L'Avvenire del lavoratore - Anno XXXI - n. 8 - 19 febbraio 1927

ZURIGO, 19 FE-BBRAl_O1927_.___ -:- __ __;______________________ ==---== ~A;:N,:::NO~X~X~X~l.----~(A:,:·:....P:..:.._!._.._)_________________ _ Num. 8. ' fELEFONO 4475 - Conto-C~ues N. Vlll-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVlZZER.N Ccoteeimi 15 la '-'~ ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA P.~R L'ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 me$i ir. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2,50. REDAZIONE: , L'Avvenire de/ Lavoratore , Zurigo --------- Gli uomini fallano e passano ma. l'Idea La mo.ssa degli ex organizzatori con,federali è ancora all'oroinc del g·or-no.. \ll' infuori di D'Aragona. del quale pubblicammo nell'tùlimo n.umero la smentita. nessuno dei firmaw1·i negò di aver sotloscrillo il grave documento. Ora se s~ può credere che, nelle rondiz!oni attuali. gli av,·ersari del fare.'smo <:he si Lrnvano in. Ilalia non ahb:ano la po~sibilità di smentire prantamcnlc le pubblicazioni dcll~ stampa fa~cisla clw li riguru.·d~no, e <l:ffìcilc r.lc-1wrc che non lroYmo 1L incdo di farlo nemmeno una decina di giomi dopo. II loro silel17.Ìo assume cp.ùndi indizio scrio di conferm:_i. Nei g'orni scorsi Ci perven.nc la dichiarazione della Direzione 'dlcl Partilo SlOCialsta dei la,·oralori italiani. d1P pubblichiamo in scguil?. nella qua'-c si a1Trrma che la D,1·ez1onc me:- desima è Yenuta a conoscew.a d1 un documento firmato, ecc. . D'aJlra parte informazioni pervenuteci diretta.mente dall'Italia confermano pienamente l'cs:slenza deL la dichiarazione degli cx confederali. Pc1-Lanto roncslo e moliYalo dubbio che sollevammo la settimana scorsa st:ll"nutenlicità del dorumenlo cade e con esso cadono le riscn·e '-- conseguenti. . li mal passo è un fallo cd oggi, a prova pro,·ata, possiamo ~11.. coscienza sicura. senza Lcma ne d mfter';rc contro innocenl i nè di rincorrere fantasmi dire il nostro dissenso nello cd as..~luLo, la nostra riprovazione fiera cd il noslro i:degno contro la mossa balorda ed assolutamente ing:ustJficah k dei signori :\- z:monti, Calda, Colombmo, Jfagh~ ne, Rcina e Rigola. (D'.\i-agona?2, Di fronte alla gr~l.\<tà del fallo, al pa.."-Salo C'él all'esper·en~a. et:_ a'.meno una pa1·l" dei protago111st1_s1 nm~ne perplessi. Come mai uom1~i n~\-iga: li come i predetti., conosc.lon dei t ntc.:::!1L delle ,·iltà ci_ cui sono ca-paCi i domina lori reazionari, poteror:i-o prestarsi al gioco d; questi ult m1? E", d'altra pai-te, possbiJe che grnte d1 UP Lrnscorso adaman.lino (len<len- ,c politiche a parle; sulfone~tà pc1:- scnale degli <.:X orga.n.v.alon •n ~1scuss·one non fu mai so11e,·alc s.enamente un dubbio), di una \'ila .nt~- mcrata. è poss bdr diciamo c-~1cs.1a caduta nell'abbicz;On{! del traci• mm~~ lo cosc-ic-nlc>? Qua.le fo la dctcnm-: nantr della lor0 mossa'? Spe1·an,,a d1 . l ' •• '> dnl)Ol(•~za 9 g,oYar<' ai a ,·or,, ,01 1 • , , , ~- • • 1n•·uff.c e117a '! abt'rraz o·,l mentale? calcolo sinistro? .. La r=~1)0sta prrci~a e dcfìn1li, a la darà ran eairc>. ora ;n coc,c Cll7~ non. Ja :-; può rlarc. s; può e _s· dcY~ condannare il passo ·::::ompmlo; ~1 può ('eplorare in oan; caso, l'atto t11con.- ' , l., . . I" su l .J, ma onestà e prob1la YOWJ.o_no chr si sosiwnda il g. udizio ~ulle 111.- teru::on.;. . . .\ quanto pare i prolagon1st1 soslcntsono non solo la ptu-ità dei loro intenti, ma anche la bontà ~cl l?r.o agire cd insistono nella talllca uuziata. 1 . Infatti un compagno della v~c v~ guardia ci scriYc dall'Ilalia m riguardo alla diclùarazio~ d~i- eo: confederali, alle loro sp1egazioru ed ai loro pro~iti: Intanto la mozione dei Confederali è l'argomento del giorn~; _e ~-: me è naturale, è oggetto di ,'1v1ss1~1 f commenti, di vivi elog 1 e di f?r_le b1::1- ~imo. I fascisli stessi sono dl,vJSi nelracr:oglienza da fars.i a, Lal<; d~- menLo. Mentre il Pop. d Italia seirive che ad un inserimento puro _e SCIY1;- pli.cle dei co~federali p~efer~ il centro associativo da ess1 delibcrtlo: nossoni, nei suoi discorsi e nei suoi articoli, Si mootra molto malconten-: to e fa capire che egli si aspellav_a _da.1 confederali un passo più dec1stvo, un ,·ero inserimento nei fasci. Rossoni scrive infatti che già da Lre mesi conosrveva i propositi di IYAragona e compagni; e realmen~e par<' che le trattative durassero ~ d~ rncllo tempo. Si_ -dice che es.se sia: no stntc iniziale, già parecchi mesi or sono, da Federzon.i, quando quec;li era ancora ministro degli interni; e si ass:cura che dielro a Federzoni slava il re stesso. Poiché la nuova legge sui sindacali permetle la crearimane ... zione di sindacali liber.i, indipendenti dalle corporanioni fasciste,_ ~ _ministro Fcderzoni, che aveva nuzialo le trallaliYc con Cahrù11i e con Calda, aYcrn cl:chiarato che egli era ld!isposlo ad applicare integralmente 1~ legge. pcrmellendo cioè agli_ opera! non fascisti di creare dei smdacat1 indipenden.li. Egli ,·oleva però dagli organizzatori l'assicurazione, la gar,anzia, che gli operai r~on sarebbero pH1 ricaduti negli antichi eccessi. Sul più bello delle lraltalivc vennero g1i allentali, rhc cosl1·inscrc_>_il Federzoni ad abbandonare il mm,1_ stero degli interni, che fu assun~o dla Mu~solini; ma le li-allaii,·e conl1m1arono. Sembra che a Lrallare cO'; confed.erali fosse slalo designato l"o11Suardo, segretario generale alla Ptcs·denza, i.I quale gode fama di ess~re un uomo molto moderalo e ragioneYole. E anche con lui i negoziali si s,·o'gcvano swlo stesso ten-e1:10 d1 prima. Qualcuno, come ~aldes1. av~- rn addirittura chiesto ptcna amn'1stia per i conlìnati e fuornsciti e r-cslalll azione della libertà di stampa. Sembra che il Governo abbi.a dato delle promesse. Quali, non si sa._ ~ confedera.li però affermano, anzi r.1 tengono molto a dichjarare che essi, corÌ la loro mozione, non hanno assolutamente ,·olulo contraltare neL l'uno o nell'altro se.n.so, non hanno rnluto fare la cos:ddclta politica del clo ut des, ma hanno ,·oluto semplicemenle rendere un servizio alla causa generale della 1=bcrlà. Essi sperano cioè che. di fronte a tale loro passo. il GoYerno fas-r·sta farà d"lle concessiqni ag.li operai sul campo della libera organ zzaz· one; e con _la loro Associazione culturale, che, m fondo, si prefigge lo stc-c;."oscopo che si prefiggeva l'istituto Matteo~h, morto prima che nalo. ess· Yogl~ono dare agli opera.i un centro d1 raccoglim~nlo inlellellnalc, il quale li aiulj a indagru.·e i pro~lemi _dell' inl<:f,u_ slr;a, dell'organinaz.c,nc smdac. ~C<?· Del reslo. dicono i confederali, 11 rcr1:me fasc:c.ta. la le.ggc sulle corp~ r~ioni, il sindacato g uridico son~ una rcallà. davanti alla quale non s1 possono, ncrn s; debbono ch:udere gli o~chi. E' inn~gabile che !e corporn1icni lrnnno gia fallo qualche cosa in Yantagg:o dcgl: opera· Lanlo sul c-ampo della g;on 1al? laxoral1\·_a quanto pel salario. Posso1!0 ~i anl1ch i organi7,1.ator. estraniarsi comPl<>aimentf' da lr.lc rl:'allà? · [i problema è tanto più graYe -:- cl cono !'rmpre i confederali_ - m quanto che non sr•lo Yi ,ono in seno nllo ste~·c:o fasc·smo e allo stesso GoYerno 'due correnti, una moderata e una estremisla. ma anche e spe- <''almcnle pcrchè nel mondo induslr:alc Si cominc·a a sentire un ccrlo disagio. Gli ex-dirigenti confederali dicono quindi che in 1;1.11 l~lc ~lato di c0:5e essi hanno sentilo 11 bisogno e 11 do- ,·cre di non appa.J"lars, completamen_ le, per essei-e semp1·c pronti, al caso, ad entrare in campo con Lutla la lo_- ro espel'ienza in [aYorc degli opera!. Ma essi respingono a~;so~utam_cnte l'ingiurfosa _accusa ~1e si siano mse: rili nel faSCJsmo e dicono che non YI sj inseriranno mai, così come non a<': cetteranno mai {'arichc n.ei s:n.dacat1 fascisti. Per inlanlo, le LrattaliYe conlin.ua_ no, e la lç>ro ar.:onc futura . dipende dall'esito delle c-om·ersazion 1, che proprio in questi giorni hanno luogo a Roma fra il Go,·crno e w1 rappr<'- senlanlc dei confederali. che pare essere il C:alda, a! qua.le, fra allro, si pcrmellcrcbhe (li rip1·cndcrc a G<:-- nova la pubblicazione del f.,a,,oro ~ollo la sua direzione. Vedremo dunque ~e e che eosa concederà il Go\'crno. e start"mo anche a ,·edere se e Cfltnn.l!degli cxconfederali Lcrran.no fermo al proposito di non acc.eltarc cariche nell:- corporazioni fasciste. fnlanto pero vi è un pw1to o~curo in tutta questa faocenda. Mentre la stampa itaJ:ana pubblica,·a la mo7.ion,c degli ex-con: fe,ò.crali. portanl<> anche la firma cli D'Aragona, questi, che si trova,·a a Parigi, pubbbcò in un giornale frru1_ cese una dichiarazione, nella quale assicura che egli non ha mai firmalo tale documento. Biblioteca Gifio Bianco O come mai? E eh.i avrà osalo porre, senza esserne auto1~izzat~, so~ lo un do<:wnenlo di tanta grav'1là la firma dell'ex-segretario generale della Confederazione Generale del LaYoro ?... >. Attendiamo pure, oUimo compagno, che l'esperimento degli ex-orga11i7,zalori s; comp:a. .\Ltendiamo percl1è ... non possia_ mo fare altrimenti, ma allen.d.iamo con la convinzione intima e profonda che finirà in un lì asco ed in m1.a nuova delus,ione per chi spera qualche cosa da esso. ll fascismo C'dl il regime ch'ess~ instaurò in Italia non faranno m.a1 ccncess:oni nè i.n senso soc:alistico e nemmeno in senso dcmocrat:co. ~on le farà, non. soltanto pN la maìa Yolo11lù dei suoi dirigenl,, ma per_ chè non può farle senza m:nare sè si esse. li regime fasci.sta è r<'g°!ne di<'<>- si.rizionc, di Yiolcnz;1, cli d1tlalura. L'av,·cnlo della I bertù segnerebbe il suo crollo, la sua fine immediata ed i.nonorala. E' regime- di reazione. Gli operai lo ripud ano, lo respingono; esso Lrac alimento dalla rlas.'>c rapitalista. Come e perichò pcn~àrt" che rnglia suicidarsi? Perchè sperare che s. ponga conlro gli a1~lo1·;dei suoi giorni ed i suo; soslerntor,? Per crctt!icrc e sperare lanto bisogna aYcr smarrilo lo ben dcll'inlc lello. Ma oltre e al di sopra di oy11· coni:iderazionc d'indole pratica e di possibilità y'è l'alta ed cgnor crescente cp.1csl;~nc mo1-alc e <li 1>ri11C:pio.Col regime dell'a~ssinio _non ~i lralt~; no11 si palleggia COi llrann1 ~angm: nari, sghignazzanti su Il? iomhc dei nostri morli e Sltlk rov:nc delle nostre organizzazioni; non Si aYv:c.nano gli sghen-i feroci dei noslrj deportali. non si discute con chi chi opprime e ci toglfo ogn.i libcdà. d. 1 Si può piegare ollo la bufera ,·iolenza, ma solo per preparare la riscossa. Il noslro corrispondcn'.le dall'llat:a dice che la mordone degli cx conf cderahi è ogget~o cli YiYi c!oi~ e di forte bfasimo >. Non è difficile l!ldovinare da che parte vengano i primi e da quale i secondi: i laY~ratoi:i CO:- scienti, gJi amanti della lil)crlà, gli uomini d•i carallere non possm10 ~1e biasimare. [l biasimo, la deplorazione e la prtesla sono generali, tra i la_ voratori liberi e parlicola.rmenlc tr~ aJ; italian· 1 emi.2:rali nPi ·d~vcrsi paes.1 .,. . " d"Europa. Il giudizio è definitirn. La capitolazione. chia~a.~ola p~ così, rlei s:gnori su rt0mmal1 ral(i-1- ~la, disgust.a.. indigna,_ ma non può <' non deY<' indurci a disperare, Gli uomini fallano e passano. ma l'idea rimane e dalle accresciute difficoltà e dai pericoli Lrac nuova lrn~• e nuova forza da irratlfare e lrasfon-:- dere al le genti oppresse ed anelanti alla libertà ed aJl'uguaglianza o.cl So_ cialismo. ContrIo'ul~immaanovfraascista lo Italia Corporazioni a sindacalisomcolallsta La Direzione de/ Partilo Socialista dei Lavoratori /laliani, con_vocatasi i[ 5 corrente in Parigi insieme a vari rappresentanti della Con{ederazione (,encrale clC'/ Lavoro Jlaliana, oppro_ Pava 11nan.me la seguente clicfuara- ;;ione: La Olrc-.tiJ11cdel P . .:3. L. l. venuta a c011oscenza di un documento frrma to da atlouni compag;ni e aintichi mq'itarni sindaca!Hsti, 1Ja maggior parte da tempo c-OJmnercianti e ridhrentlti per l'occasione sLndacali\Stc.ggianti; co1isidem11do che ques,m d0cumento 11-0.n è altro ohe u11°aidesio11e a•I ,rogime cd un'esatltazio11e del oJSidetto sistema COf1!)()razionis,ta introdotto dal fa.sclsmo per su.g-gcl4arne l'asservimento della classe operaia i11I1alia. dQJ)o la dis,truzi011e di tutte le sue Camere de,! la v)ro, coopera tivc, case del pO'f)olo, coc.: considerando che l'a1to di fdM011ia testè vorvficart:osi ra,ppresen ta u11serviZio -r(}SO al g-overno fascista per svaiLutare élJHici.patam•~nte i rOdlamì che sa.ranno sottJposti alla imminente C011fcronza di Ginevra d€'ll'Uffic\0 Internazionale del La,voro StLLlalibertà do~l"organizzazione si111dacailc: esprime abla Confc<lcrazicme Generale del LaNoro Italiana, trasferitasi in Fra~1cia. la pro;pria piena s'.Xl- ------------,------:P:R:EZ=Z:-I -:D:EL:;L;-E:--:-:INSERZIONI: AMMINISTRAZIONE: > P S I ·Per hnea.. 0 -:rio di linea (larghena una colo~n.a . :io Commissione Esecutiva del . . . .._ . Ccn• Per réclame continuata, prezzi da convenirsi Zurigo, Militarslrasse 20 . . l' en<Y1·a,..""" ou.i ha aisfaz1011e per , en •"" vvu ct· sti.guna.~zato Ja ~te m~1ovra _e 1= aluarato ohe i suoi a,uton _sono in~e gini di a,p.parte:nere ail mowmenrto smcta,ca1e; d. . a manda n,m,a calda pairola 1.S:m~ - ~a e di sotli,da,rietà a:i ,PI':llleta.n -~•ia~ ni iperseg;uitati ne.hla loroi _1Patr1a,a1 oompél'glni co.stretN ':l ~la~1 o ad es-uJaire, owme impn~1011aiti_ o deporta t'i. n1clfu Célienne m•u.ssol:~rnme; e f)'rendendo in esanne 1'I documento s,tess::>,la Direzione d~I ?·__ S._L. I. insorge, in nome <lei p~mCl/pn sr~<lacal-isiti e megilio a-ssoda,l'1,contro l a,udace tonna:t~vo di coofondere la non mai s.mcnrira aspirazione dei s_in<lacati di valorizzarsi ne; confr:mtL 001lo Stato come i rappresentanti gh.11!:- dici doNa claissc tla·voiratriice organ;zza,ta nel procprio terremo di ùlasse, con j,[ regime di asservimcnlùO dei sindacati, di proibizbnc dello_ scioper~ e cli pro,!uH~rr:emo della gio,rnata d1 lru,-.:)roa mezzo di un decreto. Non è lcal!~che CCiloroa,pJ)'J.m1to cl_1c ha~tnJ sempre ,csp:11to o~ni iugere:1za dei partiti ,politici e delto is~o partito sodatl-i.sta deMa -lasse operaia ncM'apora dei sindaicari, si dia,no ogc:ri nel ,)oro voHafa-ccia, ad csatltare ,~,~ sistema sedicente c1nporazio11:is.ta la cui 'J)rocip,ua .;arartcri1Stica è la :::>iù a~sobu ta s,c,ttcrn:r::siolle ciel sindacato a quo! parti,ro poiitk:o di ci-ra:1111cia- -piitalis.ti'<:assolruta ..:!Jc è i,!partir-o fascista. Pertanto •!a Direzione dichiaira che quesb atto di tra<l'i!nento e che tutte k sue ar~om~ntaz:-::mi di vm cinismo ; 11:a•,!dito, n011 pc:sscr110spieg-arsi che ccllla straorclt:1arkl fona di conuz1J11c. di coercizione e di boi.ccittagg-io uma110. e ne,lla .sripressicrne di qua}- ~iasi libertà di stampa -e perciò di ou?'1unql!e c:rntrol'i<' e pessibili,tà di risipcista, ciò che co111d,ucc a pervertire 1l'crpirni011De t1bblica. sbocco di ()lg'ni tiraa111ia. Parigi, 5 febbraio 7927. ..,,,,,,.....,,""""'.,...,.,"""""""""'- Dall'" A vanti t ,, Uomini 9igiri,do Ciocotti, v€'111Jiduennes, tudente. E' iU più .giovane dei nostri relegati a: <lomi.cilHo coatlto, ma è già un vecchio del partito. Ohi sorLve •lo -ricorda bambblo in un ginnaisio di fbma, ai! priocipio de11a g;uerra. Un cen,tinaiio di canagliole, fiigfii dei paipà fornitori e na2io11al-isti,l'a,veva-110 un giorno accerdhiato. Protendevano che i'I tigflio dcd conrisponden te nmru10 de:lr «Ava11 t;• gridasse «Viva la giuerra!». Il pi·xolo Sigfrido, es.i-le ~ so,lo, sotto Ja grag,imola dei colpi e degli sputi, COJ1le ,lacrime d,edllarabbia più che del dobre a.g-Ji ocoh;, i pug-ni infantil'i tesi, lanciò 1111grido che fu u110 squhll6: «Viva il Socialismo!». I precoci delinquenti. deg,1i ra...ì1pol1Hdet~Ja miigHorc· borghesia romana e future spenmzc del brigarrtag-- g,io fasc.iS'ta, si gettarono o:>me picoole iene sul capo del fanciullo svenuto. F1u iJ suo battesimo di mi~itante socia,Hsta: a dieci anni. T,utta la sua v.llta cLl studente sovversivo in tl!ll ambiente di esasperato 11azionaHsm::>,durante l~ g;ucrra e doPO, fu una i11ÌJTliterrotta e impa_ri battagllia. 1 1 1 fa,sci,smo lo ha nrovato con un'anima eroica già forgiata e temiJ)raita. All'anmuucio deltla soomparsa di C. Matteot~i, fu lil.l'iclic, tra nner?Ji.a o~voJe dell'autorità ed nl terrore generalie, diresse le SQUa<lire dei ,g-iova11isocialisti ro:mami ,ai~Ja rricerca del cadaivere del Marti'fe. Dopo qualltro mesi di ireolusione al carcere di Reg-j,na Cooli 111edl icembre . corso è stall:o rnle~a-to a,1domicilio coatto di La.:mpecl.usa. Una ,lettera da la~iù di talunk compaigni ci -reca la triste notiz.ia. 1-nsu!Ltartdoa un mMitc nazionaie, preposto aJfa sorvc&1Lianza dei C'.)atti. Ciccotti ha risposto CQ11 un10 schiaffo. CliJ sgJierri •lo hanmo martirizzato per un'ora e infine g-ii ha11110cavarn u11occhio. AJ padre, esule i11Francia, og,li aYeva quailchc giorno jrmamzi a-ccc,n1;ato l'inci<lentc 0011 quc,ste IJ)anle: «In questi g-io,mi sono stato ,poco bene. Ma non1preoccu,p~rti. si traitta di poca cosa : cira son 1 com,pJJCltaimcnte ristabilito. Ciò che raccomando a te cd a_(?'li altri di casa è di non fare ne6- '-U11 passo iprcsso :le-autorbtà per tog-iiermi di Qtli. Sa,rebbc ~a mia più g-randc mniliazione». (Da,1,1' Avanti!). • • ~olonie e emIgraz1one l I 1.,.-.reJ..e- rl.on apparirebbe con- D:ccvamo nel nwnero scorso CO- os o "'-''5·... . '.l me il fascismo vogtia cl.are da _inten~ ~~n:ien:tei ~~c;~J=a~% fu~l'~ derc che esso cerca una colorua pei opera, 0 ' avere buo collocarvi l' ccces.50 della popola.zio- man'o _d~pera nostra per - ne. Vien fallo d'i domandare: ~fa Mnssolin'.1 ci Cl·edc proprio alla possibilità di confinare in. nn.a zona. qualunque - ceduta dall'In.gh.iHen-a o cl:ùla Francia, o a:;'S{'gnala dalla Soc:ctà delle Nazion: - quella parte della popolazione che non troYa da noi laYoro, casa e lcn-a'? . Perchè, se ci crede, bisognerebbe propr~o ~Llriùuirgli un allo grado d1 ingenuità di <:ui aon Lo cr:"<liamo capace. E allora pcrchè questo ritornello del bisogno dì una colcnia perchè J lerri1 orio italiano è insuffkic11le a iconlcnc·rr il i-;uopopolo? La risposta p:ù ovY·a è che Mussolini, conoscendo il gra<lb di pappagallosca inlelligènza della massa. che lo segue, le dà da bere cruel che glJ piace, tanto per aYC'I.<' sempre ll.'.11 bersagl"o da assrgnarle <' 1111 campo in continua agitazione. Che occon-a una colonia pc1· ren,.. derc po,,::ibilc l'cmigrazioi:i-c. neSSlUlo che abbia la le!:ta sul eolio lo crede. .\Imeno, se per emigrazione inlei1cl.amo l'esodo di quelli -che hanno c-.ap~<tc;Làe vogHa di andare a lavorarf' sul sedo. Chè, se invcec si tralta di trovare un qualunque 10ollocau1enlo a iJ.i.d.idd11io a c<'ti parassitar; o turbolenti, a.llora è un altro paio cl i maniche. Se- fosse per met lei-e a posto indiYidui o ceti di questo genere, saremmo lenta.li di dh·entar rolon 1a.listi anche> noi. Chi ha -capacità C' Yoglia di laYorar1.:, sP va all'estero. no11 ci ,·a per la pocs,,1 del , mettere in Yalore zone el·or.omicamenlc. aJTetralc . Ci va p,)r ::pplicarc il suo laYoro in. i.rt?-;presc. già organizzale>. già in funz:1one, per trarre {fa esso un guadagno in:- mecliato, supci·iore a quello che rr_ LracYa in, Italia. Se in Jlalia s'acconlenlaya di vivere o anche di Yivacchjarc, all'eslcro - e la colonia è, comuncp.1c, estero -, vuol meller_e del danaro da parte, perchè sogna 11 1·ilorno in patria, l'acquisto di un terreno o l'impiego dei risparmi in una industria sua. Tale è la nota psico- !og" c:a dell' cmigranl_e: ps.icologia _a cui dobbiamo col 11torno degli errugranti, lo sviluppo di zone cl' Italfa p1·ima in tu.o stadio di vita econon1ra e· --iyi)c mollo arretrata. L'emigrante Cfl.l;ind'vi a in !\m~dca'. do,·c grandi cap,lali son.o 1mp1ega.Li a organizzare rapidamente imprc:iC promeltenli; rn (ahimè! andava) in Francia dove l'offerta del lavoro é stata fmora intensa. Ma non in Libia dove c'è tutlo da fare anohc dove si può fare; non Ya in Eritrea dove la colon~zza7Jon~ non rende: non va nt'I Henadir - per quanlo fertile in alctu1l' sue J:>arli - perchè, dato il arado di sYiluppo della pro<lluzion.e, r'l mano <l"opera lo.cale basta cd è più a buon mcTnH0. .. * * SnpJJon:amo che Mussolini - a fLLr:a di bussare a diverse porle; a furia di fare il peri~Ioso ~uoco diplomatico di cui abb1amo già parlalo - riesca a farsi dare una colonfa. l casi sono tre. O la colonia è un osso, e nessuno - nè laYoralori, nè caprilalisti - ci Ya a impiega.re un lavoro o un capitale che non rcnderebl:>f'1·0. O la coloni.a ha ha delle i-icchezcz che bisogna mettere in Yalorc, e aJ_ !ora occorrono capitali imponenti che l'ftaLia non ba. ~ Li ptLò lrovare , osserverà qualcuno. Sia permesso di osservare che, per nostra fortuna, l'Italfa è un paese il quale ha riscn-e imperlanti da valorizzare, e che u nsapientc imP'iego di capitali permellercbbe alla nostra industria e alla nostra agricoltura di bastare . a procltrar lavoro e gualdlagno a una massa di popolazione anche su,perio_ re all'attua.le. Un'analisi di queste rrscn·c è slata falla ripelulamente: ac_ qua che cade senza essere incanalala C' nlilizzala; fiumi di portata ora irregolare che potrebbero fornire en"'rgia per induslric e acqua per le len•e; strade da costruire; ccc. occ. Ad ogni modo. anche ammesso che ci sia ch'.i rnol impiegare milioni in il11J])resc da orga1dzzarc nella nuova colonJia, la mano d'opera nostra. a.tmenk>sulle prime - e le prime sarebbero piulni caJ)l di maeslranze. Clu foss;e in vena di soslenere ad o<!lti costo il rnlore del o:nomio coLtnia-emigra;;ione. può osservare a q11cc;topunlo c.he qt~csto :x:,co:ndo~-: 'i.. è, pi(_, o ~11en~, il ca o d1 11111/1 pes; di rn11mgraz10nc ..• \llora - eg.1 ;~1-r~bbe a conclude.re - l'emjgra- ½ione non è piì.1 w1 !alto _JXlSS'ih.le. Il nostro ipotetico conlradclilo~·e a~bb" torlo. Ne; p~esi di imm·~-azi~ che noi conosciamo - quelli del An1n ica ciel Sud, pc>r csemp;o - c'è g•A, comp:uta, trna p1ima fase di._asscslamcuto <llelle imprese produllJ.ve. La st-concla - quella che perm~tle l'immediato o il quasi imm~1ato vantaggio _dei co}on.izza~o1·; i!1mugra_ ti. è di più faClle real'.z~azionc. E l'em:grazion.e i.Yiè _poss1hiJr e conveniente. Cc.sì, si en11gra -· pc1· esempio - nel Bras'ile del Sud o ncll'Argcnlina d<.'l <:entro e anche del Nord; 11011 - pt>r esempio - nel Venczuelo dove •c'è lutto da fare. Perchè una codoni.a possa assorbiì"e l'ec,:-,rsso alluale della nostra popolazioni.! bisogne~ebbe che ~ a-- vcsse - pe1· l'amp1cv..a e per il grado di sviluppo - L caratteri tcllell'Arc~nt:na e del Brasile. Mica facile l'a- ~c-rln. :Wcno facile il leneda. Nolll ne ,·<:diamo 1lcssw1a aU'oriz7,ont.e come en-u: ualt' possesso o mandalo de1l'[la11..i. Resta iJ terzo c~-0: quello di ~ ro 1onia 1·;cca, già in condi.ziO!nìi di a\'~JJ;,ata evoluzion.c economica. E' dal punto di v·sla dell'IlaJia. un.a pu1-a ip0tesi. Ma f~c aoche realt~. tutt · i Yan.taggi se ne polr~bbe~o n~ra.rre, lranne quello dell em1graz:one. yiacchè faci sarebbe gia LLili'organiz_ zazionc normale e com·enienle del mc.c,canismo della produzione - tal.e per cui un carico di nuo,·a mano diopera, che non potrebb? ~s~re I~ gero. creerebbe uno sqwhbrlo pe1,- colo,"-(>. CPn<:!usione. li binomio colonia-emigra;;ione non h:! altro rnlorc che quello dli un fumoso argomento per la demagogica rcltor· ca fascisla. In realtà. quanto a!ia poLLica di emigrazione, non che rica '·~.are Je ,·ecchic strade, ottene-11do - con una leale e larga polit:.~ inlerna.z:onale e con tula prepa.razi.0ne ~picn.te deglj elementi i quali tcn: dono ad emigrare - che gli StaLi ~1 ;mmigrazione aprano le porle e aSS'lrnrino ai nostri conn'<lzionali &ione condir.ion•j di larnro. Su questo campo c'è molto ancora da fa1·e e da olle.nere. Tullo il resto è bluff che c; può costare guai seri, dopo ess.erci cosfalo mollo danaro. E.DG. ROV. Scherzando... sul serio Il &!onsenso In ltalla Già, è prqprio cosl ! Il consenso del Fopolo d'Italia - non vogliamo alludere al giornale milanese diretto dal gra«ideee commendartore Arnoldo Mussoli · ni, Gran La;ma dell'Impero o,scuro..., ma bEmsi al consenso dei cittadini italiani verso il Regime - si va sempre più allargando, ed in questi giorni la OOmIDOz;one è stata grande nell'apprendere da.1l>tstampa imperiale che anche i capi socia.L.sti dirigenti della ex (cosi la chiamano i fascisti) Confederazione del lavoro hanno firmato un documento, per quanto anguillesco, di adesione !llle gran.di CorpQrazio:ni, del comandante Edmondo Rossoni! E questo si dà tutto da fare a ventilare la grande notizia alle gaz:zette :\I soldo dell'Impero, alle quali invia. perfino delle interventiste, dichiarando che i firmatari socia.listi riconoscono in buona fede tl valore di un sindacalismo naz;o.nale del lavoro, e ciò per farlo comprendere ai lavora.tori italiani. Infatti una Corpor.uu.one che non amr.ielte aumenti di paghe, pur ammettendo l'aumento delle ore di lav0ro ai corporntizzall, i quali invece di scalmanarsi a deliberare quello clie desiderano, prowredono i decreti imperiali ad ogni bisogna ... di schiavitù e serva..~10, merita lutta l'adesione anche ... dei soci:1.listil E più tardi anche quei test.ardi ddl'Uffi.cio Interna.zlionale del lavo:ro di Ginevra, saranno costretti a riconoscer<' questa corporazione di schiavi, qua- "

I.'.\ \'VENIRE DEL L.\ VORATORE. :...,:_ ___________________________________ 1 sua aderente! E' vero che D'Aragona ed altri e..qponenti della Confederazione di lavoratori, da Pa~ hanno smentilo la loro a.d~;one al famoso do::mmmto lascista, e manterranno il loro veto ali'Ufficio Internazionale a Gin=a; è vero che I.a grande maggioranza dei lavoratori itahani pote.!-.se spezzare le cattroe del r.erva.ggio. lapiderebbe Rosson1 e compagnia nelle piazze d'Italia; ma d; ciò non può tener COllto l'lmpero dell'Inquisizione; questo durerà ancora lino... al 1955 (co..sl dicono I gerarchi). li consenso del popolo ilaliano c'è, cd è multiforme il bastone, la deportazione nelle infuocate isole meri,ruonaL, la fame, il terrore, i lavori forzati... e con queste carezze gli ilaliani acconsentono... e cornei Il buorJen.,p-One. toqui tragici, io non so. Che Gwlitri e Honomi aJJIJtanoconsigùato di cedere per salvare il resto, anche questo non so se sia vero. (Juel che è certo e. che il re ha ced.uto per saJvare quel che restò. Faccw, se crede: è atfat suo. Verso la spogliazione Ma vede? Cosi si dimostra che l'esperieJiza 1w1tconta 1tiente. In siJua- ;·ioni come quella in cui. si trova liJ monarchia ui cui, del resto, ci troviamo tutti - l'illudersi di salvare <tualche cosa facendo delle coru:es- ~ioni è, secondo i casi, errore e colpa. Il re non salva niente tacendo delle concessioni, e chi gli consiglw di farle lo tradisce. Le concessi.ani - il passato è li che lo dimostra non ,anno che rafforzare. l'twver;)a,·io e iacilitargU la strada che egli percorrerà inesorabilmente. (letterapertaa S. E.Mattloll-Pasquallnl, m estro dipalazzodellaCauReale) Eccellenza, Ho pensato di 11ivolgermi a Lei. come a coù.li che, essendo a contatto di S. M. il re, ma11tie1teo manteneva volontieri buone amichevoU relazioni con personaggi non proprio fascisti dell'ex mondo politico. Cile Ella facesse ciè per un bisogno dell'animo su.o,o per w1 calcolo suo, o per un calcolo ... di alh'i, poco importa sapere. Fatto sta che Ella quelle relazioni le teneva vive e che più d'uno ·sa dire percw che cosa pensa Lei e un pò anche che cosa si pensa a Corte del terremoto fascista. Che malinconia. l:ccellenza! La capisco, la capL-sco! Bisognerebbe rifarsi molto indietro: a quel Congresso fascista di Napoll (data: ottobre 1922) che segnò iJ vero mmto di partenza della marcia su Roma. Preoccupazione in alto loco: che vorramw fare? E un sospiro di sollievo: hanno dichiarato che sono per la monurchia. I generali dell'esercito, entrati nelle file fasciste, avevano fatta bene la loro parie. Tutto, dwuTUe,non era da perdere. Quanto al resto, poichè si era di fronte a un fiume gonfio che stava per straripare, era il caso dt preparare argini un po' più in là di quelli fissati dallo Statuto, salvo a poco aUa voUa incmwlare l'acqua nf}l suo vecchio letto facendo di Mussoliru wz capo partito come gli altri, disT>Ostocoi suoi al turno dei partiti nell'accesso al potere. Mica male. il piano, in sè stesso. Cosi la marcia su Roma. iniziatasi veramente alle porte r!cl!rt f'ittà quando si fu ben sicuri che la Corte 110n opponeva nessun ostacolo. potè assicurare il potf're a Mussolini e l'i11iziodi una politica che doveva condurre molto più in là di quanto a Corte c;j l)Pn<;{IVO. Altro che i.J1cl111alllfel acque verso il vecchio letto! Il re - pardon: S. M. non aveva seguito bene la cronaca degli avvenimenti precedenti. Non sapeva quintli che tattica di Mussolini - dopo che si era bene assicurato l'appoggio di quella borghesia agrm-ia e industriale italiana la quale, non avellào tradizioni, non ha fonna - era quella di entrare nelle case altrui con le mcmi inguantate, salvo a stabiUrvisi poi corne padrone e a mostrar le 1111g!Tiea chi volesse contestargli la padronanza. Così nei co/,loquii che egli ebbe col mal pagato Prefeto Lusignoli - egli si mostrò buon ragazzo, disposto a tra11sazi,orri-,niente affatto preparato a fare del [frossi cocci. Lusignoli - piccola volpe ghiotta che adocchiava un portafogli negatogli prim.a... e negato;li poi - ac;sicurava cht di dovere i:/w 11011c'era nulla da temere: una corrente nuova che entrava nei Ministeri e in Parlamento per le ii11es1re a11zichè per le porte come si dovrebbe fare; una corrente un po' violenta, è vero. Ma dopo il primo urto tutto si sarebbe rimesso a posto come prima. Tutti furono tranquilli: Mussolini e il suo fascismo volerono crescere e mettere u11ghie,occupare - senza noie - Palazzo Marino; occu!Jare Bolzano; parlare di «stato /asci-,ta . Avevano anche potuto senza vericolo alcuno - distruggere le orga nizzazioni dei lavoratori; ma t1uella er .1, anzi, opera meritoria che il \,CC r//io liberalismo barbogiJ e tabac,·r - ne vide volentieri, fino a ben dispvrr.:.' I animo suo ver 11 (Jucsti , {(f(azzi ·11: ,?(I. vivaci che liberavano il paese dal.la pressione della cfrtc;se lavoratrice. Lusignoli d111u1ut.?. telefonando :la Milano a Poma, t, an,, 1illizzav1: -, : i· scwt.e fare. Vedrf! 1e elle tutto iii1irà lene». E Mussolini fu la.~ci,_,tofare. ... 1-·ulascialo far-t.. r fece .;trada. Distrutte le orga1•,zw=ioni prolern•·te 1tJstre, fece distrni:;::erl' le organiz2azco11icattoliche, democratuhe, liberali. , Ma non eravc11,I()mica a. uccordo cosi» prote-;wva110 i vece/ii simpatizzanti, qua1u/o ~~ntir .,no rt1more anche in ccsa iorn. /tirnte e insulti accolsero la ridicola prore_t,1. Andato al potere con m1 ministero di appare.11te coaUzio,it?, si liberò poco alla volta di tutri i partiti roncorrenU, fino a/l'estrema destra elle aveva covato con rni'a l'ovo parlamentare fascista e fini JJ<!rgo,rernare da solo. Entra.lo al Ouiri11aie per ric,•vere l'investitura con aria di Leali81110monarchicoJ ha fatto dello Statuto qualche cosa di pegg-io di uno strac~:o di carta, investendo ogni giomo pi11 i poteri del re, marciaru!o rupilhml'11te verso la corona i.Jnperial<!,rhe sostanzialmente egli possiede ~ià e elle vedremo se vorrà possedl're anche formalmente. Oramai dopo ta11w debolezza versa di lui - l'gli sa elle se vuole può. Badi bene: io 110nho una grande adorazione per g/l articoli dello Statuto. Ogni epoca ha la sua Carta, e q1wrzdo l'epoca scade, la Carta perde il suo valore. Ma così com'era se non era gran che per la vdl-o.ntà del popolo - valeva almeno qualche cosa per la zrazia di Dio. Lo Statuto verde ogni iioP10 del suo vawre e lo perde anche per il re. Il quale si ,·ede togliere quello che è sempre stato il primo baluardo della Casa: l'armata. Deve essere staio im boccone amaro da mandar giù. Che sia ,·ero o non sia vero che ci furono collo non do consigli, verchè 11011ho nè veste né voglia ai darli. Ma se /ossi nei panni del re resistere. ffo. sistere potrebbe voler dire, probabi!- :nente (oramai! .../ cflliere. Ebbene, 110n pare a Lei, l;ccellenza, elle ww caduta in queste co11dizro11isarebbe assai migliore della rovuia soprave1wta dopo una lunga serie di debolezze che, di fronte al popolo italiano, lrnmw il valore di ,·e,e e proprie colpe? I:"' {fUl'Sfo che l'0levo dirle. Ma io, '>a, s0110 /'1101110 della strada che giudica dal di fuori. A Corte si faranno i biu.1J1ciol daTc e con /'avere. Risolvano la questione che crederanno meglio: il popolo - anche quella parte di esso che sè monarchica - ha già ~iudicato. Con ossequio UN ITAL.TANO, Sacco e V anzetti Continuazione di O Un esame accurato dei fatti .. Sacco e Vanzetli erano sovversiv1 11.aliani, ambedue si erano sottratti al servizio militare, riparando nel Messico. Il 4 maggio, il giorno preocdente al loro arresto, Salsedo era stato trovalo cadavere sul marciapiedi ai piedi d1 un edifa::io in cui la polizia lo aveva tenuto segregalo. Il 2 maggio Vanzelf era venuto a New York per occuparsi della liberazione di Salsedo. Non è da meravigl;are se alla domanda se iossero socialisti, I. W. W., comunisti, radicali, o manon:?r:Sli, mentissero sotto l'impressione del terrore. L'accusa parlò d1 cosc;enza di reità . Ma lrattavasi di coscienza di e!.sere a.~sassino ovve-ro sovversivo in un periodo in cu;, sotto il tenero.so impulso del patriolti.smo o l'influenza del timore, il gctnrno dava la caccia ai radical· come se fossero belve feroci? ~el caso di Leo Franl< 11 !!iudice Holmzs notò che •ogni magistrato sa che le giurie malgrado le apparenze sono esposte all'influ~nza dell'arcbiente . Questo amb:ente e la perfetta conoscenza che gli imputali avevano della lingua inglese furono costantemente sfruttati dal Dislrict Altornes.. , Sicchè voi partiste da ·Plymottlh per ~ottrarvi al servizio .nulitare, non è vero? , fu la prim~ domanda ri, olta a Vanzelti. Amavate il vostro paese l'ulllma sdtimana di magg;o del 1917? Il vostro amore J>E:rgli Stati Uruti è .n propor7.ione del denaro che potete guadagna!·e in qu~slo pacs~ in una settimana, Vole\ ate condannare la Università di Harvard? E fluono alclUle de1lc domande rivolte a Sacc.o molte delle quali erano d.zgl' inviti alla disqussione, E Sacco venrc indotto, col permesso del giudice a r,ronun~are un discorso òi dt:e pal!ine wUe sue credenze poliliche. Rivolgendosi a.i giural; Mr. Katzman concluse la sua arringa con ques'.e parole: T enctq ri uniti, voi t.omini della Contea di \Iorfolkl . fl giud;ce Thayer incommciò il suo riassunto colle I rasi segue.,Li: S11!non giurati, lo Stato del Massachusetts vi ha chiamali a rendE:rc un 1mporlanliss1mo Sl.'rvif o. Sebbene sapeste che questo servigio sarebbe slalo arduo, f,<;noso e tedioso. nondin·cno, da Yen soldati, risoondesle alla chiomata con suprema lealtà americana Dopo tre pa~me su questo lonq. pro- ~ .:guì: Avendo L'berato la vostra mente da ogni orncn d1 simpatia o pre~mdizio, ~osliluendo. io confido una piu almorfcra d1 imparzialità e di giustizia assoluta, occup;amoci di alcuni dei diritti concessi dalla legge a~li accusali Questo metodo di assicurare assoluta giustizia a due disertori non richiede commenti ed il ,crdelto non doma'lda spiegazioni. Dal tempo del proccsrn la dtfesa ha scoperto un gran numero di faW nuovi, che vennero citati per ottenete un nuovo procc:.:,so. ma ~cnz.a alcun esito. D1 qucflo materiale- non si -può che scegliere una piccola parle. Il capo dei giurali, R.ipl2y. !,S;à comandante la polizia d1 Quincy (che deve avere avuto grande influenza sui itiurab) d1st-e alla difesa d1 avere avuto in tasca dura.nte il processo aicuni pro~etlili simili a quelli ~rcsenlalt. in corte ed aggiunse che i proiettili avevano dato luogo a deUe discu!'s.ioru con alcuni g;urai.i. Pre. umibilmeale furono usati per confronti e deduzioni. Comunqu--: sia, questa prova segreta 1110. la direttamente la concezione del procedimento legale, che riconosce all'imputalo il d:rillo di esigere che lultc le prove presentate contro di lui sian~ soggette ad esame. Un runico cli Ripley depose in iscritto che Ripley stesso prima del processo, sapendo già di dover far parte della giuria, aveva dello: «Maledetti (Sacco e Vanzelti), essi dovrd>- bero essere impiccali a qualunque costo! . iv1enll·~ queste rivelaz1on1 gettano luc-: sulla giur a, altre due diduarazioni giurate illwninano il carattere dell'ac·- cusa. Gc,uld, venditore a.inbulante, trovandosi a c:nque piedi dall'automobile d"'1 banditi, venne fatto segno ad W1 colpo di rivoltella cd eh.be il soprabito perloralo. Egli polè, quindi, ~corgere meglio di qua!s;asi altro l'uomo che s• vorrebl:,c fosse stato Sacco. Eppure, stbben<' l'acc~a ,ossc in po.sst.sSO del nome di lui. llè lo cilò ne Ieee saper nuUa alla difesa. Quando dopo il proces:..o, Gould vide Sacv-0, disse che quest'ultimo non era l'uomo che egl, a,e, a visto nella , utomob'le Amor più imprn-,s1onante è il fallo del capitano Proclor. Proclor, che petsed1ci anni <:ra stato capitano del Dipartimento della Pubblica S'curena, lu c;lato quaJe perito di armi dal goH,mo. La questione er.-. se paragon.a'1do certi segni sul pro1c-Uile estratto dal cadavere di Bcrardell1 con le l>Canalaluro nell..1 canna della r·, ollella di Sacco si pote.we detcrJl'iMrc che quel detzrminato proiell.!e era stato e.!;ploso da quelfo. data rivoltlla. '\on ho po'ulo trovar..: aìcuna prova di,;.se il capilno Proctor che mi conv,n::csse che quel pro1c~- tilc sia usc•lo dalla pistola d1 Sacco. li Dislricl Attorney desiderava farmi quella domanda. ma 10 gli dissi r·.pctulamente c.he sarei staio coslrcllo a risponc!ere negal\amenle; d1 conseguenza JlU fece quc:sla domanda· D. Vi ~iete formato il com;nc.imento s-~ 11 proid'1ìe :-.. 3 ,enne esploso dalla m·ollclla C;>Jt che trovasi Ira i corpi del rea lo? R Si. D. E qual'e il rn:.lro ~ udizio? R li mi,, giudiz o è che può dar,1 che sia çlalo csplo,o da qt.ella rivoltl'lla . Dal conl;:slo dell'inl€Krogaton c1 ri- ~ulla che l'uni:a risposta, ;nlerprelazi•.>- nc datale anche dal giudice rliaycr, è che Proclor rtencva che 11 proietti!..: 'o~e s,tato esp1ol'o dall.i r.in,l!ella d1 Sacco. ;\folte nobili affcnnazion• (delle qu~J1 r>on rocl-e r •I 1\.1a.c:sachu.scttz)hanno ctttr.i.bt:. lo u:ia dipnHà qua.!'.i 1!1udiziari:.> all'u fic-o del Cislr et Allornev Sino ad ora 11 traltnmento di poc,s·, renali .f.pecialmenle di quelli ne= quali ~ono in ~1uoco due \·ile, non è stat,) con, dcralo una parlila di ;orl,ma e di abilità in cui lo sfrutiamcnlo d1 .-nimo.!'ilà poht ca e h solira;,1onc d k·~-lÌn'Ol'1 • ono considerale come le i;o~te; né è st.:i.'o c:•stema p··..,-dk,poslo di un buon avvo~:ito us~•re pa1oie an,bii;!t,c allo scopo di ingannare la Corte. Rma:ie :cmrre inalterata la teoria che 11 governo non ha alcun int re«e ad ottenere una c<ndanna. Il suo unico 1ntc:ressc è la condanna del reo . Fu que•lo il solo scopo di Mr. Katman? Eppure ti j!iudicc Thayer disse di .:, ere osservato 1n lui tutto ciò che è compatibile colle p ù a.Ile norme della condotta rrofessionalc Qut>~l'anno si è disccsso il caso 1n BibliotecaGino Bianco sede di appello dinanzi alla Suprema Corte del Massachusetts. E' imporla.nte comprendere -il vero s'gnilicato di questo fatto. GJi accusati non vengono processati una seconda volta. Si tratta semplicemente di decidere se t.l giudice eh prima istanza si sia comportato da giudice. (Continua). Pro vittime del fascismo Somma precedente Fr. 115.20 EGERKLN<..i,I:,N. - Montagna ri.cor<lan.do ancora, dopo 30 a.n.ru, una conJe.r~ del compagno Morgari 1.- 1:iliR. A. - Co.xh1 A. 2.- ZURlGO. - Lezzi i, 3.- ZURJGO. - E. D., altwdiamo Campa.nini al pr.mo i;Onv-.- g.no a Berna ZURlGO. Bovol: e Zul.ian1 d1 E1gg. ZURJG-0. - ,'v\ariaru G1us. WA.DENSWIL. - Bt.blic.tee-1 popoJare ZURIGO. - F, P.: a mezzo Leggi SCHO:-IE~BERG-Kr,a,doli. - l sotloscritlori di questa lis.-; s: augurano dal 'Profondo de: cuore che il proletariato italiano risorga a nuova vita e che levi per sempre dalùa Fila il nnnegalo e criminak: -di Pr~dapp:o: Miotlt Jtalo fr. 1; Fiorio Od:ione I; Bree~z Aldo 2; Conti P. l; Arear o Antonio I; AIcaro Virgi1io I; Banderi.ni Arr..aldo l; Miolti Riccardo I; A. Pll'a.n.din.i 1; G. Fi0rina 2; Ceola Nel.lo 2; C. Stefanoni 2; .Bac- " 2,- ~ 2.- 5.- IO.- 10.- chetti 0.50; Giacomo Sierre I 17.50 OSOG:NA - Apon Guido 2; Gual-ersi Costante, O.SO; Gelpi Raffaele I; Rizzi GiusePJX: O.SO; Gius. Lorcnzini 0.50; Matte.i Riccardo 2; Tornasi Lijigi 0.40; Berini Elvezio 0.20; Toma&i Luigi 0.50; Berini. Guido 0.40; Pasquai!e Rizzi 1; Pollini Giulio 0.30; Rigola Be~io 0.55; Locatelli B. 1; Corliana Giosuè O.SO; .Bcl~rami Sigismondo 1; Rizzino Silvetrin1 O.SO; Be:trami Pio O 50; Comina Elvczio O.SO; Lo- :enzo Macchi O.SO; Conedera G. 1; M. M. 0.20; Donhi Luigi, O.SO; Gamba Rodo!.:o I; D011.i:ti Francesco O.SO; -~lld AlJredo 1; Mai Michele O.SO; Bel tra.mi Romeo 0.50; Bellnmi Miche'..?, 0.50; Corlfona Roberto 0.50. 20.35 GOLDAC!L - L .;:atciL 10.- BER:,../À.- A mezzo Pc1 ucch1 Gaetano: Pcrucclti N., fr. 2· Gugl.ielm~.E 1; Cugno!.io Adolb 2. Ronca&li<>niMarce!lo O.SO; Ma,- feo Savio 1; Raha.ini Ba;tisla 2; Albina Cugnolio 2; Dom-~nigani Giuseppe, 1; Brogni O.SO; Ma.rccni Ernesto O.SO; Giovane\la Carlo O.SO; Cocchi Alfredo, 0.50; Bianchi 1; P. Praio 1; Pa.rrucar C. 1; A. Sonzi:u I; Ama.so 1; G. Ca.sem.in 1; Griselt.i Alfredo O.SO;M.rlfin.i C., 1; Tirovaglio A. 0,50; Lur,.mi O.SO; Biagio I; Cremcni.ni .M., I; Bncola Carlo I; S. Luciaru 2; G:ispari.ni I; Merlo Pdelro Q.50; Pairizzi Luigi I; Fa,gioli l; Perncc.hi G.: abbasso il partilo fa.cscista che vorrebbe tapparci la bocca anche a'il'eslen, 1.50. 32.- BASTLEA. - N. "J 1.- SCIAFFUSA. - \I. ~- ricc-r<l.~.n.dole vii'.t!Pc del bscirmo 1.- WI:--.1ER1 HuR. - Raccdl1 dalla Sez. svcia...sla ,. 142.15 Bl.i:,:;-;-::-,.E- .Rac.;dl.! a mezzo M... razz.1 A.: S. .M. M. Bienne Ii. 20; C:irre ~1.:irtmo 3, Ani ·- ruo Proru 3; Carrè Carlo 2; A. .\1tcrazz: 5, D'A~cstJU Dvmc..-uco l : A. C b en I, S.-:haerer Em· 1 I; H. Pul.:r l; fustc,rante e CJ rer. i,ra!-.:tana 20; Fcrte O. 2; Abba-.,so il fasci.smv 2; Natcl !3ol.a 1; R ,ma muore so:1- !o 11 (!iogo fase\ ,ta 1; .\-\. .M. 0.50; Per la cau.s:i comune I; .l\hl--..1 <.so il fas ... .:n 1 I , T c.r~sa CarJi O.SO; Re:.,.ard F. 0.50; )J, ~- 0.20: R. G. 5: Suler I; R. O.SO; Lur:i O.SO, F..m..hoR.s O.SO Lilzlc.r A. O.SO; R2zzonico O.SO; Kaul Van-1d1 0.50; Orchestra liva '1· ~- }. 1; Vah.nlt 0.60; L. Col<len1 1; Botta Sih,io 1; Gre- ~ani G·1.seppe 2 F. A. O.SO; Geor~ Ronl.:iye 2; (Illesrthile), O.SO, Gr=s ni O.SO; C. M. 0.30; Rn, ·di.a 0.50: B. Corti I; Vicari C. O.SO; P ~rman.•1 I.SO; P G. 0,50; Greco An~lo I; Vicairi Àn.J!elo 2; Chale:lain I; Gerioli PauLina I! Inè:5 Ri'Va 0.50; Madore 1.50; Luraschi 1.30: (Ilfo_gg'bi1c) 1. 102.90 BIE~}.E. - Rtcava~o nello della festa tealr1 le del 29 ~- naio 22.10 Totale Fr. 502.20 ella sottoscrizione comparsa nel N. 4 dov~vas: lej:1~ere Utbwil 0 Holzarbeiter ,erband, Sez. di Romanhoz-Uttwil: riuniti in assem'blea, a mezzo del compagno But'..a saluta.no ed esp.rimono un voto di solidarietà alle vii.time politiche della moderna civiltà fascista Fr. 30. "00RRIERE PARIGINO., J>AHIGI. F~bbraio. f?~mcnica !>Corsa i cL<;OCCupati pa1· g.ru ha1mo sfilalo d111.a.m:ile mai. ries dei r;!-.pclti,•j arrondi~semcnt.s e dinarui le au~tcre colonne della Camera dei Deputali. La r,dsta d<'"ibatlaglion: della mi<;<•ria, calmi, '>CVcri e taciturni. Il mondo C'leg,u1.tc.·c-l1e itclla ma.L I utata qua:.i primaverile, <ln P,av,a della Concordia si dil"igeya a godere f'i.ncanlo dei Campi E.l si baciali dal so'.<.·, llC' è rimasto s.::andaJia..alo. Sconci sim.Ji non do\Tcbhero es... serr permessi! hanno esclamalo 1 buoni borghesi cosmopoliti -::ostrelli ad o.'-S<'n arl' lo sp-ettaeolo daJl' allo dcli<' loro ,. cchc anlomob.li. Ed ha.n11 p!a11cLto :ti s gnor Prefetto di Polizia quando qucsli lia dato 01.i/i.11.<' ai folli grupp. di flics ccl alla guardia ··epuJ,bl.c-:-.na di caric:an' t' disperden· Il' schiere ceucios" de senza-la- ' oro l' dc· sero.a-panc. La Hepubblica broghesc dei D,rilli dell'uomo non è forse lo S.t.ato ideale del bencs!:-cre e della libertà? Queste 10 le di disocc-npali che non w·lano 11(' 1upn~cano, ma ostentano al sole h. propria misera, rwele-11.derebhero arrermarr che la Q;u tizia dcmocral ica e sociale non t i11..:-ima agi i ideali dei d,'moC'raticiss!m cl:rigt-nli dello State, francese? Tali criteri debbono a\er iuspiralo .\I. Poincaré nella sua r:sposla ai deputati socialist, e comunisli che !'in~ lt·q>l'lla, ano sull.a n"cessità di soccorrere e pronederc a, disoccupali. Esistono. è vero, dei cl soccupati in Francia - quanta degnazione nel riconoscimento! ma bisogna ben f..Uar:f..1rs_dall'aumcnlare il sw;sid'io di se, c01·s.o. p:,rchè ciò facendo Si to_ gli.crebbe loro 1o stimolo alla i-icerca del lavoro! . Testuale·. O proletariato. fìnalnwnt.c di-gh angeli custodi Ycp,Iano Sltlla tua ,·irlù e l'impediscono d1 cadrrr nelle braec ·a drlla pigrizia! Il buon Poin.caré, l'angelo d<"llapace· c de'Ja '- la a buon mercato, non permetterà mai che tu sia preso dalla infernale tentazione di sedere. tu e la tua fa111igh1, ad w1 desco che sod<l s.fì le basse lc•nlazioni del \'entre .. \ panc:a , uola tu potrai dedi-::art: alle superi or. spc culazion i dello spii-ilo e della rnllura ! -oll c:ttadmo 13arariton è uno dc1 più gio,ani deputali c-omun:sti della Scnn.a. Egli d;rige llll fogl;o ~.ctlimanale intitolato Discussion e· pcl' c.iò solo ostico al lerrib le E.e, ·culi\'O chC' siede in ruc La Favette. :--;c11a sua Discuss:on , Bara11lon si ahbanrlona alle eresie del lrosddsmo e del sou,·arinismo . Tra l'allro c~h ha sostenuto che !"attuale talh:a del ParLto Comunista Francese è un "'·'denle s.a.botag_~:odel'intesa e dell'unità proletaria. Ed ha plaud lo in- ' ccc agli sfor7i falli in qu~slo senso dai nosl1 i compagn· clC'llTnion.e So- <·ialista-Comun1sl.a. Breve. l'I:scruliYo lo ha diffidalo Pllt n> olio -4 om i a l'mettrrla con la J)Hhbl=ra/ 011e dr Ila IV~cu•sion cd a presenlare le propr e clim ssioni da dr-1 ·tinto. ~on sappiamo an-.:ora qua_ J; ~·•ra1:i10 IC' dC'c:s·on ciel cilladino nc1r,111lr Il Il [I S • e-i r f,·ria.mo agli usi r· to:;lumi d!'fla \ ila par'amcntare ir:111 · St'. pJss amo rac.-·111,<'nlf'proft-L,zarl' c·h<' il gioYan:, deputato si :·ti •ll('r:Ì alla i11~;unz'n11.r ,J 1 proprio ')'l 1·1· lo. E sar:1 ma le. T .o cl:('iamo noi clH' apprcl\·iamo il su, r>,"ll'-!e·o l'd i 1110.t;,. drlla sua (•rcsia. I o ,p·1 ilo ·ll(ti, 'dual~la che è al fondo cl' la , 1·1 polil·<·:1 francc•se (• la p:·rf Plta a1 liksi clrllo !::pir;to d1 d;,.{·iplin•t <: d'orga11•1.1~1zi1n~ che t· alla base del movimrnto soc'alista. ·e il pai-lilo ha torlo e "-<'il partilo in1p ch,·r, s·a pure uri 1,m li della propria c\;,ciplina. ogni modo cli far prc, alerr la rag· onc' t· la , cr:Iù. :;i ahhandona il Partito. :\-fa contempo,. ra11l'a111enlc s· n slilu.scc il mnmlalo che prC'\·i1·1w chi Parlilo o dalla or- .r_:an1zza.z;o11c. <' non dalla fì11.z:io11.t: giuridica che d<'mocral".::anH'nle s·:n_ I tol:i ,olonf:\ popolarr . -o- [( fasl'isrno llnlia110 ìw u11a sua inre,111pat'liil la p:u licohm· t·on i Ti-iì,u11·1li cli tu\ll' le· ~pt>cie e· d, tutli , pal'st. In llalia ha ~~l]Hllo mcllrrli in ··"11<1';1,·011"di non nucx-(·1gli. all'estrro l'a del tutto per non 'i-:ubirli. ::\la qualchr Yolla non può farn" a mrno cd allora son dolori. 11pro,·, ,-o ,, ollosi d nanzi al Tri. lrn1nlr c, r,·ez·on.alc- cli f>ar.gi contro \"aill:rnt-Coulurier. dircllore ddla llumaailc- . a<·cusato di a,·er dato dcll',1,-;.1ssino a ::\Iussolin:, si è risolto in un JWocesso contro il Fascismo. \cl onta "hr il po,·ero pre.sidrnlr a- , e:-:H· ri,·,·, nto orclin; superiori in propo:;ilo e nwllrSSt• tull.a la sua buoiia ,ok>ntà nell'eseguirli. Dopo l'interrogatorio del.l'imputato che ri\C'nclic.ò la frase incrimanala e-clw fece l'C'sallaz.ione del quindiccm1.c Zambon.i, ,·rndl calore sfortunato di tulio un popolo, fu la volta dri lcstimoni. Primo. :\fare.e) Cachin, deputato comtmista di Parigi. f_.gli riaffermò tutto il Ml.O disprez::r,,o per :\-fussofin i r ricordò ai g:udici fraJl:- cesi che l'inter,·enlismo di qucslo SJgnorc ;n favore della Francia, fu pa1,:alodal goYemo francese con denaro sonanle, Cach in sapeva quel che d'cc,a: fu prec:sa.mnC'le lui che, d~- pulalo soc:ial-patriol.a, s.cc..-.c in Haifa n<·! H>ll p<·r operare a suon di quat: 1r:11i le com crsioni d:sintcressalc' 01 •alun·, pr:mo fra Lutti, Mussolini. Sc.:h:acc;antc fu la deposizione <l':1 compagno Pielro ~enni, unico testimonio =taliano citalo c;laU.adif~ del i(orn.a.1<' eomlut:sta. Tra lo slupor<' drl pretorio gr< m.ilo egli lesse la deposizioni'> resa negli alti istrullori del proc~so ~fallcott clal generale Dr Bono, il mrmor;aJe Hossi, e la frase oronun.c:ala c11\ sicario Dumi.n.i ncll'u11imo <;110 prorc.c:.,;o,dalle quali balza c·v·rlc-nte la responsa.bil ilà persoPale del ()u{',e_ Ed inlìru> il brano del cJ:~·orso pronun.ciato da Mussolini ~te"-so il 3 genn.aio 192.5. d:n.a.nzi alla ì.am<'ra de· Deputali. TJ{') qu2.l.e cg1, si assume la rcsponsahil ità morale e politica del delitto. Sembra\'a che il pubbli-co francese <.i domanda~s(> !'-(' l'Italia fosse al di là delle Alpi o al centro dell'Africa. J a deposiz·on<' di ;\enni, avendo una Yolta di più drfin:lo in termini prec:si eh" cc<;a è slata e cl1c cosa eper i ~oc: a lisi i la queslione moral<'. c-ostitu:scr un allo politico che i no- ~lri comp ...qni saranno lieli di conoM:crc. Quallro doman:die erano stai.e fa1lc• al compawio Nenni: Che cosa è il fascismo? • - Quali sono le re:,7>011- <-abililà d; Mussolini nell'assassinio di Malleolli? _ In quale stcs..<.asfera <' come si svolse l'allentato di Bologna? Che cos.c'\ prn.<;a de-ll'arlicolo incriminalo?,_ Ed ceco le rispo<;l<•: 1. Il fasc:smo è, nl'lle ,-uc grandi lince storiche, un fenomeno di reazione della clasc;e borghese contro le conquiste politiche e· sociali del pro1etariato. La \":oJenza non è stata usata dal proleta1·iato ma dalla borghesia quando qucsla non ha trovalo p·u mll:i legalità un.a diga sufficiente alla difcrn dei suoi ;ntcrcssi. Questa reazione borghese ha wrtalo alla dittatura del fasc;smo e di Mussolin.L dillalura che s manifesta oggi aMh<' conlrn ecli e partili borghesi. com<• sono i rber,,Ii, i clrmocralk.: C'd i p0polari. 2. L'assass:.nio di ~Ialleolli è un del.Ilo carallcrÌ-:>lico di Slato, come• le strag: di Torino e di Firenze, Come tale rc•~:ponsabilr ne è qu:nd.i il regime ed il suo capo. :\lussolini stc!-.- so lo ha ricono•<':uto e nel d;scor:.0 del 3 gennaio 1925 <'gli s. è assw,.La la responsabilità storica e pol;tica del dcl'tlo. I.a lolla de!Lhcnlino. impern:ala sulla questione morale. ha a\'uto per scopo, raccer1.amcnlo delJr re~pon,ab;l;tà p::nali anche ne; C'onfnmli riel c.apo de1 gO\crno, ciò che esigeya il row·sciamenlo del rcgnH. Qu<'~-lc rc:sp<msabilità p<'nali locc~\\a ai mag'strMi di \'aiutarle e in un {'l'ma di libertà aHebbero poIulo far 10. H.icordero du<- fatti: :'.\01 pos,;: diamo in atii una ricoslnIZione di un colloquio dccjs,:rn della nolle del 12 al 13 giugno: il colloquio fra 1 coll:1hort1lor= rliretli del duC(' : De Bono, Finzi, Rossi. Marinelli .. LcdC'pn~·;,;ioni sono un;1nimi su un punlo: Hos~i e \far nelli ·ch·esero la liberaz·on:.: cli Dum:ni r>'-'r c,·itare che rgli parla•se l' dic-es."-e che rordi.nc cl; !'b:-trazzarsi cli :\Ialtcolli era stato dato da '\fossolini. Su qursto punto :\fai· n ·11, he è d nuoyo segretario amministrativo e gran gerarc.a. drl fasrismo, fu il p'ù esn11c;lo: e~lj ricorclò rl• awr<' an1lo l'ordine d• dan' i foncl· per organ·aare la Ceka . \;lrn denw11lo di fallo è la confessione lardiYa ch,Jl' a"sassino di '\fotte·olti il Dum·n· eon \uu,alo ora a qnallro anni 1wr a,er eletto chr. il prcs·clc nle nwrit:na lrC''nl'anni di galf'ra . T .'affan• :\Iattc·olli non è fìn'to, c-.,so ,\\ r:\ nel In ~toria italiana rimport.anza dlf• l'l,hr- ·n Fra1H·•a l'affar<' DrPvfm. :t· l,'at(Pnlato cli Bologsa resla moL t,, os•·uro. Ci fu r<'almenl<'? Sr. ci fu e' Sl' ti '•o, anc· Zamhoni fCCt' re.al~ mrnle fuoco, slamo r\·idcnlcmcntc· d' front<' ad un allo di t'ro·smo indi- \';d11a1e. I .a .._foria µiud'cherà quC'slo ragazzo e· lo C'Ollocherà nC'Jla luc-e che• merita. ;\'e! 1882 un ragazzo mc·no ehe ,cnlemw parliYa da Roma per T1·i(•- sl<' de< i,o ad uccide1·C' )'imperatore d'.\uslrin. Fu soi-prrso. arrestalo, im_ picrnto. Per lunghi an.ni fu considlerato un rcalo esaltare il proposito cl· qurslo giovane: oggi Lulle le città d'Italia s·onorano di w1 monumcnt0 a Cruglielmo Obcrdan. ~on istilu.isco paralleli, constalo un fallo. Se ciò che determinò lo Zambon 1 all'allentalo_ fu lo spettacolo del martirio di Molinella, fu l'indignazione per i delitti dr! fasc·smo agra1·io clrlla vallr

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