L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 31 - luglio 1927

ANNO XXXI. {A P) ____________ _:_.·_________________________ z_u_R_IG_O_, 30_L_U_G_L_.1_O_19_~_7_. _ __ _ _ _________________________ N_u_m_._3_1_. ' TELEFONO 4475 - Cooto-Cbèques N. Vll l-36'!6 SE'ìfIMAN . \LE DEL P,\RTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVTZZER~ ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA RER L'ANNO t92o: REDAZIONE: I anno, h. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesj h-. I.SO • L'Avvenire del Lavora/ore , PER L'ESTERO: I anno, h-. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2.so Zurigo AMMINISTRAZIONE: C.01nmi!>sione Esecutiva del P. S. f. PRIUZI DELLE INSERZIONI: ~ 1mea... o icpezio di linea (Jiarchezzauna colonna), ~o Cent Per réclame contmu.ala, prezzj ia ooa-reni-rsi Zurigo. Militarslrasse 36 --·-·---- ___________ __: _________________ _:.. ___________________ La Comunev- iennese La C.omlmc tli \'icnna :_ co:-.i 01'- mai tutto il 111011:doprolel.ario ha definito gli m1vcrùmenli 1·iyo\uzionc"l.ri del lug)io nella ca.pilale auslt·:aca - '.appresrnla uno dei falli sociali più 1mpo1ianli degli ultimi anni. Dallo sciopero generale tedesco che stroncò il molo reazionario kappista. ad oggi, l' instU·rezione dei lavoratori ,·irnnes:i è/. più notevole movimento proletario id:' Europa dopo l' esaurimcnlo della fchbrc rivoluzionaria del dopo guerra. Il movente scntimenla\e, nobile, umano di reazione ad un gesto di feroce ingiuslizia di classe, non deve farci dimenticare - a noi socialisti 111a1-xisti- le profonde cause sociali dcl!"aYn:nimcnto. L'assoluzione dc~ ra~.;:isli assas ini cli un operaio e di 11n bambino è l'episodio che ha fatto traboccare il Yaso ricolmo di a111arezza. di disagio, di fan1e o!Terlo al popolo austriaco alli'ndomani della guerra. E:-.so dimoslra la squisita sensibilita di classe e nobillà del prolctari_alo ~u.striaco ma non· spiega app.cno ti fallo della rirnlla eroica e sanguinosa di centinaia di migliaia d: laYoratori. In virtù del Trattato di Trianon lo St::ilo .\ustriaco è ridotto rudi un'enei-me LC'sta (Vienna) senza ,co1·po. .Cna. nazione di pochi milioni di abii~io dell'azione [ascista e, forse, monarchi.ca. L'l classe operaia auslriaca è uscila dalla lolla pres occhè intatta e con tulle le pos!'.ibilità della ri,·inciLa. Se essa ·a.prà respingere l'allacco ·che sul terreno legale sta per e erlr sferrato d!alla reazione. nulla sarà perduto. Se essa sopralulfo sapri1 conscrrn·rsi la prop,·;a milizia cd i propri diritti sindacali, la risco~ non polrà cssc1·e lontana. E la ,·ia è già I racciata dalle parole con le quali l'Arbeiler Zeitung, il quotidiano del prnlelai-iato vicnn'ese, commemorArn le Yitlime della ~iornata· rossa: • Nessllna possibilità orm(Ji di riconciliazione e di co/labora::ione con la borghesia. Noi preclirhiamo l'odio e la follo ad o/tran::a ronfro /a società capitalistica. Nel f1'altempo il nostro compilo è di ronquistare l'nnima d<>i contadini. E' un cliffìcile compilo ma è nostro dovere intraprender/o •. La cla!'sc operaia dr\ mondo int icro. i socialisti cl'of111pi aese. di quar lunquc lrnclenza, seguono con p::is,. ~ionr ]a hattaglia• dPi compagni auslriac, dalla quale cliprnclc in tanta misura l'a,,,·cn:re del proletariato internazionale ... Jaurès Sono lra,;corsi tredici anni dal giorno iIL ct1i, reduce dalla riunion<' intrrnazionaJc ~ocialisla di Bruxelles-. ultimo_ disrcralo tentatirn per scongiurare il macrllo mondiale - Jran Jaurès, <'.adc\'a assa !>inalo per mano cli un !'Ìcario del nazion.alis-mo. Fu il primo gesto fascisla della borghc. ia. Da allora il ~angue dei militanli 1 del Socialismo è colalo senza inlcrnt.Zion.r nè risparmio. Sono lrascorsi quattro ann,i claeC'hè lul!o ;J popolo lavoratore cli Francia. in una apoleosi incUmenlicabilc, accompagnava le cencr: del proprio pcnsalore, tribuno, difensore, alla gloria del Panlhcon. L'apostolo del Socialismo il marlire della Pace, non ·ha ler~inato la ,:ua missione. La sua parola, il suo in~er narncnlo debbono e~:;erc presenti oggi come non mai al pensiero delle follr larni-atrici, mentre acmbi minacciosi di guerra risalgono \'ori?,.. zonlr internazionnle. e menlrc la rcaz.:onc don111que o trionfa o minaccia. La commemorazione di .Jaurès è 11na protesta contro la guen-a. ed un accoralo appello all'unità, aJ\a rcsi- ~:enzn.. all'azione proletaria! -otanti dei quali un terzo nella sola capi.tale. , -· · , l·o1iiican1ente la soggezione com- }'llc!t a.gli Stati della ex-Intesa vigili El difetoxe nel manego e· !-O~pettosi di una possibile ulliÌone In.questi giorni i giornali ilaliani lH!'.\ ustria con Ja Germania. - e anche qualcheduno di quelli ]):,} '18 ad oggi son.o state annale esteri - sono ricchi di id'etlagli sulla c:i lame per il prnletariato Yiennese, alli,·jtà fascista, goYernativa e non appena mitigate dalla !-aggia ed au- governaliYa. per indurre i padroni dnce politica socialista della sua mlL cli c.ase a ribassare i fitti. n=c;palilà rossa. Si ha l'aria di mostrare al mondo E c.ontro Vienna rossa, anelante intero che il fascismo fa le cose sul aci1un più inlen.<;o sviluppo deUa sua serio. Yedele? Quando il valore ~lti,·ilà sociali.sin il resto dello Slalo della lira è altmenlato, quando lo austriaco, rappi-èscntalo dal partilo altmenlo è staio fissalo sul cocffìcrislian<rsocialc rd impersonalo nel ciente di un terzo, i è volti/o - caCancelliere Seipcl (il freddo carne- pite? si è voluto - che i fitti rib:.sfìcc dei giorni scorsi) clericale. rea- ~~a;<,ero i11 proporzione. Chi ci si è zionario ed agrari~ piegato :;ub1l0 e ponlaneamcnte ha Se lo Stalo austriaco ha ,·inlo con... dornto rinunciare al vanto e al motro la ,itlà rossa è appunto facendo munrnto: ha fallo nè p:ù nè meno IPYa suJle proYincie clericali del Ti- che i.I ~uo doYcrc. Chi non ha rnrolo e facendosi forte delle m:na::-- Iulo pie~arsi suJ)ilo ha dontlo pieC'Ì<'fascb.te d'oll1·e .\I-pc. gar~i poi, di' buona o di maJarnglia. Il fascism.o italiano ha giu.ocalo un DlLCproprietari cli case di Torino ruo!o di p1im'ordine nello srnlgi- clw in.lendc,·ano di farla in barba mcnlo r nella risoluzione degli a,·- alla n.oslra Yolon.là ono andati a far Ycn;menli viennesi. · · compagnia ai coalli antinazionali 111 Dalla prima notizia degli an·eni- quakhe ,irido i:,ololto sperduto in 111rnti la oarola d'ordinf' della s!am- rnezw al Tirreno . pa fa~òsta è stata: Qualunqu<' lur- Gno s,·iu..cro nel prendere allo di bamcnlo o mula mento dcli' allua.le ~ilua.zione interna austriaca pi-o-,o- tullo qu<>slo si ,·olse a noi con un cherebbe il nostro inlen·cnlo arma- • tout cle méme ... ' che voleva dfrc tante cose. « Tout cle méme, il fa5ci10 E. Jr bande cli IIorl\· prcmrrnno smo fa anche delle cose buone. Tout già all'allra fronlicra. · de méme, questa é azione energka Ciò è appunto quello che :denli.- i11 ,dfrfesa degli interessi degli inquifica la Comune Yicnnese ,alla Comu- lini. Tout de meme. ~1ussolini ha ne di Parigi. Anche allora la ostilità serbalo qualche cosa ciel suo pasdellc campagne sobillate dai bonrh('- salo ... 1 · ~i e la minaccia id'egJi eserciti d'o::-- Il tout de méme non <:i per:;uase. ntpazione prussiani. - Si capisce - commenterà, ghill palriottismo bo1'ghesc non ha gn.:•1do. un r,·cntualc lettore fasci- :, ,·ulo mai ritegno acl in YOCare l'i n- sia, e commenterà - sonidcnclo - ten·enlo st.rarùero pur di schi:::cc:are u11 osscn·atorc nrulrale. la ri,·olla prnletaria. Come Thirrs Ghigno O rni·rirn che sia, il tout tratlaYa l'aiuto dei prussiani contro dc mem(' clell'o sen·alore sYizzero Parigi proletaria insorta, come il ca- non' ha proprio nessun valore. pilali~mo ungherese non ebbe Ycr- La dittatura è ditlalura anchf' ~o!lna a l"iprcndere possesso dei propii privilegi in ,'irtù delle baionette quando commelle alli che, per sè rumene. cosi Sei.pel e la reazione slessi, appaiono encomiabili. Jn maaustriaca non aYrebbero esilato un tcria cli fitti la dittatura - con la sua istante a far appello alle bantle un- azione - non risolve il -problrma ghrrcsi cd alle camicie nere ilalianc. i;e non in ,·ia assai prov,·isoria e in- , fl patriottismo borghese- ~i arres1a Slabilc. sulla ,;oglia degli inlcr<'ssi di classe. Materia cli qu<>sla natura non ~:i ri- * " ,.- soh·e a colpi cl.i decreti. che deYono \"ieiJtn è ora ri<>nlrala nella ca'- aver Yalorc pe1· lutti i casi. e con le ma. Le salme delk cento Yillime i.mposizioni. Quando due gruppi cli sono slale sepolte Lra il comp'anlo interessi. di,·ergono l'uno dall'altro, di tutto il proletariato intcrnazio- l'equa loro composizione può esscnlac. r(' data anziL11llo dal l!b<'ro giuoco La reazione austriaca ~<:'Ili<'pcrù delle forze. l'n Go,·rrno il quale che la sua villoria è prrcaria e eh<' prclrnda di a,·e1· trornlo da sè. minon schiaccerà fa{'ilmenle un partilo raco!o•·anir·ntc. qual'è r dov'è la riopcraio di G00.0O() inscritti. Ecco sullantr clf'llc dur forze- in conln1r p<'rchc alln r:ap<'1'lura dr! Par'a- i; 1O, SC'C'ogliC' nrl !segno può dirr di mento auslriaco essa domanda dPllC' aYer imbroccalo un Irmo al lotto: ~aranzir clw le prrmellano di schiac- p;ù rp:•srn ~anz:ona un'ingiustizia a ciare J'an·er:''lrio. I•: nrc1·i~·,im<>nlr: danno di qursl"I o di quella clrlle la sopprP!'sione del diritto di sciope- ciu<' parli. ro per i funzionali dello Stato, lo Insomma. lo Staio non può prescioglimrnto della milizia proletaria. I, nclcr" d' riusci1·r ad pssrrr cosi il dstahilimrnlo drlla p~na di morte• giusto da soslituir,_i soprattutto r..a ~oppressione del corpo di difc- nel campo cconorrnco r~lrcmamc>nsa repubblicana sarrhhe appunlo lo lr complc•·so - ai risullali automateca Gino 1anco ticamente forniti 'dalla lotta di interessi. ~ Le imposizioni - pcrchè sono ,·ere e proprie imposizioni - fatte ai padroni di case perchè l'ibass-:i.no i fitli, hanno dato. s1 o no, buoni risultati? Noi sappiamo che·i fitti furono, i.l1l molli e.asi, ribassati. Quel che non! sappiamo è se la riidJuzjone è equa, cioè stabilità s,tùla base del valore attuale degli immobili, del ]oro staLo. ciel rapporto fra la domanda e l 'o!Terta, dei mezzi che sono a disposizione delle varie categorie di inquilini. Si è voluto risolvere la questione co11 un gran colpo di scimitarra alla guisa. di Alessanclro, c-he per sciogliere 1111nodo non trovò dft meglio che tagliarlo, come se questa fosse grande sapienza. E' proprio sicuro H Governo d'aYe1· portalo i fitti suJla li.nea deJl'e- . quo. cli quell'equo che - ripeliamo - dcYc anzilutlo essere fLssato aulo111atic.a111cnledal libero giuoc.o deL le forze economiche? E' proprio sicu1·O che non \'i sono ora inqu.i.lini inchiodali ad un fitto ancora iniq110? O che non ,·i sono padroni di case obbligati a percepire un inle1·csse troppo basso del Yalore reale del loro immobile? \'cs,:;una risposta esalia può es.sct'f' data all'una e a\l'allra 1cl•qi ue~le domande. Si è tiralo giù un gran colpo o, meglio, ~i sono tirali giù dei prandi colpi. a destra e a man-ca, e poi ... sarà quel che sarà. Cura empiricamente stabilita, di cui norii si possono prc\'edere le conseguenze r le c,·entuali ripercussioni. Quando, nel dopo guerra, si fissarono norme per ass'cura1·c una abitazione a chiunque- ne aveva hi- !-ogno. e a condizioni eque, furono fallf' dar~~i economi li delle grandi critiche a qucc;to sistema. l'n meicNco cli Genorn pubb\jcò un opuscolo pc1· dimostrare che il ~-istcma fa\'ori,·a una cat-egoria cli inq11ilini a danno cli un'a\lra categoria, la più povrra, la quale avc\'a piullo~lo bisogno che si fabbi·icassero 1111O,·ccase a buon mercalo. C'iò che' <'ra materialmente impossibile dato lo scarso rendimento irnpo"lo per il capilalc in,·eslito in immobili. E il Senatore E:inaudi - nllrr.dosi andw del parrre di Carnnr - ralca,·a !'.u\ tema o~servando cl1" 1:-!.soluzione cl<'! problema clri fìtti ~ta,a nella pos~ibililà. nrlla con,·cnienza· cli fabbricare nuo,·r case. Tutto il resto, per il 1ned1ico genow- -;e < per l'on. Einau<li. C'tcl artifìcio, " dannoso artifìcio. ~oi non fummo in lutto dPl pa1·r1,. di questi dur aulori. Doye,·amo ossrrn11"<' che, quando nel giuoco ddla domanda r d<>ll'o!Terla una drll<' <lur parti può - in presenza cli un ogg<'lfO di prima nc~rc;silà presentare condjzion.i di monopolio, a drumo dell"altrn, un provYedimen.- to Sllperiorc si imponeYa. Ma prov- ,·isorio, e accompagnalo d,a misure intese a rendere il periodo dc.ll'applicazionc di quel superiore pro\'· \'Cdi.mento più breve che fosse pos.. sibi.lc; credito a condizioni rnodeslr per l'interesse e per la forma del ri.mhorso; credilo particolarmente più facile a. Comurti e ad as ociiaziohi a,·cnli pc1· fìne la co tnJZion.e o la provvista di abilaz.ioni senza sco· po ~pcculalivo, ecc. Sembrava demagogia, quesla: ccl era il giusto mezzo [ra l'as~olutismo dri liherisli e l'empirismo dei burocratici. Era la ,,ia, l'unica. per la quale si poleYa us,cire daJ ginepraio in cui - in materia cli case - ci si [1·O,·aya n<'ll' immediato dopo guerra. .\nclò al potere il fascismo. Senza prendere nessuna delle misure necessarie pe1· creare le condizioni fa- \'01-evoli ad una razionale e stabile riclluzionr dei fili i, esso passò la sp11gna sui provvcdimcnli statali in fa- ,·orc degli inqtùlini Più Q"rande favore ai padroni di a d . ca:.:> non si pole\'a fare. T pa ro111, liberi di approfiltarr della loro condizione di monopolio spcc!ia1menlc nelle cillà le qual i piiù attraggono la popolazione che tende a. scappare rlalle campagne, ne lrasscro tutto il ,·antaggio che vollero. E ora, ecco il Governo fascista - al V anno della éra sua - accorgersi che -bisogna prendere idleipro\'- ,·cdimenl i. Ed eccolo prendere pl"OY- ,·rclimenli dall'alto, intonali al me- !odo fascisla dell'imposizione, fissando un limite suo che non s.i sa se s-ia il limite equo, senza esanùnarc se non ci sia allro da fare per risolYcrc la crisi permanente delle case r quindi degli af-fìlli. s; passa daJl'assoluLismo ,dlei liberif.ti all'empirismo burocratico, evitando la ,;a di mezzo che si presta meno, è ,·ero. ai colpi di lesta dei duci grandi e piccoli imperanti nel1<'{',illà <' nelle borgate d'Italia, ma che in compenso mena. unica, ad una soJt17,ione ragioneYole e permanente. . TI che è naturale. I clillalo1i non fono fatti er l'opera paziente delJa costruzione: essi hanno bisogno di lanciar comandi e fulmini per far mos{ra della loro potenza. La dHtalura non risolve, s~bilmcnle. nessun problema. El di{ e/o xe nel ma nego. E. Lo. • Tullo inquaclralo nella • Nazione•· Lu • ~a::ione • non è la somma di tutti gli individui e di tulli gli inlerC'SSi in essa compresi. E' una cleità che sia rii cli sopra di lutto e di tutti. E come tulle le deità, essa è infìnitamenle giu.sta, clispensalrice cl~ w1a <riusti::ia astraila che - lungi dalressere foggiala ecll elevata nell'url~ quotidiano clei miseri bipedi che sr trouano gomito a gomito sulla scorw terrestre - prende eia un Cielo. bell'e fatta. perfetta. Da quale Cielo possa prendere non si sa bene, a meno che non si dica che il Cielo sta nel cervello del Duce. il ehe - per il Duce stesso - è un grosso eccesso. La • Nazione • non è un elemento di quel tulio che - se non volete chiamarlo • lnternazionale • - è fa associazione necessaria. f alale di tulle le • Na:;ioni • costituitesi e costituende sul globo te,;restre. Essa è un ras/elio forli(ìcalo perchè si vuol ~('n/ire solo, in lolla con le altre Na:ioni-caslelli • che. a questo modo. smembrano la povera umanilà facendo gruppi dilaniantisi a vicend1a a dispello di ogni progresso. r/('/1<' comunica::ioni. {,o , Na:ione è. cosi. un'aslra::ione inarrivabile quanclo non è lln ordigno di guerra. Tullo c,uC'/lo che si fa in nome dell'astrazione non ci va· perche ahhiomo raqioni per temere che atlm<'nli /'armatura del/' ordigno cli c,u('1-ro.()11('/ rh(' è n('Ces~ario, quello rhe i> fa/al<' - /'1rnione. l'afTralellom('nto rlci popoli - non deve subir(' rilarrli C' rinculi per opera rii rhi 1>unl fare rl<'lla .Ya::ion(' 11n'as/rn. :inn<' r 1111 nrdiqno di y11('1-ra. Tra la farsa e la tra,redia Troppotardi I I giol'llali annunciano che il Console ge1:erale d' Itavi.a è stato ricevuto in questi [.iiorni dal governatore del Massachusse-!s, Fuller, al quale ha espresso la propria convinzione de/i' innocenza di S<icco e Vcmzeft1. Troppo tardi! Perchè il ra,ppreserrtante dell'Italia fascista se ricordasse che due connazionali da sette a~r.J so)frono il più crud~e dei martiri è staio necessario che lutto il mondo civ:Je, che gli -spiriti liberi d'ogni paese si destassero e si muovessero! Men/re dovunque la classe opi>ruia e /'ir.telleflualUà s·agifavano per la liberazione e la riubiliiazicne dei due valorosi militanti sovversivi, il Governo fascista in Italia faceva arrestare e pers2guitw·e tuffi colorfl che proponevano agifazioni in ;oro fa. vore. Sono recenti delle sentenze di tribuna/i italiu.ni che condannavano dei ci/- ladini sorpresi con dei manifestini redu.- rr:ai1/i la liberazione di Sacco e Vanzetli. N Governo fasoista ha avuto infine dei pudori, degii scrupoli, d'!!/e resipisce,1ze ? Ha sentilo i vincoli di nazio,wlità con i due eroici candidati d/la seclia cleNrica.? Il Gouemo fascista è incapace d·i /ali senrlimenli. Finchè i banchieri america:1i gli fornivano prestiti di milioni di dollari, il Governo fascista si è ben gua,rd~,t-0 dal disturbarli. Crepassero pure Sacco e Vanz;df:! Ogg•i i banchieri americarri non prestano più nulla ed allora il fascismo si ricorda che in Ame.rica ci sono due· italiani eh~ soffrono da setfo anni! Tranquillità e benessere. La rM.uzione dei salari aulorizwca dal Goi·erno e dalle Corporaizoni, e J'aun:enlo della d1'.socc11pazi!me,spingono le masse o,peraie ilalia.ne a sfidare il terrore poliziesco e efudiziario, a scendere in piazza ed a impugnare la vecchia ar- • ma deila lotta di classe. Nella settimona scorsa a Legnano, 3000 01perai .!e/l'officina mftalturgica Franco-Tosi s1 sono me,Sfs,iin csccopero. Le operaie delle due fabbuiche ,essNi hanno fQtfo causa comlNle con essi. Confl,itt,i per le strade ed arresti in massa. U.n numeroso gruppo d,i donne ha tentalo un'irruzione nella caserma defla Milizia fm.cisfa allo scopo di iriberare gli arrestal<i. A Trieste, al canl,iere S. Marco, gli operaii h<mno sospeso il lavoro. La miliica fascista è intervenuta provocar:do un grave conflitto: gU o.perai si sono asserra.gliati nello stabilimenio ove hanno resisNlo per oltre cinque ore. Feriti gravi ed arresf,i J,rz massa. Sembra che gli arresfafi verranno defenli a-/ Tri'bur.aJe fascista per _complòtlo contro io Sfato. A Suzzara gli operai di un'officina sono tu/fora in isciopero. Cosi a Siena gli operai della vetreria. Nelle campagne /'agilaz1one è vivissim:i ed aumti!nlerà cl !l!rmine de-i lavori agricoli. G:à dimostratloni violente SOTIO scoppiaJe nel Bol.agnese e nel Ferrarese. Dap,pertlfflo conflitti, arresti e invii al don-.·,'c:-!iocoa·lfo .... E la disoccupazione aumento, il costo della cita sede, e le industrie !ailiscono. !eri era fa Breda d,i Milano .... Unacircolaresindacale fascista. I[ segretario provinciaJe de/l'Associazione fascista dei funzionari comunali di Mi/ano, ha diramalo una circolare a fuiti gli inscrrtti. A/Jo scopo di preparar/i alla resiste-nza contro le recenti d,iminuzioni di stipendi e di salari ? Oibò! Per argomenti più svi e sostanzia/i. Sentiteli: « Caro camerata, da vari luoghi mi giungono d,el/e proteste riguc.-rdo a taluni rolleghi che non fanno il saluto alla romana, e che perfino ostentano tali! loro in0.9Servanza alla preci.sa circoiare della Sef;releria generale. Prima di denunc,iare i casi partico/arii all'Amministrazione comunale la quale in ossequio alle disposizioni di S. E. il Presidente del Consiglio rendeva obbligatorio per tutti i funzionari il saluto romaro-fascisla, io richiamo tuffi i colleghi al loro dovere. Aggiungo che il saluto di>- ve essere esi>guilo con movi:11ento rapido e s,icuro; coloro che sollevano il braccio con fatica o che lo innalzano come se avessero dei reumatismi sono pregat: di guarire rapk/amenle della loro infermità se non vogliono essere solloposli ad un evenJuale salurore e rapido massaggJo. Come auueri'imen,fo amiche'1<>!e . per coloro che oslenfaJamenfe non salufcmo alla roma:na, io ricordo che dall'alto non cadono soltanto la pioggia, la neve, e le allodole arrostiJe, ma. che taluolta precipita una grandi.rte di bastonale cG!pCICdi far tornare la memori'a a coloro che ./'hanno ,perdula. Saluti fa..<:eisti. Il ~eLa.r~o iprovinciale dell"A,.,sociaz!i.<J<11faesci.sta d~ funzàonari comunaJii: (f.to) lachetfi Fra,ncesc-o. Milano, 29 marzo 1927, anno 5.o ,. Ciòche sta a cuorea Rigola e compa1ni I La Magistratura del Lavoro è la grande conquista del sir.dacalismo f(],SC'tLsta che ha inebbriG/o Rigola e,d i se-tte confederai/i trad,ilori! La sua prNna sentenza è info:[i un capohworo: in una vertenza ira 'Clgr,arie mondCJriso del Novarese, ha se:ncilo il prir:dpio c,he a,d onta dei paft,i firmali, i padroni possono dùninuire i salari! li ,Laivçu':>d" I ta l:a, per d<iminuire la ir.1pretl!:ione disastrosa de.teivn:mata dalia sentenza, aveva pubblicato il d~posilivo d~!la medesima alterandolo TieJla sua r,arte sosianz;a[e e pro,prio là dove si fa obbligo agli operai mor;dar,isi di rimbori;are a,i padroni queì!o che hanno pere.api/o in più. La C onfederGZJione det;li AgricoJ.tori /i!; diramato un comunicato che rinwlrfe le cose a posto. Il Tr.ibunctle d~ Lavoro - la grcnd.e conquista, ecc. - non po-f-eva debuttar meglio! GiustiziaI li tribunaJ-e fOJscista imperver,sa distri.- 1.,uendo setJimanalmenle secoli di r-2dusione. Ba.sta il possesso o la dmusione Ji un fogUeUo antifas~ta p-er vedersi spalancar-e le porte ,del carcere JX!r diecine di anni. L'alf.ro giorno /'operaio Carlo MaestrJ. di Milano 'S 0 è blMCOt-o7 anni e sei mesi ,d,i r,eclusione per distnibuzi-one di manileslini. Uguale sorte toccherà al compa~no <m., AgosfJni, in,puiaJo di wer diffuso dei numeri del nostro Avanti! ConJempora,neamenJe a Bologna i ti,uraii d,ella Carte d'Assisi !,anno assolto il fascista Fabbroni cl1e aveva ucci,so l'operaio Amtìdeo Far.Ioni. L'assCJ-ssinos'è difeso dicendo di aver volut-o 1,•endùxrre l'attentato di LuceUi co,nfro -il Duce. N pubblrko ministero pronunciaiufo i/a sua requisitoria ha afferm<ito che rl delitto era staio l'esplosione « di UTl:{l giusta e- &Ctsperarione dell'C!ll'ima popolare contro gli avve,rsari del fascismo! ». N fosc:ista a-s,sassiino è sfato :,;,esso in libertà .Jra l,e acclamazioni er.>tusiasle dei suoi compagni. e olpi indiretti. A Pesaro, dove insef;JWva in quell-e scuole, è staia arrestata la professoressa Pizzardo, nipote di Mons. Pizzarda. Per chi non lo sap'<!sseMons. Pizzardo ricopre u~ de~le più al.te cariche ùlla gerarcl11a vaticana. Eg/.i è nientemeno che il vice-Gas,paiv-i nel Governo della Santa Sede. La Pizz~do è accusata di pro,pagan. da comunrsta. Si aff-erma invece, anche negli ambienti vaticani, che la siigno,rina era religiosissima e che soltanto a,v(!Va. manifestato simpatie per la d<emocrazia cristiana! Si afferma poi che l'arresto sarebbe staio va/ruio dalle gerarchie lascJsfe per coipire rindrirettamenJe centi cwveTsari nascosti che non si possono colpire iperc-hè lro:ppo irn alto. L'entouraige del cardinal Gasparri, per esempio! ... 11buffone di corte. I fi,,anni rr.ediioevali a:ueuc.,no un bJ.rflo,ne sNpendiiato. Anche il fascismo si permette il 1 lusso d,i mantenere uno che se non è moHo esi'larante in compenso costa mollissimo: Gabriele d'Annunzio. Corre uoce che Mussolini ,Jo uogl,ia mandare a r~p:etere /'epo,pea (?) Numana in Dalmazia. Ma che lo meNano a riposo, ormai! Di d'Annunzio non si sa cosa sia più ripugnante, se la morale dei suoi versi. il suo f<tllimenlo alla Capponera, il suo contegno di volgare sfru/lafore di dorme usalo con la Duse, il suo verutle ga/Jicismo, la sua esposizione di eroismo da

I.'A YVENIRE DEL LA VOH.A.TORE C'Ìni!maJograJo, o la slJCl safiriasi che si conJoruf-e ogei colla ùnl;ecillità sen.Ue. Lo Chènier de-Ila ri.volu:Dione fascista! li Tirteo della marcia su Roma! Puah ! Lafigurdaelducneeflascismo Appello disperato GINEVRA, 25 luglio. Intempestività. Il moi11.d-0dell'alto clero è diurso nei ccm/rr,ont,i del FascL!Jmo. Se l'entour31e del c:ar-i/iinaJ. Ga.spw•ri !randeggia, ci so110 mol/.i a/.tr,i iUustri prelati che non lesinano il proprio cnistiano ent.usioomo per il Duce e la sua opera. L'arcivescovo di Messi-no, Mons. Paùio, per es. è uscilo recentemente in questa esciamaziione: • ],/ Duce è l'uomo mandato dalla P,r,cwuid-e11ZQ a ber..e!Jciare /-uite l" clas& -«icu~i d-ella ~nisola ». Non ci merauieliamo che Mussoli,11 si.a stato mandato dalla Provuidema. Il buo,n Dio ne ha Tatle ar.che -di pegr:io! Tr0111Q.mcohe l' .JllUJStl'eprelato è per lo me.no -imemj,estwo. Mus.so.J.ini beneJaJtcn-e di tulle lè dassi sociali, pr<>prio nel momenJo m cui tw-te le clGSSi sociali ita- ~ l-o rJspedirebbero volenliéri al diuùio man4a.ttk! Tutti al boscol JJ C<1TW&ponder;t~da Roma del Corriere della Sera si occupa di un problema: ta 'ÒJk&ll -anliarea. Da quando ii comandante della ,milizia f=ta ha -d~cliso che la rn,i,fjzit:z sia adibila, in caso di auerra, alla d-il~ ani<iare,a,tulle le macchine da scrwere sono rn movimenfu ~r s-JudJ-are il ,or-Oblenw... E Intervie.ne a.nc-he il sig. Valori: « La difesa /erri.Jo,iale controar-ea è dwrque necessar:a. Occone però lare in modo c./u! -essa non ternga JmpegnaJe e di- ~er,s,,e r:1 /eucm,fi ali,quol-e de'!J' Eserciio, che me-i:/io polr,ebbero impielarsi per al1-ri ~ni. l' ,ideale, infa!Ji, per la co-ndc>tta dielle operazioni di terra sarebbe che l'Eserci.to poi-esse essere tuffo proie/lalo in avanti, sotto fonma di Armate operanti e dei Armale .d,i riserva c!l>liva,non !asci.;ooJo nel Paese alcun elemento utile. Ma come condliare q-ueslo ideale con le hmrfoni /errit-orJali, tra le quali cnppunlo qu~la della difesa controarea? Si risp<mde a questa obbiezione ricorda.rtdo che in JJ,alia esiste un organismo armai,o sp,ec,w/e, volontario, Jerrdoriale per ecceilenza, economico, animato da fo,rk •pi,ri/o palrrioJtic-0, d/ raq:,-icf.issima mobJJJtazior.e e di facile impiego. E' fu mNi:Dia nazionale fascista>. Ma !JÌt:Uro! Ecco trovalo l'impiego in guerra, de'fie inv:•ue, che resteranno al fro.n./e •irnferno. E po-ichè vi è una milizia fasci.sfa forestal2 si possono abbinare i due organismi e lare un'unica, grande m}J,Ì7;ÙJ boschiva. TuNi al bosco. Ecco, fnnaim~nte, che E!gtberlo Mar/ire può aspirare, nella « 'Prossima » ad un impiego in guerra. A-l fronte andrranno eli altri. Movimentodi"funzionari,,all'estero. La nuova fotl'ica dt!l mi,r.iste, o degli inJfarm ,fascista rispetto cri/e op,posizfr>ni resùienli ali' es/ero è le: S'H;uente. Rinunzia e domande d1 persecuzt'j/Ù, espulsioni ai governi es!eri ,?, cpparenleme-nte, silenzio suli'vpera dei ,, fuoru- $<:!if,i, », Riforma del s!!rvi,io di spiaT1aggio e di aJ!en!i provocafori, messo aUe dipenden-ze d1 Turatcwgusl? <! fatto, :ira, quasi complefamq1/lfe da fun:· >nai-i rl1 p.,!iz.ia, uffic.:-ald dei cara&inie•i e delic. milizia. Un numero sfrac»·dinario di q!IC'Sti è sfa/o mwtdcito in Francia. Gli agenti passano lu fron!iem CJn re- ~olare pa,ssaporlo, ma appena sonr. sul ter-rHorio francese nascondo110 le <"arte e tutto e si presentano come anlilascis/1 proscrifli. senza carte e eh:! hanno passato le !ror.liera di contrabbondo. Questi agenti si infilano nei circoli-;;_ perai e antifascisti, dove hanno due incarichi: fare gli ultraestremisli e combattere la Concentrazione, predicando violenze, attentati e Jmprese. Quando quo/che minchior;a d, rosea si bnba.stisce al complotto. Quatulo non ci ca$ca nessuno si inventa? -Il campaVginoetnVzaocfrca liberadta 1111 l1putaziana Libera Stamp11 del 28 cor.r. pubblica: II Corriere della. Sera ha da Nuova York che il compagno Vacirca fu liberato da ogni imputazione di r<:- sponsabilità nell'uccis~one ~e.i f~- sti Carisi e Ambrosoli. Egh e nt0rnato al suo posto di redattore del Niwvo Mondo. Il Vacirca si era allontanato per evitare il ca ree re preventivo. Furono invece - sempre secondo il citato giornale - rinviati a giudi- ·zio i due italiani Calogero Greco e D0nato Cal"'rullo, anestati fin idà.11'11 corrènte ·mese. Libera Stampa de..! 28 cor.r. pubblica: A NOVARA la settimana scorsa cer· ti Piaolicelli· Nicola e Bertololti Carlo, entraml,i operai, d.a Gattico, imputati di aver cantato « Band~ra Rossa,, r.?nO stati co!l.danoati ciascuno a mesi TRE di i;eclusione e 500 lire di multa. La rivista francese Europe nel suo ultimo numero pubb1ica le seguenti interessanti Note dovute alJa penna del prof. Gaetano Salvemini: • Parecchia gcnlc si domanda co&1. .~ccadrcbbe in flal ia se Mu.5Soli.n.i -scomparisst bruscamente. Certo il regime fascista perderebbe il SLLOpiù g•ande propagand:sta, il prcsligio del quale è immenso lra i suoi parIigiani. Tra i suoi po&sibili successori nessuno lo uguaglierà nel caboiinage ì1wenliYo e nel!' isUnto drammatico. Ma Mussolini non è il r.reatorc del <,islcrna fa::;cista. Egli 110n è che i.l personaggio decoraliYo d'tma coalizionè di alle personalità militari e civili, di grandi proprietari fon.diari, indus.l.riali e banchieri che domina.- no le altre classi socia.li a mezzo della Milizia Nazionale - le • Camicie Nere, armale e organizzate. La macchina Olpilalis-1.a-militarista d1e è al cnore del sistema fa!;Cis1a ha sempre funzionalo da sè stessa, approfittando della propaganda fatta da Mussolini. E~-~ continuerù a funzionare anche dopo la morte di questo. a meno che al'tri gn.tppi organizzali non si affermino preponderantemente durante la crisi. E poic.hè nessuno di questi gruppi. è pronto a prendere oggi la sucC'essione dei dirigenti della macC'hina. è chiaro che la morlc di Mussolini sopravvenendo in! questo momento, non cambierebbe molto nella sii uazionc. Se Mussolini sparisse. il suo successore è già pronto oer rimp1azzarlo: Fcc!Przoni. l'ex-ministro dell' Interno. che già nel 1910 era l'uomo cLi fiducia <kll'indus1ria metallurgica e d~li. Stati MaP.giori dell'Esercito e clel.laMarina. Fed<>rzoni noni esercita lo slcsso ·rascino di Mussolini. Ma egli è più prudente, meglio rqtt"Jihrat o. noco allrallo a quei colpi di lesta che trascinano talvolta Mussolini a degli atti di. ferocia E, "ia dello en passant. non bisogna climenlica_rp se si pensa agli al.- tentati contro Mussolini. che quest'uomo è quello stesso che scriveYa ~edici. an'ni or sono StLl suo giornale La lotta cN classe. le parole seguenti a provo~ito c-l"alPf nl·a1i ~·onlro i re ed i ministri: To ammetto senza disoussione Phe in tempi nonnali la bomba non faccia parte dei metodi socfalisli. Ma (Juando un goYcrno - Siia_repubbli: rano. imperiale o borboruco - v1 rcrseanila e vi getta fuo1i de1la Je.gf!'-'• allora non si può condannare la Yiolenza che risponde alla violenza, anchP se essa fa delle vitti.mc innocenti •. Un uomo cl1e soltoscriYe a questi sentimenti è certo l'ullimo a meraYigUarsi se in_conlra rer caso qual: cuno che teol1 di appJ,ica.re su d1 lui le teorie da lui stesso propagandate pochi anni or sono. La scomparsa di MtLSsolini. una Yolta sormonlata la difficoltà ,dli eleggere il suo ~uocessore, sar~bbc <;>g!{i un colpo di forluna per il regime fa~cista. Il • trust, politico che fonn~ il cenlro dirigente del sistema fascista ha ogfP 01.lcnule tulle lcJcw:{i a me:r :w delle quali con.scrrn la propna mano su lutti gli organi ~e)lo Si~l~ p quindi del paese. I dehll1 fascisti hanno servilo a creare l'almo fcra di lcrrorc senza della quale queste leggi a vi-ebbero ·incontralo una opposizione irriducibile. Oggi che le leggi sono appro,·ale. i delilli non sono più necessari. Ma il ricordo dei delilli esiste sempre e tutti ne ritengono Muss~linj quale respon..c;.al?ile. ~gli hn _ecc1lalo il fanatismo dei suo1 sel{uac.1 ma ha anche destato l'odio implacabile dei suoi nemici. Nello spi.rito del popolo italiano. Mussolini resterà sempre l'assassino cli Matteotti P~aio ancora: fintanto che Mussolini ~-esterà al potere, C'Ì sarà sempre il rischio di. nuovi delilti _che continueranno a turbare la cosc1enza pubblica e~ a_ m~nlencre_ l'Italia in uno stato d ag1taz1one p~ncolosa, sia che essi siano commessi per ordine del « duce • in persona, o dai suoi partigiani sotto l'isl~az)onc idlella sua eloquen7.a sanguinaria. Mu.ssoli1u non è dlmquc più una forza ma un peso morto per il • trust , capitalista-militarista. Se C'gli scompari'ì.sc, i~ suo_ successore si presenterebbe dmanz1 al popolo con le mani nette di sangue ed a tulle le accuse potrebbe sempre risporrdere: •Vela prendete con me? QueL lo che è slalo è stato: dimentichiamo il passato e lavoriamo per i hisoITTJiurgenti del paese! •. ::, . Incomparal)ilc fortuna per il regime fascista, la scomparsa di Muss~ • lini sarebbe invece \tna ,·era calamità per i pa1iiti democratici e liberali d'Tlali.a e del mondo. Presto o taPdli - e ad una ,data 'piuttosto vicina. che lontana - i faBibliotecaGino Bianco scisti si troveranno di fronle a difficoltà insormontabili. Essi non se ne acco1·gono oggi perchè ne sopprimono lutti i sintomi non awena essi appajono. Ma queste difficoltà aumentano di giorno in giorno. Ed esse non sono di quelle che possono es.sere su~rale con il manganello generosamente applicalo conlro gli avversari disarmali e con l'impunità per i bastonatori. A.llorchè le dif-ficollà . a ranno di- ,·cnutc cosi formidabili che nessuna forza um.an.a potrà Ycnirne a e.a.po. M\1ssolini se sarù ancora alla !es-la del go,:erno, sarà precipitato nel gorgo insieme al stto partito cd oJI'• iid'eale • del suo partilo. Se al contrario. Mussoli11i sparisse. ci sa1-à sempre nel mondo nn certo numero di ragazzi e di. gencra1i in pensione per affermare: •, ,La rovina del fascismo è una conseguenza della scomp1rsa di Mussolini. '.Sr noi aYessimo ancora Mussolini il fasc.ismo sru·ebbe invincibile•- Eoc-o percl1è io non sono di quelli che amano veder Mussolini sozcomhere ad un attentato. SP l'attentalo riuscisse egli morrebbe da eroe e il fascif.mo verrebbe prirnlo di lullo il suo valot'e in CfUanto espcrien7.a polirra. T1 fallimento colletlirn della idlillalura non ci insegnerebbe nulla o pO('a <.'osa pcrchè non sarebbe il falJ-inwnlo pcrson::,~c d<'I dillatore. Noi dobbiamo augurarci che Mus- «o)in; non faccia la fìne di GiuJio ì.e~are. ma che viYa il tempo sufficiente per fìnirc come Guglielmo Il. Speriamolo per il bene m)l1 solamente del popolo italiano, ma dell'umanità intiera •. (Com.) - Alla nostra comunicazione di alcuni giorni la, facciamo seguire questo nuovo dispaccio ricevuto dal Comitato di difesa per Sacco e Van"!etti, , esidenle a Boston .. «BOSTON, 19 (Via Marconi). - Sacco e Vanzelli hanno ricorso alb se.opero della fame per protestare contro la procedura segreta usata dal govc:rna· tore, nell'inchiesta in corw s,tl loro caso». La notizia che Sacco e Vanzel/i au<!- uano inizialo lo sciopero della fame era già conosciuta a mezzo dei giornali. T uilavia questo -dispaccio precisa i m,>liui che hanno spin/o i due condannai; al- /'eslremo alto per salvaguardare la lr,- ro giusta causa. Come era da prevedere, la giustizia americana /eme lo scandalo ch2 sol,,;ve1 ebbe la proclamazione del!' innocerza d1 Sacco e Vanzelli, perchè !cle ricnnoscimenio /ardivo trascinerebbe con sii la condanna dei metodi scandalosi 11.sa/1 dalla polizia durante il processo del 1920 e che sono sia/i ancora impiegali durante il ricorso e le inchi"sf</ successive. inlroducend o nell'inchiesta in ':?rs; una procedura segreta, vi è !orlemer,fe da ten ,ere che la voce della veri là venga soffocala e che nell'ipotesi miCl'-ore le due ud/ime possano ri11scirP a godere sol!anlo un simulacro di fiu5/iz:a inMCe dell'unica soluzione che si impone: la immed.ata, piena ed :nterC! loro l1bPrazione. E' per ciò che -i/ supremo appello di quesii due uomini deve essere raccoìio e che la loro innocenza deve PSser,; ,;. conosciuta apertamente, sollo lc- pressione formidabile defl'opirtinr, mondiale. Il Comitato Sacco e Vanzelti. Elogidi barbaria barbari Tutli si sa che, in Ilalia, in mancanza di altre missioni per la grande repugnanza internazionalizzala che ispira il regime fascista, si è invitata una missione yemen.ita. Non dico per quale inldgo politico essa missione, si trova a visitare l'Italia, perchè sarebbe troppo lungo e poco interessante il dirlo. Solo è necessario dire che il Yemen è uno stalerello puramente e pretlamente arabo - rimasto indietro nella Civiltà di parecchi secoli - e che è alla Yigilia di essere mandalo al diavolo perchè un allro statcre)lo, quanto esso barbaro, spalleggialo dalla Turchia, cerca, per non so quali dirilli da .\llah eone.essigli. di ingoia.rio. Ora l'Italia di Mussolini, ripetendo il giochello - poco riuscito l'.ful reslo - simile a quello impostalo per l'.-\lbania contro la. Jug?sl~,--i~, !>i è messa a fare l'occh10 d1 tngba allo Yemen con la speranza - speran7,a ,·ana come tu I le le speranze imperiali dcli' inuillo ed invincibile , duce • - che. al momento opporlLmo, se lo abbia ad ingoiare lei. Il giochetto, come, ho c~clto: ~ identico a quello dcli Albania. _ e?~• 011ai lo Yemen ci manda una m ss10nt'con lo ::.copo che hanno lullc le missioni del genere. quello. cioè. di strombazzare ai quallro Yenli che, Lra l'Italia e lui, corre del buon !'-angue. Poi Yiene che tra i due ~tali - comparati come la pulce <'!di 11_l~q~o - si stipulerà un lrallalo cli an11c1z1a con qualche articolo aggiunto e ePrclo cloYc Yien dello che. come. quando f' quanto lo Yemen ha bisogno della proiezione dell'Italia. ritalia sarà pronta per prnleggcrlo. In seguito. l'llalia - tanto per essere corretta - mancia per conto suo anche una miss-ione - ma qu.c- :-la militare -, non per altro che per studiare come._ quando e quanto io Yemen può d1wnlarc una colonia ital:ana. Tullo questo, coloro c.hc mi leggono lo comprendono, ;Mussolini lo fa per quella fissazione o fcssazionc di fabbricare quel bcnc<lcllo impero di cui Gennaro, alla _miglior fortuna. ,diventerà uno spaz.z1110patentalo o al più piÌI lo sguallcro di corte di S. "'.VI. Bcnilo I. Dunque. come diccYo. la mis-.'>ionc vcmcnila è venula in flalia. L'ha scoJTa7.zata da Tapoli a Roma, a ;\filano. a Torino, a Bologna. on ha man:cato di appliC'arc come un qnalunquc cataplasma una corona sulla tomba del Milite [gnoto. Ci sono slali banchetti, ,-i ile. discorsi, trattenimenti. salemclccchi in giù in su Pd in Ltltli i ~cnsi. Insomma. la mL:,- sionc yc11wnita ha aYuto huon tempo ed anche buon~ ,,olonlà d! ammirare c.ome l'IlaJ1a ha gran:di fabbriche di armi - le sole che sono in continua efficienza. Gli vc1nenili hanno a\'ltto agio cli osservare che, in Ilalia. si sanno fabbricare aeroplani e che lulli gl! aviatori sono t:rnti Lin1dlbcrg e ta.11l1 C:hambcrlin. e che ritaJia ha tante e; tante baioncllC' allP quali ba.sia un cenno del divino Benito, perchè oscurino il sole, ,,:a anche quello accecante di luglio. In una parola, gli yemeniti si sono convinti che se essi si Lroveranno in qualche brulla ciPcostanza e desiderassero - anche senza loro desiderio, s'intende - di essere proletti, l'Italia di Mussolini è abbaslan... za ben provvista dell'occorrente neressario per mellere a posto c.hiLmquc si azzardasse di alzare gli occhi per sbirciarli cli sbieco. Ora la missione se n'è ritornala nelle patrie sabbie non senza prima d'a uno dei suoi membri essere stata concr~sa al .1fallino di ì\'apoli una inlerYisla nella quale il Cadì Mohamed cl Ragheb. chP si è prestalo alla bisogna essendo l'unico della missione che parla una lingua europea, ha dello che il noslro divino Benito: • E' un mago {ascinalnre. Soggioga con lo sguardo. conquide col sor. riso, stupisce con la prof ondilà e rapidità ciel pensiero. // Capo del vostro Coveriw è ww di quegli uomini i/eslinoli a /asciare la loro opera nel i<'mpo, incance/lahilmenle: rli quegli uomini al cui nome si intitola un secolo e che non hanno l'uguale Ira i /0rn c0nlcmporonei. E qaes/o non è solo un mio giucli:io. ma quello cl<'/ Principe e di tutta la Missione. Mi è bastalo vederlo e sentirlo pariare per diventare un suo f eclel<' e un ammirai ore Siamo adesso lulli fascisti {<'r11enli ~ co1winli_ Ci auguriamo che egli res!i per lunghi anni Ca1JOdel· uostro Paese•- Quantunque in diplomazia qucslc <'Osc si dicono ~cnza cgscre laccia li di menzogna o di cortigianeria. pmc è il taso cli rilcYarP insieme alle scipitaa51ini più bulle e grotle~che delle da Mohamed el Raghcb sul conlo del duce della mal:wita in camicia nera. un'asserzione clw compendia Lullo un fuoco d'arlifìciò cd è quel magnifico periodo fallo apposta pe_r far ridere anche le oche 1 cl,el Campidoglio: < E qlleslo non è solo il mio r,ii1.di:io ma quello de/ Principe e cli /111/ala missione•- .\nnrczzamento di yemeniti, cioè di genlc semi harban, che s~blima u;1a harhai-iP - cd è lutto dire. FT..E. LaBradcahiedIle concordato Libera Stampa del 28 corr. pubblic:i.: MILANO, 25 (Lino). - Siamo informali che la Società Anonima Ilrcda una delle più YCCchicsocietà mPt.ilmg:ichc d!'Ilalia e che occupa miolia..ia di opcrài, e dcUa quale erano ~ole da tempo le calliYc cond.izi.on.i <li j)ilancio. ha chiesto al Tribw1alc cli Milano di procedere al concordato su Lllla percentualc che si riLienc as- !.ai bassa. Non si esclude il faltirncn1 o; al quale farebbe seguito quello cli allre importanti aziende e di una banca milanese di secondlaria importanza. Compagni, lavoratori, leggete '.'L' A nenrie delLan ratore " ~----------------- ---- A proposito di chiacchiere IIo preso la risah.1z.ione dj non leggere più g!d air'.icoli Fubb1icati sulla stampa a-nlifascisla che hanno per ~:tol0: Necessiià di una azione pra11ca, o: Basta con le chiacchiere, falli ci vogìiuno!, ed altri assomj,g!.iaoti, perchè son,) ùi un.i monotonia addormeniatr.ice e di u11 vacuo esaspe.ran te. Lasci.amo corru·e le acet:·,;:: d1 ,·dlà e cLi impownza ahe ci lanci.ano : cc,mwusti - quelli di chiacch:i,ere n-0n r.~ fanno e la J~ro all~'Vilà falliva nelb lol~ aaiuascista ognuno la può constatar~ - mi preme inv~ rÌ,~e quélia d.i comp-ag.n:i di pa.r:-ito e dei partiti e fra:cioai di sinisir;>, pra~·cam-ente a noi pi!i vx;ini. L'a.Jtro givrno, sulla "Pa.,gma Italiana m de1 .gran& quotiiliano nizzardo La France de Nice et du Sud-Est, ho ielto un ennesimo di questi arti.coli co.ntro le c:hiacchiere e su'.llla nece.ss.ità di ~ sa.re ailJ'azione pra:ica, lTacci.and.o un pr~a.mma cap,ace ,di raggrn_ppare le forze vi ve dell'anl.i-fas-ci5mo per un comu:1e terre.no di :bat,ta,glia. Ne è aut~re un ~cpubbbcan-0, recentemente scaJppato dalle g;inie de-1!1apolizia fascista: il Chiodini. IDcLusione! li Chic,xluti -- come i cetlLo altri ohe lo hanll,() preceduto nella croaiata c-0nlro le ch.iacch~e de-s.li anifascisti - spara a vuolo p~rch/ come i prede~essoru, nc-n ci ,dice come :;i può p,ssaTe daille parr-c.<le r.i fal!.i, Limitarndosi a chiedere 1a neoesS.1tà di un ;:>Tù· gramma, che i p.arliti antifascisti a:noora non hamno ·saputo darsi. Risu1lat-0 di lulLi ques!.i scrilloni abborrenl-i la di.s<--'USs10ne e le chiacc:hiere è uno solo: aggitun~o dh.iacchi-ere al chiacchiera~ che , C•nebbuo sowre.sso. Sono anc.h'io - per dotlr:n1 e -per le.mpe..raanenlo - uomo d'azione; ho anch'-io la se'llsazi-011e che si è lrop,po discusso e lTop.po si iliwute a scapito di quell'azione i:-raHca neccssar:a, i..,dispensab:i,le, alla nostra cl.i,fficilebat'.a,glia contro ~1n,gime d\.,ppressione che tiene schiavo i1 nostro povero -paese; ma quando, sospinto dalla volontà e dalla r,assio.n~, il mio Fensiero è restato mulo aUa rr..:.a .:.nlerro-~az.ione e non ha saputo darmi nulla di nuovo e di pratic;, n001 ha sa.pulo danmi un ,prcgramma prec'.so e pc.ssibile sul quale r'.JUnire il.e forz.2. .di Eberaz.ione oggi d.:.vise e sfiducia- :e, ho llciulo. Una sola volta, parecch-i mesi or ~ono, intervenni .brevemant.e nel- !.: d:.scussicne che prec~dellc la formazione della Co-n.cenl.Tazione p:?-r richiamare l'allenz.ione dei p;..rl:ti di ,irnistra di llC-n spinger~ questa lroppo a deslra; :na programmi niente, n.es~u~ cni.lica ai! programma del,'..i Conc<::ntrazione - per guanto non mi sodd.:sii appienc - pe.rchè nulla dj meglio sarpevc, in.dicare e mi ,<,no messo all'azione pr:ilic:i, o,ggi sol-0 possibile, di pOTt.aTe sui ca.nitizr:i ed ovunqu~. fra i miei compagni di 1avoro e di sventura, la parola della fede, dcll'inciiamenlo e dcll'incoraggiamenlo, dell., concordia p~T _p,repar:i.roi mcralmenlc e rr..:i.lcrialmc11tc al <l-0man: pr;>ss:mo, .. i!a balla.glia li.bualrice. Cos-LiLuer.te rcpubb1icJ.iW. Tropp;> pocc-, dicono. RepubbEca socia!i.;l.:l. ~c:1 saran.nv c,>n noi '. due terz; degl: atlaali :,ggruppamenli .anl.ifasc:.S!i, che la p:.rob socialista li sp:iven,a. Concentrazione. lbr:do connub:o di gente des;linJla a nc'll capi1&i. Ma allora, se lutto queì,la ò;: è :l risultalo deg!i sforzi di qua.li.ro lun- ~·hi an.:ii di d.._-;cussione c di t-,n!at.,,i r.cn va, lo si cond:in.ru a priori, cosa ,·::,gliono gli uo;1,'-:i de-Ll'az:one pral:,ca? Que!".i fu:,rusciti, .,int;:n<le. Le barricate m.i'.e v: ~ d. Par;gi ? Una i1 uova sip::d1zione alla Ricciolti Gardbaldi ? Un le!li. ti vo eroico a.16 P;sacane o alla Bandiera? No, il garibaldinismo è oggi :rn assur:lc pcliEco e tec1'ii.c\.~;ie barricale sono r1;!nal-ò1le pc~ Je foTze e la polanza deLle .armi in mano all'opj:,res.>ore; le sp2dizioni alla Pisacane o alla M.acia destinale ,al faJ1limenlo al k-ro inizio o :ul s:tcr.iJici::; eroico •m:i sterile di chi vi parteopa. Al'l'iruuorj di una ~:1t,::.11sparopaganda fra le ma3se, aU'esle,~o ed in Italia specialmente, al di ft:cri di que:,l.;i seminagione cii fede, dj .,-peranze e di volontà dà 1ibe.razione nd popd.o ita.li:n,c ::rnlla, asso1ulamenle n1Jlh vi è ora da fare; ~d è quan1o si promellc cli far:: la Concentrazione, che farà c<'.:rlamente se s?.rà aiulai!a a non troverà ad ogni ;;a:;:,Ò i!lc:•aimp,iper la .propria az.ici1~ an!.ilascisl.a cbgli sl-essi. anli fas::;is-li. Altra obbiczi0ne: - Gli uo.mi~j che c0mpo.ngcmo la Conce.nlrazicne sono gli :rtessi che composero il fa.llilo ienla1itvo «Aventinista». Qu-e.slo è vero solo m parie ed il giudizio su11a secessione ;1,ventin.iana. è ancora -premalmo. Se vi so.no u->min.i che hauno mancalo ,in un momento così diHioille e 4ra,gico, non è detto -.:hc c-lebbano .;haigliare a~l' in,finilo - se sbaigLio ci fu; - l'esperienza e gli errori ,del passato po-rsO!llo e ,debbono ~we.r loro 1ins~gn.1lo qt,a,lche c0sa. Poi, credono prnpri.o qu:?sli critici che i capi della rivoluzione - che rivc1uz.ione vera e propria sarà quel'l-.1che seppe,1hrà il fascismo - possano ven:iri oggi designai.i da noi poveri sb.J..ndali is=a una. mHa prccis:i, sen<!a una pr?cisa conoscenza l) (e chi polrà mai conosce-re ciò?) della psicologia e ,detta v.X1>nlà cl.elle masse ? No, nè gli "Uomini che sosterranno un ruolo principale nella rivoluzione, uc momento in cui questa scoppierà ci è dato ora -satpe:re. Gli eventi de.cideran.no, non noi. Ora se la Concentra.rione non è quella che n-0i voir.rem.mo fosse, non ci esime dall'obbli,go di aiu~Tla come meglio P?- lremo, pe-rchè nulla di arre,gli-0 iahb-i.:i.mo e perchè essa, per il còmpito cui è desti1!.ata a svoLge.re, è l'unica a<latta e perchè raig,g-ruppa lil. ma,ggior cootringcnte di forze ricvolru,ioo.a.rie e demccral.i.che ca.pa,ci di UBa int.e.sa ,per una comu..,e - sia pure d.i sola prcpara:mone -sptT~~uale - azfone am t.il.a.scist.a. Cruti.caxe, paai.ire, paladfoi deLia crociJa.-ta contro le clùa.cdùere IDE:I" fa.me d.ellé altre, è :inopporlun-0 ed ·è rièicolo. •Il mi.~r me.zzo cL uccidere le chia.cclùe-re è q~1o di non fa.7'D.e. SANLE.MO. 1) N. d. R. - Sbandali, forse, può darsi, ma senza = rrwla precisa! Senza una precisa cono:scenza!?!? Che qu<tlche povero dJa»olo si trovi in questa condizi-orre, non è da escludere, ma la massa, caro Sanlemo, sia pure con mezzi non seTTTiPrc.eoncordi, mira aJ ll1Kl meJ.a ben precisa; il che dimoslra che ha U1IQ c071Cerion.e perfetta .deNa gravità della situazione. L'adesi-one s.pomane-a ed entr.rskutic(z alle noslre manil-esfa.ziorri antifasciste, malgrado lo ~uraccJrio del ritiro del passaporto, ne è una prova. Effetti del caldo I .cggendo i Dodici spunti estivi che Oraz.io Laorca ha fallo stampare come arti.colo di fondo sul Gugu.s.s <l:i Lugano, anche a me è sorto il dubbio che il gran.de commediografo foss-c pas:;ato all'ru1tifascismo e anelasse facendo dell'opposizione a modo 5lLO.mettendo cioè in ridicolo il regime e 1c sue gerru·cltie anche a costo di screditarsi lui stesso. Ma nello stesso tempo m1a. Yoce interna mi diceva: • E se non fosse vero? Se ,·eramenle Orazi.o avesse tentalo, coi suoi dodici comandamenti, di fabbricare la nuova elica fasdsta? ,. F. cosi. ri[lel!endo. mi leggevo e rilcggcrn i Dodici spunli eslitJi ... di {;olore O<;('uro. < Primo. Qua e la le battaglie coloniali si uanno esaurendo. Qualcuno è fuggilo sull'altra .~panda a far la::;zi e bestemmie. I più si sono inseriti. Cominciano le ore difficili. La battaglia accorda. Lo accampamento discorda. Ed è qui che si scopre che qualcuno ha una trave e tutti un fu- -icelln nell'occhio. e. o per la trave o per il fusc<'llo. si va litigando. Sarà bene tenere q11alche sentinella che possu [Vidore: - All'armi! Ottavo. Costituire nuove sociela è sempre lln male ed ,rn errore. salvo che esse. ri.<poncl<'ndo nel 1111 sentilo bisogno morale o materiale. non siano atte ad inquadrare nuove [orze rimaste fin qui sbandale od assenti. E' un male, perchè allarga la qioslra delle conl<'se e delle vanità. K un errore, perchè no, siamo accentratori. unif ormalori. e.<;c/usivisli_ * * * l 'nclecimo. Il palriollismo {oscisla si comincia a vedere nella propria casa: negli arredi, nei gusti, negli usi, nel viver<' in panlof ole. clal letto alla ta110/ada pranzo. Se questo patriottismo in casa non c·e. ben dif{ìcilmente può esservi, profondo, fuori di casa. La •1 \Ta:ione è l' in.<;ieme delle rasc> dei .\llOi cilladini. * * * Dodicesimo. A cominciare clal siatn pl'onli a morire fino a/l'Italia. imperiale bisogna oc/operarsi ad in(ìl::aJ"e sullo spiedo. per darla alle fiamme. la reliorica della rivoluzione . Quale ali-oce dubbio! Allora ho pensalo di chiedere spiegazioni ai compagni di Lugano. , Essi lo hanr no vislo nascere, battc7.zare, crescere p sposarsi -- mi son dello - e dcYono cono:-ccrc molle delle S'Ue ~cgrclc cose . llo taglialo i Dodici spunti estivi e li 110 in-fìlati in. una busta. / :\h:rnè! la risposta non si è falla a I tc11dcrc mollo . J compagni di Lugano. coll'a1ia di burlarsi dei miei dubbi, rrri hanno informato che il caso Laorca è oggcllo delle più a.llenli cure da parte del clotlor Rossi del manicomio di Menclrisio. quelJo si.esso che si pre- <·ipifò a riccYcre Mussolini allo storico sbarco di T ,ocarno. Tullo cl'iYPntava chiaro come la luce del sole. Niente opposizione subdola al re5rimc che lo sfama. Nessun.a. intenzione, da parte del direltore del Gug_uss. cl i crigen,i a Mosè del fascismo. Il caldo eccessivo tli questi giorni

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==