L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 41 - 8 ottobre 1927

I{ Num. 41:_ ANNO XX.Xl. ""- P.) ZURIGO, 8 OTTOBRE 1927:__.____ ___::___.:___~----------------== _________ __: _ __:. ______________________ ' TELEFONO 4475 - Coo~ N. VIIl-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIAIJS'FA ITALIANO NELLA SVIZZER,; _:,____ -;----------:-=-:-:::------ REDAZIONE: ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO l92o: l anno, lr. 6.-: 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi b-. 1.50 , L'Avvenire de/ Lavoratore , PER L'ESTERO: 1 anno, lr. 16: 6 mesi fr. 8: 3 mesi. IT. 2.50. Un grido·d'indignazione I discepoli di Mussolini Poche scllimane fa le diverse Agenzie lclcgralìchc hanno diITurn la jmporlante nolizia ~hc il capo ~e.l Governo liluano, l' 1L!uslrc incogmlo Woldemaros, s'è. r<'cato a Rom~ per un colloquio co, capo ciel fascismo ila!iano . ll pr:1110 risu·t~:to di quel lal colloqu10 fu~ come cli !-olito - un apprcnamcnlo cnlu:,iaslico sul conlo del capo dei Govc1110 italiano, sul- ]' 01·dinc da lui rislabl ito, sttllc ~uc bc-nemerenzc ecc. .\ qneslo risullalo più o meno_ innoc.uo, ne segui un altro, sanguinow, fcroct·, brulak, <Li pura mai-ca rnu::soliniana. l"n compagno lituano ci manda la desc:r z:one esatta dc:tc sanguinose rc-p1·c-ssioni: Il tribunale mi ilare laYora , ogni suo ycrd<'llo ~ignilìca l'esccu7,1c11cdi alct1ni esfcri umani, un centinaio di persone sono g:à passalesollo le g1intìc ~anguinosc del fa~c.- smo. altre seguono ancora. l rivoluziona1·i di tulli i pac~; dc- ,·ono rivolocrr la ioro allcnzionc al- o . la lolla che ~i svo'gc qui; la lolla dei rivoluzionari lituani contro la dom - nazione fascista non 1·iguarda solo il noslro picco-lo paese, no ! Trattasi i1l\'ecc d·i nll cpiso-Jio · sanguinoso clcPa !olla §lCnernlc de:la ~las!'>e )a· voratricc conlrn la liorghe!'1a reaz.10naria dc-I mondo intero •· Chi mC"glio dei sccia 1·sti itaLani [>UÒ comprendere questo gr:1c'o di csaspcraz:one'? ~on rappr?scnla fors_c la lotta della generosa mmoranza nvoluzlQnaria lituana contro i barbari dominatori, in piccolo la lolla senza tregua dei so1..a. listi italiani conlro la dominazione fascista? L'antefatto è suffìcenlementc cono~ciuto. Dal dicembre- delranno scorso il lcrrore bianco, islauratosi in Lituania insieme co: Governo fascisla, non ha cessato di celebrare orgje sanguinose, il paese ~uhii ce <!a lre quarli d'anno lo stato d'ai·sedio pennanenlc. Tulle le organizzazioni nonchè or· gani di stampa, di c?ntrollo pubhìico_. sono slati soppressi. al posto 101·0 e enlrala in funzione ... la forca. Esasperati dal rrg;mc cli clilla~ura per!'>onalc. il popolo ]a,·oratore ~1 un picco'o paese - Tauro~en - s1~ualo al'a fronliera germanica - guidalo da coraggio!'i i-ÌYoluziona1·i s't· ribellato contro l'iniquo regime .. J,'~- sempio di Taurogen_ è slato i·eg11~l?11~ altri posti ancora, m due localtta 1 soldali sj sono rifiutati di sparare sulla· folla. Questo !-lato cli ap<'rla ribell'onc --;11a dittalura milila1·c ha duralo - nono!>lanle la supremazia 11ume1.-ca, e le armi cui dispone il Goyerno, per ben dodici ore. Tn questo lasso di tempo le mass~ ~ono uscile dallo slalo di torpore, eh morbosa rassegnazione in Ctti i 1 1:e- <1ime di terrore mettono le popo a- ~ioni che ne subiscono il giogo. Queste 12 ore !-.ono baslalc per ecuolcrc le masse nel paese intero e fa1·e manifestare il sentimento di profondo irreducibilc odio cui es.se sono ispirate. Per domare la ribe]lione all'onn1• polente go,·_erno ~ loccat? far 1 i~Le~·- venire re<1rr1mcnl1 educali nei» odio 00 d .. d per lullo ciò che è_le esco, s~ e o: vuto dar loro ad rnlendere che s1 LratlaYa di banditi ledeschi . Aizzale in qucslo mo,dlo que!'>l<:orde militari fecern la ~oro ~1~uz1_onc puniLiYa nella picco'la locah~a m:o· luzionaria con camions e m1LTagl1a1rie-i. la tag}:arono fuori dal pa?sc, tolsero qualsia.si mezzo di comun1cazionc colla popolazione di altri luoghi. . . . E poi ... seguirono l"cscmp10 1tahan(,. Tullo ciò nonostante non fu dalo ad essi cli so!Tocare la fìamma de1lla 1i1w11ionc, la fede ri,·oluzionaria degli abitanti di Taurogen. . f fa•cisli !'>entono la loro 1mpolenzc1 di Yinc-ere la resi~Lenza spirituale cb proprì aHcrsari e per ci? fanno s<'t;uirc• r<'prcssio11e a repressione. Ogni ~iorno porta nuo~·<' rondann<', nuoYi as~a•sini 1-egali . l.'llalia fasc·~ta ha fallo •cuoia. La i,;q,t.ll ·1a c·onc·es~·a al boia dc-I popolo ilaliano, incoraggia gli an·rnturis~ri di ogni pa<'SC ad ogni genere di ,·c·•·clelk• e cl: persecuzioni sodali, comc in Italia, la qua'e :,tt'la schiavitù ·della rnaggioianza dimoslra come pos~a erigersi lo sconfìnato arbilrio cli eaYalirri d'industria. L'flalia fac;c·s1a dimo~··lra che i cadaYc-1·idc; !-O\"\'C'r~ivi. che il caclavcrl drl1, putrefatta libertà costituiscono un picdcslal1o di aulo1·ità e di i::i :rnc!e?Za ai r"fìuli della umanità. Lo:-.1rnolc- la socielù borghese e lo <'~cn1pio dcgìi an-c-nluriC'ri italiani S('(ÌJ1("1' j loro ... cimili. P,1r•a la \'OCe di prolc~la dei rihel11 lituani giungere all'orecchio dC'i 1;worato1 elci monòo intero oneh I:, nef:•·-le forz<' de! fa,cismo ~iant, clclw11al<'. il loro sv luppo, il lo1 o ~orçcr<'. r<'so impo~~ih11t>. S, co~ì 11011,o~!'e, la clas~c- 1aYoralricl' dL'i pae~i non ancora dominati cl:i1 r..~c·!-1110,·i rrndcrrhlH' {'Omplicc elci prcprio 5IC'rrninio. .\nco1 a :-·è in tempo ... La guerra Il capilalismo del dopo-guerra sta perdendo i pudo1i di cui ama,·a circoncì-irsi prima del '14. (~iuoca a tarle quasi :,coperte- l ~u0i disegni d; conr:u,~ta. di dom:n;q_ le b1,1lali lolle di g1:11ppie di lru" ..; si roprGnn sent· prc meno dei veli ipocriti delle ideologie. La iolla coni r,~ !;i Russia soviet lista per l'acc:.ipa1-rc1rn<'nlo dei giacimenti petro)ife1 i !le è un esempio clamore o. ~fon.tre sulla stampa f1ance!-ic maggiormente ferveYano le polemiche per il mantenimento o la rotlura delle relazioni dip'omaljchc con la Hussia, mentre l'opinione pubblica si doman'cl-ava stupita la ragione de'r'accanirnenlo di taluni grandi giornali d'informazione nel chiedere la rollu• ra e la guerra contro lo Stato ~0Y:c1lista, alcune i-i,·elaz oni hann0 squarcialo i'I mistero. E a' disopra dei sofìsmi, della rc101-i:a palriollica indignala da.Ila propafanda eomunj_sta, dcg'i immorta'i princ:pì d:rlla CÌYiltù borghese minacciata. è emersa l'ombra nera di un uomo, di uno elci ,·c-ri rn, rani di questa particolare epoca d<'llo s\"i'uppo capital:ft:co. * * I! n1ondo capitalistico fi è conteso per dicci anni il dominio del ferro e del carbone. Dopo una guerra di cinque anni edl otlo milioni di morli, ha riso'to il litigio. Cessata ~a carnefìcina gli industriali dc-,'le dur r·ive del Reno si sono fìnalmenlc intesi: un carlello europeo controlla la produ- ,,;one cd i p1·ezzi d<'i due prodotti. I popoli dopo rs~L'rsi dissanguati per I"• i nulile .\/rage sono ,lati rnlloper sti all'arbitrio del nuo,·o trust. Chiusa la gucra d'cl carbone e del fc-rro, s·aprc oggi qudla dC'l petrolio. Due grandi gruppi !-ti conlendono .il prezioso l•iquido: la Roya~ DuchShell inglese- " la Vacuu,:n (!il G_ompany ame!·i~an~. J gru~p1 mm_ort sono assorb1l1 o 111yta cl assorb1mcnlo dai princ:pali, i quali si so1:10_orma! di,·isi il dominio di lulli i g1ac1menl1 del mondo e lottano prr l'assorbimento reciproco. Lolla che ha per sbocco o una nuo- ,·a aucrra o l'accordo a spese dei con- , urna tori di tutto il mondo. l"n ~olo f.(aeimcnto sfugge alla loro inf:uenza: quc-llo russo. Lo Slalo soviellista prclcndr di sfruttare e Y(•ndrrc per ~è e pc-r il popo·lo n.1ss-0, le ricchezze di Cli! la natura ha dotalo il grande paese. E contro la Hussia i due gran1i aggruppamenli iniziano_ la ballaglia. Seauiamo lo s,·olg1111cnlo delle o• pcra~ioni drlla. Roya/ D~1ch-SheN, dirci le dal suo d1rrllorr ,1r llenry Dctc-rcling. ~c-1 1920 sir l)l'lercling il1\ia in Hwsia d<'i propri npc1 li per concludc1 <' ddl<' c-onccssioni di pclrolio in proprio faYOIe-. _La gita ~al)i~~<· ma Dctcrcling non s1 scoraggia. f~1r~tta: mcnlr inlraprrnck d_<'llrneg~zia1.101!1 con Kras~ine. Fall1tc aneh esse n Zurigo Il compagYnaocirca aggredito dai fasctsii NEW YORK, 30. - Vincenzo _Yacirca, ex deputato socialista italiano e direflore del giornale socialista «Nuovo Mondo» che si stampa in questa cillà, è sfato aggredito mentre si lrovava in una stazione della ferrovia elevala a Brooklin. Egli è sfato colpilo a//a testa con :zn «blacktak» (specie di corto randello di cuoio contenente piombo polverizzalo). li Vac:rca è staio trasportato alrospedale. N. d. R. - L'alto briga11tesco co11sumafo co11/ro il compagno Vacirca non può meravigliarci. L'cllenlalo è di perielio stile fasciste, rappresenta una mani/es/azione di al/ivilò fasciste:, non è che un episodio dei metodi, dei sistemi della prafca di marce preffamenle fa. scisla e uiene anche all'estero ad i//11strcre ic: c;era essenza del lascisn ,o. Le proteste sono perlettamenle inutili. Noi, antifascisti a//"es/ero, dobbiamo soli<...nfoessere .pronti ~empre ed zn ogni occasior:e a rispondere ali e violenze co,1 la violenza. Al/'egreg:o compagno Vaczrca l'augu1 io di ritornar presto al suo posto di lotta. del petrolio prende i tenlali\-i con la d'elcgazionc russa a Londra. L'a!Lrn gru,ppo concorrente li fa fallire. r russi eom1nciano a vendere il proprio petrolio per loro conto e slipu 1:ano eh contraili diretti <:on g i Slati che ::e sono ~prcn'isli. Lo scandalo è enorme: il petrolio minaccia cli ollrarsi al monopolio della Roya[ Duch-She/l e dc' suoi concorrenti! .\l'ora s:ir Dclenling muta sistema. C:orninci::t ad o.~tacolare in tulli i modi le Ycn1dfileru~sc, ma inutilmente. Ed a:·:ora enlra in gucTra. La Roya/ Duch-Shell è ricca: possiede parecchi giornali, ne conlro11Ja parecchi allri. DelercLing conosce l'arte di convincc1·<' quelli che restano. Eg;i è polenle: a Londra il sollosegretario cli Stato agli Inlcrni è un mo dipendente, a Parigi uno slrello parente del gnardasigill.i francese è un s.uo collaboratore. Egli conosce il ,·alorc delle sue armi e- le impiega tulle per coslringerc i Soviets a capitolare ecll a concedere i i' monopolio cli !'>frutlarnenlo e di ,·eridila dei petroli russi. E sc::ttcna la campagna anli-russa in Inghilterra che conduce all'in,Yasionc dei locali derJl'.\rcos a Londra ed alla rolluTa dei rapporti dip 1omalici. Questo è l'assurdo della vila inlernazionalc di que~L'epoca capilalislica: un mercante di petrolio è arbitro delJ'amici1ia, delJa pace, tra le due più wandi potenze del mondo! *** ~la sir Hcnry Dclerding non s'acquela. Egli vuol raggiungere il suo ~copo ad ogni cos.lo: il monopolio del petrolio di tutto il mondo. Si fa chiamare il Napoleone elci petrolio e procede quindi nella campagna di Russia. Egli sa corrompere con abilità, conosce cento modfi d'arricchire un amico potente senza fargli mai un regalo dirello e compromeltenlc. L'operazione d'Inghilterra non è stata rnffìcienlc .. \nzi. la Ru~~ia raddoppia le sue vendette dirrttr in Europa e·d1in America! Deterding pas~a quintl i in Francia. « La Francia deve rompere le \!le re- /a:.ioni con la Russia! è il progrmnma prclhso. Dopo di c-lw do\TÙ cedere. Come giù ha oprrnlo in Tngltil,crra. anche in Francia q,:i inizia il suo pc-llegrinaggio per 10 rrdazioni ck! o-raneli <1iornali boruh<'s: r 1wesso gli ,.., ,., uomini politici. La Fr:rncia allonita a~•isl<' allo scalc-narnc-nlo cli una g1a11d<' eampnpna nnli rn~~a propri~ nel momento in ct1i i dttC' govrrni s1 accordano pt•r 1~1 risoluzione d0lla quc'!·dion<' dei '-"C'('l'hiprc•stili france-si al r<'gimr zari..,ta. r,a granck slamna franrc-,r <' gli uomin; polilici d<'lla clcslra c-s;gono !a rnllur:1 con l:i Huc•in in 110111<dc' -i più clbparali principi: qucJlo rC"lig10- '0. qu<''lo palriotlico. quc-!l~ n_1~ralr: <'CC. Coca imporla ·r le- m'gl1a1a di piccoli ri•parmiatori france-si non a , ranno più jl rimborso dd. 1<' loro a1ioni cl,.- pr('c:lili 1ari~ti'? BibliotecaGino Bianco AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: , . ommi:,sione Esecutiva del P. S. I. Per lmea, 0 apario di linea (largtbe:zza una colonna), :.io Ccnt Zurigo. Militarstrasse 36 l)clerdincr ha parlalo e... ba~ta ! La cagna~·a di :-;tampa è durala 15 giorni nella sua intc~sitù. 13rianiJ\ ~a rc-~,istito sorretto dal:a --tampa soc:alisla e dc1nocralica. Poi sono venule le riYclazioni e l'ombra di Deterding è emersa dietro i funti de!la battaglia. Credereste clte il :.'\apoleone del pelrolio ne sia rimasto smontato'? Gi:.imrnai ! ln questi giorni ra annunc are dai giornali che tornerù 111 Francia a dirigere prrsonalmente la ballar, ia in nome della ciYiltà conI ro 1/' barbarie russa. La potenze d!ri nuoYi rC' del capitaJc è g.unla, a tal punto che n~n esitano ad ~bban~er narsi al.la più aprrta sfacciataggme ccl a sfìdare l'opinione pubblica. La ricchezza srnz..a m·sura dà a loro il coraggio delle più azzardale imprc~c . La campagna anti-russa riprenderà quindi in Francia alimentata dai milioni recali direttamente db sir llcnry Dctcrding. !)episodio mct ila,·a cli <'Sser c;cgnalalo. Esso ritrae la caraller:stica dd- ,a nostra epoca. , Un tempo <'rano i principi che pc-r li prc::;tiaio e l'intcrcs,' deìlc dinao 1· -;tic scaYavano s.o1chi tra i popo 1 l' •.calena ,·ano le gLtert c. Qgoi sono i sonani del.l'industria e delcapilale che co11linuano l'odi,.,. sa bisogna. Senza pudori r scn.za esitazioni. Se la conquista 'Cli; un mercato o di urt monopolio csigc~cro domani una nuoYa carncfìetna. 1c poche diecine di Delcrding che hanno il controllo o la proprietà dclk ricchezze del mondo non esiterebbero un istante-. Tutti gli ingranaggi Je-·la ~-o,.i('[a borghese sono nc·:,ic loro mani: §!o,·ern.·, slampa, chie'>e. pnr ame1ili. ccc. Chi solo poti ebbe scongiurare- la ~ciagura è la clas,,;e operaia internazionale. Chi solo porrà fìnc a questa epoca ~candniosa 1dell'umanità é il Socialismo. L'obodloi s. Pietro Dopo aver sfilato per Parigi lra la indi!Tercnza generale ed aver scandalizzalo la ville iumière per le !oro sbornie ed i loro cocessi, i m~,lili del- !' American Legion si sono Jdlis,persi per l'Europa. Taluni sono andati a Roma allo scopo di esser sal!ulati dai fascisti e di andare a salulare il papa. Sua Santità Pio XI ha fallo loro un cli~corso che à mandato jn vis:bilio i nazionalisti ilal.iani e francesi e che ha i1wece dolorosamente stupilo i nazionalisti ledeschi. Il ~omrno padre ha lodato: • l'aiuto che la giovane Ame1ica ha porlalo in un momento decisivo p,er i dle- »lini d'Europa e di lullo il uecc.hio mondo•. Ed ha soggiunto: • La gioventù 1Jalorosa e generosa par lita dal/'America per dare il proprio sang11e,merita la riconoscenw della vecrhia Europa•. Tra:,curiamo di sollolineare i1 ca~ raltere poco crisLlano delle parole del papa. l\Ia che la Sanla Sede si ,ia 1·icreduta su 11' • inutile strage? • E. intende farne onorevole ammenda? Pio XI si mette in linea con P0inc.,- ré e Mm,solin.i contro Hindenbu1·g? La s1:ifcgazionc è pit'.1semp,lke. I legionari americani hanno recalo alla cassa cli San Pietro un abbo11danle obolo P. ne hanno promesso allro più gcncros0 da parte dei <'altolici d'America. Bisogna\'a dunqu<: soUelicadi nei loro più bassi islinli: in quel1i nazionalislici e miililaristici. E' da parecchio lcmpo c]H; le prr~- occupazioni spirituali cedono ti po- ..,10 a qt,cllc lcmporali, in Valica11(J. Quc5la è la ragione per cui la S~nr la Sede• fa la 1ctcmoc:rallca e ìa • lorarniana in Francia, dove se()mll· nica i naziona 'isli e- s'a ppresla a poi- . rr·zzarli con una nuova enciC'lica. fn Germania iHvcce s.ollccila l'alleanza dei caltoi·ci con i nazionali»li prolc-slanli. [n Italia esalta il [ascisrno e, se ne sen C'. Ragioni di casM, dunque. Tra bre- ,·c 1iceYPrù un pe]lcgrinaggio di cattolici teclc!-Cl1i ai quali farà l~salta1ionc eh·! loro naziona 1i!-rno disperrlrndo cosi 1'1rnprcssione de!-lala 'Ckdk parole' ri\·oltc' ai 1egionari americani. Tn n1:~ura, naturalmente, dell'obolo clic- rrchrranno. Per réclame continuala, prezZl da "81D'Wil.irsi L'Albasnoiattiol giogfoascist n Comiiolo Albanese per z:enwnripa:ione nazionale, ha /ancwlo .. :'~ mondo il sequenle appello sulle li 1s(, rondizio11i ci, servilr'z in cui è staio ndotta do, fascismo italiq.no il generoso e di,\graziaio popolo. alb~rnese: Dopo una lu1_1gasene id\ lolle 0roichc, ne·I 1912 circa la mela dell".\.1hania r:uscJ ,1d c-riger~i in Stalo ind·pendcnle, 111cnt1·c,chc il 1_-cst~vc- 'li,·a •ihbandonato al a domrnaz1onc :-;erba' e greca. Im·asa dag'i c~crciti bel!igeranli durante la guerra mondiale e minacciala di e~~cre ~membrata in virtù d1 trnllati segreti conelusi tra le polenzc- imperialistiche. l'.\lbania indipendcnlr, dopo aver ~ubìlc- perdill' crudC''i, ha •apulo affermare di nuoYo i propri diriu· al,'a vita nel 1920 in seguito all'e,,acua- ;,ionc- di \'allona da parie- degli itaiiani ,\llora l'.\ 1lrnnia f11 ammessa qua 1~ membro nella Società delle ~azioni chP ne riconosceva e garant!v:-t fìna.lmenl<' l'indipendenza e l'inlepri- (à lerrito1·ialc. :\Ja 11011fu che un hre,·c episodio. ~cl 1924 l'.\lhania dovette cedere dinanzi ad una inrn!'ionc in grande slllc da parle della Yugo~la,·ia che impo~c al pol<>rc .\hmcd Zogu con i rnoi bcy feudali. 'Cl 1926· 1a penetrazione per~e,·cranle dell'imperja\ismo italiano in .\lbania ~i conclul'e col lrallalo di Tirana imposto al popd1o albanese da Mu~·;,o'ini :;olio gli a11sp·ci dell'Tn- ,rhillerra conS<'rvali-ice. r., • •• Questo Lraltato è 1a negazione p1u e, idenlc- dell'indipendenza dell'.\lbania e getta le basi per l'invasione halcan;ca da parie dell"imperialismo it::i.'iano. Le- sue l'.Onse~uenzc disastrose per l'.\Jbania. che ne è la prima ,·illima, saranno ugualmente fatali pe1· lutti gli a;tri pac,.i halcanici com<' pc1· la pace europea. fl lrallalo cli Tirana ha posto 1'.\1IJania sollo il proletlorato italiano ed lta garantilo l'.:namovibililà ministeriale dli ,\hmed Zogu. Del resto il governo di MussO!lini non lascia dubbi a questa proposilo. Esso ha dichiarato più volle che non ammetterà che !>idiscuta sul Trattato di Tirana. nè a Gi11eHa nè allrovc. Recenterncnle una nota dell'agenzia ufficiosa Roma enumerava le ragioni per le quali l'Italia deve veglfare a11ila consen,az.ionc di Ahmed Zogu al polere. Secondo la nota in questione l'IlaHa non può permeflere che dei cam])iamenti di goycrno comprometlano i suoi inlcressi ed1 j privilegi acqufaiti in .\1,bania. La queslione è co- !;i posta chiaramente e senza equiYoci. Mussolini ha infatti le sue ragioni. Pe1· realizzare i propri djsegni di conqttisla cg'i ha assolulamcnle bisogno di un lradilor come Ahmccl Zogu e d'un regime di lerrore del genere di qtlcllo instauralo in .'\l11ban·a del 1925. Queslo regime sanguinario è caralle1·izzato da una serie di alti di allo tradimento. Ahmed Zogtt l'ha inaugurato con una invasione yugoslava, l'ha coronato con. delle ce~sioni lcrriloriali ali'a Yugoslavia e l'ha con~lida(o con la lrasf ormazione dell'Albania in colonia italiana. Egii Yi regna come un satrapo, in un lusw che costa alllo Slalo albanese più d'un milione di franchi oro ogni anno. .\ vido di ricchezza e~'i ha <lmmassato una fortuna. di parècchi milioni in due anni, app1·0priandosi dei beni na7,ionali, sacchcglliando a drilla e a manca. Yendenclo agli stranieri le ricchezze nazionali, asservendo il proprio paese aJ capitalismo italiano cd accordando agli italiani il dirillo cli co1onizzarc- le terre ferl?li dell'Albania . Per sofToca1·e J'oppos.iz.ionc- ha soppres~o luttr le libertà cosliluziona,li e abbandonato il paese alla mcrcè delle sue orde di brigan (i. cl i sicari e d.i spie ch'egli chiama il suo e ercito e- che consumano più ç.lclla metà delle cnlratc- dello Slalo. Egli ha coslrello il popolo a lbanesc a'lla scr- ,·i Lù più barbara ed alla miseria pii.t atroce. Ila assassinalo, esilialo o Illlprigionalo i patrioti e gli intc-llclluali c-hc errarono lo Slalo indipendente rilhancsc- e che lo hanno govt·rnalo lino a: Hl2:'i. Tla costretto ad t:rnigrarc duC' ex rc-ggenli, tre ex primi 111111Hri, due a li p1'C!ati. quind:ci l'x ministri, lutti i deputali dcll'oppos1- /onr. dozz·nl' di alti run,ionari e cli uffìoiali dell'esercito e- centinaia di cillad:ini. Egli non tolliera. nei! paes.e alcuna voce libera, al..:u n uomo onesto e soffoca nel :,anguc ogui opposizione al regime <;lei bey feudali, -;lru men li L1·adiziona." i della domjnazione slraniera. Prima dcd'atlualc rcg.imc l'Aihania non aYeva delJilÌ; ora ne ha tanti che occorreranno diecine d'anni per sbarazzarsene. Le finanze edi il tiilancio ~ono in rovina i1Ti111ediabile. l contadini Rcmono sotto i!'f::irrlet1lo cli gravi imposte. Per pagarle sono_ ob· biigali a vende1·e le loro lerre a1 ca· pilalisli ita.'liani ~ a clivent_arne i servi. E' questo i-eg1rnc che 11Trattalo di Tirana è deslinato a perpetuai-e. '.\la c·~ di più. L'.\lbania non essendo che la prima tappa r la baso chrella della penetrazione italiana nei Balcani, è divenuta i•ì :::ampo di ballaalia degli irnperial"5mi italìan<', e se~·bo. Il conllitlo 1ta}o-jugosl1aYo n0n ne è che il prologo eloquenle. Si ha vo,1:ia a rnffoca1~'0 ('on delle forlllule "'diplomalichr: non si riuscirà che ad agg.-orna1·]0 pc1·chè non c'è eh<> una so1uz'one: l'anriuJla,mento ·ciel l1alla lo d Tirana e la reslaurazìonc dcli' ind:pendenza albanese. :\Ia poichè ·Mussolini rifiuta calcgo- •·icamenle di ,diséulere sul patto italo-albanese e poichè egli è a ppoggiato in questo atteggiamcnl0 dalJ'In- ~nilterra, non c'è alcuna pos!i.ib);ità di liquidare attualmente il conflitto 1talo-jufo5lavo. ~falgrado tutto questo sul'sisterà. diverrà cronico e s'aggraYerà ogni giorno. Infatti la siluazione è la 1c che il min'mo in-cit.lcnte può dai- 1 luogo ad una nuorn confla?razione balcanica di cui le r·percussioni saranno fatali a1la pace d'Europa. Ed allora l'Albania che si lroYa :zià sul piano inclinato òdJla royina, !'arà la prima aò e!'>sere rnmmersa nel sangue e nel fuoco. Questi sono gli ef'rclt i del Trattalo di Tirana, nefasti sia per il popolo a1banesc che per lulli i popo 1i balcanici come per la pace Europea. In questa situazione noi fac:ciamo appello all'opinione pubblica del! mondo civile.per impedire che in pieno secolo XX.o la nostra nazione ,·enga stenninata. Noi chiediamo c:he Ci si ruuli neMa nostra lolla per l'emancipazione del popolo albanese dal giogo interno. e s.traruero e per la realizzazione di una AJban;a unita e libera, in fraterne rela~ioni con gli altri paesi balcanki. E' in, que&lo modo che noi poi=siamo riS!J)arm:iar.e ai popoli dei Balcani C"dl all'Europa. una nuova guena. Il Comitato Albanese dell'Emancipazione nazionale. Povero bambino! La provvidenza ha premiato lo zelo relig· oso del Duce, concetclkru:logli la nascita di un bambino. Cosi almeno assicurano i rcYerendi padri gcsuil i che dirigono il callolicissrimo è· farci~,Liss.imo Corriere d'Italia. La na~cil:1 di Romano è la prova della hencrnlenza del Signore! Povero bambino! .\\-rebbe potuto :iasccrc . euza destar rumore. in una famig;ia cli galantuomini: si sarebbe fallo grande neil.la calma e ne!J 1a lranquillità, avrebbe conosciuta la vita nell'alterna vice111dla normale. Opp11rP anebbe potuto veder la luce lra la miseria elci suoi e cresicere in lolla con la fame nel duro appreTir dissag_,!;io dell'esistenza risen·ato ai po,·c1-i. La sorte l'ha fallo na!->cerc nella "illa sfarzosa di suo padre. :\Ienlre il piccdlo Homano succhia, a\'idamcnle il seno de'.;la nutrice, in ftalia centinaia di bambini non hanno più padre nè madre: il fascismo li ha privali d'ogni soslegno. Col f0rro, coll'incendio, col bastone l'or~ eia ~clvaggia ha :-;eminato il lullo ne-Ile famiglie, moltiplicati gli orfani cd_i dolori. Ha fallo di peggio. Non ha r1~,parmiata nc-mmcno l infanzia; il ·corpicino qualtrennc di Giusce._pi11a Pilati. c1◄i,·c·1tato delle pallollole dei fa»ci::-li di Ferrara è sollcrra al c-imitcro di Ca' dc-i Fabhri. E la bambina del povero -compagn.o Console ha cessalo quest'anno. con la morte, di sofTrirr del terribile e-hoc nl'rvoso

provocalo dalla scena selvaggia del 3 ottobre 1925. Bisogna compiangere il rampal'lo di MussoLn.i. Egli prende conlallo con il mondo tra l'odore acre del sangue ed il terrore d~ll'ccalombe. Ondate di odio asseidliano la sua fragile cul'Ja. Incon- ~peYole, egli s' innalza come un s½nbo' o ve1~ cui conver:gono lulli i gmsti desideri di vendetta. Tr:ste i11Jzio! E ben più lrisle avvenire! Che dive1-rà questo baro.birro nel co1·so degli anni che si preparano: Suo pad1·c è condannato. Pob·a res.islcre ancor~ qualche tempo, tna precipiterà fala•!mcnle ncWinfamia e nel ridicolo. Pensate ali.:>ra aJi'a sorte del gloi-iooo Romano, figlio del liranno sconfìllo, ripudiato id/a lutti, abbandonato e tradito dai più fede)j dei suoi. Lo ~i vedrà forse errare di cii.là in citTà., mostrato a dito, segnalo daJfa infamia del padre. Egli pagherà eldluramentc, 'per l'altro. In ciò la vii.a l· ingiusta. Romano. Io lo ,·edo clispcrato, fuggenle il nostro paese, in cere.a di un asilo, urlantesi nell'osliiilà degli yni, nell'indifferenza dc.g1ialtri, con le spalle stanche, pie.gato sollo il l}eso dd:1a fatal'ilà ... ! Brulla sorte cs~er nalo_menlrc i fì.gl.idi Malleolti. di Amendoln,. 1d!i p;_ lati, di Piccinini. di Lavagnini... di Sparlaco Slagnelli pian.gono ancora . il 'oro pad1·e! Povero Romano! Confessioncihesfuggono... ( A proposito cl.ellacrisi del riso) I produttori di ri&o in llalia sono malcontenti. Ha1rno i loro buoni motici. Gli anni passali essi guadag~avano quatlrini. a capp~•~ale - e, s1c~ come, per certa gen!e, 11 cap1I_>eL o e una misura troppo piccola e c1 vuole il bigoncio, i produllori di riso 1'r,golavano il g;uoco della doma11da e deilla o!Terla di riso mellendo SL'4 1 mercato so:tanto quel quantum di me.r~c bastante giorno pe1· giorno per le più w·genti ri~lùesle. Così 5:i ~en~vano alti arlifìc1almcnle i prezzi. Es&1pensavano che la- cuccagna dovesse durare in eterno. La cuccagna non è dllrata. La deflazione - ap;plicala con mezzi e metodi che, per un paese come _l'Italia, sono un vero disastro - ha fallo niancare· il circolante. Le Banche non possono più far credilo a chi tiene il riso in magazzeno per asp~ltare p:ù opportuni momenti e reahzzar~, a 1,le spalle del ~<:>nS.tt)na~ore, prezzi più a!li, semp:e p_m ~lt~. I IJ>TOdultori e i commere1anli d1 riso dovrebbero buttare sui mercato ~ loro depositi, tanto più ohe l'annata_ sta per finire e c'è la nuova produzione che domanda posto. . , Quindi: cris~. Hanno ten~to. . 1 bravi patr:olltci produttori d1. nso, ciancianti ad ogni momento d1 co~- laboraz:one di class-e - di gellare 11 p,~so del,1a,cris: su.li\espalli~ dei poveri tavorato1i sollo forma~ u~ fori.~ riduzione dil salari. La r1du~1one ~ venula, perchè si sa eh~ gli &tracci vanno ~mpre all'aria; ma non tale da coprire tute le conseguenze de1Ja crisi del riso, cr :si che_ è anc~ ~ prodotto de!ila s-peculaz10~ de1 VJl.~- cullori. E allora cosi.oro si sono nvolti a~1a ricerca di altri mezzi. Prima di tutto: protezione . doga: mrle. Un comunicato, che i giornah d'Italia e de'll'estero pubbli10a.no sol· to forma id!i corris.pçndenza,. ~ala appunto que1,ta r:chiesta dei rJs1cwltori bene elaborala in un foro conveg~o. Si protesta infalli _contro_ la concorrenza estera; e~o Ll maruco di quelfa scottante padelia che è la protezione doganale. - Ah - dicono i 1'isiculto1i - non si può più fare il como~o giuo~o dei1l' incetta per tener ~lti 1 pre_zzi? AJ1, non si riesce a scancare sui lavoratori tutto il peso della crisi? E a~lora trovate un'altra via perchè consumatori e lavorator.i paghino le spc~e. Tenete a,lli i prezzi oon, la p~ole~10ne! Noi dobbiamo res.Lare ne<:!1-i e, potendo, arricchire ancora di pm. -: C'è da &commettere, cento franch~ contro un soMo, che il Governo li aiuterà. l'l Governo, se no.i:-p~1ò far ribassare i salari ancora p1u d1 9uello che ha fatto, se non può sac1:ifkare i consumatori ancora p;ù di quello che ha fatto, ul)bidisce S?l_lanlo a certe necessità del'.la sua polll1ca che, per essere reazionaria, ha bi&ogno qualche volta di eS3ere anche dema• gogica. ,. d. Ma è questione semp111cemenle 1 apparenza. Salvala l'app:ai:e~~• S?no gli interessi delle olass.1 pnv1legiate quelli che la spuntano. * * * Ma nelila dichiarazione dei 6sicui: tori c'è un passo che fa pe~&are clu legge. C'è, cruda, l'.afie~•mazll~ne_ ch_e • i,1 consumo del riso 111 lla.lia_ e 1d'11: minuito •. All'estero 1'afferm~101:c ~ uscita stampala; i giorn~1i 1lalian1 hanno pubMicalo tutlo ... Il proclama misteriosa, arcana dei risicullori tagliando via proprio questa constatazione. Perché? . Ma perchè, se il_ consumo de] riso è diminuito - il Governo che deve es-sere intervenuto a far cancel 1are rammi&sione. l'ha sentilo subilo questo vuol dire che la_mi~ria è e1~- trata., nera., ne1llecase d1 mpilte e 1:10- ! le famiglie. E non _conVJe~ ~1rl~, così -come non com·:e.rue ma1 ricordare al malato la propria malattia. Bisogna anzi dirgli: • Ma guarda che belr a faccia hai! Due giorni ancora d5 letto, e poi andian:,o a fare una bcn'.a scampagnat~ insieme,. Non bisogna r1cordatre al p<>vero popolo italiano che esso slnnge la 10 ec cintura ogni, giorno perchè i pantaloni non caschino. Non bisogna dire all'estero che in ILalja il conswno &i c:onlrac. La politica fai3ek.ta non deYe contare ajtro c:hc successi. · Ma la miseria. c·è. Ed ecco i risicultori - mossi dai loro particolarissimi fìni - che cc ne offrono un documento. Duce. li metla dentro come lanli d:sfallisti ! E' - al1imè - proprio Yero che il con&un10 si contrae. Diminuii.i i salari (sottilizzali J}Cr di più da w1a quantità di contribuzionj spontanee a istituzioni e a inizialive); diminuita la quanlilà <l!i. lavoro, le famigiie sono forzate a far economia sull'alimentazione. Il fallo del diminuito ,consumo di riso è già grave per sè stesso: chi c:onosce l'ltal ia, sa che in molle provincie i'! riso è il primo fon.da.menlale alimento delle popolazioni povere. Ma la gravità del fallo ~ppa.re ancora più gran,de, spavento~ quando si pensa che la economia dei consumatori sul riso é l'ultima che si adotta. Voi capite subilo. che, prima del riso, ben allri prodotti sono diminuiti sulla tavola del lavoratore. o anche spariU; le carni, i _latticini, il vino, il vestiario, gli svaghi. Davanti al'la miseria della povera gente, che &offre per la sch.iav-itù e per la fame, si offre lo spettacolo nauseabondo di un:a manica di avventurieri fannulloni ed ignoranti, che vivono comodamente, pagando .gli uni con le bastonale. pagando gli altri col fumo de1le chiacchiere. Fino a qu~ndo ? E. Lo. Laliberstàindacale Relazione della C!onf_ederazlone Generale del Lavoro Italiana alla X eonferenza lnteraazlo• nale del Lavoro. Premessa Que.sl.é.Jrelazione si propone un duplice scopo : a) po:r:t-are un _contributo di esperienza vissuta alla discussione sul tema «La Libertà sindacale~; b) appoggiare e documentare il ricorso presentato dailla Federa:mone $1inclé.icaleInternazionale contro la legittimità e la legalità della nomina del rappresentante operaio italiano alla X Conferen.zéJ Internazionale del Lavoro. Le ragioni ohe ai hanno consigliato a rediger-e questa relazione sono ovvie. In Italia la libertà sandaeoile non esiste nè in diritto, ne in fatto. Non in diritto perchè la legge sindacale 3 Aprile 1926 sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi del lavoro, e la Carta del Lavero 21 Apri-le 1927, delle quali il fa. scismo meno tanto vanto, rappresentano la più raffinata negazione della libertà sindacale. Non in Fatto, perchè in Italia gli arbitrì della polizia1 e del fascismo non conoscono legge. Di tutto ciò darema la dimostrazione attraverso l'esame pi;t" obbiettivo della Legge e della Carta citate, nonchè della situa• zione ité.iliana. Capitolo Primo la le2e:esindacale LO SPIRITO INFORMATORE DELLA LEGGE. Lo spirito informatore della Legge 3 Aprile 1926 è riassunto in alcunt brani della relazione governativa colla quale la Legge venne ipresentala al Parlamen1o ital~ano. 1111 essi ,si afrferma che « Lo Stato non è lo Stato, cioè non è Sovrano, se non riesce, come già fece con la autodifesa !individuale, a vietare anche l'autodifesa di categoria e di classe e a porsi come giudice nei co~litti fra le due classi». Perciò, nell'tinteresse superiore delléJ Nazione, all"autodifesa disordinata si incomincia a sostituire la autodl:.fesa ordinala e controllata, e quindi il riconoscimento giuridico della organizzazione sindacale, e poi il lodo e la ~urisdizione «che vietano, sotto l<>1 sanzione di gravi pene, di farsi giustizia da sè ,, cosi come « è vietato farsi 1giusti.zia da sè agH iMi,vi.dxlui ed alle fa. mi.glie,,. 1noBianco I .'A VV&"l'1RE DEL LAVORATO:.:RE:.:::..' ------------------------------- Ci sia consentito di dire che tale affermazioni non MJJlOO, dai! punto di wsta. giuridico, serio fondamento. Agli individui e alle famiglie non è consentito farsi giustizia da sè su quesl,ioni che nulla hanno di comune con tutto ciò che si riferisce ai raworti fra capitale e lavoro. Quando in una f.amiglia viene a mancare l"aocoNio, nulla vieta ohe fra i suvi componenti si addivenga ad una separazione e il magistrato può tutt'al pìù intervenire per la rtiparlizione dei bem. E quaindo si tratta di fissare i prezzi delle proprie merci; gli individui, le famiglie, le aziende industriali e commerciali non hanno altra limitazione alla loro libertà fuori di quella delle leggi della concorrenza . Un"azie:nda obfona;nente organizzaw può vendere i suoi prodotti a prezzi rite:nutti rovinosi da un'altra azienda non altrettanto otti:mamenle organuzata, o vendere in perdiia per un certo periodo di tempo .i,llo scopo di impedire che sorga un'azienda concorrente, e nessuno si è mai sognato di chiede.re provvedimenti atti a limitare tale libertà. s~ un venditore cr-lede 100 per una merce che il compratore valuta 80, nulla consente al compratore di pretendere che la merce gli venga consegn,•,la e di far po& fissa,:: re il suo prezzo dal magistrato. ·c. quando tra uno che vuol comprare e uno che vuol vendere non si riesce all'accordo, ognuno si fù giustizia da sè riv .l!!,er,dosi l!ld all~ri. Se cosi è, e se la Legge non è ancora tintervenuta (i provvedimenti dei periodi di eccezione confermano I.si regola) ad impedire la libera ·contratta.zÀ.one dE1lle cose, perclu!i mai deve interveo>ire ad imporre al lavoratore - che pure non è una ·cosa ~omune - di prestare la sua opera a chi non ha convenuto il prezzo? Ciò premesso, si può ammettere, = per altre rai~oni, ohe ciò che aippa.a-e contrastante alla teoria ed alla tradizione, può essere consigliato dall'interesse generale. A.d una condizione però: che lo Stato intervengéJ a disciplinare 11 disciplinabile in modo assolutamente 6mparziale ed avendo esclusivamente di mira l'interesse superiore de!la Nazione. Risponde la legge sui sindacati :,. questi requisiti? No, assolutamente. LE DEClME MEDIOEVALI Al capitolo secondo delle relé.J7Jioni citate si dice che «il fascismo aveva già risolutamente aHrontato il problema del lavoro, facendosi iniziatore e propagatore dii un suo sindacalismo, nettamente distinto dal sindo..calismo socialista». Le stesse relazioni non d-icono però, probabilmente per non confessare che la Legge 3 Aprile 1926 è stata studiata ed elaborata per creare uno stato di privilegio ai sindacai1i$lo jfascist..J: a) che prima dell'avvento al potere del fascismo, il sindacalismo non era riuscifo ad affermarsi set1iamente; b) che a tutt"oggi, maLgraido le coll!Clizio.ni ,di eoceziolloJ!e favore di cui ha goduto, il sindacal~mo fascista non è ancora tiiuscito a conquistare l'anima dei lavoratori. Fino all"emanazione della iLegge 3 Aprile 1926, il sindacali.smo avev.;1 vissuto prevalentemente dli contributi degli imprenditori e di quote trattenute coattamente sui salari di un certo numero di lavoraori. Siccome però tale situazione non poteva perpetuarsi rper evidentii considerazioni di. carattere mornle, e poichè il sindacalismo fascista ha un'ordinamento costosissimo, tolla legge ti,n questione si è voluto assicurare alle organizzazioni fasdste alcune centin.a.ié., di milioni all'anno attraverso il pagamento di una quota che ricorda le decime medioevali e che rappresenta una vera mostruosità giuridica. L'é.ai.icolo I della Legge parla di volontaria adesione dei lavoratri e degli imprenditori alla organiizazione giuridicainente riconosciuta, e l'a·rticolo 5 stabilisce il diritto, da parte di tale organizzaZ1ione, di percepire un;,, quota anche da.i non iscritti. La volontaria a<lesione rappresenta già una contraddizione colla obbligato,,ietà del pagamento deLla quota; è poi notorio che tutti hanno il dovere di pagaire una quota alla organizza:zjione giuridicamente riconosciuta, senza avere un diritto assoluto di esserne soci. Gli articoli 4 e 7 richiedono, per i soci della organizzazione giuridicamente riconosciuta «la buona condotta politica e morale déJl punto di vista nazionale». Il capitolo IV delle rela.21ioni governative dice: ancora che cogli articoli 4 e 7 della legge «si assicura in modo preciso che non possono nè entrare nè permanere nel •sindacalo e· lementi di dubbia fama nazional,e». E chi conosce appena appena la situazione italiana, sà che basl.éJ non essere fascista, o fare le più modeste riserve su) regime fascista, ,per ess.ere considerati di dubbia fede nazionale anche se si è decorati di guerra. (Continua}. Le[!DedrliSaneoVanzIentElluropa Parigi. 5. - J ,e ceneri di Sacco e Vanzett i, arrivate a mezzanotle adEa stazione di Sainl-Laza.ire, sono state fatte riparti.re in direzione !dii Modane. L'arrivo e la partenza non hanno dato luogo ad alcuna manifeslaz,ione. -oFascisempolizia Quando si af.ferma oh.e il regime fa.;,cisla ha ,fat,'.o <lell',Jt.a,lia U!ll immenso carcere, non si afferma una cosa destinala s:;lo a lare col'p-:>, IT'-J. un.a re.::l'.rt.à:l,erribiìe in og.ni suo a~petto. Sono di 1-uLti 1 giorni ]e notizie ahe ci dà. la baJLdsrarvea. ita•liana, ohiama!.a anco.ra .stampa, sugli innumerevoù arresti, e ile terribili oondanM eh-e :ve:n,gono appioppate a ci.ttadinj itali-ani, re-i solo di non vcJ.ere credere nd v~ro e nella bontà .del regime fascista che sgoverna le conlira.ide d"Italia. M.3.. la best.iaililà ed il ::z-rrcre fosco che ha invaso il las::.is:mo, il quah vede in <:\gnicantuccio ,d'Italia. in:livid'Ui ohe ordiSCU'll.O complotti e ohe tramano cOO\.lroi poteri d,zllo Stato, ha fatio sì che le forze ,di polizia sono s'.ate aiumenltale, d.allldo~li ondini bestiali nel .di sbri~o dellle foro fn.L'Ilziom. .In seguito ag1 ondini del paidrone cl.i Roma, in ogni ci.Llà s-i sooo formali special: pallug.lioni notturni, i quali specialmente alla pz-riferi:l approa calai.a la ser:1 fermano LuL'.i,donne, uo.ntini, fan:::iuL1i, gli chiedono con moili arrc.ga~ti !a ,presentazione delle carte di ide-notilà, si arrogano il diritb di frugar2 in piena sLra- .da negli abiti degli individui, e gran parte per un nulla, o per il più stupido sospe:to, rven,go<noammanelt.ati e ·pass:?,ti alle ~wdine. ,Eì:i in qu~li cam~oni ohe sono la quini-es.senza de"!la ca,:;a, dove pufllulano i più schifosi e noiosi in.selli, d::rv~ v,zngono sod<lisfal ti i biso-gn.i corpc·ra,li se-tto il naso dei c.ompa,gni di sve?- tura, dove il gala11Luomo deve stare m uoi~ne c:>i lv.lri, ccigli drulla'.,ori di don- ~. c:m i depra,vati, e la <lO'lln.adi illihr 1\ ccsltlmi a fianco deLh ragazza della strada, delfle ven/dilrici d'ama.re un tanto 1°,\'c-ra,delle ,nwlifiam.e, delle megere. Dicono le .cronaohe ohe gli arresti fatti in questo modo assommano ogni no'.t.e a centill\aia per o,gni città. Pensi il lettore in qu,ale sla.to può t:rovarsi w-1 •mamma, una sposa, una soreMa, 0pp11re un padre od un marito, qu.:imid_o non vedono arrivare a oaisa .ili loro fi- !!lio il loro marito, il suo fratello, oppu- ;e Ìa sua giwane figlia o la sua. sposa. L'ansia più terribile, le ricerche pjù adlain.n::-se, il dobr"? più a~roce invadono questi pc,veri cristi, e sono cose di Lutti i giorni, di tutte le ore. .E' di questi giorn.i un fatto de:i più ,tra: tci. A Mfilano la ragaz-z.a. Oleolfe BmJIU rimase profondamente aoddolora'..a per Ja morte .della sua mamma che adorava, ed una Sl'!ra non potendo sopravvivere a tale dolore icercò l,a mori.e tra.ngu,giando del cian,uro ,di ,potassio. Il paidre che era Luori di casa ritornava proprio nel momento ohe lln amico di larni.g,lia a giorm.o de-1Aa cQsa capitata all!a Cleofe gli anodava incontro per informarlo. Prima ohe l'amico lo raggiungesse, ecco sbucare fu.Lorid'una stra-da la'.erale uno di questi palluglic.ni di poliziotti e fermare di crupo il ,pa:lre <l~lla ragazza. E,~Ii ,protesta, mostra le c.ar,te di identità, li prega di lasciarlo a.n:l,1.re a casa sua. Fome aveva fa.t,~o strada nella sua mente il presentimento di qualche d:;gra..7.!'.l a sua li.gLia, ma gli a.genti di polizia sono feroci, sono dei mastini ,f,edeli aJ padrone, 0igni irwocazions per essi è un insu1to aHla forza pubblica, ogni imprecaz.icme e prot.esta di inrn.ocenz,a è motivo per essere deforit-i alla gii..slizia toga~ sotto la impula.ziomi di ribellioM alla forz.a pubblica. Ed è così ohe il Bruni padre venne ,amman~tato e geUalo in ,una guar-d.ina d'tUn c0<mmi~saria!Lodi polizia. !Ma tlo strazio di ques~o povero uomo doveva es~re in seguilo beo più maggiore. Sgli .notò l'andirivieni idi a,genti ohe si occUJpavano del suicidio, sentì parlaame, vide ,giungere anche un agenbe ohe ,deposi lò sul tavolo del ifrunziO'llario il l?icahiere ohe aiveva contenuto il veleno, e sentì pure fare il nome di sua figlia. Scoppiò i.n terribile pianlo, sconglurò, implcrò clie gli venisse a.perfo, che lo si lasciasse andare aid albbraociare ila sua fi~li.:i; a lui si unirono pure gli a.Itri ohe era.no rinolUIUSO con 1ui, ma Lutto fu invan.o. Solo il giorno idopo all"una del pome111~gio,av,endo i1 funzionario oons-tait.ato ohe a canico del Bruni nul,la risuJ.lava, dava ordine che [osse riOasciato. Ed aifframto e come un pazzo •si allonLnò, per dove, non si sà. Si ,tenga presente ,ohe il Sruni non è un so,vver.stivoe non fu mai inscri~lo a partili di so.rta. Questo fatto rilevalo dai giornaJi italiani ci sembra ohe basti per ripetere che l'Italia è divenula un enorm~ caro2re, e che la libertà persc-nale, non dico ,dei sovversivi, ma di tu~to il po,.polo itoaliamo è ailla mercè deil.rignoranle e bes1iaùe poliziotto tilaliano e della ferocia dei fascisti i quaJi ne d:~ponigono secondo 1e loro più biedhe 'Volontà e sa,diche 'Voglie. Essi sono i mas'..ini, feodeli aa loro padsone ahe li paga coi danari dei con~ibuenti ilat1iam.i,per a•ssassin-are g,H itaOiani s~essi. 111fascismo e la polizia LSonoora in Jtaha non p.iu' diue cooe distinte, ma una sdla cosa che ifa.runa il mostro che semina, miseria, dolori, sofferenze, carcere, domicilio coa-t.t,o eid aissassinio. S. Compagni, lavo:ratm;il.eggete '.' L'AnednalrlLeanratore ,, Tra la farsa e la tragedia Legittimaiodigoaziooe Il f<11Wismospende somme colossali per la propaganda all'este,,o. Tutti i ccsMefti grand,i giornali d"irdormarione di Europa hanno ormai un ca,pitolo fisso di · entrale n~lle sovvenzioni da parie del Governo Fascista. Ma non appena la cassa Fasdsla s·arresla o rita, da nei pa2ame!Dfi , i grandi giorr,w.N,non sentendosi più v:'llcolati, scrivono la verità sulle cose ild/.'ane. Ed allora il Fascismo s'indigna!• La. seftima,w scorsa tulle fo gerarchie " tuNi g!i organi del regime sono slaJi so,ttosopra per un articolo del Mta.m.chester Gua.1'dian. L'autorevole orgaM ingl<!se affermava, t, a /"altro, che tutte le Casse e le Banche iJ.al,iane sono in una conJiz,ione sim:-Je a queJ/a che precede· i Fallimenfi; che quasi tutte le Banche no·-rpossono avere un bilancio normale anche a costo di sopprimere i div:dendi; che il Tesoro itali.ano è in deficit; che il bilancio dello Stato è in V?r-tl bancarotta. L'articolo era precedudto da un cappello in cui era detto che l'autore è una autorità finanzi.a.ria e che le SU.:! noie sono basale sul rapporto generale delle Commissione del Bilancio. L'articolo ha solJevato una vera tempesta negl•i ambienlt fasc'sti. L'esattezza delle cifre e delle consider~ioni ha 11umdato i·, besfo:c gli uomini del regime, i qualJ non hanno esitalo ad affermare che ['Qutore de/l'articolo doveva essere un ilal-iano addenforo alle segrete cose. E minacc.iaino delle severe sanzjoni contro qll,!s/-0 ~ lu·oruscilo inferrro ., se riasci1<annoa scovarlo. N Manchester Guanwa.n con freddezza lutJa inglese ha pubb!Jcafo le smentile perverwfeg!i dagli organi fascisti ed ha concluso .... confermando l'articolo del suo col/ab<Yraiore! I fa.scrisfJ si debbono melter..? i:1 testa che se vo~io-no una buona stampa in Euro.pa è necessar-:o che gli sportelli dellq cassa siano sempre ap-erfi. Altrimenti .... vien fuori la verità ed allora Sl011 dol,or'i! ... L. Ilvaloredellesmtotite I tior.nali italiani si s-0no a/fretta/ii Q smentire le no.tizie circa ,j lai/i d'i Mantova. Prendendo a pretesto idliHW ùriesallezu dei racconti pervenuJ,i (co-mie /-a uccisi.eme del podestà} ne hanno concluso la inesisfenz,a dei falli stessi. Invece la r,i.volta è avvenuta ed è sfata provocala dalla disoccupazione cli€ imperwrsa in quella provinc-'a come nel ~sfo d'Italia. Ma i fascisti sono buffi quando s"indL gnano per la diffusione di notizie errale o ir.esabte oh-ca la situazione italiana. Il fenomeno è inevi'tabif.e d-01Jevige la censura. Volete che le nofri:ue SUMO vtsaJJe? Ristabilite la libertà di stampa, di critica e di controllo. Già, ma allora ... ! Il senso del ridicolo Il monJc conosceva già il fascismo come fenomeno di feroce reazion..? politica ed eco-n-0mica. Adesso comjnda a c<>Mscerlo anche come movimento d,i rrazioru:t/ismo ridicolo e puerile. Roald Amun.dsen, il famoso !.!sp/orafore norvegese, ha pubb/ticalo le sue =- morie. Una larga parie è dedicata al suo vi.aggi.o in dirig1bile al Polo Nord compiuto insieme dll'americano Ellsf<>rth ed al general,z Jtcrliano Nobile. Il capitano Amundsen accusa Nobile (tavere « ubbidendo agli ordini dq/ suo Gouerno, ten!olo d'attribuire aN'lfolJa l'ultima grande impresa della sua vifa ». Amundsen racconta un certo numero di episodi del via,ggio e fra gli altri. Jl seguente: I tre esplorafori aerei, arrivati al disopra del Pd/o geftan<mo sul posto delle bandiere dei fono paesi-. Amudsen e Ellsworrth si conlenfarorr,o di gel.fare una baruloieruna per ciascun.o, poco più larga di un lazzol-eHo. QU!Z]e non Fu il foro sluprn-e quando vider-0 il eenerdle Nobile clw « ~ puerilmente,, sottolinea tAmun.dt;en, ge.Hava rrwnci.ale di bandierine Maliane ed infine una grande band-i.erache sl-enfcwa - dale le enomzi d-ifinestra del dirigibile. - « Che un uomo adulto ed ufficiale dell'eserdJ.o ~ cosi poca ~à da misurare il ,ua/ore di umi tale O'IIPTHID dalle dim,z.nsicmi d-el simbolo piult-osto che dd}/a ,prof,ond,i.Jùdel sen#nwnlo che tale simbolo rappresenta, è un laNo cJre mi rolpì come un gesto tcl~nte ~ sco che non poleffi fare a· meno ,JaNo scoppio.re a ridere!». Lanzichenecchi A Milan& il. 22 del mese scorso si son cui~ convegno nei locali che furono rubati alla Camera del Larvo.o, i rappresentanti dei contaidini. La riunione era composta cli raippresentanti di salaria.ti, braccianti, piocdli proprietari, piccoli au.fittuaa-i, e proprietari in genere. 1Deve essere s'..aila una belJa riwuone e devono esse.re stati bene i ra,ppresenta.nti dei .salariati, se oon1adini essi ~rano, di fronte ai loro pa.<koni ed :o comunione nel canto di «Giovinezza». ,Ross-oni venne rioov.uto da Ma!SJ.n· Dall"Ara, Pog!iaoni e De Bo.rùs. Malsani ha pure parlato, e ri.volgc'1.dosi a i ,pa.droru ha concluso ohe 1 contadini deil mi.la- :ies-e sono ai loro ondini e che l'ubbidien: z:i e la disciplina sono i g,ra.n.,-liposLulati deJl"or.garuzza~ione !a.scisloa. Mal,ani il barricardiero, IM.alsani 11 ri- -,.o]uzionario, .M.a.'lsa.ni l sinidacaùisl.a di Ire colte Otd si è mzsso a fare il mooialore di merce umana. iLa pa,gnotta ed il \"~nlr~, ecco 1'ideale del ternrribile Malsaru. Alla. chiusa ,del suo discorso ebbe ~ao cl.i aipplau,si e streLle di mano dei proprietari :errieri. Ma egli con.tinuerà a idire che lavc,ra per la dLksa dei ;;aiariali conladiru. Ma lsa,ni, sei buffone! • * * Prima fu la volta del monte iBian,._oil qua~e, su propoisla del fesso Turalologus1o, venne ribattezzate mo.nte Mussolini; ora è la volta ddl'abisso S,lu.ga della Pieta che un gruppo di sucaini veronesi hanno intitolato a Mussolini. Ohe l'abisso l"avessero almeno s<:operta loro, ma esso era già noto sin dal 1922. D.unquc Mussr.ilim è stato messo •m una cima nevosa dove han ricetto solo gli 1LOce1lira,paci, ed in un abisso dov~ vivono solo senpi ed ani m.:ili ~chifosi. I I, nzi(:henecohi for,;e senza volerlo hanno ma.gni.ficamente dipinLo l'uomo che sgoverna n· Hai1ia. Cert:i · che qucs'.i 1-e-gali non devono essere :in:dali llop;,c, a fagiolo a] truce Beni!:>. * * * Eid eccoci qua il cent~imo otdine d; Mussoliru, il quak ce-munica il divieto di intitolare al suo nome, istitui, vie, p1azze e luoghi dwersi. Anche ques!ù centesimo divieio seguirà la sorte -cl~ ..1tri 99 sullo stesso ,tema, ed allora ve- <lre!T!o CCJl piacere che aindhe i gabine:tti di decenza di pkz:z.a del Duomo di M~- lano saranno intitolati al grande uomo. Gh'e brutti iooh.erri p03S0no ,giocare i !l'O!J>- po fedeli lanzichenecchi. • • * Ain.cora una voHa il ~iornale deJ f.ac:et~, Am.a.J.do d<!!~o h-ale~o di ,Bemto va in furie perohè in llatlia si ifanno troppe foste, broppe cenmonie e wQppi banchetti. Ma è vero poi ~utto ciò? Verissimo, e come. Guardate qua in una sola !domenica quante cerimo.nie e quanti banchetti?! 18 settembre: Si inaugura a Savona il monumento ai caicLut~ sbandiero.- menti e banchetti. U principe Aimone a Zara, sbandieramenti e banohe!.ti. H pri~ cipe di 1Pciemonitea Como, sbandieramenti e bancheltt La rt?i~na a Venezia, sba.nd:e:ramenti e batndhetti. li mini.~trn Belluzzo a Bie'!lla, sbandieramenti e banchetti. fil 1duca d'iAo.sLa. a Bolzano, roandierame:n~i e banoheliti. 11 sottcmioistro .Michelino Bianchi qu~llo -delle banane a Cosenza, sbandieramenti e banohetti. A Roma banchetto per il tratta,to tra 4',It.atia e la Lifoarua. A Tr:ieste iJ i;ena!.ore Salaia banchetto offerto dalla città e senza con.tare le cer.imonie seguile da banchetti pe.r l"an,data nei comuni ,cli pretfo~ti od altri funzionari cli stato o gerarchi dd f~cismo. Quesla gente sono dota~-~ di ca:paci mandibole e mangi.ano a quattro gan.wce, e isi uhbriaca.n.o e fanno il maiale e fa.nno cSohifo. .Ma la protes~ ,dE(Igiornale del {ac...>to A-rnaklo caidrà nel vu'oto. Non può essere diversamente. Cosa rimarrebbe del fascismo se si proibisse ·sul iser.io di banoheLLare, di mangiare ad ufo, di fare· i! porco, di rubare e di assassinare? Ed allc-ra sempre avanti fin che la dur.a. .. ... La settimana scorsa ha arv;uio luogo a Miilar:.o i,l matrim001io di un certo Cia,ncolini della squaidra « volante». La stampa .ne di~de l.:i no'.tizia. Eg'li ,lo merita: di brava·te, <violenze, ferimenti e distr,uzio.ni ne ha commesse in qua.ntità. Oggi kdte queste cose sono t!loli d'onore che danno diritto di essere incensa~i dalla stampa e benedetti d,al dero. Aodd.io libri, ora trionfa il pttignale. * • * ,Ln questi ~orni i,l foNi Mayor di Londra, che sarebbe j)Oi il sindaoeo od il podestà se fosse in Italia, farà un v:iaiM'io a Roma aive.n.do accett<alo un i.ruvito rivo1fogli da.1 Governatore di Roma. E~H sairà accompa,gnato da due sce.ri.Ui e id.al- .le sue due fi,gljc(le, che dicono belloccie. Quale sia ,poi lo scopo della -vi,si;t.a, non è dato rdi saperlo. Certo che il fascismo, dopo Li forti attacchi del Times e del Manchester Guardiiam ha perso mo.Ilo ter• reno nell paese del la bionda aùhione. !Ohe teniti allora di rime!ite.risi col'la ,v:i. rota ,del lond Mayor? E' quello che vedremo. Aid <Xgnimc.do iJ lond Mayor accompaignato idi due scerifif,i e dailile due sue fiit$1ioleohe dicono bellocce, sa.ranno ospiti nel ,pailaizzo del principe Pot.enmni, governatore de1:1a città eterna.

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