L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 27 - 1 luglio 1922

ANNO XìXi'W. A. P. ZURIGO, l O LUGLIO 1,922. Num. Z'l. ' ·. Telefono 4475 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALJSTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 la copia REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1922: UN NUMERO SEPARATO Cent. 20 Conto-Chèques I N. VIII-3646 "Ly.lnendlreelLavoratore 91 ° Zutlgo " tt d"' p s I ZURIGO IW Commissione nsecn v.a m • • • Q M1m~,.,,,,..,. , I I anno, fr. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. x,50 PER L'ESTERO : I anno, fr. IO; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 La ca~~ist socialista e la eonfederazione del Lavoro 1 comp2gni l_ellori non s: lagneranno se io mi rifiuto di 2mmannire loro su queste colonne lutti· i • si dice,, tulle le supposizioni, tmte le profezie, che corrono per ìc boe:ch~ <li uomi1,' politici, per le redaz1om di oiornali d'ogni colore, intorno al- "' - . l'eterna questione del collabor::iz1cnismo. E non si lagneranno neppure, se non tenterò nemmeno di sciorinare davanti a loro tutti i panni più o meno puliti che si sporcano e si lavano e poi si bttltan \_'ia nel n~- stro partito. Senza scendere a pa_rllcolari, hasta dire. pel momento, che da parte dei collaborazionisti si lavora molto, moltissimo, per arrivare a qualche cosa di concreto; e che, pe1 arriYnre a qu~slo qualcosa cli ccncrcto, si sono giù tentate molte ,-ie, si è risoluti a tentarne molle altre ancora. EYidentemente, premeYa e preme ui coìlaborazionisti presen~arsi al futuro congresso socialistZt - come si suol dire - con qu:;1!cosn di solido in mano. Perciò si rnno messi subito con fe:·vore all'op:!ra. Una volta pr0damata la sua a~1lonomia, una ,·olla dichiaratosi SYincolato da ogni legame con la Direzi ne del Partito, il gruppo Parlamentar" antonomo non conobbe più akvn rilegno. Fece il primo tentatirn c:m i Pop~hri: ma questi non hann0 i:rcll:.i: si se11t.ono · forti: e per ora 11011 110 Ycgliono sapere. Non già che élbbiano rifiutato per sempre: élJLZi, se i socialisti si ad::iUerann,., ~ cnlrarc nell'orbita costituzionale. Socialisti costituzionali: ecco quel che vogliono i Popolari. E n~mmcno ora. ma n<>]rnn·enirc. Per ora non c·è qucsl"urgC'nza. E qualche collaborazioni~la si rivolse allora a Nitti. ~fa anche da questa parte la porta era chius::i. E allora ci fu eh.i pensò a Giolitti, a quel Giolitti che alimentò il fascismo, che sciolse, l'anno scorso. la Carnera per debellare 1 sociaHsti. Ma anche qui l'uYa non è anc,ora matur::1. Il peggio s; è poi che tra gli stessi rollaborazioi;?ist i i pareri sono inolto rliscordi. yfodigliani ha un odio cati!inari0 per i Popolari. Turati ha per Giolitti l'odio che si sente per l'amante d::i rni si fu traditi. Altri 11011 hrinno odio 11è amori sneciali, nè per qucsh ne per quel partilo, ne per quesU, nè per qnell'uomo. E così continu~. il laYorìo di coriido:o, m::i continua anche a radicarsi la convinzione che per ora i coilabora~ionisli resteranno S<'nza collaboralorl. Aobiamo detto però di rron voler raccogliere tu! li i si dice· e tanto rnen') di Yolcr far prcYisioni. Consigliogeaerale della Confederazione generale del Lavoro, che è convocato a Genova per i giorni 3, 4, 5 luglio prossimo, e che, fra altro, dovrà discutere appunto intorno alla « azione da svolgere per una difesa del movimenlo sindacale •· Un Consiglio Generale, che sara. indubbiamente fra i più ìmportanti eventi politici di questi tempi, e che sarà come il preludio nl congresso socialista di Roma. Solo che in esso, accanto ai socialisti collahorazionisli e anlicollaborazionisti, si troveranno anche i comunisti. E la battaglia sarà certamente aspr2., accanita. A non parlare delle mozioni, presenta t~ per le allre questioni che. slan110 ~1r ordine del giorno, gli operai organizzati dovranno pronundarsi a GenoYa, per mezzo dei loro rappresentanti, sulle tre seguenti rnoioni: Mozione massimalista « II Con<iglio Xazionale discutendo dclì'att.cggiamento assunto dal Consiglio dirctth·o della Con federazione Generale de'. Lavoro circa l'azione di compromesso richies!.'.l. dal Partito socialista sul terreno parlamentare, ritenuto che questo atteggiamento e in aperto contrasto col carattere specificatame:1.1:eclas-<ista delle Organizzazioni operr;ie, ~ ritenuto che la Confederazione ~- ncr;ile del La varo non può e non deve mcan;ilare la sua azione verso un politic::ntirn:o p?riamentare che ne snaturi il carnttcrc sindac;i·e; b. im·ita a mantenersi strettamente sut terreno sindacale delìa lotta di classe. rint1:1::;anr.o 3 quelle dP.vi:>.zioniche nella òo'.t~ip:i e nella p~atica han•no dimostrato ,E ,,,,rre prl'giudizie,·ol: alla realizzazio1:c èel!c 2.spirazioni dc: pro:etari,a.!'o ». M ozlone collaborazionista • Jl Co;,•ig;in ::S:azion.a!cdella Confe.der:i.zio:it: gcneral•c del lavoro. esaminata la r.ritica situazione ir. cui versano le orga. nizzazicni prole'.aric violentate nella loro libertà di moYimento e di azione daJra impernrs,t11tc reazione leg-ale ed cxtralega:e: 1.,c•1tre concorda nclia linea politica r•c~uit:i. dal Consiglio direttirn confederale neìio s,·iluppo delle delib-erazioni de·, Consig'.io Xazionale di Verona; AFFER;11A: Il movimento de[a classe lavoratrice it:diana facootc capo alla Confedlerazione g-c:1craic ùcl ·a,·oro non intende racchiudersi m un superato corporativismo nè nbbando71:arsi a un agnosticismo sindacalista rcpellent-e dalla conqtusta graduale ùei pubblici poteI1. Esaminiamo quindi nr-- o~'!i uno dei lati più importanti del problema: il_ rapporto fra Partilo e Confedera- .:wnc. IJ movimento della classe lavoratrlce t\aliana. permeato di idealità socialiste, , ·c:>1~0~cene! P1rtito rncia'ista italiano i' Psrtito e Confederazione p".rt::o èi classe che dc,·e guidare. nel- !"azi0:1e f>"!itic:i. le sc!11ere proletarie 111 Non vi ha dubbio che i deputali lot:a per 1~ conçuista <lei pubblici poter: collaborazionisti sono molto influen- ~ • ·, . zati dagli uomini della. Confc<lernzione del Lnvoro: cl·remo 'ìnch". dagli inleressi ideali della Confedera~ zione. Indi avyirne çhc non so1 ~ n è pericolo di scissicnc enlro il Partilo Socialista Italiane; ma Yi è foche pericolo di rollura del Patto di \llc,rnz~ tr;i P2rU0 e Conf"rlcrazione. :\ tale ro!tura è c-cnli-Drio 11crsonalmenle - lo sappiamo con sicurezza '- cc 1?~ p:·upr:~\. cmanc1pa.ztonc ~. * * * "li Consi,r:io '\'aziona.le della Confodc- "".,:i0;1e [YC'icralc <lcl iavoro, ritiene danr<cso al movimento proletario e al r'ar- ' ·te c,,c:,dist:a la costituzione di un part":0 r\eJ lavoro che. i:n Italia - dopo lun- ;Yhi -,;1:~idi prnce e;e concorde del moririenlu operaio c-ol Partito socialista - ·c;::ne.-ebbe un regresso e costituirebbe un - D' \rag,ma; ma le sono fayorevoli ùci:,Pr,~c, anacronismo. parecchi. :rn~i mol~i ~ra i J~iù _auto- I· movimento sindacale italiano •- ereYoH organ;zzalori, 1 qu::111 dicono •· ·:c·,·1'-c<' attra1·crso !e organizzazioni apertamente che unicn_ possibile ~o- :,.J 2. ~<:~:stenza. <lclla cooperazione e del- !uzi,one è appunto quedn separaz10- '·, ·!'·• ,--,'irà in pn;fc'-ta armonia di opero ne. A vYenuto il distacco, la C0nfede- " di intc.i•i - reclama dai Partito sociarazion!', per mezzo dei suoi uomini, F~~~ .. in ~dcmp:mento òel patto di allcanfara il suo collaborazionismo; il z;-i ,.ile '!1tcnclc mantenere. una aziono Partilo Socialista, se lo vorrà, potrà politica nel Paese e nel Parlamento impersisterc nrila :,ua intransigenza. :>rc:c~,'.''la·•e necc•s;tà elci mo,·imcnto cle!- 1" clas~c ·,,,·oratrice; poli tic, che - pure w,n r:•1ur:eiil,{Jdoai principi del socialismo - s;:np:a approfittare delle eventuali possibili coincidenze e concordanze rnn altri p;,,~titi o aggruppamenti politici per ristahilire Quelle iibcrtà di org-aniz, zazion!'. cli movimento e di azione che im·oca;,:ioni clelila. classe lavoratrice, la qua e, men tre si prepara ad agire nel Paese in difesa delle ragioni della propria esistenza, si -a,ttcnde dalle forze parlamentari quel concorso positivo di azione, che il grt1ppo parlamentare socialista - ,nella sua maggioranza - ha già deliberato». La mozionecomunista « Il Consiglio K azionale della Confederazione genera.le del lavoro constata che la offensiva economica del padronato ha, in questi u".timi tempi. ripreso vigore e mbnaccia anche le posiziQni arretrate suL le quali dovette ripiegare il proletariaito sconfitto dalle forze della reazione. Il timore di una ripresa offensiva delle oliassi operaie e cO'n.tadine sospinge i capitalisti a dare battaglia definitiva al proletariato organizzato per metter',o in condizioni tali che questo ,non possa, per un !lungo periodo di tempo. risollevarsi. La offensi,·a economica del capitalismo si accompagrra adl tma ripres.a vivace e sanguinosa della reazione stat~te. Una lotta cruenta si combatte ogni giorno fra prolc'.ari e guardie bianche, mentre queste cengono i11 signoria vaste plaghe e migliaia e migliaia cli lavoratori, i quali vengono obbligati con la violenza più sanguinosa ad abbandornare ·e foro organizzazioni sindacali di classe ed a fare pas- !".lggio ai Sindacati fascisti investiti del co:;1pito di spezzare cd impedire l'azione di difesa operaia e contadina. :"\Tonostante ciò, n0'1lostante più di diciotto mesi di reazione armata; no·nostante !e sconfitte subite, si constata la tendenza comune a tut•le le categorie cli lavoratori. a riprendere lena per la difesa cki piì1 essenziali diritti morali ed 1:oonomici. I lavoratori manifestano la ,!oro vohntà di unificare le loro !•otte conti~1genti e ·e loro forze separate allo scopo di opporre. contro il fronte unico della clas- ,;.e capitalistica, il from<te unico •dc:l pro- !ct;iriato unito ndla difesa <lei suoi diritti 2 delta sua esistenza. L'Alleanza del Lavoro, sorta da questo .·,:rito e da qucsl'a aspirazione unitaria leile mass-e. è divenuta a sua vo.ta suscitatrice di nuove volontà di uniQne e n1 gcneraliz;,:azione della lotta, cosicchè mai come in questa momento, <la un :anno ,, questa parte. iJ proletariato itailiano è Lanuovaappendice dell' • Anenlrde lLaYoratora " Il nostro giornale è lieto poter iniziare oggi la pubblicazione d' una nuova interessantissilria appendice: la commedia Il Trebbiatore di Natale Villani. L'autore, che è un compagno, assessore comunale a Pavia, è alte sue prime armi nel campo teatrale. La Lega Nazionale delle Cooperative aveva bWUiito un concorso pel migliore lavoro teatraJe, che trattase un tem<~sociale, il Villani si presentò al concorso con un dramma in un atto, intitol.a;{o Il Treboiatore: e il suo dramma fu premiato. Intanto però la trama gli si era andata -allargando nelle m<:tni; al primo dramma in un atto si aggiunsero altri due altri atti. E il Treb!}iatore in tre atti esce ora come primo fascicolo della bellissima Collana Teatral,e, iniziata dalla infaticabile e coraggwsa Societd Editrice Avanti! (1) di Milano. - Appunto per cortese concessione della Società Editrice e clell' autore, noi siamo ora in grado di poter dare in apJJendice l' atto unico Il Trebbiato.re, quale era stato Premiato dalla Lega delle Cooperative. E non dubitiamo che, come aveva incontrato il P!au.so di quell'associazione, così incontrerà il fai-ore dei nostri lettori. (1) Naita:leVi\!ami - Il Trebbiatore - Coìlama Te<Mtrnle,derl-aSocicità Editr?ice « Arvam.ti! », ;Mirla!no- Ure 2. Ognun vede quak i'lllura sarebbe un tale distacco pel mo\·imento prolet~rio ù;,li8nc: mn. ripetiamo, moli i organizz::ilori soslengono che quc1,la è' la so~a via di sc·é1mpo. Se poi i ~0stcnit0ri di tal,, tesi costituiscano r~·:drnenir> la maggir.ranw, sfugge alle n')s[re constatazioni. C'è chi dice che 1~ maggioranza de.Q:liopePi c1- ~"n:zzé!~i è pC'r ii collaborazionismo e, al caso, per la rottura del patlo; c'è cl< so,li<'nc il conlr~rio. Chi :>hbia r:igione, lo vedremo al prossimo co~•i111i~cono la premessa indispensabile se r,rofessatt contro il più feroce. per :o svolg-imento del' e attività •ir.d.a.- L'odio e la vendetta sono sentimenti antisociali ed assurdi, anche <:ali. Fa vot: che il Partito socialista intenda h gra,·i~à del momento che il proletariato iti iano attraversa e presti ascolto ailc BibliotecaGino Bianco !:.ssi de1·ona sparire dalla coscienza di OfWi uomo, come dalle !eigi. della società. E. FERRI. pronto ad acco,gliere la par.ola d'ordine dcli' azione comune contro le pretese inaccettabiLi del padronato. Ciò premesso il Consig'io Nazionale della Confederazione condanna Qgni azione che si inizì e si sviluppi senza te.nere con,tc, di questa situazione generale del proletariato e che si presenti come conseguenza della tattica che vuol conte111ere l:t a1fesa della classe lavoraitricc nell'ambito parkamcmtare degli accor<l'i con grupp: po.itici borghesi, ignorando Je forze re.alt e ùirettc che si inquadrano nelle org~nizzazioni operaie e contad:nc e sdegnando la pratica della lotta di classe. Una tattica simil·c tradisce gli interessi proletari, annulla ogni spi11ito claissista e c,gni capacità di agire dei Sindaca.ti, si risolv•e in tma negazione della l'otta di clas-sc e in una dichiarazione de'Ja inutiiità degli organismi a difesa dei q,1ali si pretenderebbe i,wece di attuarla. Il Consiglio X azionale della Confederazione generale del lavoro reputa ugualmente dannosa e pregiudizievo!~ alla difesa dei lavoratori e delle '.oro organizzazioni di classe l'incrzìa e Ja p•as-sività che, per richiesta di alcuni. •dovreboero immobilizzare il proletariato nell'attesa paziente che la raffica reazionarra sia pas... sata; la fine del presente periodo di lotte vedrebbe, in tale caso, i lavoratori privi di ogmi garanzia ed ablJandona.t·i all'a volontà della classe padrona],e, arbitra della loro vita e del loro avvenire. Il Consiglio Nazionae della Confederazione crede ill\·ece che l1attuale ripresa proletaria debba ressere diretta al' o sco,po della immediata preparaziorne di una azione generale. Esso invita il Consiglio della Confederazione a proporre al Comitato Centrale dl!ll'Alleanza dei Lavoro di organizzare !o sciopero generale 11azionale di tutte 'e categorie, ponendo come piatlta.forma della azione i punti seguenti: a) otto ore di lavoro per tutti i lavoratori; b) arresto nella discesa dei salari. perchè il proletariato non in•dietreggi oltre le ul,time posizioni ove incontrer.ebbe la fame, e renda possibile la riconquista del, ·e posizioni perdu,te~ e) ripristino e rispetto dei concordati oper~,i e dei patti agricoli; d) difesa della organizzazione; e) assicurazione dell'esistenza per i ]';,_ ,·oratori disoccupati e le loro famiglie, g-ra,·andone gli oneri sulla classe padronale e lo Stato; f) controllo della organizzazione su:Jc assunzioni e i licenziamenti». eoraggio I puri nostrarù, Provati rivoluzionari di coraggio, fanno una cag;wra da tacchini circa la crisi interna del nostro Partito. Che oche! Il toro Partito di liberi non può certamente darsi il lusso della discussione e della crisi. I mandarini stipendiati dell' Esecutivo comandano, gli umili grega1 ri ubbidiScono. Operaio lettore, hai mai letto in un giornale comunista un ordine del giorno di una. Sezione contrario ai dogma dell'Esecutivo ? Non lo leggera.i mai. Lei non c' è che sottomissio11eindiana. La dittatura di quatt~o bonzi intellettuali e stipendiati; è questo che conta. Predicando la guerrl, santa ai socialisti, svisano og,u iaea di critica che si JJotrebb&rivolger loro. E' vero che molti operai, che si potrebbero cluamare i varì Gramsci, si Permettono di scrivere su/J.' Ordine Nu0v0. E una commedia. Dcgma, Sant' Ufficio, Inquisizione: ecco lo stemma 11er questo partito. Aitro che cri.Si. Alleluja! JE M' EN FICHE. Conferednìzperopaganda La Direzione del Partilo ci comunica che {ra breve invierà i compagni 0~1. Vella e Cazzamalli a fare della propaganda fra gli emigranti. Tutte le Sezioni Socialiste, i Sinrtacaii edili, le Se.:ioni della Lega ?rolelarw e le rooperative che volessero appro(ìllare per organi.:zare una con{ erenza o due (giacchè vengono ad un periodo di distanza l'uno dall'altro) con{ erenze, devono inviare la loro adesiona. accompagna/a da {r. 2.3. Con questa somma la C. E. provvederà a tutte le spese, pei manifestini e per gli oratori. La Commissione esecutiva. ACQUEFORTI Deficitferroviario. Ero l'altro ieri in treno, in seconda classe. Con me altre sette persone, cinque uomini, w1a signora giovane molto :JeIlina e molto profumata, e una vecchierella, tutta timida, ·dimessa. Ecco il controllore. « I biglietti, signori! ». Il mio vicino di destra è figlio d'un ferroviere: tira fuori dal portafoglio il suo biglietto, ::.he non costa nulla. Quell'altro è uri impiegato; ha il suo bravo ribasso. Il mio vicino di sinistra è un professore; ha pagato anche lui !a metà. La bella signora i:;rofumata - lo racconta lci stessa - ha un bigìietto datole da un parente deput,ito: completamente gratis. .. Co;npletamente gratis. debbo confessarlo, viaggio anch'ic,: viaggio per ragioni di 9artito; ho avuto il biglietto da un compagno dcputéto. Il s~ttimo viagg·atore tira fuori dal portafoglio un libretto: abbonato, impiegato, giornalista? Non so. Ed ecco la volta della buona vecchierella, rannicchiata nel suo angolo. Ella trae dal portaJ:T1..cneteun biglietto, un vero biglietto ferroviario, che porge al controllore. Finalmente, una che ha pagato ! Non so se sia stata una illusione; ma mi parve di vedere il controllore salutare co::i.ispecia! riguardo quella mosca bianca di viaggiatrice. Era il saluto dovuto alla veneranda età o all'unico biglietto pagato per intero? Que:;tc domande, che ora butto sulle c:Jrte. feci subito a me stesso. Ma invece di rispondere, ripresi l'interrotta lettura èel eiornale. E dopo qualche minuto il mio sguardo cadde sur un telegramma da Roma, con cui si annunciava che il bikmcio delle ferrovie nel!' esercizio 1921-22 chiude con un deficit di circa un miliar, do I E quel giornale ne ricercava le cause. Molte e gravi cause. Un3. però vi si taceva, che pure non mi sejrnbra molto tieve. A quante decine di migliaia ammontano !e persone, che godono in Italia di facilitazioni ferroviarie? Ogni deputato ha, oltre al suo biglietto gratuito, altri 18 biglietti all'anno, parte di prima, parte di seconda classe, che ei può dare a chi vuole. E come se ciò non bastasse, hanno biglietto gratuito - per or;era de! puritano Sonnino - tutti coluro che furono deputati per tre legislature. Biglietto gratuito permanente hanno i sen.atori, i ministri. Un dato numero di biglietti gratuiti hanno ogni anno i ferrovieri e certe altre categorie di impteg-ati. Tutti gli ufficiali hanno un ribasso del 75 per centQ. Un ribasso de! 75 per cento hanno migliaia e migliaia di giornalisti. Altro ribass0 de! 50 per c~to hanno tutti g-li impiegati dello Stato ... Ah! se 'si facesse conoscere al pubblico pa?,"ante la statistica dei biglietti di favore! Vero è però che l'Italia è, fra i paesi dviii, quello dove si viaggia peggio. Una banca socialista. Una banca socialista, o almeno democratico-socialista, dovrebb'essere la Banca Commerciale Italiana. Avete letto? Essa pagò 200.000, dico duecentorr.,il;;i. lire aJ giornalista Liguori, e si obbligò a pagare un'alta somma al giornale « Il Tem.- po " ài Roma, affinchè il Liguori con lo ~tipendio annuo di 40, dico quaranta mila lire, collaborasse in quel giornale in modo da favorire lo « sviluppo graduale della tendenza democratico-socialista ». E non si sa poi quanto avrebbero pagato al giorn\'le « Il Tempo ", vale a dire al suo direttore, il famoso Pippo Na!di, sempre per quello scopo, già si capisce, sempre per la tendenza democratico-socialista. . . . . . .Ve lo dicevo io: una vera banca so_ cialista, questa Banca Commerciale. I maligni, i suoi avversari dicono di no che n0n è vero. Assicurar.o chP. profond~ milioni a pagare la reazione. Dicono che abbia dato somme enormi per le ultime elezioni, per non lasciar trionfare la lista socialista; dicono persino che dalle sue céls.Seviene gran parte del danaro, che 0ccorre per mantenere in vita e attività il Fascis;mo ... Ebbene, e che ci sarebbe da mer.1vigliare? La Banca fa affar.i. E il danaro non puzza. Paga chicchessia, dove che sia, quando che sia, purchè giovi ai suoi inte. ressi. E per queste ragioni aveva sborrato quenc 2co.oo Ere all'ex operaio tipografo socialista Liguori e vo!eva passare annu:ilmente a lui 40.000 lire e chissà quante altre decine di migliaia a Pippo Naldi, affinchè favorissero la tendenza democratico-socialista. Può giovare agli interessi dell;). banca il fascismo, può giovare la tendenza decrocratieo-socialista. Ed eVa paga ... Ma a· noi questa lezione dovrebbe giovare, quando sentiamo ce:-ti giornali borghesi sostenere con tanto calore il coL laborazionismo socialista. L'idealismo inglese· E' rroprio cosi. Noi europei continentali non abbta:mo mai potuto capire il vero motivo, l'alto ideale, per cui gli Inglesi sono entrati in guerra. « N0n sono mai riuscito a far capire sul continente il motivo che spinse centinaia di migliaia di giovani nostri ad affrcntare la morte nella grande guerra. Sul contL,ente si cerca di ciò una ragione materiale: si immagina l'afflusso degli ing;ksi sotto lè bandiere dovuto al fatto che !a supremazia commerciale inglese era tn pericolo; e noi sappiamo che questa invece non è la ragione vera: ». E secondo Lloyd George, la ragion vera, che egli non riusci mai a farci comprendere, è l'idealismo, il puro idealismo, il senso di giustizia, sempre così desto, sempre così vigile, sempre così profondo negli inglesi. Sì, sì, Lloyd George ha ragione. Da puro idealismo, da alto senso di giustizia erano animati gli inglesi, quando andavano a soggiogare i boeri e mandavano vecchi e donne e bambini a morire nei campi di concentrazione. Puro ide2Jismo, alto senso di giustizia è la politica inglese nelle Indie, dove milioni e p,a!iorii d'uomini lavorano e languono e soffrono per La fortlUla britannica. E puro idealismo, alto senso di giustizia in~irava, già da molti anni, il defunto re Edoardo VII quando lavorava per isolare la Germania, per creare intorno ad essa un ferreo cerchio di nemici. Puro idealism.o, sempre, niente altro che puro idealismo; e agli inglesi non passò mai per mente di disfarsì della nuova grande rivale, di distruggere la nuova, temibile concorrente. Idealisti, puri ideali- ,;ti furono sempre i compatrioti di Lloyd George. E òal puro idealismo inglese è nata anche la ;massima: business is business; gli affari sono affari. Un successo parlamentare dei comp~gno Vella. Bisogna dire il vero : l' indennità che percepiscono i deputati è troppo piccola cosa. Per poco che si spenda a R9nu, ncn bastano cinquanta lire al giorno. Poi ci sono le spese postali, veramente molto alte. L'indennità attuai.e - poco più di mille lire al mese - è quindi insufficiente. Si pensa quindi di aumentada. Il compagno Turati, anche per invogliare i deputati ad assistere alle sedute, vorrebbe isti- , , tuita la medaglia di presenza: 6o lire per seduta. Il deputato popola.re Cappa ha proposto un aumento di lire 4500 annue. Il compagno Velia invece, ha proposto un aumento di 8000 lire ... E stavotta ha vinto il fiero deput3.to rivoluzionario. La Commissione delle Finanze ha approvato la proposta Velia con 10 voti contro 8 dati al Cappa. Crediamo sia la prima volta che una proposta Veila viene approvata. Ma stavolta non era questione nè di riformismo nè di rivoluzione. Si trattava di ben altro I GENOSSE. Agli abbonati Abbiamo invialo a tutti coloro che nel 1922 non avevano ancora fatto il loro dovere verso il giornale, la data di scadenza del loro abbonamento, con una ce~<;>ladi versamento postai~ ( es_en!ea1 porto). Malti in questi gwrnz s1 sono messi al corrente, ma ve ne sono altri che nel più breve tempo dovrebbero mandare l' importo. In altri tempi l'abbonamento si pagava anticipato, ora vista la crisi di lavoro la nostra amministrazione h<:, fallo uno stralcio alla consuetudu:,.e.ed ha pazientalo in attesa di m1glwrament?, ma i. co0pagni dovrebbero_ capire ~he e giunto il momento di mettersi in regola e dare al nostro • Avvenire • il modo di continuare le sue batlaqlie in favore dell_acau~~. comune. Fate dunque tutto il posswilc. L'amministratore. P.ro Russia SQT!ì'rna prec~dm~te iir. 4760,65 Bienne - Sezione Soeialilsta raiocoJri a <iiaNOtrdeei 1bamb~nl 1rU1Ssi Aig!e - Ailg,l1:si Achille )) 4-l,- )) 2,- 110'.ia!le fa. 4805,65

ECHIDI CONGRESSI NeU' ultimo numero dicemm.o di una dichiarazione di un gruppo di congressisti edili, che dovevamo rimandare, unitamente ad alcuni articoli di nost.ri collaboratori ed alla relazione del Congresso dei tessili, per mancanza di spazio. L' avremmo vubblicata in quesco numero, per quel senso di rispetto e di riguardo che usiamo semvre verso le più disparate manifestaziOni di pensiero o intendimento sovversivo. L' avremmo pubblicata... e disapprovata esplicitamente, perchè infondata. Si trattava della clichiarazio11e dei delegati che abbando1w.ro110 il Congresso dei lavoratori edili e del legno il~ segno di Protesta e di alcuni altri loro affini. Dal resoconto del Congresso che pubblicammo la settimana scorsa ernergeva l' infond{1tezza detla dichiarazione protesta ed il nostro giudizio in merito era chiaro ed inequivocabiJ le. Disapprovandola dwu,µ,ie, saremmo stati al nostro posto. Nel frattempo l(JJ dichiarazioneprotesta è stata pubblicata nell'Azione; ora ci ri.Sulta che il C. C. della Federazione svizzera dei la,·oratori edili huJ, d1 edso cli esigere dal predetto giornale la pubblicazione di una controdichiarazione. Se pil.bblica.ssimo quella dei protestatari, dovremmo pubblicare pure noi la replica del Comitato predetto e facendolo non gioveremmo certame11tealt' auspicata intesa dei compagni, delle diverse tendenze. Rinunciamo quindi a pubbiicare l' una dichiarazione e l'altra. Constatiamo con piacere che anche i quotidiani sovversivi, socialisti e comunisti, ai quali la dichiarazione dei protestatari era stata trasmessa, dopo aver assunte informazioni sullo svo!gimen· to del Congresso, si rifiutarono di pubbUcarla. Mlserluole Pare che il direttore del giornaletto dei puri italiani nella Svizzera si fosse proposto d'i dare un diffuso resoconto del Congresso degli edi!i. Anzi, se non siamo male informati, deve aver chiesto il permesso di assister e al Congresso, appunto col pretesto di voter fare una relazione estesa. Probabilmente l' amico ciliegia sperava che il Co.ngresso recasse molta acqua al suo molino. Si dev'essere disilluso, perchè la « re1,azione estesa» è stata limitata ad una colonruna del giornaletto. Pochino davvero, per chi promette una « relazione diffusa». . Però, se « Renzo dal Ferro» (non ridete voi che lo conoscete!) ha sa!- tato /ome un capriolo anche le parti viù salienti della discussione, se non ha pubblicato nemme,w le risoluzioni votate, ha trovato sr;azio e modo di fare due rilievi ed un' osservazione, che se da per toro non hanno grande importanza, rivelano la ... spassionalità e l' accortezza del cronista. Il primo rilievo concerne la domanda di un delegato di Ginevra, il quale desiderava di conoscere i motivi per i quali la località che rapvre;entava, l'anno scorso non è stata compresa nel concordato naziona!,e stipulato tra la Federazione dei lavoratori edili e quella dei capomastri, fissante l' orario di lavoro. Il cronista, imparzialissimo, finse di ignorare la riSposta data da un segretario di lingua tedesca e riferì «parzialmente» la aggiunta del compagno Vualtolo. Così, saltando la risposta dell'uno e mutUando l' aggiunta deil' altro, trovò modo di fare la 'sua brava osservazione: « E' da osservare che n1tlla impediva che col concordato di Lucerna si domandasse l' inclusione di Ginevra, essen· do la ·seziune omonima nella Federazione al tempo ciel concordalo di Lucerna». Che aquila quel Renzo dal Ferro! Che ingegno! Il vero, l'unico uomo della situazione! Lui sì che la sa lunga; !ai le ha pronte sulla pu11la del naso te vedute chktTe! Che asini gli altri, che non pensarono di chiedere una cosa tanto semplice che il gran Renzo avrebbe chiesto in un l.ampo! Senonchè l' osserrnzione Rai11011i~11za non !w alcunissima ragione di esistere per il semvlice ,nativo cl1e lu. richiesta è stata falla a suo tem· po, replicatamente, insistentemente. L' owtore di lingua tedesca che p, ecederle Vuattolo nel rispondere al delegato di Ginevra, che è poi quello stesso che l'anno scorso trattò a Lucerna, disse che non fu possibile indurre gf imprenditori ad accettare alcun' altra co,ufizione di queUe stabilite. Il compagno Vtuittolo, da pc:rte sua, non si limitò a dichiarare, com.e Renzo di Stoppa vorrebbe far credere, che il concordato di Lucerna ebbe come base quello stipulato nel 1919, quando la sezione di Ginevra non face,•a ancora parte della Federazione, ma avverlì cfre nel 1920, avendo perduta la battcwf:a campale in!;c:gE;iata su tutta la linea, si dovette ve, forza contentarsi di conserrn· re le /JOsizioni conquistate nell' anno precedente e che nel 1921 si fu costretti dalle circostanze a fare altrettanto. Non quindi per mancanza di volontà o di accorgimento di dirigenti, Ginevra non fu compresa nel concordato nctzionale, ma ver il rifiuto a~tegorico e ostinato degl' imprenditori e la inipossibilità d' imporlo in cui si trovò la Federazione. Questo lo sapeva e lo sa, evidentenien te, anche Renzo, il qu.ale però sa anche per qual secondo fine ha fatto il rilievo e l' ossenazicne. L' altro fatto degnissimo di nota pa,rttcolare fu, per l' amico Renzo Rainoni, il numero dei voti ottenutt dal compagno Vuattolo. Se volessimo seguirlo su questa via, potremmo osservare che il direttore dell'Azione fu nominato segretario ( a prova, per Oinque mesi) della sezione di Zurigo della Federazione edile, da una sessantina di soci, mentre la sezione ne ha 1300, in una assemblea semi-clandestina, convocata per tutt'altro scopo che quello di nominare il segretario. Ma a che vro? Constatiomo invece che anche riferendo il fatto prdetto, l'eroe senza macchia e senza paurn, ha contorta la verità. Non ci preme di rettificare i particolitri, osserviamo invece elle il purissimo ed i suoi accoliti di Zurigo e di qualche altra località, hanno poco da rallegrarsi dei 14 voti messi assieme contro il comv'agno Vuattolo. Il lavorio da essi fatto, prima e durante il Congresso, ,neritava una afl'ermazione più forte contro il nostro compagno. Basti dire che volevano nientemeno elle modificare lo statuto della Federazione, 11el!asperanza di poter poi fa;e licenziare il Vuattolo, contro la voloiltù manifestata dal Congresso. Magra consolazione dunque, per Renzo dal ferro ed i suoi amici e, ciò che è pef!gio, nessuna speranza di miglior sorte per r arvenire. AJ)pendice dell' e Avvenire del Lavoratore~ IL TREBBIATORE Commedia di NATALE VILLANI (1). ATTO PRIMO u:n ,g1cmna,!e ,foa le mami). - SemUn cortile cli casa colonioa. Di fronte allo spettatore un gran portone un po' sgangherato, di legno. a;>erto, ]ascia ,scorgere i campi vicini ricchi di messi arrossate da: sole eh.e, prossimo al tramonto. infuoca il cielo. A destra della scena un pergolato sotto il quale sono tavor/i e panche: è luogo di osteria. A sinistra un deschetto da calzolaio: una trave distesa per terra e adclossa,ta al muro della casa serve da sedile. Intorno, sparsi. alcuni attrezzi agricoli. SCENA PRIMA Marco, Don Alfonso, ,poi Francesca. MA~CO (ca1n~aat'.fe:.gno rrnartel'iaindo un pe2;zo idi i0uoio; è seduto v,icino al <lesichenuo). DON .AlufO_\l'S.O {en.tr,a •daiil'oste,ria con (1) - Per co1·tese concessione dell'autore e degli editori. siamo lieti poter pubblicare qui questa interessante con:imedia, che forma il primo fascicolo del a collana teatrale della Società Editrice «Avanti"· Milano. Bellissimo ,·olume per sole lire 2. /pre ,Hair~ e g;iocondo il inostro calzoltaEo ntloo<Xfo. ]3i~Qglllla prQPrio dire ci,c il tuo .:~v,oro ti tdia ,d~Xle ~rand.i s~d1disbzùo11.i.. MARCO Gahe,,w1rà !Slffiesso ,d5. ba.ttere). - Siign.o.r Cuna1to, •lei .predica sempre ;ohe fetfoi sono i morti che go.don.o '1a ,pace dal raie!o: 1\0 ,jm,vece cerco, se POSISO, tdt lél!OCJlPcl!nrammi ltln .po' dii fe].icità ~u ctwesta ttemra. E mi .auguro sia ben l!a!ltanw li ,gionno ,in cui dovrò •ca.mbiaro questo po' ·di fe(idrà ·certa 1◊an i'.'ia:ltna<1h,e(Preidiica Ilei; che sa:rà ·gmamde,ma 1ohe è linccmtla (u11a risa·ta .s;dl1lebta). DO)I AlùRONSO. - Tomi .la morte, dUtnq ue. Haii pa:m,a 1deW1inferino. MAiRGO. - Una 'V!OHasì avevo ,paura, ma ora mo. 1)0. 1A!LFO.\l"SO fjsorwreso). - Perchè? MARCO (ipranbo). - Ho una nuova. cosci enm. oria ! DO,N Atl...tFONSO Grid!c.nd:o). Un.a rnuov.a 1 cosciflnza? Mai quaile? Era mi- •g;lrclfe ta veoohtia, (J)eirohè adesso ohe hai 1)a coscienza nuova, ,guarrda (a'ìza -~I1pi:·edc)ohe ~tpo rdi 1cunio mi hai BibliotecaGino Bianco L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Parole e fatti La settimana scorsa ebbe luogo 1'assemblea della organizzazione dei -salariati di \Vinterthur, ove si doveva prendere posizione circa il nuovo organico peggiorato che la giunta, grazie ai voti dei consen·atori, dei comunisti e dei contadini, ha presentato alla classe. V'erano un centinaio di presenti a,ssistiti dal comp. Master, segretario della federazione. La discus,ionc fu animata, ma alla fine con 90 voti co11tro 15 astenuti si decise questa volta di non accettarlo. X on sappiamo ancora quale posizione prenderanno i vari partiti politici, ma riteniamo che ·a lotta sarà dura, inquantochè siamo certi che i democratici questa volta ci saranno contro. formando •m blocco coi conradini e coi conservatori. Dc-\ resto poi c'è i\ pericolo, se anche fosse rigettata per \a seconda volta, di vedere l'intervento ciel governo cantonitlc. che poi è pcg~iore. Come si vede la situazione non è buona. ,\ ti:olo di cronaca: i pochi comunisti mi\itar~i che lavorano per il comune e rhe erano in eietta assemblea. nonosta.:ite le acerbe critiche della massa, non o~arono par are nè zostenere il punto di vi- ~ta. eh<: li ~ctt,', rol ,·oto in braccio alla reazione. O che si1no pentiti . .o che siano :\ corto cli ar~omenti. ~\cl ogni modo iì fa'.to è intt'ressantc e vale più cli tutte 1e chia::::chicre elci nuovi vderinari. E' eia nota re ancora che il segretario ~,•nc-r:tlc della federazione degli operai dei comuni appartenente al partito comunista. biasimò acerb;imente il contegno del i;uo partito cìrca le votazioni. Come si ,·ede i riformisti a:~chc nel partito comunista crescono come i funghi. Quale ca- ,ti!?o poi per i' comp. F. di marca pura, che fo un di quc•'li che nell'assemblea del partito comuni•.ta sostenne di votare conw i contadini cd i conservatori: non fu accettato come rappresentanza di categoria nel comitato con ()O voti contrari e 12 favorevo'.-i. che poi all'assemblea non aprì mai bocca. Come si vede fatti e dati che portiamo senza paura di smentila. Un operaio del Comune l'\i Winterthur. xn - 11 rirn\11zio11ario ( ?) Grun.,,nfe\- dcr sull'x .\zione • Q l'« Azione• per lui, la· mena ancora schivando di smentire dati, fatti e nome d1 persone_ Comodo per i \.ettori novellini. Riconfermiamo: Il Gruppo consigliare comunista era d'accorcio coi socia'isti di accettare. Quindi e.5.sO è Riformista. I capi intellettuali del comunismo di \\'interthur erano <l'accorcio come i socia'.isti di accettare; quindi anche loro riformisti. Il segretario comunista degli operai ciel oc•mt111ec:·a d'accordo di accettare come i socialisti. Quindi anche lui riformistaL'assemblea dei comunisti cli \Vinterthur solo per 4 voti fu contraria a!J'accettazione. quindi chi voleva acceMare sono riformisti. Se Grunenfolder non avrà il coraggio di chiamare rifonnisti questa gente de· s·uo pa~tito rivoluzionario, allora ha delle chiacchiere. ' In quanto poi a mettere in dubbio In mia qualità di operaio, Gruncnfelder e chi l'aiuta venga alla prossima assemblea clegili oper:ii elci comune e mi conoscerà bene. come constaterà anche i calli delle mie m:rni; ma non manchi però! Sul resto di chiamare riformisti I sociahsti ,italiani de'\'« Avvenire», Grunenfcldcr non de,·e dimenticare che un socialista italiano è più rivoluzionario di un comunista svizzero, e per provarlo. vadi un po' in Italia a fare quello che predica contro i fascisti. Spero che poi ,non vorrà far cl'Cdcrc a noi italiani che i comunisti svizzeri all'infuori del'c teorie siano dei rivoluzionari. Sarebbe grossa: chè gli italiani non possono bere. Dc resto roi è inutile che cerchi di persu1clere il Gruncnfcldcr. Gìi operai cornohiodaito sotto •le soairpe; questo è 1oatPban.peuro .san,gue! MAJ~CO. - 1E 1 ftn ,tnQWO ,per bi, reveireindo. Oristo aindawa ia 1p:edi s-oal'.zi ìha ira le maJni) 01.0 trow110 certa ro- ~ride e loma a batlicire .il ouoio•). DON ALFONSO. - Se masco un'artra volta, mi faioo;o ·cal;,;oha~o. MARCO. - E lo r,,retc! DO. ,AILFDNSO (serio). - Quetfo del prote, oau,o Mar.ao, divernita un min,i- .stcrro difliio1he. MARCO ~dqpo un 1po' •di pa,usa). - Eb- •barte, ohe c'è di ruuovo, Don Allfonso? DO;,,.f ALFONSO. - Tonno ,ora dad vesoovaido. C'è isbalta una <rillrtrone di p.a:nrooi ,del oa]eigio, nel!a qua-le ci si è !l'.aiocomaindato dà iocou;par•oi d'ora in waw,bi rnon 1più ,so)o ,de!l!e voske anime ima a1r~ohedei vo uni bi.sog,r.,i matro-,iali. Nqìl'usokc id~lla miun~one, ho cornper.alto tair.bi 1g,io11na,idli i ogmi ,parl:1ibo,,per ~ere ,al! -conrentc di que.!,:O che fanno ,ghi ailfini; e in questo fo1&1llaiocio(aocernna aid un gio11nal-eche ba ·co<n.bro1h iahiesa,... oontro di me, ain.ahe! Mia 1 pre.stio faramo vede.re che ::vn,ahe 1noi tS~®iiannOfare e meg1]io de- ;gtHa1!1Jr,ioi,he sdfl<O,doi malfattori, dei misarodionti, Se'llr7Ja palmia, senza .rei'.igicYne, .semza fode ... (bira il f~ato). J,n questa imp11esa, M-amco, oonto su cl'~ te, ain.ahe. Co.'ìibitu:ireimo .la .lega di mit&'iioramen!bo, 1 1aSC1oietàdi Mutuo Socmunisti che hanno occasi,one di confrontare I-~ nostre corrispondenze potranno ~ind:care dove c'c più serietà politica a \\'intt'rthur; già dalla massa certa gente è già giudicata. Coerencozamunista La df.tre2J}One <lcùia ìa!bbrioa e:.; rn.a> chine &oh:~ir Wys:, -è Co., ,d,o;,o aiv.:ir l:wiaiuo, arl l.:,Juoi10,pe.rai;, J .sqpras.s:::!do carov,:,ve.r.i, aiVIv,qr:iìla Gcmrrli:ssi0tne .:i.1ter.1111 ,cm' ema ,cJbtbi.i.Jg,aita id u:n Ui!t--ri,o.r.:! r[ba;sso •ch:Jllemeircocà <l'J, 17 pe,r oer.rto e<l airìreJJtairuL-o:1ui,:lavori a cot.tim..J; sc0lt.ai.1!tloper 1110n•21&&Jraw.;ire l:rCii~PO i suc,i èuP.eii:idun,~iai ivrclJibe dll r:,r:ano '.•ug,'..:.roi- bais.sal:.O &ClJuaJClbO :li lr{) per C,1ll.tO, gi.11 -:l'l- ~ !'<i 7 1Per ceintio quaibtiro o oinqu.e mesi d,cipo. b.a.s~.o; ,i ,comun:,_t.i, \ ,OOLr.di i fonsa, i, .s1 - r.ai:Jr..o semp:r e ,pronlri a LalllJ)airele a: i :.J <i~;r:,; vc11:c[1tà <:J rroo;atenza e b;:.ri<:r prori c:.,t voo.,:;i ,pi:tdJi tun eseiro:uo rwi p:- corc: ,be1tamtì. UNMETALLURGICO. Zu,rig-u, gi:uginio 1922. • d. R. - 01uairiUO è rc1JVvcumtoir,,1.le grar,:'.li ofilictne &.oher Wyss è stcm:.iohovlOl!e. I anetai.ùu,rg:oi oomunisti - s'.ia!ociait: ,d,ata Fe,d~!!'w',on:~ .per ~ id!:1.rictà ,ocm g1;i e-."U)UJ~di2Jl Goingre.sso f,,..;,:- ralle - ha11trnosaibataiw vcir_gogrtCsamonte Jl 1laJ,a,ntOn ipeir c:n~te e ,fr;>~ttatb,L. 1proo.x:.t.:.r,,azùor-1i <fil,p_.n1.:1re la l)a:;- t2ii1.:ta, rri.a pe.r meisc:.ì)n.~ prcci::.::.up_zioni be,:,tJ.lgYclLe. ~,i ~-Cl:-!.O cc1p-ertJdi i.zr.Cm:r..::1 e... pCIS!bi :;n Kqu~ciJaizi.,o,ne. Gri Qr:eir:ai,llìlUJnJ.~in rais.s~mli:!-a<, led- Lega proletaria sero 4i ,Q/PIJ)Ctr!Sli 10an og,ni mezzo a i:al<: r:,ine,;,sa, e la Oc.1rrwrussùC1r.e unte,rr..a itndì COMITATO DIRETTIVO m1 ircie.rondurrn ,P,C(mmoo ùl <S2,giw011qituee- Src:imo v,enu.i a oon-0soe;l'I.ZJad.i 11ma s.J:o: « 9:.ii bu ,O:JS.~1to .a isci.cu>e:rareo, tetlrtlOna im-i:ata da Ztwr;,go ail M:n.i.sitero c.,veu:.:u:.!Jm,;n1.':!, a .sub;irD l~ ccutseguv•n- <lugli 6s'.eni, cattliùneM.e ,a_,cclllS~ a Cc,nz~ èb. uma .se<.nr12lba IP~IIC' fAPOifUI ai1.a d.'\11\- scfolli •1tta1J,:.n1f: f.J1 ltSIVliizzerà.e sot;:ioiscr/- rn1u!ctne c.tda p.a,ga ? Sì <> ,;:,o ,. (Le 1,:1: LR-zia PlrKJi'.e'am:;1. &ah-el{l!J èevonio e~re funmaite). H C. C. d}chi:aira formét:i,'11ente che o- -lii 1r.;1:.1re1.ICJum -élbbe t:1n -~J;o <lavv-e.ro gr( corr;.5,p,ornd,~a, ,sùa. sezicmai:e o <lel iJ;•é.C:f:igi~l,'.lli;/Je: 981 t>Ì, 49 ir.-o, 65 sc:1ed:: Oom:1'21!0 Di,re::;t·1v,o viene f1nma:a daJ Ò\!aJ::,oh e. ~u: tr~i:x1:-.iS<8b1ù. Fiu 1J~1rn.uoa t~ri· ,w,tirrJJ. ,a5\S'.!!lntt:,.:ape,r Qw:r.di rr.ic,:1,:n,r.a nel nos.~r!Cp\.r0igramr.iconie.i1mume ocm 11m tvOl'.i~ :.1 d~io,::c ml s:ste,mi <l'egi1;,: ò: ~:--1'.·:!IPU~ftllami:unc di scùC)i)è1rairc, p.:tr momir.:;,ur.} !.:i. Com- che :rJ:,n ha ill oori:t.s1 ZUJ ·deille r,a-c.pr.ie mi.::J~,:;cin~. cQc. ,Mia qu ,wn, ,g:ai,;;iJ>.,, di az.ic.r.n. sc::ir.1.91ztu2-1v~qirnnz,ro a .g.e(Jame :o ~oom- IJ Comitato Direttivo. 1J:,,dio0 l:i ,c1)JLJC.Le,nza e oo oo::iraig- 6:aJmemto ama g1:.i Qpetraii. QUJ:i1i1i~o .cli :i;(ù aisiswndo, di p;ù ..:ib:eitto, d ,i:i'.ù ,:itr,.heéHJe p,Ossai immagi:1ar.:! u:'1am~nte ammalai.a, fu 1dcl~tio co.. tro t: Cc1ml I:!- ..o oon-tr hù~ cic1)ìa. F c.deu-,a--1,ivnc 0p-ir .. 1: me•¼J,t.uirgt,oti.Lio 1$1Cl.operonon ern chic -~u:ia rrnau:i~v,ra, u111a ~ un. tradm~ru.o dell Cc1m1auo -coo,iria.2e p~r 1raSC.:.r.,ace g,,i OiP'~r'flli iaU' e.,;ttrema rOv!nJ; il C. C. aveva J)\..-1rmessolo CtOJ}eros~mr.i1J c-~me.:-J!1e ,p ir 1p()(k1r 11)d!iSalboUJlltJ0, -poichè fur,o 01d qna il C. C. nu.,~a 21Veva flM1to, ùtL pno ,deig;u qper1a~, or:1 ~;:tg.;ooeh~ ta!Je ag~,ia,zii•o.n:e rJ~CUnla•~oc,;',d.~va l'hC un i:ngaw~, ecc., oo~. Ti •IDl!ITlagi:nfr, oC!mJ)aignoJeb,c,re, qu.:.- lc _e,f(e; .:,o aibiti1:i1m,Zjvrn.o s.irri,li sp,rc,::;- q11ì is.ul.l' a,nùm.o ,èeQ;l•i op,eirraù .m.mo cosa(tmli, e 1.1:nunbrre1i;ip.o s,eiw ,::a m:J®g~Cli~nz.::i, maGgu-~o [le ir,,:ia11e~t~ e g;.i sc.l1:air:- meinti idei lTll{}!S,~rm'i;Clh:i aJbb,ai11id"'11J:m-<i,:i,::, l' ia.sse,tT'JOleia ,e ,la, v;q,1azi:Cine bbe ~l scgueti!ile nl.siuJ:\.ato:Sì ~cùoèa fa1vo,re ri:-:illo ~::i'01r)en10~). rLO 181, b;ai.x:.h.: 52. L. eisi:o •èl~ u:C·~ Y.craz~ar:e r.cm ·c,s.s~.1:- c10 1$u.f 1;lJ::it1r.rt:IeP~r 1 dl1oltiainaircnè J}l!J' resp;r~6c.re J.o "a:Qpe.ro, tu 1:ini:Jielto wn nue;vo ,rer~~nemdiuimccll1 quc.sitn <lCttTk1ndia: « Si!!i 1cL:isa>ooto r~e,r;:,u.n eùì 26 g it1..:,<>11J.ì a iso:q;ci;-<11re ? Sì o 11,a ». (Le .schc<!e lil::irJohe v•erna:nr,10,aai:.oc!,at.;r!r;e,r no). La ,r,'~csta qu~1~1 vclJta eibbc: l' c.s.i:Jo v,cOtJ1fOo,e,roaJ,ordall @rtl!PIP:> di,s1sii-dein.te: 515 .sì, 4S'O r:.o, bù3Jl'!!Ohe 162, aintnul!·ai!e 17. Ta[e .~~w'.1taitoa, 1ru11udand1o1 ,1xopcst:1 del'ro ~ajqpero, a1w.1T1121llteva ~mç;licit.amerJle Ji ,rUbaJss(o 1cil:-1J:a p.aigia. Ona tu iflatllaisiV~c.h.m,aù,oorrJpaigno 1te.tmare, ai'1·~ ·,;r, gir,w~po ,u)ss:1:iem1tdeovesse ,1 qg-j,oamer.1teCISISic.o',reeimpQSto -èii cl c.r,:;c.ailii, di .g,iatj~ rdli 1cmmmi, .& t:inalJ)·ecru, com ll'rJQJu~1ct 111 4Qn -c1ngam1:rzz:i1tl; riais.s~ornnai'.i od ai Dr hr bem-e g:,,i ooch i ; q u e, :i mem tc1 della ,re1Sis.tei111Za e deì!a lolla. qlll~U. isCAS(ein(1tc1ri -dl:ii 1paid,rcmI1Si IOno dei comunis,ti. Sì ,oei;,tio, ,;l g;m~po c~1lll!Iis.:1 is' è <!ia1ti'.iO ~m C!!UaJbtrIoJ):!lr s•ailJC1t:!1r0 il no1s~irom;ov~memJJO,dli re.sttS.tc1nzia,ed è ~Qglico; com'è possrbil,c ,che s·c tcirr:JJdi 11~v/Cil,uzJcIr.lalri p tS.s6tr~o c:.JooOldaira.:1:,di U1r. a ct_2;ila,2f1C1:1•e ùrù~:M.1: d•a ni.Cti v;,'.i r•f.Onni- ~(Jl ? Ciren:òrno.p,wn~ gi.i Ql>Draii, purchè l' qppa;sùz:rar:r~ sùa ~fis~eimartlica, 10a.:,t;r.ua, i m:;ùaicaib03c. - Ed or1, ~l~riori ò111dusltr.:i3li~ IJ)Olbr,1::! OCJ:'.J'.[t:"1U•:!IT ~ ÌJJ:!dl~~un1ball( a, <OCl!".$.1: r.i'. riicorso, ,iia CCICipOra:tiva... La B1l!nca di S. FecJleiJe -ai forniirà i me•zz,;, CamJYre11emo 1ta nnerrcc ,ai:ni~grosso e la vcnctcrcimo ,ai\ ,nùruùv - ,!'whJ~.:.trdr:'! :i benei~io •dei b'isog:nosi... :½ARiCO Gpran~o). - ..... Morti? DON AllJFON ()_ - No. Q,ueLli,non han1no p:ù ·bisogmo (conr~endosi). Cioè IJ)Ctnserrmioanche p. r quc1::li: coi profì'.Jt.i aostnùemo una c:i,p])e,·,i,aV-Otiva al Gimitwo. MARCO. - Raba -vecJ~ia -s.:~ni:..r ,cu- ,raldo.Tr,appo tardi! C'è ,à'of·nuovo p~r a11ic"t, ora. Cè qu.g!-che ,cosa in ,caimm:no ·che !Presto iamr:vorà. D~veva ,pensirur,ci,prima. DON AiLFCX\190- . Ma •a:llora è vero qu:ef:1,o,dh~ è stamp.ai~o su questo ,g1ionna.Ie.E io ohe erodevo •di iaITTi<vare •in tcimpo ... ,Ma :imma1g,i11d1t,io può esis0re fautar:ie ,di questa rob.acc!a staimpa<ta - e 1 àavrà fare i -oan.:L... MARCO. - ... Con foste? DO>f AùFO:'lSO. - Ai~ohe oo;n bui! (Fa. per iandaire. Bntna .Rràn,ces-ca,da dc- ,si(ra). FR.ANOE-.,GA. - Cosa c'è, ~'c~n( r cu- •rato? Non l'1ho mai V1isto. tainto infuirialtlo. DON Al,FON O. - CoJl,un'l'J,ieo,a.\tm11ie! MA1'.\1GESCA. - Comtiro di ,lei? Ma .se non via rrnai Vlicino c:jLI~dqn.ne! DON AILFOYSO. - Eh, ma ce n'è andhe perr viQl, ,perr ìl -vostro negozio. Bagolamento-F otoscultura Il giornale dei puri italiani di lingua svizzera nel raccontare ai suoi buoni lettori, il continuo sviluppo del partito comunista in Italia se ne è dimenticato una che mi prendo la premura di raccontare io sottoscritto, inquantochè i continui progressi del partit-0 di Bombacci devono esstre noti in tutto il mondo. Dal!' « Ordine Nuovo , del 13 Giugno: Comunicato del Comitato Esecutivo: « La cns1 generale si ripercuote in e misura sempre più vasta > sulla vita interna del partito nostro, il quale attinge i mezzi del suo fUI12ionamento dalle contribuzioni dei compagni e delle offerte del proletariato. Per queste ragioni il C. E. ha, con deliberazione odierna, deciso la soppressione dei posti di ispettori propagandisti, arrestando così quella attività di coordinamento e di riorganizzazione che con l'ausilio appunto di tali ispettori si andava svolgendo nelle regioni più bisognose di aiuto e di assistenza>. Ecco un bel gruppo di mandarini che vengono mandati a spasso e che dovranno lavorare un po' di più. Per qua'.e ragione giacchè questo è un Comunicato del C. E. che deve essere portato a conoscenza dei gregari: l' « Azione • non lo pubblica? Ma, deve essere in omaggio alla verità ed allo spi.rito di educazione nuova. E pensare che se mancassero gli aiuti dalla Russia, quanti ve ne sarebbero di rr.eno di questi politicanti arrivisti che si sono attaccati al nuovo partito dei puri per amore ... di greppia. Ecco i frutti della scissione, galantuomini intellettuali del purismo. Stiamo male noi, voi ; e la borghesia ride, e se le contribuzioni dei vostri compagni e del proletariato son:, diminuite, vuol dire che il popolo ha imparato già a conoscervi. Ed infatti, con bagole non si fa la rivoluzione, e poi non è lecito mandare semprl! il proletariato sotto le rivoltelle dei fascisti, sotto i moschetti delle guardie regie od all'ergastolo, ed i deputati, i direttori di giornali. i profes,ori. !?'li avvocati e gli i~pettori, starsene pacificamente a casa a fa1 e i bonzi e predicare la ribellion ~ agli umili. FRUSTA. Le.11,1gete, le,_~ge,t!e B:&061m,a sentire come ·ci ,~pingono qwe,stii madcnni ,1)::tg;a,ni. Ma Dio non aibb,atn.donerà ,i sur,i m~nistni: e v:errà ii'. g:,woo dz,I « reode ntionC'lrn » (,fa. un gesto ,qOme <li mìna-ocia ie · i <1Horit21r.baorbotta.n-do. Ù:llihram:o 1in.tamto da'Ha porta Lu;gi, Carl'O e Piao:o). SCENA SECONDA Marco, Francesca, Luigi, Carlo, Pao!-0; poi Bortolo e infill'e Giovanni. PAOLO. - Bolla F·rainceschina -ch:c.- mami 13ont·o'.o, tuo JJ,111,à, e <hrii eh<: P,aiolo.. i.I mediatore, \'ttC'Cc una botti- :gli:a di rnosca,::o ·do! mig"l'ore. La vogtiamo ,da 'lui ohe !Sa dovz sono quCllc ,per g,li arr.ici. (Frnnccsoa osogn'.- soc). e ARLO. - ,Mc ·l:a J)QS'è.roi V•Olem:fori. ,cesca). - Ohe ,bcd !14po! (a Lu!r'.~i") ,Mi pia.ce. LUIGI. - Ma non c'è nien,be cla iairc. B~'l0.1'.'na SPO an'.a. CARLO. - Mc ,la spo~creii voiontiori. PAOLO. - Ho caipito, 1 la:s,cia ifoaire. Qg- :g-i è una buona ·griornata; ieanaludcre- .mo anche ,un maltnimonio. LUrlOI ( anrudemcio). - Ma niente mcidiiazione. BORTOLO (antria oon la lbobtiglia e i b~oohieri e IV'ersa da tbare). - Dunque, <S\glnorLuigil, ha vtmdtJto Le'Va,cohe? Il Congredsesitoessili Nei giorni 17 e 18 corr. ebbe. luogo a Basilea iJ Congresso della Fccreraii.vne sviztera degli operai tessili. Oltre ,aii delegati della Federazione v' ini:eyveIU1ero anche. i corri,pagn.1 Greulicll, del Segretariato operaio svizzero; Olirr, del!' U. S. svizzera; F. Schneider, in rappresentanza del Governo di Basilea, e Schaub, in rappresentanza c!:el Ca1tello sindacale della stessa città. Diverse c,rganizzazioni consorelle straniere cd il Seg,retariato proiessionale internazionale avevano man· data la loro adesi::>ne. I dibattiti furono sereni ed obiettivi. Soltanto un articclo del Basler Vonvtirts, e precisamente del suo redatte.re Bobst, tl.l!rbò per un momento la serenità del Congresso, per l' ,attacco virulento che .::onteneva contro i didgenti della Federazione. La enorme maggioranza dei congr:essisti dlsap,1:1rovarono aspramente r attaicoo e mancò poco che non costringessero l'autore, che si trovava nella sala, ad al!lontanarsi. La relazione del C. C. fu approvata a grande magg<ioranza. Sull<1 que:,tione della tattica si di- , scusse a lungo. In propo~ito. una Commissicne '.)aritetica aveva ebbo- :rate e presentate appo,;ice proposte. Oueste conda,nnavano la formazione di cellule e di frazioni nel seno della Federazicne. proclamarnrio l' indipendenza di quest'ultima da ogni part:to politico e confermavano Ja adesione aLI' Internazionale di Amsterdam. Respingevano danque. rocisamente e chiaramente. la tattica e la linea di condotta sostenuta e prc.pugnata dai ,ocmw1isti. Dopo a:nf)ia discussi::ine, queste pr0poste vennero accettate con 96 voti .:ontro l S. Per quanto coocerne iì Comitat::, centrale, il Congresso .. 2ccttò una proposta cfel Comitato centrale allargate, seccndo la quale il primo \·errà composto idsa 4 funziona.ri federali cd un membro per ciascun1 delle seguenti sette sez:oni: Zurigo, Thalwil, B~ar, Dietikon, Egg. Winterthur e Wettingen. La Federazione continuerà ad avere 1:1 sede a Zu- .r;go dunque, ma Ja sua direzione verrà sottrntta ali' influenza delb sezione zurighese. Con qi..e:,,a decisione il C' ongrcss::i ha volut) .::onfermare la su:1 a vversione ai ~isterni e metodi cbi ccmun~sti. A presidente della Federazione fu confermato il ccrn,pagno Mani ed. a cassiere il compagno Mose.r. Al compagno segretario Maag, che si è ritirato, li Congresso c19p1e~se la sua gratitudine .per il lavoro prestat::l. Gli altri ft:inzionari <lella Federazione furono pu,re riconfermati. La proposta della Commissione paritetica ohe voleva espulsi dalla Federazione quei soci che creassero o facessero parte di celJ'llie o fr:-tzioni nella Fcd'=1raz.ione, do:PO breve esame, su prc;;osta Greul'r::h, fu ritirata. Il Congresso non la ritenne necessaria, dc.po di aver stab;l!ro così chbr::unonle la line .• di cooùotta ,;Ile la F~è,'.)raz.ionc ha 1dtasegui,re. Nel co;r'l)iC.SS.() fu UJì c~ngrc-sso che gi".v•) alla chiarifi~azioie ciel 1,rogr::i.mm::i. e produsse la,cro u.:le e bucno. Gioino verra 111 cui parrà un soKno che abbia esistilo un ordi11ame11to sociale nel (Juale un uomo abhia poss[:d;,to del milioni mentre un altro non supeva come pagare il pro7;rio desinare. PAOLO. - ~.ì (a:zando :il htcohierc). - E questo serve mcr,;li:.o .a ~-u,~·~elb.J'.: i cnn.traitLe,• ,ohe ·'I noro s,ui b ·a neo (bcv,01;0 ,u. ·: Lu'~i. Piac,:,,·C, ar-li). LurC1I. - Le ho ven.diute, ma ,non so se ho gua.dcll:;:ii;ato. PAOLO. - L.i', s:gir;crr Luigi, ba giuaè,::t:Qll'.Lto e tamto. e non ,mì àeve solo !a m, ci;aZJion.c, ma pure un regaJio,- peroh.Z! le ho fatto ·conoscere un 01tmo ci'oa e, ;: m·,o am'·co Carfo Gmette !a mamo ,•mtla spatìl.a di Carlo). CARLO. - Ha T,a:,;ione lui. So ·:o quanlO Yai'~ono :e bestJ:e ogigi. Le ·cOilTll])e- ,r.o ,p_rohè d-E1btbo ,com1ù,t:,rc una dieo:ra di v~ani per ·una c<:Insogna. E in Qt;cisti ~lonr~i ai rrmc.:ite<rò,non meno cti •cinq1ia.1,taim: 11a ll:.re. BORTOLO. - Ma 'lei 111cgoziaa ,mi~io1ni? Deii tr~Tii 1cr bov:,ni? PAOLO. - Bh, -c.21roBortolo, qui (indicando Oarlo) •ci ,sono dei mi:,ioni. E li ha iuadaign.ai(ti tutti 1iaivorando, neigoziairxdo rdi qua e ,di ·là. Quesi'LLOIDO t!.a.- v,ora ,di •più ,di QuCtl oail;,;o!aio (indica Marco, aha in~l fraibteonpo qa sogt1,ìtabo a ~aiv,orarre). ~·LAR.CO. - Orqdo di no. PAOLO. - ,Pcrrohè? MAi~CO. - Se lh;a. <lei .mìlioni! P\OLO. - Gortaimenrte ohe ntogoz,iare è una ,profess.ior.e di.versa. Negoziamti si ,na~ce, oQme sii 1MS1cetenOTC,poeita..... {Clo1~t6nu1).

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