L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - 1 gennaio 1927

(A. P.) ZURIGO, l' GWNAIO 1927. ___________ ___;_ _________________________ ---- ANNO XXXI. Num. 1. ' • rELEFONO 4475 - Conlo-C.nèques N. Vlll-3646. SETTIMANALE DEL PARTrTO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA AER L'ANNO 1926: REDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 ~ h-. 1.50 , L'Avvenire de[ Lavoratore , AMMINISTRAZIONE: (.'ommi:,sione Esecutiva del P. S. I. PREZZI DELLE INSERZ!ONI · Per line;._ o tt~zio dì 1mea (largl!e:!:ia c.na colonna). ~o Cant Per réclame coatinaa.1a, prezzi da. oonvenirsi lu PnER L'b_RrO: luanno.t, frt. 160; 6 messi fr.l:'i31mesti, of2r.,5m0. o di tutU "::::ritti ,,g,nti p,l mondo Zurigo, Mllitiirslr:asse 20 fra mille procelle ma sostenuti da un« fede che non s'attenua coll'andar del tempo, fatti più fo:-:ti, più adusati alla La stampa fasc:sla, unanune ha che mai si accordi co1le uffi.ci.a1i cl.imo- lotta dal dolore e dalla disfatta di 1cn, incas..c;.ato senza fiatare l' alloc~one slraz.ioni d~ rel.iigicsità trattare j sacri con più ferrea vo1ontà di tullo sacrifica- ;ronunciata dal Papa al concistoro minis-tri·con modi in c:aso affabto inde~ re, fino all'ultima stilla del nostro san- ~egreto del 20 dicembre e che n:oi del lOToabito e del loro ca.r.a:Lteree, ciò, gue, pe-r cancellare i d(>litii luoi e de.i possediamo solo in riassunto. n-onoslantè l'intervento ,del vescovo». tuoi predecessori. r; g_:ornalismo .diel regime aveva FoTlunalamenlc queste ,chiare pa- Verso di le, o biondo er,~de di un triragioru da Yendere di creare presto role del capo della Chiesa catlolica ste passalo, volgiamo gli occhi, Ja menl'assoluto silenzio altorno all'impor- non ISÌ prestano a,d essere inlerpre- le, il cuore. Tu molto potrai perchè le tante documento. Dopo i falli cli tate ad uso e consumo del fascismo. colpe nostre del passato le s~pclliamc Br;anr..a e le stragi cLiFirenze il pon_ La condanna dei metodi e delle iìna_ col uecchio delittuoso che ti consegna lo tefice si è levato a protestare mai Jità fasc:~te è clliara c,dJ inequi,·o- sc:)ttro. Noi siamo, così, purificati. Noi rò le sue proteste hanno a~unto cabile. Ora ques1a condanna pro- diamo tutto a te perchè in te confidia- °l lono e la gravità dell'atluale. ~unciata <.la1la Chiesa per la bocca mo. Nel nome sa,..,--rdoi Libertà noi dili Santo Padre - ,ài'ce a,l'I1ialssunlojn del Papa è un brullo sintomo, pel menlichiamo tutlo quello che ieri, pur 1-0s:.ropossesso - ,d;:J>lora,quindi vi,v:¼- fas,Dismo. Se es·sa si è decisa a con- fratelli, ci divise; nel nome di Giustizia mente che, mentre il Pa.pa, i vescovi, i dannare così palesemente e la vio- e pel suo lrionfo saremo lutti, come ur. sa,cendoti e tiut't:i i buc:til /fedeli ,si univa- lenza e la stalolah·ia fasciste, segno ~010 uomo, compaHi e d:::cisia lutto dano in tali azioni di gra.z,ie,si co!D@isse:o è che le azioni fasciste volgono al re, a lutto osare. violenze e devasla7,i<>niconho persone, ribasso. In Vaticano ì'odore di ca- Noi ti confidiamo, o Novo Anno, un e~, é.tni.luzion.ie caise adibii.e ai ,loro davere si sente da lontano e si sa patrimonio ideale fatto di s;;eranze, di -sedi, non arrelran'.e <li fronte nè alla bultare a mare per tempo, i pesi volontà e di propositi santi: ~pera lu in ·d · t· · 1. u· modo da essere accompagnalo da una santità e,l tempio crièal sanLo cairatlere mor I e mgomuran . .i ..i N · d d h J d benedizione al tuo prossimo spegnerti. uei sarer,uoti, ,pe.rseguita.ndo i mi•gliori on e a ere re e e a con anna t.ra i fe,deli cattolici, mentre per la loro papale sortirà subito eITet!i politici. Che la tua fin-e avv:::ngasalutata dai ~es.sa fede e religione 'l.ono i ,più forvi- Il giorno dopo il conc~storo, H ri.conoscenti palpiti di cuori buoni irra- . difensori dell'ordine e delùa lranquil- centro cattolico si è anzi ,riuni:lo pe1· diati della luce della Libertà, della Giu- !i ·- rr d slizi:i e della Umanità in trionfo. :tà sociale, Je foro organizzazioni, le rJGW.ermare (essere ancora nel « recwo <Y.l)er,e:ii buo)la stampa, di comune gi.mc e per il reg'me •. E però le SAULEMO. 1 miei amici hanno già portalo in Francia i vecchi lari socialisti d'Ila- !La.Essi hanno pietosamente raccolto la noslra bandiera strappandola agl'i.nsulli ciel/e camicie nere. Que-sla bandiera, noi intencliamo di spiegarla davanti agli occhi degli operai e conladini italiani che vivono in Francia: simbolo cli speranza. d: eleva_ ;:ione e di rivincita. I lavoratori italiani sanno mollo bene qllello che devono a questa bandiera; gli devono qu.aranla a1111.i di progresso socìale, il passaggio dalla schiavitù economica ad una condizione di libertà e cli dignità. l'ini_ ziazione alla vita sindacale ed a/la Pila polilica. Ess; sanno di essere tributari al socialismo d'aver potuto erigere un edificio che appariva prodigioso e che - ahimè! - è slalo di. lrulto clalla reazione. ll successo di questa reazione e ancora per molta gente un avuenimenlo misterioso. Noi dissiperemo questo mistero e mostreremo quali f or::,e e quali elementi si sono con_ giunti in llalia. Nulla autorizza la nostra condanna stor[ca, benchè si p9ssa citare contro di noi il fallo del nostro d:isaslro. Filippo TDi."ati, ~·antagg.io religioso, culturaJe, eccnomi- ripercuss:oni non potranno man::arc. ~Po• •sociale. Per ora res.La ben eYiden le il fallo, « E queste cose - continua il Santo che il Vaticano colla mossa p.el Papa a.d:re - diciamo per :dire in una sob tende a rifarsi una Yerginjlà agli ooolta a tanti diletti nostri figli, massime eh.i delle masse popolaii. cattoliche, LE CAl\llPANE ~C '..l~~I cari giovani, che no.n ci è rimosio i- che son.o ferocemente anlifas,c;isle al noto quello che hanno isaff.erto, e pro- pari delle ma ~e socialiste. ,rio iper il nome di catLoJ.ici, -da essi più Se e quando il Vaticano crederà :i,llamen!.e e più onoratamente portar.o; giunto il momento, spiegherà meabbiamo 15offertocon loro; che ab- glio ·il suo gioco che con.."iislerà nel 1 >iamo prega:to, fi<luciosam~nte prega1o :.-:-confessare o quasi il cenl.ro caltol)el' la loro rperseveranu, e anch<? per lico per accreditare ancora un.a voi- .a COJllVe:!1Sione .di quelli che li hanno iat- la il Pai-L.to popolare, i cu; uomini .o soffrire,,.. attendono pazientemente. Don SLurSi noli il fatto, cl;e quesla parte zo - esule a Londra - ritornerà sulel discorso papale ,:iene a smentire gli altari, e le masse operaie calloaolermemente quell'inqualificabile liche saranno ancora una volla gio- ~ ·omu.nicato del capo idlel governo, cale, a meno non inleryenga al mo- -he tendeva a sminuire la gravità dei mento opporluno qualche guasta fe- . ~tti e a scherzare quasi sulle violen- ste. -,e commesse. La violenza - dice il Ma tullo ciò non toglie, che il d1lapa - non $1 è arrestata neanche scorso <llelPapa sia pel fascismo un lavanti alla santità del tempio. Figu_ brullo, un brnttissimo sintomo. -iamoci se potP"·a. ::trreslars.i alla .orta di casa dell'antifascista profato, Del resto notizie private ci assL nrano che i sacerdoti arrestati per mtifascismo superano il centinaio. « Ora, la fosca tempesta - ha a.~1iun- .o ti1 Pa'Pa - può dirsi passala; ma gli ~ proprio coane qi,ando la tempesla è :>Usata p-2rmezzo a oa,m,podi messe già IJlatura. Quanto ,più Jy,.Jl,a e 'Promettente ~ra la messe, tanto più graM e veram·:n- :e lacrimevoli restano i guasti, le rovine, dasnni. Fdoren.ti organizzazioni ed ope- :e, frutto del coscienzioso ed intelligene lavoro di ta11ti anni e di in.eminabili acriJici, e che godevano la fiducia di nnumerevoli famiglie e <li intere po;Joazioni, e le ricompensawamocon preziosi -eneficl e materiali e morali, vemner:.oin '- •oco d'ora miseramen~e distrutte o se- '--damenl.e danneggiale e compromesse,.: Ma il pontefice non si è limitalo deplorare vivacemente le violenze asc1sle; ha condannalo anche la oncezione mostruosamente accen- ~atrice dello Stato fascista. « E purtroppo la fiducia - ha detto 'io XI - non è ancora n.è piena nè siura; diciamo segnatamente pér qu~llo he riguarda gli interessi reiigiosi, che 11r sono riconosciuti essere, come sono eram:ente, i SUIJ>remini teressi di un poolo, massime di un popolo come l'iia- - a.no. Sembra che un'oscura minaccia, J, _')])fermata ,da ituaa '1.llla.nuhe di sospet- '. , ingerenze, e diffi::oltà, si libri e s~ia )spesa swl.le organizzazioni ed opere, t-assmiegiovaruli, di azione cattolica, la upilla degli occhi nostri; e sembra che n'altra volta si rilevi e si ,pronunci una .mleez.ionedello Stato che non può es- ~re la concezione catto1ica, e sembra u.re correre pericolo l'educazione e for- ,azione cristiana della gioventù che è , parte più .squisita del divino mand:itc urfes, docele: sembra che un'altra voli si rilevi e si r,ronunci una concezicne elJo Stato, ch<i:non può essere la con- ~z.ionecat~olica, mentre fa dello Stato fine e dei cittadino, d2ll'uomo, un .ezzo, tutto in quello monop.,lizzar.do assorbendo. Sembra che un vero duahno d: poteri e :i funzior,i confom.ia fa- . alla per;feria esecutori e sp2Sso a.rb1- ,i di ordini, per altro buoni e provvidi, ~ili uomini, che sotto nuove i!iseg-'lee v.ovi nomi, rimangono sempre gli ste:;si ~tta.ri di ieri, sempre gli stessi nem:ci ello. società e della religione; sembra Tramondteolittuoso aurora promettente Vai dunque, "ecc.hlo malcnco anno, nel fascio malecktto dei precedenti, SP-- gnati in fronte dal marchio di innumerevoli delitti. Vai, lu che salutammo al luo nascere pieni di speranze e il pensir.:ro coru.ortalo da un domani di luce ·che tu - crooevamo - avresti apportato: va,! E la nostra n:aledizione rri accompagni per la doloro3a delusione che ci hai procurato; pei delitti atroci di lesa civiltà rrutriti nel tuo fu~evole regno. Una maledizione particolar:: perchè s'è vero che in anni che recentemente ti precedettero sangue colò ben più copiosamente, una menzogna dal nom'? sonoro di «Amor di patria» ammantò, coprendoli, il delitto e la strage. Era sanUE,quello, sparso fra gente divisa da stolte ereditarie menzogne di razza e d1 lingua; ma tu, vecchio infam?, non hai queste menzogne politiche, storiche e geografiche per scusarli: il luo tempo breve è tutto segnato di delitti senza scuse: sono i fratelli imbrattati d2l sangue dei fratelli; sono una parte della stessa razza, Qello stesso popolo di uno stesso paese che calpesta, spietato e feroce, l'altra parL-::;e la parte più amorale, più cinica, più allenata al delitto che tien affamata e chiava l'altra parte, che soffre tutto quanto di immaginabile è possibile soffrire. E' sotto al tuo regno, vecchio 1926 filibustiere, che la più criminosa banda di delinqu~nti ladri ed assassini s'è rinsaldata al potere coi più atroci delitti. E' sulle lagrime, suilemiser ie. sulla fame, sul sangue di un nobile popolo martoriato che la bandiera dei barbari s'è innalzato, prepotente ed orgogliosa! Muori dunqu~ maledE,tto! Salul'amo il nuovo anno: il grassotello cherubino in fasce. Tu, vecchio, non hai ucciso le no:tre spr>ranzcin un avvenir2 mi1,liore che ·1 biondo tuo erede, ancor vergine po"b in fasce. ~o, non i'hai potuta uccidere la nostra verde speranza, come non sono riuscito ad uccidere la lir.ertà incatenata. calpcstat:·, di~ei;~iata. Non si è spenta la nostra volontà,. la nostra ardente aspirazione di un mondo di liberi: Dea Libertà e D~a iustizia sono nel fondo dei cuori di tutti gli schiavi, ·blioteca Gino Bianco O campane squillanti pel diffuso cielo, suonate via le fuggenti nubi, la gelida luce; l'anno se ne muore nella notte; suonale, o campane, e lasciatelo morire. Suonate· via il vecJOhio; suonale pct nuovo; suonale, felici campane, di conlro alla neve; l'anno se ne va;,·ada pure; suonate ,·ia il falso, suo_ nate alla verità. Suonate via una causa onnai vinta, ma che stenla a finire le Yecchic forme di fazioni e ai lolle; suon.ate a più nobile· tenore di Yita, con costumi più dolci, leggi più pure. Sucmate via il bisogno, la cura, il peccato; la sp:etata fred.dena dei tempi; suonate "ia le mie funebri rime; suonale aJ nuovo e più perfetto poeta. Suonale ,-ia ogni ant~ca fonna •di luridi mali: la vrle cupidigia delL' oro; suonale Yia le mille guen-e pa~te; suonate ai mille anni di pace avYenire. Suonate. al nuovo uomo, libero e fo1-Le, daJ cuore più largo, dalle mani p~ù generose. Suona~e Yia tutte le tenebre della terra; suonale al Cr.slo che ha ora dia venlire. ALFREDO TENNYSON. Scherzando ...· sul • serio L'anno imperlale in Il.alla I Sta tramontando. Quanti entui.s-iasm, ha suscitato nell'a.Dl~mo idi Ce- ::.arc... da Predappio non è a dirsi! E. queslo entus,asmo è stato condiYiso ap_p,eno da Lutti i isuoi ex cornm.htoru sindacalisti anarchici ..... dai nfatli di guerra., e da Lulla queUa parte di g10,',nezza.... corrotta, la quale non troppo entusiasla del la- , oro ha cost.1tu1lo la grande legione die1 negri ·mercenari, addestrandosi a.gli sport di nuovo genere 1mpenaJe, come ... la pesca nel torbido, la speculazione sulla ... Patria, il ricatlo ..... il p.ccoto ... furto, le spectizioni ... appropr.al1ve nelle case e nelle ville ... di bastardi, ecc. E questi cillaclini 1del nuovo impero in quest'anno morente hanno, coi consenso di Cesare ... da Pred'a.ppio, polulo SYolgerc una azione ,·eramcnle falliva per il fu_ Luro Impero ... dc H.oma! E l'enlusia. smo ha ra.ggmnto 11 colmo ... ~egli tùlimi anni decorsi le loro opera.J'ioni venivano un po' ostacolale dalla stampa ... anli-itaJiana degli :\.mendala. degti Alberlini, ,degli Sc;ar, fogli, dei bastardi dell'Avanti! e dei russ: delrUnità, e nonostante il conl.inuo inneggiare dell'ex Farinacci, ora messo in quarantena, alla notte d·i S. Barlolomeo, i buoni (!) italiani al soldo, ~ah-o parecchi cas1... sporacLi_ ci, restavano frenati.. Ma in quest"anno morente, riu-dti a mettere ... :n soppresso tutta la stampa dei calLivi ilaliani, con qualche infortunio cli rollure di cos 1ok, di imprigionament: e di espropriazioni .... l'epura- ;,;o· ne. ha potu Lo a,·cre pieno sYoltnenlo. Ed ora si può -<l'ircche l'llalia. oh! poYcra llaìia!, è salva. Questo felice anno imperiale può c.-;.scrc festeggia_ lo dai Yen e buon· ital:ani. innalzando i calici spumanli ... al i·icordo imperituro di questo felice cd 1mper aie anno eh<' muore ... e con esso muoiono di fame i martoriati cittad!ni di l\folinella, insieme a migliaia di eroi getlali nelle carceri imperiali. ;\fa l'epurazione dei catlivi il.alia.ni è falla .... e si ,·a rastrellando ... Parte as!-as.,,inali, parte in galera, ed al confino... cd altri costretti a fugrrire a~l'eslero.! Ma Cesare ... da PredapPH?, pur •nnalzantlo i calici spumanti c-01 suoi messeri sicarl, nelle sale dorate- di Roma, non è lranqu illo ... ve_ de sangue dappertutto. sente i pianti delle rnc vittime ... e scalla! E dà ord.ni repre~sivi. Bevi almeno lranquillo. o Duce, ali' anno imperiale, perchè non sei sicuro se il nuovo anno sarà pure imperiale. Il buontempone. - 1-1 leggere il giornale dei fascisti - ci a·iceva un compagno - c'è lanl~ sugo come a succchiare un turaccwlo. ll no~ro compagno ha torto. Noi leggiamo ogni seltimana quel... quel documento con un interesse che nessuno può immaginare. Pensale: l'organo del fascismo in un paese estero, fatto e scritto in quel modo; con quegli arlicoli che pos..sono essere indicati come una cura infallibile contro l'insonnia; con quei periodi che suggeriscono l'idea delle contorsioni dell'intestino quan_ do i> tormentnto dalla sliliche::,za e con quella grammatica, poi! ... s; il fa.-;cismo ha, nel campo inlelletluale, di queste mani{ est azioni, niente paura! La volgarità e l'ignoran:;a non s('gnalano {<'nomeni sociali dw·a/uri. Perciò noi vogliamo bene a Laorca.• anch(' se <'gli ce lo chiede con uno sproposilo. Yolclemi bene . <'gli dice ui suoi lellori, facendo del sentime11to più f a[so e ,grammatica/o che mai. - Jfa s,. éesoro! r:onlinua così... La scuola fascista (Lettera aperta a S. E. l'on. Fedele, Ministro dell'lstrazlo■e pubblica fascista In Italia). Eccellenza, Non creda che io faccia e/e/l'ironia se Le a<sicw:o che seguo con piacere l'allivilà Sua e di quel poveraccio che Le sta a fianco come sollo-ministro. in favo re della epurazione delle scuole ilaliane, sopraL tutto delle Università. E' proprio cosi. Bisog11a che il ,fa- ·cismo arrivi alle ue estreme conseguenze. bisogna che distrugga tuL te le produzioni del passalo, bisogna che tagli corto con tulle le illusioni dei furbi, perchè cominci ve_ ramenle la sua passione. Ah! Mussoli11i fu assai ben consiglialo quando nel 22, salendo al potere mani_ {C'slò qualche tendenza collabora:!ionista, cominciando cui comporre un ministero che giungeva fin presso la estrema sinistra. Voleva anche andare oltre; ma l' ultima tappa del uiagg:o trionfale Milano-Roma gli portò consiglio e, per nostra f or luna lo sconcio 'arreslò là. Fu allora dunque che lulli i furbi -- e si sa che l'Italia e tulfa piena di gente furba - si scambiarono un sorriso ... eloquente: , Il diavolo non ~ così brullo come tanti lo vogliono /Or vedere. In r ondo, le sue intenzioni sono buone. Poi, vedrete: il potere lima gli .spigoli. addolcisce le asprC'z::,e... ,'rfussolini sara un presidente come ut1 altro e entrerà az;ich•~ lui, come gli altri, nel giuoco degli alli e bas,si parlamentari >. E, tran_ quil/i per Utalia ... e per se stessi, gli cliedPro ~ubilo il voto, gli offersero la loro wllabora::,ione. diventarono lutti fascisti. • .)i entra tutti - ed il fascismo non. sarà piu quello •. Mussolini al giuoco si sarebbe anche prestalo. Purchè - s' intende - fo.sse lui solo a trarne pro{ìtlo. La massa che lo portò al potere non era di quelle che potevano inspirare lroppa fiducia. Per quanto si cono_ .\ca solo rari_da storiella delle scuole normali. se ne sa abbastanza per 'ìapere che la funzione. della teppa e quella di portare i tiranni al potere, ma mica di mantenerveli. Perciò lo so io che tentativi ha fatto il di Le; duce per accostare e_ lementi che, se si fossero messi dietro il suo carro. avrC'bbero dato UJ1, po' più di lustro alla sua {ìg11.ra. Ma - per esprimersi con frase non proprio nuovissima - non tulle le ciambelle riescono col buco. Il duce trovò due ostacoli: da una porle queslo suo civellare fu accollo o con recisi rifiuti (che qualcuno pagò con la vita e quaJcuno paga Ora con l'esilio o col domicilio coatto) o almeno con una non ingiuslifì.- ~;-ala diffidenza; dall'altra gli si face_ '1Ja capye che filasse d:ritto, altrimenti c'era chi poteva provare che egli non era allora - come non era stai o mai - così necessario alla rivoh1ziòne fascista da richiedere che sirinunciasse per i comodi suoi personali al logico sviluppo di essa. Cercò egli di imporsi ai più malcontenti che lo premevano al/orno e anche di corromperli; ma il giuoco non gli riuscì. E allora, dopo oltre due anni di inulili tentennamenti per giuocare lulti, si decise finalmenle a scegliere l'unico posto che gl.i restava e cho del resto gli convenwa; quello di capo del fascism·o. La vera rivoluzione fascista - ha ragione Farinacci, e l'aver sempre ragione un uomo come lui prova la brutalità del fascismo - incominciò. *** Si svolse in lutli i campi. Si svolse anche nella scuola - e l'incarico di realizzarla fu da/6 a Lei Eccellenza. Qualcuno domanda che meriti aveva Lei per fare la car_ rieflO. che ha fallo: è pacifico che, per essere perfelti f ai;cisti, non bisogna avere un passalo e bisogna avere un caraltere ... malleabile e una testa piuttosto vuota. Ed è altrettanto chiaro che, per essere perfetti mini_ stri dell'istruzione pubblica al giorno d'oggi, non è tanto la pedagogia quello che bisogna possedere, quanto lo spiri/o poliziesco. Eccellenza, Ella ha fulli i tiloli per essere mini- <;tro dell'Istruzione pubblica in Ù:!1 ,11 inistero fascista. Ella cl11nque si mise subilo all' o. pera. Per prima cosa, via gli inse. gnanti massoni! Si inviò alle pecore segnale (liste nere, naturalmente!) un moduletlo sul tono <le[ catechi_ smo. - Siete voi massone? - Jfolti risposero no, e magari lo erano e intendevano restare tali; la scuola deve ben essere ambiente di lealtil. Altri risposero: • Sì, ma mi pen_lo e mi dolgo de' miei poocati e mi inscrivo con nuova fennis'Slima fec!e .nel fascirn10 •. · La lode per i przmi; un sorriso di sprezzo per i secondi; ma niente attentati alfa inte[!ri~à del. pa__nedi tante povere fam1gl1e.. S, vwe. accidenti, anche di pane .su quesla in{elice terra. . Alc~n'., ma pochi, ebbero il corag_ g10 d1 r1spond~re: • Siamo massoni e, poichè l'e~sere tali è delitto punito con la perdita del posto. noi siamo• disposti a rinunciarvi in attesa di tempi migliori». Ed Ella, in una intervista, commentò ghignando: • Na- , lura!menle, io li ho ma.ndatj ad aspettare i lcmpii m;igliori ». Eccellenza, qui non è questione di ~na<::son~riao di antimassoneria: qui e questwne di carattere. Quel suo commento prova quello che del resto Si sa: che Ella è un povero omuncolo, senza carattere, senza. coltura e senza intelligenza. Perch.è io posso a~che ammettere che Ella f os_ "e obbligato - dalla sua posizione o d,alle proprie convinzioni - a sacri- /1ca~e questi insegnamenti i quali si. off rwano al sacrificio per fare onore alle proprie idee. Ma dal momento. in cui Ella firmava l'att1:>di condann_a,Ella - anzichè fare dei commen_ li cla povero di spirito - doveva dic~iarare. i~ proprio rispetto per questi uomir:ii che - messi a dover op_ ta.re fra il pane e le proprie opini0m - optarono per le opinioni. Il meglio, Eccellenza, se ne andava. 1 posti restarono alle schiène flessibili . * * * Ma non baslò. Il fascismo estremo domandò altre ondate per inghiottire altri avv~rsari del fascismo annidati n.elle Unwersita. Poichè di Lei non si e_raabbastanza contenti (non si è mai abbastanza feroci per i tiranni impauriti), Le posero a fianco quel miserello di Bodrero, meschino come· professore di Universita ma bravo nell'organizzare dimoslra~ioni di stu_ d~nti. contro collegJ:ti . assai più colti d~ lw, ma non fascisti. E tutti e due vi metteste all'opera. Ora e il momento d{ tanti e tanti professori che nella vita loro hanno studiato, ~ scritto e insegnato con vera passwne. La pratica della vita loro è diventata un tutt'uno con la vita della scuola. Attraverso alla diversità di opinioni, essi sentono che ?' è, alla bas~ di tutto, un prinoipio il quale acqmsta un senso sempre più nuovo e grande: la libertà. E al principio della dìtlatura essi - per la ragion che nol co'Il!Sente - non possono fare omaggio. Se ne vadano via! E se ne andranno. j Sono, i più, uomini di vero valore· e quelli che li sostituiscono non so: no - a giudicare dai molti che co- J nosciam? - neanche degni di essere lo.ro asisistenti. Ma rf,w importa? La~ 1 dittatura, per sentirsi sicura, ha bi- W sogno anche cli quest; sacrifici. For.1 g~s-Da_vanzati ne teorizza la necessi. la: bisogna possedere una scienza nazionale. Una scienza nazionale? C'è - per esempio - una botanica nazfonale in nome della quale si possa licenziare. un prof esso re come M ontemartini? I o vorrei vedere una tesi di Forges-Davanzati sulla scien7,a nazionale e vorrei sentirlo soste_ nerla 1avanli acl un consesso di pro_· fesson, anche se di quelli che Ella, Eccelle11::a, non manderebbe via. , Ma non impo1:ta. Ella ha ragione; l Bo~rero hf:L ragzone; Forges-Davanza~i ha ragwne - e ha ragione il fa• -, ! sc1smo. Bisogna pulire le scuole da .. lutli gli elementi non fascisti che vi so110 annidali; bisogna che .solo i pr?f ~ssori fascisti, ma veram~nte fa. scisti - anche se scientificamente asini - vi dominino incontrastati Benissimo. Oportet ut scandala fiant:

e che ~ano ben madornali, perche la vostra crisi cominci sul ser,io. Poi si rimedierà. Oh, non f araruio pc,i un gran male quei mediocri profcs~'.Jl'I mess: dia Lei a insegnare una scienza nazionale! Ella può fare quello che vuole e il fascismo puo occumulare tulle le sue masse al confine per isolare l'Italia_ Ma l'influsso della scienza - quella vera, quella obbiettiva come due <' due quattro - che all' estero si svolge libera e [rnllif era, risanerà pres'1o l'arir: mefitica che Lei sla preparando nelle scuole italiane. Faccia pure, Eccellenza. r:on lutto l'ossequio. UN ITALIANO. Notizie dalIl'talia Milano, Natale 1926. Avrete letto nei giorni pass.a.l:iclic a Roma Pippo Cremonesi s'è d:imesi;o o è stato dimesso dal posto di governatore ,d'ella c.itlà e che a succedergli - dopo qualche i.ru:.ertezza su due o I.re nomi - banno ma.11rdato i1 Principe Potenziani. < Perchè? • Si domanda la stampa. Il perche è in rapporto con affari di mangianze_ ., Se lui mangia, voglio mangiare anch'io. E se lui 1~- gia per 10, io - <:±ie_sono_fasc1sta più di lui - voglio ~tare per venti •- Da ciò uno stato !dli gelosia, di ~tilità fra Pippo Cremonesi e il suo entourage, ohe portò alla crisi. Misero Potew:i.ani perchè, quello, lascierà fare. Ludovico Potènziani è uno di (fltegli eterni giovani (la {accia sempre rasa.la e la lesta pelala impediscono di. assegnar lo,ro un'età) che. nati da famiglia ricca, cres-cono serua slu... . diare, senza imparare, senza fare 1ùente di sodio: una educazione lutta a,rtificialc, che è poi un fonmùario ristreltiss.imo, e tutto cammina a meraviglia. Ricco, ma non senza guai, sposò w1a figlia del famos,o miliona"- rio Papadopoli che gli aggittslò molti pasticci. Tanto che a Roma è comune il dello: • Gino fa li debbili, e Papà-dopo-li paga •. l'n uomo da niente, insomma. · Ed è appunto perchè non vale niente che - poichè porta un gran nome - lo hanno nominalo governatore d,i Roma. DieLro di lui sapranno ben m~ltersi le, canaglie _c_he vogliono mangiare. A vro modo 1dti mformarmj e vi pas,;ierò, potendo, lr informa7J1on'i. Del resto quello che è succes-so a Roma era già successo a Milan,0. *** .\ Milano c·cra, a 1·eggere le sorti della città, il senatore Mangiagalli. Politicamente, un uomo che vale zero. Come carattere, meno di zero. Ma uno di quegli ambrosiani vec,chj? Li-po, un, po' gretli, un po' gro.,..solan1, ma galantuomini .\ltorno 3; lui lavorava tlll gruppo di uommi che più .reazion...'l.rinon si. può essere. Ba: sta dfrc che c' era quel po' po' <lit liberale del comanidanle J aral~. Ma. an!~h'essi, gaùan.luomini. Heazione s~; ma le mani pulite. Al giorno d'oggi. crcclele che è già molto. Figuriamoci se, con arie di questa falla, i fasòsE potevano essere contenti dell' amministrazione Mangiagalli. Non Si diYenta mica fascisti per la gloria. E solo che il cervello, un tantino agile, sia al servi.zio idi un temperamento senz~ scrupoli --:- come quello di Belloni, per esempio - si vuol far carriera e si vuol diventar ricchi. - Vogliamo la grande Milano! - inlonaro1to in coro i fasdsl; famelici. A furia di dai e dai qualche cosa fu progettalo: lo s,·~nl.ramen~o di quella parlc della citlà che ,d'a piazza del Duomo mena al Corso Venezia. Ah, fin.ahnente! Si mandò via Mangiagalli e vi si m~n.dò 1?elloni. ~ ora l'esecuzione del piano SL sta av-;1an~o verso la ~ua realizzazione previo ]'acquislo, la vendita e la r'.vendila delle case che dovranno essere dcmolile e che saranno poi pagate assai dal Comune i cui danari avran,.. no così sen·ilo ad impinguare chi sa quante tasche. Tasche fa~cisle. I vecchi aonsen'atori milanesi non sono contcnli. Tempo fa uno di questi si trovava insieme con un nostro amico. Qucsli Si dice,,a - non so s_e per i,ronia o sinceramente - ~m11:1ralo per il grand~ piano. • E' inut1k - diceva -; l\f•lano è una grande riltà. Fa,cismo o socialismo, es~a proore,disce sempre. Que,ta che si fa è Ja 0 grande Milano •. . - Ch'e/ disa no certi rob! - gli ossen ò tra scrio e ma1.igno il consen·atorc .. - Questa ch'in adree a fà l'e minga la gran Milan: l'è In gran magnada. - E se lo dice lui che la sa lunga. noi non: abh;arno n;rl'le dn r'dir~. _ _\ chi la 1rnova llaJia? I fa,r,1~l1: A noi!•- Proprio cosi; proprio c0'5ì. UNO DEI T,\NTL Dall' "Avanti! ,, Dall'Italia Roma, dicembre. H prestito del liHorio languisce. La borghesia itahana, mostra di essere poco convinta della solidità del regime lesinando come fa le sue ricchezze al govern• nazionale. Molti si domandano se questo prestito che s'intitola aJla ricostruzione del paese (ma quando si finirà di ricost.ruire?) no-n sia invece destinato alla de:f:i.niliva rovina dell'Italia: ailila guerra. Il governo fascista non si sgomenla però della avarizia delle classi ricche. La borghesia non paga? Ebbene, pagherà - il proletariato. La sottoscrizione al prestito è divenuta obbligatoria in tutte le officine, in tut-ti gli u{fi.ci. Chi non sottoscrive è minacciato di licenziamento e cli ra,ppresa,glie peggiori. E' una vera imposta sugli stipendi che il fasci- ~mo o-pera per il mantenimento del proprio regime di oppressione e di cl:i!lavida.zione. Milano, dicembre. La crisi econonùca di cui fino a qualche lem,po fa non era lecito parlare, oggi diviene l'oggetto delle discussioni e delle preoccupazioni di L1:1tti, tanto è gra. V'e-e minacciosa.. Le inà us tri e ISaCl1if:i.ca te ( e son o la ma,ggiora.ruza) dalla politica del Conte Volpi, a beneficio di talune altre privile~iate, diminuiscono quotidianamente la produzione. Per impedire che le statistiche ed i bollettini degli uUici del lavoro rechino cifre impressionanti di disoccupati, il governo fascista ha preteso ed ottenuto che invece di ridurre il pel"SO- •le, gli industriali procedano alla rid"t:.zione de1le ore cli .lavoro. In molte e°flicine di Mii.ano, di Torino e dehla Liguria si lavora quattro ore al giorno. In m-olte fa.nuglie operaie, al sabato sera, il ca,po di casa reca un salario set- 'limanale che non supera le 75 lire! Ed il caro.iv:iveri aumenta Lutti i g,o-rni, e il prezzo delle abitazioni ha subito dal giu2n.o scorso un balzo impressionante. Si vive di p0co pane (catt1vo ed antigienico) e di pochissimo COIDJJ)anatico. Ma con questo sistema de~li orari ridotti il governo fascista è riuscito al do,ppio scopo di far credere al mondo che la situazione economica dell'Italia è prospera poichè non c'è disoccupazione e di rispamùare sul bilancio i denari p?r i sussidi ai di.soccupali. * * * Da 1111 isolotto del Mediterraneo, dicembre. Dopo dieci giorni di detenzione al carcere di S. Vittore (eravamo in cinquanta dentro un.a stanza), siamo stati caricali, ammanettati come belve, su dei carri bestiame diretti verso ignota destin.a2lione. Finalmenete dopo cinque gior.- oi di viaggio (durante i quali. solo due volte ci è stato dato del pane con delle scatole di carne in conserva) siamo giwiti a Messina. Qui nuova sosta in carcere. I militi fascisti a cui eravamo affidati e che non ci hanno risparmiati gli insulti e le umiliazioni più oltraggianti, ci dicevano che saremmo stati inviati a Mass~ua sotto le paterne cure di De Vecchi. Eccoci invece in questo isolotlo (siamo in dieci) squallido e senza vegetazione, dove ~iamo giunti dopo un giorno di navigazione trascorso nel!la sliva del pir-oscafo, incatenati e digiuni. Il comandante dell'isola ha già riunita tutta la popolazione civile (composta di poveri pescatori) a cui ha fatto questo di6corso: « I coatti che vengono a risiedere nella vostra isola sono delinquenti della peggiore specie, capaci di ogni de,. Etto e di ogni infamia. Schivate!.: e guardetevi bene dal far loro dei f2.1,rori Sareste ricompensati con furti e violenze ed incorrereste nelle punizioni della legge». Non-ostante ciò ci si guarda con simpatia: è una povera donna che si è presa l'incar:i.co di farvi pervenire questa mia ... Per ora non ci è stato assegnato alcim lavoro. Si dice che saremo adibiti a costruire delle si.rade... Dal giorno del nostro arresto non abbiamo più notizie delle nostre famiglie~- Un ordine del giorno della Sezione di Londra Immediatamente dopo l'appello lanciato dalla nuova Direzione del Partito, I.a Sezione Socialista di Londra si è riunita. Su proposta del compagno Sinicco, ha votato un ,Ordine àel Giorno nel quale « Si fa invilo a tutti coloro che si dicono socialisti a dare prove della loro sincerilà, iscrivendosi al Partito Socialista ftaliano; • Dichiara che quanto più è viol~la la bufera della reazione tanto più incombe il dovere di aumentare i noslri sforzi, le nostre energie, e la nostra altività; Augu.a che lutti i compagnj residenti all'estero sappiano astenersi da qualsiasi recr:iminazione contro qualsiasi capo operaio appartenente ad altre organ,zzazioni proletari-e, e daranno quell'esempio di tolleranza e rispetto, per ìe idee e le convinzioni alturi, che oggi più che mai sono indispensabili per aifrett2re il giorno del t,ionfale ritorno alle nostre case; l'avere una convinzione, l'a,ppartenere ad un partito, non deve significare che si debba considerare in malafede tutti quelli che ha.nno altre convinzioni o che appartengono ad altri partiti proletari; •· Con questo i social.i.sli di Londra ·salutano la nuova Direzione del P. S. I.; ~•im~g,n.ano di dare ad essa tutto l'appoggio possibile, sia materiale che moJ·a.le e inchi.nan.dosi d.2oanti al m.a.rlirio d1 tanti fra i noslri migliori compagni, gri<lano: Evviva il Socia!lismo! ». Ai compagni londinesi il ringrazùunento sincero della nuova Direzione del Partito e dell'Avanti! al quale han voluto dimostrare subito il Loro attaccamento inviando la bella somma di 1000 franchi circa. Parla Yl!a dell' "Awantl !,, La notizia dell'uscita de!r Avanli! a Parigi ha suscitato un vero entusiasmo in n!ezzo alla massa italiana emigrata nei paesi d'Europa e d' A~n-ica. Un cumulo di lettere d'incitamento r: di plauso ci sono [:i1mte. Di queste lettere che dimostrano l'immenso atiaccan:,enlo dei lavoratori ilaliani a questo foglio vorr-?mo dare e non lo possiamo un sunto anche bre.vissimo. Sarebbe un bagno di fede che procuremmo ai nostri amici e compagni, nello stesso tempo che la piii atroce condanna per coloro che ci avrebbero voluti morti p2r sempre. I primi numeri di questo foglio ha~ certamente deluso molte aspettative dato il minuscolo formato. Ma noi avevamo frefla di far vedere la luce all'Avanti! Nella febbre di vedere nuovamente in circolazione il titolo che è carne della nostra carne, avremmo !atto anche un giornale grande come una cartolina posta/.?. Dovevamo e dobbiamo fare il passo che ci era consentito dalla lunghezza della nostra gamba, cioi a dire dalla disponibilità delle nostre lasche. Abbiamo fatto ciò e ];ingi dal rammaricarcene, ne siamo lieti e fieri. Si01r.,o in procinto di dare un assetto amministrativo a questo foglio. ( Stiamo preparando le rubriche degli indir:zzi. Stiamo organizzando il ser!.lizio di rivendita. Ailiviamo la sottoscrizione che, è la maggiore fonte di uila del nostra giorna/,?. Quando avremo tutto pronto, quando i mnzi raccolti ci sembraranno tali da garantirci vita sicura, allora riporteremo l'Avanti I al suo formato normaie. Abbiamo la ferma conyinzione di poter presto realizzare questo nostro grande desiderio. I compagni e gli amici, abbiano un po' di pazi2nza. E riflettendo a quanto abbiamo esposto ci diano tutto l'aiuto di cui abbisogniamo per rendere presto una realtà ciò ch-2 oggi è rm immenso ed anfenie desiderio nostro e 101·0. PartitSoocialiIsthaliano Soft. Pro-Auanti! - Tutti i detenlori di schede Pro-Avanti sono invi.tali a rimetterle al compagno Salvi Giorgio 10, rue de la Tour d'Auvergne à Paris (9.e) entro il giorno 31 dicembre 1926. I compagni e gli amici ai quali abbiamo rimesso delle sched~ cli sotloscrizione in questi giorni sono pregati di metterle subito in circolazione e rinviarle accompagnate dell';mporto rzlativo all'indirizzo soprasegnato. Tessere 1927. - Le tessere 1927 sono pronte. La distribuzione di esse sarà fatta attraverso le Federazioni. Il pr~zzo è di fr. 15 per ogni tessera. Ogni richiesta sarà pronlarnenk esaudita. Le richieste debbono esere indirizzate aI compagno Salui 16, ruz de la Tour di Auvergne à Paris (9.e) e debbono essere di preferenza, accompagnate dall'importo relativo. Di11usione Avanti!. - I compagni che hanno a cuore lo sviluppo e la diHusione di questo foglio ci mandino indirizzi di runici e di compagni possibili abbonati o rivenditori. Manderemo a questi compagni dei numeri di saggio e ci metteremo in contatto con loro !)<:T la nostra bisogna. La Segreteria. Sottoscrizione pr "Manti,!, •La sottoscrizione per l' A.-ranti! e per le vittime politiche continuano e debbono essere più nutrite e più tangibili; debbono costituire la misura di fede e la intensità della protesta degli emigranti italiani,. La disciolta direzione del Partito. Quesla eredità che ci è stata lasciata dai magnif;ci compagni ch2 facevano parte della Direzione e che oggi si trovano O in galera o in esilio, neve esr,er ~aera per noi. La sottoscrizione per l'Avanti!. che ha subito un lempo d'arresto, deve r;- prendere più attiva. Essa deve d~vver_o essere la « misura della fede» degli emi• granl:i. Tutti coloro che hanno schede le 1Pd· Biblioteca Gino Bianco tano in circolazione. Quelli che hann-, fon.di raccolti li man:1.ino subito. Questo foglio glorioso ve1so il qu,ile tante e tanlc speranze proletarie convergono, deve ritornare presto ad e«~ere quello che è da trenl'anni. La paro!~, :11 protesta, l'incitamento- alla hattaglia di tutti i giorni. Ja preparazione alla riscossa dalla reazione feroce che oi;prime il nostro paese. Avanti! Avanti compagni! La nostr:l vila, la nostra riscossa, la rc.d1uazion~ delle nostre a.spirazioni final'., d:r ende da noi, dal nostro facrificio, dalla nostra volontà. Vogliamo, dunque, vo!!liam'J ierma· mente! L'amministrazione cle!.'Avanti! PerI condannaal tcionfino 11' rii'inlcnto di stabilire una lista completa, esalta e controllala, di tu/ti i compagni e degli amici d'Italia che sono stati condannali al comino dal gouerno fascista, si pregano tulii voloro che hanno notizie sicure di de/li amici di volerle comunicare al Segretariato del Partito Avv. Ugo Coccia, 10, rue de la Tour d' Auvergne, Paris (9 ). · I dati che particolarmente ci occorrono sono: N orr,e e cognome, Partito al quale era iscritto e luogo di destinazione del con. dannalo. Unasorpredsai Natale a BI.Petawll V enerd i I7 dicembre vi fu a Biiretswi I W1a adu.nanza degi.i o;perai occupali presso la « Weberei Baretswils A. G.» (:essil'llra di cotone) . .La convoca.~1:me <leJ.la aid.unanza era stata chiesta da1la maestranza stessa per studi.are i me~zi onde poter uscire da condizioni divenute c.ol tempo insopporl.ahili. I salari ~he '4,i sono pagati per wi lavoro intenso, it"intcrollo di 12 giornale va.Iia lra 4U e 50 e ben .di ra.do qualcuno arriv'l a.i 60 ~r. Tali somme semb1ano cerl'lmen1c p1u delle elemosine e non mer:,an0 1a definizione «mercede•. Come c.odesti lessitc>Ti sostengano la viLa con wi salano ,:<>sl llllSero, è un m·ster 1 per lutli coloro che non sono pra·: .., dell'ambiente. Eppure vi è il diretlcr ~ che è persuaso che gli operai possan:> pas :i, ~e.Ja da signor:i. Cotesto messere piu-vuioci da un qualche angolo de!l'Als'l.r.ia Ieee ccme !anno tutti gli inesp~rti r:.:l ambiziosi: eg!i si mise a coprire 1e economi<' onde aumentare il rendimento della f'a.bbrica. Nella tessitura di cotone a "1ni operaio vanno asegnati tre t~la1. A Baretswil gli operai percepivano un'indennizzo d1 19 cenfosimi all'ou quando invece per i tre telai avevano lavoro pe~ due soli. lmma.ginatevi 19 cenl'!simi! Per il signor direttore però costituivano l'oggetto delle economie da realizzarsi ad o- &ni costo. A levar questo chiodo "dalla lesta del dire~\orc ci pensarono qu::sta volta gli operai. Essi salirono all'uHicio del direllore e sfogarono il !oro malumoie in ffiodo talmente eHi:acc che il direllore in:!Famito li pregò di toraar buoni che egli avrebbe pagato i 19 centesimi anche per l'avvenire. Questo lo dis~e soltanto per rabbon're i suoi tessitori. Appena che i i-ivoltosi erano tornati al l21roro col cuore alleggerito dalla grave p· eoccupazione, il coraggioso ~ignor direttore mandò molto cautamente una voce in giro che i 19 cenlesim1 non venivano a._.~olulamcnt<.: più pagali anche se gli operai facessero il diavolo. I poveri l<.:S~itori allora compresero che gli scatli irosi Fossono magari essere una lezione meritata ma che essi non risolvono mai nulla. Qui ci volle l'azione meditata, orj!'anizzatal Orbene, essi chiamarono Lri. a·uto la Federazione Operai T es:;i.li la quale, m:i.ndò 'lUL suo funzionario per un sopraluogo. Ciò che egli apprese conferma una esperienza acquistata da noi già da bmpo, cioè che gli stabiliment; ricorrenti oyii istante a riduzioni di salario e: peggioramenti delle condizioni di lavoro, sono spess~ lecnicamente mal d;retti e malamente amministrati al m<"desimo tempo. Infalti presso questa ditta non si sa mai precisamente chi abbia veramente le redini della di1ez:one in mano se de,so sia il si~nor René Antony, diretlore asso'uto fino poco kmpo fa, oppure il signor Mura al c:u,de f.' attribuì la qualità di direl!ore tccn:co quando si chiefe per lui il rermcsso di entrata e domicilio nel 'Cantone di Zurigo, mentre ,•de.•so nella fabbr>ica fa ... il collalore! Questo equivoco ha Ja ma ripercuss:one anche sul lavoro dei tessiloti 1 quali si la;nano aspramente dell'ordito collalo pes~imamente. Molto filo va guasta.lo e ro-i,malo causa la beata ignoranza in materia lt.::::nica de] diretlore tee.- nico o•sia colbtore come chiamarlo si voi,J'a. Non c'è da stupirsi se lo slabilimcnto non rende! Consigliar-uno agli operai l'adesione alla nostra Federazione :a quale misura sarebbe la rn'.a capace a prevenire gù operai dall'agi e arbitrario e dispotico dei padroni. Gl!.i operai allora compresero quale fosse la via da se<1uire e senz'allro dichiararono l'adesio:e alla fe, àcrazione! L'agitazione è in corso! Vedremo come se la caveranno i due direttori! Giacomino Wolf. ---- Bersaglio umoristico (Ire pa//_e per un soldo) 522. Se lo ricordino i lebtori queslo num{'ro. Mussolini w1 bel giorno vergo un comumcato uliiicia.le per fa.r sa,pere aJ colto pubblico s: aU' in.clita tuarmgio • ne, che in fin. dei conl,i i relegati a.i eonli<llo erano soltanto 522 - non uno di più, non uno <li meno - e che era ora la finissero i fuorusciti .di fare tan~o baccano per mezzo m.i~liaio <l.i persone. La stampa !:ascista, sempre inte.llig,:,r.1l.<:, pr~e al1ora qucl 522 e incomiodò a c::;ndirlo in luile le salse, rprima fra tutte la m.a.gnanim.i:à del ~d1..ce, invitto, c.hc ncn {a ven<lellr~. 522 di quà. 5,22 di là. 522 d1 sù. 522 di g.iù. E nel cero, :tli.a.- 1.aio, non potevano mancare i fessi del fa!:cismc, 1talo"svizzero. Questi men.:i degli ali,ri polevano capi.re, che e:ra ben stran'> eh:? ,il re~m.e fascista, così pO'le.n- ~. dimostrasse di temere un numero e?· sì es~~o di persone sparpa.~liatc per foiba JtaJ.ia. La cagnara sui 522 continuò per un bel pezzo, poi il «duce» - febbre a qu.,:. ranta, signori! - ebbe la del.ice [d.ea òi s::river~ un'allro comunicat0 su l'an1.o. men1o e di farlo diramare per l'un.ive;so dalla caJ>a,Ce Ste!ani. « Sotto la p;esidenza di S. E. S11ardo si è riunita al Viminale la commissione di a,ppello per le assegruni.oni al confino di polizia. Dei 942 assegnati al confino, 744 hanno prodotto ricorso a fulfo iJ 20 correrrfe ». Diavolo! di.avolo! diavolo! A 522 sono ci:ventati 942 Oh «duce,, anvitito, menlLvate prima, o mentite ora? Brubt.i scherzi, bru:Li scherzi g-ioca la kbhre a quaranta. Essa può amohe far dire a distanza di pochi giorni delle bu- ~ie grosse c::,me case, s...= che il Jd:- ran:2 si accor,ga che l'una sbugiarxia }'al lTa. Ma. Quando si vuole viaggiare co!'ltinuarnente a 100 chilom2tri all'ora si fi. n.:.sce per perdere la padronanza della maicchina. Ceisc che capilailo ... ,aj malti. Diven·.alo vice-consolo di S. M. il re d' !tali.a - da non confondersi coll':m- ,_;:erì..,ale.du:-e• - Orazio Làcrca non s:r:vi:' più f-e<-..seriec, ioo, non fuma più le f. sserie che scrive. Questo compito se !o è a~:mnt'J Cecco Maraja e lo assolve C' n loJe zeio che è un yiacer2 vederJo. S:.i.l Guguss dj ,Luga.nc, Cecco Ma.raja h:: rivolto un dfaccrso alla Francia per e r,·vir.cerla del pac ,fism.o fascista. • Chi parla di guerra è blasfemo in veste di tn1ce buffone». Co.~ non credere alb inlel1zioni cacifiche del fascismo do,,;io sì re(;isa ;ffe:-- n1azione ? Se non lil.! lrat~e..,es.se un po' di pi.e,à per questo ex spiant::to ri!atto~i alla greppia fasci.sta, citerei qui almeno venti d1s::-crsi di !.\ussolini, nei quali il ~•duce» parla di guer a. Maraja ci farebbe una bella figura, pcwerir.o. Pe:rchè ;J :lure ncn risulti insulta:c per ia p-enna Ò• un SJO s.._1 vit0r2, mi limit~rò a ci lare una frase prou;.mciaia re{:enteme:ite da !{os~r-n;, duce dei1e col"Foraz.ioni fasciste. , il fasc;smo ha m=rciato su Roma per npartirsi da Roma a riconquistare <J[i ,ic.!:ani: domani, con i gagliardetti c;n /a Tede, con le baionette conquist;rà i[ /JvSto che ali' Italia comp2te nel mondo». Res;oni - lui solo? - è dunque un bb.sfemo in vest.: <l.i lruc2 bu.ffone. Cec- .:1:nc .Maraja ha ragione. Ma se co'llin.ua a far lare di quùsle · figure ai suoi Sl!1j;eriori, finirà r,er farsi mettere aìla ;:;vr'a. Poverino! * * * 1\.lolli importante. lmpcrtanhssimo. Gli O?erai .italiani pagali, 18 l;re al giorna _ lire it..:i.lianc, s' inlen:de - e che guard&- :w cc.n precccui:,:i.zione J'a\ 1.r.zarsi del-- I' inverno, della discccupaz1one e della crisi industriale, d::,vono .:i.v...rc a,ppreso con gioia irr.mensa com2 qualme1:te il nostro grande re ha firma o - cosa non I r.mcrebbe il povero Cristo .....:..t.re decr-.ti di una importanza capitale JX?rJ'J.v- \e,,irc e la r,rcsi;crità del i:,ae.-sc. Coi primo dccreto, ii fascic) div 'l!a e.1;b!ema d1 Stato. Non c'è male, è. Col s~condo si stabilisce che ,utti ; d.Jc'1mcmli ufficiai.i devono ;iort.ar.: - oltre ;!Li anni, che pare s1 conlinu a conllrii rl:ilb nascila di 11,1cerio G.,sù Cristo _ ·nchc la «-dotazicne dell'Era fascisia. C ,l terzo decre:o - oh qu~to si è impr.r,ar:le! - si stal;,.h,cc quant0 scg.1c: N~ll'ordirie de1ia preccàenle a Corte e nelie funzioni pubbliche il Segretario gererale del P. N. F. è colloccrio nella categor:a IV del R. D. 17 aprile 1368 N. 4349 e pre-.derà il primo posto della c/ass2 IX. Al predella segretario genzrale del P. N. F. spellano le prerogative concesse dall'art. 6 comma 2 del R. D. 19 aprile 1868 numero 4349 . Se gli operai italiani che non hann0 rane abba.;tanza per sfumare la pro 1e e carbone st:fficlente p~r riscald,re la casa, non sanno cosa significhino tulti qucsli ar'.icoli. lutti quesli commi; tulti questi dccn.li, si metlano b2ne in tesla che grazie ad essi il grande segretario generale del grande parlilo fascisla porterà il titolo di eccellenza e nelle oorimonie pubbliche e a Corte, a,Tà la precedenza ,su~i inviati straordinari, i ministri. plenipolenziani e gli abi personaiggi coa crdenziali di ambasciatori. Quan,do avranno appr~o lutle q-ueste LelJe cose, pc-la-anno anche lira.re di un ~aio d'occhielli la cinitola ,cl.ci ,pa.nta.10°1 , ' L _,.;,•a non negheranno però che quella ~~- è stata una grrrrande rivvoluzzione. « ma/ila ro.sa '· Lette.re da Ila F•anela "Dopo l'allarme,, Continua su buona parte -della stampa democratica francese l'eco dell'allarme, ora sopito, suscitato dagli incidenti 3i Ventimiglia. dopo l'attentato di Bologna. Le bestiali truculenze del Lnguaggio fascista e relafoi incidenti a.i Con.so1.eti francesi in parecohie città d'Italia e-..!-~ colonie hanno svegliato i dormienti ed hanno messo il fascismo - internaiionalmente parlando - nella su.a vera luce. Passafo l'allarme. coperto i confini con 1'I t.alia di anni e di armati - che hanno benissimo smorzato il tonq delle insolenze forsennatie dei manigokli in veste di giornalisti - in Francia ci si è mesisi a studiare il fen=eno di delinquenza fascista nel modo più profondo e più serio. «Quotid.ien~, «France de Nice et de Su.d Est», Petit Niçois" - tanto per accenna.re tra i tanti alcuni fra i più battaglieri. - approfondiscono questo studio. Pierre Bermoud, direttore del grande quotidiano dcmo::ratico di Nizza, in uno studio sul fascismo dal titolo «Le fascisme est du bolschevisme blanch», pubblicato in una decina di pantate, lo definisce e documenta. «pericolo pennonente per la pace d'Europa»; Pierre Rocher sullo stesso giornale, in otto o dieci articoli, pubblica una d0---umentata inchiesta sulle mene e sulla orga.nizzaz.ion<:'fascista su tutta la .,Costa Azzurra»; Eduard Peguilhau, redattore capo le «La France» in sei articoli, serrati. __.dQ- L. cumentati, compie la funzione del· bi-~ stury nella. piaga can:::renosa e come il bistury enlra nel vivo del cancro fascista, spietatamente, efficacemente. Tutto questa campagna di stampa ha· commosso e scosso l'opinione pubblica non solo di Francia. In Francia - direttamente interessata e min.a.cciala - più che altmve. Ciò è naturale. Chi credesse che le mina.ccie idiote e nefande (parafrasiamo il Duce dei baldi barabba) della stampa italiana e di alc1.one personalità del r~·gime abbiano spaventato la Francia, si illude. C'è stato allarme, si: ma compostezza e fierezza e sopratutto fermezza. Senza il gran can-can che dist;ngue i «p.arvenus» la F 1anc.ia (che non è una Camera del Lavoro od una Cooperativa da conquistarsi e distruggere per le balde gloriose legioni dei saccomanni) ha fatto aHlu.:.re al confine ;taliano tanta forza armata da fa, pas.!:are la voglia dei co'.pi di tesla e degli sconfinam2nti, come era nel pensiero dei delinquenti. E Mu.s~olin', il Duce invincibile, ha ir,.c~sato il colpo senza fiatare; ha failo le st.e brav-~ scu<e verbali e s.critte ed oggi piagnucola i rnoi buoni e pacifici intendimenti; i baldi legionari, senljto l'odor di poln:rc preparato dalla parte opposta, hanno C3pito che «cosa è parlar di morte altro è il morire» ed ha,a:ino ringua:nato durl:ndana e propositi gue~- rc.,;chi. Oggi il cielo è passabilmenle rasserenato. Ma quando si ha che fare con dei criminali pazzi non si è mai cerl! i j ' t I l che cosa possa accadere domani e i~· Francia c.-i ~-i tiene preparati ad ogm evento. Di questa situazione - Le;:a nella realtà ~e non nella apparenza subiscono gli immancabili inèonvenienti il milione e mezzo di italiani qui emigrali che (;en:tono a trovarsi in un ambiente di diffidenza preparato e voluto dal fas.cismo e dai suoi Consolati, che hanno la sola funzione di portare fa discordia nelle colollie nuf!lcrose e di creare incidenti. Oggi non siamo che all'inizio, ma ~.e il fascismo in Italia con la sua stampa e con il suo Ducecriminale, pazzo e forsennato, in Francia coi suoi num~si agenti prezzolati che pullulano nei Con:--,-,.,_ solati, mant011uli gli uni e gli altri ;:ier provocare incidenti) non la smetterà questa diffidenza •.niziale aumenterà indubbiamente col risultato unico di rey,- derc impcssibilc la vita ai numeros1ss1mi italiani che qui trovano lavoro, pane e liè:e•là. Dove metterebb~, il fascismo, il nùlione e mezzo di italiani che qui vivono, se per dannala ipolcsi la Francia stanca di prepotenze e di insulti li mettesse alla porta? Ma il regime imperiale di questa eventualità se ne stropiccia: li metterebbe certamente assieme agli altri 39 milioni di italia.rij che vivono schiavi ed affamali in quella vasta !!aleia che è l'llali'.I. Sau.lemo. Lavoratori, Jeggetee diffondete l' "Anen!re del Lavoratre,,

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