L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 4 - 21 gennaio 1922

ANNO I-XV. l'eldono 4475 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZ?:ERA - ..,..,----.--· ~-=:.::··:;.;:·::i:i·::..· -"'"Lo' ---'~------~-- .. ..::=...-)-♦.....,..-~....:...~ .... --'·'-'~""'--""":..-;.:...;~-..c..•.__,____ .;,._ __ ~--..:;-,.. .. é..-:..';;s;.;s;...:~~•-·;;::;~ .::~============================ f REDAZIONE : AMMINISTRAZIONE : ! ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1gst: Centesimi IS La copia UN NUMERO ARRETRATO Cent. 30 Conto.Chèques N. VIU-3646 ~ "L'ln.e.•- d•I L!l'fOl'atore '' .. '•-'da IY [ 1 anno, fr. 6,-; 6 mesi, fr. 1,-; 3 mesi, fr. l,So n U1ftj u • IHIIlr,111 ... Commhalone ~Utlfl dePl .8.1. - ~:!,':!,,, i PER L'ESTERO: I anno, fr. 10; 6 meaj fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 LA LOTTA DI TENDENZE Lenin a Oe~ova. j DACANNES A A Cknova et andrà però Lenin. In pet'- MOSCA nel l?artito ·socialista Italiano sona o in ispirito, il gran t'littat·:>ro sarà • T 1 • d • t · t presente a quel convegn:, di dipt mattci ravag Iosa opera l asses amen o bOt"ghesi. Ed ecco l:a stampa borghese 1 • trarne nu:>vo argomento, per mettere' T rappresentanti dell'Intesa vanrro CO· altro n011 sono se non le iniz1aH, ,$inisempre più in rilievo la r. disastrosa, irri:. mc tapini di paese in paese a cercare in- ma.li.stichc nostre conclusioni de:lJloimmeparabile sconfitta~ di Lenb. ,·ano la solu:rione del prol>'em<1 ch'essi 'cl.iato dopo guerra. Fra alcuna anl'l'ii arreIl nosirÒ Partito sta nuovamente Anche le recenti o.oli.zie venute utlraversaudo un periodo di g1·a~ dalla Russia hanno indubbiamente divergenze o, diciamo pure, gravi contribuito, cliremo cosl, a rendere lotte intestine. Sarebbe vano, sareb1 · più positive le pretese delle masse. be pericoloso tentare cli nasconder- Lea.in, i So'tiet stanno ritirandosi su lo a sè e agli altri. Il conflitto fra le lulta la linea. Si tratta di una rifra- \>aric tendenze arde più violento che ta strategica. E le ragioni di essa somai: violento nella sostama, lieu in- no chiare, evidenti a tutti. leso, non nella forma. l\Ia se aucora Ma - si domandano ora molti, è mite e riguardosa la forma, molte moltissimi operai - non è questo circostanze, tuttavia, sono ll a mo- forse anche -per noi il momento di strare tutta la gravità sostanziale del jniziare una ritirata strategica, di fadiss:dio, sono 11 a mostrare che l'a- re un rinculo \)er adunare nuove forbisso si va sempre più allarganJo, ze, le quali c1 permettano, in un sempre più approfonden,lo. prossimo avven-.rc, di ritornare alIl vecchio conflitto, che semµre si l'assalto? rinnova, che sempre riceve novello E al cospetto delle organizzazioni ,-igore dalle stesse cose, dalle flesse politiche ed economiche incendiàte, necessità conf ngentali. Precisamen- di fronte allo spettro della disoccute negli ultimi fatti, pred;;amP-nle pazione, che va assumendo sempre nella nuova situazioni! na-,ionale e più spaventosa corporeità, molti o-- interna.donale, in cui vie~1~ ~ tro...-a!'- perai domandano se, in tali frangensi il proletariato d'ItaP ·. li anno tr•.)- ti, il Partito Socialista, se le org::rnizvato nuove forze e nuovo sprone co- zazioni non debbano fare una poliloro. che, con la loro nuova alzata di tica più positiva. E i dfrigenti le orscudi, mettono nuovamente di fron- ganizzazioni economiche e i dirite, in atteggiamento di lotta, le due genti l'ala destra del Partito ri~ponali del nostro partito. E a soli do- dono che sl, che è finalmente giunta dici mesi dal congresso ordinario di l'ora di uscire dal cosiddetto nulliLivorno. a soli tre mesi dal congres- smo, che è un dovere accorrere in, so straordinario d1 Milano, ecco il aiuto delle classi tavoratr·ci e delle Partito Socialista Italiano costretto loro organizzazioni, e valorizzando ~ a ritornare sui suoi passi, sulle sue le proprie forze parlamentari. In podiscussioni, sulle sue decisioni. che parole: che è finalmente ginnt:{ Invano, dunoue, è stata ·data la l'ora di far valere alla C:amer:i le battaglia di Milano; e invano la proprie forze, per sostenere questo grandissima ma~~oranza del prole- o quel ministero, secondo che questo tariato ha ivi detta la sna ferma vo- o quello dia maggiori garanzie <li tulontà di non volere assolutamente n~ telare le libertà pubbliche, di assicupartecipazione di socialisti al potere, rare ta vita ai socialisti e alle loro nè la loro collaborazione parlamenta- organizzazioni. E non parìiamo qui re con i partiti delle altre classi. Ep- di coloro che, come il Rnozri e il pure, il deliberato di Milano non Dugoni, vorrebbero addirittura lo douebbe lasciare alcun dubbio. partecipazione al potere. < Il metodo d'azione _del P. S. I. Ora, abbiamo già detto che in fa- - è ivi detto - dev'essere rigid:i- vore di chi cosi ragiona militano inmente classist:\ e intransigente •· Gli dubbiamente forti ragioni. Nessuno imcritti al P. S. I. debbono essere u. può negare la base di realtà, su niti in una unità , essenziale e cori- cui essi fondano i loro ragi.onamensensuale » di oensieri e d'azione. os- ti, su cui essi vorrebbero erigere il sia cli propositi e di realizzazioni loro edificio collaborazionista e mapr~t;che, ~sc~udenti ogni !endenz:3 gari partecipazionista. . . collaboraz10msta e partec1pazlont 4 Di-fronte a loro però noi vediamo :iitn •· E come se ciò non bastasse, il ergersi gigantesca un'altra realtà. deliberato rioeteva ancora che ~ Ed è la loro ... illusione. ~ in.compa_tibi)e con i ori~c~oii. i me- Eppure, !JUante volte la_ loro il1utod1, le fmahtà <iel Sociahsmo, la sione fu già fatale. Quelh, che ora permanen~a nel Partito. di_ color'! sostengono la necessità di 11ppo~iare che pr,cethno la partermaz·one tie1 il governo migliore, sono quelh 11tesc;ocialista al potere • e di tutti co!oro si che appoggiarono un dl il ministro che conse~tono • alla colla~0.raz1one Nitti; ed ei creò la Guardia Regia. dellf'!.classi sul terreno politico-eco- Sono quelli stessi, che un dl appogno~!co •: . . . ~iarono già Giolitti; tanto lo. appogP1u ch•~ro d1 c~q\ non s1 potev~ giarono, che, quando nel febbraio essere. Ed erco, invece. cornoai?m 1921 sarebbe stato possibile rove- <"he .sono da der:nni e decenni n_,-,1 sciarlo, essi non vollero, perchP. diP:trf1to. comp~~m che lo amano n111 cevano che un altro ministero avrebcli se stessi e che ad esso hanno data he fatto le elezioni sotto il terrore tutta la lorn vita, ecco ora h li com- fascista; e Giolitti fece... le .elezionì pnrmi riheTinrsi a quei delihP.rati, o fasciste. Poi speravano in Bonomi, meglio._eccoli <'::rc::ir: di_ farli ~l-.:o- in cui Turati vide sempre qualcm;a g:-re, d_, rP.n~erlt _nulh.. d1 sost:tmre come un suo discepolo; e ora sarebad esqt altn dP11herah che dicono be recare offesa a Turati chiamare tutto l'opposto. Vale a ~ire, che :\";• suo discepolo l'amico ed eletto elci meffnno. i-e non pronr10 la oartPrt- fasdsti. oazior:ie al n."t~re. _almP!'o la colli\- Non insegnan dunque nuTia tante boraz1one ne1 ~och1, o d1remo, nella illusioni d'strutte? Non insegn:\no vita parlamentare: . dunque che, per la forza stessa delle Ora, sarebbe disonesto e stupido cose le classi lavoratrici non hanno affermare che in loro favore non mi- null; da sperare dagli altri, ma sol1itino gravi ragioni. tanto da sè? Il proletariato italiano si trova in Dovrebbero insegnarlo. Dovrebuna. situazione, che è di gran lunga bero dire che, solo persistendo in peggiore di quella, in cui si trovano una intransigente, tenace politica di le classi laYoratrici degli_ altri gran- classe, il proletariato può veramente di Stati dell'Europa occidentale. In tutelare i propri interessi: forse non nessun paese è stata cosi feroce eco- quelli effimeri di o~!Zi.ma cert::imen• sl abbondante la distruzione delle te quelli duraturi di domrmi. Ma a organizzazioni politiche ed economi- tali insegnamenti i dirigenti 13 (onehe del proletariato, sia di quello ur- federazione del Lavoro e i dirigenti bano sia di quello rurale. E intanto, !"ala destra del Partilo chiudono l'omenlre gli operai e i contadini vedo- recchio. Anzi, consci della for.~~. eh~ no distruggere le loro camere del la- ora induhbiamente vien loro dagli voro e le loro cooperative vedono •11Lori d<'lle masse, pare i dir!senti anche sorgere di continuo le camere la < .c-·tederazione del Lavoro n.i• del lavoro e le cooperative degli ope- naccino realmente con la oroclamarai e àei contad.ni, organizzate dai zione dell'indipendenza delle or~::1.- fa-scisti e specialmente dai popolari. nizzazioni sindacali da quelle politi• Non basta. Mentre dall'una parte che: nella q11ale alzala di scudi avedono rase al suolo le loro organiz- vrebbero l'appog,aio di molti elezazioni, scorgono anche sempre più menti di destra del Partito. E non lontano quel miraggio della rivolu- c'è chi non veda la gravità di un tale rione, che dianzi pareva loro tanto evento. vicino. Alla possibilità d'una immi- A prescindere però dai diri{:lenli, nente vindice rivoluzione ora non ci ci sono le masse; e noi già dicemmo crede più nessuno. come re:ilmente gran parte di esse Non ci credono più neanche i vaÒ:\ ehieden1fo ins;stentemente una comunisti, il cui • leader », nel re- politica • positiva ~. Orbene. <lovrancente congresoo dei maestri sociali- no i dirigenti il partito respingere da sti e comunisti, sosteneva appunto sè futfa qrn~lla parte della ma!l!;a la- .,perciò la necessità di allearsi magari vc;iralrice? O non sarà n:uttosto pocoi ma~tn borghesj nella, dite. del ,'1\tlc!l"p:ù ri88ia 11 fare\ qu~)che Jic~ pro,ri ipterea-s· ~- ~~e. , aww,è al g,~ parlamenL'l1-e la nossibilit.à di da.re, in casi estremi, l"appoggio n un ministero - con l'astensione dal voto o magari con un volo favorevole - ma in modo tale e con tali garanzie e con tali clausole da impedire sicuramente che l'eccezione diventi regola? Strana gente questi u:Jtnini dell'c-rdint. ucdevano di ave-re risolto coi trattati mo ragione del tutto. Il patto -iniquo di Sono anni ed anni che Lenin, che il go. di pace, fino da òrca tre ann:i fa. Quando VersaiJ[cs e gl~ a!ltri tutti saranno distirutverno dei Soviet va invocando e pr=po· fu segnato ~·annistiZJio -le genti tutte - ti, chè non si migliorano lre CQSe moncndo un convegno internazionale per ta dopo tanto flagelfo - ebbero oome un &truose. T popoli si daranno e9Si il loro restaurazione economica del mond:,. Le- immenso, spontaneo, irrefrenabi!ie impeto regime e 1a loro patria. · Si, dice alcuno, cosi si potrebbe fare. Ma non c'è poi il pericolo. che, se date un dito, vi piglino tutto il braccio? Cliecchè ne sia, la situazione è eviclentemente gravissima, intricatissima. E vivacissime saranno certamente le lotte al Consiglio Nazionale. Quanto al far prev.sioni intorno all'esito di tali lotte, oramai è supernuo. Al momento, in cui quèsta mia vedrà la luce, il proletariato italiano, anche quello fuori··dei confini patri, conoscerà già i risultati del Convegno di Roma, che sarà nno dei più importanti nella storia del Partito Socialista Italiano. nin e i suoi amici hmo sempr~ apert,3 • di gioia. Finalmente era la !}ace, la pace Tntant,, noi Wl dovere preciso abbiamente riconollciuto che per la risurrezio. giusta, la pace perpetua. Poi vennero le mo da compiere: non ristare <lana !'o!tta, ne della Russia era necessaria anch'! ra- lunghe trattative di Versaines, do: Tria- non sn•1.r.rirci per i viottoJ.i traversi; ma zione dell'Europa b-:-rghese. Ma fu l'Eu. non, di Saint Gerrn:a.in e le genti furono in pari tempo non nutrirci di faci!.i iltiuropa borghes", eh~ finora non ne v~lle a.lquanto deluse che fa pace fosse tanto sion1, :i-on lasciarci -ingannare dalla ingan. mai sapere. I m:n!stri borghesi oi Bcno d~fficil~ a ddinirsi. Pareva -impossibile nevole speranza che le vie della conquieempre rifiutati di riconoseere il g11venw cho durante la guerra non si fosse pen- sta p:;-oletaria siano grandi ed aperte. Co. dei Soviet. Adesso, Mahnente, t'lnnno i,ato a definire i !'i.miti di giustiziia e di stanza, tena.eia, fede ed azione occorrone implicitamfflte ricon{:sduto, hann,:> fatto e~uiti entro i quali sa,rebbcro stati dati r,r,. Y;nccr-e l'aspra battag'.ia. at capo di quel governo • l'onore. di in- a tutti i popoli .i loro confini e segnati a,d L'Ufficio Stampa vitarlo a conferire con loro. Ed e«::> b ognuno le linee del diritto soddisfatto. della Direzione d~l Partito. stampa b0rghese ne pigli-i pretest-., pez Quelle trattative, quel mercantilismo di. dire che Lenin, che il governo dei Soviet plomatico, d.imo,strarono quanto fosse ha ancora una volta irublto una 9Confitta. bugia.r.da e traditrice tutta la iimpo.stalzio. 11 Congresso naziona CIVIS. Ma ad una 9eonfitta avrebbe gridato, ne oeJ:la· guerra e stabmrono irrefutabil,. anch~ se Lenin fr•-: stato '8<:luso da mente che i popoli si erano macellati fra quella conferenza. c~.al, infatti, ragiona di loro per una serie di contragti econo• la e<>erCNa o la Bineeriti di certa· miei borghesi che nuMa avevano a che gente. fare coll~ proda.ma.te ,dea.liti d~ patrio~ delle CoopePatlve Mentre a RoJTtl chluderà le sue ,!)Ort~ ti -C-OnvegnoNazionale del Partito Soéiàis,ta iltaliano, ve.ne.ridi prossimo, ~ corrente, aprirà a !Milano le sue por.te ii Congresso .Naziona.'.e de1le cooperat\ve. C<mg,resso ili tu~e Ile organizzazioni cOOJ)erative, ohe aderiscono alla L~ Nazionale, e che oramai r.a®giiu~ono il n:i.unero dì 8000: e questa stessa cifra basta già a <llrn.e l'iml)ortanza. )ZDT c:-rc n:::rn:n Ciò che dice. chi v~ve • nei paesi della tragedia Il compagno S. Tu.Toni, che ~ molti sti~me cooperativo di fabbri, fa.legn.mi, anni in !svizzera e che a.lcuni mesi or so. mura.tori e braccianti che cOll 1:woro dei no fece ritorno, a,,n, la famigili&, nella propri soci sono riusci.te a. mffi1!Jere ~ sua Romagna., ci m~da da Alfon~ne 1a j sieme dei veri p:1,trimoni. Qui l'a.mminiseguente lctt~ra, che pooblidtiamq di • strazione comuna,le è ancor.L in mano buon g-rado. Richi~mo su di essa lll dei socialisti e iYol-g-e un'azrione buona e attenzione dei nostrj lettori "' a.VTertia.· utiJe, che purtroppo non svolg,on.o pià i mo che anche Cl compagno Taroni, quan- numerosi comuni conquistati dai socia• d'era in lsviuera, si !IlleravigliAva perchè listi nello elezioni, ma poi ca.dutl ,otto i i compagni d'It.rlia non reagivano- p_iù colpi della vi<tenza fa.scisto-stat.a11e. energicamente, contro la violenza. fa.sci- Anche qui però ta popol'aiio, 115 è in eta e lanciava pure ,lui qualche metaiot-' continua apprensione, pen::hè teme l'inrica cci educata freccia.ta all'indiriuo ddi vasione dei o liberatori P ·che scorrazzano dirigenti cbe raccomUldavano la ca~ tut't'intorno. " il sangue freddo.. Da parte nostra ai usa la ~m~ pru.. Il Taroni non è il solo, del l"C5t0, e <lenta, perchè ogni parola; ogni cenno nemmeno i:1- pr.i,mo dei compagni déllla che possa venir intcnpretato come una Svizwra che, recatisi in lta.!ia. hanno provocazione mette a repentagHo questo mutato parere e giudirio su;:: movimento meravigli0$0 mo~monto ascensionale operaio e ~uglà l\vvenimC'!lti dcl bel proktario e la vita. stessa dei n.oetri com. paese. Prima di lai lo fecero Mqc.e,Uin di San Ca.Ilo, Quaranti di Ba,g-tea, un pochino (moJcto non occorreva) .-nchc Giugni di Zurigo e Unti altri. Lontan,i da,!' teatro dcl1a battag'lia, mo1. ti com,pagni Sl formano di questa un concetto tutt'altro che esatto, ritengono che i lottatori di parte nostra potrebbero e dOYrcbbcro fare molto di più; al contatto delta realtà, òr fronte all,e grandi e mot. tep'cici àifficoltà e .c~e esi.genze della lotta e dclla vita., quando conoscono da vicino 1.:omini e cose, cambiano opinione. Questo fatto è ebquentis;imo e dovrebbe indurci .a riflctltere e insegna.re molte cose ai facili critici nostrani; doHebbe rendere tutti circospectti e parchi nel trinciar giudizi stt avv-cnimenti che si svoigono a centinaia e mi.g1iia..ia. di chilometri lontano da noi. q Cari compagni, A'icun.i mesi fa, partii volentieri dallla Svizzera, per tornare in Italia, sebbene eapessi clic qul infieriva ~ v'i.o!enza fascista. Qui ricordai e -ricordo sovente e con piacere i bravi compa.gni dcll'a. Com.. missione esecutiva. e tutti i !!OCra,listispa,r,. ,i per La. montagnosa Svizzera. Ricordo tutte le lotte che il nostro Par. tiro combattè, in unione con k organiz· zazioni <fi mestiere, per la causa itroletaria. ne'.la patria di Guglìe1m'o T-ell. Gioi. sco quando il p-rocaccia. mi reca il nootro ba.ttagltero •Avvenire~. che m'1nforma scttrmanalmente di ciò che fate. Ciò che non apprendo dal giornale lo immagino ... Irnma.gi110 che vdi continuerete la propa.g-anda e le discussioni come k. passato. Quando anch'io era. tra voi, inorridiv~mo tutti, apprendendo dal nost.-o • A· vanti ! • le gesta fasciste e ci chiedevamo perchè mM i forti lavoratori non reagivano. T comunisti erano i primi ad andar-e suE!e furie e gridare ai conigli d'ItaAia, che si lasciavano ;mpunement:e ba~tonare e ammazzare. Ora vi devo dire che quan. do si vive in mezzo a:l!a mischia si suhlS<:e un'impressione assai diiversa d'i quella che si ripona quando si è lontani. pagni più in ,-i.sta.. Reagire non giova; se si reagisce oggi e si riesce ad anre il sopravvento, dornanl capitano 1~20 camioni carichi di • l:iberatori ~ ann.ati i qu~J fanno ... quello che sapete. I comunisti looail:i, se hanno ,·og'.lra di cantare gli inni !OVVersivl devono venire nella nostra casa, perchè fuori spira a.ria cattiva.. Anche molti comunisti che dicono di aver coraggio pensano che non sia il momento di metterlo in_ mo9tra. La Federazion,e -anarchica aveva lancia. ~o un appello di pace, appellio ch'era stato riprodotto anche dal nostro settii.manalle • La Romagna Sooia,!ista •· Fu nominato un Comitato di i:uione a Ravenna. Pare che ì1 direttore dol giorna,le dei comunisti abbia fatta Ia spia <ld in segttito furono arrestati i migliori elementi. A Lago fo ucciso i1 capitano degli Ar. diti del Popolo ed in poco tempo è spanto tutto quel movimento. Che. dife9a possiamo fare quandQ i rivo1w,ionari so. no i primi sa farsi mettere in galera? La 1'isposta. ai facili rh·oluzionari detla Svizzer.t. A lmola,, patrìa di Andrea Costa, a Vol'tan.a, paese d? comnnist1, col-oro che erano alla testa del movimento, visto che '.utto era bniciato, hanno dato le dimi:&- sioni da segr~t:>.ri e se ne sono itl. Io ho la prof011da convinzione che in Italia il Partito comunista abbia p"ca fortuna <i che molti buorti compagni, stac._ cati dal nostro Partito, vi torneranno - come tornano già. Si sentono ogni giorno dichiarazioni di compagni, pentiti di essore usciti daJ Partito. Per parte mia sono sempre ai! mio po· sto con tutti i sociaTi~i, vi ~no e resterò per contribuire con tutte ~e mi-e forze a diffondere la nostra grande Idea e svolgere que:il'azione che si renderà possibile e n-c-cessaria per iJ trionfo finale del t:i-- vnro. Vostro S. TARONI •. Il proletariato ha dato ~ dà tanti er:ii To e Ili. 111,a famiglia possiamo dirci for. e tanti martiri alla causa della redenriotunati di ~-ivere in questo paese che rap- no wnana, ma purtroppo dane file propresenta una piccola oasi - sia pur mi· 1 tar' 1 ...,,~.-.1: b' h • na.ccra.ta. - in mezzo al deserto delle de. e te escono e •~=e ianc e, 1 e&r· vasta.zioni e delle viol~e fasciste. Qul nefici, i traditori dei propri fratelli aeru:a abbiamo una fortiMi-ma organ~one, ded quali !a tirannide borrhese noTT. po. un gr.in cir•J9 llc3 ~ ~. rll®- . tr$be durare un gior,io 9010. _. tismo urlatore. Si impo11ero finalmente le riparazioni e l,e sanzioni e ~ incasellarono te nazioni a seconda dei principi nuov'iss"'vmi.di diritto trionfati nei sublimi consessi della dipknnazr.a, 9CgTeta oggi come e più di pri.ma. Ma. qua.te immensa delusione I Le san. zioni e te riparazioni furono dettate dail1a Vendetta. non dalla Giustizia e furono cosl gravi e vennero imposte con cosl ciieca. e gretta mentatità che, mentre pro etravan~ e minacciavano. di soffocare per Bt'mJ):l'Ci paesi su cui gravavano, ~i volgevano contro que!L! stessi che speravano di giova.mene. Le soluzioni naziona.~i fu rono cosi a.,surde, OOoM antinaz!onaH - e non poteva avvenir.e d.iversamenteT - che non vi ~ naz.ionalismo che non prot~ti, che non vi è nazione che non covi nel suo seno nuove ragioni di irritatrone, di odio, di rivincita. Non soto - come noi, facilmente, prevedevamo - !a guerra non ha· risolto n:essun pro!flema. nazionale; ma tutti li ha. nuova.m~tc uruffat· ed irritati. Il falso democratismo france se. che serve nna vecchia po~ca di do· m111.azionee di intrigo. cost-ituendo · un3 quantità di piccoli Stati cosidetti nario na.li, ha accentuati i di~i fra ~opo11 f' popoli ed accresciuti dovunque i focolar. di nuovi incendi belTici. D'~ltra. parte si so,no esaurite tutte le fonti di ricchezza e, - mentre tanto s: è di.strutto durante ia guerra, - per punire ò pretesi C<Yìpevolidella guerra st~ &a., Yennero rese impossibili le rioresr economiche e strouate tutte 1e attivit~ produttrici col più nefandd sistema di so!Toca,monto de11e sorgerrti delle mat'er;, prime e col più barbaro sabotag~o dello scambio di prodotti. Cosi c'è chi ha trop po oro e soffoca di indigestione; c'è eh' ha troppa carta e muore di fame acuta Lo materie prime sono rimaste a chi non le Javon. I la~-oratori soffrono la disoccupazione. Una crisi spa,·ento$3. tormen ta. tutto il mondo. E J:a ruzione -imperversa. E i rappresentanti dell'Irrtcsa vanno ridi co'.ii pellegrini!, di paes-e in paese, da Washington a Cann-es - poi verranno ~ Genova.! - a trovare la c:oluzione de1 i:rrave problema attraver-so soluzioni pa,r mali. che più pn,mono a questo od a quello dei grandi aNeati. A Washington hanno voluto risolvCTe i problemi americani: disarmo, Pacifico. Cin:1.. Ma l'a soluzione è stata una ddlc solite rap~zaturc. Il disarmo è una corbellatura. Il Pacific:o e la Oi.n:, restano due deJJc pedine belliche, due delJle pii, gravi proba·bili cause di non lontani nuovi conflitti ,int.crna.zi.onali. A Cannes pa.re si sia comincialtO' a pren:. dorc alto - con t"ltte le garanzie e con o-gni prndcm:-1. ...- dena fatale necessità di allentare la corda. attorno a.1'collo della vinta C-çrman.ia, petrchè qucilla oorda strozza anche gli a,lleati e della inevita.· bilità della ripresa. delle relazioni non s0<-:.c0ommerciali, ma anche politiche colla Russ.ia.. It Governo bolscevico di_venta un GoYcmo uffici-afo. Entra a far parte del coMCsso delle nazioni civilt. Lenin e Twtzky - i rlespot~ sanguinari dell:l Russia, i carnefici di tutto un ,pop_plo! - secondo la espre5Sionc comUJ1e a1~e gazStanno .aJJ'ordine del ~ di tale con-v-e~o, oltre alle solite re:az,joni tno, ralli e finanziarie, le di.scUS&Oni sui ~- iuenti problemi: Coqperazione e lavoni J)Uol>lici. Cooperazione <li C011SUillleo Consorzio iNaziona~. M~zz.:no aJI'~osao. La telit'a e la Cooperazione. La Gr.ain<le lnslus~ia- e .~ Coopw-~- ' zlone. Legislazione cooperativa. - ·Il Cr~ito e la~- Riapporti tra la L~a ~elle C<q)eral:ive e Qa Conroderaxione g~nerale d.t Larvoro. Anclle qu~ti amgomerrti, come la cifra nJ)O'J'tata sowa, ,diconò quade ga.n- ~ imr,ortanza ~bbia· ,questo conrresso: importanza ()()SÌ evidente~ che è su,per- [luo ferma-rcisa soJ)ra. Vogliamo tuttavia richiamaire l'attenzione degJi operai s;pecia.:ancnte sull'uhimo ;punto dell'ordì-ne del gi<m10; sul prob1'ema -,dei rappor!i i:r.a la co:operazion~ e i Sin<la.cati dj -restsienza. "La. Coop-e.razione - scrivC!\10 a.11· oora teli ,.. Sattag;!ie Sin~ca.li » se iVUOl. vivere una rvita IJ)rospera e 6icura, deve i i-n-.:amarsj » 111ealnoy'imen.to sindacale, diventa.TI-do e~sa stessa uno strumento « tliret'.'o » della cla.sse !avoralrioe che '.ot-'<\per -la l)TOpria ema.ncipazione "· E tali idee ve111gono -condiv½se dalia rnaig&'i-or -parte ,dei dirigenti la L~a Nazional-e delle Cooperative, nel etti ulti· mo oomunica~o si leggono aQ)l)Unto .que. ste p-arote: · -« Un.a delle questioni più imPortanti è quet.a dei mpporti foa la Coo.J>era7Jione e !.a ,res'i..<stonzJ.Ia.:.bisogno di coondin.a.Te an~lio le due azioni e strin~ere maiggiormente i r.aipJ)Orti fra la Le~a dc,rle Coo.perative e la Confederaz;icmc Genirra.lc -del La,voro è sentito, i11 questa momento, da en~rambc ~e organ~- z.azioni. Si v.a accerntuando un vasto mmi.."Ticnto delle forze sindaca~i- verso la O}opcrazione. Già la massa compatta -deila Feder.az:one Eclili si è costitui- ~ nei qua-dl"i ,dei Consorzi <:Oo-pcrativi., e· mo~te altre categorie di davoratori stanno seguendone d'esempio. L'azione della rcsi.ste.11za si a1Jre lo sbocco natura~c nel CaJT111)0 -della Cooperazione: di qui il'u,rgenz.a cli avvicinare lo due f-or1,e, eh-e si <Unir.anno sotto la ~ida. e il patrocini{) di 1111 unsico Comitato· Oentr~e. Adunque, fusione cl.i :i1JCC'!1.<limcmui,- ni'tà ,di indirizzo, coordinamento cli fonc. Al Cor.gre....'5o in-tcr.vcrmn.no a:ndlc cooperatori be~gi, francesi_; tedeschi. Ildirittdoipropriet- privata non èstatroipristinato InRussia zette borgh-eJ:;i ·- potranno sedere da Di que~ti giorni è a.pparsa su tutta l:t pari a pari con gli nmanitarissimi Lloyd ò-tampa - non c.solus:a. quel'.a 5◊CÌalista George e B1iand. - E', in parte, una e comuni,;;ta - la notizia che in Russia prima, \·aga. -fr•ntana rivincita de:lia G'11'· t:ra stato ripristinato il diritto di promania e della Russia. ·prietà privata. Per informazioni atlt:intc Ci -sono voluti tre anni - tre anni di a fonte diretta. possiaitno afficrmare nel soffcren:u e di lutti l - per giunger,e a modo più !icuro che I.a notizi-a, è &110luuaque:sto titmdo i•o ii e~ad~t, c1ie, lftNite ialsu e priya di ~ fondunC11t-0.

L' AVVENIRE DEL LAVORATORft ==:=::;:=::::=-===::;;::::=====:===::::===============::: .. :s: FRA I LAVORATORI EOILI Un graye conflitto ad Arbon L' industre ed operosa citladit~ di Ar- ti.e che 1a Direzione straccia seuz• altro bon è rn1nacciata da un grave conflitto. convenzioni concluse in riguardo alle fc. La diitta. Saurcr che occupa ia maggior rie, durante l'invenio, vuole toglier<.:,ai parte degli operai industriali del luogo, la vo1<atori f:a seconda metil del suppleha violato i patti stabiliti con l'organiz- · mento di caro vivere. 1~zione operaia -e. deciso di p~io~a:e I I iavoi-a.tori avrd)bero atteS'>, ci1e ia ancora k condiri<mi di lavoro e di sala-' riduzione del salario avvenisse successi- .rio. \ ·,a.mente con la riduzione del costo della dei corsi i!);ofc5.sio11alia.' lavoratori \!-OÌ!l I non J)O({!\'aiuo assoluta.rrh.rtr; ammetfunon qualificati pu metter.li in ,grado <li re, clic il IJ-Oico~tosarc.l:,:Jc apJ)li.cato suJ esercì.tare il ,mcsUer{! ,di mu.r.at-0rc. Sarà cantiere. Che in n~un anodi), i lavorandovcre <lei -ca:Pomaslri di o-:.oupare a112i- IJ}Ossonoessere J>iù vit:imc di quel-lo che tutto gli operai •qlti l"i)Sidc.nti.altrimenti lo son.o a.desso, sofir.on<lo Le intemJ)C-rk, noi non comprenderemmo pcrch,è 5.i la disoocupa-zionc, gli aumenti di .afiif:i deil>bano mandar.e aJJ'ostc.ro operai qua- <: dc1:c i!mposlc, r.mancndo sempr-c milificati qlti resi<lenti, per ,far post◊ a mi.a- scrabU.i. cc11._;iosi dop.o avere J)r◊dorto no d'opcr.a italiana. Sia1110 convwti l'.m~c .rK.:d1czzc. d1{! Jo nostre autorità s.ar:muo {lcl iComunqnc .sia, va .rilev,3.,to l'rnmormc<lesi.1110 mostro ;>a.r-cTe e .sarcm- ~11za <ltl!a <;olu7.,ioncfa:vorevo:e .ohe ab• mo grati :i. codesto· Ufficio S<! vor:rà dar- hidJTtO ri.P-Ortato di qucsi1 prima scaraci -OCCasionc ,di :eo.nfc.rirc in m0Tito ali.a nrncc;:i, ma ~~1.r0b1Jc sti<'cca i!!usi- 1,m: questione o .per lo meno comunica.rei dormir.<: .sui no.<;tri aHori ,e cr\!dcre che per is-critio ,le disposizioni che si propon-1 i cai)')masLTi s.i terranno ,pe:r s.conftt,i. gono di prendere in mento le a.ut0rità, Al corùar;u, si tengono ctictro le ,quinafii11ohè ,noi si l}Ossa tranquUlizzarc i la- 1 'e e 1J)ronti .a <.p~u'.arc su.le ·n-05:tredc· voratori edili <li qui ,cir,;a q11cst.a f.tc- , 1 bol~zz~ e la .1_os1rair1:izione. c:,r.aordma:ria :;i1e si .tCitlle domenica con l'intef!Vento <li ohlr,e 2-50 compag-ni, e !.i l! Sinda:;ato rende noto -di a vere ecosa iu mc;_;,-;is_ul tappeto come <love va ~pwso J nomina..l Kolb e Waldvogel '!)el' essere. -<'-4PP.r-or,r~aziori.rcLde-bita e deliberato di Tu~~o icce supJ>One che .anzichk mi-' procedere contr.o dj !oro a tormin.e dJ rar,:: ad .wr afuto diretto ai <lisoccuµati leige. la Ci-:iwt:i.volesse fare w1 giochetto po1 1 ================ 1,::co a meno di strategia .dip'..omaiica. [',fo~tcrc forse i <lLwecuJ)a.ti - in caso di Pro rretto di fusione un r.iiiut-0 reciso _:_ contro gli OJ1crai & •· 1 Questa sua decisione l'ha comunicata vita, come avvenne l'aumento del salario alla ma,:stranza coi due seguenti ukai,:: : e relativo supple1mento. COMUNICATO I Con la soppressione del supplemento . ai lavoratori del'a Società per azioni di paga ancora esistc,1te, si costringon.o Ado:fo Saurer. ~li operai in una, situazione ne'.la quale del co-n:mne souil:ando -cd ,cccita·ndo i -..cntimenti 1>iu bassi di invidia -ed egoismo ,ehc J)Ur!J-01)1)0 albcirga.n.o ancora ndLmimo di molti lavoratori. E infatti ras.-,c:mblca c.apì l'.andfona. .{Comunicato). In ott.oinpe,ranza del deliberai.o del Congr-esso federale del 1920, nel novombre del 1931 •ta Federazione svizzera àe1 ~avoratori dei Jogno si rivoi.se alla Federazione svizzera àei lavoratori cdiii, per Ja ri.Presa <lolle tra1!.a1tiH.: per la iusi..onc. Lo smercio d,__lnjostri prodotti e quin- il guadagno non basterà più per alimencli l'occupazione dt:i nostri operai dipende lare i la,·oratori stessi e le loro famiglie tn gran parte dalla forma.~one dei noitri· e la loro capa.cità <li acquisto vcr~à r.i,. prezzi di vendita. rlolta in modo t.a.leche, per rLpercussione, ccnda "· C .apir.anno 1 ~a.nei, cir-c a1i1nof U.i.tndo Così dopo uita l!mg.a ~ csaurl1...11~e<liscu.ssione fu cor:cluso: ,\nzitu t,o drc l3. grav-c 'Piaga dcl:a <lisooc.1lil}azioncva a·tribuita al s:stcma attua.le del"..a c!J.S· & -cb.m;na.ntc e eh..: i p-rimi e maJ?;gior rcst)On~abi!i c!1{!ne dovrebbero risponder-e ~i c,r:..,cg!lenza doY<''>•Cro L'~~cre ; r,,::chi ccl i zovern.1.1Hi. Quest'u.Jti:m.a Federazione si dichiarò subito -d'ac,.;0r<lo. Attualmente, questi sono ta.lmenle ri- ne soffrirà tutto i! paese. Poichè 1'2.ssem. dott'.i che non soltanto non contengono hlea (: convinta cbe questa ra.pina capita.. alcun guad:ag-no, ma in pante non basta-1 !1sta non sa!·verà la ditta: e e~c quest'ul110 a coiprire le spese. Le perdite !!'ià avve- l,m.1 aven. ~ncora mezzi e v'le per fare nute, sulle provviste necessarie O per la, t:ote,·oli risparmi (nella superorganizz:ifabbrica.zion-o, a cagione dd'Ja diminuzio .. z_ione!, noi rcsp~ng-iamo riso1(utamen'e la 11edt:i prezzi, le ha sopportate la ditta. ncl1121011~e speriamo che tutta la popoLa lc.ttora, co,l com' -è rc<lat·a, h<t 1111dc:la -ri-0~.:-:a or~:inizz:i,,io1,c si'!<kca!c· Lieve sapore nazio1nlislko C:1~po'rcbbc con i salari e k condizio•1i dj t1v-oro adombra.re i nosir: compa~ni italiari. clic solo que.<;t,aultima è 'n ~ra<l0 di r;,- ·<:ntiamo rpertant-0 i'. l>isogro di as icu- re r:<-pQltarc, S'è 11c tc·11;1;01:·o,uttor.a 1011In urra seduta <lei du,e C-Omi:ati ccntra'.1 si .get:ar.o1.o !e basi generali di un-1 fusìone cd in seguito, in diverse sedute di commiss:onc, fu c:abor.a:.o il J)rogetto. fo consideraz.ionc della necCS<Sitàdi ri- !azione della città di Arbon sarà al nodurre ancora successiv-.:unente i ndstri stro fianco in questa g:iust.a lotta. rare gli st-cssl, cltù !a ìoc:?.!c orKaniu-1.- tm:i. facendo i corn~•t~i <l.:J'.e trame i}a7,iono edile, 110.n inkndc di n!loccre a dr-011a'.ie ri'man-01J<lo<Jfrutt.atori -delle 1·0ncssnno <lei lavoratori edili qui residcn- strc con.quis1c senza ayorvi contribuiti, .di akima nazionalità. Con la sua ,0 ir. nessun modo. mossa, essa knde soltamo ad iJnJ)cdirt' Ccmpagni ,de!J'diii.lia! l°.ra.5{:'!nia.mo che gli imp.rcn<litori importino un 11u- g-li ir~diifcrent" .all'organiz7~1zionc l>'nd~- mer-0 esul>or.a,nte di opc.r.ai per mante- cale. Sradiclll'.imo quella ,p;amta di cmnere e magari aumentare la <lisoc.cuj)a- mira.g-J.;'.oe -di inòo'{!n;,,a cri.minosa che zio11e, .1: fine <li tener bassi e forù\J,CO si trova nei c:int:-eri e che rendono ridturc maggiormente i sai.ari. sempre complicar.a !a nostra oJ)era. T.raOie .zii .cpvrni d..:l comune o:rga11;zz.a.- ;i p0r un largo senso <ll soli<lairii:tà sono d:~posE a rilasciare ;p::r tre mc i 1' 1 per cento dc: salario a beneficio <lei disocCi.,pati, ma a<l u.11 pa b!o: che (lucsla pcrcen1ualc \·cnga tratticim:a indistintame:ntc a Lll,ti i dipendeJ1t.1 comumli aumentandola .~radatamcnt.:! sino 3.1 5 ,per cen. :o <li tr~.tcnui.a :J)Cr g!l aitri h--npiega;; paga!i meglio; compresi a1teh-: i ,n1err1bri <ldh C~unta: che infrne venga -dato ~mmediatamc-nte ai disoccupati il sussi dio s~raordin.ario jnvc..rn:èe come <la'.la mozione <kl gruppo {',ousii(iar.e social!- sta; ma oomJJleto. La questione del sussidio <ll disoccupazione e quella della cassa di mal.at1ia, costitulrono i ,punti J)iù im.Portanti delle cliiicrc.nzc. Pciohè queste istituzioni sussidiarie, finora, {!r.ano s:.ate introdotte wJ.tanto ne.Ha ,Fooeraz. <le.iJ.avoraitori <lel legno, si tratt:1v.a <li estenderne la obbli.g;ai-Orictàamche ai lav0tratori cdù. F:- nora 110n era sta:o pos.sil>if.e introdurre questi sussidi nell.a F.c.derazion-e dei ~avor.atori edili, perchè a.11'.uopo sarebbe stata necessaria una (luota più elevata. prezzi di vendita, siamo costretti a dimi- Si decide quindi: uuir-.! subito anche le nostre spese pet r. La Commissione di fabbrica ha l'insal.a.ri cd in prima Jinea sospendere total. cat ico di trattare ancora una volta con la mente il• supplemento di caro-vivere per Direzione, nel senso di questa risoiuzione gti operai e ridurre a mct:à quello peir i ~- Eventualmente si ha da rimettere la bambiru. auos.tione al Tribunale 'arbitra:le per le cliverg-enze collettive. I supplementi esistenti verranno corri• sposu per -l'ultima volta per il periodo sal'a.ri11.leche va daWS al 21 gennaio e \'i<-nc pagato il 26 gennaio. Il supplcmrn10 per i bambini inferiori .1.i 15 anai, a comi'i1ci:11redal 22 gennaio verrà computato :in ragione di fr. 1,5o•e resterit di questa entità fino al: 27 maggio 1922. Tale suppl<>mento verrà pagato per ,I' ultior'd \"olta a!l I di giugno 1922. A rbon, l•r 6 gennaio 1922. Società per azioni Adolfo SaUtt1" Li\ DIREZIONE. . COMUNICATO 3. Si fa appello ag'!1 impiegati d{'lb ditta di far causa comune con gli opera.i. 4. n Si-n<lacato meta.'lurgico di Arbo:i ha l'incarico di preparare la lotta». Dove sboccherà e come: si r:isolver~ '1 conflitto non è !acile prevedere. Non ci nascondiamo chct la posiz:ione degli op<'rai nei riguardi di una e<Ventuai 1e !ot•a a.n<:rta è precaria. Non v'è tuttavia eta disoC':rare. Comunque il mo,mento è grave e richiede dai compagni direttamente in teressati severa disciplina e sangue fred do dagli altri mente e cuore aperti a!la più pronta e sentita so!idarletà. ai lavoratori della ditta Adolfo Saurer, · ______ -. Da Losanna Ancli.e qui ,a Losa11n.a, i signori ,padroni, dunenhca.ndo già i lallti orofitti di· guerra, dirrnenticando ainciic -e 5:0.oratt1tto .che- esiste una .corw.e..1z;.onefirmata il 6 ,gru.1;,no!'rumo scorso, che 1;arantisce un rnlruimo di salar:.o <li fr. 1,60 per i muratori e d~ ir. 1,40 tPed' i manovali, convenziorw eh{!, non essendo stata denunciata a .tempa p-er il 31 ma.rzo venturo, rima;r.rà i,n vi.gore fino al 31 m::irzo 1923, <limenticando •tutto ciò, {! credendo il ,proJ.e;.analo i'Tlfotto •di q,u~J xvtrus.,. p:ropagato con sommo g,e-niodai giornali bor~esi contro le conqtriste nostre, v,or.reboer-0 .aggua,ntarci <li sortJ)resa, Società per azi:>ni. D. Be PD a pr-Ovando a,nche !oro <li gioca.re Stùia Con riguardo all'a.ttua.1e oriario di la- .pelle dei <lisgr.azia!ti, ,al ribasso <lei sa- \"oro ridotto e a.gl'impegni derivanti alla La •loca,Jc sezione della Fe-derazione lari. ditta da!Mariduzione, per quanto concerne svizzera dc.i l.avor.atori edili ha inviata Per J)li,n~ qui :vi hl J'imprc-nctito.rc ì1 sussidio di disoccupazione, riferendoci la seg.u.ente ~ettera agli uffid del lavoro Jaoqucs ad affiggere w1 va:r.tellon.cMle ferie pagate, a, datare dal 1 gennaio naziorul'le, del -Cantone e dehla c~ttà <li rcgalo promelter.-èo a.bbon<l.anz.a di ia,,-01922 e per la durata dell'orario di lavoro &ma: ro ai suoi dipendenti che avessero :i.,çri<lotto, vengono introdotte le s~guenti · « Al sottoscritto risuit.a che attuai- c-e::ta,'.oun ribasso .cJi 20 cent. all'ora. clisp?Sillioni: mente si racco~oo dei dati '!)resso gli Su.b1to irufonma,to, il Comit.a-:o del SinPCJl' quelli operai, ai quali, c1 norma uffici .del ravoro delta Svizzera, per sa- daca.to, .discusse ~ria.mente sul da fare 'rle!fo disposizioni concernenti il sussidio per.e 3.pprossimativame,nt.e qua.nti 2avo- e ne i:nformò 1: Comitato r,c.;1tr.a.le a 11 disoccupazione, si devono corrispnn- r.atori ooiH <li:soqcup.ati Yi sono, i quali Z.urigo. dere dei supplementi i>c'rchè guada1s1r1no J)o!rrebbero vènir ev,c.ntualine:ntc coUo- ,Una riunion-e straordinaria fu indeti.a poco, a c:tgjionc della. riduzione dell'ora- ca.ti .a mezzo d-ellc autorità, nella rico- 1>er il sailxl!to sera e in u11vi.brnto ordine rio, i supplementi medesimi vengono struzione ,dei 'Villaiggi nella Francia de del gi,orno, i compagni mura.tori e ma, computati in tempo e questo tempo de- nol'<l. Si deve a,;1er già tr.attat-0 in pro- nov.ali decisero di dare i ,l)ie,ni ,poteri aJ dotto da.Ue ferie pagate alle quali hanno posit-o .con autorità francesi. Com~taito sezion:1.lc ,per !l)rendcrc le- midi.ritto. 1hl oonsider.a.zione· -de~ia crisi attuale e sun: che créder-cbbc opportu,1:e. A prendere qttesta disposizione e' in- poiohè sawiamo dhe .per H momento l'! g-i,ovedì ·12 g,ein.naio, gio.rno in cui ciusse la considerazione che un opl-ra;o· non subentrerà aJcu1t mig!ioram::·nto, i nostri compagni vollero rip.r:endere il il qua.J.c lavora con orario ridotto, non noi oc,1nprt:mdiamo lberùss:mo quest~ mi- lavoro <lepo i con~ooi ig-rah1i:i che si u, può sostenere di aver bisogno di vacan- surc. Pertanto ci mcravlglierà maggi-or- sano concede.re ai nostri edili, i! padroxi-. D'altra parte se si con,idera rattuale mente se la primaYera ventur.a si ac- ne vo:lc assolutamente c.hc firmassero . ~itua.z.i-0neeconomica. non si può prl'b~n. oordenumo nuovanneme _pe.nmessi <li im· la formola i,r~d'itricc, ma i nostri, messi dere che la d1tta paghi le ferie. mentre· migra,r,e a ,lavoratori stra.'ltieri. A nostro in .guardia e <l:Jifidati :i. tempo, si ,rifiuf>er mancanza d:i lavoro, deve t-à corri- m-,viso fa a,;rimav.ea-a 'U~timascorsa si ac- t.a,rono di firmare ,e come era slafo in· s-pon<lcre indennizzi p,er lavoro non ese- cord.aironv 1-roppi ;permessi del ge,ncre. I teso, so~es-~ro il ,lavoro. gui-to. signori ~mpren<litori ed.ili .soppero be-ne All'indomani, in un aibboccame-nto eh.e Arbon, li, 6 gennaio 1922- fax 'Venire Ql)Ora'i<la oL~Te il c011fine, co: I elbbc luogo ira il segrd.ario romando e Società per azic,ni Adolfo Saurtt rxr-etesto -del:' a operaio specia-le » e ,:en- il signore Ja.cqncs ,fu -convenuto doPo LA DIREZIONE. I teranno idi farJo· ancora. L'.a.ffennazio.ne un·or.a di di.sous.sione, r,he La Conven- - t r . l che noi si .albbia ,qui scarsità di opera.i zio.rLc sar•ebb-e rispettata ·e elle i lavoLe maestranze non potevano, na u ai- cdi,li ,qua.JJf:cati ipuò ,più o mono risPon- ranti che -aviev.acno sospeso il Lavoro, mente, subire senz'altro l'imposizi,1ne 1•adronalc, che, non soltanto è ingiusta.· in d~tràed.aJ. 11 -?:1:totr,i~ -temd'?I_?di grande att_i- ~r,C1ìbb~ob 1 -~tati ir,i:Pd_rcas.~'.le stcssfe cond 1 i- . t h .d . 1 , . " . vr e. r!liuus JJa -e 1rz1a, -ma non m XJ-OTJ • v•C- u,;.aano. LT>e 11t suo avorc, e 1c quan o c e r1 uce I sa.ano ancor pnma . . . . . . . h . 1 t ., , 1 ,.t "b . . •sura · questo momento <li grande cr1s1. non .tento d1 svalutare, come si usano e e 1- coso ue.a u a n as;;: 111 1111 n 'ò 11.. d • ,,,~ "'-d. • di l't • d • , ·tà • 1 t t . d . tt· t b' J-'Cr.c1 ne1 mtorcssc, e-i "-=occupali 1- rare so I o 1 Da rom, ,a capa,ç; ,procqu1\"a <'Il e, ma s r:1cc1a e1 pa t s a 1- • 11•. t ,. ,,, t d •·· d · · d' <l ,._. · ··· 1 • • l'b t tt •. d . 1 t· qui. come 'J)'Ur•cne m eresse -u-e.-i:as es- uviwa c1 suo1 bpcn etili, trn.ustmca,1- ••ll e I er;tmen e acce 1.1 al e par '· . . h' · ,. d · · E . . . t . • , s.a collcthvrrà, ~,&I tamo le .autor11.... o m altro modo le sue m1surc, caus.a ,ssc s: n•i, 1 .irono per.anta m :is.'!emiHeJ. l oornµetenti -di non accor<la:rc, in avvcni- pe.rdirc c cattiv1i aciia,ri. ~on intendeva •· ,·ota rono a ~gvc .. te . • I re, attri permessi di immigrare .a lavo- viJ1colarc i -suoi colleghi in queste miRfSOL UZ10 :'i h. I ra.t-0.ri od.il.i-e di 11011rinnovare pe!1Tlcssi surc. « L"a..s..<-emh-kc"lIi azienc!.1 degli up~:ai di so~g-iomo s-c:i.dut~ fin -che si bratta di •iVLg-ili hl dimosfr,ato che autom1ticac!cl'.:>d. itt:>. S. /1.. Adolfo :ìaurcr, che si celibi. Noi ncrn lasci.amo valere i soliti mert~c - ,pe.r .semplice effetto delle contiene oggi 10 gennaio !y2.2 nef.' Hotel pre1.esti e cavi-ll! dei slf<nor.i,capomastri. giuntmc -eoonomlche - i'. ribasso dei IJiir, pr<'nd<' conos-ceru:a con indignazio-, A1tua'.m~nt,c a BP,rna si imJ:>artiscono salari aY,rebbc un.:i.portata generale che Il primo Congresso Internazionale dei sindacati rivoluzionari I smclac.·t:~ifr.roluzion:m 11.cn ,Jcvor1 r~• l L':1,~breviazi-01:c_dcWo~?rio d~ lavo~·o _e ~ingcre ,1 tu,ti i costi ii comratto tari1-1 La ch1ustir.:i deglt sl.:lhrl!mc:nt1 coshtu1ìario non misconoscere il suo va~orc scono a .i.ual<mcnte un mezzo preferito rcaJ~ -o .\encr sem_pr.c,presente che la sti- da,gli i1n;prenditor.i rper accorciare il sa· puJ.az;ionc qi un contratto può essere !arlo e pro~unga,rc l'o,rario di Lavoro. .-.o'.La,nto!a -condlusionie <li un .amistizio. 8iso.zna chiedere il controllo delle a· Gli impre11ditori ledono 1! con,ratto ap- zier,dc ,da '!)arte ,degli -operai e si de,vc pcn.:i si presenta loro I.a. minima poss::: tentare tutti i mezzi ,per imporrn questa b"i'Hà. Andhc I.a classe d:avoratricc deve donun<la. Q,uak:lhe volta, ncH.i tenere .scnl'pre IJ)resèntc in anodo ,chia-ro loti.a -OO'll!tìr-Ogli im)}rorl<litori si ta ,questiono deU:t ro(fora ài qucst~ con- p,ralica ii s.abotagg-i0, •,.-:tle a ci:itralti. re che si distruggono macchine e mczzl Ori ,u!1imi anni ci mostrarono .;11tra '.a cli prod11zione. Questi metodi -di '.otta d{!- dcbo1e27,a <lelJ.o orgarrizzazi-0ni swctt.a, \·ono venir condannati categoricamente. mente sindacali. Se ,gli o;:ieT1ai<li tLTiaa- Ciò non soltanto ,pero1tè il J)rdlc:.:iriaw. zien<la :llmartcngono a riù sindacn:i, so- quale sucors.sor_c dehla bor,zhesia, è_ inn-0·rindcbo!iti n-ell.a Jotta. Il motto deve teress:ito a-ccl1.': qu.a.nto gih appartiene c.·sscr-e: :n un"hni)rC-.<;.a 1111 a sol.a organiz- non \ 1C1tga anrnc-ntat,o, ma anohe ,per~ :tazione. Gli attu,1.'.i sindacati -dovono 'POi ohè La <lisl:ruzione delle ma,;r.l!~ne non passare ::il sistema: dei Consig~i <li .azion- cond~1ce allo scopo, poichè in tal :modo d,a hanno tu~taYia <la ossenva11e che 1 -si può irrnpc-dire fapert·ura di 1m nuovo co;1s!gli st.c-s~i non hanno d:i venir com- .s-ia,bl'.imento. Oltr,c ,a ciò qucsri rne.todi r>0sri esclusivamente da ,compag-oi -di i- non J)Ossono servire come ll!C'Z7.ii ']ìcr or, d<.~, 'l}Crch'è rn ,questo ca.so 5; av~bbc ~l g.anizzare le masse'. peri~oJo che la grande ma.ss-.ad-ei senza 11,sinda,ca•ri devono scgujrc att:anta.mC11- ~1rtito venga esclu-c;.a dalla col'abora- 1e la 0011.Zittrut:wra mondiaJe e socglicre z1p~e. ., !l ,me.nto da.~~ p,,er Ho.reo-CO, non dimenticando 1m solo is!ani.e eh.; 1111 attacco imc.r11a7Jionalc, di qualunque modo esso sia, sarà t}()SSil>ilcsoltanto s~ s1 costi~uiranno sindac:itt veramente rivoluzicn:iri e di classe, i Qlla'i 1:on abb:a110 nulla di conume • con l'ir.!.C·r 112.zionalc giaP!.a di Amsterdam. Ogn: sciopero deve ycnire. non solt.anto ben ,pr-cpara t-0 da part,c degli operai, .m.1 nlla su.a procl:ima.z;ione devono v-cnir costituiti dei gnl'J}J)i speciali per 'a ,Jot:a contro i crw11fri e l.a rcsis,c11za. contro le dh·erse ,proyocnioni dei!e 01ganizzazioni c!cl1a g-uardi.a ,bianca. appoggi:ite <lai ,~ovcrni ·borghesi, come quelle dei fascisti i•n ltaJ,i,a. dei SLPO in Cmnania, le organizzazioni della guardia bianc:i composte di cx umkiali e sotfufficlali esistenti in Francia ed i'll rng-htltcrrn. 1 sind.aWAi 1ivo'.uzionari d~vono cercare con hrtte le loro forze di far comprendere atle masse ohe non vi può es, .sere nessuna conciliazione delle cl:1ssì, nessuna comunrtà di lavoro con la bor- .g~1egi,a,che i! ,graduale trapas<,o cl.al c.a- ;pitafomo a'. socialismo è jm;posstbil-e prima che i! IJ)Otcre politico sl-i nelle m:1ni dei Ja,voratiori, che la rivoluzione SQci.alc -e 1a <litta~ura <le! proletariato devono venire, se la classe ~avor.atrice non d&Ve sooc.ombere- rn,Jla mis~ri~. <;ciniamofi al:e riunioni nostre, facc~amo- !IC <lc:Ic unità combattem.i e l])ron~c con noi all'iaziùn{! pel trionfo della nostra c;...u.sa. Squllla. Oa Wlnterthur Bravi! Noi ri:,cniamo la gium1 servita <li barba e ;rn,r.rucca. Il buon senso e J'.ab~ospirito di solidaric:là della massa, :ha battuto ~11 breccia la. vec;hia di-plomazi~. sganghc.rat.<1,. Il Consiglio Comunal{! di W,intcr~lwr fina',mc.ntc si. -è deciso di discuter-e sulla rooz:ot1e <lei ~rtliPJ>o-oonsigli.:1:rcsocia· '.is:.a per un sus.sidio stracrdina-rio invcr - nale da da,rsi .ai <lisoccup.ati; e come di solli'.o ian.no i m-cr.ca'Tlti contra-ttan<lo qua e Jà. Han,no s~aibililo di dare ir Domw:ca 22 corr., assemblea g..:1:c.raco111plesso -poco 'Più del 25 ,pe.r cento di le del'.a Scz1-0ne Sociali'ìta. Non deve quello richi-c.sto proponendo 'PC:r ult:Jno mancare nesS1:1no. di fan~ appe!~o ai ctttadini del comur.{! ~ "' • !PClr una colletta da. farsi. è per :a qita,Ie L'assemblea generale ilei Sindacato il comune stesso concor.rerà con la som· Mura:rio <li dom~nica scors.a. fu mo!:c ,m.a <li 50,000 ir . .a. benefic;o dei disocc~ bene frequ<"ntaita. Di rado assis'..cmmo pa:ti stessi. a simili riunioni irnpron:ate aHa massiSc,ITl,l}re il solito sistema di ca.riti nor- ma fraternità. gh-ese, .spore.a carità che te11dc avvjJin> ,Fu apnr.ovata la relazione morale e chi. ,r.-edeve usuinùre, mentre in re.a.llà iil1anziari.a de'. Cornùato. Fu discusse dovrebbe e~e:re tLn diritto qudk> <li n- mol!o su di,•e.rse cosuccie di cara .<. tcre con,osccre che !'o,J>CraiodeY-e ·dvere an- 'oc:ile e si ,pr-e.sero mol,e sa11e e !odechc se .a lni manca il l:tv0rl'l. voli dcl.iheraziorù. Che co~pa ,ne ,ha. il pro;etaria,o st, Un el-0gio specia.le JìOi lo ebbe il noquc.st-0 balmdo s.istc<rna di govcrrumcn- stro colTltl).agitLO Grr, presi-dente, par la to ·borghese ci ,porta a queste crisi di Ja- sua grande attività data al nostro movoro, che colpa ne ha 1ui -;e i confini vi.mento. Pccca.to che mancasse il noni-.accia!li foa stato e sta,io c;ta·bilisconu s'.ro e-0m1>a:rnoMiche~uzz.i che ta:,~ ieohe da tma parte si <lcbba Lavorare troD- ce anche lui ç~r il J:>ci1-edcl Si.ndacat-0. Po, <=-ùaJJ'altr.a non '\:i sia. niente da ia- Una ,part.e del Comitato fu rie'.etta ~ r-e? Certo che rpe-r chi h.a saldi mezzi ca- qu.3.lci1e elemento nuorn ,p.rcs-e u POS°tO pi,:.ali .queste scosse non ian otietw. Con dei vcccl 1i. la .pancia -piena si rpuò ben<: asp,et<t.are, I Il ccm: K ]b d l C e . - 1 . 1 . . , . . 1 J)ag110 o e . . m vre.sene d;m,e-rente ! . . . i~ ':na :i:c.r g i .a,tn, q>er 1 nu.latenc11t1 perdio 11c all'a.sseunblea e ci dette buone e cll'aA W . • .... b . . , re 5111cgaz101u. · . trt1,erw111Ia, biamo piu dif900 u· 1 O ,.. . . ,· . . - pera.i completamento disoocu,pati, e dr-, i ra vompaf111 tu~.1, JJ~ ~anamoc1 al_- ca 5()C0 che .Lavorano in media il òU !J}l'!T le ,otte, :ior 1anno, m CUI ~,amo cntrnu. ccr1'.o di prima. Quanta miseria, quaiit.1 La_ classe :pa-drona.e sta ti:ando le ~ndesol.azione! glue, lo Yedete; ebbene no~ mura-ton e Imparassero .a!.m.:no i Iavorat:0ri che maincvali, dobbi:i:mo esser~ ,pronti a sono !nnta.Iù <la 1101,e che vivono appar- rin,~uzzarc ogni evenhtale .attacco. Lati da queste oo e! · . Sono già tre anni che -ogni arrno si . Pensaissc.ro tUta volta tanto che sia- .sc;ope.ra; lo far.cmo anoora se occorre, mo .noi la im.a.g,gior.a!llz.ae eh.e la for7,a I ma 110n ,ci l.ascieremo sop~,affar-c. Bando l'abbia.mo noi. se v,ogJ:iamo! Ma essere alle dh:.cii::ch:er,ee-d ai •pettcg,al,czzi, ma uni:i. però. non divisi. a: lavoro compag.ii con co.rag_gi,o-cd im- "' ~ , mutata fede. La Giuni:a oomunale di Wrntertfo1r (, ~ ' con un.a cortese !ett,e1i11a ha j1witato, ! _ 111 settimana .,si ebbe mia µTim:t riula -scutlm.a,ìl-aSf.:l)na, \a vrcsiden:z.,a ctcl- monc coLla locale sezione dei ,c:iJ>.imal'org.:inizza.zione dd di-pende:mi comu1 stri. ria.li ad un ,coJloq,uio, ,per wrnun\care lo- \fon si potè COJtduderc .:111cor.anjulla. ro che si chiedeva ai soci del Srnd:i.ca- Il Con1i",ato <lel nosbr-0 Sindac1to anu• Lo ,un vorsame.nt-0 volont,anu dell'l per r.ario vi .e.ra al com_plrto, come _pme cemto <le: sal.a1r;o a bcncfi·cio -elci <lisoc- ,qucUo <lei capimastri. c~pati, o~fr~nr!o :tnzi le sc!JC:de da riem-1 Vt'rrnrmo tenute altre riu11i-011ej S?'C-- p1re !}Cr 1 Sln,goh c:hc av,e.ssoro accetta- ri.imo <li oitenere quanto è. cicsidc::-i1,dcto. Fu indeto .subi:o una .::issemblc1 ~'.i -c,,p,eraimuratori e m:rnoYali. ~nttrs■ = .. ,... Nclb nuova organizzazione, il isu.ssidio <li disoccupazione dev,e venir rego1.aic in modo che i lavoratori edili, ,par ottener:o, paghino, ol:re alla quota federal,e, ,un.a Quota s.J)eciale <li 20 .oe,nt. ~ settinn1u p1:r \'.assicurazione contxo la Jisoccupazi.onc. Questa -quota dov.rebbe venir iJ>a.g,arl;a -per due ,anni. Dopo avier pagate 52 quo,e settimanali, in relativo periodo di tempo, a cominciare dal Lo luglio 1922 i Lavoratori .e,dili ,riocv.e.rarmo 1 medesi,m: sussidi di ,disooeupazion.e, tali quai!i v-cn,goao ora cor.risJ)OSti. ai iavo-. ra:tori del leg;no, ;in il>asc a.Ho statuto della Joro Federazione. [ carpentieri J}OSS-OnioJ)ercepir,e il iu.ssidio <li <lisocc11pazion.e im.mediata.men~o dopo la fusione, Poich.è -essi hanno anche a,rtualmcnt,c, J1eHa Federazione de! lavoratori e.diii, mia cassa dei disoccupati. La Cassa ammalati della Federazione dei lavoratori de: legno, subito dOPo la fusione, viene estesa, come « obbligatoria oondizi:on.a:a ,., vale a dir.e che quei soci che non sono già inscritti ad una cassa ammalati, sono obbligati ad in• >Criversi alla Cassa ammaJati federai-e. L'adesione è: :l-i~a. La -quota è di 50 oentcsimi 'l)er settimana. ln caso di ma~ latti.a viene paga-to m1 sussidio di fr. 4 al ii.omo. O.al comra[;t-0 di iusion{! già awrova- -t.o al'.'unanirrùtà dai due Comitati federali, vanno Tilevati i iPtmti seguenti: Con J'.aTI{Lat.ain vigore <le,lla fusione, gì-i .attivi .e J)aSSivi <li iamoe le federazioni p.ass.ano alla tllttOVaorganizzazione - eccezion fatta <leg!i a.rtivi e passiivi delle sezioni. Come oo.se ;del nuovo statu;o, va.!e }o statuto <lelia Federazione idei lavora1ori dei legno. Le quote settiltnanaJ!.i or<liin.a:rieIS'Ono divise in iire class.i e UTlJ)Ort:anoper la cas. sa. ceatr.ilc 60, 90 e 100 contes:mi. A Queste 'Vanno .ag,giunti i su.ppl{!'IDentiper le casse locali, -ohe dcv,ono essere di a> meno 1-0 <lcntesimi. DoPO ,dM anni, cade anche ~ qnot:i di 80 <lenr. .dei lavoratori e<lili e Je <iuote vcng-01!.o,re;ro~arte unit.ariament{! IJ)er .;uf· te le categorie, con decisione -del Congresso fc<lerah.:. l'! sussiàio di maLattia., attu.alttncnt-c vigente pl:r i ~Yora<t-ori edili, viette ipagato wch{! do_po la fusione ne!!,a stessa entità, per .13 settimane e i.I sussidio di deoc·sso· viene ipaigato per la dm.ata di due aani. G!i organi i'cdem.li vc.r.rar1no iP'llbl>Jic~ti settimanalmente nel:e tre lingue naz1ori.ali. rapporti tra l'1J1ternazio11alesindacale rossa e la Ili.a Internazionale. La questione ,dcii r:iworti tra nnter~ nazionat.e sincL1.calc rossa e la Hl.a Internazionale richiese mo:to tempo al Congresso. Contro una airetra subordinaz;one si pronunciarnuo un.o. parte dei dclega!i fra:iocsi e s,pagnoii. Nel 1914 essi dovettero subìre .la disillusione chi.: '.<t 2.a J,11te.n1azionaJe fallì ,a,J suo com,pito. l dirigi.:.nti pi.ccoli borghesi di questa li.a ln~e.rnazion.ale si sono uniti :t'.la borghe5i.a, tradendo ila classe lavoratrice, malgrado .anche questa 11.a In:ernazionale si dicesse rivoluzionari.a. Nessu~ no può garantire loro che ia lii.a lntornazionale rimanga rivoluzionaria e !l)eroiò ,essi si· rifiutano di lasciarsi sottomet:erc ad essa op,pure al Partito comunista. La garanzia migliore è '.'indir..endenza 'in tai1 modo a111chel'lnrernazion.ale sindacale rossa può svi.lupparsi in w1'organizzazion•e rivoluzionaria. La stessa oonoezione manifestarono i rnpP.Tesentan!i dei J. W. \V. (Lavoratori dell'ind!ustria del mondo), gli unionisti della Germania cd un r.appr,esen~ante del Canadà. k: d11t. internazionali ri\·0!11zion:trie. L'e• <;C-mpiomig-liore J'offro:io Je i '.ituzio11i !:- co11omiche -e politiche ,della borghesia la rusioiie dcy,e amd-a.r,ctn viiwre al Noi vediamo che vi sono sindacati. Lo di '.llglio 192'2. To.m Mann e Zyperowitsch, tra l'a'.- lro. so tennero esaurienleme:nte la neces-sirà di una srrf:.tta. coHaborazione del. trust, ccc. non so'.tanto 11et campo in- Fin qui il laJVoro 1 dc'i due comlta li centcrn:izionalc della produzione ma a. 7<:J 1e trali è ,riuscito. Al 5 di fobbraio si ri1111c1 campo nazionale si ha'nn; ,l!nioni 11 'ranno i comi,ati centrali allargwti dì bo,,g'l1~si di dive:rse so,rtj, sono 111 stretti aml>c le federazioni ,e 1Prcn-çlc.ranno·.1~1rappcr:i tra di loro, ,per esempio nel ziol'e Sll l1Jtto il 'Pr,og.etto di ifus.ione. Se campo dc.l!"indllstria. L'invio di rarmre- i comitati ccntr.ali aL:arga1ti' lo .approvescntanti dell'industria. Jtci parlamenti, nei r..i.rnao, il confrat-to ,di fusione verrà sotgo,·emi, -ccc. e pC1rfino le o,rga~tizzazioni t0;i-csto al "riei'eret11d1tm » dei soci. ideqlog-iche come .:.a soicnza, J.a religio- Più tar,di 1vcr,rà e}abora.to un progeitto th'.!. ccc. 0110 strettissimamente legate di statuLo, il Qua.ilesarà esposto al Contra. di loro per reaLizzare il compi~o co- grcs~o federale ohe si terrà a Pcntè-Co111u11ce ,per la lotta cOntTO fa cl:ts ,e !.a· stc. Un Congresso feder.al-c da te.n,ersi voratricc. ~n comune, 'in connes.siO'ne ial Gon,gresso ~oi do'bbia,mo dire .ai nostri compagni 1 11: IJ)arok1. doci<lorà ;poi la fusione ufti- . ù 1· .._. ' l , • ! crale sm 1ca tS•<lc11c so :a.11to ~Ili org.:unzz,a- · zione c~m~_ni~t.a ?cgLi operai -di tutto il Preghiamo '.e_se~_ioni di oocuparsi_ d7t mondo e . :st1tuz:one che rpuò eseguire ,progefito, per rac1litare, .con u:i. ch1au1la t,r:is,formaziouc so-cialc cd economi· mento gieneralc, il laV10ro <leJJ.e is!an7.e ca. Fino a ,Lanto che la classe lavo:ra- Ì fe<lorali. !~'.ce no11 è ~li ,poss_esso del DOt~rc. p~lì-1 Il Comitato Centrate t1co, ~a, trasror 111.auonc 11011;imo "~mre , della Federazione svlzz. del lav. edlll com111u,a. 1 11 e ·ta:t e · , . onu . o entrale E sl.at:i presentai.a la sogucntic risotu- della Fede>ra · zior.e firn1at.a <lai compagni Tom Mann, z. ivizz. del lav. del leltllo. Nyn, Losowsky, Hcokert, Rosmer, Zy- - --· · ™ 'P'ewWb.r~. Rykoft G~o11éche, T,om• Leggete e diffondete sey ed aJtrl: I I' 11 (~l ,progsimoNumero). i . .A vanti I Il

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