si è impegnalo ad affidare ad •imprenditori italiani. E questo presfito é garantiUo sul provento delle dogane. il solo impor,fanle e regolar/ prO'venlo sul quale il giovane stato pos. sa coniare. . Ma non è lutto. L'Italia ha crealo una banca albanese di Staio - con sede a Bari dove· è r!iretfa da un ,i,/alicmo! - di cui il primo raffo è staio quello di raslrel!are ed accumulare nelle sue casse tulio l'oro albanese: una quantità considerevole di monete francesi, 1 iJ1glesi ed austriache, che oggi, potrebbero p~rmeltere alle popolazioni a!!amale di acquistare quanto basti per non morire d'inedia. Sotto la « ,pro•Lezione,. del fascismo, il popolo albanese sia morendo /,i Fame. Subisce la sorte del popolo italiano ... Giornali stl Irriconoscenti Mussolini, a suon di quattrini, sia invitando in llalia i giorna/Jsli reazionari dii mezza Europa alfinchè canNno le lodi del suo genio e del suo regime. Costoro però intascano i wldi e ,.:tornali in pairia, dopo i soliti inni ai « Lrenl che aJITivano in orario» ed agli ufficiali della Mi- [i:da « datJ IPOrta.menbo ma.rziaile,. si divertono a prenderlo in giro. Uno d,i questi recenlemen/e ha scrilto: « Non è ve.ro, che in lt,a;J,:ia s'ia SOf?pressa la I:be.rlà di pensaTe; è sol:-o SOJ)l.;xe:ssala n,erlà di e.sii:,rimere éil;prqprio <pzns:<ero »- Irriconoscenti questi g'ornalistif P·ratelll ? L'assassino di Anlonio Picdnini - che è oggi console della milizia, river,ifo e rispettalo - ha scri:lto 1.1!11' libro sul fascismo. II brulo che sfrrappò il nostro eroico compagno 'dctJle bracci.a delle sue bambine per condurlo poco lungi sul luogo del mantinio, è divenuto paleff.co. Ed ,in fc,no commovente si rivolge a noi ,pr<Yliughi ant>iifoscist,i, Oi chioma « :fu-rut:elli oamiissì,mi d'ol1tral]p-e daJD-acCi!Tlune mai!!ea-- mtà ». Ah ,no! Tu sei Nglio d'una jena! Noi non abbiamo nulla r!i comune con le: nè razza, nè patrra, nè famigf.ia. Tu desti ribr.ezzo ed Of'il'Ore. Noi siamo lrak!Ji delle bamb1ne di Picdmnif . Idoli del passato. La gioventù fascista si diver,le un ipo' da.ppenluNo ad ·abbaNere le l,apid,i in ricordo dri Giordooo Bruno. La « Céivci(l.!à Oalbbcil~ca,, organo ufJJcictle dei gesuiti, plaude ciJI' inizriaJiva e ricorda che « G. B11uno, fu oC\m,e iGaa-~tbalJldii,, u,n ~dolo, delta selbla an>alSsorn.iica,,,., JI comm.ernto è un incitameinlo che i ba,Jd,igi0rv:anikisciisti no,n lascerartno cadere. Al più pr.eslo dunque, la demo•li- :zlone di /uf.ti i moUlimenbia Giuseippe Ganibdldi. Con l'auforizzazio,ne del governo nazJ.onal,e, Chi fa dellapolitica? Ci scrivono da Lugc,no. (x) Quando si sparse la vooe che i.I compagno Gasparini, nella. sua quali là di ,segretario della Federazione a cui aderiscono le siga11aie, si inlre>ressava de!l.:1 occupazione della mano d'opera p,rc,so la nuova Ditta che aveva assunto I esercizio della Fabbrica di Tabacchi in Melide, la Squ:l!a, pror,t.a sempre ad_ atl'.ipui, e agi i altri i suoi difetti e. des1deri. .. squillò subilo ·contro il COllliPagno nostro accusandolo di lasciarsi guidare 1n questo suo interessamento da considerazioni poli,liche. La rispostia venne però così esaur!ent'C: ed espucita, che rullai povera « Sqwlla ... fessa» non rimase che ritiraT prudente.- mente le corna e tacere. TI bello si è che ora veniamo a sapere che a portinaio o capo della crt.aè:l fabbrica di sigari, è stato assunlo l'exba.rbit.onsore, ex-ruddetto consolare ed ex-rnduce dalla guerra ... contro le badie dei suoi camerati. Vernizzi. Forse che questo «ex-tutto,- è slato occupato per la sua co.mpel.enz.:i. nelb lavorazione del trubacco (che non ha visto se non nelle sigarette da lui fumalt.? ogni giorno?). Possibile che a Melide o nei dintorni non c'era un porlinaio? Dal Bollettino d'informazioni dell'Unione Internazionale delle Federazioni degli operai ed operaie dell'industria dell'Alimentazione DBOllMO AJNNIIV0RSAlRJ.O !la. rimessa ,ad unai di1ta aaner,i,cana che~ 1DB.1JLA FEDERAZIONE RUSSA già fatto gran,cli- imjpi<am.li deà ~e iI detgE 0Pi0R.A,l d~Ll'ALLMENT AZION!E numero di 28 nelle città ,di Atene, Pi.reo La Feckra.z.i,cme rossa degli operai ,d~- SaJlo:n:n~co è •Parur.a1s.Il progeLlo di, leggE l'ial1i1Jnen.lazio.ne ha f~ggiia.Lo :1 1decimo prevede pure Ullla Oaissa di pensi.on,i J)01 a'l'llrriversa,r;.o dellfa sll!al•esilst.enza iJ. 2 gen- glii Qfpeira:i ed iimtpi,eigail:L ohe sara,nno OC· n'ai:io 1928 oc-n una ,gra!n.d.e assemblea le- cu1pa.~ nei pmitfioi de1i1o St<ato. ;,uta a Mmsca. . Ai1 ipa.dron.i &. panet,!.erie sa.rà con-oe5 N-ell cc,r'..;o d,~qtiesti 10 aruni. cli sua es1- so la r~vemdLLa,del pan·~ serrwre ohe es.SI s<tenza esS'31 ha fallto ;pa5si mo!Lto Itii'm<M'- re :fiacc:.amo domainda. Sa.Tà pure inlAltt' .cfoth la fo.ibbò-~one del, pame enla--o 1e cahpil!- d li . cl ·'1' F dbr 1· 4 cfM-•di c~'.rtà so-n.ra ci Late. Sello i pani- ' r,i/ma e a ore-a.z,,dne o 11a ~ ·=illZ ,o. ..,.•=·u ..,. ne narion:alle d',indiustn:a d~l.i o111~ai del. Bei d; Stato ,potranno 1prod.urre al ,pa,ne. J'.a~imenla,zi-on'?, cs:istev-ano & già in atJ.. cune I ::,caJ'..:i:àdellJa R usish del~e buone ougamizzazic,:1.i, d~g~ qpara!i. d.all3 aJlime.n: lazic111e, e1d in pa,rt:orua.re <l'ai lllatvora-ruLi ;nm..;Ltieri, ,paisli.cc.ieri e imu.gnaiL ohe hwi no 1 po.i 1SV.ii~u;p1paiiio una gra..ndle a!Ui1Virt~.à- aialhnen~ negli =i 1905 e 1906. 1 ipameLh1eri d~ Moooa .ne1 1905 haTlillO fa~'.o un gratfl/1~ mo<Vime-nl-c,come pure najl.i anni su:~guenti h.1,rono i pam.et.tieri di Phlro,gr.ado ohe i-ecero 'llila sme d~ ag:ilaz.:ioni e d.'i sciopeni. Nel 1907 1a ire!az.,i.O'Ile ha ùsalto de:l11emiisure dra.con:13/ne co:tlro 1l'c11gamizza21:•one s1.n,daoale, ireazicme ohe ha durato per quallah~ anno, f,u .soi!-o ne~li anni 1911 e 1912 che fu di nuorvo possibi 1-e di da.r v·t.b. a,~ s"tndacati. Ed :n queGli ck;e anni: gt_ ciper.a-i delfla allil!TJ(?\'llarzionedi Lenir.,graido furo.nc mo). lo a•'ti,y.: e r·•usoir"no a f0!!i::la1n'ttna Fe-. d-e.ra:done d '4illq,ustria, ma es:sia inon ;polè vwere nel! ,peP:.i0do da1rla guenra, ed il des:der.;io d0hl'-or,ganiz.zaz:.cne era n:mastio si granide, ohe aAper.ain -ve::ine ,,! mCt!llemt.o fa,vc-revo1e unia MlOWi o.rg'.aJn,:rzzaznome Winne riooislri,tui,t.a ~ essa s: può b'.::n dmre ohe è la ip'ini!ira-ba,se de.lria aiLtiuah Federa2liione oen-trall.e russa. 1La. pui!m31 Confarenza dei hvoralotri dell'a.1fmentnazi,cllle veainz tenuha 1' 8 dicembre 1917 allfl.a pr:,senz3 di 24 delegaLi che ra\ppr~1Se:1lavano 44 r,nga::i~z:1zioni -sim:l.aoai1c.i:d un n,umero di a..ssoc:ia.1.idi 105 mi,la, I o;;=ebti'?Tri, paisl:.co'-eri, b:.ru-3:i, mu.gna.i ed i mace!l1:d forma-va•no il ?iù for!e comti.al•~e di sO/oi. Dail 1917 '.a Federa'Z>!-O'D.?russa prese una gi-al!lde Lmtporla,=, aumentamdo di gio,rnc .in igi.c<rno.NelJ.le lotte con'iro à co,n -t.Torivol=icmarl, g,li ~erai deL1a .Al-i.mentazi.cme gi.oca.rooo una grande pairte, s,peo:1a.Lmen-tle inr l'aipprcvvigionaanento delle der.r.aite an.m'.ie:n.tairiaUL'Armruta rc,ssa. .Ln 7'atAJ>Oi11l,o, raffie fl•Olbtepotlùbiohe illll:..W-• n.~ dii questa, lfempi qua,Loh2 :h..inzà:cma.r.i.o ~el Comitato Centirale, CO\IDeil cOiIIlfl)agno KroLI vdlevano impegna.re la Federa2iCYlle mn !Haivore .alfila O(pposi.z.i.one, ma furono sub~to ferm.ait.i. Kcr-cill ed ,i suoi asdeir.enli f'lllrono irmnn~clialrarmente des:-iiLuiilii dei ilooio ,PQS!.i. Krcùl è a.tLualLmen.te tn Si!beria ,oolil-e f.unz.i-oni -di ~erto ,per le quesaoou ec()(D.oonijc'he. La federa:d-Ollle l'Ussa ISÌt è (PO,SLa aGSci1u1!aananibz sul terrelno dii a\Ppo~io a,l ~~emo, e ne ha .aooe~l.aito il suo p~.ramm.a. A presildenrt,e J~cleral1e è ,sl,aLo ,nooniiinaJbo iii c0tmpagno -Budajew, ed a primo segretaa-ì,o il CaIDfP3®DO .Abr'<l!nO'W. Al1a. m:nie ,di ratpr~k 1927 ila Feid:araziione rius.sa degfu. opena.i de11'ailimienta!l:i()(D.e oonLarva.455.823 ai.s-socila,Lei1l,d ou,a si !PUÒ eSSEire s:s0u.niohe ll,a• cif,ra ,do 470.000 è già soowassa/bai. SQD.c pe-r,ciò i'88 per oe1I11Lo cl.i butt.: ~I.i O(panaii delli'ailiimen.two,ne che a,p(p-airi~O<.ilOaJLl,a F e,d.lea-a~. Essa ha concluso <le.i, .OO'nibratL! di sa!l.aa-Joco.n 25 miJ-a 337 imprese, ocou4>ainli 3~.504 persone. ila F~derazi'Cme .T"lll$ah:i J.art:tomolto ed ha swso clfu-e rillieova.inti ,per 1'i,str.u1}i001e d'ci. su.Oli -a•ssCIOiiaiLi, e/cl -im a.vveniÌire ess!I' consacre.rà aJn'co.ra m.oÙilo den·airo ,pe.r elevarne i-I 'fé. ve'J!LoouiLbur.aile. 1·L M OtNOP.011.JirO DEiL PAN E IN GlREC-lA At,tu,almeni~e le 900 pa,neLler.ie che esii.tcmo afd ALe,ne ed a~ 1PàTeo,ha.nno \amco- . ra una iinsiailffarz,icmzgene,raillmen<te priunitrva, e le 0001 di,ziic.n,i d ·a~je-ne laisc:1-ano molllboa d'e\Siilderame.Qu-esbo sLa:to di cose hai deiermmato ti9. WilllG,lero de!U'iru'.-erno .sreoo a,t.!esami.na:re le misure .ohe si pos- ;on•o ip-rea.idere per aiilmer.l,i,a.re ,a Lalle stat-o dii. OQSe.11 1psieis-i)d'elrnl,e <lei .C()!ll.Si!glfodei inim6shri Zactm.iis, ha cOIITlurolca•bo ali Coosi~ dei ,métn:ilr,taj -~L 22 di!eem.hre la nov.ill:à sensaa:ibnai1ie che ili govemo aivev:i deoitso su,l pn:,n.ciitpio,d·el1laim~rotduzion,e cl~ u.n monqpoilliio dJe1 J>atM, .a11f,:1ndei ,melb!ere fi.ne ailla si.Luarzrioo.eiilllcl':llernabiileohe re- !!na netL1e 1 pam~rie. 111 ,gcrverno oooupe.rà ,M,i g,rnndi panifii.ciche sainammo ~ati 1 ,prossi,malllle.nle ad All~,e e.<l :1n iP'.,reo gli cu~eira~,rimasl4 senza larvaro in ,seguiiLo a.Il-a ch.iiu.s.ura cle-Jl,e pameUerie es:1;.Leinti. Ques.',i nuovi ,pamM.i- /,Z~, 1 cc·lne u!l,:t:112 innovazioni tieomche, per una ,pr~iduz• - ' ·o mass:i, altf:me eh render,e meno costosa la ,pr<.>dmion,e del pa1n.ee da.re una migMo re iprodiu1.1ione e quaJ1ità del pa,ne sLe-siso. Un progebLo di lerg.ge a !a1b p.rqpos1l,o e g5.à ista,Lo sOlbtqpClSto rul Cons.i-glio dci minislri. Il priimo panificio è lermin:ito nel febbraio 1928, ed è va lulato il s 1 .10 pirezzo a cilr•ca 100 rni1lio1ni dii diraohme. Lo Stato oc1Sti1~iiràunta società per a7;Ìion:i SOLio in suo contirollilo e:d aimmi.-nristra- :iLone, -nell'Ilaqualle i ;paldrom!i ,di ,panetterie p0Lran110 r-arl12cip;ire. J,',i\n.st'a,l.taz-ilooi·dei questi ,painiiftici è st.raSplgolanIdno ogni campa Quando si, dice ohe l'at,t.ita.J.e reg_irne che spa.dron~i'a i,n !11ta!lna sta ma:nrgi.am dc,s: a quaiU,ro ,p.aHanem~it.utto q,uamo è possibile divo.rare d.all'Halli,a, salita fuo: n subi,t.o un lilCT d'funheoi111e a grftda-roi dhe siiamo deitlii amhlna2i.onalli. Secondo 'qu~li magnacda essere dei r.,azionaLi. viudl dire s;pollpaire .fono alhl 'cs.- s :i la pcivena. rltaffa, e chi non p-a,rteo:,pa è con.tre la n~one. Guardate qui una nolizia di. questi giorni. La so,d~elà p'?,r J°i'ndusb-.:ta e ù 'ellettiri.c:.là « Terru " ha c01J1tra,tLat.o iiin. ArmerJ<ca un pres~~o di 12 miJLi.oni di dolla-r,, ail calmb:10 !,a belHezz..1 di 227 m.3li<o ni cLi hre ii,a,l113.1ne. Ques•~ mi.liGaJi. en!irerar.ino in ùfa!ha e sairamrno,cocrne :il soliit.o, d:tvorat: -daQ reg:flil-:: aLbualle, mentre le oofi.oin.e « T0I1D.i » cLi~anno Idi prqpr.ielà d-i!1!Li •aanernoaini. Ma i sqvversivi pretnd.ono v11men.le l' Oro sibrl~iru:.ercd, 1c0tno qu-::isti nudfiam,j e ba,- ra1't:eni di bassa sipec;-e_ * * * Una società ingilese h'a acqw:is-t.a,t.o .un.a vaiSta 1,e,nuta _per cosLn.i.:trw~dei nuowi e veri ir-a,n,di allber,gh:i,, doLat,i di ogni mode.ma COOD'Orurtàr:iscaldamento, it~minaZ'iorie eleillllric.a, osp~dafle ,di iilSo'la.men1lo e di cura = ~arefcchi sci-enbiiL:ioi(Pe?'fezi ooa1lt, d1lr~ i ga!hlneLt.i tper i b31gru_, ecc. E sa'pete ahi sa,ranino aJL1oiMia-t,i i'll quest: luss.uoo.i ra.Lberghi? I ca,ni! L'urr..anilà diellr.a. -saoielà boirgh'ese che domina a,ncc-ra i.I mondo, mem.bre 11,aiscia mo:r6re per le slra1de rgLi es.seri l.1111attu ipròvi d'un tetto, mentre Ìascia intisichire miKono e roiliil-:,mj di baanb:m.i, !J)ellSa a a,ro- <le@gere tl'llss.uo,se®ente i oa,ni. Dobb:.amo C0111dl,udeireohe la società borghese ha l'•umarnità d,a ca.ne. finallmemte i g:,oMal1'..i. -ci idlarntnoJa no- <bma (:'h.-? r'O oafpo de/i .rbe1l1.ri. oatLo!boi (-assaissi.n.i) del Messico, si è air.reso, consegnaindo ,allll-aaut·01rdilà fedel'atli una quan• f.i1à non dii 'Cl'ooitfélssi·, .mm:a~ •di sa1nti e di m.aJd·cmne, ma munizioatl dii aa-tlii~- ria, fuo:·lii, àvcH'011e ed atn.che ,pugat,al1i. .E questi st,i,nchi dri sain>ti g0tdono j. favorti e ùe be~diz.iom.i del! capo ·deIDa Obiesa e dei oatbol,;ci del mondo! Andate poi a d~r'? che la rel,iigi:ome, comre è (Pral<ic.a<tada questi .novel.Jlj fair.ilsei non è scudi.a de.i 1 più ill.l'pi dEIJ'illttli! Lo spigolatore. Inguarddiaglsi crocc L'Unione Sindacale Svizzera scrive: « Il Segretar:a.to dell'Unione dei sindaca-ti del Canton di Gi!ll~vra ci co:1111nica quanto sague: « Crre<liiarno nostro dovere di avverbirvi che un indiviguo ohe ha deth ch:amarsi Johnel Kolumbam, si è presenla• lo al nostro segretariato come rifugia1n poliLico rumeno !Per otLenere dei s:issidi, dichiarando che doveva oocars1 3 Lione e poi a Par:gi. Ciò avveniva il 23 · gennaio u. s. Dopo aver lrascorsi 4 giorni a Gin'evra, perchè secc!lldo lui doveva at1,endere, fermo post.a, notizie della sua signora, ottenne dalla nostra cassa fr, 10 per passare poi la fronl:era l'indomani mattina. Veniaimo ora informati che invece di abbandonare Ginevra, ques~o individuc, quali.ficandosi per Attila Kelenen, si è presentalo a un membro del Soccorso Rosso, presso iJ qual-e si è fatto ospita.Te fono a ieri 11 febbrai,o c. m. scomparendo nella serata dopo aver rubalo fr. 400 - frutto di una piccola libreria tenuta da colui ohe lo ospitava - e un c.roiogio d'oro del vaJore di fr. 300. Deve trattarsi d1 uno scroccone cii prima forza, poichè e,gli porta con si! un gran foglio su cui sono impressi m1merosi t1mbri .dei, nostri pninc;lPali segretaniali di Cartelli e Federazioni, e s,11 quale sono pure ingicale le somme ricevute dai segretari di quest<i uffici. Questo indivi.duo ena stato indàlna lo al noslao ttff:.cio dal Segretario d~lla F. 1$. O. C. T. A. a Ginevra, fedcrazwne da cui aveva ricevuto un suss,1Jjo a Zurigo ed a Ginevra. La polizia di Ginevra lo ricerca. Noi vi avverli,amo perchè possiate gi .. rare l'avviso ai nosLri segretari ope1·ai ed evitare così altre scrocco-neriè. (Firmat-o) Dufaux. Conviene s:curamente di essere prudenti con questi sedicenti rifugiali politici e nel rpagamento dei sussidi accertarsi semJpre che coloro ohe Lali sussid.i sollecitano, si<llflo in possesso di carte di identità incoin.teslabitJi. per l'Unione Sind. Svizzera: Ch. Schurch.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==