L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 4 - 28 gennaio 1928

ANNO XXXJ,I. A. P. ZURJGO, 28 GE 1NAJO 1928. Num. 4. ----------------------------------- ' • T~ie/0110 4-175 (Selnau) - Ccnto-Chèques N. VJ/1-36./6 :ETTlMANALE DEL PARTITO SOCL\LTST,\ ITALIANO NELLA SVIZZERA ----'-----------·-----------------.,..---------------------------- -------------------------------------·---·----·-~-- Abbmiamenti per la Svizzera per l'a11no 1928: Un anno fr. 6; se.i mesi, fr. 3; lrc mesi fr. 1,50 Per !'estere: Un anno f.r. 10; sci mesi fu-. 5; tre mesi fr. 2,50 La mano del fascismo L' impre~ionc destata nel mondo dalla scoperta d~i cinque vagoni di mitragliatrici sped1 iti dal fascismo L tallano al governo ungherese di Horty, lungi dall'assopirs1, si è accresciuta in queste ultime settiman.c. Le nazioni coslilucnti la Piccota Intesa - più direttamente m:nacciate dagli armamenti unghere."-i e dagli inlr ghi fascisti - hanno sottoposto la questione alla Sooietà delle Nazion:, e già le eminenze grigie di questa isL;tuzionc - Inghill'erra C'd llal. a - sono in mo[o peT' rnffo. care lo scandalo, L'opin:one pubblica internaziona. le &i ag;ta però cd cs.ge che la luc,o - tutta la luce - sia fatta su questi preparativi di guerra che, a; marg:n· del paci1lsmo di Ginevra. vengono c:omp·uti dalle d:ltalure di diritto o lli fatto che dom nano ormai nn terzo d'Europa. E la luce, penosamente, nonostar.te gli ostacoli frap[)osti dagli ' interessati comincia a farsi strada. L'Ungheria reaz'onaria di Horly per la compiacente tolleranza ·ng'ese e la soli<la1·ietà sfac,c· ata del fa_ seisrno ,la!'ano, rappresenta oggi ad onta dei Trattali. cli pace che 10 ,· etano ogni armamento e quals:a~, commcrc o d'arm: - un ,·ero car:1ro trincerato nel cuore d"Europa 'Nl una minaccia immanente per la pace dei mondo. sportazioni < agricole • del fascismo italiano, hanno messo il dito su una piaga che non deve più essere celata, ma severamente curata. DovLU1quc in Europa si inlreooiano intrighi di guerra, s.i I.ramano dclitlì contro la fragile pace del nostro continente, ivi è la mano dello an-oltoio di Roma. La tela. di trattali balcanici intessuta da ~Iu~-olini i1t quest'ultimo anno non nasconde a sufficienza i falli segreti celali tra le maglie. E.ss comportano annamcnr e clausole cli gt1·e1Ta.Da Verona non partono Yagoni di mitrag iatrici, cli fucili, di munizioni. desfnati solamente ad ai111arc il fagcismo ung1wresc: ma anche frequenti e lunghi convogli, dichiarati come conLencn- : - arane'<.> e frulla di1J('r.<e ~i ch·igcno ,-erso la Bulgaria. fo tn:· punti cdici d'Europa il fa_ rr · 0 rno ntru nrnla i pronri c,plos;Yi di guerra: l'.\lbani:\. l'Ungheria. r h Bulgaria. · Tre d'sgraziati paesi sollop0sli a'lo ste,-,c:.orci:(m0 chr di0..cnorn l'L talia. .' llord1<; il r'lzzo tiranno di Roma anà c10d'u ) g:unto il mo~·cn:o opportuno per la granr/c avventu_ ra . gli assoldà.ti comitagzJ macedoni. creeranno Lrrimccliab'lp inc.L <lente di frontiera. E la guerra. come nel 1914. d\·amperù di' nuoYo in Lulla Euròpa. REDAZIONE: , L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo Questa tragica prospclliva che noi antifascisti and:amo da mesi sottoponenictio alla opinione pubblica internaziona'c, comjncia a farsi strada. Erl ep:sodi come qu'Cllo del 3l. Gotha1·d illuminano meglio di qualunque ragionamento. Chi salverà l'Europa dal pericolo rappresentalo dal fascismo? La Società delle Nazioni? L'alleg. giamenlo da questa Lcnulo - sollo la pressione idei!' influenza dei conservatori inglesi e<l il ricatto dej fascisti italiani - in occasione della i-aUìca del Trattalo di Tirana prjma, r degli inc denti 1Lalo-,iugosla,·.i po,, n fa. !',ectlici su tale isliluzion<'. :-Joi ci ostiniamo a vedere la saL ,·ezza nello spir;lo di d fesa e .d'i aL ta.Cl'o cl<'. prolctariat<? internazionale. S;.rù 1a clas,,'· opera·a che salverà l'Europa. dal nnovo disastro \·crso il qt 11lel" fopc della reazione ccrcaJ no rl, tra~c· narla. Essa conquistando il poter<' n0i r·sretti,·i paesi, o facendo pressione sui govcrn· bor. Pl'l'ci; ,;-,,a chererù e r;dul'l'à alri·nr,olrn7,a e menr <l:cl fa~n·smc h,_ lcrna7·onalc. E con la propn~ soìj. <lar:·cla favorirà lo sferzo cl' liberazione> dei popoli - che come il no0: rn - g<'monc sotto il don,:ni.o àe1 rctmi che apcrtamPnlc- o- lan·a''l IT'Cnie ~-;,1t"lolano al fascismo. Dalla prontezza. dall'cnlus;a5mo. tla la capacità che il proletariato europeo porr:1 in q1rest'opera, dipend"rù nel prcs,.;imo a,·venirc la saL YC7..zadella liberlà. d!ell' inclipenden .. za, dell'esistenza ciYile d'Europa. f.on una cc,nLinuilti che impressiona, gli ~C<1ndaliungh.ercsi - del fascismo ungherese - si r:producono, mostrando le intenz,·o:,i bellicose della fe.rnce casi.a dominante magiara che opprime quel disgraziato popolo. Gallarnoettlilcaornifcaessctia Ieri era l'assa..%in.io dei dirigenti socialist; colpevoli idi aver denunciate le mire militariste e monarchiche di Horly; ieri ancora lo scand:llo della fabbricazione dei falsi bi_ gUetli di banca francesi, czechi, jugoslavi, intrapresa dal goYerno di BelhJen allo scopo di preparare la • r:scossa ; oggi lo scandalo delle fa]s:ficazioni <lei titoli, organizzato - come cornproYano recenti documentazioni - dal medesimo goYerno per gli stessi fini. "Cn nuo,·o e piu éclatc1nt ~canda:o occupa in ques(c ultime settimane le cronache mondiali: quello d<'llc mitragliatr· ci di Saint Golhard. \ncora una volta è neces·ario !'>maschernrc la banda di cosp ratori rca7..ionari. ,di spergiuri, di falsari, chC' govema la disgraziata Ungher·a, l' riYdare al n onclo i suoi arma. menti, ìe sue organizzazioni, i suoi criminali di!'egrtL E solleYarc : Yel1 che, in tutlc le operazioni ungherc.,,i ricophmo la ;stigaz·one e complicità del fasc:c.rr.o ·taliano e l'alta protezione del cons:-n·atori.,.mo ingle_ se. Dopo l'episodio di S. Golha.rd, chi oserebbe ancora negare che l'Ungheria di Horthy e l'Italia di Mus~olmì sono legate d~ un trattato segreto? Inchfost.c conclolte in quest 1 giorni hanno rivelato infatti che lo invio d'armi sorpre$o era il • decimo d'una -serie effettuata nel cor!-o rli una. sola ~clt:mana. E che altri ne debbono seguire. Questi invii hanno origine a \'t~- rona e sono destinali in Ungheri:>. per la v,a di Tan-is, Villach. Kl~. f;enfurth, Graz e S. Golhard, evitando - per rag:oni facilmente intuL bili - l<' grandi linLe internazionali. I ,·:-1goni Yiaggiano sollo false dichiafra1.ioni (di soJ:lo quella di « marrbi. ne agricole~) e sono indirizzati alla Ditta F.lli Berkovitz a NoYè ;\fc,,o ( 1.<>coslovacchia). · n segna ~rò ~apere che X ovè \fc:-t,, ~i ch:ama anche Saloraljq Uj11ely in ungherese, che melà deL 'a città è su territorio czeco e I 'altra m('l.à su l<'rriloi-io ungherese. Xon appena i Yagoni h·u1110supet:i· ta la frontiera austriaca a S. (;0. thard, l'Un_ghcria n<' pr, ndC' posse,. •o impedendo che r.roc-cdano p"r ~ovè Mesto; es~s 1i ~-"ar·ca a Sato. ralja-Ujhely e di là rispedisce il cont<·nuto ncll' interno rkl paese. Tullociò presupponr c,·identemcnte un 'organizzazionr clandestina così minuziosa alla quale i du<' governi - l'italiano <' l'ungherese - non po!-sono essere estranei: I doganieri della Repuhbhca au_ ~li iaca che Yollero indagare sulle e- {Al Slgno:r Bempensante) Xo, egregio signor Bempensanle d,c a forza d' Yolcr csse1,e1equo e di :;:partire la ragione e il lorto in due, finisce pc1· giustificare le più sporch<' ingiu~ti7.;e, no: il fallo Gallarottì non è un · fallo d; cronaca qualunque, e Gallarolli non è un de. l.nquente qualunque che risponde con la galera di un <lelillo compiu. lo. Tresçhc ilkc: te se ne contano tutti i giorni e dapr,erlulto. e molt·e, purtroppo, lìni_~cono con le praticht:. a.borlxe che qualchP rnlta fa;l se.o. no e m:i.ncl::mo una poYcra g o,·ane al cimil<'ro, meni! r l'uomo - il maschio - )-e la ta\'a con la p,ù ingiu. sta impnnità consacrata dalla pelle. gola op:nio~1c puhblica così se,·cra per la donna, co-,ì indulgente per rucmo. ),b. :1C~suno de: Don G ov,mm co.npl'ci, clirt'Uanic,,tc· o ir<l retta. mente. d" le mal r u~citc• pratiche aborliYc ha mai a, uto 8 i,ua ct1sposiziQne tanti mczz qu;,nt, llC' ha r. ..-uti qucslo Cavalier Ragionier Gal, larotL, ra~ fa!'c ~fa rlclla Yalsc1'-iaper consumare :I ~uo delitto. Una po,·cra ragana rrsa incinta, obbtgata da lu· a prt.stars: al),, pratiche aborti,·e; un:1 lcn1.lricc che cJovette prendere su di ~è la crimi- •1osa operazione, e p-0· - quando il caso s' fece grayc u;1:aulomcbilc e degli aiutanti per a·utar0 la pove_ rn v,tlima a morire più preslo. 'Morto più, morto meno... E poi ancora: la sfron:.alczza di portare u... na morta a un Ospcdalr e prctcrnd.ere che la si prenda in con: -cg:1a co1ne s,·enuta perchè gli alti ttfficiali documcnUno che la morta non era moria. che era morta all'O,,peclale. P, infine, la fuga eh<' L\ulorilà non previene; le ricerche infrulluose probabilmente dove il ricercalo e u~ no cl<-i complici s sa che non Yi i!:O:: no. menlrC' l'altro compliC'" re:-.ta ignoralo. S1gnor Bempcnsat!le. Lullo queslo i:ar0l-:,hc staio Dossibik ~/.' (~al!arolti no 1 a,c"-"c aYulo la sua pos..izione cli capo fa~ci:c:ta da sfruttare'? Se ti-allarol'; fos..,c stato - come ella .pocr·tamPntc· clic<'di crccfor:e - ·un ma.,;chio quaìunque, non aYrehbe : ro,·ato H sua d ispo, iz:onc lanta <·0111pl:cih. a eominciarc da quc'la po,era v,llima clw si preslò all"o1,craz'o1H' per paura di p~g,_~o. cli un [H'[fg o c-lw non ('\ itò lo stC'sso. E l'autorità. quando mai. l'a,Tebhc collo duran!e una delle- fasi <l<:'l fatlacnio P''r arrestarlo e- prcparaq~li lulla la c0rimonia )'X'r mandarlo 1n galera. 1 Dtrnque, egregio signor Benpen- ~antc>. eh<' 5: pr<-sla al suc.c<>ssodel $Olterraneo lavorio delle autorità fasc;slc per sopire lo scandalo, [il caso Gal m·otti non ié un caso pura1:1enle personale, estraneo alla polit~ca - e noi che ne parliamo non siamo della genie che spooula su di un fatto qualunque per fini poL.L:ci. Ci occupiamo ciel c.aso Gallaroll.i pcrchè da esso balzano fuori e'.em~nli per il processo al regime fa_ sc1sla che, come lei Ycdc, delil;!a l'Italia. Il primo responsabile del faftaccio è proprio il fascismo: il fas<?ismo squadra, partito, governo, regime. Prima di lutto il fascismo, p(;r• la ~ua rivoluzione. ha c.ompiulo una sapiente sclcz:onc in mezzo al pope-- lo tirandone .fuori, come ~,uoi 5lrumcni; tutta una masnada di violenti nati .inlollerant: della legalità fatta per gli esseri normali. e ,e[ parassiti cfo:posti a lutto fare per ,iverc comodamenlf' senza la,·orarc, senza il tormento quotidiano <lellc difficoltà d<'l ::t ,··ta. GioYani figli di pap"t senza altra capac:tà per conservare il loro. patrimonio che quella di per. q~gu·lare hrulalmen'c elci laYoralori inermi; indiYidui senza arte nè parte, senza voglia di laYorarc e con la fcb~re indosso dr· godimenti sfrenali; professioni~li somar, in cerca rl1 mezzi anormali per eliminare la coucorrcnza villor;osa di profc~s· onisti più capaci. Questo è il primo nuc1eo della formazione fa!'t.sla sotto la guida di :\1u&solini. granrlc av- ,·enlur:ero di5po~lo a tullo pur di i;az.'are la sua smisui-ata ambizione di· dominio. Il resto è ,·enulo dopo con l'accorrere al fa~,c-;smo di lulli i profittatori. di qualm,quc regime e ùi Lulti i deboli di sch.icna, con la ipocrita complicità di tutta la gente che si dice seria - gente come lei, o id.ola signor Benpen5.anle. Questi indiv;dui accorsi per primi al fascismo ebbero un compito re. latiYamente facile. Da una parte c'erano essi, armali di lutto punto nei Depositi militari, proletli dagli organi di govrrno che.>asc;i('urarnno ad essi la più larga impunità e, in raso di pericolo, la p.ù pronta assistc>n7,a - grazi<' alla romplicilà cli f/U"I YC" ch·o mascalzone di G;otilti. Dall'aJlra e' c1ano dr: )aYoralo1·i inermi ,che padaYano rna~nri éfi ri- ,·olu;,;ione ma non cercayano neanche i mezzi per farla. che intendevano di rrn<lcre più forti i loro sindacati. organ· profcs~:onali, non formazioni di guerra. Era facile - in quc5le c-or,dizioni - ai nuovi hrL ganl.i, al servizio della nuoYa inco- ~r·rntc feroce borghesi~ italiana. fa_ I 10eca l:iino ■ 1anco AMMINISTRAZIONE: <...ammissione Esecutiva del P. S. PREZZI DELLE INSERZIONI: C-.· r 11n'·~ o 11pazio di linea (larghezza wta co~onna). :ro Ccv~ Per r{:cla,me continuata, prezzi da convenir.si Zurigo. Militarstrasse 36 re la rivoluzione! La mancanza. d'un reale ostacolo, che non fo56e la fed-c dei poYcri la,·oralori, ha fa:to perdere ai briganti anrhc .I più ontano 5cmo del limite e del lecito: uccidere, bastonare, bandire, ,dlstrnggere, umil'are, perseguitare, abusare in tutto della propr.a potenza - lutto è lec·Lo, poichè cli nulla ~i ri~pondc, poic-hè lutto Ya nel gran calderone della r,'voìuzionc [ascisla. Né! è deri,·ato un regime di :·a('chc11g'o, : nza più 1.111:t-icl.iautorità e cli legg·. :\.h, si può viwre lìnalmenlc! Tutto ·1 Piondo è n0stro! .\ noi tutt i mez_ z; p0r godcrf' ! , Fra questi è Grrllaroll ·. t1 mondo della Valsesia è suo .. \ lui priina le be· le imprese' per colp; re gli a ,·vcr_ •:ari nelle persone e nei beni. \ lui po; le 1,<'llcgiovani. F, po;chè le scappalr po~sono aver delle conseguenze, a lu· - pronte - le ]cya,rit; per « eliminare lo sta lo anorma, e- ; a lui l'aulomohile- e- i -compl'ci; n lui 1:-i impo~la cer;lù dcgl: 'nf0rm cri d'un 0fpcdalc che dc\'ono dich·arar \'iYa nna morta da e,si r:ccrnla in comp~na. Po' la facil~ fuga. .\ lui infine la comp';c·tù dei Ber1_ pen~nti come lei clic - mani tranqtdbmcnte posate $lilla sazia pan_ eia - si rifiutano di gincJ:care come la ragion<' r·chieck. , E' un cn·ccdio d!i cronaca!... • ' O idiota, ma lo paghi anch<' In - ·11 fondo - il conto cli queste Ycrgogne! r:--;- IT.\LL\~O. Curiosità In questi giorni nella ·svizzera sia sulla sl.a.mpa che nei consessi ,5i discute ampiamente della question~ del rifornimento del frumento e del monopolio. Io non entrerò per nc:ssuna ragione nel merito della questione, ma ritenendo d'una certa importanza per i lettori delle notizie, esporrò in breve sintesi quasi in forma di guida i dati inerenli a tale questione. Detto ciò, incomincerò col dire che la Svi.7.zera per ragioni del suo suolo e del suo clima non è una nazione che abbia una forte produz,ione di cereali La superfice territoriale della Svizzera è in com.plesso di ettari 4,129,492, ma di questi soli ettari 51,423 sono stati utilizzati per la coltivazione del frumento nel 1926. Il totale del frumento ottenuto fu di ql. 1,096,000, perciò una media di rendimento per ogni ettaro di qL 21. Al raccolto del frumento vanno aggiunti i raccolti della Spella, Segala d'autunno, Segala di primavera e miscuglio di varie qualità, per un complesso di quintali 836,000, che uniti a,J quantitativo del frumento, qua\i cereali panificabili, abbiamo un totale disponibile di produzione nazionale nel 1926 di ql. 1,932,000. Quanto è il fabbisogno annuo per il rifornnimenl-0 della popolazione? Nei 1922, ql. 4,442,605; 1923, quinfali 5,701,422; 1924, ql. 4,716,000; 1925, ql. 5,040,783; 1926, ql. 4,664,000. Ii consumo dei cereali panificabili non si ferma però qui. Il frumento nei panificabili è di circa 1'85-90 per cento ed il 10-15 per C(.-n.to è formato di segala, spella, miscuglio di biada ed in rninimissima parte di mais ed orzo. Perciò il consumo annuo totale può essere calcolilato in media sui 5,500,000 ql. di cereali. Inutile mi parrebbe di dover aggiungere che .dal raccolto annuo del fru-- menlo devono essere dedotti circa 9000 quintali all'anno per }e semine. Negli anni l909-1913 il consumo medio per abitante per ogni anno era di kg. 170 e negli anni 1922-1926 il con6Umo è diminuHo a kg. 140 annui per .ibilante.. Come vediamo da questi dati che il problema per il pane alla popolazione è in Svizzera di grande importanza, essendo la produzione nazionale solo di circa il 35 per cento del consumo ed il 65 per cento deve essere importato dall'estero. La Svizzera non ha una gravosa lassa doganale che colpisce l'eP.trata dei cercali. Prima della guerra la lassa che CTa imposi.a su ogni quintale di cereale era di cent. 30, ora la lassa è di cenl. 60 per ogni quintale. Perciò non si può parlare d'una vera imposta doganale sui cerea,li, come è prat ;cata quasi generalmente dai paesi ad essa confinanti. Cianbi. Compagnj, Javoratorj, leggete l' 11 Avvenire dal Lavoratore,, Costantino Lazz-alr'iorator t ·,1 ,·('11Lilreo \'Clltic:nquc anni fa, <!l!3,tdo mi trnYa,·o agli i,1:zì del la:- YOro di Partito, Lro,·andomi d1 passaggio a -:\Fano mi recai ad un com 1-:0 cl, ferro, ieri !>e non erro. \Jlora ,{bi!a'.'o ancora la S\izzera, il nnstro l.,..'lzzai·;cscrc,itaYa ancora la ~:ua professione cli proletario del commercio . come egli era 0,olito cspr:nwr.~•, cd :o non ave,·o mai .in1io J'occas·onc di wdcdo. Talc.hè quantl'egli prese la p?rola, io igno1.. 1,·o a:-so'ulamentc eh: fosse. Po:::hi n1·1111i-iòopo io d;s$i i'ra. mc e mc: Qurst'è l'oralon' soc:al:sla. Tl;, quC'll'epora ho an1l.o l'occasio. ne d: ~-cnt;re non solo molt',s;mi c,r:ilori ma anche i m·gliol'i, e non ~·do italiani, rna cl tulti i paesi dPI 11101 do r\· le si può ct:re; ho lenulo ·n !--fcs:,am0He <'<'Piina::i di di~cor~i tH·gl, amb:el!tt p.:Ì.i \'ari. i!o ri!1cllu~o "~, li,)· sn quc la che è l'a.rlc oralor,,1 <· I 1t) ~ T lio clu0 I bri rn quc>sto·tc,na. c·ppn,·<' tutl<' le \Oltr quando mi 5i c1orna1:,_;:achi secondo nv'. è l migl:orc oratore, io ri.-po11do che !'Ì t. r l!a chn argo:nento troppo com. plc:;~o pePchè e· si pc5Sa contentare rhw'l r ~posta sommaria, ma che fr1 [!1• onilor, :taliani Lazzari è- stato c!nC'llo eh<' m· ha ·fallo dire sponta11"~ll11C'nlc: Ecco come di S(}{'ial if:,no s: de\'<' parlare al popolo ita1ianc . ~\ e" !un; di<' han.no sentilo Laz7ari quando gli anni. la malallfa. la traged ~1fa·c:>la e quella bolsce\'i<..la g:à 1'~yeyano sfiducialo, a taluni fra i compagni che hanno dimenticato le cornrz:oni spirituali nelle quali si troYarono quando la propaganda socialista per la prima volla li scosr:.e. li i11dusse a riflellcre cd arrivare a certe conclusioni logiche che oggi sono cli,·cnlal<' la pari<' migliore -J1 c-,si sl<'!'Si - a questi compagni il mio g:ud:zio potrà sembrare esagerato, come, senza forse, sembrer:'l errato e partigiano ai critici superficiali. Gli i.· che pc1· poter rnlut.are un dt~corso bisogna ,tabilirc due cose: 1. qual'è il lìne cui mira l'oratore; 2. qual'è l'ud,itorio al quale l'oratore s: rtYolge. Lazzari miraYa am:itulo e wpraL lutto a ~uscilarc nelle masse una coscienza <li classe. un alteggiamen1o di classe clinan1i a tull: i fenomeni ddla \'ila soéùt ed individuale Lnzzari si ri\·olge,·a a delle 1~asse amMfe, indifferenti. in magg:oranza analfabete. ma dotale di un inltdo mcravig]ioso e di una grande intell·gcnza - di un pacs·r agricolo. Lazzari, ~C'117asaperlo probahiln,cnle, ma guidato dalla propria r<-perienza di prolet ar: o ema11dpatosj da pregivdizi e superstizioni soc; 11'. mcrrè la con,·cr":one al sociai•,1;--,0 marxista, S<'gu·ya il mclodo. · ckl :'\'fafslro imparnggiabik deJ.'arlc oralori:, messa al servizio del pop0lo. Ilo nominato Ferdinando Las- "a llc. La~salle m.i.rava ad inculcare al propr;o udilor:o alcun0 Yerità inoppugnabili; p,cr 1·iuscire nel'' intento egli si limitava all'esposizione di a/_ cun · pr: ncipì, di alcune idee in foi-- 1 na ac{:cs ih;lc a tutti. Perchè queslc idee dove&Scro servirr di base all'or' cnlamenlo socialista delle masse, cioè- dalle masse potessero es.sere compcesc in lulla la loro profondità, Lassallc sii limitava ad enuncìaJJ'D.e un numero rist1·etto, sako poi a tornare, duranle lo svolgimento del lcma. a ri.ballcre il chiod/o. L'oralo1·c.soc:alisla ha un compilo tanto pjù difficile quanlo più ve1·- gin•i, ingenue, superslizio$e sono le masse; egli deYc, senza che talvolla lo st0~so uditorio s~ ne possa accorgere, gtùùare la loro mente in due dirc;,;·oni: dev0 emanciparla da conc<:tli e1Tonei e d<>rn sosliluiye que- ~lt da orientamenti nuo,·i che istirpino i vecchi. !,'oratore $OCial;sla ha diinanzi a s~ s<:>mprc- lanlo più se s.i rivolge a masse Yergini - una. foltissima schiera d; nemici. di oppositori: le suoersl'zioni don1t0 alla schiavitù cconom.ica. tutte le correnli che dominano la vita puhblka e priYala nella socielù capitalistica, Lulte le P,ìwre che capitalismo, clericalismo, militarismo, adoperano per annebbiare la coscienza del proletariato - lutte queste forze nefaste, appogg;atc da lradizoni secolari, cunt,·àslano il terreno ara propaganda sociafa;ia. L oratore sòcialisla si lrova dU111qttc in permanente stato d: difesa contro queste forze pale$i ed occulte cd il comp:!o 5u6 è un.o dei più clif_ fkili e complessi che ci s.i possa immaginare. L«zzar: $.è iro\'alo ~-crnp1·c:n isla.. lo di difesa - in if.talo di d;fesa dei cnfsaldi <l'cl sociali5mo, conlre> i mollc!plici nem·ci ed aHersari, con. trn i deturpatori p~ù o meno con.sa_ p:, o i - ,na sempre pericolosi - dc-I soc·alismo di c.la~,e. Costantino Lazzari ha difeso , le tavole della 110:·tra legge contro !'mcl ITcrcnza, rapa.Lia, la ras&cgnazionc, la super.stiz:one delle marse, e " ;n ntc:nToac insidie ,c.~cllav;.ta prolclaria in un 1·cgime borghese. Co.slantino Lazzari ha difeso la c,o_ sc.cnza di classe rivolu;.jonarJa de1;rnntc dall" • la.vole della nostra lc.gge • entro le superate teorie repubblicane e p:ccolo borghe5i. Costantino Lazzari ha soslenllo una •olla tenace. coraggiosa contro le dniazioni e le deformazioni del riformismo, del ifnidacalis1r.o e - fino a quando le condiz;on: esteriori del nooit.ro parl.!to e le c.ondizfoni spirituali di Lazzar: non erano stalc scosse dalla bufera fa:-.c;sta e dall'insidia bolscev:ca - ha diresa. contro un rnon!do di nemici e di avversari 1 e laYole della nostra legge , , le trad;zion.i ed il nomei del nostro par_ tito, con una tenacia ed una fede di cui è c.apaec solo ohi crede profondamente nelle , tavole della legge. che isp;rano la lolla dello classi sfruttate nel mondo intero contro il loro nemico &eeolare - la cla&Se degli sfruttatori. I miopi, i superuom:1ù, j superficiali hanno dello spesso di Lazzari - e l'hanno scritto anche dopo la sua morte - ch'egli sia stato un uomo freddo, monotono, unilaterale. Gli è che co.sloro non hanno compreso c.he quello che essi ch.iamano monotonia, unilateralità e via dicendo _cm,t~luiscono l'allivilà indisp,em- ;;ab1le eh un esse.re che melte la sua .q] tività al servizio delle masse non 118:Illlo coi:npreso costoro che quando Lazza.n nel suo modo sob1~:o, di- ,-a,domo, crudo enunciava delle ve_ rità che oggi a. eh.i sta lontano dette masse se~brano ·superale - apriva una breccia nelle menti e nei cuori ~:I-clic_masse, apriva dinanzi a loro un onzzonte .nuovo, landa.va uw sud'a al C:apitalismo, -colpiva jj nerr/ co accrnmo - l'opportunismo ... La ~ande _forza di uorn.i,ù come f.azz~ 1 • st~ gmsl'appunto nella loro capac1la d1 non farsi deviare da ciJ·_ foslanzc e -correnti _ che pe:r quan _ .o possano sembrare travolgenti _ non sono che delle fasi transitorie a confronto del cammino che 1 • layola delle nostre leggi , ci ,,.11 1· a ma . .., a.- a seguire. E<l è que_sta ~pacità, questa forza che conferiva a1 discorsi di Lau .. ar.i 1~ loro grande efficacia, era la voce ~1 una_ cla&se, _resa_diffidente dagli mgann~ e dal!~ 1llus1oni subile altra_ -~z:so 1 secoli della propria schia Yllu - era la VOC,eJ crei figlio di - sta daSS'C, an lc~ignano delle sue fot l": - la voc>,cdi Lazzari vibrante di nvota e di dignità _ era la voce di una :c1as5e cl:e ascendeva nonostante gh o~tacoh e le insid,:e, nonost:an_ te_ le sp1ne san~i~ooe, alla meta luminosamente indicataci a i1oi tulti dalle • sacre fa vole della nostra lcg_ ge •. .\NfrELICA BALABANOFF. -oA Parm& venne ar~o ur, fr~;: che non era m1 frale. In qucstw·a ;~~e c.on~lata_to ohe cli frate n,on "'<>,a che il saio, ma chi lo portava <'ra una bella ·donnina sulla LrEm,tina da due ann_i circa in \·edovaw...a. Di~ c_ono C:he sia 5l_ata vista entrare so- ' ente tn f1?tene. certo per portare I; sue gr~te._ che non ne era priva. Essa h_a d1ch1a.ralo che sono p.iù cli e _mesi che veste costantemente il saio fratesco. Ma ora dovrà ritorna_ re ~Ila go~na, lasciando in pace santi e fTat1. LO SPIGOLATORE.

Tra la· farsa e la tragedia " Rssassini ., E' stato il grido della bambina Figlia adottiva del nostro Lazzari agli sbirri del regime che le strappai/uno di mano un mazzo di garofano rossi destinato alla povera tomba del vecchio combattente. Assassini? No. «Assassino!»· doveva ~nere il suo grido rivolto a chi tali infamie ordina. A chi ha tradito Lazzari e fa lede di Lazzari. A chi ha tentato di •parcarne negli ultimi giorni l'esistenza pura ed ad&11-..antina. E non essendoci ri,ucilo, ha condannalo l'onesto e glorio- •o vecchio a morire di lame. Aisassi,iol · Ln stnmpa fascista. Questa volta facciamo parlare ml/'argomento, gli stessi giornali fascisti e quelli più puri. Il «Tevere" dice: « Non basta Fascistizzare la stampa, bisogna renderla intelligente e da serva farne una collaboratrice». E continua: « Quando si tratta di ailronfare un problema che non si:i staio risolto e scodellato in un corr:.unicato uf. ficiale, il giornalista tipo si attacca al telefono e chiede: « Si può?». Il telefono, personagg,o enormemente importtJnte ed autorevole risponde che non si può linchè non c'è un comunicalo ufficiale. Ma è questa la funzione della stampa?». Il quadro, come uzdele, è perielio. Ma Farinacci su «Regime Fascista» ne dice anche di più grosse: « La stampa non è stampa se non ha la cuscienza delb sua funzione, che precisam:tnfe non cor:.siste in quella del fonografo, ma bensi...,., E più oltre: « Collaborare sinceramen• te non significa non vedere ... non sentire: signilica invece, vedere, constatare, rilevare, parlare, scrivere, denuncbre, altrimenti se pur vedendo e tacendo ci •i rinchiudesse in un assoluto mutismo o lo si rompesse soltanto per gridare «osanna»; ci abbasseremmo al livello di r,Jf/.-:ini o di incensatori di professione 0 di profittatori che perseguono secondi lini ». Dunque, i gio 0rnal1sfi in regime Fascista sono: servi, fonografi, ruffiani, prolittatorl, ecc ... Noi lo sapevanio, ma Fa piacere sentirselo ripetere dagli or~-:mi più puri del regime. Non per niente Mussolini in una recen~ intervista concessa ad un giornalista americano ha detto che la stampa , in llalia · libera e indipendente! Uan Ioga. L' esposizione internazionale della stampa avrà luogo quest'anno a Colonia (Germania) nel mese d1 ottobre. . _ _ Il sindacato dei giorn'.llisfi fasc1sf1 italiani {il solo che possa esstere in Italia) aveva non solamente data la propria adesione, ma aveva già affittati otto stands dell'esposizione. Otto stands quando sarebbe bastato un solo scaffale per esporre i corr:.unali ufficiali dell'Agenzia Stefani? Che ormai - per confessione diretta d~i gior: nalisti fascisti - la stampa italiana e ridotta alla pubblicazione ed all'apologia dei comunicati ufficiali. . . Ma Mussolini non aveva fatto I conti con giornalisti antifascisti proscritti. La Unione Giornalisti « Giovanni Amen.dola,. decideva ,immediatamente di partedi cipare in proprio ali' Esposizione Color.la e daiJ1 incarico a Gaetano Salvemini, l'illustre storico e l'ardent~ apo_- stolo dell'antifascismo, di raccogliere 11 materiale da esporre. Documenti fotografici riproducenti le prodezze dell~ camicie nere durante i ~accheggi delle tipogr'alie dei giornali di oppos_1zione, immagini dei giornalisti uccisi ~er ~rdt• ne del regime fascista, fofograf1z_ de, _Fa_- lò delle copie dei giornali ant1fasc1st1, esemplari dei giornali sequestrati e sop· pN!SSi, ecc. Non appena il duce In avuto conoscenza di tale decisione, ha compreso che i suoi otto stands avrebbero fatto brutta ligura a paragone di q~ell~ fr~- gico e sensazionale eretto dal[ a11t'.fas~11mo. Ed ha deciso che la stampct italiana sarà assente dell'Esposizione di Colonia! Sempre coraggioso, il Duce! ehi mente? Il conte Volpi ( attenti al pPrtalogli!) ministro delle Firfanze per la fortuna di ltalio. ha concesso un'intervista ad un giornale lrancese, sul_ltt grande , _operazione della stabilizaz1one della ;11':z. Naturalmente ha detto che l'operazio- ~ è stata brillantissima. e che essa 'è · opera tutta del suo genio e di quello del Duce. Si è anche dimenticato di parlare di quel Consorzio interrlazionale di Banche che fece ieri ( con grande sollazzo dei propri azionisti} la stabilizzazione belga, oggi quella italiana e che è in procinto di oriinizzar~ la s:abilizzazi_one in Grecia, in Bulgaria ed zn Rumanw. Volpi ha anche omesso di rivelare gli in/eressi forniti a tale Consorzio per la operazione. E si capisce: parlando di ciò avrebbe dovuto anche accennare all'ammontare della sua mediazione! Però traf6ando l'argomento non ha potuto lare a meno di sfiorare il probl~- ma della crisi dell'industria e della disoccupazione operaia che costituisce il più brillante risultato della sua operazione. E se l'è cavata brilantemenfe. Ha detto che talune branche dalla nostra industria sono desfirt1te a morire. E che la disoccupazione operaia è Frullo del disastroso raccolto agrario di quest'anno. Ma il Duce non aveva solennemente annuncialo al, mondo che la baffaglia del grano era sfato un trionfo. P. che il raccolto di quest'anno era stato addirittura miracoloso? In un suo storico drscorso non aveva lette le comunicazioni delle C".Ittedre d'Agricoltur-a de[ Regno da cui risultava che mai come ora l'agricoltura italiana era sfata in fiore? Chi men/e, Volpi o Mussolini? Tuffi e due. dice il cW=:dino italiano. eonfessioni. Dinanzi a/la Magistratura del Lavoro di Roma s1 sia discutendo una interessante questione tra i rappresentanti fascisti degli armatori marittimi ed i pretesi rappresentanti del personale marinaro. I primi esigono nell'interesse delia marina nazionale e della patria una r..lteriore riduzione di salari. 1 secondi, timidamente, resistono. Il pseudo rappresenlante dei mar_inai ad un dato momento ha detto: ... « Che la Gente di mare nel -periodo prebellico non ebbe mai paghe che s1 adeguassero al comune livello di v:ta, ciò che egli deduce anche dal rapporto delle paghe di maestranza di altre categorie. Perciò, non i:: possibile fare oggi alcun riferimento con delle condizioni di paga, raggunte dopo faticosi sacrifici, quando si parte da un punto in cui la paga dei marittimi era 11ettamente inferiori non sQlltanto a qudla che per le lor:( funzioni professionali avrebbero meritart.o, ma inferiore a quelle che le elementari necess~tà della vita richiedevano». · .I' Ma chi è sfato che con «falicosi sacrifici• elevò i marinai da tale pietosa siI ''ser1za Dinanzi ai tr:bunali francesi 5i sta discutendo un ,grosso p,rocosso civile. Si tralla di stabilire la proprietà del celebre castello di Chambord!, costruito da Fra nccsco I, il di Ctll valore è oggi con~iderato a 400 o 500 milioni di, franchi. Tutta la principagl:a disoccupata d'Europa se lo contende. Tra i pre. tendenti sono dieciolto principi e principesse, una delle quali fu imperatrice. Pregiudiz.ialmentc il Tribunale competente è chiamalo a risoh·ere il problema della nazionalità dei principi pretendenti. E qui nascono i guai. Hanno una nazionalità, una patria, i prino;pi di sangue reale? Tempo fa un giornalista parigino. al momento nel quale il Duca di Guisa, essendo divenuto ,p1:etentdlente al trono di Francia per effetto della morte del padre, venne invil:ato ai termini della legge repubblicana ad abbandonare il suolo francese, seri. veva: • Non bisogna impietosirsi suL la 5orlc di questo signore perchè per poc:o che si indaghi sulla sua genealogia, si scopre facilmente che per lui la terra d'esilio, la terra stra niera, è precisamente la terra di Francia>. Sembrò una boutade ed è la verità. I sovrani, i prinoi-pi reali non hanno alcun rapporto di sangue. e qu.indi di diritto e,on i popoli dei quali pretcnd!ono di essere di s\imbolo. Qualcl1e esempio. Vive a Bucarest un fanciullo che è !>lato disturbato dai suoi giuochi infantili p:er posar. gli sulla Lesta una corona reale. Que. sto bambino coronato è la speranza della dinastia rumena .... Della dimastia s·ia; ma •rumena> no. Poichè questo giovane e rumeno> è figlio del famoso J>Tincipe Carol, a sua volta figlio di Ferdinando ldti Hohen. zollern. nato a Si.gmaringen (Prussia). Ferdinando, ~eudala.:r,iodanuhiano. avrebbe conlmualo ad ·es5ere ·t'eudatario, cugino. <l\el Kaiser. se il vecchio Carlo T (anche luj un Hohenzollern) essendo privo di figli n·on aYesse voluto che il :SUO: trono , ru.meno . restasse aUa vecohia fa_ m={llia tedesca. a m,-ezzodell'adoz.io. ne di Fcrdi1umdo. E con lo stesso spiri.lo, il principe (:a.rol, id!i,·enulo a sua volla principe e1cditario e dovendo pTendere una moglie legittima s.11 è ben guardalo dallo sposare una rumena. (Le rumene servono per il diverLimento. Si accollano loro dei bastardi e poi si pianta.no). Ha scello una stranie: ra e precisamente la figlia xi~ Sofia di Hohenzollern. sorella del Kaiser, !>posa di quel bel tipo di Castaniino di Grecia (il quale era Greco come Caro! è rumeno!). Tutta qu:esta roba costituisce la dmastia 1ì.lmena, in nome della quale s.i tiene in turbamento tutto un popolo. Siblioteca.GinoBianco L'AVV&~lRE DEL LAVORATORJ'.. tuazione ad una condizione umana, se non quello fa[ Federazione dei Lavoratori del Mare, rossa e classista, contro la quale con il ferro e col Fuoco il fascismo si scagliò nel 22, arrrato e finanziato precisamente dagli aramfori? Ma il pseudo rappresentante fascista dei marirwi si lanciò ad affermazione an. cora più pericolosa, quale la seguente: « E che ciò risponda a verità è dimostrato dal fatto che le marine meglio attrezzale sono proprio quelle che praticano la politica degli a.lti salari». Il fascismo da sei anni non strepita che la rovin1 d'Italia sono staJi gli alti salari imposti dai socialisti? Ed infine: « L'armamento calcola nel 15 per cento le perdite da esso subite quale diminuzione di introiti conseguenti alla rivaluiazion<> della r,10neta. « Calcolando cosl nel 15 per cento la diminuz.ione degli introiti, l'annamenlo dà la ragione delle. richiesta del 20 p. cento di dim·nuzionc déi salai-i». D11nq11el'industria marinara ha perduto il 15 per cento per effetto della riv:;lutaz;one fascista de/a lira, e chiede in compenso il 20 per cento di diminuzione dei salari. Chi è che paga dunque, le spese della grande operazione della slabilizzaziore della lira? Gli operai. E' ciò appunto, che si uolev.1 dimoslrare. "Le riduzioni salari0H sono d finitlvP>.mente ch1use !,, E' questo un titolo Ira due coloT'ne clze troverete su lr..fti i quotidiani fascisti di questi giorni. Se andate a leggere il lesto vi troverete che il Segretario generale del Partito Fascista ha inviato una circolare ai Comitali Intersindacali Provinciali nella quale si ordina ['arresi<, di ogni riduzione sabriale oltre il 20 per cento degli atlual i salari. Capile? Ridurre i salari del 20 p2r cento signific:.i nel linguaggio Fascista chiusura di ogni riduzione salariale! Il venti per cento sugli attuali salari di fame! -opatria '' incoscienza Per rea lo di poos· ero, per aver cioè espresso coi mezzi di propaganda più ci,·il'i il loro dissenso dalle idee... e dalla J>ralica del dillalorc Stalin, un gruppo di qualche ccntL 11aiodi comunisti rus5i viene depor. talo in Siberia. Dopo gli anarchici e i w,c;afo,ti rivoluzionari, è la volla dcll'opposizi.one comunJsta. La persecuzione infame contro ciùi non si è ancora sotlomess6 alla operaz:onc di Origenc, continua in. Yariala come ai tempi del'.o zal'ismo, come nell'Italia del fascismo, a di- ~·onoi-C'della riYoluzione russa e di ogn. princ:p,o di umanità e cri ci. viltà. Una nota ufficiosa SO\'iclisla del 23 corrente, circa la deporlazione degli oppositori, dice < che è slalo necessarw ricorrere a misure LE .ll!NJJIE POSSIBILI (??!!!) c1Ue n ui rantire gli nieressi dello Staio proletario. espellendo da Jlo·,cu, fra gli altri Troi:::.k1, Ivan Sirmnow, Serebriaskow Hadek Muralow Beloboredow 'Sabron'ow. Vla<1'mir Smirno, A.heresko. Sm lga, Vardm. Sll[urow, Sosnowsk1 ed altri. Var e altre persone ira cui Ra. f:ow., hi. Pogus/ovsk; e Trobnis sono slule invi/aie a lasciare :I.fosca. Quu.nlo u ZinoviefT, KameuefT e ai/ ri/tr·, che .•;i ernno ,\eparali dal bloc. co dcl/'opposi:::.ione, 11,sla la ioro di. ch:arazione cl; sotlomellersi a tuUe le decisioni e s1ipula:::.ion del 1.3.tJ Congresso, essi sonc stai' inv:ati eta. gli organi ciel pariilo a lavorare in provincia•. Per cYitare un·enata interpretazione della !1ola ufficiosa diremo che - secondo l'J/amburger Frem. denblaltes, il Daily Mail ccc. del 21 corr., - l'espulsione da ~fosca an-;va, p. es., per Trolzki fino ad Ismt-i~ulSee, confinato fra la Cina e<l il Ttrrkc5lan, a c;rca 5(ì() eh lometr: daL l'ultima stazione ferroviaria; per il figi.o maggion· d·i Trnlzki - che 11011 è nemmc110 menzionalo :;.ul':i nola - una regione al \'esl della Sibcr;a, ecc. ccc. Come $Ì vede, cspuJs.-onc da >fo- :,ca ma ... a qualche m:g'iaio di chi. lomctri da.,. l\Iosca. Ed ora eccoYi come Falce e JJa;-_ Lello - l'organo dei comunist; italiani di r ngua S\<zzera - l'Cllde e_ dotti i suoi lettori ,d·e.la lr·isle e doo cinismo? loro~:.a odissea <li centinaia fra i miglior: artefici della 1•;voluzione: , MASCALZOX\TE Giornali borgl1e5i e socialisti fanno a gara a chi p'ù ne sballa <ligros... se contro la Ru,ssia degJi Op.:.:rai e <lei Contadini. Giorni fa si parlava di una inler_ ,·ista subila da Trotzki in cu~ ooslui, a vrcbbe raccontalo le più inverosi_ mli canag·ialc a da1rno dei Soviets. Ora detta intervista riceve la più completa sment..ta dato che lo ;;!es. ~o Trotzki la smenlisce categoricamente. Ma non era ancora giunta in Europa la smcnlila di Trotzki che già s'era fabbricala un'altra cana. g1ala. La stampa borghese pubhli_ ca (e la stampa soc.ia!Aemocratica riproduce cornp:acevolmente) la rtotizia che i membri della opposizione verrebbero inYiali in esi io. Ora anche I bambini che vanno au·a~:,lo sanno (p0 rchè ncs uno mai ne ha fallo mistero) che i membri della oppos·z:onc verranno ;nvecc inviati in \·ari cenlri agr:coli a scopo cli 5Ludio e per meglio metterli a contatto della realtà di modo che, da sè slcss·, pos"ano con\''nccrsi di quanto s·a errata la loro doLtr:na teorica di fronte aìla rea.là della vi. la pratica. Dunque rùenle esilio. ma un impiego in una zona agr:cola a scopo di studio. Come megLo sarebbe se ; capi social-democralici anzichè perdere il loro tempo nel denigrare la Rus!>ia, lo impiegassero a difendere un J?Oc·o di p'ù gli intcrcss; della classe opera·a ! Giuseppe Romolo•· Più disin\'Olti di co:;i si muore. E' lrlste, è avvilente lo constatare con quale metodo di imbollilura di cran;i, qucst.: p:;cudi n,·oluziona.ri prelend:ano erudire gli operai che hanno la di!>graz;a di leggerli. Sì; è saputo, anzi è r;saputo che blufT e menzogne, menzogne e blufi sono 'e armi usuali della cosiddella stampa comunista, ma in questo ca. so, Yia! la lolla sorpassa l'tm·erosi. mile e dobbiamo chied::!ro. cslerefalli, d; che fenomeno si lratla: di inco':c:cnza o di cinismo? mi. -oQuanpo si pcns.a. che ancora al se_ colo XX.o ci sono dei popoli (o chi per essi) che rimettono i loro destini a un bambino ,di sei anni, il quale, nemmeno ha la debole g uslifica_ zione di es5cre del loro sangt1e, c'è da inorridire! La cosa si spiega solo col fallo che i pr:ncipi ed i re decoratiYi, servòno oggi a copr· re i ,·cri pri~cipi e re <lei capitale e dyL la propr:clà. Ma che i re ed! i princ·pi non abbiano n'entc a che vedere con i rispcllivi popoli, si dimoslra con jn.. finiti altr; esempi. L' lt,alia agricola come è \ Bruxel'cs viYe un ragazzello di dieci od und'ci anni che sembra sia l'erede del grande Napoleone. Dcll~ anime ingenue si commuovono ·del fallo che questo • piccolo france5e , non possa per ·legge ris:edere in Francia. Francese? Il suo bisavolo, il Còrsc, Gerolamo, fratello di :Napo'eonc, sposò una \Vudcmburghcsc. 11 mezzo Còrso usc.;Lo da questa Ledei-ca ~posò una ital;ana. Il quarlo di Còr,o uscilo <la questa italiana spo. sò una Coburgo. Dal che dsulla che il piccolo prctendenlc al t.rono im. perialc dei Franoesi è un ottavo d1 Bonaparte, completa.lo d:a selle ottavi cli tedesco e di italiano. E' una proporzione un po' magra peir rap. presentare il • s,imbolo della nazione frances-e ,·t Ci sarebbe un altro esempio no.n meno edifìcan le dei preceden;li: quello che rigua.rda la no5tra cara dinastia id,e; Savoja. Italiana, qttesla.? Il pr'incipe ereditario attuale, tanto caro ad Armando Zal1'elli è forse un ventiquattresimo di italiano. I giudici francesi che s: ruTovellano il capo per stabilire la nazionalità dei dieciotlo prelendenli di s-angue reale ai ainquecenlo milioni di Chambord, si risparmino la fati. ca. I re ed i pr'incip,i non hanno pa.- Lria. Sono una • banda inlernazio_ nate•. E' p-er questo che i popoli cominciano a mctlerli •fuori clella patria,. Ma non tutti però, ancora. Le classi dirigenti - capitalistiche e plutocratiche - di pareic1ehi paesi ~e ne servono ancora con.1e simboli di uno spirito di nazionalità che non compete loro. Sono delle mol1'elc false che ,·aJ1_ no me.sse fuori corso. Dunque Mussolinj è stai.o nornL 11ato ercd·e universale d'w1 dstoso palrimon.io. Si parla d'una bazzecola di circa 5 milioni che una signora di Novi Piemonte. donna eccenlrica, stranissima e nevrotica oome informano i giornali i1alian( ha lasciato, avendo tirate le cuoia. Eccent!"Ì.ca.. ~tranissima e nevrotica, perciò non immune· del germe della pazzfa. Come si vede ch'essa ha visto nel duce invitto un suo simile. Simpatie che sbocciano !11'eglianormaJi. 1J. Dicevo ne,Jtla clii.9-S"d deLla prima pM"Le cLi. questa mia. eSlpos.izio.neche, per r-a.gn.oni che in quehl'articolo ho iill1ustrato, sia pure [n forma succinta, 1a somma degli ethri 1dj SU/perlice di !erra che (PUÒ ~ere messa a coltivazione di cereaJi e 1}rincipa1mente del frumento, diJficillmente e non ,senza perico!l1 può essere aumentala. Per suffrataore q,uanto io qui an.cora asserisco e riaffermo, mi ipare ~iormenle opporLuno r.i.conrere s,ubito atl.e cifre che sono di certo le mag,gio.ri tzs'.i- :n0nianze de.lìe rrL..? as~erzioni. U:::ccoqua i dati delle due ulltime ainr.a.le. Quellli del 1927 non vi sono ancora essendosi alPIParta chiuso l'anno. SUPERFtIGE COLTIVATA A CEIIBA.Ll Prodolti E-Jtwi Ettari 1925 1926 Frwr.ento 4.723.700 4.915.100 Segalia 126.0(}0 120.800 Orzo 233.200 237.400' Avena 486.300 498,000 Mais 1.554AX>O 1.525.300 Riso 143.900 148.260 7.267.100 7.444.860 Pat.aita 345.800 352,260 Faiva 484.300 492.000 To:.a.'le ebll&l'i 8.097.;200 8.289.120 Così noi ved:ia.mo subito clie nel 1926 s.i SO!llO occupati ctl. 191.920 per la coitirvarione de-i ce.rea,li jn ,più d'i quanto tu adc:perato nell 1925. Questa ,soonrm.a dli ett.a.ri in più tu in ~rand.e pa11te stornaila alle .ailtre cdl:.ivazioru. Ma questo {alto non !PllÒ essere che una cc-sa di a.ssoLula eccezionaililà; 1'0rchè la me-.d.ia delle cinque annalil! 1922-1926 ci di~ chianarne:nfu ohe non sarebbe possibile ins:iste:re a voler sorpassa.re la cifra che io ho pI%o come punto fisso, e cioè que,lla ,del 19.25, senza danneggiare seri.aanente la produzione degli a.lm prodotti, iJ che fPOirterebbe incalc011abiilidanni e awl pa,trianonio zootecnico e nel riforn:ianento de1 legname per 1'1Ull.dustria. ecc. Vediamo orn qua/le fu la medi.a. del quinquennio 1922-26: Prod oMi Media ettari Frnmen,to Segala Orzo .Atvena 1922-1926 4.706.080 125.760 233.14-0 483.620 M= Riso Pata~ Fava 1.542.740 134212 348.552 473.060 Media etlari 8.047.164 Su questa ,su,pe.rficie media ded quinq uen,"rio 1922-1926 si •snno raccolti neJ.la media annuale 1-e seguenti quantità di prvdolli: . Prodotti Quantità Per ettaro Frwneinto 55.399.282 11,8 Segala 1.593.200 12,7 Orzo 2.234.800 9,6 Ave.na 5.485.400 11,3 Mais 25.385.000 16,4 Riso 5.769.400 42,9 Pabata 19.367.6()0 55,6 fawa 3.512.200 7,5 Sti,gli a!lbri pro-dolili cli.e ora io rvaido a,d abbam.donaire nella mfa ci,l.azione, perohè riienogo idi maissima. utiùiLà voLgere ]a mia attenzione ,esoùusivaanemle sulla cereaai- .coltura che è di -sommo interesse ~ ciailmente per un popcilo ohe ha come base 'J)!Tin,cipale per .La sua nutrizione 11 consu,mo dei farinacei, dirò però a titolo cli ahi-usa che in m~ti dii. quesli prodotti, come J.eigna.me,]Mia, zucchero, t.abacco, ecc., non Vii è la pr~duznone naizionaile baistevoie aJ fahbisogno, ~erciò si devono innpor1.arne forti quantità dai mercati esteri, rnenlre la produzione fornggera rue.sce a OO(prirc iù .fa'bbisogno. Vi sono •poi pro.dotti, ccrne uva, vino, olio d'oHva, ve11dure, frut:.a, pro<lolbi ]a{- tici.ni, uova, ecc., che oltre aid essere basl.e-voli al ,pc;pd.l.o itailiano, vengono irn p.J:rle a.91>orta[j Slll m<zcaii est.eri. Ma na,eto clle que.LLo ohe ,più ha interasse granld.e pe:r la n1Ubrizion.edel poq>olo italiano è la ques'..ione dci cereali. E' stata, ci viene subito eia doonarularci, la quantità <lei ,prodc,tli di cereaij1 oh.e ha dato ill suolo italiano bastevoli ,per ma.ntene;re inlieramente ta ,pcjJ)oilazione i' al1iana ? 11 suol-o itabano ha id.alo e può dare bast.0v-01i procktti cere.a1i oa,paci cLi. sopJ)i:Tire il cons,u.mo annuo dei!na.popolazio. ne i t.iUia!n a ? O\PIJ)Urequanto dà i1 suo1o i t.a1iau10non <è .su.hli.cente, e perciò si è dovuto e si dc.vrà riforniilS.i dei mancan~i ,prodotti cereali su.i mercati e.steri ? lLa ri.sJpost.a a q1Uesti Lnterrogat:itvi la darò nella St.Sseg,uen'l.e parte di questa mia esposiz.ione. (Ccmfi-nua). LIOTJ. La l1be1tà sindaca (Re-rlazi<JTUd!ella Confederazione 'del Lavw-o It.aliar.a alla X.a Conferenza Interr.azfonale del Lavoro). CONCLUSIONE Abbiamo iniziato ques~a ire:lazi.one alferman.do ohe, in ~t.alia, la libertà sindaca~e ·non es:ste nè in diritto nè in fatto, e crediamo di averne data la .dimostrazione. Tutto quanto proma.na <lai regime fa. E.cisla s.i 'I}ropone la dis~rruzioo.e, legale od exlra-legale, di qLialsiasi moiVÌmento - anche s:>1-0di peasiero - che OO!lllirasli ccn es.:;o. Le le.ggi eccezionab emanate dal regime fascista centrasi.ano con ogni pr1ncipio .di diritto moderno, e sopratutto con quello de1la Eber.à sindacale. Siccome poi in llalia ncn esiste la rn:c.ima pc,s.sihililà di discussione e d~ critica degli alti del regime _fascst.a, gli uc-m:ri e le or~anizzazionj ·eh~ nein ade· risc,:mo al Jas::i'imo sono continua.mente in balia dell'arbitri,, o del c,ipriccio del G::iverno, <le!ia pnEzia e del fascismo. La le~_~e 3 a·y1"·le 1926 ,per la disciplina giuridica dei raip,p()!ti col1e'.t:vtl.del lavoro, e 1a Carta de\ L:i.voro dal 21 a• ?rile 1927, c.>ntraslano vivamente con ogni sane criterio ,indacale e c"lla parte X1lII dcl trattlio di Versa'.lles: 1. Perohè mettono al ba.ndo da ogni at'.ività .si,ndaca1c chiu.aque si .manifesti aot.ifasc'sta o faccia delle ri..s...,"TVsuel re- ~ime fa.s.cisla. 2. Pe-rchè creano uno slato di assoluto ,privile:~i,J ad u:ia organ;zzazionc cl.i Partito non ape.ria ~ lui.ti. 3. Porchè obbligmo i ncn inscril:ri a contrlbuire 1 a tale organizzazione senza Cvnceder loro al::un diritto .di controllo i;n! funzicn~mento e sui fond•: dellla org:.ni:z.zazione ~tessa. 4. Perchè vfatan:, a chi non è inscritto alla organizzazione giuridicamente ric,,nosciu!3, d: ric<'rrere alla mag:istra- ' ura del l2voro. 5. Perchè parte d~ contributi che g1i ◊p--:rai st:-no cbbligali a pa,ta:re .al,le o-rgaTL!zzaziooi k,galmenle riconc,s:;iute, viene devoluta ad istituzioni re',)gione e di Pa:rli!o che po.zsooo contr:1s·..are co-lla fede de.i contr.bue;i 1i Dopo di ciò vc.gliamo concludere af. fermando .ohe la libedà sindacane, per essere veramente tale, richiede: a) Ch2 ,gli o;erai abbia.no il diritto e i:1 J:.bertà di iscriversi alle or,_ga1Jdziiazioni sindac:11i ch2 meglio risip:mdono a1la ùoro fc.de e alle loro aspirazioni. b) Che i sindaca:i qualunque sia la <lotlr:na che seguono, -siano considerali tutti uguali n,"?~diritti e nei dovw, e facoltizzali a raippreis.entare ccl!ellivamen1.e gli c,pe:raj <Wllul.qu"godano la fid'1.lci 1 della maggioranza. ,.;) Che l'esis',enza .:lei sindacati non s,a :a alcun rr:odo sub-Ordinala alle le~i di polizia e alla polizia. dì Che a.i sindacati sia permesso di so.i::;:c-fare liberamen\(' ai doveri de.1la so. )iclarietà nazionale ed inler,nazionale. La Confederazione Gene.-ale del Lavoro d'Italia: Il Comitato Esecutivo. La guerra diagg'eniocno2ntinaulaftlcaragn _ Ne_U: }'. or~. 25._- ~el Nicaragua, 1 [uc1licn d1 manna ckgli Sta.li Un;ti hanno sconfìtlo le truppe del oencrale Sandino ed hanno occ~palo l'import;1.nle posizione di Chipote. Altrochedisarm Si ha da Coperih.a.gen c'he l'ingegne-re damer.,e Arnolodo Ghrist.en:son, ha iin.rventa to un .nuovo cannone per U lancio di ga,s velenosi e mortali ~'..ro aerO(p,'la.- ni. Il_ mini.stero danese de1Ja g,t.t~ra sta Eacen.do esperimenti colla ,nuova 1nvenZ1one. Ta.nto .... peir il di.sanno. li « il"aJS :o di Borgosesia, cav. ra,g. GaJ. larotti, m.iise incinta la. sua amante, ma poi non volendo che essa me'.itesse aJ mondo u:n. marmocchio, la fece mO!l'ire pe:r ,procurato aborto e poi la ca,ri.cò s,u un automobile e la portò nottetempo éi!ll'ospeda,Le del paese, impo,nem,do al ousto<le cLi non parlare con alcuno del fatto, ipenia 'J.a su.a pelle. 111 ifa.Lt.accio dli Fii.esoJe,imi u.ni-one a questo, ci dice cltiararoenle di quaile masnada di forca e di galera è ~!.o il fa~smo i la.liano. --OA Fiesole uno squaidrista .de.li.a prima ·:>r:i,dopo di avere ti.n.gra,vidat.ala sua ama,nle, 1"inv.itò una sera laaidi ad un convegno, e ~i Jece questo discorso: - Io non vQglio dhe ~u ipcrti a compimento i] prurlo, perciò e devi procura.ire cJ.j liihe,. rrurtene, oppure .... - e cosl parlando gli c~nò ~ ri,vo1tella - dev.i c0a1 q,ues t airnna ucciderti. ILa ra,gazza dopo d1ue giorni si Li:rò U.tl ccJipo ,d~ ri,vdlteù,l,a.aillla tesla. Lo tq,~/.ator~.

L'AVVENlRE DEL LA V0RA1'0~RE~•_:.______________________ ----,____ _ Spigolando CORRISPONDENZE in ogni campo tLa istruir.;::: itailiana e Lutti i '.::nz,1continua!ll<>a stamburare ohe in Italia tu~to ~ f~c.i.,mo, che il poqJolo è profon.damentc attaccato al {aJSci~nc. Ma a sfataTe queste sLamburate da po.igliacci è v=uta po~o tempo fa la di.chi.a.razione d~ Mussolini, il quale ebbe a <dichiarare che rl proletariato urbano, nonostante tutto, resta assente daJle Corporazioni e àal fascismo. Ora è la volt.a del comm. A:ldo Lusign.cli, segretario genera!le della Associazione fa~cista demmpiego pubbLi.co, iJ quak di;:.hi.axa che nelle aJte cariche no.n aSi sente e non si vuol capiJ·e il fascismo, e cl-.e perciò è necessario un energico sfo.'lam.erdo, speC:almenle nei posti di comando. Ma a,Hora d<Y\•eè la ~olalità dei cons~~ ? Il proletariato non accetta, le alle cariche fanno il sor<lo, il fascismo dowrà essere perciò -cercalo nei ma,gnaccia, nei .ruffiani, negli svaligJ.atori, nei ladri e nel lavoratori delùe g1n:i.sce. Questa geldra comanda co.lla violenza a un ,popolo laborioso. -O-:- IJ.r<lb::s11ghi,l ccnquiGtat.ore delll'ALJa.n. la.co, sta facendo, d'jnca-rico del Governo dagli Stati Uniti, il giro delle ca,pita.l.i ddh varie repu.bbli::he dell'Amer,i. ,:a ,Cenlra,le. I gio-rn;ili dicono che il suo 1-i.:~io ha carattere di 1pace e d'amiciz.ia. Potrà andv.:: essere, ma è molto d:Jf:cil~ il crederlo, quando si pensa ohe propri-o in questi giomi i soLdati degd, Stabi Unili hanno invaso il Nie1r.a,gua, w:a delle repubbli~he visitala da Lindbe-r_gh,il m~ssaiggero delfa pace. Pace o guerra ? Ecco il rebus diJfcicilo a risolv~e. -oA Ma.ntaih, in Egi~to, un tale She.rig .ky ha dovuto presenbars,i rulla Corte di assise sotto l' imput.a:mone di avere in 30 a..~ spc.sato niente di n:;.eno ohe 60 donne. L'accusa risultò vera, u1a il tnbunale II\On rile.n112 che vi f~ azione di 1prcoedura !Penale. Egli fu solo condain. nal.v a ,paga.re due mila sterline a cia- -6.C'..:nadelle due utime mo.gli che avevano intentato il processo. -0L'ex Maharaja d' In:dia ha sposalo una gio;vane americana. Egili dovette abdiéare da.I trono in seguito alla su~ avveniu.a clamorosa e-on la ballerim1 Jv\umlaz. Cosi '!)Ure iù giovane princ~~ indiane Thikram Smgh, erede del lrc,no di Dewas, è fuggito dal suo ,paes~. f4li, ch.z si era l'anno scorso s,posalo, dovel".e ri- · ma.'l.dare la sp06a al1a casa dei suo.i ~enilori in seguito a 'J)el"SOOuuoni del Ma. haraja, suo padre. lJi questi ultimi I.empi sembra ohe mano ign-:}l.a fosse a.ncat"ica la dii avvelena11lo, ed egu decise cu fu.ggire. La J un~a nera è piena di misteri e di misfatti. -0Napoli si diverte. E' l'incl,iinazione di quel popolo: H 17 gennruo vi furono _g,r.andi .festeggia.men'j n:;er S. AntOlllli.o, quello del q>orco. J.,wnir.arie, sbandierarr.enLi, processioru, mwsi,ohe e canti, canti, sempre cant.i, mentre le budella so,no vucte e la mi.seria gQI\Te'ffianelle cat.apecc:h.ie. JVJ.a il po,polo di Narpoli cani.a, canta .,., pOTla in .giro S. Antorrio ,per la ciità. -0Dum.que J'l:..a,lia .non iparlecipe-rà più al~ 1a Esposizione ,della stampa ohe si terrà _prc•ssimattn0nle a Colonia. Peccato! Sarebbe sta lo cosi i.nteressante vede.re la .siua poroheria illa berlina ,del iJ>ubblico. .Dicono ohe Ja raigio.ne per cui essa ha ri.biiraJl.o 1a sua aidesioo.e si.a stata pe:r,chè a Colonia, n.el!I' Esposizione, vi sarà una granide mostra O'Tgani.zzat.a <lai fn.iorusciti, i quali e9po.rranno i documenta. della violenza, <Ù>:lli. coartazione 1de1 ipen· si~:, e idetli'assassinio del l'.egime che si.a svad.~giando 1:é fil.nanze iialia11e. E' iproprio UJl gran ~ccato che l'Jt.a-- lia ufiliciale non abbia Ja mosta-a ! -oLe beccacce haml-0 ùwaso !Ìt!1 enorme quantità la T01SCana, gli AibbrruzaJi, j} Pi.emomte e la Sa.r.degna, tanto si è iohe il loro iprezzo da sette lire -!',una è ~ .a 50 centesimi e genera:]mente v.!lllgono regala,te. Come gj vede che m queLle regioni è ,ca,d,uta la tanto a-'.tesa ana.nma <leil.deserto! Cosi IJ)OtTannoalmeno satoLLarsi. -oA Bari sono istabi kalti in a-rresto il presiden~ della Società i.mbaa-ohi ,e sbar- -clu, elci il ~gretario de!l Sinda.cato de:i lavoratori del l!ItMe. J due messeri awe.- vano SNalig'talte le casse a loro a&f:i:date. iNel fascismo ol!re clie aissa.ssi.ru, vi · sOllo .laidri e svallni~oiri Da Ginevra GLI e AN11INAZ10.NALI » Se è vero quanto ha pubblicaio "Le · Trcvcul », il console dcl lasckmo aivreb be i.n&Lrat.:> èc-ma?1da al Dipartimento de1Ll'istruzio.ne ,pubblica ipor avere i looaili pe.r le scuole che i fasoisti vorrebbero creare c=e iconko aJlare alle vec• chie souclle create quairainl'aJtllli. or sono da!ile ~ociaziOJti i~alia.ne e che vjv=o libere, ribeLlandcsi alle preipolenze dt chi vor.rcl,b~ iascisLizz:irle. Lo scO\J)o del oonscle di Musscilin; è chiaro. Pe-r 1a diffosicn~ e ìa difesa della l.iiDJg,uea deLla ic0'1Lwra ii.taldana servono larga:me:nLe Je ve::dhie scuole anche se HC,ne.;a1tar.o .Mu1)soélni, che ha fallo aisr.assinare .M.atieotti; se nr.-n incensano Ba~ho, che ha fatto ammazza.re Don M'nooni; se non maignifical!'h'.>il regime ohe fa cropare di denu~rizione le cla<Ssila;vorabrioi it.a.1.ianee manda aranci~mit-ra.gliabici alla fascista Un.gheria. Al consola<to ilaliaino e al fa.scio, ,della 1:ntua itali.ain.a... se ne ire~a.n.o. I delin.quenti del fascio sa=o bei.issimo che le scuole fascisLe non vivranno ... per ,m.ancanza. d'arnievi; S\lU!llO perfettam~t<o che saralllDo bo1cot:.ab d:i bulla b colma, che invece ha parle;:iipa-to lJl massa, enlusi-a.sl.i~mente, alla f~ta delle Scuole libere. Essi sa'llno tutto questo ma la loro mossa sign.ilica che non laisceraMo nulla di intenta~<> per disLru.g,gere le antiche scuol:! ifaliane che no,n hanno voouto pie. gare. Piuttosto ahe scuole libere, niente scuole. Questa è la divi.sa dei ;vairi conti Vinci e CC!!Dpa,gn:ipaoco bella. Noi speriélllllo ain.co.ra che la demc.crazia ginevrina saiprà insorgere e im:l)ediore questo delitto. Ma fin l'ora teniamo a s'.ab:fae 1e responsabilità; a segnare da quale parie stanno, pt;r usue una par0Ja tirala fuori dall.z canaiglic di Squilla Italica gli 1< anlinazionaii . Il Comitato de-Ile Scuole della Colonia ltalia,rJa rend-e nolo che la lesta dell'Albero di Nctale suo/fasi alla seda di EauxVfves i'n occas?one del 39.o anri:./Jersal"io di fondazion,e, offre il granfe ,ii.su!talo ' r:wrale dovuto al concorso di tuffa la colonia, ha da/o un beneficio -ne!Jo di Iran. chi 1615.-. Il Comitato rir.grazia quanti hanno contr:bmto alla rfusc:fa d?!la grandiosa man•ilesfazione~ A SCUOLA! Molti amici ci fanno il broncio _perchè non abbiamo rlspcsto a una papparde.lla al;,parsa. sul Guguss di Luga.no a prCQ>vsito de11e Jlcslre SOUO'Ì:2 italiane. Gli aani. ci han.no ic-rto. No·n abbiamo rispcsto e n<>n, rispondiamo perchè a.i si,gnori fascisti, i quali disp::.n.gono del ricatto per imu>orsi nelb colonia italiana, non jnten. diamo riconoscere ii d:rit:o della discus sione. Si va 11gano dei mezzi di cui dispongooo per l'aippogg:c dd Gc.wemo italias no ohe li paga col danaro di tutti, e non pr~lerudano anah~ J'onore della polemica. E poi discutere di ohe cosa? Ma se ncn c'era in quella s.brc,dchta Uil aTgom1oolo, neanche uno, che còntenesse un pens:ero! C'erano delle insiruuazioni e delle bugie, come quella del numero degli ahmni ohe frequenl.aJ10 le scuole it.alia112. No.n vale 1a pena cl.i raccotliere quella roba. Tanto più che quel mucchio · eh parole e.ra così mal combinato da far :.orlo .aJL!asintassi e alla grammatica. Si direbbe che è staio messo insien>-e d:i La.orca. Ma ,noi crediamo dj sa~-e che esso fo fatica s~cia!e - e ohe faticd, poverina! - di u.na maestra. delle nuove f'Uture souole fasciste, la quale è notoriamente assai prossima all' anallfabeti- =o. Poichè non bisogna essere cw·deJe con gli ignoranti., le diamo ,un con.si;,glio: vada a scuch. Ma dalla parte degl.i alunru. UNA BELLA 1\MNILF.ESTAZIONE DELLA J...J.DiU. Domenica SCOTSai soci della SeziO'ne ~ ~evra della Leta ItaJ.iana dei Dia-iit- ~i deLl' Ucano si sono r.iunili a bamchetio. Banchetto più che popo'1a.re, ove, in sostituzione dell-e pietanze fi.ne, regna'Va la più fraterna armonia e una speranza comune. Dopo i diiscorsi, la riunione si è trasforu:n.ala a.n una ibe!JGss.i.ma mamfestiazione d'arte per il ,graidito cOll'l.corso cli artisti che eseguirono brani di musica classica e ,po,polare, sopra iluLlo italiana. Risultato (Pratico della riunione sono stati 500 fram:ohi fram.cesi raccolti per L"W:iarealla cassa del Comitato cent.raJle della L.J.D.U. a Parigi. Da Losanna RETilLFICA lJ sottoscritto, a,u~ore de.i cLue arti.col: awarsi 5'U Falce ~ Miariello, ,N, 19 e 20, centro Luiigi Zaq,eW, riconosce di avere ra,cccùto d"\le 'Voci ca1u,nniose che ha avuto iJ torlo di non aippurare ,prima di renderle di pubbHca ragione, e che al v<l(g!iodi ,doou.ment.i risultarnno co~leI 10 eca Gino 1anc.o tamenle in,foo.da~,e. R.itraitla quindi lutto qu:i..nlo ha scritto a.ssumen,do j! ,pagaanen1o del!~ ~P'(:Se, più -ii versa,menlo di franchi 1C.O a i.ia oott. C>uvier ,pro ~ubercvlotici. Prega i co~gni di prenderne nota. G. Cardi.s. Da Rorschach L'asse:-oJblea generale annuale del Sindacato tessile avrà luugo dom.eni.{:.a 5 Lbbraic 1928, aile or,e 2 pom., al « Vereinsha:,s » ( Ca..:;:i Sooale). La pre.senzél a '.a:Ie assembba è obhligatoda e gli as-- senti ;,,vranno a ipa,gare una multa ~ fr. I. J\To» si .arrnmeltc,no s::iuse per l'as- -s-tnza [ui:.r hè p::.r ir.alatlli:i. ed ur~'Ill: irr1J1c1f<f'>ami iJ:ari. Per e~sere valide de?- bo-no eisscrv c.,mun:::ate al ,pre.;:,dente, ccn:i;·a,tno J. Banziger, Fc11c:,rw::!hrstr:isse 24, Rcl"SChach, ar. .. .-ra rrjlllll d2'.i' ssemh!ea stessa. S:, il Comitato es'.ge la prese.nz.i cii tu:li i soci a,]J'asscmò'ea almeno una volta al,l'anno, ciò non è aii1allo \.IJil 0esagerazioDe. Ognu:io ,potrà dedicare una qualcJw orelta al sinidacato onde sa•pere quale c.;:çra osso ha svelto durainle J'annc ,p:iss:i.l.> c,d a quali lini sono stati adc,pe- ~at~ i de.nari delle quo'.e ipa,gate dai soci. P::r c'ò che conoer,:•e le e!lezic.ni, nes- <.u.'lOdcnrrà a,·er pa,ura d'esse.re costretto delle vclle ,ad assumere un.a qualche funzione in seno al Comitato, perohè detba trai.landa sarà l'quidala presto non ~~eooo nessuno dagu a~tuali compooenti il Ccmilalo dirni<ssionario. Però col-:,rc c,he Sl;)'Xar.O godere dé « dolci suoni > d~l,a ll"JUSicae ,di quattro salti saranno pi::name,'.l.lc ~<lJisJatti. Su a.dunque il 5 febbraiio al 1l'assemble1 neJ e Ve-reinshaus • c,r.,:le promuo,veic la prOlSlperlià dol sindacalo pe.r il bene d: og.ni sialgd1o socio. Da Beden FILODRAMM.A.TI CA ~ JiD,EA CAJv\Nill.NA » Gli adere.nLi alla Filoiraimma.lica « Idea Cammilll':i. », d-i Ba.den e Tiungi, sc111,o calda,men'..e invilat: a.cl i,nterv2..-tlre all'ass:>mhlea geMratk ohe si lerirà domenica p,r-o<sSima '1le CTe 2 1pom.1 al R:i.stora1I1t.e Rhernfoldenha,1 le. Dal.a la grande imporlainza di questa assemblea, nes:su.,7,0 deve manC"...re, e si prega }a ma-ssima punt.u:i!Hà. Il Segre,frz;rzo. Da WlntePthu: 11 Mdio ben fr-~uer::.:ila fu l'assemblea cc>'.laSezione Socia.1:sla te:1l'Uta,sidome..7.ioa sccirs:i.. Ciu:a una iVeni.l'll.:l -di coanpag-ii vi presenziairono. L'anno inc--::;nli~:a bene, e cerlo a,n::ih~ la r~•ìaz.:cme sul c-;.nve,gno di Marci,glia ali..irava la fori-e C\.trJosità e l'.i.nitar~- mento sul risultato oavu:o. S~ fece a.o.che de;! buon la,vc.ro. Si prie.soro l:uc,ne iniziati!ve per lo svilu.ppc d~lla ncistra pr01pag:i.r~6 fra i qua:1 l' j,n;~gno deila diHusior.e fra la ma-ssa idell'org,ano d:fila conc::.nt.r:iz:one: « la L'ber.fiz •, oh.e mal~ra'Clo le nofaie cos1deUe u.flioiaì.i (1~i ba,go!e) cl.ira.mate daHe A.gen.zie Itaba.ne e Svizzere, conlir.uerà a.cl ~.;ere T~ver.dut•.) nel chi•:x;::o della s'.azicne, 1mJigracto chl! si i:,:ano già faLli •diveroi a,bbon.ati, non s~o, ma LD primaver.a, le 35 ~ ohe si rivendcno alla Staz1one dzvo:no aument.are, se tuLti i corra;,a,gn.iimam.kmranno i'imp:--,g.r.o a.s.suntosi. Furor.o aJ.".ohe latti voti p--"Tchèl'unità :5ooial:,s~a dwe.nti presto un fati.o co.m;piulo. * * * L'Avuer.ire del nwner-o scc!l"ISo ha inco.rs.c in <U.n errore dj slain:tpa. La <ltLt.a nel 1la qua~ è i.n corso l'aigi-t,azione è Ga.'1zoni e non Lanzani come er:r0a1eamentc verme puhtiLicato. Da Zugo SEWONIE METiAII.JLUROIOI , i.Ra,mmen'bi811Ilo a tutlii i, com,pa.gna che domenica prossima 29 ccair., allle due dopo mezzcigio:r.no, avrà luogo J,a nos~a a.ssemh1ea generale nel .1c.cak del Saren. Oltre i comma sl.a!biliti dalhlo slaitufo aw-euno qua,~chc aitira cosa di molto interessante cl.a ,discuLe.re; I.e eleza011G poi no.n ci fairaamo ,p011dieremalto tempo ess-:.n:rlogià sbato daJtLo un bucai laivùro dd ~azione. .Ahbiaano aid'Ull1.quera;gic,ne <li atLen,dere un con=so g,e;nerale .di t,ulti i compa,gnri l:aalto de'Ll'uno qu..1,nto dcll'alt.ro siesso. CA1MBIAtMENTI D' JN1D.1RIZZO iRaocOOlllalndi.arn-0viivamente a quanti con.soci h.ama,.ocambiia.'Loindiri..zzo, di comu:ni.caa-ce1.oa.I ,più pr.?.s'.o aJ ~ztatr'io o ,presso un Ii!d,uaiario. COMJP~ E 00.MPAGN!I ! Non s-061J)0n:det.le'agit.aziooe par atti-- naire nuavi aiderenti aLb. no.stra Fede.razrorae, aipprofitt.ate di rutile lle occasioni ~ coawi,ncere qua.nLi più cOIJll;pagnj di lavoro vi è possib~le, solo ccisì ,pO"..r.emo itn bre!Ve soa,pa!SSaa-e~I inume.ro dei 300 nuowi i.scritti. Sono ce.nti.n.a,iad1 ~ai -che no:n han110 .ancora cOll'Iljpresala nooessi.là deLl'c,rgaruizzaz.iome di mestiere, oorcJi.i o~uno di fare il prc,prio dO<Vere ,per scuci.ere g1i a paQj, gii in,:i,Ii:-.!re:i.li. E' ncll' w.t'Cll'lasse di Lutta la classe ed a questo do,vere non potSS.iaano,non dobb:amo so~-to-airci. Coanipaigni! fa,ociarrn-0Lutti il nosLro dovere.· Da OePllkon UN CARAT11ERE I•l buLo Besana Giovanni, mu.raitore e uoto fascista, il primo dell'anno, nel' Ristcr-anle Hcimat tese ia mano a<l una signora per porgerle .gli augw·i ohe vuole la commeLu.d·ine. Ma la s1gncra non cc:rr "'P' ,:;.~ dichiarando che· non avirebbe ma.i :: ,_.tta !a mano a.cl un fascista. 11 Besa- . r tc.~tò, di-cmarò dj non e$0re fa. ~e; , a e di slrak llersi di Mussalini, del fa..s:r.mn-oe dcll' It;?}ia. J\1.a la ,s~gnora inGistette c-d allora il bel temo minacciò di far<h ~~,:,z.lkre dc'·!a Svizzera ,pc:r il Lra-- mik -:k!l Cv"..s~.:ato itali:lno (brrr!) e la in•vC5tìcon dcl!e parole da trivio. Il ba'- t:becco ,si fece vivace ma non ,durò a !unge: un p::.io d:i an:.ici svizzeri, ca,p-ito di c'ò che si lr~tlava 1p'-gli:ir0no iper un braccio lo s.c:iagnrato e 1o rnanida:rono all'a-' ria fresca c:::mqualch~ p,:::data nel fascistico deretano. .La -s~na ebbe utto strascico da vanti a1l gjudice dj !Pace. La signora avwa denunc;atc i 1 Besana i;er -c,{fe;;e,gr.a.vi; da van" i a1 giudice feroe cercò di n<;iga:re,disse di rwn r.icordac:rsi, ma d.i fronte ,alle !l)rOve t.e5timc,n.iaUii suoi dini~hi n0'11 valsero. Prcwslò ,pure ,davanti al o;.11.tdicedi non =ere .fasci:sla e diohiarò clte ipNfo.riva essere chiamato aa<;lassino :piuttosto che fa~cist.a. Coimip.rese liu{ia,v:ia che le su~ 1...-iroive,proieste a nulla va.J.evano e dava!l.Ll ~Ila ,PT~l))eltiva di affrontare un pro::eslSO e h inev:ita.bi1,e-coT'.danna ac~llò ~! consiglio del Giudloe di ,pace, ritrat. ~ò 'le tpaTo!e ctffer.sive ,pronunciate contro la si,gnl'.>rae si iJ:nipei~ò a versare ftianchi 25 ai po;veri Kli Seebaoh, iper.dhè li.a sii1gncra desistesse ,daq ipro~dimento ,penaJe. La ,signora che aiveva dichi•arato di non volere Jper se allcun indie.1'..nizzo materiale, si te-nne jpaga idEilla sod.da.sfazio;ne morale e :nr.n inosis-te'i.te nelle Òelll\l.ncie. La ifaccen-<f.aè quin,d.i ris0'1ta. U bufone è 'llscifo umiliato e con ~e c01111arotte. Ha rinnegato ill. fas:)i&m.oche ha de".to cli co-midera,re ,peiggio:re della delJ.in.quenza, h.a ~tato contro quanto in d11VerseciTcosbam.ze aveva e.'levatto nei cieli. Proba- !:,il-menl~ d=ani. esalterà ancora ~ll og- !!etti dei suoi ISllilacohi. E rpoi direte che il fascismo. non forma i caraHe.r.i! Da ZuPlgo FESTA REPUBBUCANA Sabato sera la sa1a dd Restaurant SODa:Je era lettera:!menie gremita d: perSOiileintervenute per da.re al loiro c::!.iltr.- bulo benclico aùle villiime polit.tiche. La seaio:ie re;pubbliica.n•:i.- oraanizzatr:::e della foista cosi bene ri"UScit.a - sente la nec-:ssiti di i.nvi.::.re u.n sentito ri:1,~aziamooto a tuLti gli inte.rvenuLl. C-Osì coane ipll!re l.hll rin.gr.:i.z:.lllllz.nto,pa.rti::olare va, oHre ohe ai d~n.al"ri d::-' pren1i, alla ottima sc-0:elà Ebdr::,mm1··::.1 c;ic, prestatasi gentilmen,te, ha m.o,gistrru!an,,nt.e e.segw~ la ra,ppresentazi-cne. Grazi.e quindi cLi lublo a Lutti, e tanlo P1ù fervi,do è il irin,gr1zuaan0n,Lo i.n quanio l'opera s.volta, utile e dìk'.Ltevot!e, va a Jenitre 'le soileTenze di I.ani.i. frateùli nastri. Nel iproosimo nwnero si dairà il res-J• conto esabto della. riuscita dal lat0 fin.ainz.ia.rio. M. d. S. Da llont•eux Squilla lta/rica si vanta nel suo ul!t.imo numero, ohe COl!ll.mea-cian,ti e negozianti, - da -gent.e, p-ratic.!. - si se..ve del suo spazio per faire la neclame. La questione però è COIO.t.rovensea. quel ·~ornale av.reib.be fa,.-1,o ben.e a non <lare una prova & ,più del vemgognooo ricaitto che gli uilic.i consolari COOlSUnl&Ilo s11 quanLi i.t.a,Jiamn.ian ,hanno am,cora aJV!I.Mta .I.a buona i.dea di clueidere la oi.tta/di.ruwza sviizze.ra. illl rifiiuto a.I J1alll<XV-o .del iJ)à6s.aip.c,rlo, ecc,, la ~,pada di Daimc,cle c:he gl!i u.fd.ioi con.sola.rii oon.gono so.si_p.,sa ,su;. capo cli Oig:n.i s:in..,<Solioiailiiam.c; ed allora ® '4PÌsce fadanente come xi siano m<lllti ohe se ne -sbropiocfa1110,aiH.aanent.ee dcl conso'Le e del suo p.a:sisa,por;toe che nesswu p-r~azicne Li br.all.UEm.e daJ ~a.r for te tutta La ,loro eseoraaiOJJ.e ai de.'Liarqueniri i.n camicia. n011a ed aJ lo,-o duce, Beniito I..... ed wtàmo. E dhe, d'ailAro La.lo, vi siano i pusill~, i daboJ1, i. paurosi, gLi eg..."13!,eicc. che pur sbrafeg.and.osene del lascicsnno, nella loro milSeria moa-aile, temono J.e conse,guen..z.e dci un a,~~aanE!nito b-aaroo e sincero e s,e p. e., s0010 n~OZii.anii ecc., con u.nis. reo1.aim.e St1 Squilla I taNoo si a,cq,u.istano ~ buon servi-lo per il pa.lSsa!porto. Eccola, a.dturnque fotc1g.rad'alf.aqu~la gefTl./epratica e <lenunciati una volila di più i riic.aitta~. Ma, c'è un ma; noi -diciaano a questi vi,gl~o::hetti, o ,da una ;parie o d.all'atlu-a. Quì a Mon~eux, ahbiaimo u.n certo A. D., coanme1rcia:nle ahe fà la r~lame su S:,1zi!la ItalJca e véll!lta prwa'iia,men,te, oon qu.anhl O!J)0rari_ può aMVlici:n.are, il suo attaccaiment.o aJl. socialismo -- crediamo • ,.., •·~ ~ u"-:-to te! t.c.moJa,c.es.seuna voi- " ..... \.. ... ~..,_ - la ,parte detla Sez,ione saciaili.sta. La si deoi.da, aidUJDque,o con i faisci.s:i G ct.':n i sooiaJ115bi; noin peraneUtiamo che Sl ri,pzt.a ;più a !un.go il dc~io giuoco e non ci ctbbU,ghi a melterfl.a alla b01"1-iina, e 15a ohe .siamo d-i,spostri'Slimi, a E.aire in qttJJlru.nque monnento e con wna ,ghiirla.nida di a,geibLiviquaJi,fi1eati,yj qua'.li si meri,l.a,no veramente tu~te le me.zre cosoi011ze, i musi dqppi, ,i vi,glia.cche!Li che fa!llDo filo-faisdsl-i col Ccmsole rp~ aver !1ÌiillllOvato -il paissaiporLo, ed i fiJo.... scx:il!il,isti con glt opera,; ,per fair clienl.ì. Uno dei tanti. Da Lugano UN CURIOSO EPISODIO Un ouriooo E!pÌSOOio, ohe sia a rumoclrare come neanche il faisci1SID.orpuò smorzare cerli interessi di classe e calegc.ri:i. è avvenuto, purlrOiPpO fra operai, .n una Jito,gra!ia di lLu.ga.no. A.1la ditta necessi laiva 'Un operaio sipecialisla, ed ottenuLo il permesso dalle a.uto:rilà federali, foce venire l'O(peraio dal1' llia.li.a. NaLuraUmen{e dovette vincolarsi ,per un anno, cO!l famoso çonlratLo che impone l'aiutorità Hruìiama. Ven'Uto a mancare un po' di Javcrn la dilla parlò dii ,lioenziame.nti fra i vecchi operai e fra i colipiti a'Vrebbe dOIVUtoesserci quadohe i' aJiano e ,per .giunta fascista.. Ma ecco che questi ultimi, ill.'Sorgono vivamente e iusistono ,perc:hè il Hcenziato sia l'ultimo venute. Ma v'è LI contralto che la ,ditta non !PUÒ sci<>igliere.... Ed al'Lora nasce una vieTa oisl.iJlitàconbro l"al.ailiano ultimo venuto. Dicesi a11ch.e che gln operai fascisti, si sian.o reca.ti daii Co-r.sole, ,per ei:,ìPOCglàia situazione. La fa.c.cenda è ancora in sos.pe.so, mal. graido l' intervenLo della Camera del Lavoro, ,pc:ressola quale gli <J/pt'lraisono or• ganizzati. L'eipisodio è ,curioso e dolloroSo ne1 me1e·imo ~o. Ci di'S!pi~ che fra operei, si dobba giun,ge.re a qu-z,sti pu.n'..:i, ma .:J.:-bmo vc,1ulo citarlo, ,perchè da'Vaaiti aTia mm;accia di perdere i·l q>ane, gLi stess: fatsdsii, sono ir.sorli, contro l'italiano e ne ha:nno .reclamalo l'a]·Jontanamenlo G!li è che gli interessi ,cl.ella.prO'.pria persona e .categoria seno su.pe,riori ,pu.rtro,p• po a Lutte le ideo1o,gie, e que11a ipatriottica non fa eccezione alfa regola, anzi .. UN PO' DI VITA SOVVERSIVA E OPERAIA - La Camera dei Lavoro ha imz.iato b conie.renze invernali frc. g'li emi.graarli. GiO<Vedì 19 è stata teM1La una cc•nferenza a Ca,dro e domenica 22 a B11d01gno. - L'anarchico Berloin.i di Ginewa ha :e.nulo nel Ticino una ut.iilissiana serie di ccatlereaiz,e sul truooo del:lo Sla-to ccn:porativo. Egli ha parrlaio a Luga.no, Bdlli!nrona, Caidrc, e parlerà sta!Sera a Ohi.asso e do.mani a Tesserete. I socialisti ticinesi hanno un p,romettenfo risveglio, anche in vista de!,la rinnovazione dei municipi. In questi ultimi fe-rr:IJ)i si sono tenuU (e s,e ne terra11Do ancora) d-ei Con,vegni in varie grosse bo-rJ.:;. k: D:imenioa 15, e!rs.i tennero iJ lo:ro Con grasso. La. Seuone Tici111ese della ConcenlTazione anti.fasci,sta aveva invialo una nobile lettera di Ga1uto e di ringraziamento ipe:r Ja !emda oa>era amtifasìsta sv-01!.a. iCLa3 CO'Dllpa~ ticinesi. - Anclie ila Oollonia Proletaafa Italiana è in piena aHwità. La Serio~ di Locarno h.a preso un in.."'!J)era-to 5'Vilruìp,po. A Biasca, do.ve ,}a crii'Si degli &:ailipelliru, a'leva aissqpit.o l"attiiviit.à della P-rolel.wa, si è ripresa ll'atHv.i".à. Le Sezione di Lugano ha ~ooetto ipe:r dcanenica 29, il 2.o ColllV0gno a Bellinzona cllC proonette di riuscire anaignilicamente. - Amohe nel mo.vi.mento siodacale si no-ta un conrorlan.te risvegli.o. I bi,pografi, aid esempio, <Seno riusciti, in po;ahe set~imane d-i-agitazione, a miigJioorare le condizioni dei }()(J'ocoLleghi <lj Mmdrisio e Chiasso. - La S2zone Socialista Italliana, tiene liu,tt; i veneroì dclJe i'llteressaalti COillV~- sazicn.i, alle quaH si pres1la-no oratori c1,i varJ., tenclenm Le conversazioni sono abbais!.a.nza freq•u~:it.a«?. ASSEMLEA GENERALE La Sezione Socialista Italiana è convocata in assemblea per martedì 31 corr. a.Ue ore 20.30 alila Camera del Lavor•J. Sono all'ordine <lei giorno la relazione morale e finanziaria., la relazione sul Congresso di Marsiglia, ecc. per cui nessuno degli inscritti aJla Sezione deve manca,re. Il Comi/alo. AI SOCI DE1L'OSPEDAUc ITALIANO La Colonia Proletaria ltdiana. ci co• munica: La Segc:reteria dell'Ospedale Italiano intima ru soci di pagare la quota · entro 1-. fine di gennaio, pena inv,io del rimborso postale. Nessuna disposizione, neanche del ouovo sta.tuta, ~utor.izza ,la Segreteria a fare ciò. Noi insistiamo perchè tutti, IUI.• che gli avversari delJa attuale ammini: &trazione, rinnovino la loro quota di socio. Essi hanno tempo, per questo, • no al 28 febbraio. Inoltre, avverEa.=;; i soci, che pi,r quest'anno (esercizi'J finr.- ' ziario 1927-28) la quota minima può e9sere ancora di fr. 2. La quota di fr. 5 per capo famiglia, va solo in vigore pet l'anno finanziario pross.imo ( 1928-29), Da Looarno SEZ[ONE SOGI.AtLirSTtA MISTA La Sezione tSOciaJliistamista terrà 1a 911A assemhlea generaJ.e sabato ~rossimo 28 con. Jl Comitato òelda se2'JÌcine darà sca,. rico del 0 suo o,perat.o dturaaite J.'anno precedente, ~ia <lal lato politico, coane amministra !.iivo. Si ,procederà a1le nomine statutarie, cosi oure di una Commi.issione iinoa.ri.cata cli ~gamizzare i'1 VegliioM Rosso per il 4 febbraio 'P· v. ,I coimpaigru devo.no p-resenziare aU'assembl.ea e mostrare una buona volta oom.. p<1itezza e solidarietà ipet J'qpera compiuta dal Comitato se7.i-Onat~e. u. o~o delle CQLOi.N'1IEP•ROLET. ITiAJLIAiNE . La Sezione di iLcicar.no parleciperà cOID buon niumero dj soci a,1 C01lJvegno Cam.- ~ona1e d~le Cci'lome Proletaa-ie ItaJiane ne1 Ticino. Il Cmwegno arv.rà !Luogo a Bellinzona i<l 29 corr., nel salone dellla Casa. del P1oq>0'1o.L'aidiu.nata Jii,u.ruirà grande oume-- ro ru so-ai de3l1esi~o,Ie .sezioni, ed eisprimamo l'an.tigµrii.oclie la giiornatia di d.omen,j aa pr .. aJ.fratdll i .in un. scfo .sentimento d:i dovere e d'azione le -colilelti'Vità prole. I.ami.eita.Liane .per le future lotte ooloa:i;Wi. La Sezione di Bellinzona si aa,presta a,d cr1 (!aTÙzzaire degn.a.men!.e il Convegno, aaJe Sezioni consorelle iq riconoscere lo 5forzo generoso ool ,preseiwiare con ua buon niu:mer-o di a,desicni. Arrive'de:roi a Belfo1zo.na aJ grido di: Viva la Proilef<u<ia /lal«ma! PRO '~..A.V·VEKIREt! Soon.ma precedente Fir. 59.- ARBON. - Ba,rica,ri.oil: ri.nnovan,d.c l'abbon,amento cootrac- =bio i sa.liuti dei coan,p~.ni di Maacig;l!:.iae N~•zZJaa, iceV1Jt.i a ½ Vua!.to!lo. » 2.- ARBON. - S. A. BOOIO. - ~aica-to Metatllur,gici. e Sca.lpeùllini: àaigli uti!li d..,lil.a festa p-ro staaça. OfPE=ta.: Lihera St!ama>a fr. 75; Rà.sve,g1fo k 25; Faillce e Maaitel1o fr. 25; 1.- L'aivv-en.i.re del Laivor.ato.re • 25.- iLUGAINO. N. N. LUGtA!NO. L'asso a .soopa. cli L<>TeLo per a.ver pa~e~to ccm quelcrio di Zuri,go ,. 2.- • SCHILILE.J~EN.- D'Am.da-ea Elia: Per un'oa,a di Jiawoa-o per$& inuti,~te a.J Co'IJScwat.oitail. ,. 1.70 GOSSAiU. - Sezi~ SooiaJAs!a: a.vaaizo Spte!Se ~o a!l Convegno dii. Kiraddl!f ~ 6.65 WJINTERTHUR. - 11 oompag.l'lli soci•allÌ8ti: dO(pO aver IJ>lllSISa ta, Wla seraJba fraitiernamente a.ssieme ; > 11.- Totail.e Fir. 114.35 Pro vittime del fascismo Soonma pr'eCel(ie:nte Fr. 26.50 BIIENN,E.- A mezzo Cara-è » 34.50 4.MRI!SWIL. - Dom•.n o.O.: An~. » 1.- ---- Tot.ate Fa · 6'2.- LA SEMINATRJIOE di Gineura (Grand Rw, 19) prega la F~tiica. e Stu.. dw e Lilet,to, -», della quale tpora r;,,,. dirizzo. di voler-,li resNtuire le cop;. del dramma La col,pa vendica 1a, co.l,pa, douen.d-o mettere questo lavorp aNo studio. 150- UD111mn1 fil bllUI "111..1 E' intereasaate -il consta.tani che fra le ~trie di ,più lunga vi!.a, quelle che r.g,ttM<iano la fa'Jbricazione dei tabacdhi ccntano fira le ,pi:, fortn.mate, e a.1oune di essi con!aaio f;, sec-oli di esistenza. Così -1a· Ditta Neeff e Co .. già Fraud1i Hu.go, fabbrica di tahacoh.i a Baisilea, fes~erà quest'anno il SU-O 150° ~niversari.o. Ln taJ:e ooca.sione l'a:'.tuale rpa,dron.e signor Otto Neeff ha puhb!Ccaitio Ulll bel fascicoletto, clie oltre una breve cronaca de1la. Ditta e dei suoi foada.tori, contiene molte cose interessanti e istrut. ·;.ive suìlla storia <leJ t.abaicco e sui vad mocL: di usa.rio. Il falSldicoletto è soritt.o in mo.do divertente e si <ljst.i~e perciò favo.re.volmente da altri simili scritti. La D;tta oi ha comunicalo ohe tali fascicoli possono essere- ~ ~ prE:S30 ~ taba<ioa:io.

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