L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 51 - 17 dicembre 1927

_A_N_ 1 N_ 1o_xx_x__1_._ _:(~A::_:_P2•l _ ___________________ ~ZURIGO, 17 DICE,M BRE 1927. Num. 51. ' fELEFONO 4475 - Conto-Chèques N. V!ll-3616 SETI'iMANALE DL-:LPARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1926: REDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi fir. 1.50 PER L'ESTERO: I anno, fr. 16· 6 mn· f 8 3 · ! 2 50 , 1 r. ; mesi, r. , . , L'Av1Jenire de/ Lavoratore • Zurigo IL TRA_MONTO r rn1-ri$i nei residui dcll'ancien régfme e nei paruen11s del a p!utocrazia del nuorn regime. L'op,inionc pubbJica internazionale è., in questi giorni commossa per i falli di TransilYania. ~pra.llullo i giorna i incJ!esi ed a- . . o n:rcnr,ani. sono pieni dei t·accapi,\ccianli ep!s<odi svollisi nella città cli Oracl<'.. i Mare, centro di rana unghe-- rcsG a1111esso a 1la Rumcnia in virtù dei lraliali. ,\Ilo ~C'opo cli punire gti abila.nti cli qtrcsta cill:ì rimasi.i impenitente~ m<--nlc fcdc•i allu propria naziona)jlà cd al ·a propria reli.gione ebraica. duè domeniche or sono settemila ':ilndl'nli (· seller.Pnlo sludenlesse rumen-c, sono partili ;n treni speciali da Huka:-est e da .Ta ~Yl .i capilanava un deputalo nazio nalisfa e cattolico. Piombati improvvisamente su)fa ftopolazione jn,d:ifesa ed impreparata si sono dati a1l'es:ecuzione di gesta inenarrabili. Saccheggi ed incendi: 1;cci~ioni C! clevas,tazioni; stupri e ,·ivien7c'.C. Bambini sgozzali, donne tcrturalc, organ.izza~ioni. nego7,i e sinagoghe distrulli. Bilancio della giornata C'roica: quindici i:norli cd oltre cent0 feriti; un'inliera città ridotta allo squa.llore ed al lerroi-c. Le r,u!orità po 1iliche e militari ruml'ne hanno assisi.ilo lolleranli e complici, al;1o f,Cempio ecL all'infamia. ::--:cm111C'11u0n simulacro. un'apparenza di re.azione e <ll resistenza.- i .'Pn;::0òio tragico è un picco'o quc1J,'.,, cìelrEuropa dopo cinque an- , ni rt· pt!<'rra per il dirillo e la 1.ib'C'lià e dopo ollo ann_i di ricostruzione civile a1rombra cle!Ja Società dcl'e l'\nzioni. GioYani e fanciulle <li quindici, clicias~·elte e veni.i anni che abbandonano a guisa di· distrazione! - per un giorno i banchi ed i 1,ibri della ~cuo'a e che si lanciano per 21 ore al Lrigantaggio più lurp~ c~1c s~ lo lrnYa r:!'conti o nei foschi ricordi di ('poche lontane. E_sono i ~gli dc'- la miP: 1 iore borghesia cd a.nstocrazia di ''un popolo civile. latino. raffinati r,eì'a rnenlc e nel cuore da~•a cu!:ura, dalla religion'e e da 1 palriotLisuio ~ ( ,ilturn., reJigion<' e patriolli~mo che in tempi passati creaYano scienz;ali. marl!ri cd eroi e> che Of!-~\ producono assassini e band'ti da slrada. O[.'_gi. nei. ~eco!o p~d~llo de ':a _.cfrillà capitaUsLica, patriottica. cristiana <' ra;r,i.:,Jialj7,zata ! s; può obbicllarc: è_ un_ e1:·•odio ha'caniro! Sono le pass•o1',' cl, r~n~ di onesto ano-olo infuocalo e l<'l un- ., 1· co d'Europa che cor:clucono. a ta.1 aberrazioni ecl assurdJ. . ~o. L'en·sodio cli Oraclra :\fare ~ i1 ,.in.iomo cli un feromrno oramai ~ tmÌ\·crsale. . l;eggere i r~CC<:)lllidelle s~e_nc..cl1 Transi!Yania s1gn1fìca per no: ila. iani rivivere le spedizioni fa~c-~le dc\ '21 e del '22 riYeclern C"o?)'i occhi della mente i noslri ,·il'aggi <' le n~- stre città in preda al terrore squadlr1slico che preluse e preparò la conquista fascista del potere._ .\nch_c da noi la lo leranza complice dc, go: Yerni liberali d'a'lora .. \nchc da noi gli eroi del camionismo del '2~ e de! '22 erano gioYan.i sludenli lìgli del. a m;gliore borghesia d~l n'?~~ro paese: Accanto ad essi, as~o dal~. 1.p·cggiori rifiuti della vita, i ,d1sgraz1al1 p,ro~ol: li deJla società della _qu:3-lc 1 p~· 1 m1 sono i proftllalori ~cl L cl1Jcns~m. , Ed a sera i camions reduc• dall<: ~pedizioni punitive allraYena,·an_o _1 quartieri ricchi_ del_le i:oslre. <?1lla sollo una p;oggia cb fìon lan_cJal1 da . d· ma.J .. j di spose d1 figlie. mani 1 ui • - ,. , , borghesi. colle e callo ,che_. .. ~ei ,·il"aggi, e 1:ei_ qu~rl1crj pu11_1ll centinaia di bambm1 e cli ~onne P,' o_: I cl arie singhiozza,·ano sui c~clavc1 i ·'le fcritP dei prop1i can o Lre- o Slu . . . 11 l ma\'ano dal frecldo dmanz1 a i_~ Sj~e - tacolo dei rogo delle 111as5eriz1c domi>sliche. . . . _. Fu una. fanciulla di Y~nl1 ~nn1, ~1 il . -ati·ca ricca e nutrila dt slud1 u- s OC! • l . d 'l' , ·s1.·1c·c1he in una ma lilla e ~- 111,1111. I . d' .. 1 d 1 ·91 frcdda,'a a co p1 1 r1- pt1 e e .., . . "olLella il nost110 Cammeo: giovane L . di Pisa e macchiava del maesro . 1 l 1 . d I 11osl ro maliirc <' es mC' -:ane1ue e • .. bru~e e hionde dc! s~10( scol~r1. . ,· I ~. , ltidc>nli I f1gl1 deg I agi a11 ,,ano p . l . J) ol·a che ahhatlernno epp1110 ( 1 LI~ l • . I l' r). ,- -,,. E -:ludenlt I e egrncra 1 e J a;,nO. , · . ,1: · . h al 'a decima ~pewz1onc pcrYers.1 e, e . . .· . . ~l"o Co nacch10 sociah- pum Ya l , i. sta, al,!orchè i padri. i marit.i, i fraLclli erano o uccisi, o all'ospeclalc, o i.i carcere, o fuggiti, condussero, a rnlµi di frusta. nude. le donl1'e e le bambint <;L1.lla. piaz;r,a clt.' paese a danzare dinanzi gli occhi cl· pochi ,·cechi rimasti !cgali agli a'beri ed ai pali. :\l ·,ndomani della cadnla dena Comune ungherese. le squadre Lerrori5lichc bianche che nelle cantine dei 1ussuo~i h61e/s di Budapest si abbandonarono a vere orgie cli lorlura e di ,-iol·enza in danno dei m:,g;'iori operai, contadini ed intcllelluali ungheresi, erano precisamente composle <li giovani. stude11Li, professioni li ed cx uflìciali. lìor lìorc del!'arislo era.zia e borghesia magiara. Le legioni ciel Ku-/~lu:r-Kan, la poLcnlc orgànizz;azionc naziona 1:f,la, crisLiana. antioperaia cl'.\merica che conta al suo nlliYo centinaia d: assassinii e cli clcYa.stazioni in danno di organizzatori socialisti ·e miitliaia di linclagg; cli negri, recl\tlano i migliori e più numerosi affì jali ne11e file della borghesia ricca, colta e rrisliana di quei paesi. I cornponC'nli dell'C formaz.ioni militaristiche e lerrol'Ì L;che di (rcnnania che rnnlano a loro alliYo gl. episodi cle1Jc repre~.sio11i del dc] '19 e de! '20. g i nssa~smi cl· Ucbkncchl, di Luxcmbourg, di Kurt Eirncr, di E~lhe1·gcr ,cl; Ralhenau, d,i Ilaas, ccc. sono ;1 fior lìorc del a g'oYenlù uniYers.lar:a tedesca. Ed i ras.cisti ing1esi che sognano di emulare k ge,ta dei propn fralel,'i cl' idee e di e a~sc di Italia e cli Germania, non son fo1 se g1ù<lali dal fio-io d ChurC'hi 11e non son recltllali o . Ira i barone/li e gli allie,·i deg i at,- slocrat :c; ('O!Jf'~i d'lnghillrrra? La cameiolerie dei re cli Francia at ruoa in:-:ci·,lt,, denari, comp:acenzc * •· * Tulla la socielà borghese, clo,·unq~1c, è in fcrmento,_p<!r la pr~?!·i~ d1fc!'.::t,senza scrupo• i e preg.ud1ziaJ1 di mezzi. In nome del pt•;ncipio cli razza, come in Rumcnia. in non~c del principio cli e asse allro,,c. Il più dcl!e rn 1le i dlue principì si confon· dono. e sollo la lolla cli nazionalità e cli rcI:gione ~•i ce a la più grande e più Yera ballag'ia soc:a 1e. • La gioventù del privi.lc.gio è_ a!l'a- ,·angua rdia di que;:;la guerra feroce che si intensifìca ogtti giorno maggiormente in estensione cd in profonclità. ft fenomeno non può mcrayig'iare chi ossen·i la ,·ila con occh; rnarxi5ti. Esso dern invece indurre i proletariati a slringers'i nel'a difensh·a ogg:, per lo slancio del,'olTcnsiYa di domani Ma un'osscn·azione s'impone. La società borghese nala un seco!o fa in nome del principio de.1l'indiviclua· 11tà umana. apportatrice de''l·c mes-- sime più solenni di ci,·iltà, ,dii uman:Larismo, di progre~~o, tramonta Lra i bagliori di un rinnovalo medioevo. F: ~a sorte di tulle le classi: in elce.Lino. r: fcuda.ì;smo non mori clifTc1·rlllemcalc: la ~ua anima caYai'ere- "~·a si rra ollC'nehraln. nel.'C' ·nramic oppr<'ssivC' più alroci. 1~cl'c org'c c-rudc'i dei Trianon.~ regali. T .a soc•elà borghc~,e r;petc la sloJ ia cl clecade1na morale e polit'ca d: qtwla che l'h~ preceduta. Incapace di assicurare la pare. J benes• sere, !'esistc:nza stessi cle~1i uomini. lramonla lra ondate cli sangue e di fango. Al prolelarialo, allraYerso la p~·opria riYoluzione, spella il compilo di as. iC'urarc una nuo,·a era cli gio- ,-inczza al genere umano! L'esperienza del passato Indichi la via dell' avveni:re Scslenni e sosle11.go che il P3Jl'li1o ha bisogno di discute.re pr vadere se gli conviene di man~ene-re inalterate ed intangjb~li le direllhe slabili.:e al Congresso ci.i 1Roma, cq:pure ~ gli giova correggerle, relliJicarle in quabhe i;a,rtc. So che dei! mio parere seno numero.;e Sezioni e soci, non soll'lnlo dei.la Svizzera, r...a. anohe della Fiar.ci.:l, dell'Inghtllura, del BeLgio e, se non e.rro, pure del iLtLsrnrr.burgo. La Direz:one è di parer contrario. Il Convegno di M..arsiglia dirà e farà ciò che cred~à. Può dalT"siche accebli o subisca la dacisic,1.-. deUa D:.razione e sanzioni r~rrore: ma ciò non risol~rà nulla; non e!Lminerà le ragioni della di-scu..c:,s'one·e della revisione, le q<Uab p:rmarnnno, s-i diffonderanno e si i.mpor,ranno. on si può persistere in eterno ne1l'errore, non si può continuar<: a.cl· usare un melodo ed una tattica ohe l'u~perien1,a ha dim-::·slrati fallaci e rov:nc,si; se il Partilo non vuol fare la figllra di Don Ranudo rii Calibra.cl~ nella oinJon:ma comicissima qpera éleUo Schoeck, dw2 tener conto deJ,l'jnsegnarnento del pa.9~alo recente e del presente. Cosa c' ins€lgna Ll passa"..o ? Se in es-- so h,ggiamo ad oec.b.:io,n.udo, spQglio della lente de!l'a-prjorjsmo tendenza.iolo, aipprenchaimo quante, sej!ue: Ollo-nove anni CT sono il noslro Partito era il più forl.e d'Italia; aveva un ~andissimo seguito nel Paese, avrebbe poliulo rovesciare ìl regime, ot~ener.: la Costituente, inliluenz,are forlement1:o la poli1ica dirigente 1taliana -, daita la situazione favorevole di allora, pel suo tramite anche queLla eu.ro- , pea. Con tale influenza avrebbe potuto impl?'dire l'atVVenlo clel fascismo in I'.-alia, il wmpiersi di misfa,tti (occupazione del bacino della Rt,hr, ecc.), l'ina.spriTsi dei dis,i.di tra aie.uni popoli, l'alzala di soud1 della reazione europea; awrebbe 'Potalo conlr:.buire ad aHretLare la riconciliazione spiriluaile ed il riallacciamento economico tra alcune na~i.o-ni ed il ritorno di condizioni normali di lavoro e d1 liber!à, per il più rapi.do sviluppo del mov.imenlo operaio e socialista. Non lo fece; rimase attaccalo alla formula rigorosa e r:og:da che si era imp"sta · irrise al « governo migliore , salvò l'int.ransi- ~en7...apura ed immacc-lata, ma res~ possibil2 l'avvento del fasci~mo ed i,! resto.... Condusse una caimpagna erC"ica contro il fascismo, ma per r'manere ancora osLinalamente a!laccaio a1la formula ve:nne a Lrov s1 i1 ~ · zj~ in co.n.dizic-ni di assoluia inferiorità e fu sconfitto. So bene che altri attribuiscono la sconJilla all'educazione..... pra.mpo!ini.aina dei la voralori; ma con:..es-to ogrui valore a -tale giudizio. Fatto s,La che i•l fa:ci.smo aveva ,J'aippc~gio no.n soltanto degli agrari e dell'industriali, ma. pure queblo dello Stato. Le forze di quesl'uit:-mo cooperavano con quelle del fascismo, nella letta ccn~ro il Parli<to socialiila e le organizz:izioni OFeraie. Ne consajue c.he i lavoratori élJVr"-bbuo dcivuto vince.re non soltanto il fascismo, ma anche lo Stato borghese, suo allea'lo e prol2llore. Erano essi in gra.do di farlo? Nel 1919 ~ì, ma nel 1921-22 no .con le sole lorc; forze, già di'Vi.se, qualunque fosse st..a.(a l~ Loro educazioni?. Avrehbaro pO<l.uto vincerlo invece se il Partito o i Pairtiti social-comunisli, con una temporanea transazicne e cooperazione con altrj aiggruj:\pamenLi pc,!ilici avessero neulraJ.izza!-e le f9rze dello Stato o, meglio ancora, le a.vessero faile schierare conlrp il fascim10 medesimo. Invece il Partito TÌmase intransigente, rn.nLenne il suo motto: • O lutto o niente» ed avvenne qllel che avvenne. Ah! quan:i dolori, quanie stragi, quante rovine, quale immenso disastro LI nostro Partito avrebbe poluto evila,re se non si f0ssz irrigidito nell' inlransigenza dogmat:ca. Le prc,·e ? Sono evilcienti anche se non pa,Lpabili. In a.1Lripaesi, dove i Pa:rli'.i socialisLi adotlarono llna Lal!Jca cLi1Ve.rsa,le cose andarono diversamente. In AusLria il Partito socia.Lista, intransigente per massima, ma non anche a costo dei];. j:'rnfria vii.a, fu al polere; a.vrebbe :,olt,to gioca re la caria del « ~ut.to o nulla •; fu !.Ollecita,lo insistentemente a farlo dal \'.JC-inocomunismo ungherese, che aveva instaurala la dittatura; la silu-:tzwne ;! ia sollecitazione erano allettanti, ma ; compagni a,ustriaci compresero l'impo,sibilità del Lutto, non si laisciarono sedurre drulle sirene della dittatura e piulloslo che lanciarsi nel1':wventura, pr..ferirc-no scendere dagli scranni del potere e p:tssare all'opposizione 0.~ile. inlell:~-en'.e e ballagliera. Risultato: ora, e da pa 1 -,echi anni, a Bud:i.pe~t .tiranne,ggia il ,an~uinario regime horliano e sui Municici0 di Vienna svenlc-la la bandiera ross~; i,l mov:mento operaio ungherese è 11c:tlenato e quello austriaco è in pieno, ri!!oglicso sviluppo ed attende che i s110' conirnteHi degli alAl\:DilINISTRAZIONE: <.ommi:-sione Esecutiva del P. S. !. PREZZI DELL~ lNSERZ10Nl · Per l1K1C-il, o i,')'liZIO cli linea (w~bC✓-~a una colonna), .,o Cen, P zr réclame continuata, prezzi da oazn,enirsi Zurigo. Wlilarslrasse 36 .n paesi raggiun1-:ano, più o meno, la polenziaJità e capacità ch'esso ha raggi<Urntop, er risa.lire a, potere e da.i- mano de.f-ànilivameru!e aiJI<' realizzazioni socrn l,ste. In Ge,ruru:..r.iasi ebbe,·, de: conJli,tti grav:~simi; il mi,LiLar-fasc:smo minacciò assai eia vicino la giovane Repubblica tedesca più o meno democ!·r.tica; se àù Parli:o sccjal:•sla si fosse c.·s.inleress.a,lo del nuOJV'oregime che era, com'è luLt'ora, boiighese, oggi la Repubblica 1edeisca, rpiù o meno demopratica, sarebbe un pio ri.- cordo. Ma il Pa,r1:to sccialist.a germanico 111.osn' irrigi.dì nel fataile « iutto o nulla», si comportò divexsamen'..e del nostro e riu~cì ad impeid,ire che la forza de.Mo Staio si schieraisse a franco dei! fasciM10, ,come fece in JbaJia . .K.aipp, E.rh<U",d,Hitler, Luden-do,.J e le loro aTmale fllrono lrartlaii con soverchia indulg-enz,a, dai] Governo germanico, ma non ebbero il suo appoggio e furono scolllJf~tti daHa salr.la, a,ccorla e risolu:.a com)Pagine operaia. Anche il Partilo socia!lis,La germanico, cc.,me quello au;;Lr,iaco, fu vilipeso, wlupe.rato atrocemenle da1 .fautori del « lutto o nulla», :ra =i fogurarono, purtroppo, anche gE organi de.I nostro Partito. La pro'Va alla quale furono soUoposti i con:upaigni ge.n.'lla'Ilici fo resa a&;;ai auria a,nohe dahla vicJenta ondata cL sentimenl,i e risentimenti nazion.a•listici solleval:i. nel loro paese da.JI' occLtpazione franoose della Renania, della Veslfalia e del Pa1]atin1fo e dailte orgie compiutevi d1! ,mi.'.Har:.Smoinva~ore, 11'.a essi ]:i yinsero. Ora la Germania, inve02 d.i.es-sere un enc1 me accaqup mento reazionario del genere di quello itali-ano ed unghere.f<?, è il più solido baluardo erello contro 1':aspan,icne fa:;cish, la più bella sperarnza e la migliore 'J)rom1:1Ssadel riscatto ,p-roletiario nel SociaJismo. Nel Bel.gio, quan,do ii fascismo ardì avanzarsi e minacciare, il Par'.ilo opuaio or.ganizzò pron.la.menle i suoi baiJtagl.ior.: armali, li lanciò nelle ovie ,di Bruxelle.s - dc;ye fu brucialo un fantoccio Taiffigurante Mu,soHni - ed atmmonì severamente ohe ncn a'Vreòbe tollerato a .nessun costo !S<lherzi mussoEniaaù. I fascisti ca•pirono il latino e si squaglia,rono. I com-paigni belgi erano a,mmaes~rait.i dall'esperienza italiana, è vero; ma la loro manifos,tazicne e la loro m.illlaccia aT'ftlata non sarebbe sta la possibi.le s,enza p.r.evia neulrabzzazione de]l,a forza dello Stato. In un G<Werno ip,relw.mente reazionario il fascismo aiv.reibbe trova-to fo!- lo l'a.ppog~io ed i batl.Laglioni operai tutta la anilra,glia. Ho citato i casi dell'Ungheria, dell'Austria, della Gemnarua .e del Belgio a ti- ~olo •probaitivo ed i·llustrativo; non ho detto e non dico che il nostro PaI'lito avrebbe dovuto agire -esattamenie come i Pal!"liti ,dei tre ultimi ,paesi; non e.ra ne,m111eno necessario; sa,rebbe basta~a una transazione mino.re e di più breve durarla. lJ! Partito s,i ,rélJVVl.dp-e r ,un momenio nel 1924, dopo l'a.sisassi.nio di Matteotti, e $3lì l'A,yentino a1SSieme rud alrtr i aggr,uppamen:i p.olilici col proposiit.o di comba,ltere assieme ad essi l'idra ,nefanda. Era trnppo lardi; il fascismo era padrone deLI' Ha.lia; era bensl di siprezza- :.o ed odiato, ma di.siponeva di cannoni, di corazza•le e di mitra,g,liatrici; era in pos;esso di un armamento comple:o, come un polente esercilo invasoTe. ,Ed il generoso tentativo dei n9stri fa.lii. Se la tra'IlSazione del 1924 il nostro ,Partito l'iwesse fa~~a prima che il fascismo arr:i.ffa.isse i.l potere, avrebbe salvala la situazione, con eno.rme vantaggio del prohLaria lo ita,liano e moncliale. Sono, queste, rievocazioni sanguinanti, che non si fanno senza eno.rane sforzo e pena; sono confronti dolorosi, anLipahl.ci e ,pc,ssono a,pparire anche odiosi; ma gl~ uni e le a.1!.re sono necessari ,per siabiliire ,]a verità, per rompere l'incan- . to crealo in cert.i ambienti co.n l'esaltazione conlinlla di lllla tendenza e manlenu<to col dwieto ,del cont.raiddi:orio. E poi è meiglio che certe cose ce le diciamo da per noi, senza farcele canta.re da altri; l'autocritica riesce sempre meno panosa di quella ohe può venirci da le,rzi. Ed ora doivrei dare la dimostrazione promessa nell'ul limo nt1mero. Ma chi a- ,,ebbc la ,pazienza di seguirmi? Lo fa- .rò nel numero pross1mo; per ora dichiaro di ritener 'Vani, come furono quelli del passa~o, gli sforzi generosi che la Direzione del ncslr0 Partilo co.m;pie e si propone di cc•mpicre. per l'uniificazione delle forze operaie internazionali, seguendo la via baLluta finora. Penso che non giovino in nessun senso, che creino illusioni, preparjno delusioni e facciano pe,rdeTe dc,1 tempo prezioso. L'unità da Lutti auspicata si raggi-ungerà peir al!Ta via. A. VUATIOLO. ·----------- PRECISANDO Il comT ~ne, San~crgi, J1e!l'Auan/i/ del!' 11 d;errnbre, ha dato una arlico.l.ess:t nelJ.:i quale si è messo con un cer,lo impegno a d~r rnaJe e d~il sottoscritto, ~ d~: cc•mpa,gni di Zuriigo, e dei co-mpa,gn1 deUe S·ezic.ni deiLa Sv;iv.,era che hanno a,vuto il buon senso (idiirebbe il compa~no Saongicrgi: la dabbena.~ine) di vo'.are l'cnl.ine d2,J g,ior.no ohe ;po-.nlala mia mollo meklesla fuima. Nella sua Ml.iccèe;;sia corrono so:venti c:r;:ressicn.i. q.ua,1:i: in es.altezze, illogica, buffi, ingiurie, con-si,deraizioni errale, giudizi ingill(>l:, e motiivaaio:ni peregrine, le qua·!i fanno i,] paria con que!1e ohe stanne. nella relazione direz:onale, quru!i: nemici, a"ivers.aTi, in\diiv~dui inleressa~i, ecc., ecc. )rei lll'0'lù!ired.ichiaTo che- lutto ciò nc,n mj la nè ca!Ldo nè freddo, mi rammarico però d:i non poter essere vici.no a certi ~dagc1ghi e ·di,slribulori di gralu~Le paten~i d :,gnwanza, per poler a,ppre-n.dere qua,le è la g',usfa vi.a deL!a logica o fa.rmi erudJr.e, tanto per non essere più buffo. Detto ciò quale r.ecEJ.SS2riaintroduzione e per dare a C?Sare queJlo che è di Ces~e vencSo "1dla disanima dell'articolessa del c;mp~gno Sa1:gio.r,gi, i.I quale wta volta ~anLo si irO<Vacon me d'accordo ne-I ri.ccn-0scerz b nei:.._,s.,itàd'una Slstema.z,ìone rea'le dell' o,ràina,mcnlo interno detl Partilo. M.--tla mi.a r:chiesta di tréll.9form.azi-ane de.li'Avar.'[if l'hamno così svisata, e s'inten;de !)ET par.:itc preso, tanfo dal!a Direzione quanto dal compa- !kno Sa.n~iorgi, clri. farmi élJJ)parire per un vckntario assJJSsino del nositro g.iorn.aù.~, :me'llre gi{:-v'.l anco:ra rico11darlo ohe Lanto pe:r me guani.o p2r i compaigni che hanno vc,tal.o il mio odif!e del giorno noo abbiamo ro.a~ (Pe-nsalo nepi;.ure lontaname,nle di voler a:rri,yare do:v.e vuol farci arri.vare oon una certa ostinazione e la Diirczione ed il ccmpa,gno Sangior.gi. IE mi ,9rpiego. N-e.11.a il]u.;,lrazicne che io feci daivanti ai ccimpagni di Zuri,go, i-0 dissi ohe sare:bbe stato necessario pe.r dare al Partilo u.n fu.nzicmamen'.o inlerno re.golar.e (s-eigreteria, ecc.), di adidiivenire alla .lrasformaz<ione, non soppr-essioone, perohè ciò no·n l'ho mai pensaito,- e salo per il tempo necessario, e cioè fin quan:do le condizioni fiinainz.:arie del P,aa,t.ilq non avrebbero ridata la _pcssibililà re1:la ri,pr~- sa dcll'AV(IITT/'i! come giom.a1le pul:blico. Qui mi pare di élJVerel'a,ppc~gi.o dena Di.reziooe stessa a!Jtraiverso aiL!a isu.a recente relaz.ione, qua:ndo in u.n punlo dice che per far vi1Vere l'Avav1di! e funzionai-e Ja sogrele<ria sarà ne.c0Ssario, procede-re ailla scippre-ssione cl.i allire .iniziatiive (qua,!i di grazia,?), ccane pure d1 fare c•bbl:,go (giu.s,tissimo) a Lutti gli i.nscri'Ki di al:bonarsi aJ giorna1e e d1 imp-egnare gli stessi ad un 'V.ersamento annuo a titolo di scHosorizio,ne, di quaTanta franchl. Mi paire i;erciò che la mia T,i.chies~a '!lon era poii tanto fuor.i di, posto quanto vogilia ,far!,a creid~re il compagno San,giorigi, oome !J)ure non mi sem:br.a di élJVerevoJ utlo per paa-tito preso oiurlarre nel manico i buc•ni coanp~ de1,La Sezione di Zur.1go e della Svizzera. la re1azicne d...Jla Diirezione è lì cori i suoi dati, ohe io ritengo esalti, a da:mii raigiOl!l.e. 1.fvla gioverà c.he io faccia prese.lllle la as9Ul1d.ità della cagnara lanciata contro qi1esla ,parte del mio ondine del giorno, fa,ce,n,do prasenie. ohe è lailllto iJ. desiderio no~lro di volere ai.s.sassinare il giornaile Auarrti!, ohe in <Una rit!'l1.Ìone deLla SeZJione di Zurigo tenuta il l.o dicembre, venne deliberalo ohe se la Direzione ci darà sul s€trio un funmonannento i.niei:- no dei PairLi,lo, i ~C'ci diella s•lessa si impegna.no sin d'ora a fare il regola,re abbonamento deibl'Aucmti! (a~1tualme.nte essi ]Q 1paigano un I.ra•i1cofronoos-e al numero) co,me pur.e al ve:rsMnenlo d'una somma non inferiore ai 40 franchi iranoesi a li- ,toilo individuale di s Jl1losorizione. E ciò mi pa,·e ohe sia basle-vo,le perchè ognuno ~i renda !)ef'lsuaiso che i compagni de1;Ja Sezione di Zuriiéo, e dirò cie!,la Sovizze- •·a, amino il loro giL-male almeno colla ,fessa af!aio:ne de~[: ,1:tr: cc,mpagni. Alla mia ri,.:h'esta ,J: lra-slormazione :.i..ggiunsi pur.? ! fa'.!:> e.be gi: altri Parfili che fann::, par::? delia Cc,nce:nt.ra~one anti!a:;cisli.. avcvar.v ctesi~!ilo dal dar vita ai .io:ro !\'Crna.l: d, Pardo. Qui d c0rui:--at1w S.tn!.fongi mi sol'.opone .:le'.!e sp•egaz.o·JJ eh<! io non riteu- /.!O e.sat,te, e mi s pie,go: .l Non mi rislllla che il Partilo repubblicano italiano pubblichi regolarmen~e l!.ll suo bolle,ttino dal thtolo L'[,la/ia del Po-polo. 2. So ohe i1l PanLilo Socialista dei la- '10ralori i,ta]iani pubblica un bOtlletlino in:ern.o, e.be in un anno .di iresisden.La a.1l'e:;;lc-ro deJ Partite ha pubbl:icato il quinto numero nel lll2'Se di novembre scorso. 3. Che t'Operai-0 lfaliano è difatti l'or- , ga1110delila Cc111ifederazio-neGeneralle deJ La1Vorotlta:iiana, ma -ehe queste, non traitla che que:s~icni a carr-a,tl2re ,1piocataane.ot.e sindaCél!!e, per.ohè questa è la sua Tagion d'essere. 4. Che La Libertà no!ll è l'organo dii alcun Partirt.o, ma il giornaJe 1delJ.a ConcenJ!razione antiif.ascisla alla qua~e i Pa.rtiti che ne. fanno parte hanno id.i dirit'.o r.l.ue loro .rapprese.rrtainLi, i qiua1Liriuniti a'Ssieme cc,n:ipo~.gono il C<:'l11.ilafoclire!Jlivo <lel~a Concentrazione sles,a e,cl i,1 Ccmil.alo redazionale del giornale La Libertà. Dunque iJ ,giornale La Libertà nO!l è, e non può esser~, il giornaùe ai servizi nè del Pa11Lilo Soci,aiEsta ,dei la,vc-ratori ~lalia.ni, nè da altri Pat11:ii!.in; ulla, aidun: c;.ue, dj qu.a.n,to vu0<le dare a;d in,tendere i.I compa,gno Sangiorgi. Il 9orra:·iugno Sa.n.g:ongi se la riide qualJldo io scslengo che la segreteria del Pcn-- filo sia al!idata a compagr.J di buona volontà, ecc., ecc., coane pure che alla a I uio ne de/ Partito d-ebbafT{) essere chiomaf,i i m.igfioni coni,pagni reis!ldenri in Francia. Ma il sorriso w.ffaTdo suo non ha ragi::-n d'e~sere, qt 1arudo io p.ro,vo ohe dalla Direzic,ne 1th1a1le fu ~cl=o pu part:ilo µ~s.:> un ccar.ipa,gno che ave:va pie.no (c<l incc-nLe;;la,to d:irilto ,di farM parte, -::=ndo egli un r~gvlare men:bro de11a D;rezione csi:stente in I,lalia fino al monenfo dei!o ..;cic,glimer:lo dei Partilo. Mi ,si potrà cbbiel1ar(o che quel comp,a.gno a,veva ccnce.z:,oni poLitich~ in contrasto cAla 1naigicran.ua deL!a Direzione. Ma quel compag1110, fu ail più al~o posto nel n.ostro Pa11lito in momenti es.Lremamenile diHicili, e nel mOl!Uento di riprendere ]e f'!e. di ritess.er.e la tela, di riu.n.ia-e le i-r~e ncs-tr-e ,bandale in ogni coni.raid.a del mor..do dalla terdbile raJJica del 31 ot-t~•bre 1926, era utile, necessairio, dowercso, fàr :aicere qgrui ·russooso e chiamare ai posti cl.i maggiore responsabili,tà anche . quei compagni ohe pu1 sostenenido vedute non uguali alla .maiggioranza, si .sono però sempre maintenuti feldcli e diseripl:na li erut,r,o i quadtri ,del Partito. H resto 111 compaig.no San,g.ior,gi lo può sapere. Egli deve s:ipere che la Di.r.ezione del nostro Partito va fu.nzianato in questa ann.a.fa a scarlaane,nto molto ridotito. Tre dei sue-i membri, e non certo gli u1bmni sotto ogni .ra,ppo.rito hanno do.vu:..O sempre bri!1 1 Lare per la loro assenza. 1La cQILpanon è imputahiil.e ne aid ~si e nappur.e aiila Direzione stessa. Sono del,Je ra,gi,oini superiori ohe haollJJlosempre messo nella impossibilità questi tre compagni buoni di ade.rupiea-e a! mandato del qua,le furono investiti. ,Ma pare _che quello ohe fa più .ribrez" zo aq compaigno Sangi_orgi è cer',-0 '1'u]1t1ma parte del mio _or.dine de.I giorno. Ei~H pairla di già a.vvemiuLo imighiott.imenito di ro~pi per amore cli pacif.icazione, ma io gli ,clico ohe <dei rospi se ne dCNrà inghio1tire ancora e molti, fino a quando si vorrà .mantenersi inlransigenli per la i 1111.rainsi,genza. ~in qua•rudo si sos'.iene, che ca.soh.i pure il mando, si aù.lontanino pure la più grande panle dei compa,gni, succeda quel che s~oced~, -~ Purol_i'è r~a un g.rup p_o. di u-0nun.i d P.a'Iltito dovrà rimainere r1g1~amenle nelùa più a'SSciluta iniiran.sigenz.a, q,uesta caro San:gior:gi non è quanto i_o pensi, COine pure una ta,]e 06'linaz1.01ne non La credo UJtiJe a11 Par'..i1o e neppure all'a.vvic.i.naJme.nfo delle forze ~- cialiste. Quello che io propu.,gno e sosten,go non è l'amabille sorriso, 1a ,slire.tta di ma.no. e maigairj l'and,are a berrne un bioohieriaio alla tratto:ia_ accanto col compagno A. B. C. so.:::ia,l.i.sti di al•tri Pari•~A, p· · · I . "'""'· lU ID a t~ io vedo la cosa. Io scorgo un nece,s. s.aino lavorio, e fra i C"'"'""~'~ni d 1 t P . . -··~-s e n<>-- s ro .. a~tilo, e ha i compa,gn.i de.gli aHri pairt.it1, il quatle ci porli a,d un aivvicinament_o, 31d una reciproea sbima, .id una convi,venza Errubemia. Ini!en,dersi comiprellldersi, afmi.at8.'J"S1 per la ricerc~ d' terreno i1l qua,!e ci possa a .suo tem; portare ~-!,la unione delle forze socialiste ~e I ~mmancabile lotta del domani. C~ puo metie~.e in dubbio lo spirillo m~ta e qualle base di azione, la Id.- la di classe dei ocmpagni socia,]isti degli altri Partiti,? Siamo forse noi più marxisti di loro? Se così fosse i C"""" g ,. ah . ~ ... pai na e seguono le teorie comuniste a/Vrebbero . •· pur ra- ~1one qllando sc-slen.gono che essi s<>ili m<leTpretano a pun~!ino le leòJrie mandsle. Ed allora, se così foss.e quale diriJt.

L'.\ \'\7è,~InE DEL LAVORATO:,:.R~E.:..:. _______________________________ _ lo avremmo neri di dire quanlo nella rea1là non è? La realltà, specialmenlc in questi u:11.i.mi anni ci d.ic_ ben chiaramenfa che, I anlo ne-I campo politico ohe in queJ.lo ,!indacal~ ognuno ha failto quello eh~ ha potuto, tante vol~ bene noi, lante volle bene gli altri. Tipi dell'epoca I•,' ui c-hr lta fondalo l'Excef<;ior, il grande quolid1ano par;gino. E' amico di Briand, di Llovd George, cl; Chamberlain. di Clr1{1enceau; (•d è grande uffìcialr del'a L<'gion d'Onore r di un'altra a la onorifìc-enra inglese. Tra la farsae la tragedia lon1 ci condusse dieci volte al macello; non è questo p, ofesS;oni-sta della carneficina distaccalo oggi in !unzione di gran·- de Jrt.quisiiore al Tribunale speciale fascista, ma è Lussu che ci Tu /Tatello nella sventura, che ei difese al ritorno e che ,{;fendendo la propria casa dalle orde de-i briganti fascisti, difese /' c>nore del- !' Isola! Può dirmi il compagno Sa.ngioJ:1g.i per qua.ile ragione, e se trova logico, norona1e. risponden:.e all' ordina.ménlo del nomro Partilo, il fallo che l'alt.uale Direzione ci fa sapere che rimarrà al suo posto anche dopo il Convegno, qualunque ne sia il pe:nisiero d<?>l1oslesso? Tulle le paure del compagno Sangior- <fi a me sono in gran p~ sconosciU'!e. Forse perohè io vivo nella capil:i,le industrialle della Svizzera dove i,l Partito SociaJlist.a Svizzero conia 1.liJl.a grande forza, i.l quale ha orearto tante magniliahe opere per il proletariato ohe formano l'orgo~lio dei socialis'.Ji zu.ri.ghesi e che noi bandii.i da.Lla nostra terro. ~ardiamo con aanore. Eél a@.!!iungoche il compagno Sangiorgi è sta.lo moLLo male inJormaito sul cO!!tto mio. Io 1sono mai ~tait.o e non .sono un candidalo ali riformismo, da circa una venli.lll.a d'anni rnno nelle file del Pa~ito Sr.ci.alisla, e scmo sem,pre rimasto sempll:i.cemente sociali.sta, senza mai se~ .ir,li uni o gli a.ltri che si s0010 aivvice:ndati nel Pa:rtito nostro fOl'lllla.ndo corre11ti ·,-r.patie personali. Socialis' a a,} disopra di tutto e di t,utti, i..., sono coowinto che quainto propugno e d'rfondo ncm sia un'opera di disgregazione e di ira,dimem.o ali ipa,rlifo Socialista, ma che sia opera utile e fattiva per riunire 1e forze spaJ1Se e diivise, in un unioo blocco, il quak possa mercè la sua forza e pole:nza. portare il prole' ariafo italiano aLla conquista ,de~la sua libertà. BIANCHI. Ordinedel giorno i dellasezionediLondra d lP. s. I. Votato a grande maegioranza ne!1a assemb12a del 5 dicembre 1927. « La Sezione di Londra consi.dera la funlt.a.zione della cliscussicme, ohe la Direzic.ne del Partilo cerca imporre al Convegno di Ma.rsi1 glia, oome un al~o arbitrario, ipcx:o consono con le tradizioni del Parti.io, e come una mancanza di confidenza P.rso i c mpagru che vivono all'estero; incarica i suoi delega.ti a presentare una pregiud.iz..'ale che chi'!lda pci con- ~s:,sli Ja libertà di poter proporre lutto oiò che sia ri~nulo utile dalle Federazioni, Sez.io,i e Gru.ppi che :li hanno elert:bi; ohe essen.,do il Partito ba.salo sul pri;ncipio democratico non è ammissibile che la Direzione de1 Partito si arroghi il d1ritto asso1uto di dire quando sarà maturo il momento per dare ai soci il permesso di discu~ere, e deliberare, sulla baitiica del Partito e suJLlacC<!Tlposizione della Direzione stessa; che - data la incer~Z1.a sulla durata della Dittatura fascista in Ualia - non è giusto che gli aderenti al Parliilo olie vi.vono aill'estero sia no forzati ad attendere che i cc,mpa.gni che vivono in Hallia abbiano ollenuto il diriLlo di riuni001e ecc., prlm.a di ipo1'.er dire il loro pensiero sul problema dell'uniià sacialista, nazionale e internazionaile. La Sezione di Londra propone che il Conv,egno nom:111.i.una Cocmmissione con l'incaa-.ico d'invitare il P. S. dei L. I. a discutere con essa - Commissione - il problema ddll',unità socialista; esclud~ndo a priori il ca.mbiaimenlo del nome del Partilo - ohe deve restare quello di P . .S. I. - e ,il nome dell'organo ufficiale del Parti~o - ohe deve restare la vecchia e ba1tagliera baniliera del Partito, l'Avcmfi! ; ,ohe detta Commissione sia inca,ricata di ,presentare una relazione sul risultato delle rtra:'.tatiive a.d un aiHro Congresso, ohe non deve essere indetto più tardi del Settembre 1928. 1LaJSezione di Londra considera possibile l'unità internazionale solo col ma• trimonio fra Mosca e Zurigo, ma ohe, prima che questo ,desi•dera.bUe sposalizio passa essere ce!lebralo, bisogna che il tempo curi la sbardarta, spiritosa, e anche capricciosa, ragazza e la renda più ragionevole e più donna, e che ,il tempo curi pure il giovinotto dai suoi nume- ~osi pregiudizi e difetti, ereditati, e lo renda meno s()(ll.Dolente e più rello. Quindi, ,la Sezione di Londra crede che il P. S. I. - mm1tre il tempo compie l'opera sua - do:vrebbe svolgere la sua ait'• .iività in seno ,a,}l'Inlernazionale di Zurhgo, facendo opera comune cori g11uppi di sinlslra - I. L. P., Partito SVJzzero ecc. - per ,ren®rla fPÌÙ coonbatt.i.va e più classista, e contribuire, meglio che restando i9olato, a.d affrettare il giomo "che vedrà sorgere la vera e unica Inlernazionai12 fra i lavora!ori di tutto il mondo,. L'esuberanza di materiale ci obblifW a rimandare al prossimo nw~e'.o :_ Il· grave cirrore del prof. <::ai]vem1rn cl1 A. Balabanof f, Corriere Parigii•no, C'.Jme sd regge !I iasaismo, Spigoilando in o.girnioampo, Sol1crzando su serio ...., e la continuazione di La libertà sf.ndacale. ecc. Arrivalo al sellanlacinqucsimo anno <li ,·ila, sir Basilio Zaha.rolT ha pcn!>alo a mcllersi in pensione. E si è 1·iliralo ne ia sua Yilla d1 MonleC'ar'o per altendervi nella calma e nella lra.nqnqilLl:\ la fine della propria stagione. Chi è Basilio ZaJ1aroIT·? E' uno cleg'i uomin; p:ù ricclti <lei mondo. :--;alo greco, di,·enuto c:ttaclino francese, provvisto di un Lilolo nobi:iare ing'ese, egli non riYcslì mai alcuna carica uffìcialC', alcuna aulor:là palese. Ciononpcrlanlo eg'i decise delJa ,·ila di popo1 1i. lracciò_ e modificò a suo la enlo delle frontiere, oppose degli eserciti. delenne 1111 polere a paragone dei qua.le quello di cui può disporre il ca.po di uno Slalo. ttn re, un imperatore, non è che pura illusione. Quesr uomo quasi onnipotente nacque - si crede - ad .\lene. e:Ja primavera rlella sua ,•ith 1o s: lrova, in compagnia di mille ruJTirul.idella sua razza, a Gala.la, in qttesla fogna de' mondo. Che fa? Tulti i mestie1•i: l'inlermediario, il courtier, il fallorino. il ricellalore. Non appena racimola un po' di denaro, corre a giuocarlo. Ed è giuocando che un !{iorno incontrò la propria fortuna. E.ssa gli si presentò sollo le sembianze di un Inglese. suo ,·icino di tavolo, i• quale lerminala la partila gli confida il moliYo della sua prescn7,a a Galala. - , Sono un rappresentante del.la grande faJlbrica d'arn1i Jfaxim. Vorrei ollenere un'ord.inaz:one dal ministro del?a guerra. Ma fino a questo momenlo non sono riuscilo ad avvicinarlo ... ,. lo lo conosco \e non rra vero). Ve lo presenterò , . Come, grazie a quali amicizie. altra,·crso quali trucchi, il p;ccolo ruffiano riusci a condurre ii suo inglese nel gabinello dc1 Pascià? Lo si ignora. L'alTare fu condtL5o. Ed il giovane Basilio clx' fino a quel momento aveva dovulo acconlen tarsi d: ramazza re le magre manoie che gli si gellavano in compenso dei servizi poco pu}ili clw rendeva. nr ebbe sta- ,·o'ta. una superba: un milione! Da quel momento s· sentì capace di conquistare il mondo. .\ vendo confidata la propria ambizione all'inglese, quesli lo invitò a seguirlo a Londra. La Società Maxim ha bi"ogno cli uomini come voi! • - Basiìi 0 abbandonò la fogna di Galata, entrò nell'impresa. Yi collocò i1proprio m ',!ione, si iniziò ai misteri drgli alTari, apprese come si manovrano i Parlamenli per lrascinarli a Yotare j progetti d· armamenli e come gli uomini di Slato passino, e chi sappia far loro intendere certa musica, delle imporlanli ordinazioni di corazzale, <li cannoni, di mitrag'ialric·, di obici. Tra le allrc lingue. Basilio padaYa la spagnola. Lo si spedi in Ispagna. Egli era seducenle. Una grande dama, sposa di un influenlissimo uomo di governo, g1; accordò la propria simpatia e riusci ad ottenere che tulle le ordinazioni dr 11'esercilo fossero concesse al proprio prolello. Vierre la guerra russo-giappon~c e Basilio naturalmenle parle perJ:,e1 roburgo. Un greco che ha con sè un libretto di chèques sa sempre farsi capire da un a1to funzionario dello Stalo czal"isla. It nostro greco riusci a strappare una enorme ordinazione, mrnlre all1•i agenti ,da lui spedili in Giappone. vi vende,·ano lullo quel che occo1Te,·a al grande macello ... .\1 pi-imo milione, altri se ne erano aggiunti. Talune forlunale speculazioni di Borsa li mo!Li'plicarono. La Maxim divenne la Vickers e Basilio ZaharolT fu nominato presidenl·e del Consiglio d'amministrazione della nuova società. Bisogna va però che questa prosperasse e quindi che nuove guerre scoppiassero. Tullo quello che era necc~sario a questo scopo fu fatto. Basilio Zaharoff finanziò !e due gu:erze bablcanichr e, srguendo ;• proprio melodo, vendelle la sua me1:- canzia a tulli i belligeranti sen7.a.distinzioni. E' necessario inSislerr su quanto ,.,i rese il grande mace 11 o da, 1 191-1 ;l 1918 durante il quale si trovò del malerii 1·e Vickers persino negìi rsert: li ledcsch i? C:lladino francese, nobile d' Inoh illerra. Basilio Zaharofi era resta- .lo profondamC'ntc attaccalo al suo paes<' d origine. Egli comprese_ chr queslo, ponendosi a fianco d'egh :~- leali sarebbe slato ammesso a d1Y1dere' le spoglie de l'lmrero Tu:C:O: Finanz· o quindi gH inlnghi pohl1c1 di Yenizelo~ che dovevano condtu-rr all'entrata in guerra del;a Grec_;a. E~l il denaro che spese ai lo~·a ncnl;o più lardi, per nuove fonulurc ali eserc ·to greco, ne1le sue casse .. Venne .la pace. ZaharoiI nle~ne che la Grecia non era stata s1:1-ffLCie~- lemenle compensata <1'eisuoi sforzi, BibliotecaGino Bianco che: e~sa a\'l'va <leiclirilli wl 1a Tracia Orienla!e, !'.\sia ::\linorC', gli Slrrll,, Cm,tanlinopoll. E la lanciò nelfa più pazw cl<•l1c· a,·H·nlur<'. le ,·endc:llr an.cora una ,·o'la cannoni e mu11izio11i... ehe fnrnno seminali. de1 re!>lo, c;ui campi di Eski-Keni. Kulaia, Broussr, Smirne, lungo tulla 'a strada della fuga precip'losa degli e-.,e1·- cili greci inseguiti dalle lrupp<> di \1uslapha-Kema 1 . Qua li ricordi polrebbe <.,criverr quest'uomo che fu nno <lici·re del mondo eon I<'!>lit'mani ros<.e d' tanto •angur! Qua1e lnce gli ~archlw facie d proirllare S11tante pagine della c;loria deg'i nll'mi 50 anni! Qursto prodigioso anenluricro non si è limitalo a sfruttai-e so1o la gue1i-a. Egli impera su cento allri affar-i. Lo si dice principale azionisla della Banca di Francia e de',la Rovai Duch. Egli è polenLissimo a Monaco dovr dei suoi rappresenlanli siedono al ()>n!'-iglio d'.\mminislrnzionC' di quel Casino. ln quali posizioni noi Yrdrem1:10 taluni grandi uomini chr noi crediamo i nostri padroni r chr non furono C'he i suoi sen·i ! ::\Ia Basilio ZaharolT non scriverà. ~·i con<lurra i suo· ~l'greli ne']~ llranclr nollC' chl' già discende su dt lui, f"4li è un uomo rcl un ~im.holo: il simbolo della società <'ap·ta'i lica ne~la quale y;yiamo. Spassettipreconvegnali Parigi, si sa, e il cemello del mondo e queslCI e rag'one suf ficienle e sicura per cui ogn11110che colà adC1gia i suoi penali, ha dirillo di calar le- :ioni a l'universo. Qu<'slo diritto l'hanno, nuluralmenle anche i nostri compagni (dician;o compagni. ma non dimentichiamo la differenza esistente tra la provincia ed il com10 ), parigini e ne usano con signorile larçhezza. In vista del Convegno di Marsig!ia e constatale [e varie man ;festu;;ioni rzcl esso inerenti dei compagni delle prouincie, i cosmopol;lani si prodiyano in consigli e giudi=i in modo ueramente encomiabile. Oggello pr·- mo delle loro cure siamo noi. social_istiitaliani nella Sui:;;era che. per l/ fatto d; 11ivereIra i paslori e' le montagne, scarseggiamo di l1uni eviclenlcmenle più di ogni altro. La Dire:::ionedei Parli/o o, più esattamenlf', que; membri di essa che risiedono a Parigi, conosci11lo l'ordine dei giorno <!ella Sez:.ionedi Zurigo, si a{Trellarono ad inviare una circo/are c1 fui~ le sezioni della Svi;;- ::era. dell'Europa e dell'America per far loro Stlpere, Ira /'altro. che noi abbiamo assunto il noto atteggiamento perche ... il Partito socia/isla wi:::::ero ha aclerilo alla Seconda Jnlerna:ionale. Veramente noi nelfa Sui::era non abbiamo neppur pen- .~ato al motivo addotlo dai ml'mbri parig'ni della Direzione; credl'1wmo di aver ragioni 1m pochino piii rol>uste a sostegno della nostra lesr: credevamo anche di e\sere i più competenti ed i p:iz indicali a motiuare il nostro ordine del giorno: ma se i membri parigini sono di pnrer contrario è logico e naturale che a no; non reslj altro che inchinarci al loro qiudi:io. * * * V'è poi, discend;amo a gradi, friorgio II. da non confondersi con San friorg' o, che, pure lui da Parigi, c'invia messaggi per farei sapere che siamo •Villime involontarie d, una campagna abilmente condotta, ecc.~- IL suo avvertimento ci ha impress;onati vivamwte. Chi ,\ono gli in{ ami che si fan qioco di noi? Quali d'abolici tranelli ci tendono? Abbiamo lambiccalo rf orni e no/li il nostro cerveìluccio di montanari. ma non siamo riuscili a scoprire nè le manovre e nemmeno i manovratori. Ev'dentemenle perchè ci manca la perspicacia parigina. Preghiamo quindi l'amico Giorgio II. mentre lo ringra:::amo dell'avveriimento di indicarci lui {e fosche crame clie ci avvolgono. Va da sè. che da parie nostra non ci a:::::.arderemo mai a chiedergli se per caso non fosse lui uillima, volontaria o involontaria non imporla. di un'idea fì.ssa. Dopo .GiorgioII viene San Giorgio. Saldo in arcione, i.ancia in resta. scende, pure {Ili dall'Olimpo parigino, a fiera len::.one. .\'on contro il drago della ieggenda. ma bensì contro gli aggressori o in.<;idiaioridel Par lito. in difesa di quesl'ullimo. In quallro e quallr'ollo t, {ra_nluma l'ordine de{ giorno di Zur:go, riduce, in polvere le sue moliua::.ioni e poi, mggianle della villoria e del lr:onro ci gr·da: Compagni della SPi:- :era! Risolvete il 11oslrocaso di co- 'ìCien;;a:o col Partilo ecl il Socialic;mo oppure fuori e quindi contro di es.'ìi ! , . S'inl<'nde bene che Sangio1'- gio è autori:::alo a sl'nter:i:~arein nome del Partilo e del Soc,al•smo e ciò non sollanlo perchr abita o Parigi, ma anche pcrchè, assieme a q1Ìalche altro_. è depo.'lilario dei sacri lesti. Tutto cin che non penetra ne/ suo cerucllo o non gli garba è fuori d<'l Socia·ismo Positivo. ,Ua cos'abbiamo fallo noi. poveri 1lalo-su·::.zerolli.per meritarci il severo • aut-aut • dell'amico Sangiorgio? Visto che la condolla del Partilo nel passato e ne/ presente. la- 'ìci6 e lascia alquanto a desiderare obbiomo chiesto d; relli{rcar/a. Per questo non abbiamo proprio nessun caso di coscienza da risolvere. Lasciamo al compagno Sangiorgi invece di vedere se sia per lui il caso di porsi, come s: dice in provincia, una mono sulla coscien::;.ae chedersi se s; sente clisolloscrivere a tutto qu.anlo fece e fa il Partito sollo l'egida dell'intransigenza crislalizz.ala. • *. Sempre a Parigi, in vista del Convcqno cli .\fars:qlia. è sorto anche un • Com;talo di di{esa socialista •. I compagni della Svi::::era. ingenui come /11tti i buon.: uillici, ne furono sospresi e si ch·.esero: ma che bisogno c'era di un simile Comitato? Le clisc1Lssionipreconvegnal e quelle conuegnoli non ,·i ,·volgono e s.i svolgeranno .~ollanlo tra socialisti? fio capilo che non capile, compagni della Svi:::tera; si vede proprio che 11iuelenl'lle selve: siete scarsi. direbbe Tenti. siete tardi, antidiluviani. duri di comprendonio. Ve {a -"p:egher<'> io la faccenda: Douete sapere che a Porigi. cervello de( mondo. Socialismo siqnificn tendenza; per ci<'>chi 11110I di{<'ndere uno lenrfen::a d'ce di 11olerdifendere il Socialismo. Son vi persuade? 1' e la spiegherò altrimenti: Sangiorqi Andrich e com pagni firmatari della mo::ione che 1egge.<-tenell' \ yanli ! del/'11 corr .. propugnar() 1111<1 determinala direllil'a nel Partilo e sono sicuri che non è ,"ocialista chi 11011 è pC'rfe/lamenle d'accordo ron foro. Son essendo sociolistCl dovrà es- .sere. naluralment<'. cwver~ar:o. nem·co del Socialismo e cercherà di combatterlo. Da qui ia necessità del Comitato di • di/ esa sociafi. .-ta . Jla proprio entro il Partilo? Naturalmente! :Vel Partito .\ocia/'sta italiano vi sono due sorti di .<ocialisti:quelli b11onie quelli cattivi. que1Ti che operano per il Socialismo e quei/i chC' lo avversano. I buoni, i puri sono loro, naturalmente, i fì-rmalari della moz/onc di difesa; gli altri sono spur·. inetti; se non sono proprio degli avversar, sono non mC"g/ioche soc·orisli di seconda qualità. E se lo dicono loro, quelli de[fa mo:ione. che abitano a Parigi, faro dC'/l'1111iverso ... l\. Y. Dunque, in Francia., per ordine di quel Governo, è slala proibila 1a pubblicaz;one, la ycndila e la distribuzione del Corriere degli llaliani. in una parola: la soppressione del giornale. Non comprendiamo il geslo di Br:and. Forse che è stato preso dalla tremarella per le smargiassate e le b]ague del collega 2\fos!>olini,capo riconosciulo deL'a maladla in c.amici::r nera? Del r<'Slo un simile odioso provved· men lo non Ya commenlalo dal momenlo che mallevadore ne è Raimondo Poincaré. Solo diciamo, che il gesto liberticida (VI\'.\ L\ REPCBBLIC.\!!. ..), rscogilalo dal Governo francese, a.nòcchè sa ularc per In Pace d'Europa ·farà ringaJl11zzire lulla la po'L'glia pol:t:ca cl1l' lirannrggia la po,·era Ilalia. Intanto ac:(i amici clr1 CcJrrier<' tieg i Ita/.'ani facciamo ~apere che se barriere ideo1og:chc ci separano da loro. pure in questo momento in sui ~i lenta di soffocare la loro vocr anlifa5C.Ì5ta, no: ci sentiamo so1idali cd e~primiamo !oro i migliori senl!- menli di simpaL:a aspellando con sicura Fede eh~ in un giotno non 1onlano le yoci soITocnle grideranno con più nuovo vigore in qurll'Ilalia noslra epurala da lulto il sud'cium<' lillorialo che ne infesta le mc sane aure. File. I melanconici. 111 Italia c·è a1u:or:i qualche antifascista monarchico. Sp.erduti es2mplari d1 una razza in liquidazione, essi conducona per il mordo le proprie cmarezze, delUsioni, i propri /t!g'lf:m; rancori. Og,,. ,t,;;_~.:toquclcuno di loro varca le Alpi e sente immediafamznle ù bisogno di venire a versare l.a piena delle proprie tr1stezu nel nostro szno di an,fifa.scisfi socialisti e repubblicani. Allora si inizia la corona delle rivelazioni: la fellonia, la malafede, l' ir:capacilà del re; e la espress:one de//e spzrcrnze nel regal successore e nella !orza della istituzione. Non, si ha la Forra di dissuaderli da queste ultime illus'oni, tanto sono sinceri ed a!F/ifti. A che scopo aumentare la loro infelirlà? Ma le rivelazioni sono la/volta interessanti anche perché Si traila di gente che m passalo lu in ctlto, molto in- alto l=la. Un.o di costoro ci raccon/(lJ)a reN11iemenfe a propos•to del conte Volpi, il lorlU11a-io socio d'a!lari di Arnaldo Mussolini : Allorchè dopo il trattato di Ou- " chy, gli lu sottoposto il decreto ch2 e concedeva a Volpi il titolo di Conte, il re, CICC'ingendosia Firmare, sorriden,.. do, diss2: Ah, Volpi.. .. si, si ricordo! , Fu qu-?llo che nell'aJJare dei tabacchi, « ai monlenegrini non la.sciò nemmeno gli occhi p,zr p:an.geN... •. E sem-,>N! ~ sorrid2ndo, firmò! Col medesimo sor- ,, riso rilirò lo stato d'assedio dell'otfobr11 del '22. firmò i decre/-i coniro la liwfà di t'a.rrpa, per la pena di mor- " te, f:4!7 le leggi eccei:ionali in genere. , E domc'Jli sanzionerà la fine completa , dello Siatuio. Così ho accolto coloro eh? sollecTtavano la grazia per Cap- ~ ~Ilo e, pr'ma ancora, la notizia della mor!11 d-i Amendcla! Il re sorride e firma! Ma c'è il principq ereditario che ...... •. ro '"'ra gentz! Perchè fogFer loro ques1'ui1m:a illusione ? Jmpostori ! Dopo quindici giorni che la stampa di tutto ;/ mondo recava la r.ofizia dell'arresto di Benciven&-':1,Bracco, D; Cesarò, ecc .... !irafmente il duce ha ordinato la sm<>nlifa. Lo st'Te del comunicalo è indubbiawento suo. Rassomig!Ia allo dile degli crficoli che nel '24 e '25 passava ali' Impero pi?r l'ucitamento all'assassinio di Afa1teotti, Am,,ndo!a e Gobefti. Non è vero chr! sono sta/i arrestai;! - dice il duce. Sono stati, a quanfo sembrc. ::,'emplicemenfe fermaii I Però in u'?'altra pagina, lo sf2sso giorru:Jlechr! reca la smznlila ducale, annun- :::a che tanfo Bencivenga che gli altri sono !.'a.'' invia!; al domi.cilio coatto! Dove arriva la impostura de; fuorusciti a'l'esf11ro! La giustizia fascista. V n'i:tiienza del TT''bunale sp11Ciale Fascista a Rorrf, L'imputato è U.'1 povero diauolo denunczcto di ai;e1 esclam:;.fo: Con tutte que;.l.e tasse non si va più a'\'a.n.Li ! •· Il ~:.mido difer.sore - tutti t:rrhJi, poveretti, i difensori dinanzi al Tr:bun,a/e fascista! - presenta una. lista di testimoni pror.fi a deporre che l' impztfalo nel g.:onno in cui sarebbe sfato commes• so il reato si trovava a parecchie cenfinaia dJ chTomefri del luogo del delitto. Si alza il pubblico rrJni.sfaro e dice: - , Signori del Tribur.ale! lo mj oppongo a che vengc.no asco/fati i fesfi presenlafi dalla difesa. Se, inJaJti, venisse a,ppurata la realtà di ciò che la difesa sostiene, occorrerebbe imputare di falso il d1?mmc:afore. Ora, nel nostro caso, il denunciatore é ur. rr-J/'fe nationale, e ragioni di Sfato si oppongor:o a che un tale sospelto possa venir gettato sul glorioso corpo che è a guard.ia della rivoluzione fascista,. Il Tribun.cle rigetta la istanza de!la diF~sa per /'audizione dei testi e condanna l'imputalo al ma:ssimo della pr!na. Una sentenza. [.'on. Lussu, l'eroico u!ficiale della Bri1t1ta Sassari, ed ancor p:ù eroico depuf :,fo an,!i!ascisfa che, acc:2rch:alo dai fasc;s!i ,miro la propria abilario~e, d;/ese cJomicilio ed i suoi bambini uccidendo due assalitori e mettendo in fuga gli ollri; che arrestato riusci ad evadere e fu l'luovamente catturato; è comparso din- ::i ci giurali di Sassari. · Bravi i giiuati sardi! Scherzando ... s lseno ricclamazlone ErrtuS!a.Stl,:a c'è sfata nei gi.orni scorsi al bi,;acco ... imperiale de Roma! Caserf(NIO, o vecclr:o compare napoletano ... ha rec:tata la r~lazfone dei ,poJti di alleanza dell'imperio delle camicie Mre, con Ahmed Zogu, plccofo dittatore d'.Albania. C'era presente il Gran duce da Preda-ppio, aufwe del tr<1ltato, ed i ministri del lcscio ... raggianti ... di tanlo capolavoro diplomaiico ... ed alla fine della relazione du compare ... , J1/i ascari di Mussolini harrno acclamato lungamente, fra erctusi.asfiche evviva alla grandezza del- /''mpero, ecc. ecc. Il fraifalo, Ira tante altre ... cose serie, prevede in caso di guerra l'aiuto reciproco ... e se donwni, putacaso, una squadra di corazzale france$i, o americani!, entrassero nel mare Adriatico per assalire la costa ilal'ian.a, i pastori albanesi con a capo Ahmed Zogu, énterverra~ con grossi uncini... zappe... e badili, e prenderann, alle spalle gli imprudenti ass<iliiori dell'impero del littorio ... Si prevede che Ahmed Zogu farà costruire numerose Hofligue di zattere e barc,orri d' equipagg'amenfo, ed i nemici irtcon!rerebbero seri pericoli... se si wventurassero nelle acque adriatiche! Si prevede inoltre che tetti trailafi di alleanzcz, si eslenderebbero con l'<iltra grande repubblica ... di Ungheria, il cui d:ttatore si impegnerebbe, in ca.so di conFl.11o dei suoi alleali Mu.ssol:ni e Zogu, di 1~":anziare i due alleati, con valute .... e f.'foli... anche francesi... che i litografi Ul'lgheresi fornirebbero a buone condi:Dior:i. p-?r ; r.lormmenf1 di guzrra! E con qu,1ste rosee pros,petttve ... sono più che giustificate le acclamazioni degli ascCl'T'ic'm:C'icdi... al famoso trm!ta!o i-fa!o..c!ba:nese, voluto -ed attuato dal Gran duce... da Predappio. Il buontempone. "Il pro I etarioitaliano .. NUMERO UNICO DELLA SEZIONE DI LOCARNO DELLA COLONlA PROLETARIA ITALIA.~A EL TICINO. Edilo coi li'Pi della ben nola T1pografia Elvet.:ca, gerita da buoni amici ilaliani ohe onorano il lavoro italiano all'estero, la Sezione Proletar.ia lla!i.ana di qw, ocn sforzo volon~e.roso e superando sa:crifici non lievi, si è fatla inizia1mi.- ce della pubblicazione del g.iornale (numero unico): «ll P,ro1etario Italiano,,., a scopo et propaganda antifascista fra la massa lavora'lrice italiana nel Ticino. Di .i:i;.d'rizzo prettamente antifascista, il giornale sarà accol~o favorevolmente dagli. onesLi. di ogni iparlilo; servirà di mon.:to a quella turba di scia.::alli del patiollismo guerrafondaio e paignottista, ohe con la loro servilità e compl:cità col pa.rli~o fasoisla, hanno dato a questo il preleslo ili spa,d.roneggiare n.ogl,i enti coloruali ilaE.ani. nel Ticino, costituite mercè lo sforzo cbnbinualivo e benefico de-1la massa emigrante. Per molli lavoralcn ilahani nel Ticino la nO<liz.a.adella pubblicazione del numero u.niioo arrecherà un certo senso di stUJpoa:eche l'iniziativa sia 1paJTlilaproprio da quella località dCJ1Ve la colletti.~ vilà italiana m maggior par.te è piegata ai voleri del fa'Scismo. Il còmpito ohe la Colonia Pcole!.aria Ita'li.ana di qui si è 'i.ccinta ad assolvere, oltre all'essere arduo, è s,volto i.n ambiente che amici nostri hanno giustamente dc-finito ta Siberia dell'anlifa- &cismo ,. I magistrati della Sezione d'Accusa gli avevano negato la leg'ttima difesa. Avevano concluso che dinanzi ai fascisti, salvaiori della patria, non si ha il diritto di reagire nemmeno quando si tratta ci• difendere sè stessi, i propri figli, la propria casa. Giorni sono 'llil nosiTo cO!IDpagno ebbe - per ragioni di passaiporlo - conta:to con U coDSOile, ~l quale si è mostralo soccalo per la. « irriducib;J.ità " dei prolelari italiani residenti nel Locar~. ili.- conoscimento ohe suona. in certo qual matlo ili consiglio a.i varì denigratori della massa operaia, di desistere daLla V' rgognosa -propaganda <li pressi ani e rica:ii politici falta dai ~noi sciooahi del regime. Al giornale hanno collaborato notis- ~i.mi compagni di Lugano, alla testa d,/ movl,menlo operaio italiano nel Ticino, con app.rezzalissimi articoli riguardanti la lrisle situazione del prolela.r.ialo i~aliano nell'interno del paese, sollo il giogo del regime nefando, e i soprusi fascitili negli enti coloniaili i'..alliaru nel Ticino. l giurati di SC1.$$Iri,i reduci della Brigata massacrala e decimala, tante volte esaltata dalla retorica patriottarda e fascisfa, lo h®no assolto! E la sentenza ha voluto di.re: il nostro eroe non è il generale Sanna che Ci comandò al. fronte e che per i propri galLo sforzo generoso della Colonia Proklaria Italiana di Locarno !.rovi tutta l'adesione dei proletari ilaliani nel Ticino ed un incilame.ntn per la santa causa antàfascist.a. Avanti!

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