L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 8 - 25 febbraio 1928

AN.NÒ XXXJ,l. ZUiRIOO, 25 FEB,BRAJIO1928. N11118D.. . , Telefono 4475 (Seimm) - Conto-Chèques N. Vlll-3646 SE'FTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA fFALIANO NELLA SVIZ~ Centesitni x5 la <;Opfll. .. Abbonamenti per la Svizzera per l'anno 1928: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: PR??.ZI DELLE !ì'iSF..RZ10!•'.l: Un a,nno fr. 6; sci mesi h. 3; Lre mesi fr. 1,50 'Per r~-stero: Un anno fr. 10; sei mesi f.r. 5; tre mesi fr. 2,50 • L'A.uoenire del Lavoratore , Zu~o Lommii>sfone Esecutiva del P. S. I. Pi r ~mt-..;;_" 1,1:r;::."!,; di linC'c. ( _!ari.ml¾:~ un..: cCllonn.:), :;,o :Per rédanu· coo1inuata. prezzi da co.rvenirsi Z:1rigo. Mililiirstrasse 36 ---·- - .. •-··•·---~----- L'irredentismo in AltAodige condo il princ)o gerarchico. Yalc a dire che - nella sostanza. e anche nella forma -· Ifa nomiaa dei di1·igenti Yien falla dalle sup,e-1·iori autorità fasc.'ste e che i laYoralor:. o non ne devono sap-ere 11,iente o devono san::.ionare quella nomina. Pr,ima di tutto c'è la legge la quale di'Slponc che i dirigenti devono es.sere persone in regola col credo fa~ci'sta~ Se ce n'è uno il quale appena ~r permelta di pen:,-arla con la sua lesta, di riten~rc che i sindacali sorn.ofalli per difen.d'ere i lavoratori contro lulli gli attacchi dei padroni, e per migliorare le loro 'C'ondizioni, l'auto1iità in_ tervicne: niente riconoscimento legale cl:el 1.indacalo (il che vuol di1-e, di fallo, scioglimento); elim.in.azio,n(! del dlirigente. lirar fuori arlicoli di legge ·e falli an-cnuti per proyare che efl'ellivamente i membri dei dndlacali fascisii italiani non hanno la facollà di nominarsi i loro dirigenti, che que_ ::li d ·rigent i sono nominali dalle autorità f ascisle le quali, come li _me/_ lono sul trono, li sorvegliano e, se del caso, li detronizzano. Senza, naluralmente, dTc i $Od abbia1n.o in ciò una parte anche minima. I partistio- cia-Usti di fronatel capitalis . ne•l'oPa ehe vulge. (t) ViCl!tO' ,a:ccoroa111Si1 CClll elSS:iJ 111elJtl'rilnJle Le rivelazioni ,él:elnostro giorntale sul cenlro di spionagg:o e di provocazione fascf sla in Baviera, particolarmenta destinato alla persecuzione delle popolazioni di razza tedesc:i dell'Alto Adige, ricevono jn questi giorni con[erme e precisioni: dalla stampa democratica . in_leJn~zio,nalc e ,dalla conseguente md1gnazion.e ~ freddo della stam;pa fas1eisla. • Il Manchester Guardian avendo r,ubblicato ir~ uno de.i suoi recenti · numeri una inchiesta stù modi coi quali ir fascismo procede nell'opera di s,nazlonalizzaz:one delle popolazi•oni tedef',Dh1eannesse all'Italia, lutla la stanwa ila-liana con quella uniformità di tono e di p,roposuti che le der:Ya dall'asservimento al rcg;me, così r:s,ponde: - • La minoranza (?) di lingua tedesca che· vive al Sud del Bren.nero non è affatto oppressa. Noi ci limitiamo a far pressione su.i cjtlad'n:i che -parlano il tedies.co, affinchè usino la lingua italiana, nel loro pruprio interesse; ii;i modo da porLi _i.n condizioni di poter pa:rteci-pa.i,e alla vita della nazione di cui fa.nm.o pa1 - te•· L'ipocri~ia della stampa fascist~ gareggia con l'impudenza. Quando il fascismo parla di pi:es. sione, lul!i ormai compre9idono. La pressione è lo scioglimento di tutte le assoc'az.:oni culturali e politiche; è la galera, il manganello, il domic:lio coatto p,er gli allogeni che si sforzano di mantenere H culto v l'uso della propria l'.ngua: è l'espulsfone e la • vita impossibile • èiei patriotti del Tirolo, Merldionale. . La pressione si pe1iez'dna con l'opera di una diffusa rete di agenti provocatori e ,di sp:':e; di cui il centro riveJato dall'Avvenire noni è che Una $ez;'one. E' sempre la stessa pressio11ie che · inaugurata con l'occupazione squadrista di Bolzano ne:l 1922, è stata p.roseguila con raddoppiata inlens;_ tà e bestialità dopo la conqu~st~, fa.. sci$ta del potere. e s'rpp1 e~ a a ~tringere il coli-: dc-i g,oYafli ,•t.é~ci che in nom,:! ::d!<.1 propr-ia n11_za, della propria ~tdtur:.1. -Ic~lla 1Jrop11,i lingua, si aoc,!ngono ~e! agitare il molto del niarlire tricslino: ,Indipendenza e 1;berlà! Le stesse parole di odio e cli· ist i_ ga_zione alla pers.ècu:oione, partenti u_1_t1empo dalle gole rauche dei nuz10nalisli e degli imperiaL:sti cli Vien, 1~a, le ascoltiamo oggi provenien:i ·d:alle orde nere di Roma. In• lingua di versa ma con spir.:to peggioralo. Il Duce, allo ~copo di intcn. iftcarc l'opera di snazionalizzazione dei tedeschi tirolesi, si fa .i1witare dagli a~1.ervili clrigenti della Associazione Nazionale degli ex combaltenli italiani - i combattenti della guerra per la libertà, l'ind:i.pendenza e la dc- . mocrazia dei popoli! - all'espulsio_ ne dal 11:rolo di lutli i preti, di-Lutti i maest1ii che in.segnano il lede~co, ed al réf oulemenl di tulla la popolazione indigena verso il Nord. - • Cosi - essi dicono - potrà ope_ rc,,rsi la colonizzazione d!: questa re_ gione da parte dei nostri oonnazio. nali. che oggi sono costrelli acl espa· triare >. L'Austria non. ha mai sognalo di g·ungere a lan,to!' Oh, i bei fmlti del- li la guerra imperialista! I problemi I: nazionali, s.camblo cli. essere risolti, ~·ono ~tali acutizzati ed Crsaspernti donmque. Ma menlre allro•,·e ~• com. tengono en!rn i limiti dei p1rinc·µì più ,elementari dj civiltà e di umanità in Italia il fascismo li spinge alle aberrazio,n,i di epoche da millenrti superale, ai sistemi dell'orda conquistatn:ce. Il fascismo ha fallo s.o,rgere un problema d'irredentismo anche in Ilal'a. Ma que~lo s'foquadra in lullo il problema della libertà ilalia.na. I tedeschi oppressi ,dell'Alto Adige non hanno che da porgere la mano agli ilal:ani oppressi in casa propr'Ìa. La loro ballagl a è la ballaglia di tu[_ to il popolo ilaliaino. Poi c'è la pratica. Evide1nlemen.Le, s.e un capo, deve pia,cere alle autorità sono le aulordà clte lo indicano. Che cosa c'entra in lutto questo la volontà dei laYoratori? Centra tanto po-c·o che dli negola le elezioni non Nè l'assenza loro· s'an:es.tai qui. ~on a\'C'r raulorilà di nomjnare i propri dirigenli ,·uol cli11en.orr aver· voc:c in capjtolo quancf.o s,i disou.lono i •c,onlralli di lavoro, quando ci sono conJliUi da r!~olvere, quando ·- in poche parole - s: lralla della loro pelle e del loro p,an1e.Bestre in branco e niente di più. Accontenlar- ~i di quello ch·e sii dà, ,se ruo - bastonaLe e fame. C'è qualcuno ohe ha delle contestazioni cl!a fare? E. Lo. ♦ -oL'Ideaitlaelianoell'an1n9o2d8opCoristo<•> Dal discorso di Mussolini agli ufficiali della milizia fascista: ... • Sono sicuro che le Legioni meriteranno quesi<:Jonore s.upreTI].o prepcirandosi fìno da questo momento acl e/1<ere dei battaglioni cli as_ <;alto che dovrafl1I1o perpetuare le tradizioni guerriere dell'arditismo e de.Ilo s·quadrismo; pugnale fra i denti, bombe nelle mani e un sovrano dispre=zo ciel pericolo nei cuori•. ,Ii « ce1nLro ,ma,ncilstcai n - oo,sì obi,ama- 'Vlaimo lllie.@:,1u~l.itrru :aamil ,del! 1pr~crai ·[ 11111:cleo c-€1ll:!a-al1ene1lro !l'llrn,tennaZ'ilOtlllélil,~ sooiail~s:ba, ,pea-d:isiLuniguer1'1lkJi ,d1ai .r,ifomuJstlfu di ·dresta-a. e ,d1a.:1 bolisceva.cihi, -e odlalil is-iinid)aica1Jlidemo S,t.a,tio .sorviieL~iJsfe.ad, im. quello· del ,p!'CII erlJa,r'iJaito, rm.c1n1d,iiatle. . ,Ne:i,fiaobt.i, la ca!dluta ,di! {f oròt~kii, e .di iZiiiO'V:le!W tinldii,:,a dhe..amidh.IeMoooa. .fa, i.I'~- l:o COtn. ii,]' «.Socica!l:ISIIllci iln flllil, tpa.ese>>, -OlslSi COIIl a:a. ,sibal\ir!ilz~aZGJqne' ld.d canf.lballSlSID,()I nelSl:il ,dii, sill'liliSiLra. gil~ ailbri 1 !l)aesi'. 1Ma, Je éide~l'Logie,dlelle ~ Dl11l1amilbae ~uwcra i~~, ,celllibro• imacr:,cilsta, » se l9il IIDOjdWloa,no .a,draig1a. iPiass~ ,de. era la. "<lieistraJ• z:anan.erwial~chlainla, ,iJnoon- g!a! raJnaril ,prJm,a, clie !11ellla1 oo,s:oiieiruz,a ddle i,rarsto cdl « LSOcelilaupa1fa.·.jJc,~tilsmo » a destra mialslSe ,ccunrumifs~, altla rl'eMSilc.me. ,detlillaJ tesi -ed ,a, ,s:irulsbna oon illa. « si1IJ,j.sLr!a, » z.immer- fondamentale di Lerun segua una si am• wiaM:iam..a 1 , 11tfUl!a1 q,ua.Le sii 1Pf€q>alfaJVa ,già la pi.a croE!Visilo1ne ,dellk ro,e i/cl!c11ogfu é <lèii suoj ,fo11Le:rm.>aiziom:a.le cc,nmnÌ!s!tlaj. meloaii dai rendEJr posslibiile una intesa ed rD01po la. ig,uemna, ili' « o0lllbr·o .màtrXilS".ia » ooia icOCJ1I)èreizi,cme :pradiiloal ocil' boo~. d•i:venne « l'Unione dei partiti socialista,, iMiai la. crifool!llgitllll!Ziicare .det1 !PI'(lfl~ cOJ11l;r,o l]Ja .SecC<Il!d,a i,ntet1nlalztilott1Jall.e a .de-- ncn 1pr~1fiPC,I)e sicfJtamlbo•::11 IJlll"O',gred stirar e 11a T~zéll ,a sillllistra. - Vier!IM i:n de.I prOiceSSIO ,ddl 'ietvdluzic«lle illlllernai 'del 'CCII'J'ira.~t.o -OCl!t Lclflld,r,a11da iU\Il,él' ,pam e Mo- bOl]scevi.lsmfO, an,a jpW'e ~i !pll"<Ol0eS ooa· ,diaf•lll a l:Lra. sa:i,ri,:itlial0ti11dro ,J '/Lnitemiaiz:.:0 111 ,a!J·e~- . Cots ì éiL 'C€lnlh1a1n0)illxr:ls !,a isi, br OJV-a. isempre ,La ;st:aJbid~zazt'Jòlllie, /Ckrl oafpital!ismo met~ ce-I mez.210., ,!Jra: cj(JJ nilf.ommiisllilo ed a!ll bO'J.sce- tie ~ iJ)'aJr!tJl.i, sooi'ai},is!tri, ~ !PeriootLo di• DOIQ vi.5mo. Questo è ~J• mot1/v.oaier ouii -la. bor· ve;d,ea-e, rÌloCt11<:$cerJOO ~ ohe 1a ,gMsiiaci ohrilama b~ e.,d i: hOILsce- f, .. I v,!è:ruci .taiooJamo 1d,ira,deruli, !dieill1a ibru,•d· .-: a: • ai~ _invio ·~iiòlnad"iiia. ~ d~ guerra o ~- e f1ma, gh ~ di. futiucre :fasi! 9'.;oriNe.ltipedCldio .rivdlll!Zuonario :iJl icemlt1'10i mar. ohe ll'irv:clluziÌolnarie, ohe LS:i. ~ ne-I xiils-ta ,élorvetite cer0él4'e di dilerudere Oe ma.s- oa,piitalismo. stabilii,zza,bo, 111 et1 tpìer1iloodo ili se tO(Peré14aenz.iltubt.o Ida!], !I)ett'IÌoolio dii: is~- perdere ,ne~ sforzi; llll€!CeS/Slanl odi oooser- · s!ira. de!1la. grainde it1?,miaaliJoaie id i bo.liscevi- V!a.ire, ,sifTcurttba,r,e ed a.mirJliiaire ile ~ smo. ONII lll'ei' .peri,ordio dell,ar 6bahi1l~io- già OOtngt.m!SIValte ,d- illJb. da&9e Olatvrccratrioe n,e dell oa1pita.Jlismo, itl c::ema--0 trDl8ll'Xli$'la ,de- enltro }a, società ~tliloa,, Je, OOtSIC:i ve J.ottaa-e téltCChè ,i fP8,I1bii-t~,-i' 'sotito za !dkflw'iiir.rild.-u:cibide OOiJl!!rast,o rtra, dlJasse ol'riimpressrone ,di talle sta.billitzzazii~e llllOn p€1ratia' e Ta società <lafPi/l;aJIElsbica, Ja co . · .affondi.no iin lun ristretto e miope «mente s,ci.eniza. cd~~• ,dii ..,,......,.aire i~ ...... ai'rrroohe irifoiima~o., che :ncoo. si: ,l.raistfQr- ....,.__ I --.,,....... ~ . "''""""""i i ipericoìlo me ~o çiri- ~i,no-an _.pa,r_tirtil die}ijta riforma ncn ipi'ù iJl. fim!,Tmen4e neffil"amhi:enltle..,.,.....,. 1 Iiistiico e ,foiau:nania<•ibatllfavoricm,tà ,di, diun,.s-~ .aJ}' $0'- -L . .J -..,....- 6 •"6-~ une ipe!l"t1,,11cl1I1.0 ccisi il/e! oapaiciità twl.,.___, _ èi~lismo e ptei'dano quinci/i La ,pro.pria a- -....._- ruima. \ ore ,tm ai'~en/tol ll"W~ di J;a peggio,re er.eril1tà<!,egli Crani di guer- . .fuiomite &, d~e soda· ~ cllle [Pl(ll!iaa- ,-,a·e '.dJT'ivoluzfo111e è la di.vosiiOITdle l pro- ' no 8(prt1re \Uala IIIJUOMaJ ifase di IPOMibilità leiar:iafo ,infer,na,z,io110/tenèlle ,due irrkr• rivo01LuziCt11'éllrie, JOISISìiia, di 'h-.omite allle ~ nazi<ma!i soda.lista ,e c-0mun,ista. eld .allll!e lfumte dii 1iherazione deil _popoli, col iborLsceviohleid i rif.crmis~i tSOl!ltO d'ac- !lbm.ail'it E' chiatro ohe una! aimil1le ivduoodo nel ,riJgwaindacre ,),aJ da/valséJollle icome die.. ZDC11e id i- ipal!'iti,t.ii ISoc:iiallatls'edllfderelibe imooi<t.i,v.aI. ,pi,inni n-o.n <:eTiCélin'<> llr'a>QOO'ndio con ipolss:il:é1le c.gncii ~lllifesia cedi ~ ~io-. l'internazfonalc socialista, ma ispera= di llie 000 lei masse OtJ>e!NUle iadereo'ti, aL ti~ vincer Ja, e fa r1-.rvo1itacre. 'te:malzoomra.ae 'CO'll1UD4e'..a. IE' dim.ro dte iÌ .I in'lk-tnm.:lS,tii/ ·si: so,no a,acs~aiti a dioV'er "-'Cenibro man11sita» jpuò ~ Go pre- ~ire la fono .polritioa, 1qperaiia1 modera- pa,z,aire I.a fubuira r::utnii'<>Oie .detlllai dl8lslse Irata. .J, ~--"- .1, ,e,,,,_~ v.c:iNltinix:e scffibanto IJIO'!lLamid,,i_o,. ~::...... ·. ~ lll'uuuuue = :.:.=o, OOl!1 1]1a1 ,cliivi:sione b :r-• ~• dwrawra !degli elernem.i tpas:silorn.a,li e r'I- e 0 i pamti/tai S'O!Ciailil9'.4~ nei: v.cllu.zéion,air,idl~ra, dl:a,sse Jaivo1"31t.rioo. In oo.mlpl1H e nelde ~llle 1/otte del}~ qoadi co.nfirasfo con 'ambedue, il cerll-ro .marxi-" fil sO!aialllikmq sii ~ai, iper,damo iill, 190cia·-. !15SII!JO ·st'e!SISo. stico rne1pufocome ~ompil,o Jmporronfoi-ssi- La • pressione• infine che, a [)'rezzo di devastazioni, incendi, ,dleiHti, persecuzioni d'qgni genere, ha ridoL to il popolo ital'ano alla schia,vilù. Il fascfsmo infalli può vantars.i di aver italianizzato le provincie annesse, aYendolc p:e,ga!C;sotto la stessa sferza che da cinque anni percuote l'Italia intiera. La risoluzione del problema della difesa fiella propria cultura e della propria autonom:a sarà aulomaf,c:a in seno alla RepubbEca socialisla :Lal:an.a. mo quelcJo dii supe,ror,e la .dùJ/'Sione e di ,Si · pem!S]! a:lfa, ipOiliemu,a poll.iitSioa! he a- l pne.parcir,e Ja i11i'<:,0trtJ~un:zio.ne d l p:rofota- v.rehbe ora. il!a: ~ la~ tim. Ger- ~af'o. • maaii'a, iirnFrancia e_ inellia. C~ L'irredentismo deali .-\Ilo Atesiini è. i,n fondo, l' irreae~lismo di tulti gH italiani dal Brennero alla SiciLla. Il fasdsmo ha unificalo l'Italia nel regime della sen·1lù e della miseria. * * * Il ve<.:ehie,Slalo imperiale austr:aco, oppre":,c,re delle m noran.z.e nazionali soggellc. brutalmente persecutore dei rispetli\'i moYimenti di aulonom:a culturale cd àmminislrativa, è riab'lilalo dalla storia del dopo guerra. La cinquantennale lolta degli il.alia,:1i di Tr:csle in c];fesa della pro- _pr:a lingua e della propria Un· versilà - lolla ~imbolegg·ata dal martirio di Guglielmo Obcrdan - :1: è conclusa, dopo il t1·ionfo del fascismo, nella lolla dei ted~~.chi del Ti10l0 merid:onalc per la lingua p!'Opr:a e la propria culi ura. · Gli stessi fremiti di sd;gnò che perco1Ternno allora l'Italia, percorrono oggi tulto il mondo tedesco d. .\ustri~ e di Germania. Le stesse espres.s;oni di simpatia da parte ctella oplnione pubbl:ca internaz:onale che circcndaYano allora la dife~a d~gli italiani di Trento t di Trieste, cir_ condano oggi la difesa de,: led!escJ1i .\Ho-Atesini. · Si parla in questi gto1·n-i di una probab_ile_protesta presso la Società delle azioni, ed il capo del GoYerno austriaco ha proferito parole gi aYi cd appass.· on aLe in proposito. Cesare Batlisii profanato nella ),.lJ~. lon:ha. ?ltraggiato nelle persone <le1suoi cari, <lalle cam ·cie nere ri_ ceyc J"ult'ma offesa. L'Tlalia lib~ralrice, diYenùla preda del fascismo, rappresenta oggi nel mondo uno ,trumenlo cd un centro di opprnssione. La cordo che slrozzò Oberdan è passala :n uso al tiranno d'. Roma Chsiceglie- i dir_iganti dei slndaeatl fasei&tl1? Se d1te all'ei·tero che in Ilal'a i lavoratori irreggimentati - se Y0gliono mang:are - nei sindacati fa_ scisLi non hanno ncs~uni'lS ma facoltà di nom·nar<-i i loro capi c non I hanno nessnna influenza su di essi, è poss·:bile che qualche fascista. v,: dia sulla ,·oce: D 'fTamalore del/'/ tali a! Perchè. in~omrna, è cosi: in Ilalia c·è una prntica e una morale fasc1- :,la che all'estero non devono essere hen cono,'.'iutc. .\li' eslero si deYc J(re •che in IlaVa lullo rn bene, che Fiduciose sorgono rosee speranze per l'avvenire. Un felice present:mento {ior:sce fra città e giardini, L'umana volontà edifica pel futuro. Pure altraversa ancora il roseo wgno si gode la Yila come nel paese di Bengodi, che c'è ord·nc. che lulti sono contenti e ringraz!ano da mane a !'l'ra il Sig1101·c il quale ha mandato :n terra Mussolini apportatore del fa5cisrno. Se qualcuno dice che le cose non stanno proprio cosi, quel_ qualcuno è un difiamalore dcll'Jlal';;i.. Quanto ai s:ndacali bisogna d1 ir·c che lutto Ya a meraYiglia: i lavorntori che sono conlcnl· come pasque anche ~-~ dcYono constatare che i padroni .fanno il loro comodaca·o infìschiandosi allegramente delle organi;r,zazion; operaie, an.che .·1c i salari calano; le clczion· che procedono clemocraticamenle ... Questo deJla nomina .clJeidirigenti dei sindacati. è - se se ne parla_ aL l'estero - il denle cJ1e più duole ai fasci~i.i. E~si sentono che qui sta uno dei punti fondamentali cJ1c df Linf!uono 11 s:ndacalismo fascista ilaliano dal s:ndacalisimo quale è pi-aL calo all'c~lcro. Essi possono sos'lcIl'ere che il loro ~i'stcma ,·a bene quando !'Cri\'Ono e parlano in flalia. possono anche van larsi cli a ve,· cscogi tato il loro s-islema cruando parlano coi padron: di allr: paesi; ma quando ,, lralta di operai esler;, ah, allora bisogna lcncrc acqua in bocca. Il sislcma della nomina dei d1iri_ ocnli è -- deilo in poche parole - questo qu ·: investitura dall'alto, -"CLe urla cli un essere inf N nalc - :Velia sua ù'ile, mortai puura - Il pugnaìe fra i denti, l..,e bombe in mano! (Dal • Ncbelspaller •). (1) Per cadà non ~onfondiarno:_ 'Ideale delle bombe e dei pugnali è 1oba tulla faso~sla e n.1cnle aITallo italiana (N. d. R.). ,O:'ll:o!:.!:S!l!l!l!li'aot~lilllltilllllllllllllllaellC'il.'ill3:&lili. IIIW---i -F _____ llilli_iS__l __ lllllli'liiRll--lllll■--•·-fl'il:lkkaWllilllt'••-----· si fa;1r.o neanche: i di1-:genti sono nominali d (retta men le dalle superiori a~lo•rilà. Ma, se anch1eJ - come ull1mamcntc si vole\'a far credere - gli inseriti a un sindacalo hanno for_ nrnlmenlc la facoltà di proceclcr:e alla nomina delle cariche c'è sub.:to chi ricorda che questa nomina « deve riporla11e l'apprornzionc .dlei competenti onwni min,isl'erjaJ i ~ e eh e essa ~ può e~sere sempre rcYocata ,e an~ nullala quando se ne manifesLi la necessità •. Si arriva al punto che se qualche associazione melle in evidenza il fallo che essa s·i vale del diritto dc1'.soci d:i nominare i prop,ri dirigenti, c'è lì pronto, il Popolo d'llalia a domandarci se lo Statulo ,d!i quell'associ:;iz:onc ignora i principi gerarchici staùilil'i sull'investitura dall'a/_ lo al punto da tollerare certi sistemi elellorali condannali dai suprem; orgemi fasci sii. Tutto qucslo arà bello o sarà brullo, sarà g uslo o non sa1'.à gru_ sto, ma è -- prima di lullo un foilo che non si conlesla. Se i signori fa~clsli ave~scro \'oglia ùi -conlcslarlo, noi saremmo liclissim; di Spigolanindognci ampo il I cootfe V oilu,i, miai.iwo dielJ!Jz filna111ze d' lta,'Lla, :t11 u.na fo1 ..erv:iisLacon •wn l!'edatLore de.I Paris-Midi, ha <lcceh;tlllrlaLo in meTilto ari .reioonte biufJ ,d,e!'.!lla s!lalbiLi,zuzalone d-etl·I-cam;:inela1tailiana, iahe l'mcEice ,d~ oo~ sto delJ.a. yj1,a ra'llua,le risponde al vaùlo.re de11Qa monel•a r,ilv,afoni.z:z-a(a. D:cf.atli è ipur vero ahe O(J)era111Jd.o nel ~elllSo che: dé1m.ii11cuz,i,cm.e •eh isa,1al!'li-,o sLa un .ni-,nzo deci iJ}rezzi <le'lil.~ .merci, colme: aumenl,o de:.l cosbo della -yjJba - ,sta a sta!bil\zz;az,io.ne deblia mo;n~ba, .ris-u1talo def-ini,!!iNo: .mi,se.ria ,ganeraRe ne-L!Je case dei sallar:,aili, menLrn il ccinte Volq>i. miiigl,i'Olra serrnpre :Più le srue fiinaaut? ,persOtll'llil.i. 1 D.:wecohi, l\ussassi111.oD0vecch1, l'aulore deflik: sLugi ·di Torj,no deL d-ioombre 1922, è sbaito e,]e,vafo a/1. graidio dii mini,slll'o di Starl'o. iL' HaHria è im buone maru a•lll\perando j,J niginne dell'assa,ssinio e de.1 .f.urlo. Compagni, lavoratori, leggete l' "Avvenire dallavoratore,, • I l O eca Gino Bianco '"' · ,Lb !Se ai.c,n .fuisse di,vilsia,f • \i~COt! ~IO Ìtalt001 coanbaibtut.o .flilll! 1da,ll iprmn. C C"~JIO J"""""""· -"- d I • il ISli: !J)e!"Suadaohe sotl,•·--"-· "I .. .......,.~ ,.,. . ' "':'"':'~.ian,.,.u.o I e IOO!ID·iroa/,1n.gol.10- •,-,i&A,T "' --- r.usso. S11m!il!l~ t..enrta/tnlvi, llliOtll ,alvJv:ilcÌl!la/n0< la menibO,Idel!l/a, ,diMiSOOlne ~ ,i,oesiiife I riiunfo111e ,defi, prdlebairia.fo. !Essi •oEFro.n·o ra,fforzaanenfo del mowrittn~QI 'Ojperéo io ; s,orlibafnrl-o ai1 hoJlsoevi,smo il1J lber.ranio delle P,c1•~nil;\, ed' 11Il rt,wt,ta, l'Eua,òn>a1 s-u.dL~ mamJcwa·e idei wr,onte -u,nilco.Ma. .fimo a. -bam- le e -che .sol<llairubo il. ~ame11rtio sliesso fo ohe i cbo.llscevlldh.i' ~arca,no idiil ;f,air isawl.a1'. u,n,iir.ehbe trl m,c,vime:n.to open,arlto europeo . &J,lcannipo .sodilaililstt,a OOl!l le ilic,r,o manOMre~ ,e~ Ile maisse odeLI'.Asia ohe sii ~o. non è !J)ettl&aibifie al1oUJn laJCcoa,d•o. La riru- $i,_ tenga ~~ qu,a!Jle ~'11- ,nòom.e del IJ)Toillzitainiiaito è ceriLaimen!Je ian- ,:,a a.ss11!1Ilereib'be :l'a.oco.rdio de!I' prole'.airila. po.ssihill:e ,o~gii e ,pe,r ,d~.Li-arn.ni; essa, sarà rto euro;peo co.n q,ueOJJ,o lliu:&SO, 111ell IDOill b. po.sisiibiùe sol!tanito, quand.o a.anhi' ai oalmpi ,ftan~ ~01mernto in cui_~ gO!Vlèrmo~ del 1P'.11dle'tair.iiait_o .mcm,driiaJie, 3111 isegmto ailh ~ft?'lraun,ipU,gncc• ile :re-ditnii ,delJl'':i:rn!Peno mom,. :PrDipr,13. evaluz1101ne, ll1e .Sélll'iam,mnoat1lll1it <l1a1L2 hriballlllli'OO f QOOillldio ,si, è OOlllSOÌ di , Ciò ~~ .n!Oii. dcbh¼tmo CWICa're oggi non rT'Ut\Jo diò, ,si COIIDiprende,}'~ st-oe ]catfJIUmone ·de1U',1nt€!11llaiz,i,c,na!Ile socilaili- riea m®diaile 'Ciel c~o alSiselga_la.to aG •- d l!J .oeini~or,mo a'liClÌ:stia ! ' &w e i que ,a• ICDan,u,nms,\!a,IIIl,a sOÙ/tam.t'.;o ~ po.ssi'lbi,le •svfll'va:ipç> rdeil IJ)T.el.S1.1!PfPOiS-ti ~i- Nien q:u.aidro, cdw rqueistiliga-a1ndi ~ in11:uailù, .ohe .l'etllidlercamno ipolSSi.lbiile ila. lri,u,nio- t01'1tl!azi,c,n.a!l.i,, è sflaJlo ~lbo amebe-a ne ,delle ma,~ rpr-olleftan-ie,-l()IMi/ ,dirvise ~ 1.1oii! i[ ai.ostro coirna,oibo, nieL 111001Lro pi,ooot][o fo due ~ionali,. ~ese. lnla!lllt•o fa iriifUali,o,n,e ru1mral!le 111 ait-u=lmen- Ciò clie l't,<1in.'Cl!'·al!J.,za. dei bor~l;esuc:i ~ te j,mipc'sisiibiU-e ,fim.ohè ii. lb01llsoeviahi aiilm<aln-.;tra,ni, cluia,ma ,au,..cmr,omanciJSmO' è iJn ire.allgono IJ)ri'gi•om.ieid eJ,Ua i]IQl!',o nlL1usii011112 ohe ,t,à .fi,a. 1di!re!:ti1Wll ~1iri1Lua.J.e ii~e dcl!a guemra. moo,dli1aJesor.gai iimmediata- .del 'Oelllltmo ania1na:IS'-ta. ,n'Otn UIIll3. ~ialladà meint~ i,! .crol!J.o .vi,a1e111f,odel -catpirt/aJrusmo ~,s,hri,a,oa,ma. benisi fllillal IC~ SfP~'- mom,d1,am'?.L. a ·dii,versi1là dell1a,IJ)T~litwva ile etlbro l'ilntemna)ziictn!ane. CO!l1fenrte. dhe ba sitcm~ca. ,ocmJdlt'keléllla tolball~ •chversirtà ,d,ei t ip.rqpri, tre!PJ,110Semrba1nt,il ed ; i!JtI10fpl'$ aisser- :am,pi1~ .e .defu meLo,dii, idii ldbta, (Per cui rnon !.C!r.t far lhu.,t,,ti i !P'<lirii:tfu. ,E' fVIZlfoO' miveoei clie e poss1bHe alcuna cooperazione. ttelt IPOsl!guenra l!Ja, IS'oè-iatlldle!motctt1a:zia aiuSol lanto quando i bol1Scev'ichi supere- stn-i,llJCa! elbbe ~ iI)lall'llle alnJipotrta!Dte iiin querann1~ tale illusione, soiltanto quan- sta ooirr,enite ~pilri:ttuailemibe.nnia..zilornialle. .d·o f!'illCOl!lic'Sloera111no clie negil i ,s,ta/ti, demo- ,La daisse lllaivore'tni!cela<USLri~ ba canar-a•lélci, €id iind,uslria.li idel['.Eur.opa cen-taia- seJ'IVlalt.aJ ila, 1projJ)I,iau. mru~à i111 '1.Jtll) (PeriJOdo, .in ~le ,ed -ctcc:ild~rlatle, ilU [P0I1.Ì,Cldo deU sowe.r- cui, m:olllli 1 IP3il'1ti.ti 1qpetr~ furonO' divisì; ti•n:ier1:to ritvo1l1U.Ztloin'aira,o, tl)0r illl"..airuto, è sdl,tamo ili IIll!aJil!tenmmen.11o )&1rl 1 ',um51là ci. ha eh.uso, soHairrfio ,a/liloaia ~ rcoovu.nceriarn1n.o 11"·€60 1 pot5asi1b1le idi oe1'1eva:re Vi'en1111a ad ESemU/ll ,po' rafl!lia vo,lit.a,, ohe 11100 /Pels 5oruo di~ p'i,c,,dlell moodlo, /PeJr O'<J[pema. ~oo,m,atrilce &tll'uiiagere i IPaitilbi'. ~oa.'laililst.im, a ch'e ,dle- sociali:isba. La isCJIOOlllld'emoc,r,a!zia. 'éliUStcriiaca (1) Nella pir.ima parte d,i quesf,o articolo, compar.<:onell'ul/liimo numeiro, si sono intrufolaf.i diversi svarioni c(c'(!,Tl!fra f.orse lo zampinn di Mionsieur le Carneval? ). Invece dri « ... .'l'aiscem,sÌrom;e ecornomica della Germania ... », si stampò «. .• .4re.so1u6Lom.e econonl'ica .•. »; rinv·ece dii « .•• oi,l,tàdel,la delle grarrdi ,pofe.nze ... ~. si pubblicò « ... cit-tà ... »; invece dei « Esso (il ParMio i•ng!P.se) cerca dri p.resen~arsi estremamente prudenrte, 111U1St1crart.o, ... », si vo'Ne che si presenfasse « .• :prudetTllle, alSs:ilowralo ... » ( coniro i"incendi:o o co,nf;ro la grandi-rre?). • è nl~..a ,docttnmn1a1ta, .dal a,enisi.ero ~oma1rx,ilstbi.ico1 .lJl \.1111 IJ)eT.i.0tdlo 1 ~111. oo,il fDllC!liti, rptartiti soc'ialisti vi s~ sono allontanati assai; nloi abbitamo ~tcmtDII.IJl.ato ,a !Lilnrl,~- (Plfimo e'd' Ulllioo iPairHILo, il11 11'0rStr,cripr:q~almma C()t!l, mo IS1pimilt,0 1 \d'.e,l/Jla ICCJmren·!'E! del centro marxi-sta diz,I positguen·a. Quest.i drue if.a1lllli ~i i,nte1giro11e1vtOiid'01ltemente. Soltia111to lo ,slp;iiril!JO. d'eil· coola,o matrx-iistiico po,tava OOtIIISerrvaire ai1Uia. das&e operaia aiusbrtiaoa ,lai •StU•al IIIDiltà; una, 1poll~,tic,a1 riformista ,di ,diesta-raiaivrebbe ~llillbO' alllldhe da noi fl<illighe mai~ qper,aiie vensc, ill. bolscevils,mo. !Ma è >i!IV'V~-ut(oPlllre il!, oO!Mìral!Ulo: -sol!bam•~o C/~,n n·wu,tà cde1 1la cl.asse IQ[pelra·ia

L'AVVENIRE DElL LAVORATORE '' CRESCETE E • • • • • • Il cardinale Tosi ha approfittato, della santa quaresima per 1nc1tar~1 suo .(J/ distinfi8simoarcioescooodi 3/lilano e il nonmenocristiano capo del gouerno ( pugna/6 ..... e mantenerli,de9/i operai costretti a oio ili a>allit.iJto iha cCJa11Ser.\llalto .L 1spia1i!V1doell .oeuitro .tmlll'IX!ISta; iij ~gi,o ld~gli ~ra,t,i, 1rivd.lhwiJocnia1rd-'iE1?1!'PlfI1d.lierbair~o al balscewi.-· 6IDOl ~ ll"elSOI p~l~. ocane m itaat.,i allbri paaiti,t,j{ ISO!C~~. Ola! ~dri:al ,ddL rilf.oumisnno ,dlii ~ enfro Oa. sooial]diejmo- ~. E iperò esilsbe ILa !Più sbreb~ connes~one -tra la conser:vaiione deill'unità pclwl.alri.a nel IIloollrO _J1a:ese, Ùia ~de opera mormaitriioe sooiiaioota di Viexma, ,r,olSsa e ~o spi,r~t o cen~mco-mairxiils!.dco del DC4St.r.o· ,mo,vilnemo ohe è C!ellJtroalntegr.a1nte peli" ill Jmalnl~O ,de11!',uniità, !Mai ilaJ 1111()- atft ~· ç,eciial]Je nel Seillo ,delù'\fo~ ~le ,si basai suJll1a if.cna &I proseC'cJtismo <lell nosbt,o Q,aiv,o;ro ,Pl'éli11co dlii ..,ifurme ooanlpìuto a Vi.emm:a e oeJl!la: ~ forza di attirazioue dello .spir'ito teorico di?! l!lOSillro tJ>all'Lilbo, spi.rito dhe iha ~avalto bi iprqprd.a mcaaui;aaiictne 1d,e~ prO~.aaDIBa! di Lioz. I Nel 1918 lliai oomrem.1/e çi.rituallle del oentr-0 anao-xiistico ha ,s'~er,albo n,el!, Pa:J.11:iibo ~l'!tiatc:O 1:r scriallòsÌno di• gueirirai ~ mente de!.to - tai!e superamento fiu ~ r,a il .primo iriisuH,artio dei prooelSSO rmoo.u.~ .zion:ario ohe s~ i.niziiava. !Le d-ifferenze d1 qpimoni clie -si- Mfa,c,oi,a,rono 18lltll',u!Jtaano ~ ì,ndi.oaoo ohe, SOlbbo lli~- ,sb)e -tel& sliabi,~ del ioajpi,tell'ismo sémg,eU111'•C1Wosizione COD14".o ~~ · 2li,ane oenwo,..marx:ilsba1.1'1 cembro mairJtis'..61.. co si distingue dia.I bol.l,sceivisma oel IIJOll ~ 'Sal,jatff.all"e ,il m~to operaio OEll'- 11',e ocait'em:e dell1o schema inusso. !Md' rilconoscer.e ,i;J comptlio s~ dii 'élldaibbaire da lottai ,di dlelsse aUa. ,paa-'.aloOl1airità del ~wgo e id,al teq>o. Siamo q.uinm ll~ici ie ~ ISe COOll• baJt,ij,amo li' ca•pa4tlalLil9mo istabi/Lizzato. iin ma!lli,era id5ivensa ,d;i .quelilia COlll oui lo oombasbtievamo ne~li .àami. idel•la irivdJuzione, quando era: scelsso e ~ m fUIIl g>eriod'o Id] cui !Sii t.rat!.a di, ~eserwve Ila iR~bl.foa da peiriwli fasc~sbi procedi.armo ,peir v~e diiverse di queHle che pwiconr.ammo m tem!Pi i,n cui•sDm.iLiI' J)0J'kollinon <esistevaino. Pure ,11:ol~ ,dunque :P~O' e rvogiliiamo decidere serenaimen:te ,deUe quelstii001Ji tia,tt,i,ohe del mqvimenilo Ojpera'Ìlo '31USLr1Ìlaioo co,me <l,i nuide queJS1l'ÌJoci ,di qppo1r~1.1Jll1Ìtà 5e,. cc1T1 1d,o ~e prurticolamiità ,del ,noswo 1pa,e;se e oo,r.a'tt·ua,1,2 fas2 istor.ioa. M,a JIJOl!l 'V~- mo decidere n~lo :s,pi,rj,to ,di, una ,dilf~a r.a,sseg.naJt,a,che ~ c001,tenJta di ottenere per 11a dlllJsse -<llpeNl,'Llll un po' 1Ch ipo-!.ere e dJil .drurilbto ent•r.o ,ill· ,mom.do C3!P1tat!ast.ico A111ch-e l ,dedsi,o.ni taittiohe a!l 1 le tquaili :PUÒ costrungerd le1I11pOI1aneaanenite l!;a, &.fmisiva <)om,t,ro tpericolli 001Mr:oriivclJ:u.zi.ocn.aa,jj Ml nos~o ,paese, .nOGJ ,possi.a,mo •pI'enidElr1!e ,soltanto in aoco.Tido C0111 le necessità strate- ~clte ,delJ1a grande <J(fife.nsilv.a id'.!11 SOCìailismo c0nbro •rl' $Ì$tema icalYÀ'a,lisibioo ne!ll nostt.o ,pa,ese ~ nel mondo. P01.dhè ml ,fai,t,o che i,J oapi~mo, si sia.i, par oraJ, IS".abill~ito. !pUÒ 100S1bringerd a 'Callllbi~ i mebdd.1 dii lotta conltro dii esso, iaid' aldaittairlli a,'lt:a nuova si.ruiaiziiooe, cmai inoo (PUÒ iindiurd ad ~ci ·con eSS<JI, per- J,a ipa,rl.ecipaziooie a.4 1SUO <p0tere, ri.n modo ;cLì pet1dere ,>Ja coscienza, ohe ii1' llllOISbro <Xllnç,i·- ~.;o è la lobta contro ,iJll· suo domimo, ,per supera.re quest'11l&no. -Lottando cont.ro quest-o ,peflllOdllo noi difendiamo quleàlo ~H,o che mantiene l'runi.tà del pr~leta:riato aus:tri11co, quell'uniil:à dhe è la ,base della nolstra creatrice o,pea-a & 11Ìforrna quanto della le<>· ireti:oaobiairezza del f.i.nie, d.iifendiaano onteulp0!113111eameme Lai nostira• iJ>OIS112iÌlcale ~ oilale nell'tlnternaz,ionaùe, ohe isolia cl .a.biOiiba. , ooqperaa-ealf ~le. ~ dei ipresupposti s.pmtuaJl,f dellLai ~gllllll7)ioine ,d~l ,pro1et.aiNato momid)ll)le- ,dlii quel\- la ,1hmicaJ1e ,del tpl'OILetairiaJto mon.dàlale àte è a1 1pttisuppos!o /<Ù?t}!la, lliotbal ,y,~tforiosa contro .i.1 ca.pi,talliismo mOlljcllalle. LA RIUNIONE ..della. ·.Direzione del Partito Durante i giorni 18 e 19 corrente si è .riunita la, D:rezione del Partito, pre~ti lutti i membri nominati &al Convegno di Maniglia. Dopo ampia discus.s.:one ~rotrallasi per tre· sedute co~secu~1~e ~ono state prese le seguenti dect.s101111: DISTR~BUZIONE DELLE CARICHE La Segret~da del Partilo è s•i~temala come segue: Dott. Angelica ~alabanofl Segretari? Gener~l~; G~org:o Salvi, Seg~·etario Amf!lm1str~.l1vo. Alla. Segreteria del ParL:to ~-a _a~ sunto un impiegato che assmw1t,. 11 materiale disbrigo del lavo,ro deciso ' dalla Segrel,eria del Pa_rtito. . L'EsecutiYo del Parl. to sara composto d~J Segret.ai~:o G~ncrale, del Segretano Ammm1$lral}V0, del com7 pagno av\'. Coccia e dei Clompagr11 Bordini e Bmgassi. Le ri'.unioni dei soli membri di1·ez;onali residenti pre~so la Sedie. del Partilo, prenderanno la den?m~n.az:one di r;unioni dell'Eseculìvo allaraalo. Questo St riunirà• almeno un; yolla al mese mentre l'Esecutivo s; riun 1'rà ordinariamente ogni qu~,ndici giorni e straorclinariarncnte l_uL Le le YolLe che ve ne $arà oecessl là. T a res_ponsabil'là politica del giornale- Avantii è affìdlala all'EsieculiYo del Part:to mentre l'incarico della redaz,'on!' ;.esla affidalo al compa- ... gno aYY. Coccia. co:,,;srGL10 GE,NER.\LE •In c.onformilà delle deliberaz'oni del Con\'cgno di Mar. igL·a sarà costi_ tuilo un Consiglio Generale fra le Fede razion, all'eslefo d'el P. S. · I. I me·nhri del Consiglio Generale saranno nom ·nati nei Congressi' delle ~ nr<olc f('dC'ra7.tOni e dalle Sezioni !l['"r.'.al" <'hc saranno solleieilate jn lai "C'Mo, entro il 30 giu.~n~ 1928. La composizione del Cons1gl:o Ge11, ral • è slab;iita come segue: Fcckraz:one Francia Nord: 2 cons gI:cri. . . . Tdo. Frnncia Centro: 2 co,nsighen. Td, Ya, e Bocche del Rodono: 2 consiglieri. . Id. <:osta :\zzurra: 2 mcmbr1. ld. SYizzera: 2 comi'glieri. . Id. H01mbblica Argent ìna: 4 ·cons\ - ,,1: ,,,ri · t) ,v • J d. Belgio: 1 con$iglicre. Sezioni Lussemburgo: 1 cons. Id. Inghilteri-a: 1 consigliere. Jcl. ,\usti-· a: 1 eonsigl:erc. Id. Stai i Uniti: 1 constglierc. ll \PPRESENTANZ.\ NELL.\. COXCE..YfR.\ZJ0~1E ANTIF.\.SCIST,\. .\l seguilo della sua nomina a Seg1·ctar·o Gene~ale la comp. Doil. ,\. Balabanoff sarà SO$liluita nell'Esecutivo della Concenh.u,ione antf fàsoista dal comp. avv. Ugo Cocda. E' confermato in carica l' altro memb1·0 del Partilo nell'Esecutivo Concentrazionista (comp. Pielro Nenn,:) ed i cinque rappresentanti nel Consiglio Generale della Conc.e;ntrazione. I rapprescnlanli del Parlito nell~ Concentrazione parteciperanno a1 lavori della Direzio,n,e tulle le ,·olle che ve ne sarà biso_gno. FUNZIONAMENTO DELLE FEDERAZIONI La Direzione ha dee: so di .dare ass,etlo ,defìn,'.tivo alle Federazioni in modo che que~te funzionino un~fm - rnemente e sieno ri&pondenti a tulle 1-e altri])uz.·oni che ad esse coimp.elo.. no in virlù dello stalulo del Partilo. Per giungere a_questo r!su\t~lo 1-: Direzione ha deciso, in prmc1p10, di conyocare nel corso dell' annala 1 éongressi di tulle le Federp,zioni aL l'estero, cqn particolare rlgua1rd!.oa quelle federazioni di rec~nle_ formazione o formale provvisoriamente dalla D'1•e7· one nel c,prso dell'annc, pa~rnlo. . La Sc-gi-e!cria è incar'c.al~ cli compiere il laYoro prep~ratono p_er la con \'Ocazione di delh congress,1. TESSER.\.-:\lENTO PER IL 1928 11 tesseramento per l'anno 19~ sarà iniz.·alo coi· primi del mese di n"-arzo e per le Sezioni .es.islenli d!o. v1 à essere completalo entro il mese cli apr:le prossimo. La Direz:t:nw ha clalo mandalo alla Se.2:rC'leria rl' slud·are le modalità per l'aj.;pJ:cazionc del pa~~mcnl'? del~e lesc,ere. nelle Yalute dei µaes) do,<· !'Siste il mo\'inicnto no~tro e ciò pe~· d/are al Padilo maggiori mrz.zi cll az·one. . Delle modalith saranno stahililc in n.ccorclo con le singole federazioni o sezioni staccale interessale<. Il le.-·s0ramenlo sarà fallo dalle F'_eclcra:,;ioni p<'r le Scziòni _ed i gr11ppi federati e clalla Segreteria del Pai~- Lito per le Sezioni e gruppi staccali. PROP ,\.GAND.\. Il problema della propa~and:a ha allratlo la particolare allenz1one della D~re✓, 0'le cd è stato lrallato a fon.. do ,ia per quanlo ha atl.inen.za al moYimenlo in Italia che all'estero. Cna serie d; misure alle alla propaganda in Italia sono state adollalc e saranno poslc pronlamente; in ~Lluaz;one dalla Segreteria del Pm·L lo. Per la propaganda al_l'~slero _laSC'- grelcr!a e\ in~aricala d; mlcns1fìcare (i ·bliotecaGino ·Bianco la propaganda orale in mezzo alle Sezioni e Federazioni. Oltre ai Congres,si federali che do. vrà organizzare nel corso dell'annata, la Segreteria dovTà curare la compilazione di mani.festi di propaganda aventi particolare rifeq.menilo alla &ituazione dei compagni emigrali nei sri111gopliaesi. A. B. C .. •• con cui ne padano i fascisti - vuol dire tendere a disarmare il la...-oraLore nella sua azione per conqu.is~.- i.i un p: ù umano presente e un rn u logico avvenire. Il ~he si vede appunto ora in Italia. Particolare ou~·a .~à JJosta quest'anno alla • qwrui1czna ella tesse. ra » che sarà orgarrizzata daJ 1 aJ 15 maggio prossimo. In queslo periodo riunioni di propaganda dovranno essere orga,nizzale in ogni loca1ilà dove eSi$ta un grnppo od una Sezione nostri. Nella «quindicina della tes. sera • dovrà avere ampia eidl entusiastica applicazione la parola d'ordine uscita dal Convegno di Marsiglia. e cioè che ognj compagno deve recare al Partito l'adesione di un nuovo compagno. Per facilitare ai compagni questo lavoro, aiwosfti appelli saranno redatti ,dlalla D,!rezione del Partito. Una s.erie di ben.intese manifes.lazioni culturali, ricreative, scolasfc~e sa.ranno promosse dalla Segreteria del Partito in quei centri ove sarà possibile, e e:: ò per toccare in parUicolar modo le giovani forze con la propaganda socialista, problema quest'ultimo al quale il Pari.ilo dovrf),, da questo momento, porre una particolare attenzione. MOVIMENTO SINDACALE In rapporto al movimento ifinldac;ale la Direz:one -dlelPartito ha aflei·- mato il proposito cli dare applicazione al deliberato preso al riguardo dal Convegno di Mars,<iglia. Per cruia-rire e l"Ìsolver.ei i problemi concernenti la Confederazione Generale del Lavoro iltaliana, la Di. rezione ha nominalo un.' apposlla Commiss.i'one composta di tre icllei membr,i. DELIBERAZIONI POLITICHE DEL CONVEGNO DI MARSIGLIA In conformità del deL;berato del Convegno di Marsiglia, la Direzione del Partito ha redatto ,ed approvalo il testo di un manifesto ,d~ lanciars,i alle' masse operaie d'ItaFa ed all'e5Lero in materia cli tmilà socialisfa e sui compili presenti del µirolelariato. DELIBERAZIONI V.\RIE • I La Direzione ha dcc·so che in principio le Federa~ioni ~ebbon? Vi': vere di vita propna coi conlnbul1 focllerali. Esaminando casi parL:•colari ha aulorizzalo lo scambio di aiuli fra le diverse federazioni, aiuti che, però, del-:.bono.essere rich ;esli ~ concessi pel lram,te della Segrelena del Parli lo. Una parlicolare deliJJc~·azionc ~ slala presa per quanto nguarda 1 mezzi economici occorren!i al Partito per sopperire alle diver.-c conti~:buzioni che gli s' impongono per l'appartenenza alle. isLiLuzio_nie:-lra partilo (ConcenlrazJO.ne anl1fasc1sla. sLampa per l'Italia c~c.). Pna sottoscrizione speoiale pc:· quesla _ll?CCSsità sarà apc1·ta fra 1 compagn, abbienti ,dlel Partilo. Iii meld~co vjenl!l~.,e Paolo Dqppùer ha SCO\Perbo un nuovo si1;itP-m:-tper fair rin• gi1::1Varniire g'.i uom~nj,. Nie:it.e scimnù e s:.ianmio-lli, cl::oee :,I dc~to.r DclPPle.r, ma so1:> una semp}ice e qu3!S.i .di,verlenbe o,pe• 1·1ù:>0neiohi:rn.rrgica, e l'uomo ~mme-diatarrente rimgwvanàsce. Egli ass'oura eh:: p'.ù ,c!ìi -du€cenlo scmo ' mori.ani fortun~l,j ile .già sono ritornali giova:ni per _menlo 'di suo G-is'.ema. s~ i, .me&-ci cc:ili!lluano di questo pa:,- .1, fra !j)OClvi a.uni sairà una ccsa più umc,a ohe rara a,vere :,[ pia1cere di ,trova.re un vooclùo. Su un ~hrna'le · Jc:mbardo ho trovato questo annuncio a ,p,:i.ga:m-:mio: « Ve-ntilreemne, bell:lla ,p.reise111z1, ,s:m:,ssima, chsi,n- ' ::.Jta, 1 pioc~nle, ,di s:i 1 :kl. fodc fasc'1sta, con picco1a dole, sposorebbe <:l:S~i:Jl'lO siignoain,::ilie .aITTz.i.a.n.o IPw·chè i!'icco. S'C.riivere ; nro posta .tessen fruscista X , . Succede qualche volta cthe, intrui,ti a studiare e a risolvere questioni di dettaglio, si lrascurano le queslion.i di principio. QuaJcuno teme pedìno che le questioni di principjo, più che trascurate s:ano dimeruticale, e che le questioni di deLLaglio prendano il primo posto nella mente di chi se ne · occupa. Il che sarà anche ve1·0 per quakuno,; ma per quel qu·alouno che - intento a studiare la qualità dei mattoni - dimentica il diisegno della casa da costnùre, non, Yorremmo che si condrumasse clu dev~ pensare alla -costruzione della casa a non far altro ohe ten-er. d'occhio il disegno e magnificarne la razionalità e la belJe,zza, trascu.rando <li ocouparsj della qualità cJ.eimattoni. Perchè co~ì si far:'J magari del bel disegno, ma non si fa della ooslruzione. PI"emesso questo, noi - impegnati spesso in questioni di dettaglio - senl'amo che conYiene ricordare 1 princip,i quando c'è qualclie improvvisato sociologo, divenuto personaggio importante in quel calderonei,di nullità presuntuose che è il fascismo, C'he li a.tlacca e li svisa. Abbiamo sott'occhio - per esempio - una intervista cliiquella nullità rumorosa che si chiama Rossoni, il quale parla di associazfone, di ~llnborazio111e del lavoro col capitale con un.a ignoranza dei principi socialisti che sorprende quando si pensa ch'e un g· orno questo signore, ora ber. pasciuto, professava idee socialiste, e le pres·enlava al pubblico opera io in vesle nitilanle. Dio, che diri_ genti sinceri il proletariato s' era crealo per amore delle fra~i sonore! Mussolini, Rossoni, Bianchi, Cucini; ecc. eoo. Rossoni dunque (noi non ci occuperemmo di queslo signore se non fosse che egli, con la violenza fascista, è riuscito a occupare uno dei primi posti sul teatro italiano) ,parlando delle condizionJi italiane dice - la solila suonatina da fonografo - che il socialismo aveva crealo un abisso fra lavoro ,e C'a.pitale, menlre il fascismo ha riconosciuto i due ler - mini nel quadro della nazione. Il socialismo ha creato un abiss'o fra lavoro e capitale! Ma il socialismo non ha c1·ealo nierile, egregio Ross.on,i dell'ultima modla. Queslo abisso fra laYoro e capital·e - come !>Ì usa dire - non l'hai creato l'alliYilà de! socialisti ma es.isle per dalo e fallo della o'rganizzaz:one capitalistica della &cc,;elà. Scambio di essere un eL fctlo d.ell'azione sociali:;la, e~S,Qne è anzi la ,eia.usa. Do,·e la concentrazio11e della ricchezza, del capila/e, in poche mani pr:Yilegiale - dove quindi il proleLarialo era più po,·ero e più sfruttalo -- l:\ ysisteYa il malconlenlo che, lcn_ tarncnle, assumeva forme sempre più positiYe: l'organizzazione politica per la conquista del pclere; l' organ ·zzazione ecqnomica per la conqu;sla di. miglior· condi;~ioni cli laYoro, ·e l'una e l'allra insieme per la cos!ruzion<' di una società doYe capitale e lavoro sia.no uniti nelle mani della classe prbduttricc. - la das~e ]aYorat,·cc - associala. L'abisso fra lavoro e capitale esi· sleva cd csislc anche ora nei paesi a regtme capitalista morlerno. Da una parte c'è chi possiede ·1 capitai<'. daL l'all1·a c'è clii ckpo·, e dt l !t111oro. ln mezzo stanno coloro i qu'\li pos-,;eggono - :n proporzioni di ,·cr~c - capitale e lavoro insieme. C'è eh,' diC'e che co~loro prrderanno il capi. tale e resleranno col solo la11oro. cioè rcsleranno d<'i semplici ]ayora_ lori. C'è invece clii crede che que!-,a zona mcd a ~ra chi poss.'cde il solo copilaTe e chi dispone del ~olo lavoro !>'allargherà come macchia rl'ol;o fì_ no ad c~.scr(' la un· c.:a{''\ er;, • ia C'~,if leni c. E da un ~f.:::,rnaite cli Rom1; • Ventiicinquen..,e, s:1mu:;a tic o, brun:>, dai folti ca- , ~Ii 1,i, :u:dimentQlso, <):J.n•so..r~be SCOll)O 1P1.tr'mon:10 s\gnoor1na o s:,)!nora p.i,a1Cente Schemi rig;di. trnppo r:g di -· <la una parte e dall'allra - che la reallà scombussola in mille mo<C. Pro1rnl)J! rnente - s-ccondo l'industria. secondo l'amb <'lltC'.~ccondo ;\ mom ·nlo -- è g usia l'una o l'alrra di gueslc opinioni. ~fa la!iciamo star<' q11es[a zona meò:a, e occupiamori di questa clivi~ione fra capitai<' e lavoro che , vi,,Lcso paLrilmo;n:io. Sc.riivere bssera M,iiJ. V o!., formo ,pos~a, Ro.rnai . Come ved.ia.mo, ·ne:I faiso:.s.mo la cacda d b'~gliielli da miHe vi,2.nefatta anche a mezzo degb am.n'1.lnci di qua.ria pa,gill!1. LEGGETE E DTFFO~DETE L'.\ YVE:--:mE DEI L \ \'OR\TORT noi rncialisli abbiamo tro,a!o e che appunlo giustifica le nostre idee e la nostra azione. Chi Liene il capitale si tro\'a in uno stato di pri,·;lcgio di fronte a chi dispone del solo la\·oro. Lo diceva tempo fa - imprudente! uno scrillore fascista in l,lll giornale si11da:c:ale nel momento in cui si gr•:òava mollo conlrp l'inossen'anza dei patti di lavoro da parte dei padroni. • Il padrone - .d'iceva in soslan~ 10 sci;ltore - ha il coltello per 1] manico, giacchè egli possiede il ca. pitale e il danaro di cu.i il laYoratore ha bisogno per viver". Se il lavor~- Lore·rnol vivere bisogna che s.i in.chini davanti al padrone. Il quale - ecco la conc-lusione - ~ quindi padrone di tirarlo per il collo•· Pnoprio così. Ragione per Cilli al lavoratore non resta che valersi .dli quell'altra parte dei mezzi di produzione di cui egli dispone - il lavoro - per· disarmare il capil?lista, pe~ obbligarlo. a venire a palli. Lolla d1 claSIS'e.Dire che capitale e lavoro deyono assoc'ro-si e collaborare è ~ evidente come la luce ,del sole: se s1 vuol produrre bis~gn.a p~re che questi due ·elemenLl !-1 assocmo e collaborino. Ed è appunto perchè questi due elementi. devono associarsi e colla. borare che il padrone ha il coltello per il manico. Se il lavoro IJ<>!e~ far da sè, il lavoratore sarebbe mdi_ pendente, s'infischierebbe del pa?Tone. Parlru·e dunque di collaboraz·one fra padroni e Jayoratori - nel sen-s,o L'abisso - se cosi si vuol parlare - non esisle d11.U1quefra il capitale e il lavoro; esiste fra chi possiede ~l capitale e chi dispone del- lavoro; 11 che è tulta un'altra cosa. A.bis-so che non si colma che in un modo: la unione del capitale e del lavoro nelle stesise mani. Nelle stesse mani asso. c:ate: cioè in regime socialista. C'è, frattan.to an:che l'azione per ottenere nùgl iori 'rnlari, migliori condizioni di lavoro. Azione ut;lissima, necessa .., ria, inevilahii'e. Ma se es:sa fo515e la sola il dis•siclio di'i:ntere~i che, entro certi limiti, esiste fra il capitalista e il lavoratore reste1·ebbe. No, la classe Iavoratrce organizzandosi, dal _ou_nto di YiSll:apolitico e· dal .punto d1.VISI.a economico, cerca d1 con:qu~tare sempre nuove pos'iz:ioni per elimL nare questo dissidio cli inter~ssi, cerca di acquistare la _n.ecessana_ ~pa_ cilà _ morale, leC!nlca, fin~iar1a - per assumere 18; gestione .~elle imprese cli p1·oduz1one nell ~resse suo nell'interesse della SOCietà. Coste voccltie ohe gli avversari non hanno mai saputo, non sainino e non sapranno ma.i. Ma basta che le Sialppia il proletariato. Un vecchio propagandista. L'I~aliaagricolacome è III. IR19p0Dldenid.o .a{!!l;, •'lrima· pal%1Le o domanda ohe mi ll;ùll-O 1PG1Stio alllla o'ru,usa .delle. ~ fP3!11te ru questa esposi,zaone, a!Bferuno dh.e la ,qt1.1,ami/..à idi oereail.iohe ha daito 'lllO!mlallm'ell,te ~ 1Sudlia à!taliamo non fu oasteivo\le U)er llllOIIl'..enere ~emle llia pc.r,><:><la.zio,ne ittallli,am,a, .allllil idiia'ò ohe il fubbi.sOigno ,per c()J)ll'iirie .iJntii!er.allllenl.e quatnito era neces,s,atrio ·IP01' H 111utaumento del'. 1pqpo1o ò.taHaITTo è s,haito ialbbalstaawa irilliev.alllte. SM-à ~là.o da.re :I.a ;p,aa,dla, a.Ile 'Oilfire ohe ci d!Lra'1lill1.oa esaltita quamt.ilà dii Clereailii ohe frurClllo iimp001taiti (P0I' capri.re i bìso§ni id.Elltla]11111a1Ìozione <l d popoilo iita1:,al!l,o. Fa.ccilo pi-esenitedh.e 1Jecif.re !Che io qu'i ,soota esponigo !'alPp:resenltiano la! eEfetitiv.a im,po.r;L~iooe, perciò igò.à <ledalta fa, ipanle dD e-spar,baùio.ne ohe v.i è stalla S1U og1lli gen•erie ,ruJ cereale. l'M:PORJ'AZIONE NiEITA Frumernfo. Anno 1922 1923 1924 1925 1926 Qu.imltaLil 27.035.750 28,621.840 22,725.105 23,353,900 21.000.000 ,M.,ecLia amua altn[porliaJta, QL 24.. 548. 91 9. lln ques,le df,re 6o.no umi-e ii.ndluse 1€ ,im1p0Tliarzioni di ifairji!Ìa rdii iinl.ll1l1=loche illl q1Ualohe aiTl'no coane nell 1924 .h:i 5uperait0 :n mi1li,one di quiln'ta1lii. . SeJ1dla. Amno Qui'1llta li. 1922 300.540 1923 294.650 1924 82.530 1925 194. 160 1926 ? Mo&.a a<T11I1,ua il1TlfpOII'baK'..l.ia 217.970 Avena. Anno QuLnb.li! 1922 I 1.154.()00 1923 1.597 .690 1924 874.150 1925 1.250,620 1926 ? Media arnnua :,111fp<'rtala Q_,J: 1.219 265 Mais. Anno 1922 1923 1924 1925 1'926 QuLn,la]i1 5.042.800 4.386.360 1.212.160 1.608.850 ? M<e.idili annua imipor;La-ta Q.Li 3.062.542. Com'? veid,ialmo che ,ba:1J1Lo il fru:m'?ln,to. quanto la .segala, O'mzo, l'avena cj1 ~1 maci.s isooo slali abbc,n,danlemenle i1111iporlh'.i ·,, Jrt.,q;,, ,il ch-2 yicne a isuffragaorc IPi,enJJlll'?lrll.e la mi.:i a•s·.,erz.:orn~ che la. wro- <luzic,ne rfaP)ama non è bastevole p'2r i b1S0j(!ni. A:bbi,1lmo lj:">rÒ due i:;,rn,dr.<Lli cl,,e vetrngono 051pc 0nlail,i 1 e cioè: IJij n;·<:o i,n .ra- :!iooe 1n10d,:11 i.;~r alnno inei qu1ltro am111i 1922-925 ,i:J q.lii 1.023.092 ~ Oa ,pallata eh.e fo 1p,u.ree.isll)~ir,lartian ra(!ione di qui,rrlali 1.691.200 ipeir iaono l!lei ,qua•Llro anm,j,sopra ò!albi. La fo1v:i n.c1n ha espcorh1Z.iie:n':e! tamil.o metnO ~on.e, ma è Wl pr,odioitto che senveesclusitvélll1Wlllte (P0I" !'uso mterno ed è conwmail,o ipr.im;ciu,alltm~ dalllle pqpoliawi,oru de.'lll'ilitaliai merildacmale id iinsuil:aire. Ma ipuò ,daa,si dhe quadouno ,cli izrrote ia q·u,e!sti .daiti !J>OISSlli ifonse pemlSalre che le CO'lbnie soi~getite ,ailll''l,ta,liìsai.amo cli alikito a111L'ltailia 61bes9a icoll! ir.ilmett.ere ~ le llllllJal lJ}ainbe 1die,i, 1!1aro !P['O!d'Oibti a.llha, madrepalbrola. Coll!or.o ohe 0:tamino ,dii qiuesle llti:>ie per la ites.!iai Ue ISClalooilnsoubiito ~ froote a q,Uleste. ciJfu-el dhe IÌlol pr~ ,da, pubbl&cazilcm.i .die~ iuhl&i e~ del ~- w dell1.lCeoJlorriled' lltiallri:,ai. GllRIE1NtAJIICA Q.uesba .OoÙJOOÙla, lha, Uilllll wpenfidiie fberoosrta-e 1dm km. 600.000 ico,;i. 225.000 al»tanh, ,peiraiò (P0I' OI~ km. 0,4 abìtiaDti, tLa, ir.èlaiz.ì,one idie!~ R. Umicio per- .il 6e1"V-Ì,zi a1~ari (d'ellla, IV.II'~ è ,poco· ,deb'.agliaota, come {P<u.revii som:o poahiissiane oif<re sulia procLu.m,o,ne. ,A isUJJIPlriir'e a iquesle ma!II.CalIIUsaxà benie ohe i,o or.:u,,ou-.hil 010 <iichian,ai:àoru del irefarooire, ;i(], qualie oosì isiil espTiÌalle: « Vi .s01110 staJte negi1i. ,u,lililmli, amari dellla ~\OOirra~e cereiaiulco.le dv 111olev'o'le aniLi1là, ma con ,poco successo e con i<lli;a-' stroro eff,e,Lto ecOlll.o®oo, lllOID:OIS'bamt..e l'impiieigo di ,ffial!lO d'OfPe.m annlful.are.L'aJt.liu;ai]e pdlwt.iica .cl o,g.am.a.J:.reiiguiaa-d.aaiit.e :i cerealli, è dilfeiniswae,-s,seaooo1 v.ietata !l'~azioo.e, daJta 1ru soamsa 11>roduzione wi IOOill11rooto ali falbb1;.cigno. In ,ail.buiM ainma/,e si .consen le 1l'eispontaiziO!lledeM'o,rz,o in ra,glo<ne d .r ! 'c.;,·'.'.) ,dlc1l .r.aiccol<to ,docvrulo a.1' favore de\!le ;pi.ctgge. iEsisendo Ja pr()fCiluzi,cme ,cful grano, il!l Colon.ila Lra•scu.ratbille, si 1d'E!IVh2nporl'3Jre q1Uarsi ,per .r intero fabbj/so,gno. N cQlllSt,mo .at!llllualle è UiD. a:n;z,diia di 1 1'.20.CCO di .f,n1m0lllto, -olitre a 350.000 q I. c:Li c,rno. 11 ri1s\, t1a se.g~4.e, à 1 ig,rano1c,u.rco, =·• che n.ecJssi,bano ,ye,r j\ consumo dev()11'1o ~.cer? lO!lail:meru~e im1poirt.ati, non ess.,n,dr«i 1ln Co1lon:>a passi1bi1l1là dj IJ)TO· d1.1zione , ' L',e11):nenito i1111.h<Seno oon:sU1tna oin m12d~ l<g. 60 dr. oe.re:il~.,a!U',ruruno 1p0r ogni abi1.'.:!nfo, mwtre 1gì]i ilia1liani collà Tesid~nt1 ne col!lmmano kg. 200. E' oe1:to ohe se si T;lltsC:,rà a,d aumenb,re la PI'cduzi,cme, ia.1t11tn.wterà !Pure sem- ,,, : 1".ll ~:ile il~ con.s,umo. Alùhre tprddwom aJ~ricot 1e che pom.arn,c €'ss:ire prese é,ncons'd.:·razi.r-.ne l!lell,Da. ,tie.lacielne 111.on n.e esi\- s'.cmo ne!~la Ccaoni1a.1Ci1remaii,ca, ». 1lRi'IIPO:LITiAI 1JiA La TTUjp()Bllalttita. 1h! llllTia .SUjpenfocie 1teri·~tolI1iall'e di 900.000 k,m., cOl!l uni 1J>0<p0Ùi1zi;1c.'l'..:? di 550.000 ~rudt'Viidiui, <perciò l\lTI afk.lhiimento de,1 1 0,6 1p,er ,CJl~nifiom. I ,dati dhe ;,o qu~ preserulo sono 1d.zl dobt. Ugo de Ci·!ihs, caJpo .de.lita S'.!IZOone cl.i sperimen- (Ja,zi0ne dcl R. U[:f.i!oio IPei Serviizi aigr.ari de. 11111 T,n'fPOlli,tacni01. La cc•l !Jilv,azi,~ dell Lru.menlo è foiLLa su C:u·ca 10.000 e'.1taori dfu ,s,up0rfioi,e e rende iin m~dia 40.000 qll. cl.i ,graioo IP~ iamno, percilò· 11.unamooJi.a <li, q1l. 4 1per eL!Jait,o. L'orzo vi,an,e coltruvait.o s1.1 'lllll.a m~p,erfioie dli 100.000 elbairi, 1Con un.a medùia di ' l

L'AVVE.i\l1REDF.L LA VORATOllli VIOLTIPLICATE '' redeli a mettere al mondo molti figliuoli. Il ·a i denti e 6om6e in mano,,) non hanno·detto però •• duce.,, lo ha felicitato .. come possono mettere al mondomolti figli , con cinquantae quarantalire· la settimana. prodru.riom.e <liii gl. 450.000, Oott'l'~o«ui.oote aid una media ,dii 4,5 q1. per ebtalro. P~r l'a.giiciru oamhiental1ii non è ,da ~pe• t'M'e una m~~,ore e,stenS1<0I1edenda superlLi.oie ~i.at1e ipeir i1a ooillt:ivairi10'lle dei cereali,. Se q'Ulalldhemi,gliionamento !PO· t:rà ~ otte-nu'to, esso -dowà ru(pemldere esc'lius,i,vam'eilllle da.Ll'i,n:creme;n;to, j>011fezoi . namemìbo e sele~ione del~e -semerutà. CORRISPONDENZE Q.uam. La counidtà ,in questo 151pul'ii~o nuovo; coomaità e lffi<U\Sl:JCa isun,copat.a, iUlusbre riin111e\_,,<ll,11ro (IlJCi!tohè 1S:\gtn!01T pr.esiide.rlte 1dEiUa U. ,1. IM. S..... ,~alslcilsba! 20 .amati, ,di .redfusione in tma• casa dii pena miliibare. « A 1BeNdnzc.n,11J l'~chiiestfa, o<mtlinua. Si conlfeiima che la conse~na rlu latta dal comandante della ,Gendanmeria, dN'wisapula della Direrio-ne del Diparfimenlo di P.oUz.ia ». il,'ial'.foaL~ pcd!iitica <loganaUe è di,redita a'.d ~di,re il'e-spor,ba,zi,ome ,d:ei cereall:i con dia1Zi proibH~vi. dhe .som.o <lii, L. 70 ial q1l. per l'orzo -e :L. 100 ,per qJ. wer iii fu.umoo. lo, meirke Ql1l vece è facillita t a 11a, :iimlJ) orVazi,O'llle,con gra'V'a.mi ,do,ga,na,LimoLho miin.ori di. qiud1.1Jii. un vii.gore .in Jita1Liia.. Ja ooooumo ,de)I f.numeinio ·è oakolato m 100.000 qJ'. iq,uaJsi in,re,r,aanen,t~ OOOSU· malti, lda.'!lfa 1p01po'l 1 ruz.i:one eurqpeat (,20,000 ahiitm!.ii) e chiilil'eil~. Lai jmlPox,l;az,i,omie ainan,ua è oatllc~alta ,sui 60.000 q\. . IL'e~mento iinld.;ge,no (500.000 ,abitt,a,n,ti ciirOO!) C0111Suma ,er il'' a&en~one quasi escllu!9:ivaimente oo-ro, 400.000 qL circa. ~- f!~g.alst IUll IOonlsum:o jp0r [a 1Se1nUnai e J,a a'lriimlmbazione -aauimalle ~ oi.roa 220.000 qtiint.all~ ne dilvi'ene che éil' ifaJ:,rnis~o ,supera '.il i 600.000 ~- !Pec coq,letare iiJI ifuh. biisogno ,d~Ua pqpollaiz-i.onie ne ~omo a!mtPomba,tiiciircal 7-0.000 q utn~. Un :prod1 0ilito piil !lJll1a cem'.ia~. r,lalnz-a ne!lilia T,r,i,poililèamiiaso, .no ile dlfuve, che ne'l 1925 ise t11eis01noir.a.ccolhe 230.000 ~- Le ,a/I.tre!J)rOO'\lZ1M non IS-OIIlo per la lo. ro pooca en.tiità Id~ di-essere' ,o1"t,rut,e. . (ConJi.nuaJ. lJIOTù. U irdtlll ti Il stablll111t1 tmlll arredato per tratra li commissario governaliYo di Inlerlaken ha spiccalo mandalo di raltura contro ;1 direttore dello stah;lime~lo di lana pettinala (Kamm. garmp unerei) di In,lerlakeu per trulla di consider~,·ole importanza. Il ricercato è 5lalo arrestato gio- ,·ca1ì sera (9 febbraio) dalla geudar. meria has·leese. Egli sarà trasporla. to ad Interlaken •. Questa la notizia lacon.~ca de.i quo, tid'ani. alla quale gli operai della J{ammgarn ~ e la popolazione di lnlerlaken avrebbero da aggiungere parecchio. Gli operai sless.i non, Ye- -clon0 proprio con gran rammarico il loro clirellore scomparire lra quelle mura che fanno vedere il sole a scacchi. Egli aveYa infalli adolla... lo nella fabbrica un ~;sterna tanto in~·uslo quaplo Yergognoso. Operai franchi e leali rurono me~si sul la. ~,r;co op.pure solloposli ad! angherie fìnc11è preferirono andarsene da lo. ro sleo«.L r hen visti erano sollanlo coloro che adulaYano i superiori, che face. ,·ano i delatori a danno dei loro compagni c che di lanto in lanlo rcgalaYan~ agli imp;egali supc1''orl formaggio, uov~. burro. lardo ecc. f)i dello ~candalo il cHrellore cra suffìcicnlemenlc informato perchè già ripe!ule \'Olle egli ,·enne rich "cslo ·ed im·italo dagli operai sle!'Si e rl.11 iindaralo cli fare un'inchiesta. ma egli i,empre s; scusò dicendo di nori n \·er t en,po. ?\on r·era quindi altro da fare rhl· aclire nll'uffìcio di eonciliaz·onr. ~fo il ~i·gnor direttore Granlz s; gunrdò b ne di rompar·re alle lrallali,-c .. \I suo po:-to ,·i era un imp·el'nlo che nnl,,r1lTPrnl<> di lullo ciò che si rlo. Yeva lrallare non seppe nulla e non era investilo di nessuna c0moclenz::1. Di'· e,·~r co,erell,, app1.r; rono però rhiaramcntf> dalle t1·ntlaliYP ma!grn. clo la f:,fi'cn ,1,,.lla dircz·o 11C di mc'- lrrr- 'ul Io a lacer<>. Fi11chè gli operai Nano i coli :1 ~libirp · ., "1od· ciel <Q"no•· <Ì1i·elior Granlz, ne~suno ci tro,·ò da rirl.' rP, () :, rl e 1:-t~- \. nronri,,1:w·a cÌclJa _i 1, ·,. • • q>rlc ;1l1Cf!C1<'ri!:; rli un::- < Of.'.Jt1za eh<' s·agaira infor)lo alh r· ~ 'fah:l,. ,,·r1 a di l'll n:dicm"ino. Ull r·:1111),·ar,,, "o a,·,·irrc. F' n, · «; 1. 1·io W'l'Ò clic «l' 0P"l'ni enh ·no lulti nel ~indacnlo p"r ·r;1· ~i cl e il nuo\'0 direllor" s1' n·da C'Ostrc>llo ad climinarc> soprn~·i colti. \-ali dal Granlz. f ederazlon2 svizmoapertami ili Deliberazione delcomitactoentralg Il sodio Schweizer Gofflieb, libre!to n. 26,868, della sezione di UerkheimBoH_enwil, è staio espulso par opera di crumiraggio qua1ificata. Egli se n'è andato dalla fabhica di Uerkh?jm senza nemmeno dare la disdetta per fare il crumiro nello stabiJ:mento di t:nlori:i Zofingen S. A. cercando di indu·re altri compagni di lavoro a recarsi pure a Zo· fingeP, a comr"ere l'atto di crum·ra~~:o. li Com;fato Cenirale, Bi Da Gfnev•a VITA DI PARTITO L'Assemblea della Sezione- Socialista è convocala per martedi sera 28 c:orrente al solito locale. I problemi da discutere sono della massima importanza. Tutti gli inscritti sono tenuti quindi ad ir:lervenire. ENTRARE NELLE FILE. Ci snnOI a Ginevra, a contarli malamente, ~ cinque-cento compagni, cx inscpicl,ti ai! Partito socialista italiano. Dìco compagru perchè, salvo Ja rar:t eccezione di qualche vergognoso vdl'laga,bbana, questi ex inscr~Lli oono rimasti fedeli -tutte ai!le loro antiche idealiità e non lrailasoiano occasione akuna per man:- Iestare a.pe.rtamente e cora.ggiosament~ i,l loro ore-do. Questi com,pagnil leggono l'Avanti! e lo Avvenire. A questi <:ompa·gni non si la mai appello invano, quand·o si ~ratta di ra'Ccogliiere fondi per la lohta o per veniire in aiuto alle nrunerosissime vittime dE!IJÌIilll.fame regime <fascista. Ma, pU!1U1CJiPFOqu, esti colll(J)agni, non ma'i sol'di alfappello del Partito e diella Semone quando si tratta dii sacnfa:i fj. nanzia.ri, che compiono quasi tutti i doveri di un insonitto al Partito, r.i,!li.'utano ostinatamente - clO!n, mot'w.i non sempre fondati - di adempiere al dovere primo di ogni compagno ohe ancora crede nel socia!Lismo;di comp,iere quello che può sembrare un' atto bwiOjqa,Ll.c.o, una ior· mafi-tà, ed è invece tutto li1 contrario: inscriversi nella Sezione, prelevare la tessera del Partilo. Questi compagni conoscono le lotte ed i sacrifidi compiut'i e che g,ìornailmente compiono i pochi e poveri componenti la Sez;ione sodiaLista, per teine-re alta la sbandliera dell'antifascismo e del s,.>- cia;lismo a Giinevra e neLle l·ocalità vicine. Quest'i compagni si sono accorti dal Convegno di Mars~lia, che ~I Partito nostro è iJ ~ochio Partito del social~smo i-trulli.ano; ch'esso, forte ,per adesioni e consensi, si rinnova e [ar tesoro degli errori passati; che sodo in esso sarà poss,biile l'unità socialista e proletaria. Que-sti vecchi compagni devono sentire il dovere di non lasoiare soli, nel duro momento che il movimento. ~ocialisla attraversa, i pochi e poveni componenh la Sevone socialista. Sentire il dovere di veni.re a conclJividere coi colm,p'lgni della Sezione, l'onore e l'onere della ,Mficile e beùla battaglia. Sentire r imperioso comandament:> dell'ora che dice: entrare, anzi rientrare nell~ li/e de] Par/ilo socialista italian,J! c. p. FOSCOLO fS.. CAPRIN. Finita la sua innamoratura p..r la princ:pessa Belgio-ioso, Caprin · - corrispondente, se non lo sapete del «Cor· riere della Sera» da Ginevra - si occupa ora di Foscolo. Della fedeltà st,>- rica dc:lla iigura ài F ose:.olo quale egli !a presenta noi non parleremo: la storia ha ben f·ssato orama,i quel che c'è d: bello e quel c'è di veniale nd la vita d1 quzs•o uomo a cui l'esuberanza faceva talvolta p::.rdere l'equilibrio. E' ce,to che Foscolo seppe _avere: la sc'hiena dritta quando si trattava di difendere i suoi principii - rerchè egli ne aveva. E per tener la schiena dritta seppe anche rzstar rohro :n canna e soppe $Olfrire !o esilio rinunciando a favori che gli si 01frivano :illetlanli. E perc;ò nolerem,> come una sua postuma sventura l'Ello1i.) che ~I. fanno uomini come Caprin, che per lo sCpcnd.io s; adattano a tutte te pa~li, e "anno a dc:stra e a sinistra coa ì... m1tssima indLiferen7-a. Al s;gnor Caprin vo.rc.rmo ndicare un au'ore pii• a. datto per i suo 'studi, a patto che no1 ne d ca male: V'nc.n7o Monti. d)INTf:l LIGF~ZA DELLE PI A~TE , è il tema d' una conferenza che li prof. 01indo Gcrn te-~ii que$la sera. vener<l1 21, alla •Sem'natrice . (C.trand Rue, 19) I soci e le famiglie sono invitati a partecipare numerosii. Da Baden ASSEMBLEA I scoi della JilodrammaLica Idea Cammina , di Baden e Tur6i son◊ cor· vocati r,er d,cmenica 26 co~-.' mese, alle ore 2 pom. al Restaurant Rhc.infelden h Baden. i\e~sun de~~ mancare. -o-. La festa '.ndetla :[ giorno 11 c.orr. al Restaurant Enl!el in Ennel-Bader>..,,' ha :,- vuto un esito feliciss=o. Il bilancio ha dato queste ci[r.?: Entrate fr. 420,50 . Uscite fr. 170. Utile netto fr. 250,50. anco Un sentito ringraziamento a Iuli.i CJ· loro che volonlerosarns-nle e disinten,·ssatamente hanno ,prestato la loro oper.1 per la buona r1uscila de-Lia festa. I,! s~retario. Da Luee•na Colui che si reca jn Italia in quest: momentii, 111J:J(n !PUÒ fare a meno di sottrarsi alla prima triste, profonda e dolorosa i'll'l/P11e"Ss'.ioncehe s1 rpuò riassll!ffiere in una frase-: Tutta l'Italia oggi è una immensa ga·ler.a. nella qualle scorrazza e strombazza il fascismo. Questa è la prima impressione che si ha andando in It;aliia in questi -témp~ cLi diecade'l'.za oiv:le e moralle. T10rnailo, dQpo una rellatiiva.mente Lunga assenza, a Lucerna, <:erco di mformarmi sul:Mo del mowmento operaio italiano l,QOa.Je e vengo a st.a.biliire che non esiste iaJ,fa~ti un'aht~vlità appre:zzabdle. Salvo le organizaiJioni cLi mesli(>re, dei par~tli d'avanguardia ruo,n se ne sa più nuL!a. LI! CirCOllo dt Stu.dii Sodiali non esiste più; però nessuno degli opera.i che lo componevano ha tradito e si è venduto al fascio localle. Ohe -ili d'ascio veramente esi,sta o meno, è un po' ,dwffioitle afferma.rio, po'ichè tutta la sua attività è conoentirataJ nelle mani <la un oerto suonatore dii cla:rinelLo, del quale - intendiamoci ~I suouato11e c non iJ da!l'm.ebto - ,non faoci~o il nome; ~I poveretto è lan-to crebino ch:e vedendo ·ilt suo p:olco rùver~t.o nome stampato su di un gi-ornatlc! potrebbe insup?r· bi.rsi. Su <lii questo s~gnore se ne dricono -:li cotte e dli orude, ma attendiamo ancor.i un po/ prjma dli pubblicarne tutte J_e caratter;stu:he. Pe! momento d~ciamo solo ohe egli venne ing~ato come suona.lore di clal'metto circa 25 ann!i or sono dal m3.eslro FumagaJiLi a Millano per· ill concerto del Kursaal dii Lucerna, do.ve suona ancora durante la stagione estiva. PalrioHa daùle un~ie d~i 9iedi liino ama cima dei ca.pelLi, per dare un grande esempio della sua devozione all'Italia, scoppiata la guerra Lui, fedele al suo patriottismo, rimase 'lra.nquillamente a miagolare col suo olarir-etto al conoert01 del Kursaal di Lucerna, e nulla slagione invernale a spassarsela - come fa tutt'ora - in passatem,-pi tutt'altro che 6nteDleltuali. Duranlle la guerra, in uno dei non pochi viag~i che qLiesto signor, segretario del fascio di Lucerna faceva, fu arr~slalo a Chiasso rparchè sospettato dt spionaggio ai danni dell'Italia. Questo è l'uomo eh-? -nega il pass1porto a coloro che hanno lascia1o brandelli di carne sul Carso e S. Michele. Questo è l'uomo di iiduc.ia del fischiatissimo console di Bas',lea, i.I quale console, naturalmer-te, non si è occupato d1 guardare ai.ò che racchiude questo «Fasc!ione, di Lucerna, ma se non l'ha fntlo lni la faremo noi, con la lagl~~te arma della verità, mt'llendo a nudo tutto il marcio che racchiude. Per intanto abbiamo afferralo questo sem.i-analfabela p2-r i! cravatlino e n,M lo mollcrrmo f'nchè non gli avremo slrapi:-ato la maschera, per mezzo delb quali ·•:Padrcne11ia e lorlup.:na con sm0dafa all::ag:,. sulla colonia italiana d1 Luc:nna. Da San Gallo La locallc Lega reduci 1pr1Ylel.airi <lii guerra, riun;,tasi i,n aissemhlea rl 12 .corr., deliberò, a.l:l'unanLmilà, il ri,tiro i!.aoito del rpro,pr:o delegato del! Comiitato pro monumento ai caduti i.n guerra, già residenti nei Canton; di San Gallo ed Appenzell1o. Con ta1e gesto afferma il pri,nci,pio di avvc-r~ilà cvi lro lu~te le guerre di finaJlilà nar,ona-le-ca pitalistiche. E~sa r.,vo,lgc ,a,: compagni cadLtti nel11a. lrcmnda ca,rneficina ùl proprio saUuto riverente e commosso. Lega Reduci Pro!, Da 'WintePthu• Nelle due ultime sue s::dule il Consiglio comunale concedeva la oitl.'.l.d,nanza ad altrz sei famigl'e di cilladim ;taliani composte d' 22 persone. •Si dice che fr,1 :Sii acct~!ali vi sia anche il padrone d1 casa del capo manipolo della nd:Zia e console Fo ana. 1\J'aturalmenle scnr> dùacchie1e, come quell'altra ad csemp;o d; i.ncolpa,c ancora questo signore di essersi anzi lui stesso :,:irest.1t•J a fare le i:raticl:e per la buona dusciL1 dell'esito. Ad ogni modo s;a come sia il fo.lto ri-- ccnosciulo ~eneralmente e che dal lempo ere i fascisti hanno imp;anlalo le t<=:ndc a Winterthuz e.on relativo uffic.i0 di spionatfg:o e di reazione gli. italiani che assumano la c·ttadinanza sono au• mentaLi in modd straordinaini.o. Ma!! S<1· r.o ben spesi i, soldii del popolo ~ta,lian J. -oPer vari •motivi, J'assemblea de~la Sezione socia:li!sla che doveva tenersi il 26, r, rimanda4 a.I ~orno 11 marzo. I co.mpabii favoris::ano prenderne no· ta. 11 Sagrela,rio. Da Zugo GEZIONE M,ET AL~URiG I CI Riunione dei fiduciari. - Martedì 28 corr. a;11,eore 9.30 'in ,punto al «Cafè du Nord». Si d.olvrà dri.scutere sul prossim0 Cong,resso del 3 marzo e sulla risposta che dovrà dare ili Comilalo al,l·e proposte delil'assemblea generale. I Comitati d.?:i Gn~pp.l devono iuilru-essarsi acd1è ogni officina sia rap,presentata. · Questa r,i,un~one è del massimo interesse e tutt,i iind'istiin~te li, fiduciari devono prendervi parte; le deoisioni che de~ono prender&i. interessano tanto s,in<goli c,olrr\pagrii quanto 1le Sezioni. ASSE!MtBLEA GENERALE DELIL'UN10t~S. Sa1baito 25 corir. a11le ore 7.30 ai punte nel1la sala del Gasthaus Wii:dicLer. Tutti gli aderenti a.Lia nostra organizzazione fanno parte conteimporaneamenle a,1,1'« Unione -operai.a» ,ed hanno. perciò il dovere di mtervenire alle asseimèl1'ee ddla stessa. Ai corniitaili dei singoli Gruppi ed ai 6du<i.ari raccomand!iaimo v'ivaimmte d: fa:re la più in:tensa -propaganda perchè r.es6ll!IlO ID.aJillchialJ'assemblea. Da Loo■rno "PR!IS11E AilTiìUtAII.JlTtA' CroruaJCa, it.rilste è queil:la, che si_ liegge di questil ,giiOl'lruJ sui ®W'malll,diiii d'i!Lferem•!..i 1PM'· oo ddlllia: Sv,uz,zere. J>,ai~:am :neà'a ipeir la stoiria -<l~La, tlraiilizicirua:le =pl!ballfutà cLi, questo -paese, Viilzi·o cli lo.rana. e ,cli, aneb~dilrvilcila111.o fu-equeinte- . m/eln1 be ii,l id6ritroo id 'c06jpi1!.'aJL~tà a ,pers~u:'- ltialLi !Polll:Jbiioi! !e d .a ,disentloa,i, clie ;devono isott,r.a1r5; a,I ,giiogo m:itl!i!Làire. La &ÌlaiII!!JJ'al i.n~pr,ilsce ~ dlibaibt:ii!ii ~in iP'1"0 e ccrrubro a~oper,a'tio ,de'l ,ge.slboIÌlncOlll!Slil®!r.a.- to idm un ccim:alnldlamite 1dn IJ)Oliaiira; memiLre i. id,uie ooi!ldalti, ,diser~ii :ilàai~aaini pa1ghwainno ,iii !Otl"o aiL:io •di lil]1us.iioinevenso ,una os,p.:\1/aili.llà i n~, ,ma non ~O!Il<:~sa,,1con pa,recc~ amtruii ,cli iga11Jer,a. A ldhe servono twllbz le !Poiliem~e, ll'e vnd,a,giini ,p.er aissQ<Lairela .r~po,n,sabill<Jlà di queisltt V'iiolia0i,cmedii otSpi1tailitt.àe ,di dfo:i1l- '!.o ,d'iaJs~lo, qu,a111,doai!lle due v.illbime del! dii I gasLo e.i oo,.:, ai~lende alflcora llJ!llaipiù tLrLste SCT,te,da,vcrit!a ancora -più dahla siibua. zilo1ne é\lJ1C111rnaipler,~na di fum0ire 1paitrro e da. ,mamìia guerr'3•fc..ndai:,a che ,p.01"\sa,do-no ~li 1 QJ1ga,ru ,e gli.i uomiio~ del! pa;r!tito al ,gove.iino dal loro ,paese ? ,Td,;;,~ cid:',ssz,a 1p:r i ,due diise.rta~, d~- fe1;,e,s,',r.i,lida un s:icro <l~~blo d'c~p,,ba.lièà, mè ma; •più si é:'J•;:,à !!a .lcro ,s.ml!enz,a d,i •pena per i.1 tcmla t10vo di scltlrars,i ai vo• lerJ ,deil CGJp;ibah:ismo. 1~, ·e frt,tc• eh:: il •rens,:iire i<1-blma esdhin:i. fr1g:F1tà •a cui Sl.::m0 so~lOlposle e!d e• '·;: .'e ':: •:.fà O''l'CJ1ailetradizio,ni 1di CS1p11!a.li1tà. O~i;' 11 t.:-~1:Lizi~.;1.~ è socanp.a,rsa; oo•a .rea.z:c,;i"?, s.'•1 r,;ure i,n.d'.rebL:i, fa cc~JJ1~ie.ra gesti am'l:1pa1li'::ai uom1ni dl!loarri'cali di ,FM rispcltare le leygi e del' e quali dovrebbero ess~e la 1fedlelc e g.airwile aspressione IMUTUAIUTA' DELL'A~NO SESTO - Oo.m~, 131noh'zlu e.s.pUJ!Js?o - No, sa11anto ,clirruss.iionanio. - E pe.rchè? - 0:i,p:ra.i', 1~!;aintiipatr.ioli pa.gaivam.o li! ,quote soc:ali ,re~cdaumemte; i 'J)allr.i.ati se h facevano PJ1:iTe dal!.... Co:nsolafo all'epoca. dellle e.lezivni snò:iiji_ Come vedi n:m è ml'luc sc,cc.o,rso, è ,mutuo faisci.sta ')}ro ellezion:. - I fu.~ ,p:-rfeil lamc.n<le ,ra\( ane, ma i,n. somma anche lnro ,non hanno torlo, ~miil.a1110',! ,1,..ro pr0s;dcrmc. -< Cc•n che .... ? - Sì, ,qu::,l lj)a1triota è 'lln buon socio !Per b cr,s··d,A:a < Crmba,lt0nli , , ma pa- ~hi .:ilme·n !!li ar.rckati de!ll~ ouo1!,e -socii.11; ddla " R'.)cluc; ,,, • - Ho ca,i:i••o.... ;fl~ra ew;iiv~ ill mutuo . soccr.,r.rn <le~!a m-n 1I1az.'n,n-a,lc! MUTUALITA' E PRATRIOT1I ALLO SPEOCHfO MU:•;c1 s:inc•'"''.l·. :i, s~{!incri! La gio1Venlù ~oa,p'.~lish ,cl ·n c:i,;:-ell,: .ieri ha pontalo 1o spirdo nuovo dei tempi. La de:moorahca mu'u1l1ià ha fina•l,memte. ,t:nate 1e cuc::·,a; via '.".l. ~tu1Pi<daed ò,m, be:i'ile :i,po!"Jt'ci•à' ; pa,i,r' .,t,' 1d''•'l~egno h:unno 01:::afo h nuov-1 fcmmulia mutuaile. Bene per dio, appC1v·,:1mo aincbe noni E~1i:-ulsione ,per i,! ,sc.o:o a1n.V1paLricilla1,per r~ipol3'.hc, c,reipi1J'astrc1Ì"!~O... ed es.pulsione J.nche ,i;.r il soci'() ohe 1 paiga d,i jprO• pr<a la,s:cJ. ,:e qu"•le <;"c[.:i:Li. Vrilv,a1LaISLta' fatooila1 e ,qiuel·ha, ideil oaime1ra1La ! Hia lia. T1èootita1,dil1rmder.e ltlln ,~o ICOim:JCO CO!ll cimdla,n~ IOéllll'Ciioire, 1sii~·OTipre- .sòdenbe! . . Camilcillà e um01T:Jsmo tf,aicil!le ? Faiciiltiss-imo., 1bais,ta iafvene LSol1tiaaifo1 'll!n.a tpiioodla, ,*· l ù: ts.ajpelI'l 1 o de.Te. iP,l'e<rc;gJall,i1V,a ,de!] 1prooitdelllJl,e .OaJllle,r,ala Bov.i. Da Belllnzona ITIN TE/MA DI iAIRiBITiRiLI 1Rilf e,retn,dqcii ia40,'~o fart/tolv.i ne/1.1-o scor.so ctllll,merod~1 ~•tmo rgnlOII11llal1e,,ril~- d.anLe le rcOOl!s~gtm Jdieal ,cllue, a/lu>inal d~- ri, a!Je- autoriità iitaili.a.n:e, ,l'inumano arbi1ir21o s1 è ipr,Cfpalllaifo ci'lrt.re iii! Oamrt.one, e moflltli ,~fu oounmelnllla!ruo iill. JalbtlaJooilo se. V'e:ramen,be. IDal!Il,e IJ)niÌme 1111.dmielSbe è s'.ai'bo .~Lo che 1 1,a ,r~ 1cl!eri, ,d,ui 1dtilsi~lartiil ailla ,P,o'l6:Z;a àitaiLiiatna., è a'VIV.enuta per oper,a d:eJ, Coanalnld'd idi! .g~1a, di qiui, sen,. zia llloejplpua'e imt.e?,pie91la!re lllaJ Diilr~1cm.e Di~ patr,lfilmein!llall~ idi:PIOj1ilzrila. IPiaire clhe !diii qu~ ~ falrlbiltraaile J1le ~ iatvrveiniute ~ m eipoohe q:u-,eloeld'dl, e dhe siialn,o -paissail:e SOl'.illo si·- len,z!iio, oc.tm'e ipua'e. a!IIOU!llal ~ fia, ia.vven~ ne ll 1'iasrres.lo 1diÌ! tU11 ,mura.to:re ~o d,o. mé,cilléia to q,uì ,d!a .m:a1lrt:i. ainn5, iper tl/OCll ,a;ver pa~11fo un idebilbo 1clru ipen!S,ioine •sQfmIDii/nista-altoigli id.a, 'll<ll nisLo.r.a/nJl:e i4.alll!la:no, e si vo'lievoai ,da ,pamt:e tddID..1a, ig~ m'Vliialr. I o iaibu.siMa.menlt.e .im 11 t..a!lrua., ma. il p.r,on.'to im!tleirrven!Lo ,deil/l 'IOt!l. ,PlllOflu,r.aJt.o,re ,puhl,Llloo, ~fil!Pedì U 'tal11hitbri10 dh'e .si ,voile= perpefra.. ~. lfaiceinidio trianetit.ere immedii!aroamen!e =n l,ilber,tà .iii imallicalp'iroartiY. tR1ibOl111lialn!do iall.11'.o 1S1ClalI1klallio otdiilenno, !liult!i ltl,i onesti; ,se,n:~ diisLinzi'OITTle cLi naiziison!2rii: à e di• tp3tnhi1 1,o po'lriro:Jco, hiam.nio cvwamcmte d€1pkma1to al 'l'UlpuglTllaJn.be lalrlhiitrilo, quaintd,o si u>ensa. ~ j ooe Jpoiver,i ·giovam~ v,a11W,O nlncointro ald una g,r,a.vi.s-sima. 00111danna che lin base al Codice miliiare Hailfaan,o ,p~be ,as:sere ptii 20 alllllln- ,diii roolusione. Il:~ fo.ltito [deve ,es:se:re!I)Qr11la/fo .dav,ain!ii al Gotvenno ~. e iffors'iaaiic.hea Ber-rfa, e sii ipatt1lia1J8ià1c1ia chi~e l"mte:rveeJ11bo iim vwa. <llijplllonnait4loa! ,del G01VePno SV<izz.ero ,per ,c'L~ 100.llGovemo illa'1tano ila 1!1jCO!llset.,<Sina. 1deiJ,due ,cliiser,bo.rti che: r.ingimi'ba1m0I11te- v nmer•o cOilllSe,~ aiLle au- ~Cir.'.itàddl Il•o:110 u,aese. (10almjpa <ia,v,a.llJJ,o ! - IN. d. R.). lìl idia,i,trtod 'a1sùlio è saloPo, e1d è ,sam.oi,to dallll.e ~~g~i sv.iz,zere, e diati, ilinartl.aiti t lniter,na. ziona 1 I~, e si idomatnd,a d-a ,oign~,ipaml-e1~'ll- ' ~tizia z:.:nza debdlezze. S-eguir.erno igli a,v;ven,il!lllemlbi, eld ialt!.enideremo COill ;tutta 'la ifj1duo-bi,che abbi,amo ne.I Gctvemo S'V'iizze,,o, dhe l1ai giiusllizrua -!:-;..a il sopravvenbo e che si possa ri- . ;11.nfare la vita a due giovani ·che hanno s,µerafo s~o neJI' c1i·1r,iLtdoi a1si1J.o,,semza commel'.er,e aliloun ,a,Llo ccimume. Da Lugano ALLA RiLCER QA DELLE R!ESPONSAB!ILITA' 1La o~~ei~ al'l' /Ltailila dej due ailp,i,ni èi'1serr,Ucrèr: Lul•l'OJ1aC1~g0tto dii,,dri1sous,siQl!le mil'ia shimpa del T1omo e della ConJede- ~·a,z,\CJine.Tubbi·, ,cfio:lalffio tutti, i g.i.or,nali, quafonq,ue 111~ si.a ~I pani.ilo, is!Jii,gmaibi.zzano I' qpea'albo delLa p~ila ticinese. U,u•a •debdLe difesa de!! ioomamida'lllte idei. la iGen.d,anmeria l'ha falLla 61 Dovere di Bel'Jlfmz.o.na.Ma a,d esso ha .già n~spos-to eta1uruerut:en:ne:nAi,el 1connunioaito uH~oioso de.I Cc:nsil~LiloFedc-re,le, da no,' aiia~o inel numero scorso. Anche cc,nsi:l.erando la duserzi,one un -r21alo <:omune, ne,i. co:nfrOlllti dei cLue disertc.ri. doveva.si agi.re co.n tut4.e l·e fc,11m-a'L'1olàhe si u.<.a,no,p~.r ti delii.n.quemti e non c~•nsa~M'!l' ipso facto all'llali,a. M1 ail cCJ1.tra1J1:~, Libera Stampa nel suo ;;umero cbl 20 oorr. ,scrive: q Si.amo :,n grado di .afforma,r.:, seru,a ,tema di smonltt.a,, ch2 i due disertori consegn•:;ii all'Italia dal Comando di Gendarmeria, si rif-'ula1ono di rientrare in ,/fa/.'a, anzi che aveuano domandGlo di poter andare in Francia ( dove uno ha dei 1pairerubi·ed a'vvva già tl".11\: .r i,to i,n ~ean- 'JY.l (P<'.iSsallo) dando la prova di possedere i n ezzi su!ficier.•ti r,er l v·agg:o. « R~suLrerebbo cosl •prO<V.1taanco,ra Wla volba ~a ,perf'1d;1 dcl s:•:!:nc;r Coma.nda111lo delnia Gemda,rmer;,a; . H Gfomale di Gin~vra ha da Luga.no che « c1a Lnform:tz.io,nl r\cevul.e da MiUano i due disertori Enri-co To!}di c Ca:rdoilel1i Teodoro, ccmse~n.Ì1Li dal! Coma,ndo ,cl-ella Gerrdairmeria rulle a1.1,lori{à ifalbame so- ~o illl priigione .in qu~◄lla ciUà. Il g~cLice us,t11u:ttc,re mis1illare ha a,perlo un' inchies.ta. SaTainno tra,doLli davanrti il C0111,s,ig1i,o di guerra. A lorrnini del Codice peniaJe m~h~re 1tali!a,no sono punihilLi con JJibera ~amp.a ~ clie inon Vii è più aJ10Ullll ,dlu.t,b:ilo; 'Ohe\ 1a 11'0~ <Wl 1 fiafbtfaidoio irwaa1& iw'll oolmta.lllidoote idellla, Glein{d,aam~, e ,dlidrulairai dhe la oosa elVlra llJillla eoo ii!nJ iCniaa11 IC~o. IE nOii neJJanen'..re silalm:o ~ ohe va.o ~. ivqgiliiaJmo SfP'l!ll"éla' dhe ~ ooq,,a.- ,gnii lbilcine!slii !11.<J!11 tdaanem.biJclilmla ,diii fiair iruoe ~he '9Uil .d,ue oasì ~1. NEIL IMICXNOO J)ELJLE SPII/E 11 Risvegli.o d,i Gimevr.a, fni ae allh-e cose, (Plthbliiba: « •... iE ~olii,dhe ISÌBin:o in tD8ltieri',a. di SpD<.\'n~gio, isilcoomle ~ <visto fn I) •. bera Stampa una ~ a; .._ L. Lu.zii e ci! llili tdiioe che ~ sii ivede cM Lrequent.e .a ~ e • ~~ ainatrahl;oo- icred6lamoi iu'tile aivwirtilre di.e d.allJl·mca,rt,o 1<M iproc,esso diellk< bod,e di Zurigo, ,dia aoa: ~lto a. 8\IO tempo. risulta che Lelio ILuzi ~ cei1bamedie, un i-ndilaat.iç,ire &llllla ~- Tanto perdiè ognuno ,Sla(ppi,a, regoltiatn;il. " CeI1bum "'Otl'tr'anlmc?' ~ m pac.e-, ma ia: oococli2'onie ~ soompaiaÌno pw \ sean,pre da.i llllOSltri allli,wnt,i e cl»e OOID ae ne im~da p&!ù ~ Jm ClallO dlilveno ~amchermmno ail nostro ~ ool ~ me'ltere in.~ i~». Ricordi Ogni tanto, quando un uomo appa,'e s~ . quall~h~ · g,io~le o viene sussurrato ~OlìllO '. /C1 ISIII isen,te allllV'a&h clJa: un.a, ocnid.aita, di rn:oa,d,i, si ipensa con mtfiini,ta ~a ~~ ~ Pa_ssato moli.lo ,prossimo di iprivaz.;ci1111 e ,di :J,ott-a. e i/1 n·ostro coaipo è ailt,raversa.itio da. 1U1D. br.iiwl<lio di v-Ot!li.rttà -L • f . ~ ~ ,a rlimlpian ger,e quei IDiOl!DeDlti mentre ci mette indoss.o J,a n.ostiaw~ de} iperico,lo renJden,d10 .maggiol1lllellte u,ggi~ e vuota questa v:iita, 1 di strazi moraiLi e ma.terJ.dr che è la incoloTe vita d'esia.ila. Un _n~e: un~ 4~a seriie di, episodi Vl·ssutri. R.1.evocaz.i,one ,di p.eriool1o sonpassat-i. • M.a islr,ama e snerviainte è ila irebbre del nostro saai.gue c+ie .riiseru'..e a.ncora ,J,a lbraig,i~ ciità deil,la 'Vita vissuta, all!a qW1Jle 'Si dia-eh- . be isi era liini,to per abitLuar,s,i, Si iri~ica fra ,se ,stessi, poi.ahè moMe voi-be ncm. s,i è oo.mpr~, le milllle falsi della loHa, faisi be"1e perchè ball'llll.o contr.ibuiLo a TenJCl.erci 'lloonini e iperdhè hatnno fomi:o a quesiti uomiini la sensarz.i,on.e e- &atta delil,a tragedia all1la qualie .si ,dibaibte ~1 ,P<J!Polo ,tiali:aino. E is-i ccncllu:d'e cwven•- do .riconoscere che, '5€ l'ian.<tuaOeciclone che si è riversato sul! nostTo paese ,oi ha falito vedere ,d,i quai:e mfi1mas,pecie è all'l• cora 0001/posl!a pa,r:le deJll'umami,tà ci ha reso aJ!'tOhe ùucidiamenle Lia. IOO!IlOS~a di vaùorj moral,i e ~ituali '.iallci fa emergere l=i,nosamen<Le dia aniserifa ,elci ,p,r•i'- mi. ,Chi riioonda ipeir ruvedi iv.issuti e 11J'reso parte at,tiv,a a quasi tutti igl.i ,ep.i,s()(di della ,gu.er.ra. .. deli dlqpo guemra !d'1ILaili.a,1110n può .non essere ipreso ,dia commozi.ome nell le~gere il mome ,di B<!,'l!iisti ajp.pa,r.so sui giorn,all~ •in occa-s.ione del LSuo clisdegnoso rifi\l/to .a.lh1a-c. om1Paa,beci1Pazi0111dee.1lla eredùtà 1dehl.a.,pariamoica ebrea be,n.efaitlll'Jce dn anj1lioiThai il hrailllllefllo d 1Itali.a. Battisli nC!n si smen~ce. Es.so ha già ricevuto ,la suiai er~à: iilI nome den dre sou. Così come la campagna del Mar. ti.e ,salLv,a~anda con ilia ,sua J,a d\gnità del grainde sco.m1p:tll'SO. Ba!ttiisti: u.n nome. Ma CC1ll1eipz-seorà,sulla stor.iJa! Ma c0me sarà ripe!uto a,l,1e _generazioni ia.'vvenire come seg,nacci1o di Jj. bcrlà e di r,ibe,11\icae aUa 'Preipo-lenza! Si r~pe,1,eronl!l,Qle 1paro~e d,eil MairU,re P: ' e ,a;ndhe J,e frasi e ile a12.;,on1 ,d,e,lll'eroiico fi. ~:io e d,elJUadi,leitta dcnna. Gi,g1no ha impressi nel! suo aa,qmo i•l cairaLterc de1 J3:ab~o suo. Motn~,na.ro: eg,l.i ama dettiru1I1s1. Quanti ricC!r,di ir:idesta .il suo ,no.me! E come ,fe.Iici si,aano sla'li co,n lui 1IJ.elitl'azi01I1e. I1Lsuo 111,omeè ,leigaitc con un a%J'lo: Ra,f. fai!!le Ro,sselli cld entramhi ra.;,prese.nbarcno u11,1mcdl-o che ha sc1wrlo a noi ,i:;-er.ridest,a,re per fiungo tempo iii cuilio deilla Iibemlà: « •l1tall:i.aLibera». Con essi, 'F0r i Lorc c:sem1r1, 1peir gli iinnumeri sac.r.;dici falLi, i:-e.r tuo\:to queH!o che 1può essere s:.:afo cc.rn,piulo di 'llliil_e nel ca.mtpo idel,]ia sipirituaiFità ,e deU!a di,gnit:ì, per tutto qu,alùo che si è disipo-sti a fare, -per la IJ)ttirez.za <lei nostro idea,le pOlssiairnc, COIIl ilo,ro ben dhre ool poeLa che: « ceil,p.ili ,agnor',dat] fu~•mi.nc pur .j'a,v~ veni.re siamo noi,"· E l,o .soa,remo ma,b~ra;do 1Lul,lo. M. .d. S.

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