L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 12 marzo 1927

.. ANNO XXXl. (A. P.) ZURJGO, 12 MARZO 1927. Nwn. t 1. ---------~--------------------------- ' fELEFONO 4475 - Conto-Chèques ~- VIIl-3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA: €•• I • ai 15 la eepaa. REDAZIONE: AlVI..M.lNlSTRi\ZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: • ABBONA.MENTI PER LA SVIZZERA PER L'MNO 1926: 1 anno, lr. é.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi Lr. I.SO PER L'ESTERO: 1 anno, lr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2.50. , L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo Commi:.sione Esecutiva del P. S. l. Zurigo, Mili.tarslrasse 20 ~ UD¼.. o 2Jl'lzio di linea (largbczsa una colonna), ~o Ccnt Per réclame continuala, prezzi da oonwnirsi Rosa Luxembourg « Io morirò al mJio posto : in una batt.aiglia per le strade o in una cella di prig,ione,,. Rosa Luxembourg, in una lettera a Scf.ia Liebknechl. .\1el settimo anniversario della morte eroica noi i11tendiamo ricor _ dare di Rosa Luxembw·g più che l'agilotricc:generosa ed in lancabile, più che la ('()mbattenle. devota {ìno al sucri(ìcio, della Rivolu;;ione Sociale. Lu pensal.rice acula e profonda, la continuatrice genirtle e rigida del pen_ ~1c>rmoarxista. E' stalc dello giustamente che alla lettura delle sue opere si sente il sof_ (io r,o.<-.•c>dncle>[genio, la pulsa:,ione cr,•a;,·1ce.lo s 1ancio fecondo di ilforx stesso. A. difierenza di gran parte dei discepoli e dei commenta/or; dediti do_ po la morte del Maestro a spulcicrre le formule ed a maneggiare la doL Irina come cosa morta. Rosa Luxernburg, penetrata profondamente dello spirito del marxismo, ne applicò il mctod,, - non le frasi - ai nuovi aspeili che la società capitalistica as. sumeva nel suo sviluppo. Essa aveva compreso che la missione di chisce_. polu di Mw·x non comportava la fun- :zwnl?di chiosatore di une, nuova Bib. birt. ma l'applicazione intelligente di u11metodo di indagine e cli lolla al savi:zio della causa proletaria. Ed è perciò che le opere di Ro_sa Luxemburg a distanza di. tempo sono più vive che mai. e come quelle di. Marx e di Engels costituiscono una sorgente inesauribile di insegnamenti per le nostre attuali battaglie, per i complessi problemi che quotidiana_ mente si affacciano durante le gigan_ tesche lotte de; nostri giorni. Lo. crisi cieli'economia europa, quale noi la viviamo in questi anni, era stata d(llla J,uxemburg prevista fin dal 1897, nella sua memorabile polemica con Bernstein che per primo fuse le concezioni del riformi,smo e dell'opportunismo in un sistema, opponendolo alla teoria ed alla pratica de! mar:i:ismo. A quell'epoca Bern.stein aveva cre- <.i"utodi scoprire una attenuazione delle contraddizioni inerenti al siste_ ma capitalistico specialmente in ciò che concerne le crisi che un tempo Si abbattevano ~ulla società ogni dieci anni e che più lardi sembrarono allargare il proprio ciclo e perdere la loro intensità. Rosa Luxembiu·g rispose che que- ~toperiodo di attenua::.ione~ell~ crisi non era che una fase tranS!lorw tra due epoche ben distinte dell' evoluzione capitalistica: I'« epona ascendente • della conquista conuulsrc degli sbocchi, dell'eslemione della p1:oduzione capilaUstica rei/aterra inl1era della crea::.ioned<'lmr>rcalomondiale, ndla quale le crisi aCCOf!1Pagnano le tappe di questa estens1pn~; e l'« epoca della de,,.adc1;2:a ca1:.L_ah- !ta • in cui il mercato e de{ìn1twamenle formato e non puo più essere esteso considerevolmente. « Ma allorchè il m.ercalo mondiale sarà fissalo e non polrà più es5ere C!>teso, e conlemp::>raneamenle la produttività del larnro conLinuerà a.id attmentare senza cessa - d;ce -Rosa J.,uxemburg - la pei·icx:lica conlraddi.zione tra le forze produllive e le <lifftcoltà dello scambio, sarà portala al su.o punlo culminame •· Si può esattamente ap_pl'c~requesto ragionamento alla .s,luazwne aL tuale del capitalismo europeo nella quale vediamo con la , razionaliz~a- ::ione • <;villlpparele forze produttwe r,l loro mas.c:imogrado. Ma poiché il mercato mondiale é ben fissalo non è l'Europa che beneficia dei r:uovi sbocchi che restano da conqwslare (Cna. America del Sud). ma l'Ame_ rica de/ >- 1ord che allraversa appunto il suo quarto d'ora di floridezza ca_ pilalistica. Il capitalismo europeo è appunto arri11alo al suo periodo di declino: non può più allargare le sue f o_rz~ produtlive e si diballe in con_vulsw~1 economiche senza precedenti. La d1- ,,occupa:,ione .<;èi installala in Europa in permanen::.a e se si attenua in un paese non è che per eslende~s! ed accentuarsi in un altro. La cnst. la disoccupazione, l'utilizzazione inc_ompleto clell'upparalo della prodv:.101:~ <;ono divenuti dei r enomeni cronici ronlro i quali il capitalismo europeo I 1oteca conduce ,ma lolla disperala quanto vana. • Allorchè lo sviluppo dell' inid1 ustria raggiunge il suo punto culminante - scrive Ro a Luxemburg in un altro p1into - ed il capiLale entra sul mercato mond;ale nel pcr:odo di decadenza, la lolla sindacale diviene doppiamente difftc:le: dapprima le condizioni obbiellive 1dlel mercato p<><1gioranoper la mano d'opera, l'offerta aumentando con ritmo più celere che la doìnanda; in segttito il capitale cerca sempre più oslinatamenle di compensare le sue perdile sul me1·cato mondiale con la diminuzione del salario... L' Inghillerra ci olrre g;à una pro\·a che questa seconda fase sta per cominciare >.. E anali::.:.andola situa;:,ione privileg:·atae la mentalità borghese deL l'operaio inglese di allora, come la armonia sociale che regnava in quell'epoca in Inghilterra, cosi. contcnua: TI buon, padron'':! ed il buon organ:zzalo, il capitafo:ta corrcllo e l'operaio corretto, il hoi·ghese dal grande cuore, amico degli operai ed il proletar;o con:vertito allo spirito borghese, s.ono dei corol,lari. del1e co11,seguenze che hanno per ba e comune l'economia in_ glese nella seconda metà del XfX seC'olo: e c·oè la stabilità c·l'egemonia as.soluta dell'induslr:a ingles~ · sul mercato rnoncJ:ale •· Queste parole possono sembrare prof eUche se non pensassimo che so_ no il risullalo dell'indagine condotta con metodo r:gidamentc marxista. Nel 1897 Rosn Luxemburg intravedeva i sintomi di quella crisi inglese che nel 1926 ha condotto allo scio_ pero ingl<'seed al conflitto minera_ rio. A q1iell'eROCail proletariato inglese era ben trallato. aveva alti sa_ lari, non era percosso da crisi _di disoccupaz~one, (ìlava il più per{etto idillio con i capitali.~lie le organizz. operaie inglesi r.'fuggivano dal socia_ lismo cla.ssista e rivoluzionario. Come oggi in America. I ponte{ìci cfel revisionismo riformista vedevano in ciò la smentita del marxismo ortodosso e ne deducevano una teoria ed una pratica possibilista. collaborazio_ nista, pacifista. Rosa J,uxe1,1burg si levò contro tale errore e degenera_ zione del pensiero soc:alisfrte mostrò come la stabilità ciel sistema cao:lalistico fosse apparenle, transitoria. come la crisi, i mali. le contraddizioni mortali che sono ad esso inerenti co_ vassero sollo questa calma e prospc. rità, ed avrebbero e.,ploso ol pZù pre- <;/o. Esplo.c:eroinfalli di li a poco nella guerra eri in queslo tormentoso ciopo guerra in CLLi 11iPiomo. Ecl am_ moniva i lavora/ori a non losciars; cullare nella illusione cli poter conciliare il proprio bc>nessere, i propri migl:oramenli con la pers:sten.za del sistema capitalistico. Il periodo del declino si avvicina - diceva - e sarà un periodo cli fame. cli miser:a, cli lotte feroci che la borghesia Vi imporrà per la continuazione de/ proprio pro{ìllo. Preparnlevi alla lotta finale per la conqu:sla cielpotere po_ litico e per /'esEropriazione econo_ mica. E fu tenace sostenitrice delfo sciopero generale e della rivoluzione. Il fenomeno dell'imperialismo dei nostri giorni fu da Lei esattamente definito: • L'imperialismo é l'u!Lima tappa dello sv:iluppo storico del c;api_ laJe, è il periodo della concoi:·enza mondiale acc~ntuala e generalizzala degli Slati capitalistici intorno agli ull mi domini non cap:taJislici •· , L' ci,pansione economica del capitale nella ultima fase imperialisla è inseparabile dalla serie delle conqui- ~Lecoloniali e delle guerre mond'.iali che noi ,·i.viamo >. • Dopo aYer ccnsegnato. per quattro secoli, l'esislen~ za e la ciYiltà di lutL; i popoli non caoitalisli i.n .\s·a, Africa, America cicf. \uslra 1 :a a delile in.cessan li con- ,·uls:on i e al dcperimenLo in massa, l'cl',pansione dc] capitale precipita gli stessi popoli civili dell'Europa in hna ~Cl''<' di catastrofi di cui ik risuL talo finale non può essere che la rovina della ciYiltà o i.l passaggi.o alla produz:one socialista. Alla luce di questa concez:onc la posizione del proletariato nei con fron li dell'imper;alismo è que!la della lolla generale contro la dominazione capitalista . E parlando degli c>rroriche la clas_ 1noBianco se operaia commette nella sua lotta, scriveva: • I s.uoi errori son:o oosì gL gan.l~chi quanto la sua missfone storica. La sola esperienza stor:ca è la sua legge e la sua stl'allfa è seminala di immensi dolori e di grandi errori. Lo sc0po della sua marc:a: la s.ua cn.ian{ ipazion.c, d•pencle dalla. l'Ua aL t:tudinc ad ·11slru;rsi dai propr 1 e1To1·i. La c1asse operaia può ~-cmprc guardare la Yerità in facc·a, fosse anche la più aspra 1·equisitor·a contro cli essa, perchè la sua debolezza non è che una d,evi?zione e la lc,:,g" r·gorosa della slor.a le rende la fr.rza e le garanli!,ce la Yillor·a finale . Rosa Luxemburg immolando la sua esistenza non ha finito di sc>ru:re lo cau~r1c/c>pIro/eiar1oto. Le sue opere so1:o la migliore guida alla classe> opC'rwa nella dura, aspra lotta che do11ràancorn .\oslenc>reper /,e propria c>mancpia:,:one. Tra confinati - ,I ccnfinaili po'Liilici :i. Painlelllena. ~ono una, rvenl.ina. Fra i più noli fon. Romita, i'.'ca MaJfi, ecc. iL'on. 1Romiita, ohe è ing..gnere, «liri,ge :i ll.aivou-j delll'acquedotto rr. cos'..ru2'.Jl<Xne. Elf.li ha fa1lto veniire con &è Oa ifo~ula. 11..'on.u\faffi, che h,a ila fiigfai.a con ISè, 1può es-e.rcillare, con cerle flim:llazn.oni, ila [l),l'C fe:s,S.:tc1!1e. - Jtl comrunido de~'•a cofonia dei coal1.: Q 1Favi,gn.iotaJ è ialfida<ta a 'll.ll comrnis501:,:I:> di 1 P. S. che -per ila sua ferccia, ~i è .rr.eriJ'.aJl,ola quaùà·fica ,ciii « je.na ». I pc10'.,,cisono circa BO. Da 1no-Li vi sono Rep-1.;1,u, O.ro .Nobéru, 'l'avv. VdlP~ èa iRc.m.a e ù'on. lrnnamora1hi. Lclll. 1cbi,Li. è slato 1i'Jw,1TI.0Jme'lcl,ltiernesso dat1 domkiloo coailto ed inite.nnaslo aDl'c-~pcda1!e di Ro,m.a, sc,llo sever.iiss,-i,ma ISC'l'Vei~lc,anz,a, s~ffre aniCCII'J. e mellito ddbh forc,c:: bas'.o:na1lura su.- bila a Todi d01po 1J'a:Lle!!lato di BcJlo~na. -oTrà la farsa e la tragedia lacommemorazione del Maritoh Lunedì scorso una insolita e strana folla di uomini, donne e bambini faceva ressa. nel grigiore dell'alba, ai ca.ncell; cielcimitero di Reggio Em. I fcworalori socialisti cli Reggio e delle ville vicine non hanno volulo neanche in qw!sl'anno cl;dolore e di reazione inaudita, la. ciar /rascorrerr; l'o.nniversario del mart,'rio di Anlon;o Piccinini. senza recare sulla sua tomba il segno del ricordo e della r:concscenza. Le autorilit. di pubblica sicw·ezza, non sono giunte in tempo per comp.'ere la relata che si ripromettevano. Solo qualche ritardatario è stato sor_ preso con i {ìori rossi della fede con11me per i viali riel camposanto. Ar_ restali, sono stati condotti alla pres~n.za del Questore della città che li hu sen:::'allroproposti per il domicilio coalio. Il paterno funzionario ha anche soggiunto: • E ringraziale me se siete ancora in vita. Bastava che io mondass; i militi nazionali invece de_ gli agenti e vo; a quest'ora saresle a tener compagnia al vostro PiccinL ni ,_ , Alla {ìne de/ nostro Piccinini - ha risp'>slo un vecchio operaio del gruppo degli arrestai; - noi siamo oramai lulli preparali. Che volete che volga pfù la vita per noi nello sia/o cli umWa:.ione, di mi.'!eria e di schiavitù in cui siam ridotti! Il guaio sarà per gli allri, il giorno in cui dagli onori. dai privilegi, dalle ricche;;_ zc>del polere si dovranno rassegnare e far non la {ìne eroica cli Piccinini. ma quella infame dei rinnegali e dei lrodiiori! •. E con le parole del vecchio opera;o, candidato a1 domicilio coatto, in un ufficio di Questura, è .<;lato commemoralo o Reggio il lerzo annivc>rsariociel martirio. Il gettone di presenza Durante la campagna condolla dal f asc;smo non ancora al potere contro il parlamr>nto, il parlamentarismo ecl i clepulali. un argomento rL tornava con insi."'ten.:a: l' inclennila parlamentare. I deputali venivano dipinti sulle colonne del Popolo d'Ilalia e nelle concioni sbracale dello squadrismo come dei fannulloni loquaci rosicchianti il bilancio dello Stato. L'epiteto più comune che>Mus_ solini gellava .<:ulviso dei deputati ."Ocialisti,prima che divenisse depu_ La/o era: dliec:mil isli! Compiuta la ri,·oluzione, i fascisti non solo han fallo ressa agli sportelli della cassa della Camera per, ritirare l'indennità mensile. ma si par - la già dell' a,1mento dell' indennità stessa oramai divenuta insuf{ìciente pc>ril decoro della carica. ecc. (N. d. R. - Come si sa l'inden,nità è già stata porlala a 2 mila lire mensili). Sel {retllempo si è istituito il gettone di presenza: cento franchi a se_ d11taollre l'indC'1mitàmensile. Per rendere più numerose le sedute che da qualche tempo sono un vero squallore oltre che intellc>llualc>m.a_ leriale. Si dice>anche che si sopperirà alla nuovo spr>sa con le indennità dei deputati dichiarai; decaduti o accoppati dal fascismo. • • La maggioranza parlamentare sembra dunque che non abbia alcu_ na ripugnanza a dividersi le indennità di .lfatleolli e cl; Amendola. .lfenlre D11mini è in carcere per avc>rchie. to con eccessiva energia un supplemento di inden11ilà per il lapor0 compiuto e eia compiere. i s110imandanti Si spartiscono il corpo del reato. .\1011 é giusto: il gettone di prese11- ::a spella ancl:,.ea Dwninil I settfaessi Si racconta che all'indomani della pubblicazione del manifesto degli ex di6genli confederali, un ~uon com~ pagno nostro s; reca.sse ~n casa _di Rigola a chiedere la sme1:tit~, la ~piegazione O almeno la g1usti{ìC(!z101:e dell'alto di tradimento e di fellonia che era stato appeno. compiuto. ll signor Rigola c?n aria cli ci~co ueggente e in atteggiamento di pilonesso in funzione, avrebbe esclamalo: • Voi non capite, non potete cap're. Il gesto che noi compiamo è ve_ rnmente storico. Tutto è preveduto: una nuova èra per il proletariato italiano comincia da questa data. E se i! fascismo ce ne ha dato il mezzo, sia benedetto il fascismo ed il suo duce! •· Si racconta ancora cl1e essendosi il compagno nostro imbattuto giorni or sono, rlopo i commenti della stam: pa fascista. il discorso dli Genova ~1 Ro."soni ed il discorso dell'on. Turali, ron lo stesso Rigola. Si sia presa la briga di clomancl.argliene/e impressioni. « E' veramente inaudito! Dopo tuL le le sollecitazioni, le promesse, i complimenti che cf erano stati falti! Immagina che Mussolini ci aveva fallo sapere che aveva assolulamenle bisogno di noi, che le masse ope_- raie dovevano essere affìdate a no,, alla nostra competenza, alla nos!r~ onestà; che gli organizzatori f asc1sl! son tutti dei ladri. dei corro ili dagli ;nrlustriali. (:he la nostra presenza acconto a lui, cloueva signi{ìcare l'ini_ zio della politica d; sinistrn. la ricon.. c,liazionc>del fascismo con il pro/e_ lariato. con il socialismo. Non ab_ biamo finito cli {ìr:mare il mani{est o. che :nvece... •· Il nostro compagno, ri{erendo il colloquio. avrebbe aggiunto come il Rigola {os:.e estremamente buffo per l'aria di nume offeso e di apostolo perseguitalo che assumeva durante lo sfogo. Bisogna convenire c~e _se i. selle ci hanno {ìno r,d oggi lllcl1gnal1,ora comino,ano a {arei ridere. Perchè delle due, l'una: o sono dei uolgari mentitori ed impostori, o sono dei monumentali fessi cli cui l'uguale poche volle si vide sotto la cappa del cielo. ,lfo come Si fa o prestar fede alle proposte, alle blandizie, alle sugge_ stioni di i\.Jussolini?Ma se {ìno all'aL I r0 ieri ; signori &gola, D'Aragona. Reina. Maglione ecc., hanno con noi convenuto e constatalo che la vi/a, l'azione. il successo cli quest'uomo è tulio 1Lnintreccio di inganni, di tradimenti cli tranelli? Né s'Ùludano i selle signori di purgarsi· da/l'accusa di traditori passando per fessi: perchè o per fessaggine hanno tradito, o tradendo sono stati fessi. Non c'è scampo. H. G. Wells cosa è il fascismo (L'arficolo d,i WeNs - sc-rJMore dd lama mondiale - è sfato p1rbblicaifo in varie lingue dai giornali che h<lrmomaggior ctrcolazione nel mondo}. OREATORE O CR!EA.1'URA? Id faroiSITTJo è ti' invenzicme e 't'arma di M1U.SSolfoi,o Mussclli.ni è lia crea.tura dcl fasc;~mo? l;l fasciism:i è quafl1 co&a che m0<rrebbe se e~h ruo,iij,sse, o è imrve::e quakosa ohe aiv:reb~ avulo •la siua 1pa-rle Mtl mondo asnahe se I<'-figura emfrienle• miente te<al!l'ailedcl «duv< ncn !o,sse mai aipparsal? Non v'è c:!•1bbio (·h~. cC!l nome arlLuate e come organ·q,,_.,zione, il fascismo, da,'.Pitasua. or ii,,c .? s· ato streLtaimente con11es~t; c:m Musso,J:11,. Ma nc<nosLainle abbi~ .:,,n•;.;,nato ·1 ~uo nome e 111 suo caipu, esso h:! camhia,lo mLer,aimeniLe nalm~ d,,I suo pr:rue: <'r,parire sebt'.amini. •or s<•no. A ,en.-1 1 cor.1.tnci-ailo com.e quaù.che cosa ..-1· nu:wo i1:1 t•O .ihbamdonato, q.i.a!- si:isi pret:>!.a <l: no~i:à Que.sla realJ/'.à c!1e oJ·a ha pre$0 lll)me e or,gani,zz,azione Jle•l [asci.:::!lo e~i ;lcv:i. yb·tualmen,le illl I<ta,!ia ;1riuna d€!1:a guen:, e i'I ~uo padre spiriluai\e era D'Annu11~:u. Dc,pp •la ,guerra fu a,Ltiva cd ,armata ,cbl' 1JJTIIJ)resa .di flume moolre .i\-lusso,li,ni incor~ggia,va a,ncora le fc,'.!e a v'.llCcbeggoa·re :i ne.goz,~ e. predi1..1va « le f~rr,,vi,· .a: ferrosvieri », « d>a terra ;t; conladin: "· Ques'.,J sr,ll°,to .eh.! Musso.lini noo avev:i ~N!a,.o ma tweva sludi~.lo .aido'ttlaito ed uutc per ~•J;re ,111la -Sili; atlualle f,anoba- ~~•-cl p'ls1zione di t:ra,y-,no, a.-veva igià l'I'o- ,·at,1 es;>ressione •k'. l~r.uia ne!li1a poesia. lu!un:;l:ca d: ,Ma~jpeill Fno rda.11 912-13. I,; ncurdo ou~La robusla voce a Londra ~- qu1'che 1p 0 ranzo dl:l,la ~società di. -poe-- s:iia• mo:to tempo pri-m,a ,deh1a guerira: recit.1n urlando ~ir.t:ma:t:Mti -di '\llla viok=. 'lllllo:va; paa,kwa di rUn'Hailiia, dhe' abiurewa alt iJ)&~O e in-vocava ill futuro, eh.e esuls'JaNa aft a>ensiero del -bumU!llto ~ ddllla grUeirra, aristocra<tir.a, intollerarnle, oir~osa, 91>ietalba e so;:;otutt.o futurista. •ln quei te,mpi tMiwswlmi e.ra precisamente quel! rt.alle imd11W1cLu.-:> clit! alt g101'no d'ogig,i. à faisai,s~i ll®gredir.?bbero u.n:t bedlla oora per ridu:rll-o in En J; v,~t'.1. Eg,k era pacifn1&ta, oocia!Bsl:a. ,di estrema ,sinistra, e si er.a fa!lto una notoiri.età caipeg:gia.ndo la rwol<ba aigraria che ebbe ;n Romagna ili nome dl «set,Linnan,1 rossa,,. A.indie ncl 1919 Mussolin: r.on ~veva tiro,va.to la vera. µi.ima. del suo JY<l!rl'o.i e la ,gi.rova.ni~~v.ilcilenz,a ilai-'a.11..,d01Veva ancor.a ,scO)pri,re iil suo or;;;,.nizz.alore e ,il s-uo di.o. lil pr:iiruill.iJvoprot,:amma fascisia, ~e!lto o~ doU>o s~:•.c .a.nm è qua,s' iin.ored.i.èél1menteconlra:ld:_,C'rio ri;pel'.c :i. quelfo che i,l fascismo orc1 pr.Jolama: ere refuhb'l.ioano, ,pacifisla, <loman.d<1.va J'abc!li:,z,ione dei titoli, 1 1a !iberl,l dii stampa, 1fèutà di a.sisociazione, hber!;ì di pro,paga1rnda, il] censimento de'.le [ J.rlunc, 11a cc.n,fisca del ca1Pila1leimii:,rodull1vo, il.a so,p pressione de'bLe basnche e de),!e borse, ila cessicllle de1lOeterre ai com;;j!\i di con~acwni, ecc. ecc. 'Era cl.i fallo una nuowa 0r1a,n;zzazio-ae di .sO'cia.listi estremist,i ,aJlf .itllfuori de.ì.la Confeder<IZJione del Lav-0ro e id~hl.e .:i..llre unioni esi.slellllti. M·a !l,a, sua for:zia non si ba sa, iSulLl•s ue ti:dee bensì sulll' a.bilJi là con cui fu organizzala. Fin d.afl iprilac"pio fu me..,;sa in o:pera una coreogr.alfila p1•~lorescamenite meilo,d.r.aimmaltica 03U>aJC<! d: no1pire le ànnmaigi.aia,zn,oruaid01les-:enti.: t.'l'a ag. gJessi,,.,,a, aivrventurosa, li,-tn,giosa e impfaoaibifle, er,a i'll una ,parola ,un' immensa farsa. Ma metteva gli esuberanti fulurisLi it.alll!arniiiin uniforme e inseg,n;.tv,a loro ili isia!liwlo romano. Sv-ill!Ujplpa;va l:i. loll'a con11,r,o ii social\msli e conLro i!l pa,rtito poooilare. Acciuitfò u.na occa,sione fom.un1J•t11 ~èll!e ellez,i'()IJ1diel 1920 quando sorres'le il mi.ru!slero G-ioditlri e ne ebbe in cambi-o \,a comni1venza. J.1 fascismo fomì han.de da vi,Jlernti per i.nltliim.i!dir.e gi1i e!liebto,rl. Ebbe le armi segret.amenle, ma 0ifetbi:1a.mente e Il/a podiwa, de.bibatmeme isl'tlui:ta, lo 'lasciò ;{,aire. Qu.am:do 11'1runnodopo era divcm.uto un vero 1 pa.nti.to 11"31p1Prreserulato a!lla Camera, si ni.vablò conilro ill suo «balio» GioJaiLt,i, -hl qua!le iu ,semr.ilo cosi colJlC me:!1i1bava. fil ,proigrannm.a ]Pl1Ìlrnil~voeM già in quel t,e,mpo brulenalmenle decaidiuto e sarebbe starle! (PUre Obnler<11111.en•dteianentioalto se non 0-0 avesse conserva'to iin vita 1 la memoria ostinata ,di a!llba:gonisti COII'M .N:tl: e Sturzo. MU1ssc1lini.iin.traMVed~ la s11:1 via ,d.iretha. verso pose e 1profeissiomi eh fede che avrebbero mei~lruosotcLdis.farlLole b.ramc ,dél!lia più ene,r,g,ca e ~vveniturosa pa,rte deillla gLovenltù irt.atliama Egli, emer. geva in una f~gw,a dr,ammailiJoa che D'A=unziio ,a,v.rebbe IJ>Obultosarjtveire per lu~ quindici anni fa: la figura del del magn'llfico e senza 1S011U1pcl~ Satlvatcre e Ricost11u:t.lorn d'U!ll'tlt,aika eroica. IFaino rall 1919 e~i a,veva ,a,mo,çe~i-'a.to edile iildee ,e,sbre,misl.e ,de!J.sc-cia:Ji,;,mo; sdllan!ho con lla oa.:iuLa dii Gaclw!,u egih si schiero definilitVaJ111e:nte coli ,pal:nolbs.mo, LI r..az.iorna11ismo, d' cirlcidoss.ia reli1gios:a e iii consell"Vatc.rfa;imo. li-o 111-0n fo a.cc~ei di scallilr,o C<llccJo {Pe.n,onage peir q.u-esto cannb:i,.:memito di dironil,e. Par-e s.i•a stf''lo gu:id 1 allo <la!l rpron le i.slinlt, che ha IJ'aLLore dern~cigo =Lo 1per que'.1]0 ohe « ;prem.- de ii ipubl,,liiico1», am.zicllè da un inLdlilige111terll!,gionamento. Si gettitò c~ con lu,LLe ll-e is.ue rJiso-rse neil mqvianen Lo ricliiesto dailla roazio-ne 1TomaJnlica. Le forze d1 ques,ta reazfon.e erano iinoaipa,ciJ dli pl'adiurre U'll'OO"garniizzazroJJequall1S.:atsi/,ma era-no iprre!paraile ad una devozione me- !od.raimmail!ca. N-0tn •&vev~o Oau>J ®Cethrelto !Ull vecchio ,poei,a, •dJ: aibitiudw letterari.e, sfoirtunatamenLe •p.r'JVo idi chriiome e iun 1P0 1 e.saulsto pe-r 1Jeifu,tiiohe ,del/1',a-viaù•ooe e di lfj,ume: esse i101Vooa,v.a1110 wn ero~ nel IJ)ieno 'Vtligore•de!li!la vili.a. L'-crga.- nwza,z,i,one faisciisba, collile 1Piocoile modifiqa Zli<>lllli. neicessarie 1p0r caru::eillliare cilf pro-- g_rannma o.rilg:i.nainilo, -0ffiri raidesse Ji':imqu,a- ,dr,ameruto; .Mussollini erw già pronto a. fa.risi im1amzi per ll'•ZJ_plpreselnlbare ila paaite di catpo. (e onltnua ). Il fascismo italiano • ,lstedaun con11nater1 francese « L'Jtalìe fasciste ou l'autre dan_ ger • di Ludovic N~eau, è il -mù recente ,d'ei molteplici lavori cfie• la cu~1tura francese ha in quesli ultimi· te1T1ipdiedicato al fenomeno fascista. M. Nattdea.u è m1 eccellente bor- ~ese fran1~rese,d'opinioni reazionaLe, c.he professa un sacro orrore per il bolscevismo (ha scritto al'lthe un Libro suJ • terrore russo • .. da far ~rizzare i ca.pelli a.i borghesi di tutto 11 mon,ldo,) e ohe vede nel fascismo j_ taliano u.n pericolo esterno parlie<r larmenle grave per la Francia. Egli pretende di ncmJ essere un ammiratore del fascismo, ma di voler giudicare il fenpmeno imparzial_ mente, e suJla scorta di tale SoeKllicente imparzialità ·egli cerca di salvare la capra. del suo J¾}tr':ottismo f.r'allcese mi.nactciato dal vicino imperia,. lismo fascista italfano, con i. ca.voli della mal repress·a S'lla simpatia per la restaurazione dell'ordine borghese che il fascismo ha introdotto in· Jtalfa. Per noi francesi - egli diee ad un ceti.o punto - in mezzo a. questo tohubohu (del fascismo ilaLlano) ciò che in.teres~ sono le mi1·e dell'Italia al di là delle sue frontiere •. - E più ollre: « Dopo Lulto è l'avveruire c:.hegiudicherà il fas.é,ismo; egli avrà del • genrio • se riu~cirà · verrà cons:deralo una • mascherala > se faJ}i_ rà •· . Come conldus~one è poco coraggiosa, per la verità! Ci~ che ~stilttisce il J)Tegio di que_ slo l1hro e la doicumenlazione ampia e p,recisa sulla polieica i.n:Lerna, estera. finanziaria e mHilare del fascismo. . • ~n mia f~de e _coscienza - egli d.ich1ai? - m: !La.l,1a,lttlto Si predis~ne m 9uesto momento nella preY1s1on.ed1 una grainde guerra per l'aruto Hl32 •· E _la preparamone economica, militare, spirituale alla guer_ ra., del fasciS1mo baJza evidente o.alle pa.gi11edocumentarie del Naudeau. Ciò invece che m.a.nca in. questo IL bro - e noni poteva es.serC:i \data la mentalil.a dell'aut~:re - è lo studio e l'esame del faS1CJiS11c1o1n0siderato come fenomeno dell'acuLizzarsi della lolla delle classi, come prodoU.o della borghesia sp:inla a crears,i al disopra dello Stalo degli OrO'arui&mi particola1•i di cui l'obbietti~o è di spezzare con la forza la resistenza della classe operaia. L'autore scivolai s,u questo lato 1dlel proble1:na. Di fronte a.gli orrori dello squadns-mo fascisla si direbbe ohe il • 1audeau sia slraz.ialo dall'inceirleZza tra la sua camicia che è bia1J1ca, ma che diverrebbe nera, se b.iisognas.. se, per la paura dei rossi, cd i s.uoi. pantaloni ch'egli intende continluare a portar tricolori .

CORRIERE PARIGINO (Pubblichiamo in questa numero la fine della « Protesta di undici· comunisti contro l'lindirizzo ed i metodi del Partito » che nello scorso numero non abbiamo potuto pubblicare per mancanza di.spazio}. Jl Vartito ed i Sindacati « Questi metodu burocrat~ci hanno le loro nipercussioni sulla politica de.I Partito nei con.fronti delle masse sia organ'zzate che d.fr.organiz.zate. \C non può es!:ere al trjmenti. La burocrazia ha èli- · strutti· i legalllti che debbono esistere ira ~i o_rga~ e l'insieme del partito: a mag. ~or rag.ione essa rende impossibile lutti li contatti effettiv.i con le masse. « La politica smdacale del Partito si esprime solamente nei suQi rapporl.i con la C. G. T. U. (La Co11federatione Ger.erale del Lavoro Unitaria, aire li a e cor:lrollata dai LOmurtisli, i quali nel !ore ultimo Congresso di Lilla hanno deciso che tanfo i partito che la C. G. T. U. abbiano gli ste~si a·irigeriti - N. cl. C.). In esr-it ha trapiantato ~li stes$i metodi moocanioi ed autoritari che regolano la sua vita interna. La Direzione unica « tanto vantata ha fallo della C. G. T. U. un nnn~o del Parwlo. Questa direz.i-0ne un;.ca è una sfida al buon senso ed un ostacolo all'tµlilà sindacale. Mentre nel. nostro Partito. non sii fa che parlare del «Sindacalismo di masse» si favori.$ce in fatto .i.i sindacalismo cLisetta u:i-terdioenc:!opraticamente l'ingresso nei smdacati a chiunque non sia almeno, simpatizzante del Parbito. « Naturalmente la poLllica del Partjto nei riguardi èJelLemasse coinc.i.de con la sua politica interna e con la sua politica s:ndacale. Una cattiva poliLlca sindacale Jnterdice ogni accesso presso lti m.asse. Data la sHuarione obbiettiva estremamente favorevole, l'influenza del partito sulle masse è più che insuHi• criente. "· La democra., la operala « Se noi abbiamo esamina la La situaz.ione senza .indulgenza è percllè vogliamo apport.a.rr,i un rimedio. Questo rimedio noi lo v:-dfamo ~n un cambiamento alla ba.se d~ Parti.io. Senza abolire l'attuale organizzazione di « cellule», è po,s$:bile rinnovare j[ Partito con Ja pratica della democraiJl.a operaia all'int~rno del Partito stesso. « Il male profondo ohe imperversa da anni non sarà cancellato d'un colpo o con un sèmplice cambiamento di dirigenti, ma solamente la lùnga pratica d\i un nuovo metodo di vita ,interna lo guarirà. « La dem0crazia operaia implica per i comunisti la Ebertà dii esaminare e di diiscut~re apertamente le prmcipali questioni della vita de,l Partito, come implica l'eleggibilità dei Funzionari e dai C-0rnibtto dai! basso in alto». li manifesto continua suggerendo i mezzi pratici per l'attuazione della democrazja operaia in seno al Partito. Il Partito e l'I oternnzionale « Se la crisi ha preso una tale ampiez... za e gravità la ccipa è dell'Internaziona. le. E' l'Inl.ernaziona 1 2 che ha inslaLlato al pota.re di un partito che non li aveva in alcun modo des;_gnati, gli uom~ni che attualmente din:gono la Sezione Francese. E' l'Internazionale che la coperto con la sua autorità i loro errori ed i loro peggior:i fbagli. arrivando perfino a gabellarli per success·. I di.rigenLl del nostro Partilo non sono stati scelti in ragione della loro capacità ma a causa della loro doci1.ità nei confront; della cr~si del Partilo russo che si prolung:i da oltre tre ·anni. Sollo questo aspetto la crisi del Partilo francese è legata alla crisj del Partito russo la quale pesa su tutte le sez-ioni. deLl'Internazjonale ». Una risposta che è un ricono• sci mento. Come l'Esecutivo del Partito Comunista ha accolto la protesta? Pubblicando sul " Cahi.ers d'u Bolchevisme » una ri- . sposta d!i cui ecco i frammenti essenz,:ali: • « La destra no.n fa che ingrossare dei fatti per servirsene ai fini della propria politica .... Essa approfitta delle cLiJficoltà che il periodo di disoccupa.izone arrecherà al Partito per tentare di volger· le contro la Direzione a profitto &i suOi scopi. « Le critiche della ·destra coinc.idono con quelle del gruppo di espwsi che fa capo alla rivista « La Révolution Proletarienne ». A questo proposito « sappiamo che tra i firmatari della lettera sono tre compagni ohe dopo il Congresso di Ltllla si sono abboccati con l'espulso Soq-,arine, Essi saranno chiamati dinanzi alla Commissione di controL!o per rispondere del loro gesto d'ind;sciplina "· « Il Partito come tutta l'Internazionale è basato su.l criterio del centralismo democratico e rifiuta la « democrazia operai.a ». La lettera va interpretata come un atto d:i attività frazrionista ». Come si vede la risposta ... non r;spon- ,d.e. E' piuttosto un riconoscimento dei fatti che formano l'oggetto della protesta. Dopo il Partito russo e quello tedeooo, è il Partilo francese ad e~.sere attinl-0 dai mali inerenti ai metodi ed alla taittiqa d€ilL'ìlnlernazionale Comunista. Metodi e tattica contro cui ins<>rse il noslro Partito fin dal 1921, prev.ed'endo le conseguenze a cui avrebbero condotto iii movimento proletario rivoluzionario. Fino a quando l'Internazionale Comwusta e le sue Se.2Jioni. insisteranno nel « Centrd>'.ismo democratJ.co ,. e neUd « bolscevizzazione » che s-tan d:tndo cos: meravigliosi frutw? * * * Se Parigi. ha perdmo molti P1·imati, conserva invece brillantemente quello dell'arte drammatica. Non c·è serata pa.rif;ina che non abò;a la sua novità teatrale; non c'è scuola e tendenza artistica, in tale campo, che non trqvi a Parig,i, fedeli e sostenitori. Si può dire aP.:z..cihe i i;roblemi della v.ita, di polil.!- ca e di morale, prima ancora che nelle aseemble-:: e sui giornaJ'.i vengono qw.., dibattuti 5u[le scene de! teatro. Sere sono il pubblico ha ascoltato con iotere:;sse, alle « Folies ·nramatiques ,. un lavoro che ha pe-r sfondo !a vita, 1 dolori, le asp.irarionJ del proletariato. « Le Deraillemenf du T. P. 33 » è il più recente dramma di Pierre Hamp cll2 ha g;ià al suo attivo altri lavori improntati all'amb:ente proletario. Lo svol~iuento del dramma non è in· tessuto di forti passioni nè di complicali avvenimenti. E' piuttos,lo uno studjo in quattro quadni d.ei dirigenti e dei lavoratori di una grande Enea ferroviaria, i.ntorno a<l un episodio semplice .e comuné; uom.iru ùn azione durante ,il quotidiano lavoro c.he paf.sano e partono: J direttore ed il vice dfreltore della Compagnia del Nord-Est; un brasseur d'alfari; un prete che fa del sindacaLlsmo cristiano; i.I capo-stazione, un ispettore, un cantoniere; e, in primo piano, due 6gw·e: il macchinista Nérette, d.apptima retro=.so per essersi. rifiutato d:ì parti re con una macchina guasta ed in seguito arrestalo quale responsabile di un deragliamento dovuto al cattivo stato della strada ferrala, e Gtivre, un impiegato irreprensibile che ha la sola colpa di essere un si.ndacalista mrJitante ed attivo e che perciò si vede• dapprima relegato in una stazione =on.da.n:a e quind:i rEf/Ocato. L'intreccio è tutto qui. Il lavoro é condotto abilmente e le scene commo• venti. Bella sopratutto la scena del se· condo atto durante la quale il vec.c.h:o cantoni.ere espone le sue inqu:i.et.ud.i!ni e prega di far rallentare l'espresso: nello stesso ~stante passa come un uragano il T. P. 33, guidato da Nérette. Il cantoniere, ansia-so, tende l'orecchio al rumore che s'allontana; abttuato alla strada ferrata egli sente risuonare l'aria, vibrare le rot~e, fremere i f-i.he percepire che il convogli.o sobbalza. Un silenzio tragico, poi lo squillo di una soneria vicina: jJ «rapide» ha deragliato! Superba anche la scena dell'interrogator.io. Con li due personaggi dii Nérette e di Givre l'autore ha voluto presentarci due tipi diveni di militanti. dell' organizza· zione o.i:,eraia. G,ivre che pensa sempre alla lotta di classe e che ha una vera fede nel f.indacato. Dopo la catastrofe, il rracchinisla accusalo di eccesso di v<:- locità viene arrestato. Ancora una volta sarà il dipendente che pagherà la colpa dei wper;ori! M.a Givre che conduce senza respiro nel giornab «La strada [errata» degli aspri attacchi contro la Compagnia, inizia la campagna in favore del compagno co'pilo: si slraipperà il macchinista dal carcere, il Sindacato lo porrà sollo la propria protezione e si scatenerà una émponente agilazjone. M.a Nérette rifiuta. Egli non si preoccupa della !olla di classe. EgJ; vuole il proprio ·dir'lto, nulla altro del suo per· sonale diri.tto, e crede di poterlo ottenere dalla Compagnia. L'amore del mesbiere, del re$lO, lo tiene. Il licenziam<t1to sarebbe la sua morte. «Che egU accetti la sua sorte: - dice il chlrcltore - un anno di prigione con la cond.ì,zionale e la retrocessione di un grado nella carriera; ma noi formiamo m;a grande famig[Ja; la Compagr:ia è una madre per i suoi figli; egli quindi. risalirà presto sulla sua macchina e const?r· • vando la sua posizione, sposerà presto colei che ama». Nérette si pi(ega. Givre è revocalo. Bisogna med.ilare su questo epilogo. Certo esso non è tale da ra1llegrarci: è la scon:f.i-tta dei lavoratori. Taluno può trovarlo anche deprimente. Io lo lrqfo invece meno banale ili qualunque ailtrò. Una villoria degli operaii sarebbe sembrata meno ver<>-."-Ìmiletr,oppo voluta. .Pierre Hamp è rimasto invece nella realtà. Aggiungete anche che un tale epilogo ci preserva da og)).Ì eccesso di f,iducia ìacilona. Ci fa sentire quali lotte bisognerà sostenere e contro quali terribili f.orze bisognerà combattere. La speranza nell'avvenire rimane: si i11travvede il giorno in cui ila vittoria muterà camp-0; ma a patto che c•iascuno dei combattenti veda più jn allo del proprio egoismo, asswna una p'Ù netta :;oscienza degli interessi di classe. Givre ha ragione contro Néretle. Q,.iesta è la morale del dramma applaudito alle «Folr.es Dramatigues». Una geni.aie e simpatica iniziativa è stata presa dai membri del Partito Laburisla inglese residente a Panigi: la creaz:ione -di una rivista socialista anglJfrancese allo SCC!J)O di slriingere maggiormente i legami spirituali e per una ::ùù I 1otecaGino Bianco L'AVVENIRE DEL LA VORATORl~ completa reciproca conoscenza dei due mcrrirnenti. The Green Lea! - il fogili.o verde - è il titolo della nuova Rivista che reca articoli in inglese e in francese e le traduzioni reciproche. II secondo nwnero conteneva degli ar· bcoli di Bracke, Marion Philips, una militante del laburismo femministe cLi Aleid.e Ehray, di CrolTliP (segretari.0 1 dell'Unione dei Ferrovieri). ecc. Ecco :11lcuniperiocLi della d.ichiarazione con cui la RiVLSta ha iniziato le sue pubblicazioni: «Nwla è più utile per lo sviluppo de'l soo:a.h:smo che il contatto intimo degli operai soci.a.listi dei diversi. paesi d·Europa. «La cono,.cenza dei melodi diversi impiega~J dai socialisti nelle rispettive nazioni viene in tal modo diifusa dovunque Ìf.truendo ed aiulanc!o gli allri: è infatti utilisf.imo $empre conoscere le notizie fresche sui nw!teplici sviluppi sussid;ari che il temperamento d: o:a.cun popolo apporta nc.'Cossariamenie al movimento gt.--nerale stesso~. Una'micdoell'Italia Q_u~l. pr~f. Gon.zaguc dc Rcynold dcll l n1vcrstl1! di Berna, rappresentante per la Svizzera nella Cornmis- '> .onc .intcrnazionalc delJa coopcrazwne mlcllclluak che si profonde e sprofonda. nel leccare le scarpe al du::.:c della malavita in c.arn?c:a nera, sol J~er~hè è s!ato inxitato (o s. è fallo .n, ilare) a lcnerc a\cune conferenze ::ùt'Cniwrsilà 1d 1 Roma - è di Ll!la inaudita sfacc.'ataggine qu.ando,.m .w1 a lettera di r·sposla 'al dello .~nv1lo, ~ sollecitalo im·:to, si di_ c.htara am co fedele e sin.cero dell'Ilia (e fìn qui 11ientc dr male) ma anche • ammiratore del gran.de uomo che ne regge i destini il cui inleruen. lo ha salu_atol'Europa compresa anche la Sv·::.zeraria una spauenleuole ca~aslrofe che nessun europeo, chiunque esso sin dourebbe dimen licarc •. (teslua.le). - :\l professore in parola, per cruanlo _professore, s: VQd<!bene, e ad oc- .ch10_n'udo, 1ahe la prospelliva di Lro- ,·ars1 a ccu1c onarc in un'Aula della Uni,·ersilà di Romo, gli ha · fallo perdere il ben dcli' intellello e trova che l'Etu·opa compresa la Svizzera è slata salvata da quel Mussolin: che pu: s-alvando l'Europa ha geL lato l'Jlal1a, di cui il $.mnominalo prof. si drchiara • fedele e s.:ncero amico• (dagli amlci mi !fu.ardi Iddio ...) n.cl più nf'ro e!dl ~-rendo dei baratri ,da dove non e.crio il sig. prof. Gonzague de neynold con tulle le sue ~hrcdolalurc cd incos.cienli affer_ rnaz1oni polrà trarre in sah·o. ~I si.g. prof., ra.pprescnlanle ·della Svizzera nclh Comrn·ss:one ·ntern. della roopcraz:onc inlel1 cllualc a mio rrrdcre dorrniya quando, :1ucl grande uomo, di cui ne è l'a.mm.ratcrc, ordinaYa le d:0\·as1az· oni cd il sarchl'f'.".(o d ben alL1·c fìorenli :::.oopcraf. ,·e, clic erano slale me~.sc su da gc:ccP di c;an:g-uc e di sudore di po_ ,· 0 r la,·oralo:·. che, con ciò. a,·cya11'.) _credulo cli cmanc;parsi dal vampi~·tsmo del capila! isla m ·crorcfalo e m crocardiaco. Il sig. prnfcssòrr, dal nome reboante, forse è assolti la.men LP d·.1 uno di quanto, da ben e nquc anni à ·questa. pa:Lc, sla succedendo :n qucll'L !alla d1 cui egli sii cJ"chiara am·:co fedele e s111cero(. .. via costa con li alPerò è dc/oroso e straziante il pensare che, 111cnlrc un popolo nob,Jc. generoso e labor os.o, come è quello flal:ano, si diballc sollo il tallone ferralo cli un l,nu1.llo maledcllo ci ~ia della _gcnL.c ;nconsc.a.mcnle gonlta d. cff11ncn onori che renda omagg:o aJ tiranno, spul, tulta la sfacciata mesch·n:tà dcUa propria anima su dii soffre ~cn.za nemmeno polcr piange1·c. E questo è l ca;:,0 del prof. Gonza_ f'_uc dc Hcynold che parla di essere slalo salvalo da una spavenlc,·ole calaslrofc mentre che lu; s-Les.so, 11 sig. professore, è wia catastrofe inlel le ltualc. F. L. Scherzando ...suslerio IL CONVEGNO.... DEI GERARCHI ! Per grazia di Dio, e volontà de-1Duce J\la1gn:iJico,~n quesli gicrni si è ri:ipe-rt.a la camna dci Gc•ra1·chj in lbli:i! Ciò lo si dC1Yea'1la ,!ibc.r:i,lilàd; Mu0 soi:u, che: a s-uo leT1po ne avrebbe potuto off~livarr:i.(!".le farne un \;i va.eco... ed a quesl" c·r~, sarebbe cl:ve~u!a una C-:nlina m;'!,dare.... if_v,ce c-:;;gi si ch.iarr:.i ancora Cam-::n dei Ge-ra,rd1i. U cc :rlllni::.a.~odei fc·g1!.di 'crdine dicono che .l'au.la, e Je Lriibune e.rano sc:iusamor.le ·pcipc-la.te, ciò YuoJ di.re d2'"',,e.r.t.e.. Di:e ,gerarchi han.no commemorato due sc:1.alc,ri morti, mentre da centinaia di bvch: -deseriLl deil,l'au1a, la vo~ del popdo ital!.i.am.otaceva ... Si avrebbe,ro IJ)Clulo svo!,gere i.,.'.e.rroga.zioni ed inlerpeiè=ze ri:gu.ardo a.U'ull.:mo a.lit.e.nlaLoal Duce ccanm~so dai! gic,v,i,n;:,ltofascista, :il qua,le po.i -in oma,ggio ama <l:scilpl.ina rnnn.e dai suoi a,m.i:;.t squamtato! Le ma,;-e l.:ngue d:ic.ono ohe s:: il giovinetto veniva regolarmente arrestale ed inler,r-crgato ,pc~vano v=i-r fuon ncrrni.di al!Lri fa.sci'2.liwp!,:-cati neiLl'altenlato, e p<!'r.ciòforse.... i corrp.J:iai ,stess1 eb:;ero IPrem\ll"a a soppriimePlo pr:ma di esse-re r.•nterrogat.o; ma j,l Duce maignific;:i non ebbe U'aiutorità di ~rr1pedire ~l linc.i::1ggiIo E m.c,n è resa foole farsi obbcdiire <liaci selvruggi m::,clerni... ma •iJGov,e-rno dei geirarohi nc·n 'Poteva .r.i.s.pondeue a~li ~ntenpe1Llia.n..l.i 1p?irohè questi erano assenti, la ma,ggior parle dJi questi de'P'uba'l.i sono s<laiti ~lll'V~alai ,l domi.ci:1-iocoat· lo, .i.lùbriin gaflera, aix.uni a1l confJ!lo, ed a•ltr.i avevain,o fa-Uo aippena in tem,po a varcare la front;era! E si ca,pisce dopo tutto, queste barbe di Turati, Modiglian1i, Ton~Tulo, ecc., r31P'{lTe,:;erulavanola decadenza del~la razza, e <La'Vatrl1oj n.ervii dc.I n1CJ1dennoCesare non A.u,ruslo da Prec!app,io, iil qua[e ha 1pwvv:duto 0 alla loro SCOJnij:IM"Sl-1 ! Epp,oi, quei ,de-pwlati SC\AJ>ressicon i !ero lurngln ci,scon,i davano af.1laCan:nua l';:.pparenza di voler disout0re g,Liatti de!l ~o!Vwno ,JJffilpena,[ee, le lieg,gi da alPlpllic.1re nel paese ..... ; eppoi si permettevano spes,;o cli acc-cnnare ail 11-0ircoo'lilega Mattec,t:r .. ed 2.ltr' si.m~li infcmLunl delil' :..mpo1o Ccsl s: <:: i: ravveduto ad el!iminare c1gpj incoa1veniente. Non c'i: ::;!alJ. d1scus-siccne; la 1più importante è 5ta,1ail'autoriz:z.a:z.ionea 'J>IOCCdeire crml~" alcun: digniil.airi fascisti imi:u'.a·ti -li alt: di dc:lirquenza, èppoi si è sottoposto all'approvazione dei gerarchi iii f:i5c•c• de: c'ccr~li che ill Duce M.wgni.. fico si è de!!nafo di convertire ~n ,let1<1e ciò che è st:1to ìatto senza bisogno ';;h~ qt,<:'.t':.;i,t ,,,,_. 1'.u:a ai Ca=rt:ino ricorresse al~' su 'Pe-ri~ < !ettriche deHa c:imera i.m!J)€>r:ale! lri cani ...). Il profrssorc non sa forse che ;l Dall'isola di Lampedusa ~or fiore degli inlcllclluali d'Italia è " Voi siete i nostri ostaggi l ,, '':-.galera al domicilio coallo e in e- Provocaxionl, violenze e mesi sil10 e, che, ultiinamcnlc, al prof. l\illonio Dc Vili-Dc Marco, Yeéchio di ceHolare d1 ollrc 70 an.ni, cx deputalo al par- Tc,~liamo daùl'AvOJ1fi ! !~mento e sctcnzialo di fama mo11.- Dcli' Isola cli Lampedusa, febf>r. 1927. d•alc è ~o-ccala la sorlc d·t ,·cde1· 0 .···1 L1·a_ "i'' ··1·· I d L d , • 1\<.JL .:.se•a ~ t•mp.· u,~a siamo circa 350 scralo e rinchiuso a Regina Coeli, deporta•li. Il nome de11' isola viene dai! so o per aver espresso il pens:cro s..uo grngo e si.gn.ific:i: « fscll.a, dd dc1bre ,,. 111/. presenza cli qualche prezzolala PurLrq~1po la rea/ltà corrjspc,nde al nospia di Mussolini. me!. .. Noi dormjrumo !lu do.l,le la-.·01lc i:2nE' .bcne che il sig. prof. Gonzaguc za a'Vere a nos~r.:i di®pc,s.izione neanche ~appia (fors~. ~ senza forse lo sa) che un !letto. Alile 16.30 :li c,gni giorno b.isctl prof.. De \ tl1-De Marco è per l'ap- gna riunini; a•:1le 18 vCJ1.iamù :i1nchiusi punto illustre cd esimio professore fino rul mall:iino a,:r.e scttoe. Dur,rn:c la cli quella l·nivcrsità cli Roma in cui gic1rnala non ,po,,,siamo alllonian«rci piÌI il rappresc.n la.n le del la Svizzera ncL d.i 200 melri dai'il:i prigione. 8:is,ta la mela Commiss;onc inlcrnazionale per noma ~nlrazic.:ie por e.sscre concl:innati la cooperazione mlcllellualc e.on sa- ad a1l,meno tre giorni di celih. Sidm? sorlcmcle~ch.i e lcccalure cli scarpe si è V€1~1.ialdi,aUa .m:IJ.iz.).f:ai scista. l! lenente fallo u1v1larc a concionarc e nalu- che comrunda .J' :i.so!,a cl fa sccven',"!dei diralmcnlc a _bt·uciare anche incenso sccrsi di questo genere: « Voi siete : nosollo le na1-:cr brigantesche ed oscc. sfri ostaggi. ,Basterebbe iii mil!lJim.oaU.ecnn.c del duce della mala,-;La in. ca.micia Lato ,pe,r sgozzarvj come cani ... » - • ,, L:i nera. m·,gnanimilà ·de.I Duce è 1nconcepib1k Ilo piglialo a.d esempio il caso del- Un 1po' di bc1mb-ee si fare.b.be fù.11;t:i c<m l'on. Dc ViU-De MaifC!O come avrei voi"· polulo piglia.re quello dcll'i]luslrc « 11.."a,Hrasett.imana siamo stati viLlime di una prO'Vo-c.azione in se-(ru.itoaLla :1~aJe la n-osl.i·a pri,gLc,ne è stata o ruvasa da:i m !liti faiscisli ~ dal c~rJbinieri con ile baic•netle in CJ.n,n:i.M.c,lt; dei ncstn. cwnGuglielmo Fcrrcro - al quale s,i 11ega .il permesso cli recarsi propr:o in Isv,zzera per Lcn:erc alcune conferenze all'uniYcrsità di Ginevra - e di tanti e lanli non a.pparlcncnli al pagni •se-no sla.'i cca,pil.i e fe.r·li; un,a nnParlilo Soc::a\isla giacchè degli in- ti.na sono ~n ce'h 1r,0r 30 giorni. ATTlrisolcllcl.luali soc.ial,sli n.on è il caso di ro stati ~1nviat: al rr,_!mf e ce:L~ulaie per parlare Psscndo slali sislcmalica- se.i m-:-si ». mefl'lc privali, non solo dei mezzi di rsislenz.a. ( con gli SI ud i eleva.sta Li e brur:aL;) ma anche della libertà che in fUùia, lo sappia il prof. Gonzaguc de RC'ynold, è un m;lo. Compagni, lavoratori 1 leggete '.' l'A vvenlrda l Lnnntore ,, Problemi e discussioni 3'er unacostituente di sinistra Su Ila ,, Paigirna iiaJliana » <le La France de Nice et de Sud-Est, Luigi Campolonglu, !in una iser.e id.i 'Lucidi a.rti~li, ha tr:iccialo ,giorni -sono, un programma reai!.islico su cai. iin:1posta,redficacemente la lotta di •~razione antr;fasc;is(.a, eh~. a mio mc,do di rveidere, ;:.·v;rebbedovuto ill1.ct.•nLr a.re unruggi,ore fervore dj discussioni ed un più vivo ir.ite-res:;.a,mcntofra i rpr~ost. atlila di!rezione dei parliti ohe vwacch'ano in Fran.c:ia dopo e.s-sere slali band:!11d, aU'•l•iaJliafascista. T<t.1tia,via, uomi,nj ,politici cLi indubbio vallare e 1prcvati giorn::.ilisti hai:ino prese La pa:ro'.la1per di.re :1[le<ro pen.~oro in me-nito, r11'-'t tubti preoccupati di slabil:re che questo ,pensiero è ipuramenl:e parsona.Je e non coinvcLge le re-spO'llsa.bi•lità de-i partiLl ai qu..JI.iaderJSCOno. .Aivendo lrovatii i~teressanli gli arliico.U ed i,i progr~m~ m ~si ':1"Jccialo, ho paa-Leoip:rt<1 al:.a c!i.,scuss1onei.r.leressante per dire f:- r>c- dcr,e può a:de.r.i,r:.:a,i! programma a:- r.ennaLo, un mitlilante .di l.l1Tl pa.rlilc r· v')- lt..zionar.o cc•m.e ill noslTo. li ~r?~ramma 1111.i. _pa.-re_ pe-r la sua ~ompl.ic1la e per Ja sua e.sten,.;ion.e __ di •1:discul::Jiilt?1p,raticilà e credo ulu1? ~racciado ..somma:riauru:-nt:a: i letlori ciell' .. Avt•enzre-.. P?sto che la lolla ingaggiala contro il fas-cJ191I1op,er es,seire viHoo-icsa deve esSE:.lre 1:3" n5u,t.anle ,det,ii ,sforz.i di lut¼ cle orgruruzzazioni pcilili.che ~d econo.nux::.he antiJasciste, Ca.mpcllonghi prcrpone; a) la formazio.ne di un governo em.amazicm.edcl:l' Ita!,ia - eia v-era. - rilfu- ~1ata a1hl'esteiro ir-eT 1sfugg'...reail te.rron, ?-cù reg:,me di assaissirrio e di 1adrocm.io u.i.;Jia/uratosi i•ll€lga 1 !menle ail governo del ~ov.ero noohro ,paese (di laJti govea,ni vi seno rp.re,cedz-nli: dµrante la guerra, ,a;d eserr,p.10,_qu.cl:lo ccco-sl-CYvacco, jug0slavo, imo.ru:ercegrmo, ecc.); b) for rnaire un a c0fl1.Celltr a.zà on e ,de!! e f~1 ze ·ant:ilalsciiste pe.r ~a lotta di rÌJcOOtru- ~one. dc,po ila cc:iqwsla seguita a•lla di, 1; lll'llZLC«tedol :regicme fascista; e) co:m,pi:t.idi qu~ta concenlrraa.ione la costituzione i.mmedi.ata cli una Coisl1ti.:-ente che dovrà r2.ippresentare la ri'Voluzione iv.iHor:ia&adi ironie aJ1 moodo. 1L1go-verno vero - que.!il.o,da nom.irna.:- ~ :i'll'es~o - dovrebbe cooLitu.:ire un uJ. h~. ist2.Jm!pa,per dire ai ,governi ed ai!Oa opl!nlccne .internazionale la sua ivolontà precisa e decisa di non rie-0nosoere Ìill niente e rper n.i-z.r.le,1giliirnipegru as~Li da1 gO<Vernorf.a.sc'.JStea far conosce.re un ~mo di progra.mma ,di politica :nlcrnaz.ional!iede\Jl' Ii!alia & ,demani in mcd.o da! .ncm.ilrova.roi di lfrn'.1~, aòleati al faSCJsmo, i governi degl.i altri paesi· la I • I cc<ncen.raz1one ~ es>presisione rieu,uina 2u1:la vo!Qlltà dcù fPCipo1oiitadian~ - la g~cranzi:i mora•le de1 diritto di "raµpresentare _ I' li.ali.a ·pzr iparte dei! gover,.) fuoru.sc-.lto; la Cc,sti!ucnle, specie di ;,:irls1 • mento !Ians.itc.rio, !f,er preiprurare i.I !er1·c"o 2.:iil q,ua!e e.maneran.oo giLi istilut.i rJ1j1pr senlativi ed us2c1.1livi dc'U' Itai;c> li be-rata. Che tutto ques~o non possa ess-ere accettato in b'1occo, ad occhi chiusi, l'a.mmctlo; ma è dovere ~!fermare che fino ·:.·;;,r .,'.ile discuss;on.i a1.1lc-dcim~iilr.- ci fra partiti amlifascisti, nuLla di smù:e fu mai ,p.ropc-s~o.niede - :i mio .mudo di vedere - di .più pratico fu mai av:inzafo. Tutlav;a Ca,mpolon.ghi, n-::il s.u,> a. mere dj fermare pr~lo un cGcrcito numeroso, vorrebbe mcb','.,izzJ,re forze che non IJ)Ossono che risu•!ta,r~ ',reHicaci per h baltag'lia di dc-man.i, e ;,r-po;i,e una cc,;icontrazione an l' fasc:sl a che d 'Jvrebbe abbracci.are dai monac.·chici ,dissi<lenti a- ~li anarchici ir.1dusi. E qui .s•La :I mio diss:dio. E' man. ,pc0sib'.1:ee.ho L'n uomo debl:i espc,r:.nza di Lu:;g.: CaimuXtl~.n,'1'h,ipossa d . • ero ere - ecceZLoni a par:e - cne mo112,:-dh.ic..iinveterati ,pc,ssano essere con n i L! gic-rmo che, v'.LLorius;, dovremo disb:.irci d.,1! fascismo, del monarca e deJIJ!a mc,n.",:Chia, complici ncj numerosi delit.ti ccomi:,iu~idal re,gime? Può ciili credere 1.:h~ idei conserv:ilori :inamovib.itU, /qua/la ha e,,presso ,[a borghesi.:i ilal[jana in un cim.quanton.nio di unità nazic1I1a1le,possa- "? e~&ere con noi i'[ •giorno in oui i colpi d1 ipicccme d€1lla 1;ivc1Luo.zn.ie vi t lorioso, do·nanno s,manlellare .tutti» g,li islitul.i che hair.mo,sostanzialo il fascismo ail suo ~soere e che, o~gi, seno contrari al re- ~~m.e p~r motiv,i certairne.nle ncm 1deaO.i? E queU.a paa-te de,[ ca1pitaJ.i..,rnoi.n,duslrial~, agrario e banca.rio - oggi fir;>ndeg- ~?an.l~ e malcontento dei! fasci.,.,mo 1per mo_LilVc1he in n.ulh assom1gLiano a.i nos•n - pOILramnoessere con noi i\l. gior-no ohe dovremo intaccare la santità de1la prc!i:ff:età ,i;Tivata (~ da-re ail ,pop01lo vi•ltc,n~c,so e 11ibero mj*[iori condiz:oni di vi la ,rr.orru~ee nrate-.rialle. o, lulla quo.sta geirule,~11.ltlqiuesti :sti- ~uli, •C1~eham.110sus~.idia.to ed apphudito 11faiscusmo quaindo quesLi s.i pc-se aJ.la disLrnzione scthvaiggi.adei •cLiritti str2.,ppa!i e dci'1!a1liibePlà de! IJ)l"O'leLairLiao 1 ~-\11n:ao, '1\ g;Lonnoohe -con sa0!1ÌJic~- ,previd1b.iilmcnle gra'l'.di - anemo 1hbe:ralo il ipaese ~d':a. i11;nomi.niosasch'a.vif ù rprosenle, vr1rranno ,riimetlere :i,n v~gcu-ei -vecchi iistjtuti per tenere, sempre, anche -se meno besli ·i~rrcrn,1.c1,1,egenti dol Lavoro ,scba-ve e sfrulllate, come prima, ,più di iplUlflla. L' 1Ila1lia di domalld. - co:nseiuentem.enle ùa ce<r.ceai.t-razicaie e <la cosliLuente dj oggi - sarà reipubl:JLca.na o so6aJlr.,sta o non s~à. Iii popolo ,s.egue, nella su.a. slratrand.c maiggioramza, i ,parl-ili di sin.is.tra, è repubblicano e soc;aJista, e CO'!Iletale disfattosi del fascismo e di. Viltccrio ll p:ccoi1o, darà fa.re ila va!lilgia a tilltti i Sav•-.i.a,eiguar.menle compromessi; ipre.senl.er à i con ti. a,g!Hmd 1.lSlri.a.'Li, f ecnn.:.t ca-i di oa1rio.11s ,e di danari a,11e ,squrucb-e sacdhegg;atrici, incendi.air:e e swigu:inar'Je, ed a~ ~1i a~rari igno-ranit.i e feroci, e non to11er€1fà inceppi. o 0$5'.!:rva.zic,n.i di sorta, tJ>U yarle idi ne.ssur..o, e,d avrà quindi, :nuovamente nomJci, quei -parlitJ bc'.11ghesi ohe Campc;lon,ghi vorrebbe ciggi, inquaidrare ne'.il'es~:rcito a.n~ascista. LA Sanlemo. La nuova Cina NUOVA LEGGE SUGLI SCIOPEHI f\ELL\ HEPUBBLICA DI C.\;\"TOi\" - CONTRO L \ SERRAT.\ E L'ARRUOLAMENTO Dr KH.L'MIRI. TI co:nrnis«-ario del Dipart:menlo de,JJ'~ndusti··a e dell'Agricoltura delJa prorn1c.ia di Canlon ha fatto approv~re in dala 27 dicembre &001-.s-ole <l1spo~izio~; seguenti della Legge sugli s-ctopen. Eccone il tenore: ~. Regolamenl.o riguardante i propnetarj di officin.e. a). I prop1.·ielari di offìc.'ne po.sson.o conlrn.uare !l .loro lavoro industriale <luranle gli ,.e operi, ma a condizione ch:e essi non c<!rcJ1ino idi spezzare Io ~::-1cpero in~i~n.do lemporan.ea_ mente nuovj impiegali ed operai. . b) Qu.an.do w1 indu.striale ha deciso ~i inler~ompere il lavoro nella propn~ officina è obbligato ad avvisarne 11 personale un mese prima cd a dargli una quindicina di salar]o norfale. In ca.so di chiusura senza preavviso egli è lenuto a versare al P.roprio person.ale due mesi di salario. c).Gli industriali 11,011possono Licenz. are n,cssu rt? dei propri di,penden L1 senza mol1,·0. S-e ciò acca.de, sono lenutj a pagare ai licenziali due mesi di paga. . d) Al m.omenlo del componimento d1. un? se opero, i padroni sono obbligaL1 a pag'.1rc i loro imp;egali -seco.ntlo la ta1·,1Ta. concordala dopo lo sc10~ro a parta-e dal giorno in ,cui lo sc1opero è cominciato. e) E' proibito ai dalori di lavoro d.i ~rg~nizzai·e delle un:on; o asso- ~iaz10111 pa_drnnali che abbian.:> per 1s.copo di. d struggere le organfazaiion1 OJJera1e. ~) Gli .in~usl.riali cbc fan pa.rle di u.n ass?c.az one operaia hanno ~l dL ntto dt volo ma non possono essere clelli. :~) E_' proibito ai.pad~·oni d; imped,r e a1 101_-o_operai di mscrivcrsi in ~ma assoc oz·onc operaia. >!"el caso tn cui un'associa.zion~ d•, tal genere si lamentasse per lai mcl·Yo contro un .Padron~, spelta al Commissal"Ìo d~!J !ndusl_r a e dell' \g1·ico!Lura di gmdicare 11 ca.so. h) In t.cmpo di sciopero è assolulamcnlc Yietalo a.i padroni di corromrerc una parte degli s··oprrnnti allo ~·copo. d· opporli agli altri. Quesla mfra71one alla L.egge sai-il S"YCra.- 1~1cnte p~mita dal Com.missar· o dell lnduslr1a e cJlc,Il',\gricc,llw-a. -o- . 011~slo è un saggio della nuova Le. 9!sla::::one del Louoro che il popolo cme ·e sin efaborando mentre com b~~ie .la .giganfC'scalolla per la pro~ pr ta Lfld1penclenza. Ed è anche per -~o~ocare q.ueslo 1:uouo.Diritto ope_ rn,o che gl1 Slati impenalisti nell'in_ trr:es~e dei .capitalisli stranieri par I on1 delle mduslrie e delle ricchez. :::.e~'alurali di laggiu. si preparano oll ,nteru~nlo_ mi/ilare in Cina. Ma i layoralor1 d1 tulio il mondo imped•ranno che il delillo Si compia. . La pa~ola d'ordine del proletariato ,nt~rnaz1onale sia: • La Cina a· c· nesI! •. 1 1 - ·ori del"l'Anntl 11 sono pregati di mandare al . . t pzu preso l' •importo della rivendita f-ino al 27 F !bbraio u. s. alla nostra omrru" • t a · .is r zrone, M ili,tiirsfrasse 36, zu,,i.J!o. Fiimo ad og~i aibbiamo riceiulo J versamenti dei rivenditori d<i Zurigo, Oerlikon, Arbon, Bienne, Winterll:ur, Vevcy, Baden, Zugo e Schonenberg. Gli altri ne se;/ucmo l'esempi<, al più presto possibtle. L'Amminisfrazie>ne del- /'« Avanti! », non p110 permilter~i il lusso di attendere a lu11-io " ' L' A mm:n·,lralo.re

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