L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 30 - 23 luglio 1927

r ANNO XXXI. lA. P.) zuruGO, 23 LUGLIO 1927. Num. 30. ' TELEFONO 4475 - Conto-Cbèques N. Vl.11-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Cente«imi 15 la~ ----------------;;------ --·-----------------:---------------------- 1 :I: A.\1:MlNISTRAZIGNE: ?REZZI DELLE INSERZIONI· ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA ?ER L'ANNO \926: REDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, tr. 3,-; 3 me&i f.r. \ .50 , L'Avvenire d~ uworatore , PER L'ESTER~ I anno, fr. 16; 6 mai fr. 8; 3 mesi, h. 2,50. DaScbattendorf a Vienna Vienna lavoralrice, repubblicana, socialista che ha sapu lo organizzare le più fornùdabili manifestazioni d.i forze proletarie, Vienna il cui lastrico più d'una volta in questi ultimi lustri ha tremalo sollo il pa.s-sotriònfante del popolo redento idal Yerbo socialista, Vienna è piombala nel lutto e chiama a raccoltà i suoi fedeli battaglioni opera.i non per una climostrazione di forza, di vita - ma per un tragico convoglio funebre collettiv.o... Ancora non si sa il numero e~Llo delle vittime - ma anche il nun1ero appro~simatiYo fa venire i bri,~di, nè si sa con esalle7.za quanti siano caduti da una e dell'altra parte delle barricate. tanta passione, con tanta abnegazione. Vedendosi min'acdati dal flagello che ha di trullo tutte le conqufale dei loro fra teli i italian.i, hanno trovato la forza, l'incitamento per la lotta ad oltranza sull'altàre della libert, della loro f cde socialisla hanno sac1·ifìcato anche il bene supremo, la Yila. Essendomi sei mesi fa recala al fttnerale dei martiri tli Schallendorf onde deporre sulle loro tombe nna fìamman'Le corona di fiori a una delle ,ittime del fascismo itaJiano, avendo vissute - sul luogo stesso d1ell'eocidio - nelle casupole dei proletari trucidali, durante l'interminabile corteo funebre, al cimiteZurigo ro, dinanzi alle tombe aperte, tullo lo s.pasimo della grande trageclia proletaria, doYctli dire: , Eppure ~ono ancora dei privilegiali. Possono soLLerrare i loro morli accompagnantloli con bandiere e idliscor&i. Non cosi in Italia ... dove il fascismo passa, impunito. da tm'orgia sanguinosa all'altra•. ,\ltretlanlo dicasi del funerale c·ollclLiYoche aYrà luogo a Vienna. Quanti proletari italiani ne s.eguir::i.nno il tragico svolgjmenlo con arigcsciosa invidia, ricordando i trucidati italiani che sono rn©rli ,~ittimc dcll'impuni!à concessa al fascismo, mentre i lor_o fratcll! nust~aci hanno dato la vlla per risparmiare alla propria classe l'obbroh1io del giogo fascisl:3. Bcncdella la loro sacra 1·ibellione, bcned1 (!tlo il lorn martirio. ~on è stato Yano... ANGELICA BAL:illANOFF. Maledetta la società borghese in cui gli esseri umani sono, per antagonismo od[ classe, d'interessi, di- ,isi da un abisso così profondo, da dover essere colmalo, con una tragica frequenza, dai cadaveri umani. Maledetta la società borghese! La situazione italiana L'eccidio di vienna è uno dei più truci che la storia contemporanea r,onosca, eppure noru poteva noI11verificarsi. Era da prevedersi. Si sen1. tiva nell'aria. Su queste stesse colonne, parlando ICl/elel'ccidio di Schaltendorf, - piccolo paese alla frontiera dell'Ungheria., piombato anche ~ nel lutto per l'assassinio q.i un opera.io quarantenne e di bimbo di 8 anni, figlio di un ope-ra.io addetto alle ferrovie - rilevavo sei mesi or sono quanto l'atmosfera saturi di elettricità ri<::ordasse quella dell'Italia prefa<;eista. Prevedevo allora che _la tragedfia di Schattentlorf sarebbe andata a sboccare in una trageclia più vasta, più. profonda, più tragica ancora. Semore s'è detto da parte marxista che le modaJità della lotta delle cla.<,Sidipendono in gran parte dal contegno della classe che detiene il potere. L'esperienza - grand!e maestra infallibile - ci ha inst;,anato specialmente, mercè l' eloquente qt?anto lugubre esempio dell' IlaJia borghese T)rostiluilru.i al fascismo. rhe le classi dirigenti, m.'naociate nei !oro prh-ilegi o crcdenido di es.sedo, sono disposte a ricorrere ad ogni mezzo di repressione, di sterminio del proletariato. In Italia le classi diri15 enti hanno inver.tilo >d'el~,ommo potere _: anzi dell'onJJ.ipotenza - tma banda di aYvcnturieri onde affogasse nel sangue gli assertori della giust:-::ia sociale; in .\ustria sen·en<losi di sicari. c<l e<lu~ndo i propri gregari all'odio sanu.uinoco per il proletariato, han. no introdotto il sistema degli ecci<l/ii. alla spicciolata, ai quali segue. immancaJJilmenlc. una farsa giudiziaria - in cui si ac:cusano le vittime ,, - anche ~e cadute colpile dallr palle del nemi,co di cla.,cse - mentre i rei, i rei coniessi vengono assolti clamorosamente. Anche c-oll'uHima assoluzione degli a,f.assini di Schallendorf l'opinione pttbblica borghese dimostrò in qu.ale considerazione essa tiene la Yila umana, la sua sedicente inviolabil:Là. La classe lavoratrice scallò in ld!ifesa del più elementare di1illo umano, scattò per difendere la :propria classe. Il proletariato viennese, aYanguardia del proletariato mondiale, volle mostrarsi solidale con coloro che nella loro rassegnazione supina non sanno neppure mist!rare la propria schiaYilù, ~uolerne l'obbrobrio, spezzarne le catene. Ed il loro monito ha avuto una ripercussione formidabile, il loro atto cli coraggiosa ribellione s~s.- se le energie assopile di innumeri p-rolclari. fa tremare - e questa volta ml .c:erio i privilegiati di tutto il mondo. Gli uni c,ome gli altri hanno desunto dal contegno dei Ja,·oralori nuslriaci che v'è un limite anche alla rassegnazione, anche ali' impunità piil esecrabile. Quante scintille di ribellione si ae,- C<'nderanno nrl mondo grazie agli cro;ci. proletari sociaJisli caduti maledkendo il fascismo! Chè se i lavoratori austriaci non a ,·cssero odialo co5J ferocemcn Le i! fascismo ilaJiano, se non a\'e~,sero antla lanLa e tale solidariet.à pei proletari ilali'an.i, 11011 avrebbero potuto lottare con Il regime passa di crisi in crisi. Dalle crisi politiche a quelle morali, a quelle diplomatiche, a quelle economiche. -La crisi moraJe fu ri~olta con l'immoralità assunta a religione di governo. La c1isi politica· venne superala con la violenza. Nel disco1·so Kllill' As-censione Mttssolin.i confessò che di fascista non c'erano in Italia che le trecentomila baionette della 1\filizia. La battaglia diplomatica si risolve nel termine di cinque anni in una serie di smacchi e di sconiìtlc ohe vanno da Corfù, aJle scuse presen,,- lale l'altro ieri aJla Francia pe1· gli sconfinamenti savoiardi. La battagli~ economica minaccia cli risoh-ersi in un vero ~faccio. Il fascismo ha ridotto i salari ad un limite al disotto d1el quale non si vive. L'operaio itaJiano è il peggio ~a.gato d'Europa. Dopo di hù, viene 11ci:nel>e. Il fascismo ha aumentalo le tasse ad tma misura oltre la quale non è pos~ibile andare. Il contribuente italiano è il più spremuto d'Europa. Il fasC-ismo ha portalo il caroviveri ad aJtezze iperboliche. I w-ornali fasc:ir-li conf<'s~ano che l'Italia e il paese p:ù coro del mondo. Tutto ciù è in relazione. Il popolo :taliano è quello che meno ronsuma pc>rchè è r1uel!o che meno guadagna. !:\on consuma perchè non può comp:-are. Gli industriali non prodttcono pci·chè non. po<.sono ,·cndcre le loro merci ad un popolo ridbtto nella m1- !-.~r·a p'ù . quaJlida cd in preda alla dirnc~urrn.zionr. La 1·1rnlutazionc artificiale della !ir~ comoiuta in vi.rtù dei milioni di dollari pi·e~·iali arl interesse altissimo dai banr.hier! americani, ha recato l'ullimo colpo alle i,1duslrie italiane: l'estero non compra merci italiane fYTrh!" <'O?fanopiù care che alLroYe. E le industrie si arrestano. · La di!-!occupaz;one quindli aumenta, la rapacità di a<;qtti~to e di con- ~umo del popolo italiano diminuisce eà il commercio paralizzalo, si riYale ciel r:stagno degli affari Lenendo alti i prezzi. Gli industriali minacciano di chiudere le officine ed il fascismo risponde m ·nacciand.o di • aprire le galere •. Il fascismo pretende che gli inrlustri::ili lavorino in perdila. E' impossibile perchè fallirebbero Lutti dopo noco tempo. ~fa se anche fos.- sero di~posli al propr:o sacrificio wll'allarc del1a patria fa.<;,cisla- ciò che non è - non bisogna dimenticare che dietro di loro ci sono i. capilalisti amc1,"cani che hanno prestato fior di milion,i di dolJari in questi ullimi anni, e che esigono che qt:e,li milioni frullino gli interessi palluili. E che in garanzia 1 dlei loro capitali hanno arnlo le officine italiane che non debbono q1tindi fallir", Il fascismo implora dai commercianti e dalla loro paura del confino , la riduzione del carovila in armonia con la conseguita rivalorizzazione della lira. \fa alla ri,·aJori7r zazione della J:ra non crede nessuno. Con duecento miliardi di debito pubblico. con rnri miliatid~ di ipoteca estera sulla ricchezza pri,·ata, con le industrie, i fallimenli, con la bJancia commerciale passiYa, col 10 eca Gino Bianco credito cl-ìiuso all'este/o e quaranta milioni di cittadini affamati, la rivalulaz:onc della lir-a è una ... storiella amena. Perciò il bnon cuore dei cormnercianli non cede ne alle pTeghiere nè alle minaccie. Nella sola Roma in tre mesi si contano 13.868 denunzie e condanne per violazioni dell'e nonne coi:icer11enti il c:arovila e 114 cluusure di esercizi! E tutta 1a stampa fascista della penisola registra il faJlimenlo della battaglia contro il carovita. L'unica villoria, facile villo1ia, è stata contro 'i salati degli operai. Il fa~cismo non. potrà mai riuscire ad: adeguare il costo della vita aJ va. lore artific:,aJe imposto ·alla lira italiana, moneta di uno stato economicamente fa!Tilo. Qualc:uno creac che data questa situazione il fascismo si metterà a farr il l>olsceYico, cioè l'antiborghcse. KiPnle di lnllo ciò. Il· fascismo è fìg:io della plutocrazia. internazionale e servirà questa fino all'ultimo. .\iibandonerà la « battaglia della lira» che precipiterà in abissi ignorali: e sarà una nuova cuccagna per la speculazione internazionale. Poi sarà la rovina del regime e con esso, del ·paese. Il proletariato ercdìterà dal fa.sci- ~ ri10 un'Italia esangue e sarà con tlcc.enni di la\'Oro assiduo e libero c-hc • ricoslru;rà l'Italia• dcYaslala da un'orda di briganti assoldali da wu borghesia vile, avida e crudele. " Squililta lic"atradisce ;'\OÌ l'avevamo presentilo da qualche tempo, ma oramai è e,-iclenle. Laorca, dire! Lore di Squilla Ila li ca, ha t1·adilo il fascismo ed è passa.Lo all'opposizione. Ha fiutalo il vento: dall'llalia Yietr puzzo di cadavere! E l'opposizione di Laorca è 1delle più pericolose perchè subdola ed ammantala cli devozione al regime: insidiosamente egli continua a porre in ridicolo il duce e gli uom:ni più rappresenlaliYi del fascismo. Per screditarli dinanzi agli italiani e contribuire aJla fine del regime. ,\ no: oppositori leali, convinti ed aperti del fascismo, ripugnano certi sistemi e certi metodi. E li addiliamo al pt1bblico. 1 Nel numero del 7 luglio, Squilla Ilalica riproduce una pretesa lellera del duce dirclla ad un professore di lellerc, do,·e il ridicolo gareggia con l'ignoranza. La riproduciamo anche noi: • Signor Preside, La ringrazio cli avermi man<lalo i due volumi delle opere di Platone. Li ho leLLi- o rilelli - in questi giorni. Voglio 1dl1rlele mie impressioni. L'Apologia e l' Eulifrone mi hanno lascialo un po' freddo. Il Cri. lane mi impressionò mollo di più, la prima Yolta. Viceversa, ha rilrornlo sublime il Pedone. Ritengo ohe la prova della immortalità dell'anima sia inca.lrnanle, consolatrice, pcrfella. Tullo il ragionamento sui contrari, che può riassumersi nelle due o tre seguenti, fondamentali proposizioni, è di una eYidenza assoluta. E cioè: 1) Ogni contrario na~ce daJ suo contra1~io (il sonno dalla ,·eglia., la Commissione Esecutiva. del P. S. I. ~"eT tmc... o ,puio ru linea (larghezza una colonna), 3° Cent Zurigo, Militarstrasse 36 Per réclame continua.la, ,prezzi da OODftDlr&i veglia dal sonno; la vita dalla morte, la morie dalla vita); 2) Ogni contrario non può ttìnere in sè il suo contrario (la neve non può contenere il fuoco e viceversa); 3) Non solo « i c:ont.ra1i non, si ricevono fra loro,, ma • nemmeno le cose, che, ptu- non essendo contrarie, contengono i contrari •. (Il numero 3 non è contra.rio al 4, ma non può diventlar pari). Ne consegtte (pag. 153 e seguenti): L'anima ahe è la vita, in quanto dà la vita al cor:ro, non può accogliere il contrario di ciò che es.sa porla, non può cioè accogliere la Morte: l'anima è dunque immortale! Ho sinteti7.zalo bene? La prego di gradire, Signor Prc~ side, i miei saluti cordiali. Roma, 4 giugno 1927-V. Mussolini >. Il lettore posto dinanzi a questa lettera è indotto a riflett8re se sia proprio vero che il idlucemarcia, verso il manicomio! Con qttanlo discrcclito del fascismo, lascio a voi immaginare. :\I Lro che coniugazione del verbo rici1U1re! r\ queslo punto noi anli.fascisli d1 vecchia data non eravamo mai giunti! Laorca è passato al soldo o della :\Iassoneria internazionale, o della Concentrazione dli Parigi. Traditore! 3aemento « Napoleone aveva premura di imbarcarsi, onde sottrarsi alle manifestazioni ostili e al senso di disguslo di fronte a tanti abbandoni. • Fino a Lione le popolazioni non avevano inveito contro il Gran.de Cad11to. Mu, dopo Lione, nelle provincie meridionali, il corteo passò nw1!re, nelle città e nei villaggi, con si;and,eramenti e luminarie si feskggim1a la restaurazione, si acclamarn al re, e i cittadini si strappal'ano ìe coccarde tricolori per sostituì, le con quelle bianche. Ad Avignone bande armate inlc-i!<levano sbarrargli il passo, e fu n1 1cessario l'intervento dei Commissur, C:sleriper poter proseguire. Sul sue, passaggio sentì più volte ripetere ti grido di • Abbasso il tiranno > cli , Vwa il re,. A.d Argon lo si appiccò in effige, e fu c,.>s/rello a scendere di carro::.z11 f ullo segno a una fil/a sassaiuo/a e ad assisiere al doloroso spettacolo di veder bastonare e poscia abbruciare un /antoccio pendente dall'albei·o eh lo rappresentava nella sua lemila leggendaria. Il lungo e doloroso viaggio duro sel!e giorni. Il 29, di buon mattino, la nave britaru1ica, l'Indomabile, sul- [G quale si era imbarcato col suo seguilo, avendo rifiutato di fare la traversata su una nave francese, che non gli ispirava alcuna fiducia, salpò dal piccolo porlo del Fréjus per recarsi a prendere possesso del s.uo nuovo regno•. VICO MANTEGAZZA. (« L'Isola d'Elba•). Sacco e Vanzetti contmuano lo sclopern dellfama BOSTON, 20. - Anche oggi Sacco e Vanzelli hanno rifiutalo di prendere i loro pasti. Sono così oltre ìO ore da che essi non toccano cibo. Frattanto il governatore FuJler e il comitato consulente di tre giw·isli da lui nominalo ha1u10 interrogalo allri selle testimoni, fra cui F1·anck Sibley, giornalista di Boston, e George Crocker. Entrambi ftu-ono spellatori ai vari proc<issi svoltisi contro i due condannali, ed entrambi hanno deposto, confermando la loro deposizione 00n abbondanti documentazioni, che il giudice Thayer si mostrò invariabilmente anima.lo da prcconceLLc ostilità e pregiudizio contro Sacco e Vanzelli dw·anle i processi da lui presieduLi. I due testimoni hanno imputato al Thayer uno spirito di parzialità inescusabile, Tra la farsae la tragedia Fame e galera. Ubbidendo all' inJimazi<>JU/ del capo de/Ja Conlederaz.ione fascista delle rn.duslrie, la diminuz.:-0ne dei salari è i,n alto i,r; tutta Italia_ Ieri e'l'ano i lramtieri di Roina che si vedeva.no dec1rrrofi i propri salari del 12 per c.enJro. Oggi i tramvieri di MN=o, i me!allungici di Tori.no, le mondoriso dri Novara. Tra qualche giorno il ,>roletariaio d'Italia -sarà ridoJto aNa Fame. Ed i {;ior'11'ali fascisti - Laivoro d'It.aii.:a it1 festa - confessano che i'I/aJJa è rl poese dove la vita è più cara e <:thela f>a.Naglia p·er la J,jmimzz.ione dei 1prezzi ri è r-idoJta ad ,una lnfJa. In tolurre re~orni d'].l<:t.'aJl s=Z~io è ridotto a 10 e 15 lire al giorno: ·al costo aUuale de/Ja vita, ql1<In1:o occorre per un ~ozzo di lf'tl.ne. E la diiscccu,paz,ione aume.nia tutfé i gicrni. D~mostrazioni di dJsocv:u,paJ,i ci vengMDO sef:1U1}afe da ogni angolo d'Na- (ia. lJ governo T'isp<mde con •le fucilate della mìilrizia. A Padova qua./tro donne so.no siate ~rave.menle lerite. A Tori.no, morf,i e feriti. A Tr0$$i,naio Po i contadl,ni hanno invaso ,Jl numic:ipio h'SC!ista.: aru:lu? qui fucilate ed ~- CorrJtc:!i di o,per<ri e di disoccupaJ,i 60rgono spontaneamente in ogni Ctitià, ;ze/ seno stesso delle Conporazfoni. N e~wmo lenta di dominare la s:Juaz,i-One con [.-li arresti e e/i inu1'i al ,domicilio c-oaMo. Offre dmmrila <IV7eisfi ri:n due gior. rii! N governo si illude d,i ,poter uscire dw vicolo cieco dove s'è fi-ccaio, con il f~or,2. Tra poco il po,po[o •italiano sarà in una fde c<Nld.:zJone di miseria e di s.p:riro, che considererà la ,galera come 1111 rifugi-O contro i rigori d-el sesto triste inverno F<i&cisJ,a e /<a morte nelle rivolte di f>UIZzacome una liberazione. La riustizia. Mentre a V.ienna tutto un popolo si batteva p.er le strade in un impeto di sd..tgno conlro un.a iniqua senJenza che assolveva dei lasci&lii assassitei di ,s,oc-"a~ Usti, a Bologna ve-niua assolto un la.scisfa colpevole confesso dell'assassi<nio di un operaio. La sentenza ha 'Clssolto l'unputato tetWlo coni-O che il delitfo era ,;t-a!o commesso sotto l'impressione dell'attentalo Lucetfi a R-o7JW} Triste paese l'l<falia, rido.ff-0 a baltet"si non più per cause di giustiz.'a, ma per r-r:gioni d,i 1a,me,J.. Demaro2iainutile. Il fascismo naviga in ~na demagogia in qll€sfi gi<»,nLMentre incoraggia agrari ed i,'llaustmli al-la dJminurione •rfei salari - nella folle speranza che questi riesron-0 a superare la crisi - si dà arie e prende de/Je pose .-Hlo.,0rperaiedw.i.. nate ad J.llud'.!Te ,e calmare la -esas.pera~ zione pop,ol<rre. L'invio al domicilio coatto del mN'ionar!o Grassi ed il tono deF/a stampa fax!sta panfita ir1 g.uerra: incruenta contro irrdus!~iali, agrari e commercianti, sono ges/ti destinati a dAsorientare le masse, ed a imaschera.re la manovra .in corso com- 1 binata tra fascismo e padronato. Tentare d,isperntamenie Ja risolm!ione delJa crJsi a prezzo dell'wfa.mamenf-0 dei lavorafori e consumatori d'Nalia. Con wu:z emissione di }1as de-mago,gici si spera d.; calmare ia !uria operaia, di iJlud<1re le folle neN'<tH<zsa dell'azione nel governo, e nel fcraf.lempo compiere l'cz,'-one delittuosa. N porpo/o Udlian.o sembra ,però che non abbocchi. Es.so identifica giustamente il /asc,i,smo e-on la borghe.sia e viceversa. E scende in piazza contro amboove. Esso ha iJr.hocca.to la giusta via della liberazione. I sacrificati. Ma per J1ooi,Jare la commedia /ilo-opera'ia, rii go,verno fascista ha dovuto fare sacri/iicare o fingere di sacrifticare qualcuno. Ed ha scelto i padron.i di casa, cioè la calegori-a di -speculafori più ber.emerita del fascismo. lJelfo g.-mte c!u? lUJ tiralo Fuori quatlrUiri a palale rper l'assunzione •del Fascismo ctl poter-e che doveva fi;berarla del decrefti restrittivi deUa libertà di com. 1r:.eJ·ciodegli affitti. M USSO'/in,i li lUJ duramente colpir/i con ti recente decreto. Ed ancora ,più e-on le recenti disposizioni ai prefetti ,nelle qualri ordina di passare ali' offensiva. I propniel'ari hanno risposto con la r0Sisfenza passiva sul t.erneno giudiziari.o. N~a -sola Torino ci sono offomila ricorsi di iill:quiilrni: lanio da far lavorare per un anno i ,>retori della cWà. ,Ma i proprietari resòslono perchè sanno. /raffiarsi di una commedia. Si traita di ICN p!l'Ssare del tempo e iprecisamenfe il tempo rrecessario perchè il Fascismo inganni le Fo'lle. Poi Si riitornerà sul decre.fo e sul re:.sto. Intani-o per calmare i viù boilenN, i1 fasc~mo Ira anTUJnciclo ·una riduzione d-i tesse sugli immobilii. Chi co.rrttpe.nseràquesta ,driminuzi-0-11e # er.-trralesul bilancio dello StoJ.o? Ma gli inqurlin'i, ,perbacco! E con essi i co~z. malori trili ! · Le parole e i fatti « yogliamo solo ag~iwige~e che Quintino Sella ebbe cosi alto 11 senso del dovere. e della parsimonia da vigilare CON OGNI CURA POSSIBILE ANCHE I DETTAGLI DELLE SPESE SPICCIOLE~. Co&ì scriveva il Popolo d'Italia il 17 I uglio, centenario della nascila ~ Quintino Sella, aggiungendo ~he • 11 {ateismo, non immemore, puo a:'nc,.. vera re fra i suoi precursori colui che olla virtù del sacrificio volle educuto il popolo italiano e al saCJ'ifìéio S<'J.'- pc: obbligarlo ogni qua!volta .f :1 n:·- cesrnrio per tener alto 1l credilo dcli,:, Stato, e per non compromettere l'avvenire del paese •· Queste sono le parole del _fasci: smo. I falli - in W1 momento m cu~ i dirigenti dovrebbero dare prove di sacrificio per non compromette~e l'avvenire del paese - sono tutto 11 contrario. DE PINEDO - IN AREOPLANO O IN RIMORCHIO - GIRA IL MONDO A SPESE DELLA NAZIONE PER FARE DELLA RECLAME AL FASCISMO E AL «DUCE,; BALBO - L'ASSASSINO DI DON MINZONI - VISITA IN AREOPLA:- NO PARIGI, LONDRA E VIENNA; IL• DUCE, - COME SE NON BASTAS~ERO LE ENORMI SPESE DELLE MANOVRE NAVALI - SI FA VFNIRE TUIT A LA FLOTTA NEL MARE DI OSTIA PER IL BEL GUSTO - IL GRANDE MfMIRAGLIO ! - DI PASSARLA IN RIVISTA, ED E' DI IERI LA NOTIZIA, CHE GLI ARTISTI ARETINI PIF.r TRO BRUSCHI E FIGLI, HANNO APPRONTATO IN SOLI QU.ARI\NTA GIORNI UN TAVOLO DI NOCE DI METRI 6,40x2,70 -E DEL PESO DI 20 QUINTALI, PER LE RIU-NIONI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI A PALAZZO VIMINALE, DICIANNO\TE. POLTRONE COL FASCIO SCOLPITO, Dl.J°ECREDENZE RESTAURA.TE CON MATERIALE ANTICO E UNA CASSAPANCA RICOSTRUITA CON MATERIAI.E .\NTICO P~R LO STUDIO PARTICOLARE DEL «DUCE, A PALAZZO VIMINAI.E. Ora. tutto ciò, in lingua povera, vuol dire sprecare dei milioni. La virtù del sacrificio? Il senso del idlovere e della parsimonia? Vigi• lare con ogni cma possibile anche i dettagli delle spese spicciole? Frasi a effetto, balle, polvere negli occhi per gli operai ctù s1iriduco1~0 in questi giorni le paghe giornaliere da 15 a 10 lire italiane; il che vuol dire la denutrizione e la fame. I ,·il1ani rifatti del fascismo, questi scalzacan!i che ieri ancora avevano le scarpe rotte e i pantaloni rattoppati, spendono e spandano a piene mani; hanno tre, quattro automobili, milioni nelle banche estere, ccc. ecc. Pantalone paga la mania di g~a:1-dezzadi questi delinquenti in <:am1cia nera. Paga, tace e ~offre. Poi un. bet giorno iclarà una scrollatina di spalle. E' da augurarsi, per l'avvenire del paese, che questo giorno venga presto. M,igliorare la vit>amateriale del po,.prJ- /o, signi!-ica migliorar,ne la vNa mMale. Victor Hugo. \

La ·situazione in Italia In PappoPto al lavo•~ ed al la voPatopl La. situazione econamica iltali.ana va accentuando il suo carattere di gravità, I due .smt,omi, aawil &ò 1 ,due ia.tti prmcipali, sono appunto dei fatti d1 spiccato caratter~ economico-finanziario, e cioè, i fallimenti e la disoccupaxione Per quanto riguarda. i fallimenti per ora non intendo dire di più che rima:1dare ,i lettori alla lettura delle colonne su colonne che la sta~a it.diana amn,anisce quotidiana.mente ai suoi lettori, per dirgli in forma di beffa che !'economi<'. italiana va bene, e che molti .governi d'altri paesi invidiano la florida situazione che si dibatte attualmente l'Italia. Dirò per ora solo quanto so con p recisione della sitµazione della mano d'opera, e perciò del funzionamento della iJ:dustria in questi ultimi mesL Vari giornali, e specialmente i !ogliucoli ·clie n'attuale r~ dhe .sgo- . vema l'Italia fai stampare all'estero continuano a dire che la situazione nei l'iguardi della occupazione dei lavoratori è, e si mantiene se non florida, in buone condizioni, e che l'Italia attuaJlmente può ,:tare a ,quasi, tu~t1 ,gli, i!t.a:11ami la. poosih.i-. lità di avere una occupazione, dalla ql'.ale possano trarre almeno il necessario per la vita . .Ma essi continuano a ehm-. ciare ed a rif~gere le sohte balle senza mai portare a loro sos1egno le vere cifre che riguardano la disoccupazbne che attualmente colpisce centinaia di miglia•ia dii lavoratori, pet;chè di lavor_o non ne esiste. Anche la stampa italiana, quella chP. è· il :portavoce delle alte gerarchie del governo e del fascismo si è sempre ben guardata di darci delle cifre esatte in proposato, e se qualche volta cL _ha! :immanito qualche cifra ha sempre avuto . cm.a di rilegarla in. qualche angolo d~l giornale, dove quasi la totalità dei_ Jet- . tor.i non guarda: mai, e con questo s1~tema, la stampa itaHana continua a gtrare di bordo la verità, continu~ndo a spéelt.tEMalre alt buon Wt.o.re notiaie e oo-, municati che sono completamente con· tràri a quanto è 1~ realtà della situazione. Ed eccoci ora alle cifre che riguardano la disoccupazione in Italia. cifre chE' sono e:19atteavendole avute da fonte ~he è a conoscenza della materia. Sulle statistiche relative alla diso~cupaz;ione in ItaHa rig~dante gli ul•;mi mesi del 1926, i giornali del re~ime fascista insist~vano a sostenere che vi er~ un leggero aumento in co'lhonto ai me:;. corrispondenti degli anni 1Q24 1925. Vediamo ora il leggero aumento se• condo la s!ampa italiana !~cista:. 1926 Settembre 'Ottobre "Novembre ' · 'Dicembre disoccupah 89.434 112.922 148.821 181.493 Com~ vediamo da questi dati che sono i più semplici, il famoso leg~er.o a?· mento secondo la stampa fascista, tn solo tre mesi apbiaimo un aumer,to n~ disoccupati di 91.599. E ~ues' .. > co:1t:nuc crescendo è à.ndato cont.inuand.o tanto da darci nel mese d-il maggio 1927 queste cifre: Industrie Agricoltura Minatori Murat'ori Tessili Metallur~ Industrie agricoleIndustrie diverse Num. dei disot:cup-:1f1 60.000 50,000 50000 36 ono lQ,000 24.000 5'>.000 ·- Totale · N. · 294 000 Le industrie dell'abbigliamento, calzature, cappelli, art.i grafiche e le industrie alimentari non sono incluse nella statistica presente, come non possono essere incluse nella voce, industrie divcrae, quando si tiene :presente che_so},> la categoria dei panet-tieri nella mduatrial della alimentazione ha'. una disoccupazione che supera i 15 iqi~a operai. A, questi sopra citati dati si. deve aggiungere oltreche le industrie non. incl~- ee, tutti i disoccupati che non a":'en~o diritto di sussidlio di disoccup:mo1.1e non sono elenc,at>i nei registri della disoccu- . pazione, oo.me pure Qei lavotato:-i e hvoratrici ~ domicilio, i quali ?on s~n~ inacritti nei registri delle as11CUranom per -la disocctq,azione. Un~n~~ gl~_un~ a: gli altri si può' con tranqu1ll1ta, s1CW'L~· essere nel v~o dire e soste,1're che 1~ Italia vi sono circa 4-00 mila lavoratori senm lavoro. .Mala via crucis dei lavoratori ita• liani non si f~ ancora qui. Attualmente . in ,Italia vi sono parte non trascura.bile di industrie che per ~a-. gioni di rallentamento della esportazione· dei 'maii~f8jlt~ hanno dovuto ridurre oltfechè il nwqer~ del.le maestranze, anche' le giorna:te Javoraiti~e settimana.li. Sono moltissimi gli stabilimen\i che ,fan• • oc un orario settimanale di lavoro d1 24 .g2 ore, ipe~ ò il ~ua.dagno setti~~· oalE1 delle maestranze che lavo~~nq m tali·~ noai super-ano le 88 -lire .set~ timana-li. Se qÙeste · maestranze/ non 1 .;1· possono ancora elencare nelle liste dell'effettiva ;disoccupazione. devo~ però trovarsi iJa una situazione econom1Ca non cecto oinvidiabile. · B I*.' completare il quadro delle con- ~on.i dei 11.aivoratoril iistalian:n ,sii deve aggiungere il diminuito salario giornaliero, oltre che quello degli anni pa.'l· sati, quello che è stato imposto recentemente a tutti i lavoratori per ordine delle corporazion~ fasciste e del partito· fai:cista in combutta cogli industriali. ' A meglio convailidare quanto oio qi;i aff.ermo citerò una frase uscita dal!a bocca del min-islro delle finanze d'I!.alia ad una riunione di' industriali italiani, il quale in un discorso tenuto su: primi di questo luglio a Roma/ ha volnto sottolineare il carattere estremamente acuto della crisi industriale, con queste parole: «Tengo a dichiarare che molte officine lavorano attualmente in _perdita, ma ciò non è possibile continuare, perciò sarà necessario licenziare ancora cfogli o.perai. /Zgli ha pure d1chiarat9 ~ sostenu'.o che i .salan delle maestranze non ,ono stati diminuiti entro la. misura che si è rivalorizzata la lira, e che la pres'>im.e fiscale. è troppo forte, così ohe tanto per l'una causa quanto 1per l'altra, .i) prezzi' della :produzione vengono a mantenersi troppo alti, tanto da diventare 1mpossibile non solo la concorrenza sul mercato estero, ma perfino il maDtenere la parità di condizioni. Queste parole dell'on. Benni ci dicono ben chlaramente quanto ipuò ca,pitJ.re, forse prima di quanto ,si pensi, sia nei riguardi del licenziamento, sia! nella J.•.- m1nuzione 'dei salari. I signori industriali nel met1:tre vogliono arrivare al massimo della ridu.zione dei salari, dichiarano che il govem.o deve procedere presto alla revisione e diminuzione delle imposte fiscali. Essi non vogliono pagare ne cM la· vOll'a e neppure lo Sta.4o. In -tutta questa terribile tragedia che colpisce i lavoratori italiani, interviei1e a recitare la parte burlesca l'on. Rossoni, il quale dopo il discorso dell'on. &n.ni scrwe sul suo .g.iJorn:a4e U111 lungo sproloquo, per· dirci che solo l'egoismo delle cla:ssi dirigenti è responsabile del- . la crisi attuale, e che finp ad ora solo le masse lavoratrici seno state sacrificate. Con tali dichiarazioni, mentre proprio è di ieri la ,imposizione fatta da.Ile :.xporazioni fasciste all' or.dine dell' on_ Rossoni, per la diminuzione dei salan del 10 p. c., dobbiamo ~roprio corovincer- . si che ci troviamo di fronte alla più sguaiait.a commedia, entro la più nera tragedia che vave il popolo .flaliano. Il sadismo, l'insulto ed il beffeggiare contro chi soffre è il marchio impresso sulla cotenna di chi oggi sgovema ed impera sul suolo itaLiano. 8. -=== - Una statistica ad "usum delphlnl,, merita di e~ser chiamata quella sui salari ,pubblicata sul fascicolo del mese cl.i giugno delle «lnf?nnazi~ni di statisti•;a sociale» edibe dall'Ufficio federale del lavoro. Le indiictazioni necessarie furono fornite dalle Federazioni padronali e poi pubblicate dall'Ufficio federale del la- ·voro come verità sacrosanlli, ed indi>cutibili malgrado che le organizzazioni operaie non abbiano avuta la possibilit« di pronunciarsi intorno a tali indica,ioni nè di sapere in che modo e su q'1ah basi vennero stabilite le éifre medie. Così pure vennero pubblicati soltanto 1 salari di pochi gruppi, e per l'industria tessil~ precisamente quei gruppi che si concentrano nelle città e le maggiori località industriali. Dei salari dell'-ìnduslria cotoniera, laniera e serica non se ne parla nemmeno. Della tintoria serica sono citati i segl!enli «salari medii nor• m:atli»;· operaio provetto 1172 cent. all'ora; operaio manovale 135 cent.; operaia provetta 99 cent.; operaia qualunque 84. Merita essere rilevata l'espressione «salario me'dio normale». Deve ciò forse significare che soltanto gli opP.rai migliori ed anziani sono stati inclusi nella statistica pere~ la mano d'opera assunta di fresco è pagata con salari mollo mferiori? In rea1ltà è cosi. Allora si avrebbe fatto meglio a confessarlo a.dd4rittura e .i spiegare esattamente quante ditte e quanti o.pera.i. sono comipresi in detta statistica. Dell'industria chimica poi sono elencati i seguenti guadagni medii orali: operaio di mestiere 161 cent., operaio manovale 144 cent. Nemmeno qui non è detto se si, tratti delle fabbriche di Basilea solamente - come. noi dobbiamo supporre - oppure se vennero compresi nEllilacaloolazione anc:iheJe f.abbl'iclle l!lelle campagne. 1Nessuno vorirà ~&re al!le tFederaz.ioni paldronali il diritto di pubQHcare le loro statistiche, ma noi abbia.mo il dir.i-tto d·i chiedere che un'istanza neutra quale dev'ess.ere l'ufficio felciclrale_del lavoro, pubblichi tali dati colla spiegazione chiara e precisa del modo e d1:lle basi di calcola)2')ione. Ridare semiplic.emente - senza alcun esame - i dati compilati da un .gruppo _di intere~ti non •ci sembra essere. prec1Sa:mente ti compito d~ detto uffl<:io. Wf ibliotecaGino Bianco L'AVVENIRE DEL LAVORATuR=E:.______________________________ _ SaccVoa,nzetMtiussolini Lettera aperta a S. B. Muesollnl Eccellenza, Un amico mi sugger(sce di scrivere. qualche riga sul caso di Sacco e Van.zefli. Volentieri. Ma che cosa dire che non già sfato dello? I giornali di tutii i paesi civili hanno rif alto - con impressionante abbondanza di dati - il processo fallo dai giuciici americani contro quei due sventurati; e l'opinione di tutto il mondo è oramai fissata: quei due cond!annati a morte sono innocenti; l'esecuzione della pena cli morte sarebbe un vero e proprio assassinio. Quel che bisogna.fare è cercare i( mezzo perchè l'esecuzione della pe- ,w non abbia luogo, perchè i due italiani siano liberali in nome cli quella giustizia che è superiore alla lotta fra le razze. fra i paesi, fra le classi, fra gli individui; in nome cli quella giustizia che tutii i paesi civili hanno riconosciuto come sacrosanta. Come fare? Mi è quindi venuta un'idea. Eccellenza, Sacco e Vanzetli sono due italiani. Anarchici? Si; ma innocenti. E - noli bene - perseguila/i, condannati, soprallulto perohè it.aliarri. Ella sa, Eccellenza, che negli Stati Uniti c'è specialmente da qualche ~nno - la preoccupazione. l'ossessione dell'invasione ,&i popoli stranieri non assr.milabili. che potrebbero diventare maggioranza e imporre i loro seniimenli e i loro costumi o.I pul"itanis-mo americ~mo. Tale , preoccupazione, tale osses- -;ione fa perdere 'il senso_della giustizia alla popolazio_ne americana. j giudici, le autorità politiche sono popo!o. escono dal popolo; l' opinione correnle li domina, li guida, siano essi n non siano coscienti del dominio che subiscono. Con"lro questa opinione corrente locale non c'è che erigere l'opinione pubblica di- tµ.tto il mondo civile e in nome cli essa parlare. Occorre che un'alta nersonalità interessata se ne faccia interprete e dica alto e forte alle autorità americane che Saaco e Vanzetti sono sacri, che essi 1dlevono essern liberali. che il mondo sareb. be severo giudice cli autorità che - malgrado l'evidenza dei fatti - or: clina5!Sero l'esecuzione della pena cl, morte su due innocenti. Eccellenza. la dica Lei questa parola ... • • * • No, mi col'J'eggo. Non dica ni~nle. Se la dicesse. Ella farebbe peggio. Le autorità americane .sono state ingiuste, ma sono intelligenti e sanno bene come slanno le faccende d'Italia. Potrebbero dirle: « Scusi. Lei che grida tanto: badj ai fallì suoi. Perchè, se non sbagliamo, anche costà. in Italia. non si va tanto ·per il sottile quando si tratta di eliJ minare un avversario. Noi abbiamo_ fra le unghie Sdcco e Vanzelli, due individui che voi dite innocenti e che saranno anche tali. ma che ci secca rimettere in libertà perchè sono italiani, _ perchè sono anc1rchici: perchè domani essi - liberi - c1 fanno una campagna conlro. Barbarie? Andiamo adagio, signor Mussolini: noi saremo barbari fìn che volete: ma abbiamo sentito il valore dell'opinione pubblica di tutto il mondo e - malgrado i nostri sentimenti e il nostro desiderio - abbiamo tenui.o sospesa l'esecuzione dello pena di morte. In Italia, da quel che sentiamo. non si. hanno i rig11arcli che abbiamo noi. C'era un deputato d'opposizione che dava fastidio: un bel giorno fu catturato e assassinato. Dei colpevoli la più parte. la parte principale. fu dichiarata innocente già prima del processo; l'altra fu, si può dire, assolta dopo il processo. E si parla di un autore principale che non ha· mai avuto noie. è vero. ma a cui è vietalo orrr di parlare ,'11 nome della _giustizio. C'era un altro deputato di opposizione che si permetteva il diritto di mani[ estare le sue opinioni antif a- ,,;;cisf.e: Giovanni Amendola. Fu aggredito più di. una volta s_enza eh~ gli aggressori fosser? mm trov_alt. giudicati e condannai 1. Il. poveretto mori in seguito alle qra1J1percosse ricevute. C'era ... Ma non andiamo oltre con la lista che sarebbe lunga assai. C' era e c'è in Italia uno stato di cose per cui chi è con Lei. capo del governo e duce del fascismo. può fare quello che vuole contro gli avversari sicuro che per lui la giustizia non funzionerà. La giustizia funzio: na, rapidn e feroce. soll?nto .<JC s1 tratta dei di Lei a1Jversan Ebbene, con qiceste belle cose in casa sun. Lei vuol venire a dettare giustizia in casa nostra? · Ma faccia il piacere! ... >. Eccellenza, per l'amor di Dio, pe!· la vita sacra di Sacco e Vanzetti. stia zitto. E si abbia tutto il mio ossequio. UN ITALIANO. Cortigianeria anche illudersi di aver interpretato l'opinione pubblica, quelfa vera Questo, no, Signor X..., questo no I L'opil1ione pubblica, quella genuina, tace perchè le hanno messo -la mordacchia. Se potesse manifestarsi - e troverà modo, presto o lardi, di farlo - essa comincerebbe col far tabula rasa di tutto questo orribile bluff che· è il fascismo e giudicherebbe come si me1;1.2no le basse cor• tigianerie di bufToni C'onte Lei, illuslrissimo Signor X..., giuralo presso la Corte d'Assise di Alessandria a dispello 1della giustizia vera. (Lettera aperta a quel signor giurato di Alessandria il quale ...) Egregio signor giurato, Dunque Ella, avendo intuito ohe Mussolini - dopo l'assoluzione di Corvi - ponza il 1>rogelloper la soppressione della giuria nelle Corli di Ass.isi, ha credulo bene di procurarsi un titolo di benemerenza verso il duce. Alzan.dosi prima che co,minc,i uno dei processi nei quali Ella era chiam.ato a giudicare, Ella ha voluto fare un discorsello per dire che la giuria è una cosa trapassata. Di più ancora, perchè l'atto fosse segnalato e apprezzalo nella mhura da Lei voluta, EIJa ha dello che l'esistenza della • I • • •• • • • g una 1101e p1u 111 armoma cot sentimenti nazionali. Che vantaggi si riprometta Lei da questo Suo atto di cs\bizione, lo saprà Lei: la cosa non mi interessa. Per con.lo mio, se fossi slato un ac-- cusalo, a\'rei domandalo la di Lei esC'lusione dal corpo ,dlei giurali, anei detto precisamente cos.ì: • Signor Pres,idenle; il signor X ... si è pennesso qui di fare una dich.iarazionc che non interessa sollanlo la sua roscienza: interessa anche lo csenizio della Giustizia proprio nel momento in cui è in. ballo la mia persona. Egli ha dello in sosla:nz.a che l'isliluzione dellru gitu·ia non ha più alcun valore e che deve essere soppressa. Se egli, i11s1ede di giudizio, possa permettersi di fare di queste àich:arazioni è cosa che spelta a Lei, signor Presidente, di giudicare. Per conto mio, Ella mi deve permetlcre di os:;en·are che il signor X... non dà più seria garanzia di serenità e di imparzialità nel giudizio che egli dovrà emellere sul conto mio. Il primo requi:;ilo -che s,i richiede a chi copre un ufficio è precisamente una concezione elevala e sincera di Lale uffido. Se uno dichiara che il proprio mandalo è roba trapassata, è roba non. più in. armon.ia coi nuovi tempi, con. che attenzione, con che senso ,di respon.sabililà seguirà egli le fas,i del processo che mi si intenta? Con che cono:;cenza di causa, con che senso di scrupolo polrà egli emellere il suo volo sui quesiti che Ella gli propon-à? Se ne vada dunqu'.e come incapace di assolvere l'alto compHo al quale è stato chiamalo. Mi pennello, signor Presidente, di insistere sulla mia domanda anche per un'allra considerazione. Il giurato de\"e essere momlmenle indipen.dcn le, superiore a qualm!qu~ ~1.44geslione;se no, egli può _l~sc:arSI indurre a -commette1·e errori m danino -dlellagiustizia. _ Ora, questo slgn?re non J?OSSled~ cerlamcn.Le le quahtà moraJL che si richiedono in. u11 giuralo. Poichè. a Roma del g:w·ali hann.o dich.iarato • che quel lai Corvi che ha. u~C!.is.lo'o!1· Casalini è un. pazzo da chmdere m un manicomio e non un delinquente ccmunc da chiudere in un ergastolo, subilo una corrente di opinioni si è rnanifcslala contro i giurali di Roma, conlro tulli i giurati d'Italia; correnle di opinioni che è ben~ a_ccelta_~l Governo, se è ,·ero che 1 gt0rnal1 italiani - con quella inclipenJd/enza che li di::,lingue - possono parlarne amp:amenle, gridando la croce addosso a lutle le gitu-ie. Io non giudico - d1è non è in mia faèoltà di farlo - la bontà o meno di una tale campagna.- Mi linulo a conslatare che il Signor X..., giuralo che mi dovrebbe giudicare, è cosi suggestionabile, così poco ii).dipendente (da} punto idi visti\ morale, in-:- lendiamoci) da non potersi- lraltenere dal fa.re una dichiarazione che annulla i.n lui og1ù autorità com~ giudice. Mi riconosca perlan.to, signor Presidente il diritto di dichiarare che non n{i sento lranqttillo di fronte a ques.lo signore che si _prepara ~ aiudic'armi in queslc condizioni dli ~pirilo. Veglia quindi pregarlo di andarsene con Dio, riconoscendo che - non. l'istituto della giuria è incompatibile1 con l~ giustizia, 1"!1abensì la sua presenza m questa aùla! »•. Questo avrei dello-, sè fosM slalo un accusato. E se fossi stato Presidente avrei subito accollo l'istanrza, invitando Lei, illustre signore, ad andare altrove a fare 5peculazioni di questo genere. . La sua in.falli è una speculaz1onc, e di quelle basse. I cortigiani fanno sempre com~ ha fatto Lei. Quando s'accorgono che il padrone ha nna opinione, vogliono fargli vedere che quella è anche la opinione loro: vogliono_ anzi aver l'aria di s,pingerlo ad agire nel senso d.a lui desiderato. C'è da perseguitare'? C'è da di~ ~tru~erc? Animo dunque ! Perohe indugtare? E. perc~è, n?lla pe1:5ecu- :r.ione nella rl.islruz10ne, unpors1 questo o' quel limite? Bisogn~ ~b_ballere, signor -padrone, senza lmul1, senza scrupoli I Cosi che il padrone, il duce, avrà l'aria quand~ a{fr_à,di aver a~to ,per imp\.lls-o dell opm1one pubbhca su cui riversa la respon5abililà di alti tirannici che egli, egli solò, ha co,ncepilo, voluto, eseguito. Ella, Signor X ..., ha voluto mostrarsi cortigiano di Mussolini, creandosi interprete di Ull 'opinione pubbEca fabbricala per uso e conswno della politi-e-adel duce. Avrà la desiderata ricompensa. .. Una cosa sola Ella non deve fare. Poichè le suggestioni agiscono facilmente sul suo spirito, Ella. potrebbe Con l'ossequ.i_o che Ella merita UN ITALIANO. CORRIERE ·PARIGINO Il llJ lugllo. - La vendetta di l'olncarè. • Va graziato della eomaae angbere■e. - La dlasolazloae del l'artlto eomanlsta la Praaela .. JJ po.polo dii Parigi, ha ce.lebraw faa:i.ni. versarlo dclla presa defila Basl.ii~ iin un IC!eliTfodi charlesfon e idi blak-b<>JJon. E' la !a-a:ciiz:i.o-ne ohe con>..iin.ua d.all 14 lu,glic, 1789, g.:011110 in cw ahba!ltula la. <ve<:clùa, telTa prigione, simbolo ,de.I priviieig.io e dci,l'a,ss.~l!u;,ismo,la folla dei sanculotti pair.iJgiinv.<i 11lescritto sulle rONine J'aivvertimento s.imbolico: « lei l' on danse ! ~ (Qui si balla!). Dopo oHre un seculio da.hl.aGran.de Rivoluzione la J.ihertà di danzare il 14 lu• g!Lo è urul .delle poche conquiste realizzale ·crad popcJo ~aov-oTatore. · >Per i discerudenti di qu-e-iborghesi che m~· 89 spinsei:o il popolo ail-la presa della Bastiglìi.a e ne beneJ~ciarono, ia Ri.vo1luzio:ne è una ered•ità deLl.aquale ~.do!lo ma, di cui poco si ricor<la.no. Uno storico fra~cue, iJ MaWtier, ha dimositra:lo appunto ~n quesa- gioru1 come i bandhieri aiutassero e sj>ronassero 1a .msurrezione dell' 89. d..a borghesia ritta non ve.deva ne-Ha Rivoluzione ohe il triomfo d.eilla libertà di commeroio, conseguenza preziosa della Jiiberlà pc~•tt.i.ca Aid essa. occorreva abbattere la mona·roh:a, spossessa.Te Ja nobiltà a:llo scopo di ins!aurare la pro:pria i&ibtatura e di sarLè:lre neille sue l~gi i.l dwri~toa di.v$r ricohi. e potenti. La cosa è ormai fatita e completata. Oggi la bor-~ parila come parlaiva L-uivi XV,I aHor.oltè si rifiutava d~ distiniguere tra i suoi « ben omcr,li' suddi.t,j •· . . I capi:adisU si sono appropriati di tutto e s' md:iigoano deJ fatto che i laworatcri siano mak:ontenJbi. Essi hanno dimenticato che è ad t1.."'l.8 cri~i acu."..adella aotta ,dEOOe classi, a-Ila espropri,àz.ione ed al terrore dhe essi dabbcno fil Teigimec'he ha po~to nelle loro mani tutfj .gli strumenti. di produzione e . .di scambio ed un pot-ere pdlitico quasi assoluto. La fotta di cjlasse è t.ermi,n:ata per essi. Ma per U'aperaio p,r.iivo d~IJ1a. macohina e dclraudafo claù, frutto idei prd.prJo lavOTO,la iR.irv.oluv,oaiCe 0111tinua. .U 14 l~,glio è traS'Corso senza fa,b!Ma amrui,sl.ia.Sembra che fa. -c~pa sia idi Da.udet. E!Sli è v011uto meiu> ai patti: arren- <iersI alll'aut.orità xepuhblkana .d,i Pomcairé, costit'!lix-si paciJkamente aJ.le pri- ~oru della Santè e <i.ui'V5 aitteindere, tra ;:na v:is1ta ed un ,pranzo, la dafa, del 1'4 Lu~lio in occasione d~ill.b. quali.e :La clemenzia di iPo6.noaTèÌo a,vreihbz rhdonato alJe batt.a,gJdeper il re e p0!" la F:rainbia. lDa:udet !ha ipr-etterilo eva/d0re giuooaat- <lo un brutto tiro all'au::;.ruità repubhlic.i.na di •Poi:ncairè e dell .M.i'llisi~o d'Unione ,nazii::ma-le. IE P,oincarè si vellldicai .di Daudel rif~utando il'amnistfa alàe centina,i,a di ... comunisti, socia-listi e si-n,daca,1istidetenuti. ~ rea:o d'opinione! IL'eroi.ca e idis,graZliata Comune ungherese .deJ 1919 è a!l\cora nclla memor.i.a dd •tubti. Ma ,pochi sa,n,no ohe aicune ;vi.tt:i'- me ,della repress.ione e ,d~l ter.rore, a•llcur.i v.i.nti ide11a,Comune giacciono aincoTa nei baJ~ 1=1ail1 fr.aai'cesi.P:i~u-o KO<Vacs, uno eh e&il, è morto a Caye.nne il 30 luglio 1925. lsLrain Szriher, ,gra.zia~o, è sbarcarlo a. ,Mair~lia .ili 5 ~uglio scorso ~ h:i raccontarlo così le sue peripezie: « ,4120 marrro 1919, a M.ako era stato costituito um Soviet. ,Mako, ·per il tirattato di pace, era interame:nte salto ila giurisi~- z.iooe u~ere.;:e. Il 23 mano 1919 un dislruccamell'!.o kaace.se .diretto a Sze,g~ ~netrawa a .Mako. Essen.do ispclto!I"e d~ guanuig.i!one1deH''i:"sm-cit•orosso, io proc»- dett.i all suo disarmo. iCiò ohe costituì il mio <ieiLi.lloalt.lor.ohè 1'1-1 luglio 1919 venni a,rrestalo <lalJe au:orità fra,ncesi. iDa queil. momento cominciò il mio m.a.rtiriio. Illega:tmente mi si lrais.ferl dal! mio paese naitale ,a Scifia che era ugualmente occupat,a daLl'e~rcito ifu-ancese. •In Wl.3. ced..- la microscopi-ca conobbi le prime sofferenze de~ prijgd!oniero. " Il 23 ottobre 19-19 fui con,dot-:.Odinanzi un CO!IlSÌl@li-0 di guerra ,firaocese per rispondere >eleil reato di eccitamento ailla guerra civ.i,te eJd a!I saoohe~gjo •(?) . L:a sentenza fo spiel:aita: mi si condannò a morte. Dopo i1l ver,detto fui .condotto a Saùon.icco. F orluna~mente da Corte di Ca.ssa~.ione si r.icondò delile disposizioni dedlla Costituzi.,one del 4 novembre 1848 che aho~scono la pena di mooite p.er i cea.ti· ,po'.lfutici ed fil 26 marzo 1,920 un ~- cando Consiglio di ,guerra mi c~- va alla depor.a-zi~ :nelira INuovà C~~ doni.a. T.rasiferito a Marsi!gHa, mi: si. mant~nne per due anni al regime ,d,ai, ,dein,- quenti -per .realii oomuni es.d in tutto questo ·peri0'do non potetti mai ottene.re un ie!.to. -« ,J.r 16 tnaTzo 1922 i.mball'll::atoper ia NuO<VaCalledoma. feci una trasversata di due mesi.' Durànle wio SCérlo a,n Austra-- 1.:a, ev>'l!s.i. Tre ,giorni restai senza, mangiaa-e e 1a ,pohlzia austraoliana mi airreslò e mi ccmseig111ò. A Nauméa cominciò la mtla rva-1.a. ,di depor.tato .... il'IIITTille ii ,26 ~- gio 1926 venne i:a-ma !:a la mia g;;wa_ Pa-rt.ii per de Nuove Ebrùli aMo 9Cc,p<> di gu'a>dagnare quailohe solkfo ohe mi perme~tesse i[ rimpa1tr.io.1Ma.1à .j1} -pail.udismo m.i jnterirò. lLe forze fisiche m'abbandonar~no. Sarei stato defi.ruroirvame:n-vteinto se detg.li uom.md cli· cuore inon si' fOS'.sero inti:-re.ssati• tdel!'a. .mi,a .s011le ». • • • iMooeleine Ker, che ·negLi ultimi dieci~ anni di vita militante ha oocupato un po-· slo de.i più lm,pc-Ttantaneil pamto comunista fra;n,cese, sii è dimessa ,di questi .giorru ida-1 ,par.tito. Ed ha pubhlicato una broc-hur-e pella quade spiega i mo~vi dli« fihanno com-dotta a talle de.chione. Eccone i -pa,ssi più imporumti.: « •••• Non si.amo più al ,periodo delle es,pulsfo'Illi: brutali dwianle il_ ,qtJ.a!le iDoriot e S112Ja•nl!Gleiraud potevano vaa:itani, oome d'una vittoria, .d'aive:r vuotato l Partito ìdeii tre quarti dei suoi inscritti, e deip~ù anzi.ani. L'e5alUl\\Dlellto rapido degli effett.isvi lha, per !la forza de1Je cose, d>- b1igaito a me!itere i,n soa-dina questa irabbia dastT-uttrwe. "' 'l.ndbb-e ilio iocoraggiamento e 'la passi:vità !hanno r.ispostp a!Jto zelo · de:i dit'igent.i. Ma .i metodi di difesa della cricca priiviC.-zig.iantaon s0\llo camb1Mi, come non 11a ioessato la demolizione soirniona, !,a di5J)'21fsiionevO'lon'~ia e Ja c011ruzione d01 Piartito. Awcune tra.s.formaz.iooi ailla superficie sono impotenti a Juanre a..'1 maJ!ecoiì prcfon,do, oosì inveterato. N1in c'è akuna speranza. che, senza [a,r crollar~ i1'eài 1 ficio, jl Partito possa uscire da q.uest-a, vtla d-0>veJ'iha.cc-ndotfo -la d«,tatura clandesU:na di uno sbrumento di. frazione :mposlo-gli per ordin~ ,dii Mosca~. e . . . • Lo slrumeot'o di &-arzione N~- ste, ma sotto questo strumento oonotlo e ciini.co, il Pa,rla.to fu~ge a pezzi, roso, U-ogorailo,senza "Piùlforza nè ii,duoi.a. Non è senza un.a ragione grawe che in cinque anui cooto mida. ccmpagai sieno l!Sciili daii ran.ghi del Pairuto, ahbai.,-donanio ia loHa àn quello che essi a.vevan:.>cr~uto ia grw.de Parliilo r.ivolu.iiOllla.r,iùdel proletaxiato ed al quade durami.e il periodo ardente de! dopo-guerra essi erano venuti ;in massa con fede e co:, cora.ggi0> x. « •.•.• I id.iriigelllbim;>wdent.i non ,i'gnorano ohe la loco co-'rnpli.dà peserà _gra,v,eme.nte nella, decrep.itezza d&i'llnf.ec'llazional.e &le.d'anno im ,3ill!llO SJ aC'PP.ntua. Essi riconoscono volentieri - nei -disco~si prwai'.:i - quaile terr.ibile periooio per butto ill movimento operaio reca i.n sè la subordinazrone ·de!l1'lllltemaziona;!e aù·le necessislà .dello Sballo ru'SsO\"· e •••• Poadtè è impossibile impedire ohe una IOJ'UJOC.a. dii funziimad tradisca di comproonesso iin compromesso gli interessi: ,d,e11J ,prolelariato, po.idre è' !mpossibille !dii opporsi allil'esailtazione di un Dl!· z.ionail~sm-o pencotl0$o Klà, cuil è nosJro dovere idemu.niia;re il perlcollo, <impossibile sotto pena ,di san~ioni 1diohivaire oqe la annessi-0a1e del Partito ailla diiip.loma.zia sov.ieHisla non può che priv~e 1a Russia dei!J'amiwt~ooii!ta-rio di cui essa avrà bisogno illl: caso dl conflitto, po!iichèveniamo ad.dila:li come idei oon!ro-lt'.iovoluzionari se non aippr<Y\"..amos,enza 1d'iscussione, quali led .definit~ve idei so,ciallismo, de1'le -direttive occa!Siona'li e mutevoli do. ,governo, che .fue :am.co:rain questo Pairtito quando non si ~usti .la voluttà l<il prendere degli sohiaffi.. « !Per con~o mi.o m'abl-OQllainodai hm1.iio-n.a,ri idalà'anima di prefetti di pal'i.zla, i. quaù~ s.i oomipi,a.ocic,n? idi domi.nare un pa!'ti.to co-1 si'slem.a ide'ble spie e idei 1polizioiti, ,da colioro a. quali non criedono più al rinnovamento proletario, dhe c:redoe,nocli.e ril denairo basti a: tutto purch'è aim'V1 a fiotti, ohe .ift denaro rimpiazzi ~'esperienza, l' inteiligenza, Ila idevozio.ne; oio ma. sepa,ro da:i pseudo caipi ri,vo,l\luz.iio.n.a.'fi dhe non sanno dhe fabbrlcaire oe'Hule, compa?ltimenti., idilvilsio.na. per inquadrare, ~ira-re, contenenie ed .alsfissiare la mate:cia, umana .senza ,va,i'<lft Clbe è la ma&sa dei milaot:a.n•6.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==