L'Avvenire del Lavoraotre - Anno XXXI - n. 14 - 2 aprile 1927

ZURIGO, 2 APRILE 1927 Nwn. M. ANNO XXXl. (A. P.) --------------------------------------------- ---------------·------·---------------- .. -------- -------· ·----·- ' ME-FONO 4-i75 - Comto-Cbèq~ N. VlII-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOr.TAUST.\ ITALTA!\0 l\1TIU,,\ SV17.ZER.4: ABBONAMENTI PER L.-\ SVIZZERA AE.R L'.A:NNO 1926: REDAZIONE: \.\i:Vll~ ISTl1.\Zl0\:E: P.i.<EZZI DELLE lNSE.RZIONI · 1 anno, ir. 6.-; 6 mesi, lr. 3,-; 3 m~l>, fr l.Sù , L'Avuenire de/ Lavoratore, 1 11111·111,sio11f:eseculii>a del P. S. I. o.,,,- .,;,,:,. 0 ~a:10 cl: hDea (\arth=~ una colonna), 2c CC1'l1 Per réclame continuala, p-rezz.1 da COTTV<>nirs; PER L'ESTERO. I anno, lr. 16; 6 mesi ir. 8; 3 roes1, lr. 2,50. Zurigo lur·go. ,rt1ilàrslrassc 3(-i ---------'------------------------ -- --·- ------------------------------------ ------------------ •·-- ·-·- La guerra L' Etu·opa ha respiralo in quesli ultimi giorrù l'almosfcra d'ansia e di preoccupaziooe che caratterizzò la giornale funesle del Luglio e <lell'Agoslo 1914 TI pericolo imminente della gt1c·i-ra, In riapertura dei conflilto mondiale mal so~alo a Versailles nel 'Hl. hanno pesalo c,omc un incubo sui popoli. Come aJJora è dai Balcani che la scintilla ha minaccialo di dar fuoco alle polveri ben asciullc e pronte c.hc gli imperialismi d' l~uropa costanle•• mente accumulano pe1· la lolla ad oltranza che ha per posta il dominio t.-conomico e polilico-dei mer_;ali clelJ'Orienle europ~o. Una 13alcania pii.1 yasta, po1chè nel ruolo degli Stai i turbolenti, aggressivi. dalla coslil.uzione interna dilla'to1ialc e dalla politica eslera impulsirn, [acili prcdc> del più grosso giuoco delle maggiori nazioni capilalislichc. è caduto un nuovo paese: l'Italia fascista. La guerra del Hl14-1918 non. solamente non h::i. attenllalo ma al contrario ha ina$prilo le cause dei conllilli imp<'rialislici. L'Inghilterra capilalisla, per esempio, è desta conlro il blocco franco-tedesco che la minaccia direllamen.lc: essa approfilla del fallo cht> l' afilusso dei capilali americani in [lalia spinge il goyerno fascista all'espansione nei Balcani ed in Africa. per unirsi a quesfullimo cont.ro la Francia od aiutarlo a colpire la propria riYale nel punto delicato: le colonie. E la rete degli intrighi d<'i grandi capitalismi in lolla avviluppa sempre maggiormente gli Stati del Sud e dell'Oriente, economicamente o polilicamenle dipcn,. denti. In ,·irlù del regime fascista. rllalia è discesa nel ruolo di quesli Slali: n,el ruolo cioè di Yassallo cfell'impcrialimio britannico. La parte esercilala in proprio e per conlo dell'imperialismo tedesco dall'Austria nel luglio 1914 è slala quesla ,·alta rappresentala da.Il' Italia fascista, in proprio e per conlo dcll'Inghillen-a. Dall'altro lato. come nel '14, la Serbia soslen.ula, potenziala e prolella dalla Francia. Tanto più imminente il pericolo di ieri e di doman.i in quanlo è nel primo piano della c-ontcsa uno stato coma quello fas.cista che è spfolo alla guen·a da ragioni di conse1·vazione interna, dalla slessa ~ua natura di stato iditlaloriale. anliprolelado, espressione di celi plulocralici anelanti alla cuccafna gucrrcsr.,a, sottrallo ad ogni controllo ed influcl17,a delle classi la\'orat:-i<·i. !'vlussoìini r faialmenle condotto alla guerra dal baratro finanzia.rio ed economico c-he minaccia di lrarnlgerlo, da.gli intert>fsi capilalislici che lo soslengono. dalla slessa psic-ologia delle masse fas~iste chc> coslilujs~ono ln c-laS'-<' dirigente del noslro paese. Tanto più preoccupante 1a silua .. zione in quanto la s~issionc, ]a disloc-azione. il disorientamenlo delle masse proletarie, unica remora ali<' boqt.hesi<' imperia.li~tc. sono tali che l' azione proletaria internazionalr nc,n rappresenta un scrio ostacolo all' csecu,:ione dei niminali disegni d< llc- diplomazie e degli Stai i Maggiuri. P< r cinque giorni. nel scgrelo delle canr-cllt>rie e dei conciliaboli diploloro alleanze. fl mondo ha assistilo malie-i i grurpi rivali hanno misur::ilc I<' loro forze. hanno saggiale le alle pro\'C generali del1a preparazione diplomatica alla ~ue1-ra. L'esecuzione gell(.>ralr è sc111plicemen.l(Y•rin- , ;:ila. * * L'origine e lo sYOlgim~nl~ del con: flillo itaio-jugosla\'O. c1 _nporla. n~ proxdimc111i classici ck1 confl1l11 imperialistici. .. L'Italia con Taranto. Pola <' J isola fortificala di Sasseno è: padrona de!- !".\drinl1c0. S1111a' ll.-a sponda dcl1'< amarissimo • la borghesia ila.liana ha ottenuto Fiumr e Zara. D'altro canto lulla la polilicn jllgosla,·a è dominala dal prohli·ma degli sborC'hi. La Jugoslavia possiede la costa clalmala e· ,·oloe lo sguardo ,·c•rso Salonicco, <'St;emo limite della sua ,·ilaJe arlrria ferro,·iaria. fn 111c7,z0, l'Albania è l'ostacolo all' ult,,rion· espansione jugoslava al su1. P al rnmplclo do1Pinio ilaliano dc>IL\- driatico. lioteca che • viene Slùl'A1ba1tia quindi si appw1lano gli appclili di du<' imperialismi riYali. Con il recente Iraltato di Ti.rana, l'Ilalia si è assicurata una ,·era dominaziont> politica <:'d rconomi('a s.11 questo paese. l'n articolo dd trattalo a.ulon~za il governo fascista all'occupazione militare dcll'.\Jba1ua tulle le \'Olle d1c /'a//1wle orliinamenlo politico a/b1111es<' sia minaccialo. Quando -.i p:-nsi alle condizioni in.lernc alhancsi. ali<' lolle dei capi-fazione che la dilaniano, alle bande monlanarC' in gurn-iglia continua. all'as"-cnza di scrnpoli del go,·rrno fasci~~'l. scmpr<' pronto ad assoldar<' un avYenturiero albanese per proYocare un simulnero di riYoluzione ed aver (fl.lindi il prelcslo per l'iulcr- ,enlo n1.ililarc ,si ha il quadro esallo del pericolo imminente e continuo <;he il Trallalo di Tiraru:t rappresenla per la pac<' ('Il ropea. poi eh è è e,idenle che la .Jugoslavia non sopporterà mai m1' occupazione militare italiana in Albania. E dietro la JugoslaYia è la francia. come dietro l'Ilalia è l'Jnghillen-a .... Se la Società delle Nazioni fosse rcalmentr I' islitulo cuslod·· della Pace come ci ,,,i n1ol dar<' ad int<'ndere. P non fosse im·ccc la palcslra. degli appetiti imµcrialislici delle grandi potenze, non a,-rcbbe mai dovuto ratificare un tale Trattalo eh" conlirne in sè latenti i germi della guerra imminente. r:allualr capo albanese .\hrned Zoogu, uomo di fiducia di ~lu~c;olini. ha in questo momcnlo contro di sè I ul la la popolazione albanrsc e solo la minaccia clell'inlen·rnlo ilaliano riesce a mantenerlo al polen'. In questi ultimi tempi ~i son ,·rrifìcale anche delle ri\'ollc •delle sic."'" truppe alb;rn,e:.;i contro gli uffìcia.li i lrnllori i tal ian i. In lalc situazione l'Ilalia h,1 im·ialo tuia nota alle potenze europee denunciando le manoYrr drlla .Jugosla,·ia per spodeslarc l'alluaJe liranno delL\lbania e c;osliluirlo e-on un :-illro di mo gradimento ,rd accusandola di preparativi militar: alla frontiera a lbanesc. La noia ha posto in molo lr caneclleric europee'. La Francia cLiclro la Serbia. l'fnghillcrra .dirlro l'llalia: la Germania pronta a schi<'rarsi dalla parie del p:ù farle per la propria rivincila. Lo scontro è rimandato. l'n'inchi0sta. sembra, accc,-lerà la Ycridicilù della denuncia italiana. Le truppe ilaliane ammassalr a Bari. :1d .\r--:·ona. a Sas<,{'no, sostano per orn: le d11c principali ri,·ali non han rrcdulo di spin~cre a fon.do ln cosa. Il principio. ad o.gni ~nodo. d'inler- ,·l'nlo dell'Ila! i:i. nelle cose i 11 lerne d'Albania è ammesso: al più presto ,1usc;olini saprf1 l'arlo \'aJc>rc e· condurlo a fondo. E sarà la guerra. (;uerra di popoli. conflitto mondiale, guerra di efì"ellivi. guerra di materiali. gwrra scientifka. guerra totalitaria. che assorbirà tillie le risorse umane e materiali del/(' intiere nazioni; che sconvolgerà /'11ni11erso. che obolirà progressivamente l' <tn· tica dislin=ione tra popola=ione civile ed eserciti gettando l11lli nella /alta sollo forme diverse e che dappertutto farà le sue uitlime; che sospenderà l' allivilà produttrice per deyli anni orientadola tutta uerso le opere di morte: /et/e sani lo guerra moderna . fl quadro è di un uomo p~li~ico: membro della Socielà delle' ~az10n 1 ed è esalto. E' ,·erso qucslo disa.slro genrrale, ,·erso questo fosco tramonto della ciYillù che il c·apilalismo sla sping<'ndo J'urna.nilà. \ dispetto dcli~ 11llime doloro~c e1-p<:ric11zcle grandi !H>tenzc· im1h rialistp di~sirnulano c-0me tredici anni or so110 le loro conlese di<'lro !r conle1-<' degli Slali minori; oggi come allora il con.ccrlo eurnpro è: il rampo più propizio per lo scatc11anw11lo d'•ll<' c·upicligie r delle ambizioni: solo oggi si chiama Socieli1 dPll" :\'az10ni. In questo lrisle giuoco il nostro paC-"-e ree-ila la parie dello scherano e del provocatore. r·n pallo scgrf'lo lega il goYcrno fas<'.ista ,11 go\'<'l'IH> c:,011.<-crvatorc> inglese. T la,·?:·al_ori_ ilali~~i ~fTamali_. percossi. 11111il1al1n,_clot11111_1slal?,d1 ~hia,·ilù. sono slnt1 ,·C'nclul1 all 1111no 18 CO pcr;ali mo brilaun.ico. Per conlo cli qucsl'ullimo g.li operai cd i conladini italiani antlram10 a baltersi domani ·ullc coste dell'AlJ1ania, posdomani in Cina, quindli in .\sia Minore. Il capitalismo non conosce eh~ llna legge: la Yiolcnza; non ha cli<' una forma cLisviluppo, la guerra. Il mondo non a,Tà più pace fino al giorno in cu.i al sistema di produzione capitalislica 11011a\'l"ù sosliluilo il rl'- <.;i111t <!Pila pr-i<luzimw <' dC'la clislrih11zio11Psocialista. Contro la guc1-ra. lt' ~-la1-si la,·oralrici non polrnnno efncacemrnlc lollan· :he lottando contro l"a.lluak socielù liorghr~r. Tullo il recto i:- illu- ~ione. lllusionc la :pcr:1.11za di poter instaurare un regime di pace nei limili del mondo capila]islico; iUusionc la fiducia nella Società ,delle ~azioni. 11 prolclarialo ha un solo mez7,0 per sahc1re l'uman.ilà daJ baralro Yerso c11i l'alalmcnlc è spjn.to dal capilalisrno: la conquista del potere. \'crso qucslo obhielliYo clc\'e iendcrc con lullc le sue fonc. le sue (';il>a('i[ù. !a 1-ua Yolonlù. Slrapp:u'l' ;I rotrre dalle 111an1 dcli<' classi capilalisli('hc siµnilica per il proletariato inlrrna1.ion.alc t1011 ~olo n:d1111C·resè sl(•s~o. ma sal- \a1·e la 1·i,·ill:i. umana da!!li abis-.i cli una barbari<' mai ,-i~la. ,. Tra la farsa e la tragedia LamaschedraIl YOl!o. Sqtril~la Jl.allica, che non può parlare della f/.oridezza. dell'Italia (duecentomila disoccupati; il bollettino dei fallime11ti dlve11uto un'enciclopedia; la bilancia commerciale che tracoua; ogni sei mesi un pre tifo per tirare innanzi), che è costretta a Iacere sui successi della politica 11nperinle mussoliniana (scacchi a Tangeri; occuoazione rientrar.a in Asia Minore; fallimento clamor(lSO ciel tentativo alba11ese), i foga a riportare le avo/o. r;ie del Duce di taluni giomalisti reazionari europei in fregola di instaurare nel loro paese 11 regime di ovvressio11e e di repressione che delizia l'Italia. Jllustri incogniti che nei cnmmenti di Squilla di,·e11go110ce/ebrltà mondiali. Jl signor Jolm !·or Ier, per e em~ /J!O, trova che il Duce 11011 è voi co 1 b, ut{ò come lo dipingono i ritratti e le fotografie. « Sg,wrdo dolce, sorriso l)ro11to, voce pucauc ». ~a dC!J)c11d, direbbero i francesi: dipe11de daUa ma chera che i! Duce crede di assumere 11el determinato momento. Vi è 111D1uce per intcrvistacori sentimentcili tutto latte e miele, paterno e 1 md110 dedito aJ/e pie lett11re ed agli 011es1/ vaghi del violino I che strazio oer i vicini di casa!); nui c'è anche il Duce formato « i11ffo-s-sib:·lmc1"1· rc dagli occhi roteanti e dcu rmgni sul tavolo; il Duce che all'intervistatore 1ilfonito racconta i suoi cx,ploit:S della giornata: tanti a:vversari sbarazliati, cinque ore di equitazione, quattro di scherma, due di sonevamento rJe i, pas eggiaJa co11quattro leoni al (fuinzaglio, ecc.... F,' futta questione di maschera. Il dso viene fuori a 110/te alta, quaJ1do detersi il vi o dalla biacca del clOll'll i' diste i i 11111scoflai cciali dalla reci· la quotidiana, ,il Duce si indugia nei c;o!itari colloqui con /.a f)ropria bas- <;ezza morrùe C' fa {}rOf)ria p11stlla11i111itci. Il soclallsdmeolduce. Il signor Forsfer ::i aJJprende a1Iche che Mu solini 1101I1ra olfatto rinnegato il soci.alis1110:egli anzi lw fatto dell'ltali.a 1111 va,ule Stato socùrlista. Mussolini infatti per fare U sociolismo ha cominciato coll'accoppare i socialisti. Ma for e f'illu tre For· ster non Ira co111p!eta111emetorto: Mussolini « -ncg,~ianni dn.1Ji che pas ò 110!1le f,Jc <lei so:;i;'.lil smo siidando le lcg-,zi e pr:)dicaindo 1 di:ritci <lei prolct.ariato,, ·"accor<;e che conti11ua11do su queUa via rum arebbe mai divcnii/o ,,è ricco nei potente. Cambiò terre,w e si rnise a predicare i privilegi dei ricchi e dei iorti: otte1111equello che desiderava. I; fece il sociali. nI0 d, i padroni, dei cavifa{iç;/i. Il signor l·orster 11011 è poi tanto fe<;.\Ocome c.111J11arevrima vista. SistemInivariati. e evi(lente che ti Duce sta apvlicando in politica estera gli ·tes i sisiemi che gli portarono fortuna nella po!frica iutenw. Il campo pe-l'ò è di- ,,erso e 11011si 1>uòdire elle fi110 ad ora abbia raccolto gli stessi alfori. 011e fa è forse hl ragione ver cui - da perfetto campio11e del 1u1zio11(1/i- <;mo viù sfrenato e del/' imverialismo più lwgolare - '>i è vnrto (il servizio di Iu,a potenza estera: l' !11ghilterra. Ma i sistemi che adotta, rivc>tiamo, c:.0110 i medesimi. Dalla bomba all'arci,·ec:.covodi Milano 11el 1919, conte· zionata, spedita P i11dirizzata di suo nugno al.lo scopo tu vrovocare lo sdef!no dell'opi11io11e tmbblica co11tro i soci(tlisti, all'eccidio cli Palazzo c/'Accur io, a tutti gli episodi della guerri'.!fia dc>/ 1920-22 predisposti da fui o dai suoi d'accordo con le questure e le s1azioni dei carabù1ieri, rm meludo non s'è mai smentito: quello dell'agente provocatore. In poli.fica estera è lo stesso: elle si l.1riar7i Riccio/- ti Garibaldi, Sal.a o LapoUa nei confronti della Francia, oppure Ahmeà1.nf!u nei confronti cMla Jugoslavia, il metodo è t11variato. Ma una cosa è sp:ominare Case del Pnno!o e lavoratori inermi, altra è vrodamare e combattere delle gv0rre cm1fro eserciti e nazioni in armi. Questa è la ragione per la quale l'anno napoleonico è trascorso senza lP vittorie di Je11ae di Austerlitz e quc>sto in corso minaccia di essere più frcoicescarw dc>l precedente. E dire che Mussolini •1011lesina buona volontà nel prepa. r 1,re P provocare la guerra. S'è anche fomif() di 1m protettore alle spalle che ili permetta di far la voce grosw. A rrr>zzo di quali rinuncie e ver· !!M[Jle 1,azionnli 11011 c:;appiamo; ed a to<;to di clim' '· ~ a•1P! tal profr>tfore è sempre quPl!o del calcio di (orici... Ma è fo forza del/'ahitudirie: senza ·')/i,ni non marcia. Ieri (!l'ano i C(trabinieri, og~i l'Inghilterra. UnapiazzMa atteoatti Vienna L'amministrazfone comunale socialista di Vienna ha deciso di dare il n~ eh Giacomo Maiteotfi ad una grande piaz· za al centro del quartiere di nuove abiLazrioniche essa ha fatto costrurre Il Partito Socictlista dei Lavoratori Italiani informato della cosa, ha inma• to al C:,mpagno Seitz, sindaco di Vienna, la seguente le-ttera: «Sig. sindaco di V?enna, ViElllllil, la grande capita.le socialista'. ha dato il nome di Gnacomo Matteotti ad una piazza sita in uno dei quartieri che essa ha sa,puto creare ,per il bene del suo proletariafo, dandlo un es~pio d1 zelo ammiraibile. Questo !alto. s1gnL•r sindaco, non può lasciare indiHeren\.i 1 ,•os1ri compagni italiani. La Voslra grande capitale si.>cialisla è veramente degna del grande avvenir~ che le si preannuncia, della elevaz:one progressiva delle masse op?r~ie alla dignità umana: e<-...sa è degna di un avven.ire che sarà più brillanti? che st,t · l' la antica dominazione reale ed imperiale Ora che la città ha dimenlic:ilo gli or· rori -della guerra m-,ndiak ce.leb-ra il martire italiano d•ella lolt I i>roletari:i, additando così la via all'intesa prolct<t· da internazionale. ln queslo gesto della città <l1 Vienna, rigenerata dal sociaJism0 r. pe\ sociali smo, vi è pure una profez;a: c<:m-.: essa si è risollevata così si risolleverà l'Ila· 1ia che lavora. Sì, il vecchio canlo italico sarà ,,ero una volta ancora, ma contro l'oppres~< re interno: bastone italiano, l'/taiza non doma. Gli it.1lia.ni che han scdta I.i pr )seri• zione per essere liberi e pc• polcr cc,n• linuare a loti.are per il lor<> paese e per ,( socialismo, ricavano da questa pro· fezia una grande lezione: !a 11surrczione èei popoli da l.utte !e rovin:: e da tulle le oppressioni non può e,--.:re c.he c·pcra e.lei Prolelari:ito. Vedendo celebrare il nostro grande morto, la speranza dei sopravvissuti ~i rianima, e sentono il bisogno di ripetervi l'e.s-pre!;sionedella loro profonda gra· titudinc e cli porgervi il saluto di tutti i socialisti italiani. che sono i veri rap• p1-~!;enlantidel proletariato ilaliano, op· pressi ma non domi. Essi vi pregano di trasmettere i nostri saluli alla crtlà di Vi=a ed al suo fede!e proletariato militante. Per il Comitato Centrale del Par. filo socialista dei lavora/ori ifa. liani: Mod'ig'4ani •· La crisi ntellettuale de l'Italia d'oggi Forse è.• un po tutta l'Eurnp:1 che si Iroya in queste condizionj di de- < :idcnza inlellf'ltuale: dico decaden1a intellcllual~, perchè voglio limitanni a qncslo argomento. Ma \'i sono lan.lc altre decadenze! L'I-:uropa ha. con la guerra. soslent1lll t,no sforzo superiore, ollrcchè ali,· propri(• forz<' economiche, and11• ::lit' propri(' for/.e morali: e a.i p:1l- i piu clc•boli, quali l'llalia, que- -;I > sfor7o lw prodoilo i danni m:1gg1c·1 L 1 I f.1sci~1~10.ad <'s<'mpio. è un lale fcncmeno di dcgcnci-a.zionc politica, che è slalo possibilc> solo perc:11è le en<·1·çie morali del popolo italiano erano stra.ordinariamente depn·sse dq <• q,1<1tlro anrii cli gncrra e altri qt:allro di dopo guc1-ra inconcluclenlc (' l11rnnlluoS0. :.la io \'Oglio qni. rip.:lo. limilarmi ;i u:, rsam{: inod,cslo e brc,·c del1a lcllcral11r,1 e ckll'arte italiana del ,:,:po gnerra. E sr k concìusioni che nr trarrò saranno amarf'. non saranno prrò ingiuste. Sopra,·, i\'l' ancora qualche a\·anzo clcll'ante guerra nella lcltcralura italiana ocLienw? C1·eclo cli potei· affe1~mare di no. D'Anrrun.zio è ancora \'Ìvo. Ma nella sua \'illa di C:argnacco il poeta, che fu già illustre concon-entc del Carducci, si spegne Ira la follia e il ,·izio. L'uomo ,·iyr ancora e fors~ \'i\Tà ancora: il poela è morlo eia un p:!Zì',o. E n.11chc della sua opera passala, s7Jlenrlenle ndla l'orma. ma C{lsì n1ola cli sostanza. che cosa ri111arrà nel ft•lnro? Forse le antologie rcchern .n. no qualche sua pagina e le slo1·ic lcllcraric> lo anno,·Preranno lra i precw-sori ,d·ella de~denza elci dopo guerra. Eran già noli prima della. guerra Brocchi e Panzini. \'irgilio nrocchi. che noi socialisii amiamo come compagno. è un lrUeralo di Yalo,·e; ma la sua opera - occonc essere sereni - n.on è lalr da lasciare impronta nella sloria della lelteratura. Ollimo romanziere e no,·elliere. Virgilio Brocchi oggi è forse il migliore scrillore d'llalia solo perchè la miseria allua.lc fa apparire massimi i più modesti. E Pa.nzin.i? Panzini s"impose, nel decennio scorso, per uJ1 suo brio speciale. per un suo simpatico umorismo fatto di filosofia spicciola e di buon senso comune. Ma oggi, che n~ol fare lo scrittore del regime, egli non sa che ripetersi e di\'cnlar uggioso. sciocco, scoccia.n le. Il brillante Panzini è come morto anche. lui. Xel _l~alro - di romruizo pare più non s1 mteressa - domina Pirandello con le sue buffonale serie o ~1~ge,~.e b~e che dir si rnglia. Egli e 11 pm ev1clenlc campione della dcc·.adenza lcllerada i!alian,a alluaJe: <'cl è campione di ,·alare. Della miriade di lcllcratucoli del dopo guerra. il nome di Pirandello rimarrà e si scri,·erà di lui: Per strancz..7,a' di concezioni e di stile, emerse idla.lla lllorta gorn della povera lctleralw·a italiana del terzo decennio del secolo XX un ce1io Pirandello, siciliano. I·: /lOJJ è_ chiaro. nelle sue opere, se <'ff! voglia prc>ndere: in giro i lcllori, o 1nlt>nda ,·rramc-111<' scd\'en' cose serie . Tace, pare per sempre. ormai il poeta e noyc)licrc Pa.slonchi. Tace il poeta lkrlacchi. :--Jonscrfrono più e· ~0110 già dimenticali. Zuccoli, che a~le~o in,·enta trame per pellicole rl1 ~rnemalografo, Ojelli ddollo a far<' 11 lacc.hè del regime alla dirc:r.ione del Corriere della Sera. Grazia I leleddn. dclìn ila come J"ull ima no- , cllicra ilaliana .. \da ~egri. esaurita l ,·01111,rat~ dal fa.sci mo. Chi 1.:i1 resta·? lo mi lrO\ll imbarazzalo a far nollli. Si grid.i :llla nisi del libro. e si in,·oraHo pro,, cdimcnli da parle del go\'crno. Si stampano troppi pochi libri in llalia. si dice. :Ma che cosa ,·olei(' cli<' si stampi SC' nessuno sa sl'l'i, <'re'? Purtroppo si stampa anco1a lropJHl roba, in confronto di quella ('hC' nwril<'rchhe cli c•ssrre stampala! Qualche gio\'all<' si arrischia a bnllar fuori un roman.zo: ne saranno llscili llna ,·<'lllina qu<"sl"anno. l n disastro: non uno ha resistito alla crilic.a più benevola. E le librerie non Yend'ono, le tipografie non stampano, i teatri sono tlcsedi. Invano gli scrittori più asini lcnlano sorreggersi a vicenda, costi1 ucndosi in C:orpora7Jone Fascista. E la gio,·cnlù p1·el'crisce i rapicti s11("t:cssi drlla polilica fascista, così facile a chi nbbia un po· di faccia tosta e n<'ssuno scrupolo morale. Chi sa sei iYen' 11·0,·a un p:rne solo a inccni,;ar nelle gazze! le ciel regime i padron i d"oggi, e se non ha un.a .é:o- ~·cienza salda - ben difficile a forninrsi nei f{o,·a1li in lernpi di corrll- ;,ionc. di mist'ria, di dispotismo - fìnis~c per a::latlarsi a fa1·c il luslras<":1 rp:· in q11akhc redazione. * * * T Il generale i periodi cli tirannide e di dispotismo ha.rn10 prodotto i 1,iass'.mi c-ampioni della. lclleratura e della poesia. · Danlc 11011- fiorisce nella decadenza poliliC'a clcll'llaJia del MecLio Evo? E la servitù italian.-1 da Napoleone a Poi'la Pia non ci ha dato i Foscolo e· i Manzoni, i Leopa.rd.i e gli AJfie1~i, un esercito di scrillori immortali? . L:i. lirannide ciel secondo Impero d:edc, Ira cento al1ri eccelsi, Vietar llugo. f~o zar~:mo produ~. e Gogol, Do- , loJc\\·sck?, Gorky, Tolsloi. La tirannide fas"i~la non ha dato ancora un pcnsalorc e scrittol'c ribelle. Nessun poeta. è sorlo ancora a maledire il fascismo, a .. impre-~rc, a spingere alla lolla. (L ,·ero d1e neanche n"f's- : 1111scril!o1·c, degno di !al nome, è -·orlo ad csallarlo). C:iò è n1llrislanlc pcrchè lascia ~·u1}po1Tc·che la crisi italiana sia as- ~ai più gra\'c e profondla di una semplice c-risi di depressione inlelletluaJr. E' un YCro abisso cli meschinità cli miseria quello in cui ci troviamo'. DoY'è un Carducci che lanci le sue invelli\'e a un tiranno. dov'è un Giu- ~li rhe l'uccida con la su.a satira clo,··è un :'-iievo che, allra\'erso le su~ pagine, faccia desiderare ae1Ji imbc·lli la ,·ecchia libertà? t> ~o. ~on c'è ncl}Dl!i"C un Cavallotti o un _Rapisardi che sappiano accendere 1 cu~ri alla fedi:! e alla sperar1r za; non ce 1111 Fogazzaro che sappia, almeno. f~1· medilarc sui problemi deJ)a coscienza. :'•folla. Il vuolo sonoro delle coreografie e delle fanfare. Ah. se aveste Yisitala la XV &posizione Internazionale d'.\rle di Venezia! Le opere presenlale furono s-~arlalc nella proporzione ciel 90 per cen~o .. percl~è giu_dicale indegne di a))parire agli occJ11 del pubblico. Per alli1·ar ,·isilalori una buona metà delle 35 sale fu adibita a mostra re1rospelli rn •di artisti scomparsi da lcmpo. E.nlra,·nle nella prima sa.la e il primo rnslro gesto era di sdegno. Roba dell'altro morula! Nucti di donIle da.Ile_ca1·ni cascanti oppuse lignee, color d1 rosa o verde; paesagai in- \'Crosimili a colori più inyero~imili ancora. · I pillori moderni non conoscono nè il di ·egno nè la prospettiva. Un fanciullo eh<' per diYertimen.to spargesse alc11ni lubclli di colore sopra una laYola, non ollerrebbf' effetti <lifferenli. .\.imeno i fttlurisli. con le loro stramberir dimostrano una certa furberia: 1;011.sapendo dipingere, si fanno guardaJ·e lo slesso daì puhhlic.-0 e anzi lo prrndono hellamenle in giro. .\ VrHczia c'erano parecchi quadri futuristi daYanti ai qu.ali il pubblico si diYcrli\'a a fare delle scommeSSC'. l'no scommelleYa per esempio, che il cp1adro rappre~enla.,·a una aurora horralc. un altro una casa. 1111l.C'rzo un·offìcina. 1111qua.rio un C'anc e così ,·ia. S'an<laYa a Yedere il calalogo e si scopriva che l'autore a,·eva Yolulo darci il ritrailo c11 Benito Mussolini ... * * * ,rn l'llalia. la lerra elci suoni r dei C'anli. nonchè dei ... tenori, almeno si lirnc alla nella musica? Neppure. ~uccini è morto e ~fascagni è csaunlo perfino come operettista. Nei lealri si dà Verdi, Puccin'i, Wagner: le opere nuo\'c si contano S\Ùla punta clel'tc dita di una mano e non rC'cr- :,, gono a dicci repliche.

( I ! ,. ~l fascismo per avere un i11J10 pro- ~>no ha dovuto loglien' la musica di un.a canzonclla popolare del 1848: Carol~na. Carolina non alzar la gonnellina ... Q~el po· di musica chr si od.e è musica da canzonellc. La musica dell'Italia odierna s·è ridolla a Piedigrolla. l\h tull" i-ono d'accordo nel riconoscere c,he la musica di Piedigrolla è in grande decadenza. .r.e opere di Zandonai. Pe-d~·ollo, P1k ecc nnn sopran·i\'ono a tLna stagione. E Toscanini. il mago della bacchelta, non nuò f:1rci udire chr 11111siea di morti. '.'lei campo del pensiero fì!os.ofico, è nalurale, dw la cri~: sia ugualmente profo'."oa. 13eoed{'[to Croc.: è pur sempre 1n auge, ma non è egli vrramente - come dicono i fascisti - un sorpassato'? La sua opera rimarrà ne siamo inlesi. Ma essa, in llalia,' o?gi n.on è neppur conosciuta. Chi si occupa di fìloso~a? E pc1· chi se ne occupa, t'è la fac1lc filosofia di Gcnlilr per cui una pugnalala o una ranclellnla diviene un allo puro quand·è Yibrala da un fascista. 9t!alcuno accrnna ~-.:1 un risveglio rchg10!<:o. fo credo piuttosto ad un risveglio cli riti " corcografìc religiose. Le processioni religiose, n"lla m<'nte più semplice d('i conlarh1i s01,giogati a 1 padrnne fasdsta. asi.umo no una specie cli carollcrc di prntesta politica. Il fascismo dw si proclama lutorc della religione, non è religioso. Cerca ~frutlarc> la religione ai suoi fini. ~ome tulti i governi dispotici. ma l'ateo Mussolini <' sempre ateo. anche quando si inginocchia davanti all'ara di Santa Rosalia o della ~fadonna di ~lcnle Berieo. ' Tullo è morto e meschino. adunq11r'? ~i deve conc\11clerc che il ~enio italiano è esauslo, è fìnilo? !\niche il .,600 fu un secolo <li decadenza. ma preparò poi la grande rinascita. Non siamo che alla metà della me!à del nostro secolo e il risveglio, speriamo. verrà molto prima della sua fine. ALFA. MussolainZi·urigo Caro «Avvenire,., Permellimi di co.rre~erc una affermaziicm.e non asso1ut-amenle esat.la fa,( ta dail tuo ccd!ab::ralore ne!l isuo arl.icolo ,0Dux10, J;CJèbEcalo ne1'l'wllimo numero. Quehl'egregio com,p~o diss-2 benissimo, aHer,mando che i conscli di Musso lini noo si fidano cli faT vedere i.I lcTo p!!ldrc,ne nemmeno .... ai! ci1J1.ematag.rafo. Ma qu?JS.ta... prud:m.za si compren,de, è fr.!;U:;a, na:uraLe, ccnsegu~le, ,si giuslifica con ila Hfa congenita iin twtti i ,Lustr.:s:arp~. in lutti i servi di ogni padr-ir.e, in luUi i dis.graziati coltpiti da 'rE::n:J.re:l'.,acrenica, ossessionai!{ di per• ·.! ra :1 pc<SJlicino. Diamine, u;er quanto fa~o ressa e;.,s.."".l"uen "iice consClle, questi sa lrcip,po bene ohe la « vitsic111e1 » deLt.a f~lm « Dux no Tesa pubblica, ~OIVoaherehbe tale una maniJesta~one -di ainti.fascismo da chbligarlo a SO$pendere Ja ..... r21;11:iresen1azicnedc,po pochi mi.nubi da,1 inizio. Si ccimprende, a:dunque, Ja massima cura nel tener se.grnlo... l'arvvenimc.nto. L'avvedutezza nella <lislribu7.ione leJ?li im•:li, l'accuTaita sdezione degli invilal•:, il r:,gorc,so se,,vizio di scrvegJLi<ll!lza ll'ingresso, ecc. ecc. Ma da ,lutto questo, au·aHermare che Muss -lini è prigioniero enlro i conf-ini del suo fuluro impero, ci ccrre urn 1)':?i po'. Io, i;er esempio, ho vislo Mus~olini q.uat1.ro self·mane là proprio qui a Z•Jr\~o. Chi :·svrebbe mai pensalo; ,sòto per prendere una boccata d'ar:ia nu t-roffo allo sbocco cli una vJa sbarrato il pal:'SO da una foM,a immen,sa, ,passa.va irl c~te di carnevale, le spellacolo non ~ di mio gusto e stavo per riloimar~ sui miei passi qua!Jldo una l"isala ~ene.raJe. urla, fischi al'.ennaiti da ,grida: Musscl]iini, Musso1,i11i,mi fa 'Vollare ester.afallo. Era pro~.rio •lui, o per lo meno .... sembrava ;;roprio .Lui: !a fronte ca:lva, ,gli occhi fuori :le] l' :n,rn la, ila mascella quad.Nula e sp-:,rgente del delinquente, l'~ipello lrnce, sa:1ulare..... romana.num:e spor,gendosi h,o a me:i;zo buslo .da uno scatolone. Il s:iluto ,dura sofo un' istanle perohè quallro mai,,c<h-e.rdeal caJ)O a~ma.to di enc.Tmi C01'n.a fainno per a\>\VeJ\t.'.irsi !>U Mius solini, i'l quale prud~nlemenle si accuccia nascondendosi nello -sc:ilofone fra un nuovo scc,p,pio ,di ilari<!à ed una esiplosionc di e-pilcli ,uno rpiù graz.ioso deU·a1tro. Menilre i:I carr.ro s, allontana 1o viro spc11ger2 ancora la l-<?iSlcaon asipet:l.o spavent.a.to e ra.ssi'Curatosi ohe .i ,suoi n~mioi ncn s-i occu,pavano d~ iui, rizzarsi ,prcinlamente r:iprende:ndo l'a-s,pe-Uo lruce e minaccioso. La ISlllt.i.ra. rferoce che sinll.e<lizza la persc.na idi Muss01liini non pol~va assere rpiù indovinait.a. Come ognuno vede, non è esalto che Musso.lino. sia r,ri1 ~ioniero ~.lTo i conffoj d'ltc!li,a. .M.ussclin.i ,può aincora uscke ailfe!,t'2:ro, non fos-.s.e allro che su ~di un oa.rro oarne.valesco a soia2zo del1a foHa. mi. Biblioteca I.'.\ ,·vENLH.E. UEL L.\ VOR.\TOPJ:: Letteraapertall'onorevCoalrelDoelcroix menestrello disoccupato del regime imperiale Carissimo compagno • Un italiano•, buttato da parte come si bulla una Concedimi lo spazio setlimanaJ- buccia ?i limone spremuto; ha fallo rncnlc occupato con k tue brillanti con voi come: ha fallo con lanli ale letler~ aperle • rivolle ai sommi l1:i suoi s~rvilori: non avendo più g~rarcl11 dPll'impcro di Benito r per ),1sog110 cli ammanlarc di consenso dire, nella mia qualità di mutilato l' 11 polcrr lenulo con la forza e la di inlerprete del pensiero dei muli- ,·i,)'cnz·1. fa circ-onclarC' la ,·oslra !ali proletari, due parole all' inco- J:. r•e,na dal <knzio e clall'oblìo: vi s<?icnte.can.lastorie che, per un pugno na loll~, !a t1:ili1'iH\ ~ulla q,1:ale. pa- ~~ l~.nticch1e, à vcndulo la dignilà e 'onr~~•ian~':'"1. arnl.laste gl rnnume1mc,ipendcnza dell'associaz·onc della n \O 1 dt'l1tt1 <kl rcgunc e ,i ha fallo quale - approfìllan.do della. siluazio- ricni., are f1·a le ma"ioncltc eh" vonc anormale del nostro paese _ si lai.o ~-- /. 1 p:-ilcr ":sC't tc-r:•, tulle k è clello presidente in permanenza. kf.gi e lultc infamie vol11le dal lime che· disonora quel!" Italia per la quale nrii, autenlici mutilati e combatlcnli, ,c1f.ammo il no~tro sangue inutilmente. Quanlo amara disillusione deve aYervi recalo l'ingraliludine del padrone e l'ohlio! .\la non temete: f'oblìo non è completo: ci siamo noi - mutilati e combattenti - a rammc11larc. ~on dimenticheremo, noi, siatene pur sicuro, e il giorno non !ontano n<'l quale l'llalia vera CLe1 1 !Uti:ati, dei <·ombnllrnli e {lei lavo1a tori .:i lib('rcrù del regime dl~i ma- •.na<licri, del monarca i~bcllc e complit:r, gli aborti morali come voi 0h quanto a,·cvu ragione l'croieo (1ol1bPPi ! - paglH'1'.anno il duro :;.:olio del!' i11iame mercalo. S,\. LEl\10. Dal mio punto di ,·ista la letlera ranno a conso!idamenlo di un regiè· inhomplcta; rerso11alrnente, avrei -----====---=----==========-=====------- ben altro da dire; ma volendo 1i- ~ r~1rrc .nel niodo più c!<alto possibile 11pensiero dri compagni di svenlitra, ho fallo lacere in me il militante sot irifisla e· la lcll<'ra è uscila come lo f.pecchio fedele dc] senlimcnlo e d!rlla ,·o'onlà dei p·ù. Tuo -o - EcC'o h lettera: Onoreuole! Sanlemo. . Sono un ~nulilalo <li guerra aulcnl1co, uno d1 quelli che fu ferito in Li'incea, in comballimento. e non da un banale incidente cli retrovia <·omc voi cd ·1 vostro padrone B~nilo .\fussolini; ho diven ..e decorazioni al ,·alore. non aulo-pronoste come fecero parecchi vosti:'i com paan.oni della Cam:era delle 300 compar~: ho ~1uindi, più di voi. il diritto di par:are 10. nom.c delle villi me della guerra, poichè 10 slesso sono un.a vittima. . Vi scrivo a mezzo di questo libero f.,1or!1ale - che voi e i vostri compag!1i odialr perchè temete - pcrchè una lettera quale questa. se ve la inviassi a domicilio la ceslinei-este !ndubbiamente ,mentre a me pare 111teressanle e degna di essere conosci~l~ dai vostri complici è dagli cro1c1 camerati mutilali che ,·oi a,·ete ingannato, aulo-delegandovi un consenso che sapevate di non a\·ere. per valorizzarvi agli occhi del padrone e tiranno d'Italia, di quell'Italia per la quale noi - non voi. non il ,·ostro bieco padrone - \'Crsammo abbondantemente il nostro sanm.w per farla libera e rispettala fr; i popoli civ il i, in. quella guerra da noi comballula pcrchè ci si è dato ad inten:derc che con essa avremmo ucciso la guerra, per sempre. Rappresentaste, è vero. w1 giorno, I~ .volo~tà .e le aspirazionj di parer~ cn, mutdal1: ma queste adesioni erano date al mulilato, che credevano autentico, all'uomo che fra n.oi sorse, <'On maggior eloquenza, quale asf.crlorc dei n6slri diritti, lanlo caramente pagati. e della nostra ferma Yolontà di tulto dare perchè fos.- sero eliminale tulle Jr cause morali politiche cd economiche, alle a rin~ novare un delitto di lesa umanità e ?i le~a .civiltà, quale quello che ci ha mdehhilmente i:egnatc le carni di fratricide iedLe. Cli e faccsle voi di queste adesioni tolleci con un inganno'? Yoi amate il pubblico applauso; la ,ost~·a mola retorica - che troppo tardi c.onos-~emm.o - ha bisogno di u~1a !nbuna e, siccome questo non '"i pote, a essere dato <'he dai n.uovl padroni d'Ilnlia - da essi conqui- :~ali1 pass~i:iJ'o sul coq)o di numerosi cd ero11:·1camerali, SC'nza che da voi usci'>S<' una sola parola di protesla - non autorizzalo, portaste la nostra adesione al reoime di infamia e di ,·ioh'nza. lullo dimenticando, I u Ili rin negando. TI regime odiato si servi di noi, per il tramite vostro, per farsi forle, di fronte all"opinione mondiale dell'ades.ione di una parle ben m~rilevole. di cittadini. che non potevano aderire, che non aderirono mai. <' 1~on po.Lcrono smentin-i quando ce:-- ca.,;lc d1 barattar<' lr nostre coscienze di citladi~i e <li <'omhallenti prr uno scal)PO m qudl' • aula grigia " sorda •. presa d'a: edio dalla innun,rn·,·o',, schiera di nullità e di marionette- ,·oslrc pari. falle lcgis'alori a colpi di baslonc su!:(li aYver~ri poliliri e a forza di violenze e di delitti. Poste a tacere le drille coscienZ<, sorlt> a 1>rotcslarc contro l'infanw mercato, voi poteslc, prr un momentc, illuden·i di esse-re- diventato un @rande pcrrnnaggio: k Yostre conci on i falle di rei ori ca bolsa e di frasi fatrc ebbero !"onore ·ddl'affissioncnl'! paese. c,hc guarda,·a trasecolalo la rosi 1·a incosc;cnza: assordato dagli appiausi di folle schiave, orgoglioso del consenso del mandante in assassinii. non aveste una parola di riprovaz.ione quando eroici ed aulcrlici combattenti c,0me don l\Iinzoni cd il noslro Gaetano Pilali vcn111 ro barbara men le trucidati, anzi, in 1111a delle numerose ,·o..,lrc chiaccl1ierate ci leneslc a clichia1·ai-vi solidale con gli assa sini ! Ed ora? Chi parla più di voi, ora? Ora :I ,·ostro bi('(;o padrone vi ha Ino 1anco Ottavo Quanti dclitli e quanlr rov-inc ac- <·t,,· .nlalc in quc$li ollo anni! I:s~i noP ~.on•.)i-cn··1; :t.l altro rh ·1 <limof-!1 are omP ::i nlf'tla al ba11do delh1 ci\·iW! chi cr,'dr di mdterc un pnpoJc, f: (Jl'i clcli:i lcr1t~c. :\ia Squil'a llu/irn e· .n !a -:ia ~1bi- !u:11 ' ... , .i'i<•z1.a •·toric:1, [,: uua ccrt·, ,dl< :, 1:wi01" in 1111 n:a it1·s!o i1, ,c•;la al·a prona co'o1•na cl~l quale uor; possiamo fare a meno dli riparlare, :1lriic n<\ Jr· r,rimc· parole: Ilaliani ! Camerati ! Otto anni fa e nalo il fascismo. Vn1 lv ~apc>le; no!I i> na!o da un ~iuoc,, 1,cl1l1co o dai • /ud, cartacei , .- è na/c. Jalla parte> migliore del popolo... . Ci pcrincllano i lrllori un qualche che cenno per illustrare questi1 così dt da, parte migliore del popolo. Co1,1rePZ? mnn~lq ~oll'rin, Mu~sql·nl Presso il notaio Cam.illo Teppati dii . Torino, esiste una dichiara7lione inserita al N. 51413 del repertorio, della signora Ida Irene Dasler, fu Albino, nata a Trento e diplomata a Parigi in cure fisiche estetiche, GX amante di Mussolici la quale dichiarazione suo-na testualmente cosi: «Premetto che ho ,·,issulo maritalmente per circa due anni e cioè a cominciare dalla primavera del 1914 col sig. Benito Mussolini da cui ebbi un frigko legalmente riconosciuto dal padre e òa me dichiaranle per iscritto regolarmente all'Ufficio di Stato Civile di Milano, ed allesto che all'epoca on cui Benito Mussolini diede le d;misi:ion.i da direttore dE:ll'Avanfi!, noj ci trovammo in nislreltezze econorciche tali che avevamo progettato di andare in AmerJca in cerca di fortuna, progetto che fu poi abbandonalo. In questo perlodo di tempo io stessa per provvedere aii bisogni della nostra casa, misi a disposizione quel poco di mio che avevo. Fondato il Popalo d'Italia, la nostra condizione non mutò asi:olutamente e corJ:inuaTono a.n2ii · le noslre strettezze economiche. Quando ·irnprovvframente al ritorno da un viaggio d'el Mussolini da Ginevra, nel gennaio 1915 o nel 1914, non ricordo ora con precisione, le no-.<::trecondizioni pecunarie mutarono radicalmente ed il Mussolini dicf1Ya. di• aver molLi denari ed io stest-a ricordo dii averlo visto maneggiare molto geinaro. Avendomi il Mussolini, già piima della sua gita a Ginevra, parlato d~ una offerta di un milione da parte del personaggio [ran• cese che mi nominò, ma cli cui ho di,men. ticato il rome, a patto che il g,iomale facesf.e una campagna eccentuatissima per l'intervento dell'Italia in guerra e contro coloro che questo non volevano, io, dopo il suo viaggio a Ginevra gli chiesi se quei denari che mi faceva vegere fossero proveniznti dall"offerbi di cui mi aveva i:;aTlato; rispose che 1Yenivano dalla Francia. Mi offerse il Musso~ lini un bnillante che ,io non ho accettato. Ricordo che essen.dosi molto commentato negli ambienti socialisti di Milano il viaggio di Mussolini a Ginevra, questi se ne moi:lrava preoccupatissimo con me: «Sono rovinalo, perchè ormai se ne sono accorti!» mi diceva. Fu cosi che il Mussolini decise cli non recarsi mai più ali' estero, p-e.rchè le sue gite erano troppo notate; e si servava deil sigg. Clerici e MoTgagn.i, il Clerici per andare all'estzro, il Morgagni per cambiare i genari ed altre operazioni. Mi risulla che men.tre Cler:ci e Morgagni prima di conoscere il Mussolini di ritorno ,dal v.iaggio di Ginevra non erano in condizioni briilantis• sime, dopo vivoYano con lusso ed il Clerici, a quar.lo mi disse il Mussolini, comprò anche una villa a Varese. R=peto che il Mussolini parecchie volte ebbe a dirmi che il danaro per 11 giornale gli era dalo dalla Francia. Tale dichiarazione e.cl attes'larione sono pro.nta a ripetere .in ogni tempo e davanti a chichcsda anche sollo il vincolo del giuramento», ...e coera~pzoalitica Il programmdia Mussolaini dal Fascio nalla' nno 1919 ITALIANI! Ecco il programma na.zii.onal-2 dt un movimento sanamente italiano. Rivoluzionario, perchè antidogroati-co e antidogmati.co, fortemente innovatore, perchè antipregiudizievole. Noi poniamo la valorizzaz1one della guerra 11ivoluzionaria al di sopra di lutto e di tutti. Gli altri prol hmì: l:.urocrazia, a .r..min r.hali\.:, g.uri..,r"ci, f.cola$~ici. cclo:i:at•, ·cr.. li ,ral c,1 emo quando r"1 emo crel\td la dasse dirigerte: PCT questo Noi voi:liarr,o: Per il problema pc1ii ico: a) Suf:ragio universale a ~crut civ d1 Llsl.2.. re(cr.:i.ll., con ra11pr"!sert"-nza proporzionale vot~ cd eleggibilità per le donne. b).Il wirrimo di età p~r !!li ~ldlcri al~ basrato ai 18 anni; quello p:?r • D.!pula li al:bassafo a: 25 ann.i. c) L'aboliziore del Sen:ilt. d) La convocaz."one di una À~semblc:a Nazionab per la. ,durata. di tre .,nm, '-Il cui p1·imo c.omç-Ho 0.ia quello d. !:tab1lire la forma di cost:luzione delio Slato, e) La [onnazione di Con~igli Na-i:iona~i tccn;ci del lavoro•, <klh induslna. de-i liai:por 1 :; dell'igizne <o.:ate. delh corrunicazio!ii, ecc., eletti dal!e c >lletlivilà çrofer,sional-i o di mesliere, c ·n pc'. 1i k( .. Jalivi, e col diritto di eLg- ,:!ere un Commissario Generale con r,o• teri d; Minii:lro. Per il prol:lema sociale: Noj \Og!iamo: a) La f,o!lecita çro-mulgaz:one di una L:·gge dello Siaio che sancisca per « lutti i lavo1atcri la giorra.ta legale -ii ol· lo ore di lavoro. b) I minimi di paga. c) «La parlec~pazione dei rappresentanti dei lavoratorl al fun.z.ionamenlo tecnico dell'induslria». d) L'aflii.damento alle stesse organi,zzazion= pro!o!ari~ (che '!le siano· :leg'la moralm~nte e le~n:icamente) della gestione di ~nduslrie o $eTVi pubblici. e) La rap:xla e completa sislemazion<; d~ ferrovieri e di tutte le industrie dei trasport.:. f) Una r.ecessana modificazione del progetto d:i legge di assicuraznone sulla ir,,al.idità e sulla vecchiaia, abbassando il limite di età propo!".lo attualmente a 65 anni, a 55 anni. Per il problema militare: No; vogliamo: a) , L':dituzio.)c- di una milizia nazio• ,nale», con brevi penic,cli ;d~ it;;tru.zione e compilo esclusiva,oenle difensivo. b) La nazionalizzaz,;one di tulle le Fabbriche di Armi e cLi esplosivi. c) Una politica estera n.<11:ionaleinlei;a a valonizzare nelle compet.i1-io,ni pacifiche della civiltà, la nazione italiana nel mondo. Per il pro/;(ema finanziario: oi vogliamo: a) U= forte imposta straordinaria sul capitale a carattere progressivo, ohe abbia la forma d:i vera «espropriaznone parziale» di tutte le ricchezze. b) «li SEl(Juestro di tuttii i ben.i delle Cong~egazioni rel~gioi:e» e la abolizione di tutte le mense Vescovili, che costituiscono una enorme pass.ività per la Nazione, e un privilegio di pochi. c) La revisio-:1.edi tuUi i contratti d.i. f?rniture di guerra, ed il sequestro del185 per cento dei prol,ilti ,dii guerra. E nello stesso anno 1919. MussolJini scriveva ancora: Clùediamo la Rappresentanza proporzionale e un' A0.semblea che dica: Monarclùa o Repubblica. · o.i. diciamo fino da questo momento: Repubblica ... (MUSSOLINI - 29 marzo 1919). Mus~olclonimincaidaattuariAlprogramma · (17 aprile 1919) Il nrlmoincendio dell'" Avanti I . " );ella slrada on- è situato l'Aua11l1!. :sulla sponda. del :--/~1viglio.Yi soPt' appostali akuni solclali e carabini1•ri ;i! comando di un dcle<1alo d'i poliziu. \i giorna'c Aua11/i ! ~1011 ,·i ron,) chr clu<' 0 trr redattori rd il vecchi,, fallorino Colombo. Po~sono <'sscre poco più delle 18. quand0 arrh-a di corsa un giovane tnll1• l;·8f1•lato cd nn·crlr il fallorino rhc u.na h:rncla di male inlcnzion;1ti, annnli. virnr vc'rso l'Avanti! li wcrhio fattorino fa appena a !rn1p1\ a <."hiudC'rc la porticina. che cht i-till;, slra·la, che già si sentono dal a :-lrac:H colpi di arma da fuoco. Qt1:1=.e·1:nofa per affacciar$i. ma deve ritirar i immediatamente pcrchè i proietlili fischiano alle orecchie andando a conficcarsi nel soffìll~ e \ nelle pareli delle stanze. lntanlo il fuoco de:llc ri,·oltc-llc e· delle pistole n m•1ragl1a si fa sempre più intenso, < si alterna con colpi poderosi alla pori ir•ina cl: en I rnla, dw i briganti c•prnano ·d'i sfondare. Impro,·vi!'amentc• si od(' 1111 fracasso di vclri infranti e u11 terribile vociare di forsennali. l'hbriachi e incan:ti, gridando e spa1_-ando. i malnndrini <listrug!lono ogm rosa, rubano q11anlo puo a loro ~<'rvir<'. tentano di sca<:sinr,re la cassa/ori<'. spargono dell'alcool denaturalo che aveyano parlato con !'.è' <' appiccano il fuoco. allontanandosi come tanti Lrionfalori. .. N11I ~erraresP ((;e,uwio 1~21) - :\ Fci-rara e in tulio il Fc1Taresr comin<'iaro··o }:, b~tonalura, le rcYClvrralc contro i socinli·,ti, -:·ominciarono k dt>vastazioni e gli i11ccncli 'clic Leglir. L'eroico compagno :.vfattcolli che .:icco1Tc·,·a subito là dq,·c p:ù pyan· eni il pericolo, f11 ripetutamente fì- !-<·hi:ilo. in•·ultulo fallo q'-l!!V:> a violenti sacc:aiuo c. · \ ,oler dar qui i. nom~ di lutti i <'ompagni bastonali. o:- ·on-.,rcbbc 11110sp'lzio tropp:> lungo. .\I 19 Gcnnf o Hl21 pn gruppo di la,·or: lori fornai e inia f3f!ndirra Ho:--.<'n.. \rri\·ano i fosr·isli c cominc-ic11 n a ~,)arar<', fertwlo il compasmo Car 1o Ba1·ghctti che mi:ore tre ~<>ltin 1~lllt' dono in sel''•ilo alle· frril 1 • riportale. · Colonne di ra~e· sti i•ro1111xmo<'Oll i.loro c.amions in vari grandi e picco- !, pa"'>I elci Ferrarese, incendiano la C'de dr>lle•Leqhc a Cona. a S. M.arlino, ad .\guncllo a F~ssa11ava, a Dc'.norc, Pcc. E dappertutto baslona110 lcql1isti <' s0cialisti. sparano re- -.oh·crale che fcr·scono a dozzine i h\·oratori. \ .\firab<'llo \'iene assassinalo il c-ompagno Barbani, a Pieve di Cento i fascisti sparano rcvolv,,ratr al- !' impazzai~ e uc,.i<lono un'operaia, ro111 .\n~c:I10a: che sent~11do gli spar vuole rmcl•1udcrc k imposte. \'on c'è comune. non c'è lo.::·1lil~. che venga risparmiala. Dap1)ertntto i fas<'isli arrivano con camion, pPne- ! rano nel1e Lc>~hc, pcnl:'trano ·Mlle ras.e dei leghisli, bastonano uomm1 <' do.nnc e nv:anc. Dovr poi. nella r, az1011c .rhc• ":•i:.i ~lessi hanno provocata, viene fenlo qualche fascista, ~Jlora il loro imbestialimcnlo non ha più limiti ..... La domenica ccl il lunedì 28 e 29 ).h17o, 1' ur conlin 110 r>rcpilio di n10schetleria; ill\·adono la C.amera del La,·oro, lr case di s--c;alisti e di comuni~ti. r elisi rugaono rei in•~cndiano qu::i.nlo più nos,ono Cosi non cadono soltanto baslonali e f,..riti innumerevoli compagni, ma cadono tulle Jr Leizh". tulle le Cooperative socialiste. cadono luttc 1<' ar>1rn·nislrazioni comunali ~ocialisle. Molli. innumere\·oli compa!ltli. lavoratori clcllc fahhrichc e dei campi. hanno do, ulo cmiarare. La città di Ferrara, con·1·e lutto il Pcrrarei:e. come lutla Italia stanno ogffi sol lo il terrorismo fascista. Troppo poC'o, diranno i compagni, per carallerizwre l'opera bestialmente feroC'c ciel fa<:cismo; cì è vero rif-pondiamo, ne abbiamo S('ello co~ intenzione, fra le mioliaia dca)j epid . o t, $O 1. qualcuno cki mrno raccapricc-iant i ma che è scmpr<' più che suffìrienl<' prr aulorizzarri ad al7,are la ,·?c~ in difc!'a ciel porolo italiano nghaccamrntr ofTeso dalle canaglie del fa<>cio liltodo, e rorrcg1erc la can:wlicsra afTenna1ionr con una r,iù :1rpr0priatn chr ris"c-::rhi la verilù: ' llaliani ! Camerali! . (!llo anni fa e nato il fascismo. ì 01 lo :~~petc; 110(1 i! nate da un giuoco pol1/1co o dw ludi carlacei ,. è ~wlo dal/(( fW! .'" ~lei popolo la piil unmorule. la p111c1,,or,c>.•·la. /ri piil alla a del1nqu<'rC'. DELO. Cornunicaz,onl dalE!'saculivo a'le S 00 zfon1 del Pnrtfto PD? LA J!ANIFESTAZIONE DI PRIMO- MAGGIO Tu/li i compagni che si sentono di JJOler JJarlare nei comizi di Primo !l1agr.uo, sono invitali a darsi subito 111 ,.iota presso la Commissione Esernt,va. {.;"guale invito viene frttt,; alle Sezwru rhe a!Jl?i!:>~g11a110 di 111o1ratore. Le~ço1111111ssuEmseecutiva farà il 1;0~ 1b1le 1f soddisfare a tutte Le rie I/leste.: e µerò necessario lasciCJJ"e u~I esSJla c.uradi destinare gli orato11, r;qrecclu dei r,uali dovranno parfl.re 11! due località. GIORNALI . L'Avami! e l'Av,·cni.•rc usciranno u, nnmero speckrle, illustrati a colo- , 1. Le Seziolli ed i singoU compagni devono dare ai nostri llumeri di Primo Maggio la massima diffusione CJ_gn~iezione è tenuta a rzo,ntnare 111; nve,_1d1.tore comunicare aU' EsecutiV? il. numero del!P copie che crede d1 esitare. Infameie commed In Italia la disoccupru;ione va prendendo proporzioni allarmanti. Nelle grandi dllà, nei centri industriali, lavorano intensamenle sollanlo le fabbriche d'armi e di mllilizioni, solo chi produce islrumcnli di morir può in Jlalia guadagnare ... da \ iYrrc•. Sono adunque migliaia e migliaia di Ilaliani che soITrono letleralmente la fame. Trascorso l'inYer110 fra. i torirrnti atroci di una· miseria inenarrabile, conforlali solo dalla speranza dell'approssimarsi della prima\"C•ra che a\'rcbhe portalo. con. i lepidi ra~~i d"'i sc.!e, forse. la p.i ihilit:·1 <1· r"tar~i a 1l'eslero, di laYorare, cli guadagna1·e, cli sfamarsi. E le pralidw cominciano alTannose, insistenti: molti operai <li sla1Zìo1e· wngono ingn~If;ili in !svizzera, i --,,poma:-.lri ~1.-ssi si ocrupano di esperire le pratiche lunghe e laboriose e finalmenlc po~sono comu'licarc a1tli inlcressati c-he il contratto di la,·oro è stato loro cow·e"so, <'1 IC' ),'ln 10 olicnuio d·•1lc'. autorit~ sviz.. zcre ;J pcrmcc.so di enlrata cd i disgraziati, con un so.spiro di so'lievo, f./'11 ,ano che ulmePo fino a1 prossi- ,no aùtunno potranno gundaprnre d::i \;vc-rr· aiutare le Jorn famiglit.:, 1·isparmiarc fo1~s::-qualche ccnlinaio <li !irc> e si nutrono delle· speranze o·ù rose" r• fabbricano c.ai:telli in aria. elaborano progelli per l'avvenire• p~rchè... perchè hanno trovato fìnalmcnle chi sfrullerà la forza dcl1e loro braccia e della loro intellif!C' '17::l. '.\fa anche questa speranza rimane oref 1c delusa: non è più sufficiente che le autorità sdzzerc rilascino il permesso di enlrala, ora è più che ma· necPssario attendere che le autorità fasci!-'!e diano quello ... di u.cila. I a ara nde galera che il mnr circondo e l'alpe non può !,:CJ1,11<lc>rsi c-11" 1rr gli amici <lei fr1scio littorio: chi non ha ancora d1:mo~trata - bon Wè, mal grè - la sua ammirazione al regime cli , iokn;,a e cli del" llo, rr<'pi di fame. \'cl'a pic~ota ce;·C\hia delle mie- c01101·.~,,nz,; r>erconali mi gono noti par<'cr1)i fot f: 8 oper~i <lrlla Prodncia <1; n"' 1unn 1,:,nno oltP:rnto <=.ino dai ndmi çiorni del con·Pntc Jl'<"'.e il per111es~n di veni1·c ad occupa1·si in I~sizzera; ebbene fino ad og~i ed è> lra<=corso già quasi u•1 mese, quegli operai non <=arno ancora qua11.do e !'e le aulorilà fas"islc c-onccdcranno loro il perme~."O di ,·arear<' la frontiera. La BauQ<'na ·s<'nS"l,afl Pcrseve,·anza aYeYa' ingag~ia!i - e comp·utr 1ntte ìe pratid1e necessarie - 45 onerai che a\'rehbero don.lo cs!"cr qui ancora il 13 marz.o: nemmeno questi /.c;ono an<"ora arrival1. :\lf:-i operai cleHa pro,·incia di Como, e che i.i attendevano p:"à da setlimane, comunicano a{!li amici qui residenti che il passaporto è ~lato loro ne!!ato. I pochi fatli da me riportati non. deYono essere che un'infinitesima parle di quanto va succedendo, tanto è vero che le aulorilà svizzere vi- !-ta l'inutilità del rilascio di permessi cominciano a non prendere più in consi·d'erazione 'le domande, com' è «ucces.,<;o al capomastro Sigrisl. ·abitanle a Zurigo ,vildparchstr. 47. che aspetta i moduli e la polizza complementare già da 3 seltiman<'. fnlanl0 dalla (rl:'rman 1a arri,·ano . n-li 01rrai p1ntualmente e senw i-itnr 10. o"Clipando lt1tti j po,li clisponihili. -0Però l'uomo mandato dalla Dtvina Provviden:a per salvare l' Itolia, sla prcnde1:clo la !'Ha ennesima trasformazione e si alleggia a protettore degli opc1ai. La ·tampa del regime l'unica rhc è permessa - pagala e mantenuta per incensare il funanbolo. fa la più stomachernle delle campagne per incensare questo c~aJ"lat~i~o da fìera <' s-c=oglie inni pmdanc1 al mimo cd innalza ai setl<' cicli la nuova posa. Si I ratta niente cli nwno che di a.l/ività as~i.tjen:iali delle Conf ed<'ro:;ioni fasci si<' a favore> delle classi lavoratrici. ~iss)gllori. proprio rosi. siete pre- ({all d1 non ridere: menl1·e iu ll;llln si soffre lelleralmcnte la fame me11lrc anche quelli che lavoran~ sleni'lno krrihilt,1rnll' l,1 vita. menlrP chi troverebbe un lenjmcnlo alla sua miseria venendo a lavorare all'csicro si v~d~ c~ndan~alo alla fame percl_1è gl.1 si 1_-1~ul~ il. passa porlo. Bcn!lo i\11:s!'ohn.1, 1 1sln.onc. ha il fegato cli lanci.are l~n. mo~.1lo ai capitali Li: I cap,lal 1sl1 111lc>/11qc>nli on si occupano solianto di .salari. ma anch<' di case. scuole. ospedali. campi sportivi per i loro operai .. Così il commeddanlc recita la sua parte fra i cachinni dei venduti e le grida di maledizione della massa soff crentc e immiserita .Ma da queslo cumul~ di miserie e di s?fierenze dovrà preslo spl-igionars1 qltello spirito di riYolta che scoppierà irrefrenabile mi.

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