L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 24 - 11 giugno 1927

(A. P.) ZURIGO, 11 GJUGNO 1927. ----------------------------------------- ANNO XXXI. Num. 24. ---- ' TBLEFONO 4475 - Coato-Chèques N. VIll-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA lTALIANO NE.LLA SVIZZERA REDAZIONE: ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'At~NO 1926· I anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3.-; 3 mesi h. I.SO • L'Avvenire de/ Laveratore , PER L'ESTERO: t anno, fr. 16; 6 mai fr. 8; 3 mesi, tr 2,50. ------------------------- ---·--· Zurigo Uccidete me, ma benediranno l'idea che è in il mio.cadavere. me, non la ucciderete Viva il socialismo. mai... La mia "Non c'è niente da discutere in materia di politica interna; quello che accade, accade per mia precisa e diretta volontà e :dietro m1e1ordini tassativi, dei quali assumo, natura Imente pieaa e personale responsabilità.. , MUSSOLJNI Discorso alla Camera dell' U febbraio 1913 • • Nel terzo aon1versar10 dell'assassiniodi Sono trascorsi Ire anni dal giomo che un branco di sicari assassinavano il p/ù fode, il più lcrribilc, il più implacabile accusatore della corn1zione e della barbarie fascista. Nes- ~una critica al fascismo en1. ailla Camera, più vigorosa, più so.;.lanzialc, più materiala -di documentazioni inoppugnabili; nessuna critica al fascismo fu più giusta, più documentala e più spietata dell'opusçolo • Un anno di fascismo • pubblicalo da Giacomo Malleolli. Pe1·c1ò \'enne soppresso. Ferocemente, vilmente soppresso. Nessuno, certo, credeva, quando GiacomoMatteotti ni, dopo aver abbandonalo i suoi fratelli. dopo aver tradlito la causa degli umili, dopo a\'r1· adulalo i polenL;_ dopo a,·cr 1-,c-alenalo lulli i fanatismi. lo acct1s0 '.\Iussolini cl'rsscre lo autore responsabile di questa onda di terrore, di queste Yiolenzc, di questi assass.ini. • Accuso Mussolini d'awre lrafficalo la democrazia. d·a,·c1·c proslilLLÌlo il dirillo. • Accuso Mussolini d'avere saziala la sua ambizione e soddisfallo ai suoi rancori facendo colare il sangue di centin'aia di uomini. < .\ccuso Mussolini del martirio di ~Iolinella come della distruzione di biblioteche, di scuole, di circoli, cli coopcralive socialiste e eallolicd1e. :\ccuso rvfussot=ni di'cssere respon.sabile infine dcll'a 1.sisassinio del poYero ì\Ialleotli e delle lagl'ime che , crsano in questi giorni drammatici la donna e i bimbi del nostrn amico. L'accuso di lutto c;ò esprimendo il Yolo sincero che i suoi figi i che egli , est e di camicie 11c1·c sfuggano allt' terribili rappresaglie che il loro padre sembra nccumula1·e sulla loro lesta,. Quei rnpi d'accu::;a rias::.Lrnli dal compagno Grnber - ripetiamo oggi - dopo tre anni dal dclillo di Stato compiuto pc1· ordine di Mussolini - sono incompleti. Ed oggi nella pro lesta solenne che il popolo di tulio il mondo civile sollc,·a in nome di Giacomo Malleoli i. ,·i. sarù aggiunta lulla una ser ic <l'infami e rom m<'SsC'cla :\fosso! in i il liberticida. .\bbiamo giù dello l'hc; la. prolesla prcluclc la sentenza. e quesla verrà pronunciata solcn.11e cd in.appcliabile contro l'a.;sas ·ino di Giacomo Malleol li, dal popolo di una nn.10va Tlalia innalzala al grado cli nazione civile. per l'Jlalia e per il mondo si sparse la notizia della morte di Giacomo :t\,Ialteolli, fallo assassinare dal. fascismo al Governo, nessuno credeva che quel governo, dopo lre anni, ste.:;se ancora al suo posto a testimoniare le lo1·ture di un popolo e le offese alla civillà. La parola del martire Quanli delitti e quante rovine accumulale in questi tre anni ! Essi non sono se1·viti act altro che a dimostrare come si meli.a al bando della chi1là chi crede di meltere un popolo fuori dalla legge. Ma su chi pesa la tremenda responsabilità di tante lagrime e di tanti dolori, di lanla vergogna e di lanla ignominia? Limitandoci anche a considerare M>llanlo i respon\SlahiLi <lfrelli deirassassinio di Matteotti dovremo forw fermarci a Cesare Rossi - colui che fii ora l'antifascisla - r intimo, il consigliere, il rompagno di Mussolini, allravcrso _a tulle le lolle e le villo1·ie del fasc.11,mo membro del Ouadrittrnvirato del Partilo fas<'isla .. c;;;po dell'uffìoio stampa. Ccsarr Ros~i chC' ha armati i sicari. gli as assin;_ _ Opptu·c quel commc·ndalorc .\Iannelli, segreta1·io amminislrati,·o - a quell'epoca ciel P}1rlilo fabcisla. intimo. lui p,trt-, di .\lussolini; lui p111·c c:0111(' Ce$~1re P.o~:-i. rapidamcnlc passalv dalla miseria ad una ,·ila lucro:,a: e lui purr che dà incarichi agli a__<;safsinie cl'anari r mezzi pt'rcliè quegli inC'arichi j)()l'.-Rt rsrguirt. Oppure Fil;pclli. l"uomo senza snupoli. l'agente cli pubblicilà, diYCnlalo imp1·oyvisamcnte dircllore di un giornale die fu fondalo per clc-:-iderio di .\1u:-- ·olini; lui pu1·e pas- "alo rapidamrnlr clalla pmcrlà alla r,cchezza sfacciata. QuC'I l7ilipclli mandanlt' e comnlice di a~~asi-ini. O gli a•-sassini.· gli <'!-.l'Cll~o~m-iateriali d<'I drlillo: quel Dum1n1 - che hanno !-.Uicidalo poC'o lC'nipo fa in pr gio11C'- _che l't·a <·aro al <luce :~l <ra com<' di casa sua al Palazzo \ 1minal<·: quel \"olpi cl1·lii!(JU<•nlcmatricolalo. eh(' godcrn pure la stima. inconclizionala cli .\lu!-.solini: ocl il \"iola o il Pulalo o lutti gl, altri noli od ionoli dli' l'on11a,·a110 la C<·ka il C~111italo s('grclo npil.,11;110 eia Cc··ar" •Ho,si '? :\o! IH> ! no11 è '->lii!-.i<ari. 110n i· su quesli ,ili t· sp1c·gl'\·C1iiallreui cl• 1111 criminale eh(' pC'sa la lerril,il(' responsabilità. Il ropolo di lullo il inondo ci, ile. nel lc·rzo unni,1·1x1- !'io clC'l ndando assa~sinio, ria~sulll!' ancora una , olla i capi cl'an·u-~1. elevando la prolC'sla elH' JHTluclC' la sc·11lt'11za. (Juc·i capi cl".i<·c·us:i rias- ~unl i in !orma :-{·tdlorca :-.ubilo dopo l"assassinio di >l;illl'olli dal 1·11111p,1Qno Cralwr 11<'1suo lc-rTii>ilt' .{"accuse: .\eeuso .\lu,;~olini cl"c:-.sne :-,alito sino •\11:i poltrona pn·sidc-111.ial'.· ~opo ay1•r rinnC'galo le SU(' ('()J1\'tnz10Commemora:ione dei morli del PolC'sinC' tenula eia Giacomo Jla/Jeolli a Rovigo il 7 !JC'nnaio 1922. Giit il cappello, signori della borghesia! Li uc-cidcslc ,·oi. ma sono nostri. Guardateli e, se polC'lc, dalla luce dei loro occhi imparale' ad ama1·c, ma non li loccatC'. Essi furono uc:c-isi <la Yoi ma noi li srppelli1·erno. \'oi apriste le fosse, ma noi le ricopri1TmO cli fiori; perchè li uccideste? Furono uccisi perehè ,·ollcrn es- -;crr fra i primi a d 1ire la parnb1 dell"unioJH', della buona ballag.lia incrurnla in norne dclrldcalc. Furono uc,C'i!)i,pcr('liè alzarono il capo dalla terra e guanlarono in fac;{·ta il signore'. Perché dissC'ro: Siamo legali alla gleba ('itC amiarno, rna non ~ amo .-,cn·i del no~l1·0 simile . Ognuno cacldC' prC'ss.{)la sua casa. ))('rchè' una maC'chia cli !-.angur lC'- -..lassc· sulla :-,ogli;1 e· <TC'assc· non il q•1Hlic,1lon' rna il figlio ciPlla ,·1tli111·1. rna il su<·c·1•s~cffCa'l poslo cli ('0?11i>:1ll;nwnlo la!-.c-iato ,·uoto d.al padrC'. Og11i ,illi111a è di un pi11·-,ccli,c·r- '-o. pc·rrl1t o~ni pal'-r; a,<•,;1 r,itlo l:1 11a ba'la_glia. ,. jl"l'·:·hi· oµni pac-s1· a,C's~<' il suo 111,1rl11 <·. Co,i \ oilcro i ,ignori C:rll:i i>orµ!H:-.ia. p<T p1111i/'o1w dc I ,c·r, o C'lw , oli(• <"1'-('I"(' uomo ,, non pc 11sa•·o110 cli(' l.t io10 l>i1·a \CJlont:•. ,., (•;i uo1111nicl"ac·1·ia•o. l)nrJll'!1• i11 1w1·c·.morii gloriosi! :\c''->'-ll110 ,·i l<><·c.·.a \llri 111orli gir.1110 p<'r lC' r·o11li.1clc·clc·l J>olr•si111 1 d"ll;tlia in allC'-a i1·c--s1·1T, ·,i. l\i,org<'lc· in ispirilo r on loro. T:mll' 1o, in<"! I .as<'i,1lc· e-li<' prepariamo 11·-,1·di ove• pa1 la- ,1c, che· ,·i lilw1·i:11110l;i lf'rra o,c· la- ,·onblr. < \'oi non odiai<': arna~[(' -r,llanJo. \"i sar:'t l'C':-a lulla la lil><•rl:'1.lulto Biblioteca Gino Bianco l'amore. Non per voi, non per i vostri corpi mori.al.i. ma per il rnslro spirito Yivenle nelle noslre creature. • Giù il cappello, se ,·oùelc che i figli dei morti parliscan.o in un'èra migliore, coi vostri figli, il pane al lavoro•. GIACOMO MATTEOTTI. Dalliasoledeldolore e della fede Resterà perenne Ua maled1:rione della umana gente conko ahi ~ie.nc in ,viia il fascismo, a.nohe in.direttamente; nor, soltanto ipe-r i suoi deuit-ti, u>e-r la vasta corruzione, rper avei- retrocesso l'It.alia di un secolo di cirvil-t.à, distru~endo tÌ pazien'.e lavoro ,della lra.sf-0nmazionc de1la gleba in uomini, dell'operaio an cittadino ca,pace cl.i amministrarsi sia nelle a~u- <le ,di con.sumo che di produzicne e di am,ministrarsi le aziende pubblio11~. .\1.a l'obbrobrio m.a,ggiore s«rà p<::r la istituzione detlle Isole del dolore. J,i confin~ non pcleva che genmogliare che in men:li aimmalat.c daU•alcool e dabh sifilide. in questi il ipericolo della sc•p!)r:;~- sionc degl: individui dopo ~,l failo Malleo'.~i deve aver fa-tlo rim<"Slare nei ricordi i racconti sentili 25 anni fa dalle care com11:::agneRusse, le quaJi dicevano ohe molti ahilua.li alita vila civile, lrasporta ti nel le sleip-pe deHa sibeTia, resistevano alle fatiche ma poi il ~em:po alla lunga rendeva stracci di uomini, quaHche volta l))Oi non 1-ilo11navano affatto .... Così deve avere calcolato il pazzo criminab: far Eiparire od umiliarsi; farsi \elio poi delle um:,]i:izioni in,posle. Oh ~enti italiane, non sentite l'cbbr,Jbrio dei vostri d irigcnli? A noi, sia ,Ì1 -.:or.sol:lzicne la re.si lena che la m1.(!- 1,or parle di es,i oppone alla , ·olenza come al vieni m~cc d::l crsidetto all, che è -più basso dell'uWm,, ariello di Danles::i irPma~rn..iz one. Ed ecco l'alto rh fede che un ·,p1 e,, c1 comunica E' una carl0l;na d _ U.;t ca, di un organizzJt ,re or,cr:,in_ C, è :~ratn r,ubhlicar 1a, '.lnci,c perc!:è f.,rà pi:1ccrc .:i ~li cç;era che ,,o--'.enner ·, ; ìor ) ,r-iani7Zatori, CJrJ c!1.• :i.le-in, à l,11 1 h 1~~0 f:·llo allo di def·r.:nza .d r:.,•~•1111.:. iltri Yi 1r"'C' 1 ì~ • çl,rP~, /. t'i 11 l1'.1lb,?·~.:t Lh\.· l'ur; .-:an 1 ;:'-si Ess..i aree le,tu.:.lm~n•e: rr.enlre s1 compi2 il pruno semestre della mia Forzatu vi/!0 ggiatura. con T<>dv<u>- 1 ificcta 1,el ~rende cro~1c,/r, della spna11w. a lesln alfa. saler;dn sul piccolo nos/,o calv~rio. invio <' le ed agi, amici 110sfri , p11i vivi e cari saluti . C.11npa_(!ni. op rai. da'.e, J,.t" aiuti a chi rer ,· ·i lulto ha d ,t, tutt" '" sl::.>sso: Luigi lap,p<!Ìii. Compagni, lavoratori, leggete :'l'A vvenldrel larorat,o, re AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI· Commissione Esecutiva del P. S. /. Per 1111ea, <i :;pazìo di linea (!Ju·gh~za una colon.ria), :io Ceot Per réclame collUJla&ia, prezzi eia CNWenirsi Zurigo, Milifarslrasse 36 idea non muore... I miei figli si glorieranno del padre loro... i lavoratori GIACOMO MATTEOTTr, ai suoi assassiui il 10 Giugno 1921. Il cosi dettotrionfo di Rossoni la f'uga del f'aselsmo I giornali italiani - tutti più o meno disinteressatamente e spontaneamente r ascisti - cantano in coro il lrionf o di Rossoni a Ginevra. Figuratevi I Conualiclato con o/Ire 80 voli contro poco più di 80. Che si vuote cli più cli cosi ? Dunque a Ginevra il fascismo trionfa e la • Seconda lnlernazio11ale... di .-\ms/erclam è scon(ìlla ... I Il blufT è sempre all'ordine del giorno: il hlufT è sempre necessario. E ,e ci .\i ricorrC'. ciò vuol dire che c'è della genle che ha bisogno cli essere ingannala. illusa, stordita. Il bastone, la fame e il domicilio coalto non bastano. lai. Questo ragazzo fu mandato a Ginevra a offrire una edizione riveduta e corrella delle intenzioni del governo. «Se... ecc., noi non usciremo dall'Ufficio del lavoro, ma abbandoneremo la Confer<'nW•. Tullo questo, noluralmentc. rivestilo di molte parole, più o meno insolenti; ma con ciò non meno esplicite e chiare. Ritiratc1 sn una seconda linea. Jla chef Quei t<>sloni di Amslerc/c;m tennero dw·o. Ed eccoli fa protesta contro la nomìna di Ras.soni. Imbarazzo dei fascisli. Comr> fare adesw che abbiamo tanto minaccialo? Hossoni, questo sbrocfJolone che non lascia passal"e nessuna occasione per par/arsi addosso. disse in un di.c;corso con superiore sprezzo, che egli non' avrebbe neanche degnato di una risposta /'attacco de/ gruppo operaio. Ma come! Non si era detto che se... ccc_ la delegazione ilaliana si sarebbe ritirala dalla conferenza? Nienle dunque uscita dalla Co1:ferenza... e discorso di Rossoni. Sicuro; Rossoni parlò. Parlò. e disse che egli non se ne andava dalla Co1}-ferenza neanche se /'auessero spinto alla porla a calci nel .'>edere.. Ci viene in mente quel manto che, inseguito dallà moglie animala dal/~ migliori intenzioni di bastonarlo. ~1 riparò wtlo un /elio. . - Vieni fuori di li, se ne hai coraggio! - No no, resto qui. li padrone• sono io; 0 f accio quello che mi pare. Ritirala ,<u lulla la linea. Ma sempre con grosse parole, sempre con /'aria cli minllccia, buona per uso interno anche se disgraziatamente inefficace a/l'estero. E ora, mano ai tamburi P<:r magnificare il trionfo di R~ssom!. Il resto lo vedranno I nQstr, lettori nei prossimi numeri. Chi infal/1 ùtltencfcva che Ro"soni fosse escluso? in una Conferenw dove su quallro parli dei membri tre ~ono occupale eia rappresentanti di governi e di padroni, e una sola da ~-oppresenla11li di operai. chi può esser(' que/f"ingenuo che può contar(' .,u/ voto contrario dei padroni e sn quello dei rappr<'senlanli governatiIli? EROI ... ED EROI Quel rhc imporla, quello che si ha il dirillo cli notare, 9.uello che brucia ai grane/i e piccoli Ro~.soni cfell'ilalico f ascistume è che il gruppo operaio alla unanimità votò contro Rossoni. Il gruppo operaio alla Con- {ere.n:a inlerna:iona/e ciel lavoro ha dello anche quest'anno, come negli unni po. sali. con la stessa fermezza, nella stesse, forma: • Signor Ros-soni, con noi non vi ci vogliamo. Fatevi convalidaJ"e e/ai padroni che hanno qualche ragione per invidiare ali' l'- lalia il regime di Mussolini e di Rossoni; fa levi convalidare dai rappresentanti dei governi i quali voleranno per voi, o perchè sono reazionari, o perchè le regole internazionali uielano alleggiament i ostili troppo mani{ es/i; ma sul voto nostro voi non potete contare, nè oggi. nè mai»! Se Rosso-ni, delegato operaio, troua che questo è un trionfo, s1accomodi. Chi ha occhi per leggere, e lesta per capirC'. è forzalo a pensar<> diversamC'nle. Non se ne vanno I E poi, signor Rossoni, signor De Michelis. signor Olivelli, perchè non Pene andatr> clal/'Uf(ìcio cl<'/ Lavoro? Avevate pur fallo dire che, se il gruppo operaio continuaua nel suo allegyiamenlo di ripulsa l'Ila/io sarebbe uscila ria quella succunale della sporca ln/erna:.ionafe cli Amsterdam chC' è /'l'f(ìcio Interna::.. del Lavoro! Ricordiamo. (;raneli afla Camera - in w1 cliscorso che, 11<'/la forma e nef/o .\o.stan:a, è degno cli quella tesiolina r/1 piccolo aPuocato uaniloso che nel ·trJ piatiuo rii/e por/(' drlla Cnione Socialista di Imola per essC'- re ommC'sso nc>/ partilo ... e po/C'r <liUC'nlare dC'f)lllalo - disw rh1C1ro e .,chic/Jo che ·'<' q11c>s/'anno fllla Con- [Nen:a <id louoro .,i foss<' in\cerwla /11 so/i/11 /apa a11111wlc contro Ros- ,oni. /'Ilo/io w>rehh<' riesamino/o /(( ,11/1pu.,i:ion<' in seno ((//"l'f/icio lnil'r1111:iorwl<' d,•/ l<woro_ Fruse che si 11rl's/o rr /111/<•le i11/<'rfJrrla:io11i . .Ifa , y;orwtli italiani - rn/NprC'li mollo {l'<ll'fi, ('[ pour c1t1,e. e/I'{ pc>nsiC'rO rlej loro go1l('rno cli<'rlero 11 <Jll<'llu (rtl-'<' /'inl<'rpr<'ia:1011e eh<' p1acr•uo ,e .ll11s\(J/1n1. /I r;/'1//1(/i (' (/ RO.\\Ol1i. f;/lo{ir, 11.,r·irlt rf11//"I '{/i< io rff'{ f((- t•nro . .\"oi. dr<' 1·11n11srir11no i ,islnni rii r1w .,{r, yc P/r•. ,,b/iiomo odonr/o il rt1·1I/10 fonlcuin 1111 < hilonwlro. Sfori<'.' (Jll<'lla fj<'l1I1' 11011se 111• l'«: 11011 "' ne• 1111rlr1ìI.la /)i,09110 r/1 st1//" 1 ' /ll'i r rmsc•.,.,·i i11l<•r11u:io1111fi minuc - 1·1wl<lo " /a1·1·n<lo,i yro,.,a - r-orn,· 1111yol/o cl<1uo11lia 1111 '11111• 1u·r lirrtr JJ11r/;/fJ 111111<' circoslun:<' e· 1110- ,/ron• ai sudclili ilolirrni rhl' r.,,n ro11/a C'd è tem11/u. Sc•11011d1cg' li runici cli .\111sl<'rrf11m 11011aJJI•u1111n,w,s111111 rayion<' per 11wclifinrre il loro «ll<·yyiom<'nln. (' lo r C'r('f'() .,uhi/o ('li/lire. Se i signori {a,cisli ,e 11e1109/iono u11i/11r<'. SC' 11<' p11rfo110: 111" noi 11011 Jli<'f/fl<'rC'mf/ . r:: ul/nro? F: 111/oro l'rcoti il rli.,cor.,o rii Bo/- Per alcuni giomi d'aviatore Lindberg è sfr:Jo ur, eroe.... u:n.i versale. MiJio,ni di essere uma.r.i, che nM .si sono mai infe• ressa/i di queNo che succede .... TU!ll'aréa, clw non si sono m.ai preoccupali dello sforzo continuo che in tutte le parf.i del mondo si sta facendo in formn più o meno app-ari-scente - per vir.:cere lo spazio; come si sono vini-i e si stanno vii·..cendo altri osfacoU che la natura appone aill'uomo non ancora iniziato aNe sue leggi; 11n numero sconfinato d•i abifa.,zfi del nostro piar.efa, hnnno concerrtrato per alcuni giorni tutta la loro aftenz-iof!'1 sull'avéaio-ré Lindbergh. Quando costui, vittorioso, dopo aver superalo durante /'ardito volo indescrivibili pericoli, ha voluto scendere ~n ter1·c, ha visto moUo da vidno il ,pericolo di essere schìacciato daNe centiinaia d,i migliaia di c11riosi ed entusiasti che si sono lanciati addasso a lui, che hanno di,siru!to alcune parti de.f suo aeroplano, rendendo .rtecessar,fa /'ap,pJ.icazione di misure special,i della polizia onde r eroe rimanesse in vifa. Cosi egli fu accolfo a ParJ.t1i,talchè la sua prima escJamazione, g:unfo a Londra, fu: « Pegtio QllCOrache a Pariti! ». Figurarsi ,poi in America, ove il culto di spettoco/1 sensarifonctli assume caraftJ:re ,di br-ut<N.emostruosità, dove l'ammirazione del successo. d,eli/a forza fisica - ,abilmente fomentata dal capitd/smo e ddlla sua stampa - non conosce nè pudore, nè limiti; in America dove il coraggio ed il ,successo de/l'aviatore, l'i,ngenuilà deNe masse verranno sfruttati a fini • pafrioffici "· Un avvenimento che trae la sua incomm1r·sur~bNe importanza dal contributo eh' esso porta a superare ciò che divide gli obitanl,i dei diversi paesi, a rendere inulili. anzi impossibif-i, le !ror.!iere, la concorrenza - suscitatrice di conl[itti economici e guerre Fratricide - questo m;venimento viene celebrato da coloro che lnrggor.o i propri privi!'!{-;i. i propri caP'i!ali dalle avventure imperialrisle. il volo vittorioso del giovane americano~ $C!rviràdi pretesto per inneggiare alla pc/ria. . per sfidare i nem'ci ed i concorrenti. per preparare nuove carneficine. Cow.e lutfo nella società capitalistica. r--che la conq 11ista dell'aria. di/a qu-:tle Urdbergh ha portalo un notevole contrib•r!o. Fa scalurire i lati barbari deNa moderna civilià . li successo. come te-le. a/trae, don:ina tutto. Se il vento o qua!sicsi altro !enom?l!O de!la natura fossP sia/o ~faYorcv<'lc all"aviatore. se la morie l'avesse colpito alcuni secondi or'n a della sua scesa o Parigi. chi si sarebb? ricordato di lui. chi avrebbe i'1ne::,giafo al suo coraggio. al suo eroismo ? Nessuno! Coloro che o~gi /'accìamnno ed affrontano essi stessi - più o meno consapevo/mmle - il pericolo di essere schiacciati. pur di poterlo vedere. pur di poter portar via una prova malericle di essere sia/o vicino a/ grande uillorioso, lulti costoro, letta la notizia della sua morte. non si sarebbuo Ter11.a!i neppure col pensiero sull'eroismo ed il martirio dell'esplora/ore delf'aria. Le sigr.ore e signorine per bene che, abituate ad aver lutto per del danaro. credono di poter acquistare anclw [J;rn/. bergh - per godere deNa sua celebrità - non si sarebbero n-eppirre accori'e di essere contemporanee di uomini arditi. coraggiosi, erok,i! C<Nl!ro queste forme di brutale adorazione del successo si ,ribella ogni senlimento di umanità - ini-eso ,umanità TU!l ser.so civil.!, evoluto, proie<tarrio del termi;ne. - Viene da ver.gogna.rsi che Ira /g innumeri fo•!~e che s.i sono ge#ate su Lmdbergh p~r scorgeme la faccia, P"' por-far via un brar.•dello del suo vestiln. per a,pplaU'dire, insieme ai parassit-i, a/}i is!ruitatori, al suo successo, vi siano sfati tanti proletari, tante donne del ,popolo. Il loro numero è i,n ragione inversa di proletari roscie,Jt1 ed orgcmiz:wti d-el risp-ett.i,vo paese. Questi, ,i proletari consapevoli del còrrnpilo della propria classe, sono i 1pr,imi,anzi g/.i unici, ·a riconoscere la por-I-aro enorme di volli ardm, trionfalori come quello compiuto da Litnd,bengh. Essi, per pro,prfo esperi(1!{1za, ,sanno che cosa voglia d,ire c..llror.fare kNca e pe-nicolrinel/'iinieresse del-la coll-elliv~fà umana; essi, soc,ia/isti, intermui<>- na!isti, sanno che un vo-Jo come ìl suo, 1 appreser.·ta u,-r posso vittor1ioso Vel'S-0 la abdli.zione deUe frontiere, verso uUerfori trionfi dell'uomo suJJa naf.ura, necessari ,per l'abolizione del parassiUsmo sociale, pe-r il definitivo trionfo del uivoro sul Capi,faJe. Ma e-ssi pwe sanno c,/w il coraggio no11 si mani,fesfa solo in ard,ite imprese fisiche ed i-nd,ivi.dua/i e clw il coraggio per essere tctle no-n ha bisagno del suocesso esteriore, clamoroso. Essi che scendono nelle ,mi,r.1ierec, he maneggumo veleni, che si espongono a mig/riaia d~ p-ericd/.i, che la/ciano la viita propr-ia e vedo'llo falc..òata queNa d,i i.nnumeri proletari che lutti i giorni sacrificano la !propria esisft?nza per •i[ benessere dell'umanila, essi che cor:oscono il martirio dei pionieri de/Ja Liber-là. essi non possono associarsi alie selvaggie manifestazioni di entusiasmo .... Ah! se coloro che amnNrano o pretelldono di ammira.re nell'aviatore ameNca110 /'/r.nouatore e il Liberatore. prendessero sul serio Jl loro entusiasmo. dovr2bbero tributare lodi ed ammirazione non solo a chi spicca il volo attraverso tOceano. ma a folti coloro eh'! disprezzando iJ pericolo personale, calpestando i propri interessi. sfidando le ire dei potenti, lofttmo per l'emancipazione della umanità. I nostri applausi, la nostra grafi/udine per Lindbergh non possor.o, non devono mescolar,;i agli applausi dei consuvatori di!l!e ~ngiL'slizie socia/i, a coloro che inn,1ggiando a Lindbergh. sono responsc,bi,/i direi/i o complici degli assass;r.i dei Mat.feofli di tuffi i paesi. li nostro sguardo si volge ai Martiri dell'Ideo, nron meno coraggiosi di quegli altri: il coraggio. l'eroismo. il marti- , io, r10n si esauriscono con un volo sull"Oceano: la loro estrinsecazione sublime sfa nelto.dempimenlo del dove, e nssi,nlosi volontariamente, modestamente ver- ::o la classe degli sfruttati. degli op.pressi, per ,/a cui liberazione si vive e si muore. Il nostro eroe è Matteotti. I nostri marNr,i sono i seguaci deUa sua idea, del s110 esempio. A. BALABANOFF.

----------------------,------------__!L'A VVENinE DEL LAVORATORE labattaglia contro il caro-vita (Lettera aperta al signor X bottegaio benpensante amico dell'ordine e finanziatore del fascismo), • Egregio Cavaliere, ne anch'io. Se stanno male loro, ahiPerchè Lei sarà Cavaliere, mi me. sono guai per il mio cassetlo. immagino. Oh. si! I tempi. i si~lemi Infalli. guardi mo' che cosa succl'- poliiici. !]li uomini pa:.sano; ma /'a- de. orri. (;li operai, si capisce. non mure per la croce cova sempre nel \0110 mollo soclcl1sfalli del lrallamentcnero cuore dei Proscloc;mi vendi- lo che si fa ioro . . \on parlano {orte. tori di formaggio di fecolu, di zuc- perche -~crn1w bene che. a parlar forchcro con òur,te, cli òw-ro con mar- le, si corre il rischio rii andw·c· in garina. di uino con /'acqua ... e cli al- prigione o o domicilio coallo. .1/n lri generi. I:: poiche la croce e il so- hanno certi musi! Le donne. che sogno di ogni ben Halo bottegaio, l:,llu no più facili ct f(lr ballar la lingua, aurà ben lrova(o qualche ciepulalo fro I drnli. quctlchr parola la dicono. sbarba/elio che ha perornlo la di Lei L'altro giorno una cli esse mi dice: causa e le ho. procuralo il bel cion- Ch'el mc daga do elli de ree/o/o. pùblica. - He:pùblica e quella robu Dunque. egr<'gio Cavaliere, come eh<' si fa con gli auan;:;i della fabbriva'! ca;:;ionc elci su/ami. lo la guardo: è Io La vedo. dopo questa mia cio- ll/1(1 donna chC' f li la spe~a per una mC1nda. come se EllCI mi facesse bai- famiglia cli .\C'i persone. Quella capiIure daiwnli IC1 5ua tonda. llnta e ire- ~cc. (' mi f à: 11:olan/e per5ona. Ella muta di_colpo - El capirù, cl mc ~ior .. \do.-..s -thc la sua fi~ionomia eia sorridente a se- gii'è cl fa~à-mo. \·egn bona la repùriu; Ella si guarda ullcnlamcnle ctl- blica. /r,rno per c1,s1curarsi chC' nessuno la E qui non (··era dubbi: lu clonn(I ,\enla e vaclu a soffiacc qualche in- ilon porlu11c1più della rcpi'tblica miu. form(l;;ione contro cli Lei (non si sa Bé. dunque: gli operai bronlol(lmai! ...). Ii mi clirà (mi par di sentire no. E la brontolala deue essere urrila .,ua voce sofl'ccaia): ,·ala mollo in 'Il, e deve aver preoc- - La va male. caro signore! c11puLo..... qur>lli che comandano. E dopo wi so<piro pwuo f<i ango- Pullo .sia che ora p.'oPono disposiscia: Valeva dwiqne la pena ... ? Ma :ioni per le quali si impone a noi sì:. perc/1<.'>nascondere che abbiamo boiiegai di nba.,sare i pre;:;:i. Ribasf atlo qualche cosa anche noi, onesti .\are! S; {a presto a dirlo. Se si /11bollegui. per abuCèlle, e ti bolsce11i- ce•:.-;ero gli a/rari di una uo(la, CLllche ,\n,o:> .1bbiumo clulo danaro; abbia- anche. lo cosa po/rf'/Jbr andare sennw dato carri e ben;:ina (ben;:;ina =a guai. Ma ora! ... p, 1 ~1iaggiare e benzina per brucia- ... .Ha! Ricordo che nel luglio d<'l n): cibhiamo claio unchc ,uw mano, '!O yli operai mi inPasero lo bollega qualche Polla ... Capirà: 11011 si polr- e mi obbligarono r1 ribassare i pre:- ,,,1 più andare auanti! Cera rocca- :i. Fu una grancli1wtu: ma durò cosionc·, grane/e come ww porla. per me ww grandinata. S, poli> .minio rifar danaro. per alzare i pre;:;: 1 (la 1,rernlerc gli affari e rifarsi presto gellie guadagnava, e spendeva, e vo- del clunPo. J,a p1a::a e sempre cosi: leva spendere); nossignori. chè li w1 in col/eru alla snella e poi. /1111/0 mettono ~u una cooperaiiua cli {ac- più che manca cli organi::o:ione. eia c. non c'è Cristi. non <i e più pa- torna buona come prima e più cli Ora invece l'afl'are è c/1fTerente. Si fa quello che si può per sfuggire alla pressione. Non manca mezzo; e quando si è in buoni rapporli coi f o- .,cisii (magari con qualche regalo, Ull po' salalo, che si fa scivolare nel1e mani di quelli che devono sorvegl,are) si riesce anche a sallarne fuori bene>. Ma non si è tranquilli. La morale è che i pacl.roni conti1111w10 11guadagnare e che. perché ,.,ss1 pos.,ano guadagnare. la povera yente cle11evecleni ridurre i propri fì1wclc1gn.i.. e noi bottegai dobbiamo suppor/urne le corneguen::e. Ah, che mondo! .1/J. che mondo! . Il .Suo cliscor•o, egreg ·o Cuvu/;ere, io l'ho s<'nlito come se Lei me l'aPcssc' prnprio dello. r:he 11uole cii<' /e dico? (.ap,~co il cii Lei Jolore e... penso che quando si deve far lullo 1wr la 1wzio1w. i padroni stanno be11c... (' gli a/lri pagano le .\pese. Del re.-,lo. Ella ha e/etio bene: quando ;.,i è ;11 buoni rapporti coi fasci~Li... Ecco la maniern di 1Lscirne per il rollo dC'lla cuffia. Sono i •uoi colleghi non in buoni rapporti coi [a.,ci.,ti che non si possono salvare; q11elli bi.,ognu proprio che rib,assino. < onuenqo o non convrnga. !~ solo 1·/w .' garri no un po' o solo che qualcuno li /rag-go in qualche tranello (ci J,<'n~i /,ci. .\e uurJ/e eliminare qu,,/r-he coHcorrente!). c'è lct prigione ,, lo chi11,11rn del negozio. J.r1.•.ci u111/11re: il mondo e brullo; ma conlro la po11ern genie c'è \emJ,r<' me::o <li sp1111/ar/u. ['ngo. unga /fl nw!fl. \'<',/rà che lutto nndrà bene•: .\110 (ì9lin aurà la bello aulomob:/e; .\liti {ìy/'o oncirò " S . .1/argheritn e a .llerono e quo/che uo/la le porlerù II rwa - mngari in qualche cosa rii fJià ini:ialo - 1111 brl giouonollo. .\'on ricchissime. magari: ma con q11olc/1<'tifo/o. e con 11110 uor,lio mali , d, manc,iorsi alla sue/tu /r1 dole riel/a moç,"lie. (.'on lu c111u/e Lr1 srt/11/0 cli.\linlamC'nle. C\' [T.\LL\:\"O. droni della propria I oba. La Coope- prima. rntwu ci imponeva i pre;:;:i. Raga::;:;i. ------=========================------ sa, .<.c·n:anessuna esperienza in afl'ari. :,!C' col tempo. si sa. maturano ancbrt /e nespole: non ci uuol poi /anlo a divenlor bravi venditori. Ora. bisr,gnava finirla primo che queste cooperative facessero le ossa dure. E /'abbiamo (ìnita. Liberi, (ìnalmenle! Si può dunque trattare il cliente come ci pare e piace. E arricchire a uapore! C'ern. giusto. mio figlio che 11611 uoleva più apc-rne del/ti uecchia automobile e ne ve /l'vc1 una n11011c1 fialnmante; c'era mia {ìglia che non s'acconlenlava più d'anelar c/'l'.,iate nrl solito paesello elci/a Brian:a, ma voleva anelare et! mare. a S. ,l/argherila, e poi al monic. a .\[erano ... La ragazza è abituala bene. e vuol fare un buon matrimonio. Capirà, tu/lo questo costa assai. Bisogna guadagnare mollo, ora. Ecl ecco che vif'ne la crisi. Tulli i momenti si sente questa parola crisi. Dapprima non ci {eci caso. Io non ,,Jno mollo i::.lruilo; fuori dei miei salami e de' miei baralloli, io non capisco nienlc. Cr,s,? E' roba che si mangia? Ma poi ho ben visto che co- .,.e! Guai. caro signore! Fabbriche che lavorano solo qualche giorno della selli mana; fabbriche che chwdono; 5alari che vanno in giù; lralte11ute spaventose s~i salari (pre~t~to del Littorio; conlnbul1; sollo cn:::10ni e il diavolo che se li porli). Gli operai guadagnano poco e spendono poco. Si vrnde meno ... e mal.le v_olle bi.,oyna fur credito. Far credilo e w1 rischio - e io proprio mi ci riduco di mala uoglia: ci si rimette .,empre. e non è possibile orn calcare sui pre:::;:;i per f lii" pagare Cl tani1. con qualche uanlaggio magari, il danno di quel qualcuno che taglia la corda. Ma che Pilo/e mai? \'edcr la gC'nle patire non f Cl bene. E_p.oi, si pe!·(f_ela clientela... Questa cns1 passera una buona volla. Dopo ... Invece la crisi non passa. Anziche passare s·aggrava. corpo d1 bacco.! Adesso i padroni prendono per il collo anche il gouerno. Volete ch<' teniamo aperte le fabbriche? Fate ribassare i salari,. Ed ecco che i sa/uri ribassano. Commedie. amico mio! Chiamano gli operai, e un bel giouanotto in cam1cio nera /'o loro 1111 gran discorso: l<t na;;ionr. la. pr?c/1!- ;:;ione la necessitò clC'i sacrifici, 11 cluc·e 'che comanda ... La co11clusio11e è che gli operai non clicol1(? 11ie11le (sfido io!) e il giouanollo ìnv1a 1;1-nlelegrummo lli due<' c1 nome ffeg/1 operai ... iicii di sirillgere lo cini11ra allorno ul1a pancia. Poi invia un comunicalo ai padroni per annunciar<' che i wlari .\ono diminuiti. Le fabbriclw non lc.worw10 con questo piu cli 1,rima. ma i g1wdogni dei pa1roni sono assiCtil'Clli. se non 11<'1/a 1111, uret cli una volla. cerio in ww onest:i pi opor:::ion<'. l,01 o sono solui! Chi noi1 si salva mai e l'operaio ... Perchi' sorride? (.'rede forse, .\1f!IWre. che io non !'OCJ(i<! b':ne. ag/1 operai? Ma sono , mie, cl1enl1, sn Copiri,: ,·r· .,tanno /wn,, loro. \IO lwIl Comitadtio concentrazione antifascista denunzia al mondo civile la continuazione e l'aggravarsi della barbara tirannide fascista per volontà del suo capo Benito Mussolini Negli uffìci del giornale ~ La Libertà si riuniva in qucc;li giorni il Comilalo della Conccnlraz:onc .\nlifascisla, sollo la presidenza di Filippo Turali e con la partecipazione dcìlt- pe1·sonalilà più rapprcsenlaliYc clcll'emiarazione politica italiana. Il t :om!tal~, dopo a\·er esaminato e cliscusso il 1·rccnlc discor:;o del capo del goH'rno ilaliano, appro\·ant al·· l'unanimità la seguente mozione: • L.> Conccnlrazionc .\ntilasc.ista, del lungo discorso dello dal capo del governo italiano agli avanzi fascis!i della Carnera, Yiolenlemcnle mnl1lala della rappresentanza de.!l'Oppo- ~izion.c, scnlc il bi~ogno di prendere' allo con infìnita sod!c:lisfazionc del solenne riconoscimento che, malgrado lulli.i 111ezzi più cffrrra!i cli \!Olenza e i più subdoli cli coi rnzionc ac\opcrali dal fascismo. malgradc~ tulle le pe!'sceuz;oni più alroc•. gh omicidi, gli imprigionamenti. I<'. deportazioni in massa. il pro:!clanalo italiano e a.9 ente e contrc,no al regime. Le• parole lcsluali del capo elci capo sono le seguenti e sono esprcs.- sivc: , I sindacali Yanno bene. :\'on hioogna però farsi illusioni rccessi,·e per quel che concerne il cosidello prolelarialo urbano: è in gra~: park ancora lontano, e, se non p1u con1 rario comr una volta. as enle . II cllucc si a1~rende alla conslalazionc inrlullahilr cli una • genPrazionc irridlH'ih;lc r rimellc lr sue speranze nelle fultll:e. &encrazioni captale. deformale. 1cl1ol17.zale nel 4eclulamenlo forzalo dei Balilla e dcllr Avanguardie. fl r-iconoscimcnto della , ;rricluc1bilità del proklarialo è lanto più c;ianifìcaliYo in quanto accompagna i ~inici Yanli della frrncia con cui ~ c;laLa rolla e di spersa ogni forma d• c,pposi,,ionr legale . r_ -,cguc la verbosa follia con cui 1! .d,ucc proclama la propria onni&eenw. insoffrrcnle ed inaccesc;ibilf' ad alcu~ principio di critica r di conl1-acld1zione. La ì.onccnlrazionr poi denunzia al mondo ciYile e Liberale la nuo,·a \·iolcnta clichiarazionr di guerra del duce al suffragio U11i\·ersalc. fondamento della SO\Tanili1 in tulle lC' nazioni: 1·ikrn la supin.i ac·quic;.,crnza elci supremi depositari giu_rati della Co~lilui'ionr nrl preannuncialo c?moleto ahhnttimrnlo drlla nwdrsuna ~01t la crra1)011e di 1111aCarnrra non più clella dal suffragi.o 11ni\·ersale 1~1a rrnanazionr delle <·lrn1<secorporaz1011i f::isci-:lr•. r11i il prolet,1rialo è. con lnllo il suo spir.lo. ass<.>nlr e - contrario . Prende atto i11fì11edPlla soppre!r sione- cli fatto del polc•re regio. conlrnuta ne!l'usurpazionc del diritto cli amnistia di ca,i il duce n.ega la concessione, e nella dichiarazione del duce che reslcrà dli sua YOlonlà al potere • da dirci a quindici anni ancora,, poichè il suo >'llCCCSsorc non è ancora nato . Da ultimo la Concentrazione dc- \·c· mellere in eYidenza. nel dis-:-:orso drl duce , la ri\·ollanlc deri. ionr della ro!itica di Locarno, cui l'llalia fa~c:sta aYcva partecipalo, e l'imphgno di colossali a1·mamenli. cosi fatali alla stremala rconomia italiana, come alla pace inlern:nionalc. La clillalura fascista, comr lulli i regimi di Yiolenz::i e di lirannia, tende falalmcnlc alla guerra. chr è nel suo istinto li rissa e di hrulalilù, ~'\IH! gli fornisce un moliYo per imporre al popolo una clisriplina <li schiaYilù r gli può offrire il clin·rsiYo necessario quando non lo possa più contenere e il popolo sia per cro111p::-rc in una riYolla <.'hc sarà la ri,·oluzionr. La C:oncenlrazionc rapprescntanlc della •,era Italia dr! popolo, r:fuoiala all'estero, Yedc nelle clichiara- ;ioni temerarie del duce J?ienamenle legillimala la sua ragionr cli rsserc come insopprimibile organo deU'Oppo~izionc italiana al regime clcll\1surpazionc c dcll'11np('rialismo fascisti. contro i quali oppone 1'1111prcscindibilr dirillo della ~oYranilà popolare e la com·i11la Yolonlà dj pace del popolo ilah1110 Lacommemorazione di6.Matteotti a Zurigo Compagni! Operai! Sono trascorsi Ire anni dal giorno 1r, cui un branco di sicari assassinavano mlmenle. ferocemente, il più intrepido. il più 111sla11cabiledegli anldascisll, il 110slro compagno Matleolli. Ricco, volle andare Ira i poveri, alle cui organiz=azior.icoopera/!vislic/iq diede la massima parie del suo palrin:-omo. Figlio della c{a5se d1 ~randi pr1Jpnetari sfrul/alori, volle schierarsi al fi~'lCO degli sfruttati, prenderne le difese. Esso era uno dei nostri mig!•ori 11,1r, dei nostri pi1ì inlelli[;ent1, p11ì audaci più al/ivi. più entusiasti. più puri; ed i fascisti che lo perseguitarono. che /ci sequestrarono, che lo percossero, c/,P g/, diedero la caccia come a bramata selvaggina, e che lo videro rPmpr~ al wo posto di combattimen/.l. ~1ov.•1:e ,mpavido, serer.o e be.1/r·. lo f.ann,., assn.,si• nato. Commemorando Malleolli si Lvmme- ,r,orano tutte le vittime del fasci~mc. poichè nel suo nome lulfe si compendiar.o e sr identificano: da Giuseppe di Vagn•J a Cammeo. da Lavagnini a Berul/i, da Bo/dori a Piccinini, da Attilio Oldani n Pi/ali a mille altri cad11/1 vittiml! d1 1otecaGino Bianco quella grande associazione a delinquere chiamata comunemente fascismo. Compagni! o pera i! Nel nome sacro di Giacomo Matleolt1 verranno comrr,2mora/i i nostri martiri la sera di sabalo 11 corr., r.ella sala grande del la Volkshaus. Parleranno due oratori uno in /in.g:rn tedesca, ed un profugo italiano. Verranno cantati in coro da lui/i g{ intervenuti: L'Internazionale e Bandfor,; Rossa. P. ~-. - Nell'inlenlo di raccogliere qualche cosa pro fondo Malleotli, I Comitale orgar,izzalore, invece riel! a'ltipatica questua alla fiue delld '.:On•:l'emorazione, ha stabililo un prezzo di ingresso di cenL 50 I! Gruppo !!iov,1r1' ~ sor:ialisla. Il Partito socia!: -la ,li Zurigo. La Sezione so-:ia 1'sta italiana. Commenti al discorso dal Duce La Franldurter Zei/ung del 2 giugno: 11 g1ande discorso, pronunciato da Mussolini alla riapertura della Camera, è stalo rii;rodott'o alla letlc:·a nei gior• nali italiani; c. al lel!gerio, è più diverterLte che non ne, sunti dati dal telegrafo. Come disse espre~samenlc l'on. Mu~- solini, il d:scorso doveva essere d1vulenle e, ad un tempo. eccitante. Ma fo,- se il piacere che egli procura ai lelt Hi non è complelamenle di suo guslo. S1 pensa u:i poco ai famosi brillanti di Schmocks (Schmocks è in Germania il tipo del giornalista da strapazzo). li discorso è s~alo l::er.c:;ì celebralo dalla stampa fascisl:i. come il <• Va.ngelo della nazione ; è stato bensì chiamalo ~anlesco . J\ia qualche orano, che sembra profondo ,di pensieri, tj soltanto ua bnlla11/e Falso. I brillanti di Mussolini sono nv0lti ~peoi,drnenle contro la democrazia. Jl dittatore è pienamente m errore, ~e crede di aver faltv .ndisrettire con le -sce parole la democrazia estera. Sec.,ndo Mussolini l'errore della democraLia è questo: !a democrazia si crea un ltpn d'uomo e poi crede che quest'uomo esista realmenlei ir.d: lulte le delusioni. le tragedie e i massacri della storia. Qui Mussolini ha modificalo il suo sc~llore prediletto Machiavelli, il quale difendeva il suo libro sul Pr·ncip~ ,, affermando che i suoi malvagi insegnamenti erano resi necessari dalla natura corrotta della geierazione <l'ailora; che, se gli uomini fossero morali, egli avrebbe potuto impartire insegna merli morili anche all'uomo politico. La democrazia non si crea un tipo d'uomo utopistico. Anzi, essa lien conlo delle inevitabili debolezze e dei difctlt · umani. Ma essa crede ollimislicam,m'.e alla capacità del cittadino di perfc::.10narsi e di sollevarsi; perciò essa cer::a di educarlo, pooendolo sempre di fr0n· te a nuovi e più elevali compiti. Il fascismo, invece, - come ha ripetutamente dichiaralo Mussolini - ritiene l'uomo fondamentalmente cattivo e vede :1el cittadino un imboscalo che oiso;lna Lrlltare con la coercizione. Per questa 1 :i.- gione tulla la legislazione fascista è fondala sulla coercizione per opera Jc-1 potere esecutivo, che a poco a poco .::uncenlra in sè tulle le competenze. Parlando dei tempi di Cesarz, lo s.urico Mommsen dice: , Secondo la slessa legge naturale. per cui il minimo organismo ha un valore infin;lamenle superiore alla più inge~n l· sa macchina, anche ogni Costituzione, persino la più impei;fclla, la quale lascia a una magforanza di cittadini la I iberla di autodec;sione, ha un valore rnfinilamenle superiore all'assolutismo più umano e più geniale; quella, in falli, è e,- pace di evoluzionare, vale a dire è viv,•; questo, invece, è quel che è, vale a dire è morto . li lascismo ama celebrare le opere d" lu, create, ncn riluggendo menomamenie mall'ascrivc.re a proprio mccilo le opue dei Go.erni e dei periodi precedenti, come. ad esempio, il grande acqued,Jt.t0 pugLlese, che era soslanzialmenle giit 1:- iinito ne.I 1914, gli scavi della Via deL l'Abbondanza a Pompe,, che erano sl3li cominciali sollo Giolilli nel 1911, i ,nuovi tronchi ferro, iari tra Bologna, Firenze, Roma e Napoli, com:nciali ;,ià 15 anni ..... e :n ~enere lutto il migli·J· ramenlo delle e rovie. Ma a .Mussol;ni s1 potrebbe opp0m:. un dello di Tocquevil!es: Gli errori e le deb,,le;:ze dc· Governi democratici si scorgono facilmente, si po~sono indicare in opere aperte davanti a lutti, mentre l';n[luenza bene.fica della democ-1 ,.lzia si manifesta in modo impercettibile e dire, quasi nc:scoslo. I ~•101errori si , edono subito. ; 51101!.:c'lclic1 si coprono soltanto dopo a•.crli lungam~nte c0,npendial1 Ma questa e .ippur,lo la differenza se· 5lanziale tra democrazia e fascismo: che> la d-:moc1·azia pennette ogni critica ed opposizione. Il Governo democratico _.; 50bbarca alla fatica d, superare ogni ~!- trito: il fascismo. invece ha semplicl' rnenle sopprcs~o og'li critica cd oppo~izione, sia nel Parlamento. ~ia nella slarn· pa, sia nelle adt.nanze. Vero è che M%· solini dice che sollo il regime fascda 1 ·opposizioPe è di, entata superfua; ma chi deve rich:amar l'attenzione del Go- ,erno fa~cista su,:!li errori? Chi de ;e trattenerlo? Oppure. crede il Gover~c, fascista di essere infallibile? CORRIERE PARIGINO Lo spettro rosso. - Le " leggi sceller:1te in funzione ,,. Commemorazione. La poli~ica non e che un pe11peluo r1cc,.1ninci:..sme11loo, se più vi piace, un eterno r.ilorno. Che co~a è in,latti la mam,vra d<.<lgov1>rno dt Po:ncarè òc:iineantesi chiaramente ormai sul! orizzvnle ddL.t vita r,u.bbirca francese se n· n una r,,p;,liz.one d:::J!a ca.,q,agna del 16 n0v0rnbre 1920 (BI< eco nazionak) ; de!la manc,~ra di Clemenceau ahi' in<lom.1.n• del bìtcc:i del- :e sinistre e del minis ero Combes; e, vclen.do risahre ancora, dei cJlpi reaz1-0nari che seguirono la sconfitta d2l '70 e la Comune; o che ,precv.:i.:llcro il cdlpo di Stato del 2 dicembre? Gli allori son camb:a.Li ma la c-:nnmedia rima.ne la stessa, Si tral.a di coalizzare lulLi gli interessi, e,asi:-~rando lulte le r,aure allo ,copo di gettar-:: ila F rancia, S?aventa~a e:l inquiel:l, nelie braccia Jd!a reazione. A!la vigillia del cdpo di Stalo d~l '52, si agitava lo ,spellro r.;s.;::, ; ali' indomani della Comunz s' in,voca,va l'«ordi- ,1e morale. ; Olemenceau recil.ava il terrore del s.indacal"smo ri voluz1onario dal- ,·azione diretta, e <lello sci•Jv-r0 genera12; il 16 novembre si lerr0rizzò la Francia con iJ· imm:igine ~el b::.ì~c-vico CO'll i.I cc;.ltJ!lo tr:i i den~i. Oggi il governo d·unione nazionale d(!ll!unci:>.il reric:>lo con:ur::5\a 1 c•::mplotli comunisti. i! lradiimenl0 comu•ii.;la. Finora non 5iamo che ai discorsi mirisleri:di, ame domande d; :iulvrizzazicne a procede.re e,:l all]e istruttoria apu(e .n ,i, lù delle leggi scellerate. Ma ancora un p:cc,:,!o sferzo e si giun~er;,, al:1a c,·nvc.,cazione dell'.ll.i' I.a Corte. E quando l'ambiente sarà m•,)nt.a!o, la opinione pubblica lavorala. si t:rerà il colpo: lo scioglimento de~ 1a C:imera e ·,a C0'1VOcazicne dei comizi clet:orah. Durante la camp:i.gna si agi'erà il poricolo comuni,ta ma in realtà ,lo scap::> vero 5arà la lotta co..-i.lro il socialismo concentr..-i.ndogli con' ro tulle !:: forze • nazionali e ,,repubbEcane . Men'.ra Poincarè e:l il 0 uo gov-.rno procedono con cautela e risu\'al.ezza su questa via, i giornaL1 reazicn:i ri e conservalnri non nasc<'ndono le r,r )iJric ·intenzioni. Il Ma/in dopo aver ric'.)dalo che Boulanger e Déroulède furono inviali all',\1ta Corte per eccesso di pall1Ì"lt:.;mo, si domanda che cosa si aspetti ad agire io egual modo contro i nemici e:l i distrullcri della patria! E c-.,nu'.uda con una minaccia di perJcllo sL:I:: foscis'a: Se ;1 ~'>'Verno si mcslrerà debole na!la repress:one, s' ~ncaricheranno i buoni citLadini di a,gire in sua ve-ce ricorrendo a quelle ,:11li ..vaçJnze dz!la lega li' à nece-s3arie Pei mornent.i in cui la palria è in pericolo». Ma il governo ocn chjede di meglio che di agire: e non per reprimere un _j)CT''.:Olo comur.ista ·che, purlr:>ppo, non c- ~le, ma per montare l'apfoiGne pubbE- .:a canlro il movimento prvle.tar-_, SJriallr.sl:i. e di sinistra, approlil'.are del lurbamen.lo di questa, sciogliere la Comera e r;J;elere il glucco elettorale del Blr.c~ù ~azi .nab, c-:isì b n riuscile J 16 no\·embre 1920. Ghe cosa~ono le leggi sct?i!erate ? Con questo nome ila democraz;a fr:i:-i;:;e.<;eha de'inilo le lcg~1 d'::ccezior.c vota e d .. l P.:.rlcmenlo frane" e nel 1693 e 1894 apr,::rcfi'.lando del terrore .-!i!>~lialt,,t:ili anarohici e che seno servib d:i a~lor:i ai Governi a co~j)ire l(li an,.rs2ri eh:: si volevano raggiungere. Destinale a reprime.re il movimcn~o an:irc!,;cn furono usale contro lulli i mlÌ; 1.'l.n(i r:v• h·zrnnarì. E' di esse che of~i p,;11::iré si serv:: fl..l' C .},pire l CC-!l'Un ,ti. C , u,:i. p;~c 1:t modirficaz.ione i:,crò: eh mentre I, .'eggi ge/lerafe in pas;alo r:sp:Lb.van:> •.'meuo un 1;>rincipio es<en1ia!2 di d·r· .lo p'.:- na~e, la so.spensio:ie d_lJ:i pe:n in ntlesa del giudizio di aptxlb e d, c:is.;n r.e, !'alluale Governo nega anchc qu 5l,> d'- rillo. Cvs1cchè quarvb l g td1c-' avrà deciso e I icc•no;ciulo 1'1nn c,mz:i dc11 i:n,i-:u- !alo, questi anà già •nla. a la pena' T1··t"::iò naluralm~nl · n< n fa nessuna 1mpr::ssione a noi ,l. lrani abiLual: dal fascismo a ben allrc f,>rmc d· ::.berrazi ne ,g u:liz,ari:i. ma aippare giustamente c:1Urme all'o.pinio•ne pubb!•ca della d:!lmocratica Francia, geksa cu-lcdc d.:: d,rilli dei!la Jibert;, 1r.di\·iduaL L'an: i,·crsario dclb Sema11 e Sanglante. della settimana cioe nc:1a quale la brr~h-~sia france e scc,nfi.,,c la Comune, passando sui cada.-.r d, tnmlamila c,~rai parii!mi, ha avuto quast'anno 1;11l :legna comm:-morazione. Svl,e colonne del Popu!air2, organo \,il Partito socialista, s(,,o slali pubhli- <'a!i i documenti ~s'r:illr claoli archivi del Mini~lero deg!i Este-i led~sco - al ~1 li al pubblico dQpo IJ 1:vdu1;1on:: - dai :iuah risi.l'Ila J'aocN<lo tra H Governo reazi,.:iar•) di Thicr~ e B•,mark per lo sohiacoiamcnlo della Comw1e proletaria parig:na. E' un a.pislorario interessantissimo che rivola come le borghes:e france,e e ~- dcsca, .u:cor.a ia armi l'una c::;:ilro l'altra, divise da solchi cli 0dio 2 di sangue, r:trcva,5ero lja cord1aiilii e io sp;ril0 di inlcsa alkrcnè si trattava di far scomparire lo !-concio di rei.me proletari0. H paLriolLismo è ur.a gran bella co<l, ma gli in!eressi di classe s::mo una cosa ancor:t migliorz. In l1.ll1 i tempi, s::>llo tutti i climi. Le borghesie più irrtducibll.menlc n0miohc non e•;ilano a stringarsi la mano allorchè ,i lra'.la di r':?lprimere e ,c,;hcare gli ;;c.11't. dc: ;,r0lelarialo. Domando l'affissio li Pc-polo d'Ilal"a ha rag!one. E' impossib;'Je trovare nel dizionarfo itr:iliano Ln au,ett;vo alto a qu~Wicare come si meTi!a :i discorso u!fimo d'!l «duce•. Bene ha fa!fo qui--rJi il parfomenlo ifa- /:::: o a decretar.:u1 /'affissione. Per mio conio cpplaudo .-zn::he coi pi'!di ... perchè le mie mani, come il dizionario italiano. sono insufficenti alla storica bisogna. Doma;zdo /'alli,.s:one! P2rchè se in occasione di questo discorso - Pcrdalone pagando - centina.a d/ ~elivoli hanno solcato il cielo nella chiara mattinala d1 sole , (la frase è del Popolo d'llaLia), segno è che qualche cosa di grande deve essere capitato r.el/' imperiale nostro paese. Domando /'allission-z! Perchè se il duce ha dovuto consta/ure che in lta!ia le malall:e c~side'.le sociali seguono una recrudescenza da preoccupare; se ha dovuto arr.rr.eltere che in fallo di morti per alcoolismo si va da 664 nel 1922 a 1315 nel 1925 (sono cioè più che raddoppiati dalla marcia su Roma ad oggi}, io, citta,Fno -i' Italia, nQ'Tl posso fare altro che riconoscere l'alta sapienza e la capacità dei reggitori del mio paese. Se poi il •d:Ce» mi assicura che anche la morla1ità per pazzia è in aumento, ed è in aumento il numero de,i suici-0i, io, plaudendo, benedico la benefica ir.!luenza d2l fasoismo sul risanamento del paese. La quale influenza benefica si la sentire pure sii/le nalalità. le qud!i in mclte rngioni cl' .Italia sono già al disol'.o - ha detto il «duce, magnifico - de! 27 per mflle. Fortunatamente la Bas 'fica/a. le Puglie. le Cdlabrie e la Campc-;;ia tengorio buono e continuar.o a far fig:·;.i:. Ma siamo lontani dalla Bulgaria (come s: vede il duce la i suoi confronti Ira le rcg.oni e le naz,ioni più ... civi!i d'I- !r :·[. e a'• Europa) che fabbrica ragazzi al 40 per mille. U r:a g.oia da scoppiare mi ha poi proCLralo il duce Facendomi sicuro com~ 2 e 2 fcnn-0.... 5, che oramai non è più indispensab:le espandersi o csplod.?re. Meno mai:?! In Italia c'è.posto comodamente per 60 milioni di abitanti. L'aspar.- dersi o esploder2 del m2se scorso era una trappola per accalapp:are il fop.1Jlino frcrzcese, ma sul più bello la moiia non ha scattalo. Tralascio il resto, anche per non occuparmi del giusto accenno alla Qu2slura d: M'la,,o, che al ~duce non è mai piac· uta (sfido io!) e alla necessifà di andare c.dagio ca!le mu"'icipa!izzazioni. re5i:luo d-::1 vecchio s ci:i.lismo amministrativo, e colle cerimo'lie, i banch2il1 e le 1rc:-ii!estazioni ... abitud;ne moderna del 1,uoviss:mo r2gime anf.socia!ista. Tralascio il resto, lieto e soddisfallo dei b, ·ua li risu!'cti d12l regin;e ;/lustrati da! duce . e mi assoc'o a! par!amen'o per reclamare /'affissione de!/' in qual ificrd,0/e d1.ccorso. E pur dolente che il duce mc:g11animo - dimen!icf.'lndo il 5 12 - abt:a r.dollo a 10 o 15 anni la durate, de !a su!l pr:1:iosa pe,mi:.rienza al 1;overno d' fl<ilia, mi auguro che il suo successore - che non è an::ora nato - sorta presto dail'ulero di sua rr.adre .... perchè un Beni!o Il di 15 anni sarebbe 1111aco.!>a troppo seria. lo reclamo /'affissione. Come ci/todino italiano domando che il discorso del predc:ppi?se sia stampalo e appeso - col/'auhre - a fui/e le ca11/onale, a tu/- ii i crocevia dei paesi italiani. del mondo e dell'uriverso. Affissioneeee ! ! ! ! « ma li la ressa . -o-

I .'AVVENIRE DEL LAVORA:.:1.:.''-'.=.:.:flli='------------------------------- CORRISPONDENZE Da Glnev•a Nil PtAIRlUTO La Commissione esecutiva è cGJwocata .pe.r 4i sera .d.: ,martedì, 14 con., alle e-re W,30 prec~ie. &sa d-ovrà .preparare l'assemblea generale detli inscril'j, ai quali reruderà conl-0 dei laivoro s-voLto, ~;~~ciaù,mente in seno al .Comitato locale d,,:la concentrazione. I membri sono quindi 1pregati d'esse.re puntuali. A.ZIO E ANHFASCJSTA .L'Esecutivo de! Comit,alo di ConcenLrazicne con'.,inua la sua opera alaoremenle sia per gli abbonamenti e la ~otH .r:.rizione a La Libertà, quamto per la cieazio112 dei. sollo-comitali locaH. NvLevcd~ e imporla,n:.e è stato il •]asv-0rc com,piu.lo .dall'ESP.,cl.il~voe da.I fiduciario nei confronti dell~ ConJerenza intern.az:ional;, <lei L·avoro. Da qu::i.,do esce La Libertà, l•EsecutiV.) ha già versato alfa soLloscrizione 1865 franchi francesi, raccclli ;oldo a solkio dai suoi .collel~ori fra l'elemento Ofl)era.i-o ita'1aino. Not-evcii sor.o rpoi le !>pa5C affrontate per fazione lccale. J,l ohe dimpstra -:ili~ la colonia nella sua maggiora:-iza h:i dato pronla!J™?nle il suo cons~•~so enliusiasl.ico alia Concentrazione a,nliJasciG~a. AJLLA • S.EMl}JATR!ICE Venerdì 3 ccrr., neiib nucva sala de:11a Seminc . iirice, il pro1. Olindo Gorni ha tenuto la sua terza coruferenza odi c~1,tura. Que;ta volta il tema era: Lavoro inlelÌeiluafa e lavoro mcr:uale. La be!l:ISSima conferenza è sla'.a seguila at•~:-:.!Jmenle dal pubbl'::o p:ù numeros:, jz) solito. A1Pplau,diliss:,me ie conolusicni volle a cemba.lLere il preg:udizio, purLroppo ancora radi::alo i, m-:Jl:i operai, ohe gli inlel!et.tuali non sia:io dei la'Voralo.ri. ,Per il prossi.mo inverno i! Ccmilato sta ~ià preiparando Lutto un corso di conferenze. Sabato, 11 corr., ~rallen:men.to tp-3r fi.~li dei soci con proi~z.ioni luminose. IL DOVERE DEI COMPAG. r1 E ,DE,J SlMPATIZZA:-lTJ Abbonarsi a La Libertà, organo della Concentrazione anlifas::isla, ~ a•il'Auanlif, boll~Ui.no d,?! Partilo sccialista ita1iano; dare conlinuamen'.e il prcprio contr'bulo alle sottoscrizioni dei due giornaili. Da Zu1tlgo LafestadelloStatuto Se .n'era falilo un vero ccm-ca,n del diavolo. Tu!.1i i nilliani si erano messi in moto ,per far fare buona [i.gura aJll'Illustnissimo s~gnor Console che, essendo nuovo a.rrjvalo, aveva !cm comandalo - or::dendo forse di trovar~ i,n lta.1:a - ~ tulla la rolonia ila.liana, assdlu-lamenle lulla, doveva pa.rLeci.pare alfannual::: festa della Carta S'talularia • con la qual:: ?] duce d,,ùla ma.la.vita in caffilcia nera c'ìa un pezzo si è pulito quel servizio. Dunque. come dicevo, tutli i ruffiani e tu~li i servilcri umilissimi della sall1la pagnolla, s1 era.no falli a qualtro per propa.gandare incitaTe ed intimorire. Le circolari, ron lan.l:> di programma sensaz;onahi, erano ~tale ·spedi:e in lutlj i vers: ed in tulli i sensi a lutt; gli i,taEar..i ( qu:tlli buoni s· intende) facenti ~arte debJa circos~rizione ccnsc!a.re di Zurigo i quaLi, venivano iruvila',j con i mezzi sor,radelli a parlecipare a1la g,c11de festa Tuili i gerarchi, grossi e ;icc:!ll, gor.gofavano ed assicuravano .o · '· :ss:mo ronsole che la festa sarebbe fr.1scila una cc,sa grandiosa e maj '\-ista, una ver<1. e.cl imponente manifeslazi, r-:? fa.scis:.a. Ed infatti è riuscila una co~ talunenlc m~c:hina che non sa,ppi.lmo co:i qu.ale coraggio si disiporranno a fa-re la reiazione ad Orazìo che, 1per qua.nl<; lesta di c.... ola diso~plinal-a, è riconosciuto - per tanle buone rag:oni - il g~a.rca dei gerarchi residcn~i in lsvizzera. .Per le ore 10 precise è iitdelto i'L gran cor,leo. A.Me otto e mezza s~1.o al posto di osseH--izione N. 1: al-la stazione ferroviaria. D<11i:,perlullonon incc-nLro che amici e com;pagn1. Mani&oldi, p=o, aHanno p1-eso il bi- ~lello per par'.eoip:i.re alla fe<ta fascista. Sono imbroncialo con !ero e non li saluto nemmeno. Credo che anohe lo hanno pensalo lo stesso sul cento mio. M'aiffaooio verso il luo;:!o di riunione di lor signori. un centinai-e, tra donne, bambini e giovinoo~li. questi, con gli occhi sd:Linquilt, guairdano 12 sil!norc pre- .pa randcsi a<l accendere lamipa-de in più c,pporLuna sede. Al 'end0no l'ordine di mellersi in ma,rcia. Vedo Semplicini che, paLlidc e più macilento dzl sclito, ha l'aria di masticare quallche cosa come una caramel!la. Mi con\·inco invece che stringe i denti a vuol~ forse perohè il numero degli intuvenuli è semplicemente ve,rgognoso. li segretario deMo ~paruto fas:;io zurighese ,è truce come llm duce in centovenl~ltesimo, e bisogna dargli ra!!ione, ~iacchè non valeva proprio la pena di barattarsi, sbrodolarsi e sbragarsi con cirBiblioteca colari, con leile-re e cartoll.ine sipedite a ta.nli roditori leccalpan~ofole per poi avere un così esi,guc numero di IJ>amlecipanli. Dal ,po;,to cli osse1waz.ione N. I, llle ho aibbrust.an:z.ae quindi :Passo a·l rposlo N. 2: ia Bahnhof.slmasse. Dl!IIW~•Lullo vedo cc1n,pa,gni ed aimici che si incamminano ve.l"SO il La,go. Ma ohe veramenle si vog[aino inserire? Al ,rv ohe inserirsi... Sono d.i,reLLi,si, verso J'imbairca.dero. ma per pi.gliare ~Lposto di osservaz;ione '\. J. che è ~un,lo la granidc terrazza prc~picen-le ii] Lago, la quale qua,ndo a.rri vz,, è già SU(}'ala di sovversi,vi. J'v\a che sia c:>rsa un' inie;:.,. - peMo - cl.i trovarsi lulo\.iqui niuni!.i? Ma nommono par sog.no. Era.n Lulli qui ven,uti a far \y.;-1J'lamostra dei Jc,ro s._,n,Li,menLi 2.nliJa.~o:sli. Eraino qui \·enuLl per dire aù1' il/usi,"Ìs&mo si,g. Con.olle, che la colonia :taliana di Zur~go, e.ran loro, che Joro ro a,vevan fa.Ila la guerra, e; che la vera crt!.onia ila,liar.a era da t~ro ;zwr~ootata, 1pe.rcthèin lenra slra.nnera ,pc,rta,vano, assi~e con le !Ciro pode.ro.s~ braccia ohe conosoevan,o gli slen~i del lavoro, i,\ grictro deMa Loro anima cs11!cerala d.aòl' jnic:ua tirannia ohe i1r~pe.r;. ad imtp~J'!Vetrsa ~rii bel suol.o d~lla loro paLria infelice. - Oh2 .si.aie heno:leVti, a,m:.:;i m:ei. fral~Ò]j miei - la J.otl;a che n01i facciamo è una del!e più pure e più bel:!e lolle ah~ ai] mondo si comba'l:e, perchè lIJHiiamo P<lf la Libertà e per la v.u&lizia, e la \'; llori.a n:-.n p-:,1rà oh2 arriderci. Ora da,} mio IJX)slo di osservazione LO ddl',JM!PONBNTE corteo ed a forza di faJTllJliÌ Jamgo Lra quci bu ·,ni cc,mpaJni ed am,'c:, mi procuro un bu~n p~,sto ,.· c-i:10 ad un comipa,gno, che ridendo, cli un riso bona.r.i-0 e simpal:co, te~ gli cl ,gi d1 tu'ti quei naui,onal..-fa,ci:,!i che ar • r· ,ano ai'.,la cheLl.ohdla cc<1nc se r,r un senso di ross:-re vohss:-ro n3sco:v:iersi To, chi sj vode ... Del Fante, che ha un ristorante in Ba.cka1Tslrasse e Dai! Monte. che ne ha uno ~n Mi}:tarlrasse, e B~lla!i, che gesbisce uno spaccio di tabacchi in Lang,Lrasse. Per.dinci che b1sc•gna 'rnc.r e-e nlo di q t:esti bei figuri che carrb:ano C<-sacca ad ~ni s,pira.r dii vonto, ancb per farci un pò di réclame. G:.uPge il v:ce-consel~ Leonini che, a d:r la \'21':tà, non mos1ra la fa.ccia balci:nv,sa che fa quan<lo è s-edulo nel suo utfioio intwto a'CIinquisizionare il povero dia.volo a oui è scaduto i,} passaiporlo. Lo a:compa.gn1 que1la faccia da cretino incosciente, Mlfolcgrafo Preite, che C"n a lraoclla un grande 114ppara~ofologn.fico, si dà J'i1111portanz,ad'un mezzo ,,otto-ecce~!E'!lza. Pcco dop,o arriva un laX!Ì, e qud~a mezza dozzina di imbecilli si an-icina-no con premura ... E' l'r!lusfTtisslTT.O signc-.1' Ccnso~e. che ccn la faccia da candi:iato a~l'idioz.ia ,;i ~uarda intorno cc-me per dc.mandarsi: - Si.a- . ? mo 1101..... Leonini a.lza le ~a,lle e per ra.d.<lolci.rlo ir, 1,i t~•~lie di s,ul bavero de~lit gia::ca un errab<1nào czpeHo, poi si avv:cina anc!"r ,più e soilo voce gli dice qualche cosa. Si vede ohe Lee:1:ni g·li ha q;arlato de1la colonia ilali:ina che si slip.a s11Lla terrazza, giacchè J'il!us/1-:·ssimo signor Conso1e volge lo s~uar:io verso di noi. Lo vedo visibi,Lmente imp;;,H:dire e quasi va.ciilare .... Ma forse ricordandosi de1la aq<tam.issione che ha - quella cicè di ritirare i ipassa(l)orl~ a coloro ohe rnon ne vo.sliono· sen,lire nè di Mussolini, nè di lutba ~a maùaivita da esso Cillpegg;ala, si ,padronei~gia subito appogl( an<lcsi co-n un ce.rio sussiego atl bas~one. lnlanto ,la ma6sa degli anl:.fascisli assieçala sulla. olerr.az.za s·mgrossa se,rm>re ,più. E' im,ponenle non 150!-0di n.wne.ro, ma anche nehla sua dign:lc3a cornp~-sLezza. Sono le 10. Si odono le note di ,ma ,marcia. Tendiamo l'orecchio per senlire se si suona d'inno fascista. . ero.meno per ~o.gaio.A•l:lora la Marcia Reale ? Ma c1ie M'tI.rcia Reale d' Egi,lo. '\,on c'è che dire. çiamo stati bfluffali, ar>lalamentc iruffa•ti.... Basta, andiamo a vanti .... Vediamo Preite, il ma,~.sone rinnel(a lo, ohe con mossa abbastanza huffa p:.glia pos1w:me e punta it'cooieltivo verso li gran corteo che si avvic:na ·,er,;o \' imbarca'ClP.-ro. Porco ca:.n! L'obbielli.vo è sta!o •puntato non sul corteo solamente, ma ~nche , r' 1a foi'.a ohe scnle:-.do h musica, ,per cur:osilà, ;.i era riv-rsat:i. iu<n"i <lai !!iardmo di Biirkli~Plat=, dove era in attesa del concerto domenical]e. Domani quella r /fa cl.i c·.iricsi sarà a sc,li,o consenso dc,11::i pufriol!ica color:ia italiana di Zur~go. Ah no, rper Diobaccio! Lascio il mio i;oslo di osservazione N. 3 ed alla sve!'.- la mi P"rlo sul pas-a,ggio del lran corteo e con~o 38 (dico frenlollo) r;ghe ·li !re ~rsonc l'una, eh.e somman0 a 113 e •;,, v:slo e .consi.de.rato eh<:: i,J neo r.a- \·aliere, il sarto BertoLlni, .....aJe i.i e no u11a metà d'uomo. ,Du.,que que-slo è staio il gror; corteo che ha cosla'.o, senza <!.;ageraz:one, la r,rer,araz:on-? di ben due mesi tondi tondi, i.11cui tubi.i i -ruffiani e lu,trascaripe e sanli padri di Jel•d'9tra.~st: c. (in':mche un redicenle 1past,:;re eva,n~elico, -si sono scalmanali e sbracati ,per farlo riusci.re un coreo monsfre. Solo, e ad onor <le-1 vero, <la colonia 1no 1anco era ,b;?n raPipreseni.ata sia nel campo d·ella ,;idenza, con ci:ique slwdenLucoli c'he ohi.dia.no ::cm ,poco 'j)rofi l Lo, sia 'lell ,ca,m. I r,o iddl'arl-e, ohe era raip-presenlala dal mollo Jamoso ·Cattabeni, eh.e con la anusica 1Ce11ca. idi co~liere e co.gJ.iere ,samJPre più ifr,u~li acerbi e da.I non meno famc,so rmfltsta 1PireiLe;,ohe si sluòia di gi,asta.re i connCJlati a.I !Prossimo c.he ha la calliv'.l ~dea di aiEhdansi aHe •sue mani. 1L'mè'UISLria era ra'P'presenlala da1l'1'ana11dhSco Loca\elli, che s'indus'ria di sba.rcare 11 .Lunario, e ohe s'è ficcalo in mente di in,tl.usti-iaùizzare le do!ci aure dei •pisoialoi di ZtLrigo, dove si reo sove-nolei,n oonca ,di filosofiche emozi:mi. ,Non 1pa.nliarrno ,poi del commercio che etra fPiÙ,]angarrnenle ot'a,p,present.ato da lulLi 1~ >mbosoa•Liohe in '.empo di gucr,ra ha~no ~pecu!laLo sulle ,piaghe della ipalria •~ua.da.gnan<losi croci e commande. e miliom.i. JI] ritorno ? Un vero disastro. Ba.nclien: rin.foderale ed i quaillro ,ga.g,1ia.rdetti portali come bastoni da 1passeggio. Buftoni, buffoni, buffoni! J/ corrispondente. Lacostituzione degl rupdpeoglolpermaiuratordi illn2ultaallana. Domenica scorsa al ristorante «Sonne,. cella r,resenza di numer,si compJgni muratori, s1 è co:•tiluilo il GrlLP,po mu1 c.·!ori di jjp.gua italiana r.:-s:denLi e lavoran!i sulla piazza di Zurig.>. Il desiderio molle vclle e::presso da molti operJ 1 è ormai un fallo compiuto. 111grupr,o d-e: n:uralcri di lin~ua italiana è parte integrante della sezione zurighcse dei lavoratorn delle arti edili. e perciò dc'ìla bai' a,gli2ra fa<lera.zione degli operai <:>diiis,-izzer: che tante ballai(lie hJ c~mballulo in d:J.,sa e per i,I mi- -5\i::iram.:-ntr, dell:, condi1i ni salariali e ~noral: delk ni:m~r=se c:ibgori2 ch2 compon~onJ r inJu;:ria dile. I iav;ranti mural:>ri di ,l;ngua il:tlian:i, e r:eroiò gli operai i~aliani ed i ticinesi, oon devono più es.sere assenti dalb or- •Sanizzaz:one di classe. Essi dzhb:;no imitare i ccm,pagni vizzeri i quali C')ns::i dei loro dirmi, .danno con enl,usiasmo tutta la !ero adesione ed al!ivilà èi C<r- ~anizzazicne. eces.sila eh~ i murat-ri di lingua ilailiana che seno su!b piazza di Zurigo, sa,ppiano imi'.are l'esempio d2i muratori 9Vizzeri entrando ccmfalli n<>lla loro orga,nizzazione. ,Essi devono comprendere ohe solo al- !ra verso alla un;~ne -:!2~li sforzi, ohe solo nel!a unione -:IP.illeloro forze entro J'crganizzazione, potranno ccn s-icurezza -:r.':'."<l~e i loro diritti e m~gliorar:! le loro con.dizioni di la.voro. La,voranti muralc'I'i di ]in.gu:i ilaliana, riv~.lg~ie\·i subi:o p?r !a vostra iscrizione ne.Ila organizzazione, ai compa,gni fiduciari che v, sono in ogni canli?re, oppure alh ~ede della cn~anizzazione, che è al!a Ca~a d~I Popolo (Volkshaus). FJLODRAiM M,Alìl,CA AURORA DI BA91JLEA Ecco i numeri della lcHer,ia Hlodrammatica Aurora -:li Basilea, estratti domenica 29 mog~io: 1, • 2S05 - 461 - 3376 - 1368 - 1235 - 589 , 445 - 1629 - 1S17 - 2892 - 1029 - 2038 - 2758 - 3636 - 454-0 - 2921. I vincitori devono rivolgersi al giorral~ li Risu~gNo, Rue de.s Sa vo-:ae». 6 Genéve. Da Losanna COMMEMORAZIONE MATTEOrn La sezione socialli.sla iLalia,na, ha chiesto ed oltenulo, ai ,partiti d'a,van.gua.rrdia de:l movimento c,peraio a ·Losanna di far la tregua delle' polemiche di •parte e d1 organizzare in comune acco11do la commemorazione di Giacomo Ma.tteolti. Tregua alle ,polemiohe ohe rovinarono sempre il movimen.o-operaio, e ohe fanno generalmente il] gicco dei più =llri e degli avversari. La Commemoraz;one di Matleolli, nassume in se la commemorazione di tutte le vitLime del fascismo. Quando il giornale a'PIParirà, la commemora:z.ione sarà già fatta con oratori i a li ani e -svizz;;.ri. La lre~ua i:--ertale data sJ;eria:no che stimcli, chi suda lavora e spera, in un domani migliore a continuarla. Soltanto allorJ si riapriranno le porle d'ltalia a lult, e si potra rientrare colla lesta alta "er ncn a\er sc·upalo i-1 lellljpo in i..e~he, rr:enlre lag~iù nelle isole del doloro sono accumunali uomini di 0gni credenza e fede. Da Vevey Td:1 1 mc-mori del1:. Le-~.1 Pr~Lt:ir;a sono co'nvocati in 2.ss;mb!ca i:--r ~iov.:<lì. 16 'l(iugno, alle ore 21, al C.thi,, lnl-:rnaziona!e. Essendo tale assemblea :li grandi? importanza, ue~~uno dl!ve m:t.nCJre. Si avverlcno I compagni di p ,rt.ar~ :a tessera. Si avvertono ,pure I sul:li mancanti, che contro colcro che s;mza gi1L.:l'f1c:io motivo saranno assenti, ii Comitato pnporrà n~ll'assemblea stessa prJvv~dimc'lli in merito. li Comitato. Da 'Wallenstadt Qui in Wa~lenstadl, .si è costituito il Fascio il cui capo risponde al nome d1 Giuseppe Scola che conosciamo quale nùta,ga.bbana ddh più bell'acqua e che diventerebbe andhe qualcos'a.ltro ali'ccccrrenza 1pur di .trarne profitto e .... mailJ=ali onori. Si capisce, è passalo, almeno temporaneamente, il tempo in cui l'appartenere alla direzione del Sindacato di classe poteva aprire la strada a più ambi;e ~alTidhe e.d onori, •gi<ust.aunenleonesbi, ma il processo di epurazione si .compie iuesorabilmente in lutti i modi ed a tempo opportuno si ricorderanno bene traditori. Non meno degni sono il Cova Edoardo, per quanto -i suoi famigliari siano sempre stati degli ilalofobi e quell'altro attaccabrighe ed anche peggio che r:- Gponde al nome di Antonio Valenl! e che qualcuno dei suoi vorrebbe anche ,1pinig0re a.d ,u,sa.re la ri'V'OlleLla! .Aida•gio, adagio con certe parole che, per quanto sappiamo ohe i coraggiosi lo fanuo, solamente quando sicuri dell'impunità, vi vogliamo ricordare che qu·i non siamo in Italia, sollo il tiro del brigante di Predappio, coi suoi magistrali venduti ù da lui addomesticati, ma in un PJese, dove non si può sparare la rivoltella con· lro pacif.ici lavoratori senza andare !ll galera! E vogliamo anche consigliare quel ta.le sempre Boni che dice di non essere fascista, ma va cosi d'accordo con loro quando è brillo e non manca di far loro da... porla lettere! Dunque: uomo avvisalo ... con quel ~he segue e non provvedano più a che al Console mandi lettere di minaccie, si- ,;uro. Sappiamo che alcuni lavorator1 ital:ani di qui hanno ricevuto lettera dal Con.sole con l'ingiunzione di non mob1 stare i fascisti loca] i, pena seri i provvedimenti contro di loro. Ecco le solite minacce e ricatti, ecco il consenso al Fascismo: prima si minaccia e i.i ricatt:1 e poi r.'insii:ua e si lenta. coi vantaggi d'ogni sorl11 che si possono avere coll'appartenere al Fascio e così si degenera il sentimento e l'ideale dei più d€boli! Ma i forti lavoratori italiani di Wallensladl, sapranno come rispondere, alùe minacciose lettere ,del •Console lasc.iandogli prendere tulli i provvedi· menti che crede anche quello di nel!ar~ il rinnovo al Passaporto. E quei poveri che si lasoiauo acca!appiare dai sermoncini agro-dolci dei de• linquenli in guanti giallti.; pensare che più o meno sono tulli dei morti di :amc come noi sfruttati ovunq,ue in lutti i modi! Dunque, d'ora in avanti sappiamo chi sono i molestatori che provvedono a {ar ir.viare le lettere minacciose ai pacilic; lavorator; italiani e no11 ci vengano poi a rompere le scatole se, stancati clalle provocazioni, li metteremo a posto com<.. si meritano. Da .Am•i■w-11 I~ MEMORIA DJ G. MATTE,OTTI Ricorrendo ili terzo anaive13~ri.;> d Ji' .1 mori.e cli Giacomo Matteotli, si-mboio cli lut:i i martiri caduti sollo il lcrror-e rascisli i,laO.iano, assassinalo d I O lf ugno 1924 :b una banda di cnnina]; li ~::r- • vizio di un Govenno di as;;as,i,:, IP. S:!- zioni Sociahlc di Amnswil. Krnòoli e Gossau, c<;-mmemoreranno ;f g,.,.nde ma•·- lire con Ire .::omizì neille ~,!~u-nli i,,c, • Lltà: Sabato sera, 11 corr. alle ore 8, nella sala del Resi. Gri:tli :n Amr.s..,.q_ Dome.,,jca ma.t.lina, alle or~ 9, ne.Ila sala del Resla.urant Krone 1n Kra.doM. Donwnica nel pomeng~io, ali~ ◊re 2, nella r.ala della Stella in Gossau. Parlerà U'!l comp;1.t11•)di Zu,;go. La·.oralorj e co~;,3gr,.; . 1on dt,bi•·a. mo sul vcstro 1,umer.)Sù ir.lerve,1lo, perchè lulli coloro ohe ,,ma,0 la 1:bertà e ~ giustizia non man.;ht·ranno a queste seienni riu,nione, tr1b11l.1ndo alla memoria del ncsl.-o martire lut1<11'amm1r-1z·one e la riconoscenza che mer.t.; ehi ha saputo compiere per :a santa causa della libertà l'estremo sacr,lic!o. Il Comi/ah. Da Winte•thu• Domc1ica mallina 12 corr., nella -sr:indc sala del Ris'.cranle H~velia, ,gr''anc:e cc.;mizio di comm0moraz1one di Ma/leolli e contro 1a guerra. Parleranno due ora.tori Ji J;n-sua tedesca e due di lingu:i itai1ana " Il comizio è in.dello dai d,versi grlIIPpi di sowersi vi. Gli amici della !:ber là non dovranno mancarvi. Da Zugo Domenica 12 corr. a Ile or-~ I ,1 si raduneranno lutti ~li operai senza disti•1· zione d nazionalità per e 1111111emorare solenntmenle. nel terzo anniversario del mo assassinio, il nostro grande martire Giacomo Matteotti. Parle1anno in lingua tedesca i: corno. _Fi~~her e in italiano un compagno da Zur,go. 11 comizio ollre al',1 ~ll't signi: c,uione morale, deve ri~ullar~ 1111a 111a:1ifestazione di forza conl10 i novelli b3rbar; d'Italia e anche contr,1 j':nva:lenza del' fascismo all'estero. Appos:ti manifesti ~P, • ·all!',o distribuiti per indicare il locale di riun'or,e. Da Go■sau A commemorare deg,n.amenle il nostro martire Giacomo Matteotti, nel ter.i:o anll'Ìversario del suo assassinio, la Sezione socialista ha indetto per Domenica 12 corr. alle ore 14 nella sala della S1ella un pubblico comizio, al quale venne designato come oratore un comrahi;o cii Zurigo. Si fà caldo appello a tutti g!i jtaliani di Gossau e paesi limitrofi ad intervenire al comizio a commemo, are il nostro grande scompars ). Da Lugano 10 GIUGNO 1924 Questa data r,iv◊r.da alla mente oe'. lavoraloni ilal-iani, la più grande INgedia del suo ,ma!'liro!Oigio. Giacomo Malleclli, ria!sume nel. ~uo non:c ~:;llo il dole-re ,per le inn,umeri v.itli,me ::le] fascismo, ed il suo acs·sas.s'.nio è i~ m:icchia indelebile, che qualun:iue opua [ac;;i'i, il fuois:mo ncn rie.scirà mai a cane<:ik1:·e. li fascismo, ,paidrcne delllo stato, fati~~ ~.lrrufvtlenle, fa s,anlire il suo peso ovunque. E così, anche nel T+icino, i.I terzo ann~versainio della morie del Martire, non si è ,poLul-0,rico.rd:are cc,me esso meriterebbe. Malgrado le di!ficoltà, a Lugano a Bellinzona, iii Martire è stato commemoralo. Però ognuno nei proi.ori cuori, ha .l"icorcla1o la da.la, ed ha ausipicalo al giorno in cu.i nel!' Italia liberala d,all'in!a1rua delle camice nere, a1!LuT1tgolevere Arna'.- do da Brescia, sorgerà il] monumento a Giacoano Malleo'.li. In quel giorno, Malle:.;lli e le al'lre vi.111me,saranno vendicali ! WI" .,..,., I 1-s I CRffERJ GIOR1 .MJISTICJ Quando successe il .dcliHo Malteot'.i, la •Gazzella Ticinese, ergano coside.tlo libera.le, ebb;? il coraggio di jnlitolare 1c cronaohe del del i Ilo, così: « Il caso Ma 1teolli ». Domeniche sono, ,a Lugano, in ,ma b<1.- ruffa alcÙoi nosLni com,pa.gnii, cazzoMarono di santa ragione un fas-cis'a. ed eccoli la su non lodala •«Gazz,etla» parlare di a,ggressione. Gh.issà se un giorno, soh.iacciarrdo ,na'Vvertila.mente un callo a•I s1-g Corecco, ro:lallore della «Gazze:,t,a», pesi' nel Lare la cronaca, non definisc'l :! fallo un « deMto ». UNA BENEFJCIATA iLa settimana ~corsa noo è sta~ una selli.mana « per la qua.le» pe.r Ll frusoismo nel Canton Ticino. !La doaneni.c.a prima, in un.a ba.ru.ffa, i fascisti ebbero da pe.ggio Poi nel G.ran Consiglio, dJscute.rudosi la faccen<la dei po1imolli italiani nei treni -direLLi.i~ socialista Sorella vuotò il sa.eco, e :lisse cose ,poco edificanti e per la rolizia iladiMla e per il fascismo. Conclusic-ne: presen~zione ,di una moZtione, firmala anche di alcuni liberali, ::hiedenle la sOJppressione del poco lod-.,vole ",rvizio d:i pctliziol',i dtaliani. Poi rj ebbe una ,;pedizi.one p,unifiiva incruenla però, dei Jascisbi luganesi sllll luogr d(:'ve b domenica r,r· ·,:i ebbero la r•·J:iio. fnlenvento dei ~en-:larmi, interpellanza al Gran Consiglio, e ... ira di dio con,lro il fasC'is-mo. Pci .., poi, ~!\ innumeri el])isod,i di violenn, di criminaliià, g,~i incidenti di fronlier~ (si vcl.wa r::·Jino arresbare un t:•;r.grafo .fascista di Bell~nwna per it>sulli... a,L fasoio !), ecc. e::c., pubblica' i e''\ «Libera Sla,m,p<1~ ch:ht,dcn-0 la rassegna seltimanal~. Un1 vera ... benefi.ci··ta ,per il fascismo! FRiA I TJP,OGRAPI In una rec2nte assemblea, la Sezione c:i:;erai lipc,grafi di Lt·.tano, stab;J,wa, a maggiora,nza, •J· incompatibilità dell'aa,- parlenenza al Sjndacalo, dei fa:scisLi. ,&r-issimo, anohe se la de,Jiberazione è di<-;ia-:iu!a al11i' racondo «Bali.Ila». S,J CHIEDE PIROTEZIO iE... Quar·:l., i fa.,~:sti le danno, sul Io.ro giorna,le, si esa'1La il... cora~gio, anche 15e sono in >di~i con.lro uno. Se le pigliano, si chiamano le autorità in ,'lduto. A Lugano, le hanno prese, eccoli alJ· jnjomaru ch2 il Ccnsolalo avverte la Ambasciata, l'ambasciata il D~par~imento ,pod.i:lico fe:!uale, questi il Cantone, il Cantone il Delega.lo di 11.ugano, e quest'ull,imo, ,poveraccio, suda quattro camiec a fare ra,pporli. Il fascismo, senza autorità che lo pro:e.~gano, è un organismo che ,perirebbe in un baller d'ocohio .Ma quelle povere autorità sivizzer,e devono avere i... corbezzoli ben pieni cli questo fascismo. Ad ogni inezia, ur: in- !crv~nto d~plomalicc, un· inohi2sla ! S: ha nct,izia che il !!iorno 27 maggio perveniva per il med'.:""im,1 lrami'e a•l"-e nostre aulcrilà ca,lcnali e v:!ni\•a girala a qmiJle c..mun:ili la notizia di un COM Pii.OTTO onganizza!o nel C:anlcne centro la Vtit.adi Vittorio Emanuela ]O,] ~iunlo il giorno 28 a Como per inaugurarvi l'e~posiziione vc'lliana. . L' _inchiesta crdinala da,lle aulorilà per la ricerca de] c01r1plollo, degli auloroi dello ,bsso e di Mcdigliani che, s?condo 1Jccusa, sarebbe partilo dallb FranoiJ ,cd cn~ralo in. l!'vizzera da igno'.e vie per 1,r~3n1zzare I allentato, non ha forse dimostrato ancora wia volta che coloro che raiJ:lpresenLano nella,Svdzzera j,} Gove.rno del fascio liltorio sono, iper non dir ,d,j ~gio, degli esa,gerali? Da Looa•no GJiA,COJ'v\0 MATTEOTTI T e.rzo a.nniive.rsa.rio del suo ~o. La storia della fosca kagediia di ~- .se.~ta da una beifd,a atr<>ee COI11Swna:. ~n nome della ~iuslizia, ha 15e,g,nato il p.ri.ncipio ,della fine <li una tirannide oaulocraibi.ca, di una tiztannide pseudo proletaria. Orriibiile !Pa.gina ,di delinquenza ,per ila storia podiitioa d'lt.aJ.ia. li prole~o ila.liano commemorerà si,a pure -segretamente iJ grande maa-tire ,dcli' idea socialista. Anche quest'oanno nel punto dove ca.dde millle mani dei sicari, mani gentili e generose di popolaine e IProlela-ri r.eoheraai,no l'om~io fil-0reaJe; -co.si IPUTe i con!.adini d,i F.ratta .Polesine & ,recheranno in mesto a>elilegrina,~10 a,1la Tomba dove i,i.posa Giaccxmo Matteoftii. iLa oligaa-chia fa.sç.ista s ',acca.nirà c0flllro gLi episodi di gentilezza e di fierezza d'animo, altri conosceranno la vàa del confino, ma J.•oippre'ssione fasci~ta non 1pot.:rà mai canceUaire !'0flltai del de1itt-0 di cui s'è ricopel'to ~l suo ca.po. Anche noi in questo t.erzo anniver,sarjo, fuori daJila tenra OIPP'fessa id.al fascismo, il nosl'I'o ~o saa-à riJVolto alla menwria di Giacomo Malleotti, f.ulgi<lo esempio deJ.I' .ideaJe sociaJli.sta, erettosi contro i dissanguànalori cl.i un popolo O{ppresso ed avvH.ito dall fascismo! LA .BEFFA DELLO STiA.TllJTO 11 fascio delle cosi<leLte associauom nazionali della coilonia iita,lia.na, "riunite in mdisso'Luhile fede d,j it.atlianità "• come diceva una famosa circolare inviata 2..t connazionali qui resiiclenli, invitante d parlecliPare alla fes:.a ,dello St,,atuto, è stato anche midiisso8iub~le nel beffare il docul!lento al!bertGio. Come già si ;prevedeva, Lo StaLuto ha la<lto le spese nel nome, di fa.ilo si è a·roto un.a giorna:.a di propa,ganda fascista. Laorca ic procinto cli lasciare la grepp:.i consola.re, ha voluto come al tem,po d-ei ba•Jì,vi, soLtopone .parie .de!Ja colonia italiana ad una manifestazione di servilasmo politico-fascista. ,I nume.rosi «eja eja alalà» vociati dai Ba'li<lla quasi an.cora an ,f.asce, ha soddisfa~lo ii] ge.rarca fascista. Lo Statuto è pa,ssa.to ,in ultima linea, delae figure dei patrioti dell Risorgimento, nemmeno un cenno; il du.ce del fascismo è superiore a que;gli 1.1omi.ni,quindi è logico che tutta una rima,g.lia ,di- mocciosi abbiano imparale a memor,ia l'inno della dellinque.nza ed ,il saluto roona.no per il prossimo ianpe.ro cesareo. · -: •!·~ Per resbaa-e in carat4e!'e, !utti i patriotloni del! dopo guerra era.no -presenti, ostentando un'ecce;z;iona,le feryore pa.l'I'iotti.co. · ) Per la cranaca è bene rileva'I'e ohe la assooiazione delile Ma.dr~ e Vadocve dei Catduti in guer.ra non figurava fra le società [inmalarie <lella cir.cclare. As~ensione ohe nella C-ctloni-a è stata vivamen'- le cQIJllJlenlala, dopo la lurlUpinatura st:.bìla .da questa associaz.ione in occasione <l,:,1Ja ipa.ssala commemora.zione dei Caduti in guer.ra. ,In concllusione i,l giorno dello S:.alliuto .è stalo un llluovo passo verso la decadenza idellla monarchia di oasa Savoia. E' ev.iiclenle.ohe i fascisti interpretano alla le.Itera i discorsi ,del duce; fra i ,recenti decreti per il .r.ibasso del ca'l'O-Mta, è compreso an'Che il .ribasso ,delle azioni deill'azn.enda monarohica. Tu~to in carattere, «eja eja alla.là...». LAORCA SE NiE VA ... Ci dispiace. Avevamo preso un'~ezione ~pooi-ale per il ,re~genle il consolalo. I suoi giri di vite per liqurda,re noi ant,i.fascisti, hanno ,prodoll'o effet-to ne- ~af,vo. !Lui se ne va t00n .raimmar.ico e con la nostaigia 'Verso cL:iwer.sriist-0ranoli della città, dove si mangiava bene; noi invece r3stia.mo a continuare !'o.pera cli cattivi ilcilia~i. Lacrca è slalo per la Collorua Jt,kn.a di Locarno una singélare figura di ;:.berraziot1e politica. Come de1 resto non ha compreso il saldo elvetismo del paese che lo ospita. I mc.i mlrighi poli.lici non produr.ranno benefici effe'.ti aJJla colletli<Vità italiana. Ultimamente pare sia caduto in disgrazia, le sue firme di reggente i,I consolab no,. avevano che un relativo valore ai cou.fini, e pare.echi ciLtadin.i italiani e svizzeri ne sanno le delizie. Al1 ):!erarca fascista au.)!uriamo un posto in cui la greppia sia raddoppiala, mentre !a _colleLivilà Haliana. compresi i suoi <'_miei politici, trarrà un sos-piro di solhev0 per la partenza di questo «BaLi.lla» cui la politica ha giuocalo un bruti~ s0herzo nel criterio di adallabilJità fascista. Da &olaftusa COMMEMORAZIONE MATTEOTTI . Facci_am? noto a tutti i compagni di lmgua italiana che venerdì sera 10 corr. alle ore 8.30 avri1 luogo al Ristonnte ~chweizerhalle la Commemorazione di G. Ma.tteolli. E' fatto caldo appdlo per un numeroso intervento.

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