L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXIX - n. 22 - 30 maggio 1925

ANN8 XX,IX. (A. P.:) ZURi.'GO, 30 MAGGIO 1925. Num. 22. ' 1 Te~ono 4475. - Conto-Chèques N. VIII-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIAUSTA ITALIANO NELLA SVlZZERA Centesimi 15 la copta. -•-=======-;-~-=-,:;-==-~·-=====--=-=----·--·---------'~ AIBBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1924. REDAZIONE: '1'.MMINISTRAZIONE: I 1 anno, fr. 6,-; ,6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 ,~ L'l nl dI L t ri \., 'I dI p 8 1 ZURIGO '' PER L'ESTERO: I :anno, fr. 16; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 ne le 8 aYoorarei~r ◄ ìnrl~~ ~* oomm(sstoa~ o~ecu, Ya e . . !. - .&rtllfOratmu, ,, -====:.:======================:========-=z=:=-=====':=:=.:a,_:;::,...,....,!-~=--~=:===-=~=============~~;,;,;;~~~=::l!============ PREZZI DELLE IN3ERZI0Nl: Per linea, 0 spazio di linea (larghezz~ una colon~a!, 20 Cent. Per réclme continuata, prezzi da conven:rs1. le conYulsioni prqagoniche defal scispmaorricaidllvaigildiaeplrocesso Matteo P AR R I C I Dli O r:ome se 110/l {'osse bastata lo siste- Ci 110/eva proprio la tracotante A lt . , ~ ·01 am1· de1·,111· del fasc1·sm malica di{Tnma:ìone del pensiero ita-,rgnoran:a mw,soliniana per figurare ncoraa n e PIU I liano. eia (;aribalcli a Maizini, cla O- al contrario, in mo.do diametralmente riani a B-e.rtrando Spavento, cla Man- opposto, il pit'1 universalmente nolo, La sera <lel 21 corr., a Boa~·a,_nel Di fronle a que st i falli, vantali in Le ·1twtizieche (lrrivano .:kill'Jl.alia,slò ad occultare questo pensiero, a. :::,onia Machiavelli - sopratutto al clei fi/oso(i. Chè ancbe i cani sanno Polesine, i fascisli Visenlin S_1lvw_e pubblici rnanifeSLi, che cosa divoota $ul/e csec11:::,io1s1oimmarie eseguile fermare questo fatale am.dare. Non p0U('l'0 -segreK·ario'fiorentino! -, l'in- perchè e c'Omemori Socrate e, all'in- :rvLerlin.\rcangelo vennero :ai diverbio ogni magìsl_rato italiano rimaneruio dal fascismo, f muw cadere gli ultimi basteranno, certo, i rampolli ìnu'f11itonan1.mori - come lo cì1iamerebb'e- gro::-·soc, ome visse e che cosq. inse- coi fratelli Anlon.i,o e Angel? Medea. al suo posto? veli é mel/ono la monarchia italiana di una dominazfone subentrala fra ('O i consanguinei futuristi - varca gnò. Ma il sommo fìlo o{o, se fosse .\ detta dello stesso comunicato _fa- Egli è degno dell'esclamazione di in staio cl'.acc11saclavanti a tutto il le vecchie paure clei codini e la inge-. :l mare, percorre i mill:ennii - certi! viuo. ,ron chiederebbe, per questo, scisla, i primi si prnrta.ron~ appoSolta- Farinaéci: Troppo poco. mondo civile. Giacd1è tutta l'azione nuilcì dì un popolo, cui mancava - 'geni non nan,io /imiti 'di spazio e di, altra o·elldella, alfìnfuori della dimo- mente. in cerca dei second1, per p1;e- Cer~o la gloria d'llaJia, procuratele svolta da[ fascismo, anche negli anni come ma,nca - l'unità spir:itual-e e. tempo - e va a pesoore Socr-ro1'e. '1-,/rc1::;iondel vero popolo ilaliano. 0 edenli ranco~·j, dovuti, forse, ali a- da un regime simile, non ancoira ha prececlenti·a/l'andata al potere, porta l'organiz:::azione sociale, non baste-; SocrcaeJ Proprio luì! Colui. che fu' Cn [fiorno un 1zomo gli dette uno \'ere qnesli impc-sto a quelli 1 l!a festa raggiunto l'apice. -con sè la caral/er.isl'ica dell'impunità ranno ,a canoellw-~ lutto. un passato./ definito il più buono degli uomini e sch!afTo. Allora ì ~liscepoli e, gli umi~i (lE•l Natale di Ro1;1a. QttiI?di provo- E dire 'Che, di questi giorni, si è e rivela il paclt.Lm soeleris (il patto Ma la conlra{Tetz1oned1 questa Ita- ne[ Fcdon.e e nel Cri'l;oni,e appure sen- l(! ll~d_usseroa t1tare quel/ uomo 111 calori e prepolenrl:J una pnma e una avuto il coraggio di •evocare la me- .del delitto) s/CJtaitocoi mandatari. lia, che si riconosce solo - diciamo I :a ranc<Yricontro chi lo condanna a g1udrz10.Al che egli si oppose e, non se~onda YolLa. Ma l'in.contrio fu, da moria di Sanlorre SanLaré>sa, che, un L'organizzazi-one impunita del de- solo! - _in Dante e Vico, in Brnno e, morte e così ossequiente alla legge uolendo coloro persuadersi, disse: pacieri, Yollo a fine di concordia. Se- s,ecol_o fa, acc 0 •:se · 81 _combatter.e,. dallil!o, in Iuli? l!alia, ~ la sicurezza ,de- Gali1'ei, 111 Mazzini e Garibaldi e in j<la ri(ìutnre non so/rola pro{Terta éJ.ez-1 ~ 1mm~ll_iac_m•oche._per i~!7"acla, u': rionchè l:e parcJe risor-s~ro ,e i pro-, l Italia, per. la hbe~ dell?, Gr~ta. gli esecuton, che agwa1:o ~empr~ pe: tutti gli scril/ori e pensatori sudi, fino i la liber1à, mo qemmche mezz'ora di j?·w!_o v_i !lrt 1.1n calcio. Lo cft.ereie rnt vocatori ebbero la peggio, avendq., ?\~a che si aspetta Che 1 Pe~rq;se mandato,_ e sen~a ~agw_mpers~malz, ad Alfìe(i e tan_lial~ri, ,:,_on ;avverrà._ l vi1a. -~reb'be detto di .doversi fare il I zn 911111zw? , ..• No, ~rio », « Ebbene, uno di essi, colpilo, con una basi~ v~n;g~ a combattere per la libertà s<?no stati 5?(fìc!~nt1 e rwelare il tra- L'Italia possiede 1[pru gran pcntrt-maggior bene agio ·amioi e il maggior I perche .dovrei farlo 10? •. nata,, A.nlon.io Medea ed essendo, per d Ilalia · . . d1mento ,dm~strco, ·ordito_ co11:tro ~l mçmio intellettuale: Ebbene, per co~- m-al,e·ai nern'ici. ! Dovevano ~~are ~ue ..~illennii ~ questo, inLe.rYenulo _il fratello :",nge- Pare che, C?nt.u:1~1,andol_e cose C<?5I, popolo d Ilalia, che ebbe i suoi tortr, pa cli quella cfiinaslw,che non hd esi- Poueri noi! Cosi del resto e non'. me~zo perche l 1potes1 d1 'Socrate s1 io, che, con un cluodo acum!nat~, 9ue~to, non sia pm un mterrogativo al '6~, di fa_rsi ~fruttare nei suoi in- d!aloa far -commettere il parricidio, altrirrrenfi, èlovevC-I~vvenire, da parie ·1 m!I1ficasse. 1 ferì gli assa11'ilorì, di cui uno, 11 V1- mo;ico. . . . _ genu1 entuSlClsmt. . nessun popolo si è mantenuto, come di chi chiama romano tutto ciò çhe,. , =="""'=""""""""""""" ':,cnii.n, morì poco dopo. . . I opo se~ sec~h to1:na m onore_ la Il fa_mo.soc_ongr~so d~ F1renzè,del l'italiano, più ignorante e pìb. estm.- è ,anliromcmo, e 'italiano tutto ciò che, Il 1DHStro leà, socialista Mttl ministro I I lralelli Medea, prima SJmp.:-.ti.?-- ~enda mv~ttiva ~ Dante: 1920, 111 CUI capeggiava il duca d Ao- Jleo al1é cose del proprio paese. è antitaUano. I romani studiarono -I d I e t di B Il ,I zanli !:::i!>cisli,ora, pur non eS3elh:'1 . serva ltctlca_e dz _doJ.oreostello, sta, f.u il pr'imo aHo esecutivo di una Ed e .doloroso costatare cne, do.po e come! - la storia e la filosofia re-/ . e an. one , -•~ ea . .. iscritti ·ad ·akun partìto, simpatizza-' nave senza n_occh1~0,. in tran tempena, c?ngmra di. ~l~zo,. che, ormai, si i pochi -autodida_tli - da Z1:-111binai ca. ìlfo questi romani dell'attual/go- -~on ostan1':-:fnstens1one ùìe1 comuru~b h~am.o -pei ·popolari. . . i non donna dz provcncca, ma bordello! rwela anche Cli ciech1. Bovio da d'Ovidio a Rapisardi - verno 'i'taTranl()... I e 1 11 blocco ~ -~' 11 ~ 1 le. forze avvel rsan:-, ! Come si vede, si traila di fatti pn-. G . · G' ['tt· l · · ' • • d. l I nl! cantone u1 .0as ea e steto e etto mi-, . . . d . f :....· ' R t Y?Vannz -~() r I, a CUI. sapzerua ben poca co_sae run.asto l notevo e Ora, a parte c'he Socrale condannò I riistro, nelle -ùHime dezì.orii, il socialista i Ya11, prnv~ti . ~ a~""1Ll, wme j omanamen e politic_a n~ e ~ta. ~l oltre le nel campo 111/ellettualecorttempara-. que.sto pensieN>clie era ài altri e non: Wenk, maestro -élementar-e. iJ¼li ha ri or-i sempre, e d1 legittima d.i.~esa. . . s(, romanamente. , , vecch1_em'!'lre ~1 pol1!-ia, ~en_ne a neo. . suo, la frase è ·de na non di un ca o I Mo 10581 ro.. da solo =i P 1 I Ma n:~: Co,J,oro, che ~1vono fuori I Ma • battesim-0 il .fascism,o, 111 CUI si con◄ Col :nuovo -regno l'Italia non /ta di verno ma ,a/un ·ca cli bri aftt, d"-'ll ~~ - ' tro 104 _4 \ della logica e delle leggi, presero a, N d1 tluaJe Roma? cretò la congiura, fra gli osanna degli più avuto una produzione leTl-erariae go ~ · Po _9 · • a c .l\Vversami. 1 . pretesto il fatto per darsi a dev,asta-J ta ~n de .a R~a ,~pale, ~he,. ,cl.op~ CoN agrari: -~ei banchieri ~ dei nazional,i- non à incoraggiato quella sdentifìca. iiooi e a rappresaglie, naturalmente S nN no,:~ ass;r : ruderi ~l ,UD 1mpccattoltcl, generosi di aiuti e di lodi. Ne[ teatro si è fatta la '5Cimmia I · jpremeditatc da tempo, tanto da pr~ ~:, ~n . 1 que ~l e, a~~~tt~o c!.:l: La diplomaz'ia francese, che trova- colla Francia, neZZ.a filosofia si vor- i l vacare ·u disgusta di tutti, che, però, h4 c 'f ~~~e, ne ;:tteal:vib, ~ ~~•- va un ausiliò alle sue mire ,eazi0- rebbe indurci ·a fare da pappagalli·· dissimularon,o il loro risentiinentò. i til~ 81 o.,...h, accon ° . ,.'OC:e ~ \.A•. . . est :z..ba,ss t d'lt F N' h ' . ma, e e pro.metteva on e onon co~ norie zn qu 0 au amen o a- con , . 1etzsc e. , Una ·volta preso l'ahbn,vo, i ma-1 rapin . . . che, lia, fece quelle è~ aveva fatto. in :Vo, parricidi. Questa non è l'Italia,: rugotdi, che si 'SlanlilO impuniti, n.on_ i cord;/ ~cos1<>m e ~ò 8 va rh guerra. Intervenne m tutti i modl. e l'Ilalia non -vi appartiene. I ebbero ·più freno. Tutto il mondo do- i messe d ll"non ~: e o, co_ a pr-:>"' Si aercavan° ministri di pochi Basta RiPorteremo a tempo del,i. I veva sospendere l:a sua vita per conN j scritto· e ffimptauru' mda,,come sillè già . ,,· · t · h ·1 f · ' . . .. ◄ • , a· ron va,. avvero, )le a su~ scrupot1 e Sl rovo anc e 1 <NnOSOto sulle scene l'ultimo drammaluron: j srd-erare 1 fatfi, falsarli e adorare 11, sinistra fi--'i't• ,,, 'to · · . B . d ~l . . . tt , , J , d l IJ<U a, :i. eser.c1 rOJDAZl'Q . o~omi, una ' ·et' e ;peg~w:.' ~a ure nostro: V~tlor_ioAlfieri._E_'i!Jiln(seg:i~-: fefic~_io . e I~ forza fascist~ . . j Non della Roma dei pre!or{~: delle • italiane, una delle menti pzu insuffì- rii che a/l ltal1a sono es1zw/1ceri e di-· Qu111d1 chmsu_re matte d1 rregoz1 a. truppe mercenarie del g 11 .le, C l·e t. r..·z d. ·1' 1 ~- • • 1 ' pappe. @ ' 0 w: e-- e 11 ': se!1.zascrup.,, l. e se~ igm ~- 11ostiee, fugan~o la ignorante pr'>::?-1 '\.l\,sl.ra e ~ Sirns!,ra, . . . _ · sare e del cavallo di C:aligola, degli' i e• Anch egli, dunque, si presto alla bi- popea dei ruminanti delle scuole, ~l'- 1 Fu coSJ, che il fascista! Turnm, di j !T-a'llori eletti colla . . mp sogna , 'l i\.d - . -l!ti od' dò d . ' corruzione, l.JlSòm- • · , ti (..11e la scuow non dc...-,e da:f' 1 ' . na, ~01 S'UU. m. 1, _an_ ~ 1m1 ma della R~a, · che caden nel . S~pr~ lult? questo destava me_ra-sapere, ma la Le~nica del sapere. Por- porre ·a.i fratelli Chiar,alh di chmdere. 1 ludi:nio per ago~ in ulti B'- viglia: il supmo adattamento e la lm- teremo contro l'insidia vaticana r:: per causa di lutto, il negozio. Questo ' .smwo e che fu dei~ ·idlalla ~ ; mensa credulità del -popolo italiano, bancaria, i dramri1i cli G. Bovi;i - : Tun'irii, pr.eooòentemeJnte, a,veva vec- 1 paro1.a d.i Tacito: •CorrDJD• e ed ..,m, a . disposto, a~lona, ,a tollerare. e a ere- che potra11110sembrare p ,u, assi mi-; chi rancori eoi fratelli Chiara,ti, ,ai: .corrotto». !P re esur: d~re _che si_ trattasse esclu~wamente tabili agli smidollati - ed egli inse-: q_uali_ a".:eva persin? fatto _liaiminac-; No. Questa è la. vostra .Roma. , d, a~!one ~L parte, app_offgtata d_allegnerà a pensare ~ dirà che ripetere I eia di -d1stn1gg:i·e 11 ~g?zio. . ! La_ nostra è queU.a che, .spinta. dai bi-· C~ass1medie, stanche d1 mcerlez"'e e ncn è da uc_mo, npel~r male e. m~m ~co ~e_ I A~ant1!, m se.gmto 31' sog111~ell.a p_lebe, dleitta.v.acoi Grac::hi, d1 palire. che da fnnc1ullo, ammonendo 111s1e- un accuTata inchiesta, racconta 111 le leggi ngnme, apprendeva -s"ll' A • e rt f ·t I t ' I , _._ , .. -~venuN ~e o avevano orm o pre es o a me che la scuola non deve essere alto: I no, ùie solo la libertà f.a· ,amnd • l' tul_togl! e!"r?ri non lievi e non pochi un~ fabbrica di impiegali e di depu- e _Lo_stesso _gi_ormodel tragico ie,ipi-~• _oo~endb a grandezz.a .attr~v:: d~l S?Clall~t1. . Lati. _ _ _ _ _ _ _ . _ i s~o 11 Tum_i:11 s~ p_r~ntò nel nle-\ 1shtun, dettava 14:" piu' utili ~ di allo. P_o~com!nc_1av~noa farsi stra?~ l~ Cosi 11 pensiero italico r1p1g/1era1-l . g-0~10 de1 , Ch1a.i·ati mgmngend,o la i r~, adatte ~o sviluppo, civile e alla 0011 " verita, e ~a {tnzwn_e della /egal1ta .~1 s,w corso, libero e purgato c/.a/lesue · c~msur:i 1del neg~io e con un coibpo vwenz~ dei popoli. sfor:;ava ~nvano d1 nasc?1~derle. po.ssate vergogne, e non si assistera dt perp1gnano egli sp,acoo il vetrO' di E P1l\.' grande sarebbe stato, quella R'. La fìnzwne. della leg?lita, seco:ida- più al triste spettacolo di sentire ì pr?tez1?n 1 e del banco di rivendita. Gli ma, se la; vittoria non fosse manc1Jta 0 la dal.la 1ebolezza degli avversan, M par-ricicli, come estrema ignominia, sv1lupp1 tragici di que.si:ta provocazi0- Sparta.~ e l'Aventino 11vesse avuto cos; cr:ntrtb:lllo a~ allungare una finta gridare: \'i\'a l'Italia . . \Ton vedremo , ne . furono press'a poco quelli già u~a !'1.u graoi:ie eco di liberazione e cli vita, a galvanizzar~ un caclia•~erea, - pi1:1st~denli, oltenebr?,ti e_ no_n illu- ! noti. 1 gius_ti~ia. va!fanclo una cambiale falsa di fronte iY:liW/1dal_lascuo~a.. ignart_ d1 lutto, Caduto il Tulì'ini in un lagO' di Pm gran<:fe.s~r~bb~ stata, quella Roall ester~. . . . _ . . nmanC're mc_anta/1 innanzi a una , sangue, questi venne -trasportato fuo-. ~a, _se le !0 tte q~h.' indotte daUe ambiN FLf: eno,_e ~ass 1mo_ de, par/lit av- formula esollco, la quale, spesso, al- 'ridai suoi compagni. · , zioru, e dai gruppi, interessati l'uno o:>nN versi lasctars1 t~·ascinare al fatto irn nnn i:~ rhe idea italiana rimasti- . Nel frattempo i fratelli, Chiarati si tro l ~It_r~,no~ avessero, con Giulio e_,_ elettor~l~:· e la prima colpa spelta at cc,/c. -, erano ba1Ticali in casa. ' I sa;: ,1ruzrnta I era dei dominii personali.' comun~SII. . . . . . Cio non cliciàmo per spirito clipar- H • d i La notfaia de)I]~ uccisione de[ Tur- m ~ra nd e ~~~be stata, quella Rù- . Le oppOS(Zl0/1I, ti 6 aprile, pw·le- te. ;\'on in noi. che sentiamo l'urna- ioor a te I I rin i si spargeva in un ba1eno pel ma, se 11 parassitismo ,d'ella corte non Il• cipa nd0 . alla lotta, fecero il giuoco nita·, alberga tale spirito .. Ma la no- G. 1'''alleoll1'fii ucc1·so • f · se facendo ace.o·1•re"'e n · · dp~lla- ~esse: depravato gli ingegni e sopiti· g1· del f s s d · · I · ,ri pere ie clenuclava il fascismo da tulle le sue 1 • • e1 pressi e 1.-leah CO'! •r· . 1 a ci mo e ei suoi pa r0/11. stra parola, come la nostra az,·one, 111en.,,ogne n,.;de11u11.,,1·ava, o d l ca•S1adei Chiarali una foll 1-la f · t' ·· morti ,care I buoni costu.mi · /[ d '·11 M li 11 · t [' · el - 17 - ~ 11 ocumenlazione implacabile, i suoi bro- a ui1 asc1s 1 I virtu' ubbl' h e e, 1 0 a eo l s a I a rtv are e· i!·p11·ata veder cessata una causa gli, le sue v1·01e11ze le sue t eh"-' senza m1 atti1n"' d' · d . · ? e P ic e e private Per, cui !\1 q al t 'b ·1 · st I l > impos I.Ire, mostrandone l' assoluta inconsi- t "' , -.. 1 m ug10 st chiavelli h . " • aN u .. e ~ITt 1 e errore_ st ~ a a a par- di sciagura per l'Italia e il suo popolo stenza. · I scagli.a1 rono all'assalto della casa 'ab- • .' ~ e. ne mt-:mde11a- quel ,"1nteci~aa.wne alle elezrom, men/re il e veder rimesso in cammino, rial- .· Egli f~ ucciso qua~do pr?vò eh~ la prima lode all'amnistia pei diser- battendone a spaJ:!Ja~e il port ., , , chi~ve:Ih, inuulmente diffamato dalla feN fascismo avrebbe dovuto essere iso- /acciaio alla sua tradizione interro/- to11 la pnma oc a o I f bb J '!endo di gran 'corsa· 1 lon,~ e sa- rocia ignorante - disse che, sempre sot lato dal primo momento ' . ' . . .· cup zi ne e I a rie 1e, la pi~ gr_ande esallazione per ' I e se.a e. to le repubblich abbo da 1 ' - C 1 · . la al '?O. un pensi_ero, ~he è _ben de~ 1mpo1re _il1ibass? del_ 50 % ~ la confisca .degli utili d'i guerra _ gmn · .Ja P?rla _d'i.ngl'esso dell'abitazione di valore e te n no _gi uomini ,o suo avvento al pote, e, dopo la gno dt marciare m pnma linea coi ca_mpo ?1. ba_1tagl1adei novelli. .. amatori cl'llalia - erano cli marca fasci- dei Chiara li Yieoo sca.rdiruatt:a ili g' eh sot o le monarchie scarsegN commedia dello Slato d'assedio, gio- p'opoli civili un pensiero contro cui sia e etto sopra/ Ilo l ti baleno· i due fratell' t· 1 1 -~n '?no, per è queUe incoraggiano le virN cala dal s ·to F t l lt' · · ' . ' u , per u e ques/e cose le parole ciel • Popolo d'llta- ' 1, scova 1 rue 1/IJIIO tu e queste le per~ •t . ervi re ac a, u 1 1 oon- Si accanisce l'azione parricida cli do- lta •, ossia le parole cli Muss~!ini. ' nascondiglio Yengcmo aff . i' t. E 1· • . s.,. 6 m ano. Iran avre/Jb~ro dovuto_dimettersi da mini esotici e sorpassali. . (;[; assass~ni, che ne mutilar?no orrendamente il corpo. quando si 'sporlali di peso in. istra1:1 a ~lt~t nii ;n1tis~~- i! ~rande_nemico dei_domlN tulle le cariche p~bb/lche. Nessuna lanterna di re.divivo Dio- videro scoperti,_lo /1.Clsooser_oencor,•·e,·o e, un,1 fa,·sa cli'gi·ustz· 1.·,a,. 'contro il muro e fatt· segn' ad d' J 1 e_ 11 pensiero, ed e sst, quin · Sarebbe lutto (ìmlo 1·11 o h · · · · ' , _ , 1 o ll1lla 1, o persegwtano . P e 1 giorm. gene pol1·ebbe t1·ova1·eun solo grande I n1anda11t .,.. st d scar:ca · I d 11 . . 1 -:r~e arono I man atarii colla tacita intesa di risolvere "' · ••~~------------- la 11 i~e~/ 1 a ~ e tempo _a_diniziare scril/ore il'aliano, che non porti con ogni cosa 111 fam1glw. I Aldo ChiaraLi è m01rlo subilo, men-' IJ • I p h lv gilaldedllepo/i[l~he, quel- sè l_acondanna delle vergogne pre-. V_ enne_r?,dag_liscontenti, i _mem_o.rialic, he riu~larono, pe,· la bocca .'l1' Ire Sll•O fratelJo Ugo grav,ennente f.e-I processoMatteotti a, e e, canee an o tutto il passato . ti R F l li d l ,, ··t d . '. . . Orm · il f • . d· un o olo o li ·t . , sen . ossi e , ~ tpp~ i,_. opo a minaccia cli Dumini di fare il Sansone quello i I o a quattro colpi dt rivoltella è a1 ascism01 e i suoi protettori dL d P P .'.dc.mme e I ptu nefan- E noi non ci al/arderemo in questi che tutta l ltalia gw sapeva. ' stato soccorso dai carabinieri e tr'a- comprendono che il processo, Matt t. o e1 parr!Cl I • 1· A . ·1 s· d no . f . ell . CO h c·a h. ·. t · 'il I d. con1ro11 l. mwmo l nostro paese e i per elle - come al mom~nto della scoperta de[ delitto - nuova- sporloalo a.Jl',()lspedale dove è rimasto . n s1 ara n e aule idella Corte l'AsN - ,;1 cc e 1100/~- i..a a/~ 0 :,avere non lo abbassiamo al confronto di ment~ l~ les_ta e, nella pauna cieca, si soppressero le ultime larvate (or- ricoveralo: in condizioni gravissime. sise. . agi 0 c?nlro l _a lCl m? _ei 11Q· E !ulla cose. ~he__lo vorr~bbero far discen- me cli /1berta. ··,.~·, -~ ._. ' L'esecuzi,one smnmaria ha rofon- .11 delitto Matteotti è il punto . iu· -culJl1a1·osl?lnlul~tt'oh1Ip_enst1eot,1lultto_l1ltge-d.ere Cli piu baissi lwelli e retrocedere M S o ·t s· ·1 • ·'. • ,..,__,,.. . " damenle imnressionaLo 1,..,_ Pc.1ll"•1dim- 1.nante del_ grande delitto ctm-~,so I a iano, e e e sa o ca pesa o. alle epoche preumcme . a ans ne. t v~ro ansone, l popolo. che fu ingenuo risor . . nanza. i- uai °' contro tutto il popolo di It l' l~~ E se una dinastia esotica ha lro-i E mai ci sogneremo· di permettere cl~vvero,_o~·ache ... gli. sono cr~sciuli i capelli ciel giudizÌo e ,;a riap~~Jl~ I J . primerne le libertà e m~ ia ~ sopvato, nella gue_rra,il terreno favore. che i nostri martiri siano pe,· u11mo- gl!Jlotl~ch1/i.n o_nta agli agguati delle .. Dalile prostitute, e ·punirà i nemici slal~rd1_a_!Rol,l'!gal~ comdiedripeto, sono na. arne a sto•• vole per man f I . . . . t · t. . . . ' e a ia, e_cancat1!1·edell'anli-ita/iano F. Nielzsche. , i , JS ru J g J slu. . egli avvovali Il f I . . I . . I <:Sa.i e l SUOL lS 111 I men/o solo, c/1sc11ss1 1 1 confronto dei Ques/ mess I d ·1 . Za_niella, Luzzo e Rizif>n,·, "oc·1a]1'sta i'l .Jalla o le te_ntabvo d1 deviare l'ltal',,1 a.~so_ut1st1,di cw, nel_passalo, ha da-,·sicari1·mort,· i·n .s·egu1·1a0 p1·u·cl1e le- -·o . d .li I l -~n, e ~e anno t 1:ome d' J tali a alle risorgenti specula- ,~, .,. " l I I I 1ll e e C C/SS retr1 e si li / ))1'11110, C amendolia.n.i gli' aJtr1·. o' sua metil naturale cadrà nel hngo. o a~ ~ e no_n dub_b1e p_rov_eq, uesto gillima, doverosa dife.~aelcipa,·te de-v-e,·t· . l' , i_ d'll vl.' . re. ~ tn o!·no ai ruderi dinastici, sono z· più , U ualunq 1 ' L so L nem1c1 Cl ,a la cu sto 'l . . _no speciale servi.,..'10 d1' v1'g1·1,.,n~a1'taL,,~n. uue, poss~ essere la, colpa degli non e 1. pensi.ero, 1l desiderio e laITTtogli aggrediti. . ' 1 ··t · 1 . ·tl . ' . 1 na, 1 c1.11gemo hanno illuminato e " =..., ......, II l d son ees ina I et I u1n1na1·e1[ o è d1spo~lo nella a))1·taz1· 0ne e lo s·tti1 ne. av_e_r tO"erato, J iltaliia non 61• meno t estm_o _del popolo d'Italia.,. Ci duole soltanto che lei ,·eaz1·one . pr gresso umano che ci conci cl . , ll' P t d b Q I 11,one e nella emanc,·paz 1·one de· 0 l. ' u eia ne u- dio dell'on. Me1~1'.i•.n· '.esdn.·a 1 . ridi_ 0bbrncciamenti. E ""~'~• . ,_.1eos no,n s1 riconosce nelle .dina- non s1·astatc1, fi1nd'a,lp1·1·nc1·1'J1·0. effi- . . . i p po L. ra Il ...--~ 1 l Il gndo eroico cl (; U li ti· · f , Dunque si milraa)j,p, la gente da hi'. manzi a, a s,toria, ~I regime mac- slte, _eie l _wnn? oppr~ssa, ma nel cace e generale. E auspichiamo che . L F. J a eo i, in accia ai suoi ,QiSsassini ·1 .· I . l' l ::, ,v ' e ato del sa ,s -d. G M pensie_rodei s1.1_g0r1a_11dc1h, e ne han- ciò non tardi ad accade,·e. Pe,· l'o- cll1~ tb~lledr~lcl1le·/telma in(amia ma_ndanli e manclalal'ii, sarà il g/'idf ;~~~ pnrn i. c ic si dicono autorizzati a tutt· gJ· I . n,,u_e. i . attcot!i e di n l g ta o1e , IL e e coscien-e 11/ l . farlo. In Ilalia! E certo per ordine sad'.ch i o tn ma_r11nc, ~du~ villinic delle no a erma o i_lgemo e le tendenze nore d'Italia, per la soddisfazione ci ·u · . /' , ",, 111 e per a nscossa e per il trionfo della del goYerno e di chi 1'11a ,,o]ulo , dt. e gesto dei pretoriani ormat.i :.lui sia{ progr~sso ~Lfr?nle ~I mondo. delle genti civili, per la garanzia ciel- v~ a socw tsla:' Uccidete mc, ma l'idea che è in me n001.lo ucc·d - L N . . . ne no Un mLllenn10 dt me.d1oevo non ba- l'11,.,.,<i1n1·1a·. ma 1. I lavoratori benediranno il mio cada,·ere i miei figli si gl .· I e1e e i 'On rngliamo dire quanto ci affio- L . . . " del padre loro. Viva il Socialismo! , o1iera.nno ra alle labhra. per non sembrar.e di vileo crors~era di fronte nl mondo ciparlare pcrchè lontani. . , O ora do spettatore ol gran pro, Biblioteca Gino Bianco ,cesso. queS!oolavergogno.

Giuseppe .\"on era questa l'Italia, clie io sognavo nella mia vita! Garibaldi L'.\ V\'EI\IH.E DEL L.\ \"OR.\TORE I 1\011 seppero c:lte c:on<lannarlc e sfrul- mc· elci la,·orat:·i rnssi nel modo C.0-1SoYicl e cc;ll'alli,·ilà son·crsi,·a de!la ioo V h' R I , tarlo. mc egli ha fallo il 1 aprile, sarà no- Tcr~'.1 Inie: ·11azi1,11ale,e c:iò nonosLan- a 9 ecc I a OSSO DI : \i ~ono conlingcnzl", c:h~ c:ostrin- slro slrello dovere pensarci due ,·ol- le l mlc•n.-,1 campagn a. c:onclo~la _da e lullo il resto, tlalla grigia unifor- gc110 a ripensare e a megÌic appro- te prima di escrciLare la nostra ma- (ar_tc• dcl_la stampa f~~~1sla anl1so\'le~ ,'vl.entre l'on. De Vecchi non riesc.: _an- milù delle nLnne all'assc•rvimcnlo fondire le cose .. \ quesli momcnli gnanimilà per sopportarne poi le l•~l1('a. L <;n. \Iu~~ol1n1 c?nfermai cosi c.ora ad entrare ;n Senatu - è com1-::o, dc-Tllalia meridionale. apparlie11.e il correggere errori e lo conseguenze possibili . ,u'.c:cra una Yolla_c-hc th1 a~lcpcra ar: .,I riguado, il modo di c~mporlarsi dei Il 2 Giugno prossimo ricorda la I~ poi, da Pc!loux a \Iussolini. l(hls.:0prirc quello, che prima era rima- .\ parte le tendenze, tulle le per- Pi, ~c,c 1 10?' p~r 11con~cgu1m~nlo dei ~<.-natori,che, d; fronte alla rinnovat}l morte di Giu~enoe Garibaldi. 1,.! leggi eccezionali ai frequenti ccci- ~Lo occulto o pcco chiaro innanzi al- sonr sane di mente slarcbbero con suoi ~topi, c:hi sul Lcrrcno diploma- nomina dell'insigne uomo, non sarno Se.no passali. da t[lL2l tempo. dii, il corrn delle tosc è nolo. l'occhio non $pinlo più addenlro da Oudcgcesl, salrn, poi. a scervellarsi, lic-o dispcn_c _di mani puli_le (?!~, p_uò :rovare, per sbarazzarsene, una vi:t di 1882 - quaranlalre anni. . insomma i liberatori d'llalia non intimi bisogni cli mente e di cuore. clcpo, ma .olo dopo, per le lendenzc. pcn11clters1_ 1_!lu•so prc1.1oso d1 dire ,iscila, _ menlre il gerentocomio si tro- GioYa ricorclare, in quesli lrisli e i a,·cya~w i11anin1_0, ccme_ s·è !~oi ~em- Molle volle Garibaldi fu esule e ;\[c1 in (Jl!alc chiesa siamo noi, che lutla la n•nla · \a ancora sulla sua soglia i ba~!.1 <li vergognosi lrmpi, che Garibaldi si, prc ,·!_slo! c~1_e cl,_ c:_s.,_c1:v1rcl 1lali~. sempre estraneo alla dinastia e alle pretende, con giudizii sommarii e De Vecchi ed è chiamalo a sanzionlre ,1 accorse <li non a\·cr nulla ricavalo Oggi (,anbald1 lll!Zlercbbc unal- caste. oollc quali si illuse di an·iare p1cclisposti, di di\'idcrc la gente in C8mbiamentodi rotta? rinnovalo caso dell'imperatore Ca.Jiguia, di buono dall'avere ag~volala la mo- tra azic11c per canc:ellan' la prima, l'rlalia \'Crso la libe rtà. OncJc, p,~r- rnnli e in reprobi? S O . , }OTZ che nominò senatore il proprio cavallo d l l .b l'IL 1· d d . . I . . l l b. . ,. . I. . . . PHO.'Sl.\I.\ :\' )Il:\'.\ DI lh JKf narchia sabauda alla conquista e per I erarc a 1a a om1111 pcg- e 1c non nmanesse e u) 10, scrisse .,(11. c:crc: 11a_mo. com 1,nz1_0)11,n?n _\ C.\PO Dl•:u; EC:O:\'O\II.\ ~-\- lncilclus, il comm. Rossoni, a Ginevra, governo d'Italia, comprendendo co- gicwi di quelli borbonici. ancora che egli era slalo sol<lalo non nq, ~1zio111_.\ oglia_mo I ulllla e siaIO 1 .E I non è stato accettalo come rappr~sen- l Il f L ll . . . . . . l l I I z ~ \ , '-· mc, più che per il riscallo e i un. po- . Sl!O I~OJ:lC u se~~re e con u 1 per scrvll'e pnnc1p1, ma per oo,mp1c- mc e i~jH> 1 a ~egu1re e norme e: 1e . . _ , . tante degli operai a.Ila 7.ma conferenza polo, si era cc mb al lulo per csle11dcrc L modi cli m111ato e diffamato. re azioni efficaci con lro le tirannidi. "u g 111!:-,l!l:lu,~ilic_a~oem~l~erà, non i / 1, 0·'-_ca. 2_, ·_-:-: L .\g~n;_ 1 ?-Rc~la pul~- :nltrnazionale del lavoro, e grida e miun aul -1!"'0 dcn1·1n·to. Tecca al popolo mellerlo al suo E, c·i tenne a dire che odiava il me- J).. t"·ellr labbnc:alr 111 anl1c1J)O per le b ic<1che si 1 il iene P 1c ..sima: lc1 1101111 - . . 1 . . cl h - • ' ' · ' J" ·1· I · d ll'Y-ffì · d I :1:1cc1a I fimmondo pensln o - e e a- ~- po. lo e al loro posto g\1· altri. stiere ciel soldato e ·, J')iumali sgher- eom•rnit-'l o~scn ·1111Li ! na 1 rolz u a capo e u 1c 10 e . ' h E di~t-~ amaramente: « 1, on era · ' - . ' I(' .· i- S . <l li' E · nuna cara quel commendatore! - e e, l ' I 1· I' · Il Garibaldi, com.e i arandi ilali:mi, ri. Tn ·cgnò che la guerra è male somli ·)i·c lclanalo rus-o che è una ,onsig 10 up, cmo e conomia . I . . questa la ICI, c 1 10 sognavo ne a ~ i . · ' ....-,. · I d li l" R S S ~e m talia sono capovolte le cose e 1 · d ,·ic11.c, dopo morto, ancora una vol- m,, e documentò che nemmeno le j) ;rie del !)ro!elanalo del mendo as- .,aziona e e a · · · · . . . . . . . mia vita! ,.._.\ commento i questa . . . '. . I valon, per cui gli anbproJetar.i. si chia- sua do.Joirosa c,spressionc stanno le la condannaLo ed es.iliato, come spes- !-'llC' lrnppe. ,animale da ideali di li- ,a,. care- a_ 1101_Lullt p 1 e_r la st_13:_r·1,·o- p bl'f , di J f k. mano rappresenlanti dei proletari e qu:?- amare cose da lui sc1·ille nei riguairdi so gli acca.tlern, in vila, come certa- bcrlù e che non era no alTallo nlla luzH,~lCI(' l SUOLltf111g li madrt,,r,I!. Cl~- 8{ unaria 11 azionero z I sti debbono accelt.arli per forza il resto 111el1lc a "cad1·ebbe oaoi se foss" ,·i e· 1· I · 1 ·a a11da1·011.o·1111t1c·r"b,Je, u•rlo a ar parle e a uni- . . , . ' . di quella monarchia. Egli confessa '- oo·• ~ - mer e e L C llCCiessi,' · ' - 1 , . 't . • 1 1 . l S1 onnunz10 -:loMosce•: del mondo, per convenienza, dovreobe Che questa ne •sfi·ullò. a·1 s 1101 · "ti1.·1 c1·1 rn. s.~ la Sicilia ,·olle, talora, nella muni dai delilli ,·crgogno~i, che la ,, 111crnaz1cn:1 e, come, og1camen e, S· 1. . . f 1 1 1 d 1 . . 1 f , 11 .L I .1 l t • ,u 1n s1 e ul o passurc ç:er lmma.u o ren erg 1 questo picco o avore, tanto Conqlu ·sta, la popolai·'ila', ev·ilai1.do d'i sua memore genero·ilà, rendere o- guerra j)Orla con sè. 111e\'1a H men e. en rera, senza cu1 ~ " t 1. 0 11. tt· 0 f .• h . d. f • ~ ., ,· . ". . . . . .,, . !)~r non pur ec p re a u 1m co,1 r-~,-n- p1u e e si tratla I un governo orte, un riconoscerne le aspirazioni. Dice, an.- nori a Garibaldi,_ l'ftalia uflì~ial~ \{a queste o non ~i sa o non si cli1 <?I. 1 di . cunu111c hc e d1 sant111ca-/ vi del Punito conmnisla russo Si pre1 d 1 . I' b . d. . nen ro onorò ma e mal lollero gli c,r>. Per ora non, i è scrilla e n::rn si zic-ni ' . . . . · ' non so O e socia ismo, ensi I ogni zi. esplicilamcnte, che egli si sape,~a ' :· 1• . - · ·. . .· . " . . 11 • • • I tende eh egh s1a in aspro lolla con Frun- ?arlilo democratico e di ogni più ele- od·iato d~•ll'tilt'in1.a w~ciere a.1 più el,e- onon, che, da parlc cle_lp_op_olo,_ s1 scri\'c ancora la sloria d'llalia. f Pc1slo11 111.!,1 ,0 0 licno, semp1c, ze e Zinc,riew i quuli si oppongono e- . . bbl. U - - ~ I l I ] I S I G B 1 I · 1 « · . t •t • f .· I Ll 1 • ' menlare liber1a pu tea. n govern:>, valo in arado nella i·eggia. lent_a~·ano, _ccrca~c? c1 1m1tar I o . cconco . ovio - ne suo u l1- :it 0 0 111c:o~ o, poi aie uo1_1_cc_ a, neigicomenLe olla ripn.sa dpll'altività po· . . -r· N .~ . . . adcl1ntlura 1m1}ed1rl1. 1110discorso per 1'1XX Settembre - Hu~·•i· le bcabc della loro pol1l1ca 111-1· · d. T k. I · St 1· K che potrebbe re nd ere servizi ull 11 1 on I f ll L Le I · cl o . 1tica I rotz 1, mentre u1, a in e ,. . . 1 n_a 1 e s ona _co,n_~lporanea 1 :\la non si polè impedire che, sul lo slorico d'Italia ,·errà appe111 chiu- terno, :in1.i delle discord ie in lesti ne,' mencw sono partigiani dcdl'ex commi.,sa- st sa mai. . . . . . conlmuo _s_forz? di eh_mm_ar~ dalla Gianicolo, a Roma, si erigesse a Ga- so il periodo inizialo col XX Sellem- t:he ~,·no la parie peggiore dellai po- rio della guerra. Qpat~.0 ri~or~i sono stati pr_esentati SCi~na pohl!ca . 1 E~o-<;,di cui s_i,ruppro~ ribald' l'unic.o mc01umcnto derrno di bi·c. cioè quando l' Italia non avrà li lita interna'? ~on basLano loro i Lo vedovu :I.i Lenin, signora Krnps• contro I ammissione del Rossoni: dalla pnaro~o le a~oiu,. mgarbugli~do la lui. 1 0 più un go\·erno monarchico. gu,1i tedeschi, fino a Ilindenburg, la kuia, e lu sorc:llo pongono come !ore, Confederazione generaìe italiana del lan_arrazione dei f~tLi. 9uand_o CIÒ non E' col:'t raffiguralo, a cavallo, collo Ciollani, lo storico dell'avvenire caduta del gahincllo laburista ingle- condizione della loro permanenza nel voro, dall'Unione italian a dei lavoratùri, SI ·p?teva fa:,e,_ SI la~ciav_a hbe~-~ co:·- sguardo ri,·ollo al Vaticano, che è sarà vostro contemporaneo •. ~-e, i pericoli aumentali in Francia? Partito comunista In completa riobililu- dalla Confederazior.e generale dei ÌJa'l- so ai _tralLartLdi st ~na ~ei Gesml!, che I alla sua sinistra. Oggi gl'Ilaliani san- Così conchiu-e il suo pensiero e il b. i hanno, cli qucsli giorni, più o zione di T1otzki. cari d'Italia, e dal Sindacalo Nazion:ile 10 ~hiama\'ano f~ibuSltere. Del resto n.b che egli guarda dello stesso oc- suo di-scorso il sommo pensalorc. meno esplicita111cnle, e in varie ri-' ---- impiegati d'Ilalia. Questi ricorsi, docu- COSLlo aveva chiamato Carlo Alber~ ) · · tt· ·1 V t· ·1 Q · 'f Ll' · d' t l d" · ~ 10s · Lo gl· e 1io · ~i fa' Q t 1· · · t.o menlab·11i·sono stati· suff1'ci·ent1·a ne«are l d l t r ll . c 110, m u imo, 1 a 1can.o e I u1- u t i segni I ques o cmpo 1- pre-;e, n::. 1 :c:,u i r n. n uc.s u no 1z1a vo messa 1n roppor , s o e con anna o a mor e. n a n . al . l I . I l LL . fì ubbt· I N 20 d'1 1· . . I R Il 7 C rm e 1110lrano com'egli dicesse i vero. rn;ogncrc) )C pur mc en·1 ,111.cuna e.on quanto p :cammo ne . amrmss1one a ossono a a .ma O'l.· trattali ufficiali di st0d:i,ai Garibaldi_.è Gl'Ùai~al'l!i eh.e sono in esilio ri- Per la porla onde usciranno gli buona \'Olla e non allcndere prima i qur:sto g:ornale, sollo il titolo: .. La crisi ferenza nlernazionale del lavoro, che appa~~o Pfft 111 :tcÌ\ 1 un ·sen·o )TI<>- cordano, oggi, che, mcntPe l'I~ghil- sfrullalori e gli oppres.<:ol'i dell'flalia danni irnmemi, che si rcYesciano sul russo,._ =Ledi scorso, 19 corr. apriva le sue narc ico, u O e 1 0 a prooacciar.e terra lo accoglie,·a e onor:wa. con entreranno, come già per la breccia proletariato. e le speculazioni dei più ====="•""=""""""""!!!l!ll_,,1!!!!1 .......... !!!!!!!!!!!!I sedute. ~i~à~~f:~~;a~~c?a~minio della gloriosa una vera apoteosi di popoilo, alla I di Porla Pia, 'secoo1do si cspre.ESC G. rc~ri,·i domi_nii, cl~e haa1~1.0trovalo, I cantoclnquamlla YOtl contrari Non c'era bisogno, certo, di qu~s'.a quale non era estranea la stessa re- Bo\·io. le anime dei pionieri, dei nei ponlefìc1 russi, specie dcpo la . prova per sapere quale sia, all'estero, Eppure è suo il grido: Il socialismo girua Villoria (che, anzi, di qu-~l scn-' martiri, dei grandi, che preconizza- morie di Lenin, dei \'C.ri in.5perali bannosappalllta 'inlz1atlta Rothanbargar presso tutti i governi e tutte le classi SO· é il sole detravve!1ire.__ • . timento fu l' inlerprelc, protnO\'Cndo rono u11'Italia veramente libera C a cooperatori e utilissimi alleati. I L'inizialiYa Rolhcnberger ha aYuto cia·li di ciascun paese, l'opinicne, che si . Il n~me di_ Gan~a_lldi era,. persm~, la manifestazione), i reggitori d'Italia capo de] progresso internazionale. I Quesla lorrncnlcsa 1deleleria azio- 2,7.153 ,·cli farnrcvoli e 382.398 con- ha del fascismo. m cerlt tempi, pro1b1lo; e I mno ,e 11 -----==========================----i 11c, che aHelena gìi animi e slanc.a lra1·ii (ca<lula per 105.245 voli). •Il Rossoni, come tutti gli uomini e isli- nomc suo spesso bastavano a far l I e allontana, spesso, i migliori, inultiEppure, fino alla ,·igioìia, non si sa- tuti, che emanano dal fascismo _ go- chiuderc· sodalizi, a dar !,a. caccia a I Leeternai ·ns·1d1' e all' un1'tà proletar,·a I !Hé} analisi, ,·a a risoh·ersi lulla a fa- rebbo credulo! verno compreso - rappresenta se stesso studenti e operai, a imbastire p_ro-1. ~ I ,·ore degli a,'·:·:rsarii, che pr?lu_ngano Quali le cause? E' inutile aJmanac- e le armi omlcide, che si puntano contro cessi. I ; i loro domm11, dopo che già 11 ere- care. Il falle. è là, eloquente nella sua il proletariato e il popolo lutto, affin- _\ftreltanto - anzi peggio era· Non s'era ancora !ella' la nolizial noi ,·ogliamo Lro,·are un termine mc-' pu!'colo di lramonLo n e annunziasa proporzioric. chè bcciano e ubbidisoano, non azzar- accadulo con Giu~1eppe Mazzini, di I della Lode\'ole in.iziati,·a, presa da I elio. Nessun com premesso, nesstu1.a\ la prossima fine. j Vi sono sconfìllc, che posso11c es- dandosi di smentire le asserzioni e i cui pure, in certe ore, si lenlò di I oraanizzazioni imporLa·nli, per l'tmi- 1 combinazione lra il riformismo e-,p sere uli!i quanto le dUl;l'ie, se esse millantali crediti ne.i riguardi de.i... con- sfrultare, ai lìni degli interessi dina-, là 0 prolelaria che già, ad altosskarej comuniso,o, ma lotta a morte per InRuss·1a '1lodaMussol'1n·1' induconv a pensare, se scuoLono dal- sensi operai. Ma il triste gioco non lro- stici, l'azione per l'unilà ilali,a.na. l'anima degli _01)e1_·ai,eche~ia __il si1 un'cslir[)azione senza nessun ri!!uar- l'a_patia_, se por_lano i falli dolo1_·osi ~ va più prudenze, che rasentino la vi- . Aspr:<;>montc è, certo, t~?-a ?elle ~a: 1 nisln~ ainnlll;z~o dt nuo\'e ms1d1e a I do . . . . . . . . . Non è la prima \'Olla, del res.lo. Si clman~t at. pensiero_ cd alla cosc1en- gliaccher.ia. g!ne pm v~r~ogn01Se e pm nvelatr1c1 1 que~l1_ tenta~1V1_-. Con simili ,111s~L1e calnnnie s1 può ha rnglia di dire che ci sono ragioni za. E. 1_ falli dolor_osr'. molle \"!O~te,s': Ecco come l'Avanti! nel numero del d1 questo 1ruquo sfrultam~to, fallo Diciamo msLdie non _a caso, per- pr~ccdcrc ali nn1tà?_Qual g~Laintt!cr~o 1dipLomalichc .. \ noi n on pare ,che, Il? prn el?quenl1 d1 ccnl_o d1_scors1, 23 corr. dava nolizia del caso Rossoni sul suo gran nome e sull 1mmenoo I chè, quando, al posta dt una pura e puo loL:crare ~m lmguagg10 . s11~1le l per ragioni diplomatiche, un go\'erno p1u efficaci •delle stesse nllone. . e delle sue clamorose querele: prestigi~, di cui Egli godeva. s~mJ?~Ce_ a1desione, si pongono pre- s~nza r1bellars1? À _rarle l'abitudine I operaio debba arriY.an·e a Lan.Lo. . ~ens_era?no alle. conseguenze g~ L'Eroe della_ repu~blica roman_a e, gmd1ziali, che, SJ?esso, 1;1on sono. a.11 ?1 cmellcrc s.c~mu~uc~e e oon~nne, I Fu un rappre~e1:tanl~ del goYern~ md1_1Te1nti_ e col,~1~• e!~\ sono slall ROSSONI INVOCA RAPPRESAGLIE: delle lotte di hberazLOlll,e combattute I tl'o se n?'n una diffamazione 3: cl~1lai 111 base _a.Ile p1apri~ nstrelle vedute I russo, che defmt il dehllq Malleollt abb~1dolal1 da p1egmd1z1. Il tempo ilN ITALIA PER I SUOI SCAC- in _America, !'Ere.e dei due mondi,. pensa d1Yersame?le, queslo significa, d_ommal1zzale, a 1101 sem~ra. che ora I un delitto comtme. Ma pn~rio in lo ,?irà. . , . CHI GINEVRINI. era odi-alo a morte da coloPo, che,. non avere propno la buona fede al s1 s_La•vala\'Oran.clo f.?er. l urn~à,. che,! Russia de\'e farsi quello, che non si I ~Ile le_ c.a.us~. cono~cmle (l ~mt- L'on. RRossoni - J'imboscatissuno che sulle sue spall'e poderose, erano sa-! ba~e de_lle _proprie parole e delle pro-I a_,~~'. i c_r~n~ conch1~1s1 i pn.~1 PO:·; osa fare. press? gli ~llri_ governi? gr~~1c'.1e d1 ~1~_ll1~pe1?1? la re~z1on_e assume le pose eroiche nei telegrammi liii a un trono, che, diversamente, i pne ·a;z1orn. . . . 1 s1tLv1, coi d1ah, ef~cac1 acco1 di_~ s1 Il fascismo,, m Ita11a, e sorto spe- Lei_11~1a-ba,n,~,atia, l ~n .sLd1adegli _anl1- :_ non si rassegna a.i suoi scacchi gine- non avreb t..-. 1-0 conquistato mai !' Ch,e si_faccia l'unità e poi si d_ISc.u1 s_la.,·.a moYcnd_o 11 passo <lec1s1vo cialmenle_ collo sfru,llare _Lai. paro_la cr_1sl1rom_a.no-caltohc1, s_em_prc_dis~ uc \ d l l ll I vrini. Egli I.a così telegr.afato all'on. FaQ t bbe tal 00 -ta.Lun1tànonhaenondeveavc1e, ,e1so 1msle1 am. ,bolsceyioo,eperlenlusiasllcoatu- s, a senire u e e 1eaz10111, semG ~banld<;>sare s O meg · Ise i prima di nascere, il presupposto di 1 1 J e parole del cardinale Losowsky to dato dal proletariato ita,liano ahla pre contro il progresso), non bastano rinacci: an a 1 av~e compreso pnma j · t l t d , f l di ' a far dimenlioa.rc l'apal'a che molta « La demagogia jnternazionale antifa- Q uando iniziò in seguito ailla paa·- seguire ques o o que me o o edoon1 che pare arrogarsi la aco là so~- rivoluzione ru.s~a. Ora, mentre il da- < L 1 1 , 1 1 d. 1 :t. t A . • , . . s· ·u I dannare questa o quella len enza: 1 mo pontefice, sono state ascoltate m naro della Russra- serve a mantenere, par e_e e f.?OP~o 1a 1?°1~"1a o. nz1 scista rinnova l'attacco più che alle Cor- • lenza da Quarto, 1 azi'CIUe.m_ LCi a, 1 L'unità è soltanto la formazione d1: Russia? Se sono itl pensiero degli al~ in Italia, ai,omali, che si occup ano, quesl1 pencoli coruoscmlt avrebbero poriazJ.oni, al fa"S<:i&moed al Governo un. fr~te -:- Pan~aleo -. gh diSS:C_che I un unico oraanismo proletario. l tri oolà allora ci sembra non deb- più che éli 0 propaaanda a dividere le do mio moltiplicare le energie. italiano per istigazione di bastar<li so- egh si aggirav~ m UR ctrcolo. VJZJOS? I Il resto \'e~rà dopo. i bono b:irla,re 1;cssuno e ~on •debb<>- forze e a diffama~·e il p'arlibo sociali- Selle Cantoni sono stati favorevoli cialisli nostrani. Ti assicur.i.aimola fel"ma e che i-ottava mvano per altn dorruI ' IL · · · 1· d' · lt t · df d 11 f d d li .. · . . . . Lo comprendono o no i domnlJar-1no osare, con tale animo, metlere sta, il governo russo accrediba, il go- a a 1~1zia _1\·ae ~c10 o. _con ran. esa e a nostra e e ·e e e nostra ru1, s~nza 1:1u.1t1ai. nuscu e a mula1 e,. Lici assertori - di qualtmque parte sul tappeto questioni vilalissime. Se, ,·erno italiano. Il chball1to, pero, aonlmuerà oltre patria, riservandoci di proporre al fa- per~he l~seiava, 111 SOSlanza, lo st esso, - di formule infallibili, dalle _quruli poi, quel cardinale, all'insaputa del E' una costalazione amara, ma, che il ,·olo.. . 1 scismo i provvedimen.Li adeguati. Frater- ordin~ d_t cose. I non sanno liberarsi e colle q~ah _non Sinedrio, ha pairlalo per oointo pL'O- è bene, ora, di metter e in riliern. . Que_lli che han f'.1/lloIl loro dovere, ni al-a.là.Firnna1i: Rossoni, Cucini e Raz- Egh divenne pensoso. Fo~·se com-, fanno gl'interessi del proletanaLo, pi-lo, allora ci pare che ci sia quan- Parte da'lla stessa f.onle la diJT,ama- mten_s1fichcra)1110 il 1a\·oro, ~mmae- za "· prese c~e il frate aveva ragione, co-; ma soltanto i propri? Ma... veramen- lo basli per mellerlo a Lacere, per zione contro il partilo socia_lisla e st_ra_t1 dati~ cifr~ della. \'Olaz1~ne o- Secondo il Popolo d'Italia di questa me, poi, !dovette ?oslatarlo a Teano,. le non sono essi, _che debbono com-' srnenli11lo ,categoricamente, sconfes- l'elogio del governo italiano, del go- diei _na: Gli altn,_ quelli che s1 soruo sera l'esclusio ne ginevrin,a di Rossoni sa• q~iando, donato il _regno al sopraig-; prendedo. Son.o gl'interessali, sono! sandolo e adollando seri i e dignito- verno, le cui bande non si peri la no las_cialt accal_ap piare_ nell,2i rele cal- rebbe un effetto dei la paura che gli or· giun_tore - co~e Sl espresse Alberto! gli ope11a.i. I si provvedimenti. cli fare esecuzicni sommarie oltrepas- lohc?-b? 1~na-agr~·~a, v~rrann~ ben ganizzatori rossi e b:anchi hanno, pau- Mano - ~11~&}1_ ~dò_ al s.uo banchet- i • Noi avevamo appreso e, con gra.i~ I Si sta perdendo tanlo tempo a per·- sando ogni anormailità del diritto, che co1;11nci~1~- ad api u e gli oc?hi. ra che l'esempio del sindacalismo fasci- lo ed_ egh s1 ntirò ~n una st alla a IsQddisfazione, annunziato quanto st ·iseguitare Trotzcky e non si lno\·erà si arrngano i generalissimi nella E.eco 111 i s ullalo delJ.a volaZJone: sta italiano, varcati : confini, apra ~i:ii mang_t.are un pezW! ~ pane c~m for-1 era fallo lra il proleL~•riato inglese ej un',ora per. avrnlorare ufficialmente guerra guer!·eggiala. ~ SI NO cechi anche ai lavorat1JT1degli altri pae- rnaggio, sul foI?-do di un· barile, be-1 quello rnsso per una mtesa e q1;1-anto1le parole d1 Losowsk y o ptr smen- Ah! no. Siamo profondamente ad- Zurigo 5,.486 48.5(1.) si. Non sembra però, a meno che il ventdo acql!•3i dt un pozzo, dove lro-1 si slaYa facendo per invitare 11 se-1 tirle? clolorali e disauslali di certe manife- Berna 44.653 58.956 Popolo d'Italia non abbia notizie sue va vasi ~ia carogna di un ~vallo. E,'. gretariato di Amsterdam, <love si Sembra, però, che si abbia poca s.lazionj perio~lichc, le quali, mentre Lucerna 7.563 22.049 parlicol.ari da comunicarci, che il tenta- quando, e_let_t~depu~alo, Sl. temeva, tro~a la_ gr~ maggio~.anz~ delle ?r-1 voglia di sm~ntire e 'che I~ \'CCC di lullo il• ~opolo il2Jli~11Jo ~ opp1:esso, Uri 1.093 2.242 tivo italiano di fare rivivere Je vecchie che non gm1 a,~ e, s1 trema\~ ~r I.e. ga1uzzaz1om prolelane 111ternaz10-1Losowsky ·sia stata un po la Yoce pare Yogltano accreditare Il fascismo. SYillo 2.144 6.361 Corporazioni medioeva.li abbia finora e- conseguenze dt un analoga dichuao·a: 1 nali. I ufficiale, •se è vero che ,:incile per E' questo l'aiuto, che ci Yogliono Obwalclcn 305 2.232 serc:.lato ak.una aHratliva fra i lavo,ato- zione, le pa1;1-red~astich~ f_mo~~ l~ i Nel Num. 2~ ripr~uce\'~1~10 per l'Ola_nd~. s~no s.lale date islruzic,ni i·egalare coloro, che stanno a capo Nidw.aLclen 28~ 1.751 ri all'estero all'infu,,ri di alcuni gruppi che, r:omUill~at.es1 a lutti 1_mm~tri, intera quanto s1 enai gtà stabilito nel-, cons1m1h. del go\'erno russo? Gl:wona 2.36;:i 3.843 dell'estrema deslr<1!llonarchica francese. uno di q~est,, nel!a seduta m <:u1do-I le intese prolclarie russo-ing-lesi. Ma I Può recar mcraYiglia, se, di fron- Lodi al fa~ci 1110 e somministra- Zugo 1.614 3.527 VC\'a farsi quel gmramento, dive~me I ecco che i soli li coslruttori a rove- · te a tali manifcslazion.i, il segretario' zicne cli mezzi per cli,·idere le nostre Friborgo 3.028 23.983 E LA LOGIGA DEL NAZIONALISMO? tanto ne_rvoso ?a avv?lgere_ e _diY,o1 scio, quelli, eh~ hanno p1:ocurato ! dell'inlernazi?n~le di_ Amslcrclam,j f~rzc,_ salrn,_ poi, dopo le deYasla~io- Solella 14.424 10.848 Sta.mane il Risorgimento dedic:i il rare coi denl1, se~ •accoigei sen.e, sconJìlle e dolon al proiletanato e al Oudegeest, s1 sia, a1 11z1lullo, creduto· 111e I da•nlll, ,·ol~re qualche ordine Basilea Cillà 18.839 6.200 suo editoriale alla qu~stione dell'esciu- q ualche documento .importante. 111 movimento socialisla ·in lullo il mon-,! in <lirillo di difendere il proprio dc- 1del !!iorno, che riconosca gli errori? Basilea Campag na 8.088 4.998 d P l 11.,r t I ~ S · fl' sione della rappresentanza fascista ila.• caso è narra~o a ao o man egazza, do cominciano ad emanare le solite! coro? E' chiaro che enlrai1do in un Etco il comunicalo della Slefani eia usa 4.959 5.006 · J'L' h ' , ' ' A • li I 3 0l 6 62 i;<1nadelle Commissioni ginevirine e osnelle sue memone po 1. 1c e, com.e encicliche !>Ot1Lifìcali,piene di 1ainale- parlito, non si consegna, alla po1-ta, che nc,n è stato in alcun modo smen- r\.ppenze o nl. .7 .4 d I \ Es serva che ciò è do·rnio a: fallo che ie queUo di Frate Pantaleo e narr~to ~ mi sciocchi. per non dire ,·eleno_s1_·, '1 il proprio decoro e quella elementa- · 1 lito, come già allri consimili comu- f ppenzello t. 218 2.03_·1 bb li ~ S G Il 21 035 3? 9 " Corporazioni fascitlc hanno caralle,re Ce_s-are A a ne e sue memon.e sm e di .precetti _infaihlibili e cl_ommat_1c1./re dignità di u_o-mo , che è_ co_mc iJ_11nicaLi: an a o . =· !u MI G · · · 5 454 9 259 padronale e opera:J ~ rt.J.1soltanto ooc:- 1 le. . . . Dalla ~11ss1a L?5owsky 11np_ai_-L1va,pres~1~po_sto _d1 ~utle le az1on1 ~egli 1 • .lfosca, 23. - Il discorso prnnun- ngioni , ·_ · - 0 Come aiustamenle Ganbald1 era colla soli-la ponl1fìcalc benedizione, uom1111 hben. E allrellanlo ch1aro·,,..i,ito al Scnalo italiano dall'on .. Mu _ .\rgoYi~ 22.,09 29.001 raio, e scrive: " g:i, nibherciatura non c.- C · • T · 8 ?6? 18 014 ovvierebbe -alcunl ..i,it c.cllà alVVenir~e orgoglioso di questi mille! e n e1:an.o, le seguenti norme di poca amorevo- che, nei parlili estremi, quesbo dc- solini· sulla politica eslet'at e parlioo- urgovia ·- ~ · di ttrtbe )e condizioni e di tutte le elà le ,solidarietà. ooro dev'essere più gelosamente sal- larmcntc le dichiarazioni sui rappor- Ticino 8.812 6.144 la que s lione risorger~bl>e immancabil- - dai tredici, il più giovane, ai ses- , In Tnghillcrra la lolla per l'un.ilà vaguardalo. Nè si ha da confondere Li itnlo-rw:si sonoi sta.le accolte a Mo. Vaud 21.852 51.352 mente nelle prossime conferenze Gli e. sant'anni, dagli operai agli scie_nziati 7 , de,·e seguire le seguenli d_iretlivc: a_) i doveri derivanti da una disciplin1a, sca mollo fa,·orevolmente e com- Vallcsc 2.200 9.~00 sultalori delle Corporazioni fasci s le de- . E h I I d del L l'b I li b '\"cuchàtel 9190 8 160 vono convincersi c:h! la questione di>I J~llerali. e arl~.sli -. _' e e m1r_aco 1 con~oli_ amento mov1men _o ~11- 1 eramenle sce la, C? _a u◊:na o m_cnlalc con sodd_isfazione. L' fsYc- · · · _ · d1 en~rg1,a e ~1 vol'on~a! Con essi, d~- 1 nontano ... cl) _lol~ ~e~· la co~l1Luz10- mal~ ~edc, c~lla ubb1?1enza cieca a stia , -lici suo articolo di fondo pa- Ginevra 9.8,7 7.781 :.. voro ha una tror'p:i va s la portala per cimati per via, specie a Calatafìm1, ne di fedcrazt011.1 d1 111duslna sulla leggi p1on1Le, 1mproYv1se, da qualche 1·a!gona le parole ,cfell'on. l\fossolini •. =------- circoscriversi ne, c'lnfin; nazionali; ln- riuscì, con abili stratagemmi, ad e~- base .dei Consigli di fabbrica ... h) lol- Sinai e promulgart.e da qualche no- c:cl discorrn di \Ialaia. insi tendo TO I .\LE 21 '-1:);3 382.398 zi non si capisce c•>nquale coerenza l'o- trare in P~lermo ~ ?ebellai·e Y~b- la decisa ~01~LI:ol'~a destra ... k) lot1 vello_M~s~. . . . specialmente sul fallo che il \'a!io,re I nor. Rossoni, che in patiia è cosi esclu- mila soldal1 borbontCI. Ma a che pi o? ta contro _1d1r1ge~l1 del ~Jabour Par-, . Qu1ncl1 e che, a1~ 1lutlo, il seg,rcla- d_cll_c.J?a,,o_lc del pre_siclcnle del e_ ,on-11 PerlaCo~me_morazlone diG.Matteotti sionista da neg:i,·e persino il d;?"ilto di hn I l l opc O d t 1 I f I Il I L ] d Il L S I I · cittadinanza ai bvoi,,.!or,: che intendono La domanda _amar~ sorge sponl.<l- ty. e 1e spmgono I mo\'imen o - no u egees ,a nspos o, ra a ro, s1g 10 1 a 1ano yronenc_ a a circo-, e_ e:1on1, e 1e wnno clll_eslo '. nea, ed oggi noi pernsnamo a r:oJor<?, r;i,10 a clc_stra ,. questo: . _ . stanza. che egli_non pu_o e~scr_c acc~i-, mcu11fest, p~r la commemora:,one di mantenere rapi)ort• cui lavoratori degli che, partili da Quarto con Ganbald1, Ed a_gg1un~e,-~: . . . . . • La l?gge ~1 oon.servazt0nc e _una salo cli ~0111u~1smo n~ d1 simpatie. ~r. _Mallcollt, _e tulle te altre. sono altri paesi, si lasc: sedurre da un vi-1g- lo abbandonarono e si fecero sbar- ~01 lo d1ch1anamo: 1 nform1sl1 legge pnmord1ale alla quale ogni or- per la nYoluz1onc sociale, meni re è I inv,t~le a indicare subito quale nll- z.io a Ginevra. Ccmpre:idiamo che il care per via, perchè 11.0'11 vollero ~de- sono degli _ageruli del ca_pilale in se- gani mo clern_sollome~ler~i. ~el qua- notoria la sua po i7:i<0•1:cdi capo cli 1mero ne occorre loro, avendo la c. Lemano è trorpo un bel !ago e che :e rire alla su,a1parola d'ordine: llal1a e no al moY1mcnlo operaio e noi po- dro delle esigenze_ Y1laLi.d_1questa uno ~talo forte e _ 111d1p~ndcnle era i E. _provvedii~o a fa_rne una stampa sue rive cosliluis,or.o un soggiorno tror>· Villoria Emanu1e. trcmmo proYarlo con lulla una 'e- legge non è cerlo 1mposs1bile pren- ogni 111flucnza stranier a, I on. Musso- umca, per risparmio di tempo e di po conforlev,>le J'."J non attrarre, c"I Tnlanlo che fcc,e, dopo, Vittorio Erie di esempi slo1;ci .. \l1Lorchè noi ci dere un certo numero di misure nel- lini, con una coragg iosa ma nife la-· danaro. dlcissimi rich;Jm:. anche l'on. Rosson.: manuele? Andò a Roma a calci nel diciamo pronti a fonderci in una or- l'interesse dell'unità, ma è un fallo ;rione di•cncslà, ~balle in faccia agli Cosi purf' si raccomanda cli fare ma la gioia ar•:sti..:a ci, .. mmirare il v:1- sedere. come si espresse Carducci, g:rnizzazione unificala ed a lollare che per quanto tempo Losow ky aHcrsari l'accusa di cenni,·enza se- in tempo richiesto di medaglie. ritrai- go connubio fra \a bionda correr.te delfece i noli compromessi col pai_palo, ,nel suo sono, ciò non rnol dire che consen·erà il diritto di parlare in no- grcla coi rapprescnlanli ufficiali dei li e carlo/ine. l'Arve colle acque 1Lzu?rine .:!el RodaBibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==