L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 38 - 18 settembre 1920

~NO XXlll. A. P. ZURIGO, 18 SETTEMBRI: l9N Nwn. s8, ' SET:rIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Cente!!imi 10 la copia ON NUMERO ARRETRATO CRNT. 15 Conto Cbèquea N. VIIl-3646 -=· -·---· ·---~-----·---- · . ,---'-·=====:=, = ====r==A=:B":B"::O::N:"'A:':M:'E:::'N::';:T;'I =;P~E~R~L~A~S~Vl~Z~Z~ERA~= ~ REDAZIONE: AMMlNISTRAZ!ONE: I Telefono Anno Fr. 5 • Semestre Fr. ~,So • Estero Fr. • I d} l t z . .-,,i,_ e lstone E!:eont1'y" del p 0.•1 ZURIGO .B 447!1 Ab....._-·"to ............., Cct 2C lll pl..l. 1 Il L'Anenlre uavora ore,,' ur1go ~ omrsn " Il • o•• - Mflltllntrom, 8~ ~=====-==::b====,.,.,........,.====-=......,=== I me tallurgici restano ·nelle officine Nuovi ~ni della _lotta dei mètallurgici La mozione approvata E' approvata la mozione D'Aragona di stionc collettiva ed alla socializzazione, cui il testo è il seguente: per risolvere cosi, in modo organ:co, il · • Il Consiglio Nazionale della Confe- problema della produzione. Il controllo deraz:ione Generale del Lavoro, ud:ta la sindacale darà alla classe lavoratrice la relazio11e del segretarie, genernhe 4e11a F. possibilità di prepararsi tecnicamente e I. O. M. e del Consiglio Direttivo della di ·poter sostituire (con l'unione delle Confederazione sull'opera compiuta per forze tecniche ed intellettuali, che non ottenere una soddisfacente soluzione della possono rifiutare il loro concorso ad overtenza sorta fra datori di lavoro e mae. pera cosi altamente civile) con la propria stranze, e visto l'ordine del giorno ap- autorità nuova quella padronale che voiprovato al Convegno di Milano del 5 ge al tramonto. settembre 1920 ; Incita i lavoratori del metallo a resi. riconosciuto che la causa della man- stere con tutte le proprie forze nelle posizioni conquistate; richiama le organiz- cata soluzione logica del conflitto deve ricen:arsi nella caparbietà industr'.ale; zazioni tutte al rispetto delle disposizioni emanate e da impartirsi dalla C. G. del L., ed invita la Direzione del Partito a valersi dei suoi organi perchè la definitiva soluzione del conflitto dei metallurgici porti a ottenere che gli stabilimenti di questa industria passino in gestione siano d'accordo su-Icontrollo operaio, anche !'on. Giolitti. Noi non vogliamo discutere adesso, se il nost:-o metodo è più efficace, più corrispondente, alla situazione attuale <lei regime borghese, caratterizzata dalla sua decomposizione interiore, alla fase delfa lotta di classe, più sicuro per la conquista del pote.e, senza compromessi, senza accomodamenti col sistema politico capitalistico. Ma quando i compagni centristi lamentano, come nel manifèsto, che « si minaccia, si imp.reca, si fa pompa di forza, si provoca e s'irrita l'avversario e poi nell'urto si constaita, eh' esso- è più pronto, più risoluto, più prepaTato- di noi •, quando si accenna a mo' d'ironia che noi « non facciamo la rivoluzione», ebbene il fatto è vero, dieci, cento volte vero; ma non è· legittimo accollare le responsabilità ai ]Jlassimalisti; le responsabilltà sono della frazione che alla rivoluzione si è opposta e si opçorrà sempre. Questo dev'essere detto con tutta chiarezza. Tanto più, quando si è clamorosamente rivelato per noi non è stata una sorpresa - che la maggioranza del movimento generàle operaio italiano è coi compagni centristi, è ,riformistica essa stessa. Che questo « segreto», nascosto, per chi non voleva vede:-e, sotto il debole velo di parvenze rivoluzionarie di quelta stessa maggioranza, sia stato squarciato al convegno di Milano, colla grande maggioranza accumulata sull'o,dine del giorno d'A,agona, non è affatto da lamentare: ne guadagna la sLncerità di tutto il movimento proletario italiano e obbiettivamente, in Italia, riducono a illusioni, quelle che n~lla nostra coscienza di comunisti restano necessità d'ordine teorico. L. ·RAINONI. considerato che l'estensione e l'importanza presa dal movimento non comporta e non ammette soluzioni sul semplice terreno della competizione sorta sul memoriale dei me~llurgici, e che il momento storico non consente più gli attuali rapporti fra padronato e lavoratori; diretta delle maeitranze, n~u• interesse =======:==::.:..:====~===================== approva le deliberazioni prese nel Convegno di M:lano proposte dalla C. G. del L. e dalla Direzione del Partito socialista, delle quali fa proprie le conclusioni, decidendo che la direzione del movimento sia assunta dalla C. G. del L. con l'ausilio del Partito socialista. ... Decide: che obbiettivo della lotta sia iÌ riconoscimento T parte del padronato ilei principio del controllo sindacale delle uiende,J'itendendo con questo aprite il varco a quelle maggiori conqu:ste che devono immancabilmente portare alla gedella collettività. E perchè il sacrificio di coloro i quali combattono l'aspra battaglia, non sia reso nullo da difficoltà finanziarie che possono sopravvenire per il prolungarsi della lotta, decide che ogni organizzazione concorra ad aiutare i metallurgici in quella forma ed in quelle prop:)rzioni che ver. ranno stabilite dal C. D.; e dà mandato al Consiglio stesso di prendere quelle ulteriori decisioni che la situazione richiedesse, ricordando alle organ'zzazioni che sarebbe un tradimento il non ris;,etto alla più rigida disciplin:1 , . A p:ropcsito dei metalluPgici. 'Fissiamole responsabilità I compagni della concentrazione Milano, per i limiti e gli scopi da fissocialista, hanno di.amato in ceca- sarsi alla battaglia dei metallu,rgici. sione <I.i un progettato e forse non i- Non si deve trascurare il rilievo opnutile convegno a Reggio Emilia, un portuno, che la « invocazi6ne alla manifesto, nel quale vien detto: · violenza » è partita, questa volta, pri- « Che cosa ci P,roponiamo noi con ma di tutti, dai compagni centristi e questo nostro convegno? Noi previa- pe:- essi dal compagno Buozzi, nel1110, come tutti .i compagni di tutte le l'0irdine del giorno <lei congresso 1razioni, un vivo senso di disagio per straordinario metallurgico di Milano, l'attuale situazione. Noi constatiamo in cui si dice che « i metallurgici sache ogni giorno che passa, le esi- pranno difendere con ogni mezzo - genze dell'azione appaiono in cont,a- compresa la violenza - i1 di,itto al sto sempre più chhro coi principi e lavoro e di entrare e rimanere in of- :::oimetodi che il massimalismo di- ficina contro ogni eventuale .delibechiara di p,rofessare. Non si ha il co- razione avversa degli industriali». Il raggio di compiere una sincera revi- compagno Buozzi è il p;-imo firmatasione del p;-ogra.'Tlmaproclamato nel rio del manifesto della frazione cendicembre 1918, si torna anzi, sulle. trista. parole, ad aff~rmarlo; ma lo si smen- Oira, l'agitazione dei metallurgici tisce w-a per ora, episodio per episo- ha acutizzato in Italia una di queldio nella realtà dei fatti. le situazioni che utilizzate a tempo La violenza che è invocata come e bene, non rifiutano il tentativo di unica fattrice della storia e dei muta- un'azione tendente ad un· sovvertimenti sociali, come lo strumento e il mento di regime, anzichè alla conmetodo quotidiano della lotta di ciaS- Quista di una riforma. Dinanzi a tale se, è evitata e sconsigliata di fatto, situazione, al convegno di Milano, i tutte le volte che alle masse credule due metodi si sono disputati, battuti, e men riflessive pare offrirsi rattesa Quello massimalista e quello del occasione di usarla.· Consiglio direttivo della ConfederaL'azion'e parlamentare, che si dis- zione centrista.' La direzione idei parse dovesse usarsi solo a scopo nega- tito voleva avocare a sè la guida del tivo di sabotaggio contro l'istituto.en- movimento, per estenderlo a tutto iJ tro cui si svolge, necessa:-iamente di- paese, all'intera massa p::-oletaria, alventa positiva e fattiva, nell'opera l'occupazione di tutte le risorse indudi legislazione e dii conquista. striali del paese, per affermar meglio TESTIMONI BORGHEs·1 L'articolo, che qui riproduciamo, fu pubblicato nella • Stampa» di Torino, organo della borghesia piemontese, ed è una testimonianza insospettabile della capacità operaia a gestire fin d'oggi le più grandi aziende industriali. I fatti restano fatti. E la prova sicura e forte data dai metallurgici sulla maturità rivoluzionaria del proletariato italiano, dovrebbe fugare ogni dubbio e tagliar corto ad ogni replica antirivoluzio. naria. Unavisitaglistabilimsnti di Sestri Ponente niche agli operai e di indicare al Consiglio di fabbrica tutti i provvedimenti che ritiene necessari. E inizio la visita dei diversi rep:irti. L'impressione che provo subito è quella che tutti g:i operai attendono con calma al loro lavoro; si direbbe che essi ignorino di lavorare in un regime diverso dal normale. La tranquillità e l'ordine regnano da per tutto. Attraverso così, accolto da per tutto con cordia!ità, i reparti torneria grande e medio, frese, rettifiche, apparecchi elettrici, montaggio, ottica, lavorazione motori, trasformatori elettrici, stampi, falegnami e modellisti, m:icchine cinematografiche, montaggio telemetri, ed altri, nonchè i magazzini <legli attrezzi e materiali. Si cita una cifra: ne!le fonderie il primo giorno della presa di possesso .sono stati fusi 105 quintaii, il secondo giorno 120, il terzo 125. E' notevole che in cinque giorni di occupazione non si è verificato fortunatamente un solo infortunio. Prima di congedarmi dai componenti il Consiglio di fabbr:ca chiedo quanti operai si siano presentati al lavoro: su 1300 operai, mi dicono, la presenza quotidiana è di 1200, e me lo dimostrano con l'orologio di controllo. Domando: Ritepete che le officine rimarranno in vostro possesso? e Noi crediamo - mi si risponde - che il conf:itto possa essere risolto in settimana con l'accettazione del nostro memo:ia!e, almeno in parte; ma, rimangano in nostro potere le officine o tornino ai loro proprietari, noi vogliamo dimostrare con i fatti che abbiamo saputo gestirle e farle funzionare. La disciplina non è rriai stata severa come in questi giorni. Gli operai l'hanno accethta più spontane1mente e con maggior senso di devozione•· Al Cantiere navale. , guo nelle grandi tettoie ove lavorano i Il mo·vm, enrto1·voluz1·on tracciatori, tutti intenti al lavoro. Osservo una quant:tà enorme di materiale in ferro, profilati di qualunque lunghe7.za, '.arghezza e misura, e nel parco lamiere ammiro. una quantità immensa di la01'e• re di tutte le dimensioni e di tutti gli spessori; vi è tant9 materiale che è sufficiente per costrnrre almeno a.Itri ciP-q,!e piroscafi._ Ringrazio la mia _guida e passo all'~.x proiettificio Ansaldo, che un tempo er,t adibito. alla produzione speciale bel':,·a e che ora è divenuto una immensa offiItaliano il caratt-ere italiano si è manifestato sempre sotto forme differenti degli altri caratteri, sia dai punt.o di vista individuale, sia dal !atei-.collettivo. Cosi noi· vediamo neila storia del movimento socialista d'Ita:ia delle attitudini e delle direttive che son proprie alla razza. Non che io d,a un valore assoluto a quello che è caratteristic.o ad un popolo o ?.d un altro. Ma è interessante constatare che anche in un'azione· e in un movimen- cina meccanica per la lavorazione d'!i to che devono essere concorda,nti e avere materiali stampati. Mi ricevono i com• 111issari del Consiglio di fabbrica Man- uno scopo comune con quello del!e altre nazioni : la realizzazione del socialism.o, cini, Comelli ed Ottonello. Nel .re9arlo • q uesto medesimo scopo comune non :nateria:i la lavorazione procede reg-Jl<>re sotto la guida dei commissari di fab- porta in sè nulla che possa togliere all'individuo ed ai gruppi que:le qualità . e b'rica e di reparto per la mancam:a assoluta dei capi. Qua e là osservo dei ma• quell.e maniere d'essere che fanno a:>- nifestini che richiamano gli operai ali.a ~•unto la bel:ezza di .ogni unità umana e l'armonia dell'insieme. di~ciplina interna. In questo stabilim!)1,to si produce materiale ferroviario :n gene- Benchè l'idea maestra, l' ossatura essenziale di quello che può essere domani re, lamiere ecc.; tutti i forni sono :n a- :..ione e i magli col loro tuono assorrJan- una nuova forma economico-politica dei te lavorano dei grandi pezzi di ferro al vari gruppi etnici e storici ci venga orcui calore non si può rsistere. L'aria mai dalla Russia di Lenin, pure ogni pocompressa, che serve ad azionare le n,ac- polo e ogni grupp_o della grande· famichine, è data da tre grandissime caldaie, glia dei lavoratori possiede in se stesso che sono in funzione. Vjsito i reparti una immensità di nuove impulsioni e di 1r,otori elettrici, che danno forza e luce i:iiziative differenti. a tutto lo stabilimento; sono in azione, Mentre in Inghilterra la grande falan- !'Crvegliati e guidati da pochi ma esperti ge degli sfruttati organizzati in una foroperai specialisti. ma esclusivamente legale esercitarono Da quj passo nel vicino stabilimento pressione potente su:I'andamento e sulle Fossati, ora della ditta Ansaldo. ove so- varie fasi della politica governativa in 1 o i grossi torni della lunghezza da .•o riguardo alle relazioni estere ed interne, I a 15 metri usati ne]a lavorazion~ delle obbligando la potenza dittatoriale di macchine per piroscafi. Di reparto in re- Lloyd George ad una più elastica e pru1,arto ammiro una quantità enor:n ! di dente azione aggressiva, in Italia le mas• o,acchine differenti che servono ~ J,~O- se operaie, con forma più aulace o per c'11rre aratri, pezzi speciali per automa lo meno alegale, ma meno compatta, atbili, ferrovie ecc.: il reparto agw11st:i- t~cc~no l'~difici~ ca?italisti~o con ~etotc io, il reparto utensili, che prov ,e<le a• ~1 Smora mapphcah, sopprimendo mteldh erse e svariate qualità di attr !UÌ in hgentemente quelle varie e vane for:ne tutti gli stabilimenti Ansaldo, e sono tutti di ~att~glia che sovente fini_scon ~on _lo occupati da operai che mi guarda110 ma ~ch,acciamento delle forze nvoluz1onane. ~·mangano attenti al loro lavoro. I11 un Certo, questi vari attacchi avrebber'> ;,.!1 ro reparto osservo brande per piro- l,isogno di una più grande estensione e sc::ifi, fenditoi, per vagoni, ecc. Vis1·0 :11.- d'un.insieme più preciso che possa dare che il refettorio. Mi accoglie il direUore più ?>roba~ilità di riuscita. Ma i grantli Arturo Fusi, che a questa iniziafr'-l h, movimenti nor possono toccare il loro n.1to ora più che mai la sua attiviti. Vi- massimo sviluppo senza passare at~,a- ~;•o infine le sale dove entreranno pi-e~to verso incertezze ed assaggi come è n~lla ctntinaia di operai i quali con p'l·~') più natura dei grandi fatti storici. di due lire mangiano una minestra, 11n . Ho ~utte _le ?er~nze che gli elementi piatto, frutta, pane ed un quinto Ji vìno. n_vo_luz10 1 nan d !t~ha sapranno ben ser Srnto un profumo che emana dal!e cu- virs1 del.a totahta della massa produtti• cine e mi accorgo che mancano ?Or.bi va, canalizzando intelligentemente le eminuti a mezzogiorno e me ne vado an- nergie e le capacità personali di tutti in ch'io per la stessa funzione. un lavoro armonioso e in una organizNe1 ringraziare Antonio Negro del!:. zazione solida. cortesia usatami gli domanlo anc:in se Il solo lato debole dell'attuale movifra gli operai sindacalisti e federa'isti mento emancipatore italiano è l'assenza fossero in questi giorni nati dei dissensi. d_i un attacco sincrono a carattere polie ne ho questa risposta: e La presa di tlco. L'organizzazione capitalistico-indupossesso ha compiuto il miracolo della striale sarebbe insufficientemente resifusione delle diverse tendenze. L'accordo stente s'essa non fosse inquadrata in una che i dirigenti l'organizzazione non ave- impalcatura politica con forze giuridiche \·ano saputo trovare lo hanno trovato gli e mezzi di coercizione violenti che la operai e sono più che mai convinto che impongono e la continuano. tale accordo rimarrà•· Ed è per questo che parallelamente alla presa di possesso di tutto quello che è mezzo di produzione, un'azione violentemente politica si dovrebbe spiegare contro le forze del potere borghese. Pre. se di possesso di municipi, prefet., poste telegr., ministeri, ecc., ed in ogni IQOdo i tentativi di presa di possesso scuoterebbei;o con più ottimi risultati l'edificio economico-politico al quale i lavoratori sono assoggettati. Ai • compagni. In queste ore trepidanti della vita sociale italiana, noi dobbiamo seguire colla più assidua attenzione, càn passione ardente, la battaglia che il nostro proletariato va sostenendo con mirabile prova di serietà, di entusia. sino, di discipUna. L'asserita intransigenza nelle lot- il suo trasparito caratte,e politico, ce sindacali, si traduce nella invoca- epperciò sospingerlo verso scopi ri· zione dell'intervento di ministri e di voluzionari. I dirigenti centristi vi si Prefetti ». sono opposti, abilmente ma non meno E Qui basta. Da uno sguardo spas- decisamente, ànno voluto limitare lo sionato alle lotte dei partito dopo al- intrigo del mezzo rivoluzionario - le assise di Bologna, si rit:-ae la con- l'occupazione delle fabbriche, - acvinzione della veridicità dei fatti ci- corciando gli scopi alla conquista del rati nel maniiesto. Perfettamente. Ma controllo sindacale sulle indus.trie nel la Questione di P.rimissima importan- regime capitalistico. Impostata cosl ut, non posta nè giudicata dai com- la lotta, il meglio che potrà attenpagni centristi, è Quella della prove- de.sene sarà un provvedimento leginienza delle responsabilità dello sta- slativo in favore dei controllo sinda~ to lamentato, quella che vuole stabi- cale sulle industrie, contenuto nelle lire, se le responsabilità sono da ri- immancabili :-estrizioni che iL Parlacercare nella frazione massimalista mento borghese ed il governo insieche perverrà perfezionandosi all'in- me · iusciranno aJ ins:nua:-e nel!'eteg,rale ed intelligente applicazione ver.tuale progetto di legge, come è del rfietodo massimalista, scartando ben avvenuto in Germania. E' facilJe stridenti contraddizioni, colmando mente comprensibile, allo.ra, com'è le deficienze; oppure nella resisten- detto nel ma;iifesto dei centristi, che za passiva o attiva opposta al nostro « l'azione parlamentar.e che si disse metodo e tattica, nell'azione politica· dovesse usarsi solo a scopo negatie più ancora nell'azione sindacale vo di sabotaggio contro l'istituto delle gr.andi congiunture, dalla fra- entro cui si svolge, necessariamente zione che fa capo ai firmatari del ma,. diventa positiva e fattiva nell'opera nifesto. di legislazione». Data la premessa Le voci che in diverso senso si sentivano circolare sulla maggiore .o minore efficienza degli stabi:imenti passati alla direzione delle masse operaie, mi hanno spinto a chiedere ad Antonio Negro :I permesso di poter visitare alcuni fra i tanti stabilimenti di Sestri Ponente; ed Antonio Negro ha non solo accolto la mia doman'da, ma ha voluto altresì essermi guida nella breve visita. Siamo an• dati per primo allo stabilimento San Giorgio, dove fui, ricevuto dai segretari di officina Piatti, Levi, dai fiduciari di reparto Cassino, Marrubi, Tagliacchi e Picco, e dai membri del Consiglio di fabbrica Turati, Cattaneo, Valvassori e Toni. Anzitutto fummo fatti entrare nel. la sala dei ricevimenti ove siede in permanenza il Consiglio di fabbrica. Tutti gli uffici tecnici ed amministrativi sono sotto suggello con una targa su cui si legge: « Chiuso per ordine del Comitato esecutivo •. Nel corridoio osservo al pian terreno un avviso ripetuto diverse volte portante la scritta: e A scanso di incresciosi incidenti i compagni operai hanno il dovere di passare alla visita di co:itrollo •· ,E sulla porta della segreteria dell'officina è affisso questo ordine del giorno: e E' stata creata una segreteria di officina, che funziona sotto la direzione del Consiglio di' fabbrica e tutti i giorni con apposito ordine del giorno dà relazione agli operai dell'opera svolta. I varj fiduciari di reparto debbono stare al loro posto e attenersi agli ordini del segretario. Presso il segretario di officina è istituita una Commissione composta dei capi pronti a dare schiarimenti per l'inizio del lavoro e le cognizioni tecniche che occorressero per il buon svolgimento del lavoro. I fiduciari di reparto debbono far pervenire tutti i giorni, alle ro del mattino, i nomi dei componenti la squadra di notte, che nel totale non dovrà superare il numero di cento. Viene istituita per il mantenimento del buon ordine una guardia rossa. composta di non più di dodici operai. Capo è l'0peraio Michelotti. A quesl:a guardia è data la facoltà <li rimproverare quegli operai che, non facendo il loro dovere, recasse• ro danno a tutti i loro compagni. Gli operai che fanno il turno di notte usciranno alle 17 e aovranno entrare in servizio non più tardi_·delle 19; que!li fis5i di notte alle 23, e tutti usciranno alle ore 7,30. Alle operaie si raccomanda la massima serietà, minacciando di svergognare co'oro le quali offendessero il buon costume. I buoni di prelevamento e i permessi non solo validi se non sono firmati dall'operaio Levi. segretario dell'officiDalla San Giorgio sono passato al Cantiere navale. Appena entrato, un largo cartello mi si presenta davanti agli occhi, e vedo scritto: e Stabilimento com:.tnista >. Il commissario interno Carlo Andolfo mi riceve cortesemente e si m<!tte a mia disposizione per farmi da gui<la. Nel reparto bolloneria vedo ogni ope;aio al proprio posto che lavora, perchè il materiale ivi non manca. Faccio visita agli scali. Il piroscafo e Ansaldo 9 ., che ormai trovavasi a buon punto, è quello che aveva subito uno spostamento di peso per una cattiva puntellatura. La c;cossa di terremoto non ha alterato le sue condizioni, perchè gli operai hanno pre5sochè ultimate le operazioni che erano state consigliate dall'ing. Piazza quando il Consiglio di fabbrica, accortosi dell'inclinazione, lo mandò a chiamare. In un altro scalo vedo un piroscafo in avanzata costruzione, che la mia guida mi dice essere il e Nazario Sauro,, il quale p·er la scossa del terremoto risentì un leggero spostamento dei vasi :-he non pregiudica però la sua stabilità. fo un terzo scalo osservo un piroscafo, l'c Ammiraglio Bettolo >. In tutti il lavoro procede regolarmente. Il fiduciario, che mi è di guida nella visita, mi osserva che, malgrado la mancanza dei capi, vieu'! tutti i giorni compiuto uno specch;etto dimostrativo della produzione, e mi !a constatare che i radiatori, che _prima producevano tr~cento chiodi al giorno, oggi ne producono più di quattrocento. A noi, lontani dalla grande tamigiia operaia italiana, da cui ci divide la barbarie delle frontiere, non è dato di partecipare, direttamente, colla forza, colle energie, col sacrificio no· stra, alla lotta dei metallurgici. Ma sia pure dalla terra discosta della. borghesia elvetica, noi potremo aiu. tare i nostri compagni d'Italia nella resistenza indomita. A questo dovere non bisogna venir meno. E questo è il più propizio momento per il partito socialista italiano di affermare le sue decisioni rivoluzionarie non soffermandosi all'azione diretta dei metallurgici. Un vasto e profondo tentativo ri~oluzionario ,anche se non riuscito, prepara e crea nuovi ambienti e determina situazioni propizie allo sviluppo dei principi e necessità rivoluzionarie. Del resto chi è colui che può dire quale è il momento più sicuro di realizzazione di un principio in fatto storico, se non quando questo è una cosa avvenuta? Certo che una preparazione di sviluppo può essere esercitata, e per conseguenza, creduto sufficiente o insufficiente per scatenare t?tte quelle forze mantenute in gestazione. Ma una infinità di cause e di circostanze sfuggono all'analisi e allo sguardo di chi è alla testa di ogni direzione sociale; e nella storia delle società quasi sempre gli avvenimenti hanno sorpassato i loro medesimi creatori. Senza voler .ricorda::-e.i dissidi ap- dello scopo riformistico - il con· palesatisi in precedenti occasioni trollo operaio - il parlamento borgravidi di conseguenze, può bastare ghese appa,e istituzione utilizzabile a noi ed a tutti, quello precipitato in riformisticamente, per un'opera legi· forma acuta al recente cong-resc;odi slativa. E 'ìemlna ormai che rutti iblioteca Gino Bianco na >. Il Consiglio di fabbrica. Passo al reparto cesoiatoi ed anche qui Bruno Levi il segretario de!l'officina, trovo ordine e disciplina; nel reparto mi ha spiegato che il suo ufficio ha lo fabbri fra l'assordante rumore delle rcacscopo di fornire tutte le spieg-azioni tee. chine noto un lavoro :issiduo; e prnseSe l'ora felice dell'estrema decisione scoccherà, vorremo tutti accorrere al posto di battaglia., Oggi, noi dobbiamo far opera dl propaganda ovunque vi siano operal in cui ridestare solidarietà d'idee ed ammirazione per l'avanguardia ardita della classe lavoratrice italiana. E prepariamo noi stessi. Studiando, coltivandosi, raddoppiando gli sforzi, in seno ai sindacati, alle sezioni del par· tito... Chi ha fede nell'avvenire del socialismo, chi sa elevarsi all'abnegazione nella lotta Per un'idea d'amore e dl giustizia, avanti, dunque, per la pro• paganda, per l'organizzazione, per la nostra vittoria. Per questo, tutte le forze ~i preparazione rivoluzionaria devono essere messe in moto quando una grande frazione ne prende l'iniziativa. · A queste sole condizioni la rivoluzione italiana potrà avverarsi. R. G.

LAVVBNlbth. l.).l!;L LAVOI<Arorw Lecondizioni par l'ammissione nella 11r Internazionale Il secondo congresso della Internazio- atte~giamento chiaro e spiccato dei parnale Comunista delibera: Hti in quei paesi, la cui borghesia è in Le condizioni per far parte ùella in- possesso di colonie e opprime altre uaternazionale Comunista sono: zioni. Qualunque partito desideri appari. Tutta là propaganda e l'ag{tazione tenere alla Terza Internazionale è ohdeve avere un carattere realmente coma- bligato a smascherare g i espedienti dei nista e corrispondere al programma e «suoi. imperialisti nelle Colonie, ad alle deliberazioni della Terza Intemazio- appoggiare non solo con le parole ma nale. Tutti gli organi della stamna de.I anche coi fatti qualunque movimento irPartito debbono essere diretti da ·comu- rcdentista ne[e Colonie, a favorire la nisti fidati, i quali abbiano d:mostrata la cacciat.i dei suoi imperialisti connazioloro devozione a:Ja causa del proletaria- nali da quelle Colonie, a creare nei cuoto. Della dittatura. del proletariato m>n ri degli operai del suo paese relaz:oni si deve parlare soltanto come una ba veramente fraterne con la popo'az:one nale formula imparata a mente. ma Pssa lavoratrice delle Colonie e delle nazioni deve essere propagata in modo che la oppresse, a fare tra le truppe del suo sua necessità. appaia a ogni semp'.icc o- paese una agitazione sistematica contro peraio, soldato e contadino, come risul- ogni oppressione dei popoli co'.oniali. tante dai fatti della vita quot:diana, i 9. Qualunque partito desideri appartequali debbono essere sistematicamente nere all'Internazionale Comunista, deve osservati e giorno per giorno sfruttati sistematicamente e tenacemente spiegadal)a nostra stampa. re un'attività comunista entro i SindaLa stabpa periodlca e non periodica, cati, tra i Consigli degli operai, fra i come pure tutte le imprese editrici del Consigli delle aziende, 1,1e:teCooperative Partito debbono essere sottoposte al'a di consumo e in tutte le organizzazioni Direzione del Partito, senza riguardo se operaie. Entro queste organizzazioni è il Partito nel suo complesso sia, in quel necessario organizzare cellule comunidato istante, legale o i!lega'e. E' i,':lm- stiche che, con un lavoro persistente e missibile che le imprese editrici abusino tenace, guadagnino alla causa ·de'. Codella toro autonomia per fare una poli- munismo i Sindacati ecc. tica che non corrisponde totalmente a'la Queste cellule sono obbligate, nel lopolitica del partito. ro lavoro quotidiano, a smascherare dapgenerale soltanto in quelle questioni, in cui simili deliberazioni sono poss,bili. 17. Conforme a ciò tutti i Partiti che vogliono appartenere al'a Internazionale Comunista, debbono cambiare il loro nome. Qualunque Partito voglia appartenere alla Internazionale Comunista, ?ebbono cambiare il loro nome, Qualunque Partito voglia appartenere alla Internazionale Comunista, deve portare il nome: PARTITO COMUNISTA del paese cosi e così (Sezione della Terza I~ternazionale Comunista). La que6t;one del nome non è questione formale, ma questione politica di grande importanza. L'Internazionale Comunista à dichiarato la guerra a tutto il mondo borghese e a t-utti i part. social-democrati~i gialli. È necessario che a ogni semplice lavoratore sia chiara la differenza t~~ i Pai:ti~i comunisti e gli antichi partiti ufficia:.i «socialdemocratici. e « socialisti,., che hanno tradito la bandiera della classe operaia. 18. Tutti gli organi direttivi del'a stampa dei partiti di tutti i paesi sono obbligati e pubblicare tutti gli importanti documenti ufficiali del Com:tato Esecutivo della Internazionale Comunista. 19. Tutti i partiti che appartengono a'la Internazionale Comunista. o hanno fatto domanda di entrarvi, sono obbligati a convocare il piì1 presto possibile o al più tardi quattro mesi dopo il socondo Congresso dell'Internazionale L d • 1 Comunista, un congresso straordinario ettere ~1 a ~erman1•a per esaminare tutte queste condizioni. U U Le Direzioni dei partiti debbono aver (G. F.) I quattro delegati reduci dal Con,.. cura che le deliberazioni del secondo gresso della Terza Internazionale hanno reCongresso della Internazionale Comuni- 5(1 conto dell'opera loro davanti ad u11a sta siano note a tutte le organizzazioni assemblea di circa 200 oompa&'fli, fra de.. operaie. putati, rappresentanti di Foder-a.zion1. re20. Quei partiti, che vorrebbero ora dattorl di giornali. entrare nella Terza Internazionale, ma I convenuti non potevano prendere deciche finora non hanno cambiata r,adical- sione aJcuna., essendo la riunione convocamente la loro tattica, debbono, prima di ta all'un:.co scopo d'informare i compaogni che sono investiti di cariche del Partito, entrare nella Terze. Internazionale prov- perchè questi fossero orientati su quanto vedere perchè non meno dei due terzi tat f era s o atto a Mosca e<l iniziassero Poi della loro. direzione e di tutte le più im- la discussione sui giornali, nelle assemblee portanti istituzioni centrali si compon- locali, qd ~ nei Congressi regionali gano di compagni che, prima ancora formulassero voli da -sottoporre ai1 Conde! secondo Congresso del'a Internazio- gress_o del Partito che <leciderà in ultima nale Comunista si erano pubblicamente istanza e chiaramente pronunciati in favore del- Tre giorni durarono i dibattiti, e non l'entrata del partito nella Terza Inter- sempre furono calmi ed orditati. Noi latini, nazionale. Eccezioni sono amm·.ssibi'i ìn generale, abbiamo giudicato l · compaprevia conferma del Comitato Esecuti- gni tedeschi come dei ragionatori pacati e vo della Terza Internazionale. Il Comi- •pacifici, e credevamo che le loro riunioni tato Esecutivo dell'Internazionale Co- si SYo!icssero :n una calma atmosfera. munista ha il diritto di far'! eccezioni l',;o, c1 s:amo ingannati. A'h conlerenz:i deanche per i rappresentanti de"la tenden- gli indipendenti talvolta I clamori raggiunsero un diapason tale che i richiami della za centri stà nominati aJ punto 7- compagna Luisa Zietz non erano Intesi da. 21. Quei membri del partito, che re- nessuno, per cui essa era costretta di rispingono per principio le condizioni e ~rere all'assordant.e campanello, Jl quale, le tesi formulate dalla Internazionale U più deUe volte, non serviva che ad auComunista. debbono essere espulsi dal mentaire il baccano ... partito. I quattro delega.ti partirono da Berlino Lo stesso va!e specialmente per i de- divisi nei loro giudizi sulla valutazione del legati al Congresse straordinario. prc-blema russo e sui compiti della Tena (Per mancanza di spazio rimandiamo lntemazionale. Tornarono da, Mosca tuti commenti del nostro co1laboratore l'altro che uniti. Crispien e D ttma.nn con. « Genosse,. alle condizioni di ammis- trarl alll'ade!'J.one -a.Ha Terna lnternaziCì-. sione). n.ale; Daumig e Stpecker favorevoli cu:tut'.!!le e sclentifioa data al Partito; ma ricordò anche l'ultima brutta pa~;'na, e quaficò di trad·mento gli scritti di Kautsky contro i bolscevichi russi, attaccati da tu.tL: le parti e con tutti i mezz: dalla controrivoluzione mondia'e. L'azione rivoluzionar·a fu sostenuta dal giovane deputato Otto Brass, nè poteva tro.. varc m'g-liore d'fensore. Il Brass, che lU>l bacino dclb' Rhur dà tutte le sue energie, e sono mo'te, e visse le trai(che g1ornate de, marzo scorso, rivolto al:a destra dis~: •.Voi erodete ancora nella, evoluzione pacif ca. mentre noi s'ia.mo com,int:, di vivere in un periodo riv1:>l\Jzionarioe llC !raggiamo 1t conseguenze .. Dopo tre gk,rn di discussione, ieri sera i convenuti si sopararono per ricominciare aJ. trovc la battagl'a, che durerà fino a.I conisresso. E' da pr.evedersi fra le due pari uo duello vivacissimo, senza esc;usiona di coL Pi, come <l'rcbbe un maestro di scherma Lotta è v;ta Chi riporterà :a \iltoria numerica? Io flOll voglio fare la p'ton.:ssa. Certo è che la massiJ operaia inscritta al Partito si orienta sempre più verso s:nistra In tutti i casi la scissura è 'nevitabile, e porterà a'.la fusione fra, ;nd'pendenti di sinistra e comunist! che uniti formeramo la sezione germanica 'della T~rza Internazionale Comunista. e Qui incommc·a la nove1la istoria •· I poveri capitalisti Il sindacalismo francese Nella nostra stampa, nei comizi, nei pertutto il tradimento dei socia!-patriotSindacati, nelle cooperative di consumo, ti e le oscillazioni dei Centristi. Le ccldappertutto dove i fautori della Terza lule comunistiche debbono essere comInternazionale riescono a penetrare, è pletamente subordinate al Partito. necessario bo!lare a fuoco sistematica- ro. Ogni Partito appartenente al!a Jnmente e spietatamente, non soltanto la ternazionale Comunista è obbligato a borghesia ma anche i suoi complici, i ri- fare una lotta tenace contro la Internaformisti di tutte le sfumature. zionale dei Sindacati gialli di Amstcr• 2. Qualunque organizzazione voglia u- dam. Occorre fare energica propaganda 8 la Terza Internazionale nirsi alla Internazionale Comunista ne- tra gli operai organizzati nei Sindacati La prima giornata fu impiegata tutta ad udire ~ relazioni dei quattro de1egatl; gli aitri du.e giorni per la d.scussil)oe g~nerale che fu ampia, nutrita, appassionata eJ io cert: J)'llJl.tianche violenta. Fu scelta .a sah d1 riunioni dei sociaLpatrioti a1 Reich;;tag. Quella degli indipc.ndonti non avrebbe potu. LA FABBRICA D I SPECCHI « GLACES DE CHARLEROI » DI BRUXELLES, HA OTTENUTO NELL'ANNO 1919-1920 UN UTILE NETTO DI 15 MILIONI E MEZZO DI FRANCHI CONTRO 644 MILA FRANCHI NELL'ANNO PRECEDENTE. CON QUESTO UTILE NETTO, LA FABBRICA DARA' UN DIVIDENDO DEL 1000 % Al SUOI AZIONISTI. ve regolarmente e sistematicamente al- per dimostrare la necessità della rottura Tanta è st ata, per un certo tempo, lontanare da tutti i posti più o meno re- con I' Internazionale gialla di Am:;ter- gra nd e e forte l'ab,tudine di considerare, . ( in certi ambienti interessati, il movimensponsabili del movimento operato or~a- dam. Ogni partito deve con ogni mez;r.o, nizzazioni del Partito, redazioni, sintla- appogg;are la nascente unione interna- to si nd acale francese come un organismo cati, gntppi parlamentari, cooperative, zionale dei Sindacati Rossi, che si uni- intermed~ario di pacificazione delle classi amministrazioni comunali) tutti gli ele- scono alla Internazionale Comunista. sociali - oppoS t e per la natura medesimenti riformisti e centristi e sostitairli 11. I Partiti, che vogl:ono appartenere ma dei loro interessi, de:Ie foro aspiracon provati comunisti, senza preoccu- a!la Terza Internazionale, sono obbligati zioni, e delle loro tendenze -, tante <;pl!- parsi se. spec'.almente \in principio, al a sottoporre a una revisione l'effettivo ranze la borghesia francese, specie -iuposto di « esperti ~ opportunisti suben- personale dei gruppi parlamentari, ad rante e subito dopo la guerra, ha covato trano semplici operai. a!lontanarne tutti gli elementi malsicuri, sul sio d acalismo francese, che ora la '>or_ 3. In quasi tutti i paeSi d'Euroµa e a subordinare, non solo con parole ma ghes.ia, in primo luogo, e tutti coloro che d'America la lotta di classe entra nella coi fatti, tutti quei gruppi a'Je Direzioni sotto il velo ipocrito di falso liberalismo fase della guerra civile. In siffatte c:r- dei partiti, esigendo da ogni membro s'erano fatti gli adulatori del mondo op<?_ costanze i Comunisti non p'Ossono avere deputato comunista che egli assoggetti raio, gridano, urlano, intenziona'.mentc, nec;suna fiducia nella legalità borghese. tutta quanta la sua attività agli interes- alla regressione, alla degenerazione del d movimento sindacale. Essi sono obb!igati a creare appertutto si di una propaganda e di una agitazioun apparato organìzzatorio parall,elo e ne realmente ri\'oluzionaria. Fino a quando l'industriale sfruttatore illegale che, al momento decisivo, aiuterà 12. I Partiti appartenenti alla Inter- fia cr.eduto di trovare nc'.le camere del il Partito ad adempiere il suo\ dovere nazionale Comunista debbono essere lavoro e nei s-mdacati solo gli elementi verso la rivo'uzione. In tutti i paesi in costruiti sulla base del principio del cen- C'pportuni di disciplina, che talvolta pocui, in seguito allo stato d'assedio e alle tralismo democratico. Nell'attuale epoca tevano piegarsi ad una insidiosa conc~- leggi eccezionali, i Comunisti non !lanno di acuita guerra civ]e il Partito Comu- ;:"one di collaborazione di c!asse, apl)Orla possibilità di fare lega'mente il loro nista sarà in grado di fare il suo dovere t,mdo nell'officina e nel cantiere una :ttlavoro, è assolutamente necessario com- soltanto se è organizzato ne! modo più tività d'ord;ne e di predisposizione a que_ binare l'attività legale con quella i'le~ale. possibilmente centrat:sta, se domina in sta concezione di collal;)orazione, l'i111lu4- Il dovere di diffondere le idee co- esso una ferrea disciplina, e se la sua striale -e I' intraprenditore cantavano non muniste comprende l'implicito speciale direzione. sostenuta dalla fid~1cia dei ~ 0 -~he volte le bel' e qualità dei sindacadovere di fare una energica e sistematica membri ha la potenza, l'autorità e le listi: nel medesimo tempo però che un propaganda ne'l'esercito. Dove questa a- plù am~ie competenze. , lavoro preventivo d~ difesa si organizzagitazione ~ resa impossibile da leggi ec- 13 . T Partiti com1.l'llisti di quei paesi, _va rfe~ ~eno medesimo della borghesia cezionali, bisogna farla illegalmente. La in cui i Comunisti fanno il loro lavoro mduS t na.e. rinuncia a un tale lavoro equivarrebbe a legalmente, debbono. di quando in Ed ora che un risveglio sembra voler traq:mento del dovere rivo'.uzionario e quando, procedere a un ripulisti (nuo_va mettere sotto gli occhi degli elementi sarebbe incompatibile coli' appartenenza registrazione) dell"cffett;vo dell'orgamz- sindacalisti nuovi or;zzonti e necessarie alla Terza Internazionale. zazione de.I partito. per epttrare siste- e vitali condizioni di vita, il grido e lo 5. E' necessaria una agitazione 5iste- maticamente il partito, dagli e'cmenti spavento de: sedicente deviamento è una. matica e rego'.are nella campagna. La p:ccolo-borghcs· che si sono insinuati in nime. In tutti i giornali del capitalismo classe operaia non può vincere se i!00 esso. le recriminazioni e le bugiarde proteste ha dietro à sè i proletari rurali o almeno r4 . 'Qualunque partito desideri ~ppar~ sono gettate sotto gli occhi di tutti coloro una parte dei contadini piì1 poveri, e se tenere alla Internazionale Comunista e che cercano una oeinione nell'opinione non si è assicurata, con la sua politica, obbliv,ato a dare tutto quanto il• suo deg·i altri. 1a neutralità di una parte del:a restante aiuto a ogni repubblica sov:ettista ne'la Noi rivoluzionari comunisti, vediamo popolazione rurale. Il lavoro comunista sua lotti>. contro le forze contro rivolu- nascere un nuovo periodo di vita in quenella campagna ha ora una importanza ;ionarie. 1 partiti comunisti debbono sto risveglio, che dà alle corporazioni oprem:nente. Esso deve essere fatto pre- fare una chiara propaganda per impedire peraie una direttiva più nettamente rivo- . cipuamente coll'aiuto degli operai rivolu- il trasporto <li munizioni da guerra ai luzionaria e· dignitosa, riavvic:nandole zionari e comunistì della città e della nemici della repubblica soviettista; ol- di tanto alle origini medesime che detcampagna. che hanno connessioni con la tre a ciò dovrebbe, con ogni mezzo, le- tero loro ragione di essere. Que~t'oricampagna. La rinuncia a questo lavoro ga!mente o illegalmente, fare propagan- gioe fu e deve essere rivo uz:onaria e di 0 l'affidarlo a mani malsicure e mezzo da ecc. fra le tnippe mandate a strango- precisa e chiara lotta di classe, in una riformiste equivale a una rinuncia ;()la lare le repubbliche operaie. parola: socialista. La liberazione del larivo:uzione proletaria. 15. I Partiti, che finora hanno tenuto voratore sarà l'opera del lavoratore stes6. Qualunque partito desideri far parte fermo a1 loro antichi programmi socia- so, e proletari di tutto il mondo unitevi della Terza Internazionale è obbigato a listi, sono ora obbligati a mutare, nel avevano nel loro spirito un senso alta~ smascherare non soltanto l'aperto social- più breve tempo po~bile, questi pro- mente combattivo e intransigente. E' impatriottismo, ma anche la insincer:tà e grammi e ad elaborare - in modo ri- possibile a ogni sp:rito sano di poter l'ipocrisia del social-pacifismo: deve si- spondente alle condizioni speciali d~I concepire un lavoratore, avente preso stcmaticamente mostrare agli operai che. paese - un nuovo programma comuni- coscienza del suo compito, del suo ,·asenza il rovesciamento rivoh1zionario del sta nel senso dei deliberati della Interna- lore e della sua situazione 5ociale e policapitalismo, nessun tribunale arbitrario zionale Comunista. tica, che non sia intransigentemente coninternazionale, nessun accordo intorno Per regola il programma di ogni par- tro tutto quello che possa contrrbuire a alla limitazione degli armamenti di guer- titb appartenente alla Internazionale rinsaldare il privilegio di chi possiede. ra nessun «democratico .. rinnovamento Comunista deve essere confermato da! Per meglio arrivare all'abolizione di qued:na Società delle Nazioni, sarà in grarlo Congresso ordinario della Internaziona- sto privilegio nessuna intesa è e deve di impedire nuove guerre imperialistiche. le Comunista o dal Comitato Esecutivo. essere possibile fra i due eterni nemici· 7. I Partiti, che desiderano appartene- Qualora il programma di questo o quel sfruttato e sfruttatore. re alla Internazionale Comunista, soao Partito non venga confermato dal Co- Da molto tempo ci siamo lasciati anobb"igati a riconoscere la completa rot- mitato Esecutivo della Internaziona'.c dare a considerare ed ammettere una tura col Riformismo, e con la politiea Comunista. il Partito in discorso ha il profonda e pur nociva indipendenza dei Centristi, e a propagare questa rot- diritto di appellarsi al Congresso della dello organismo sindacale e dallo ortura nei più ampli circoli dei compagni. Internazionale Comunista. ganismo po'itico ch'è il Partito sociaSenza di ciò non è possibile una coeren- 16. 'l'utti i deliberati dei congressi lista. Molti errori d'interpretazione si te politica comunista. dell'Internazionale Comunista come pu- sono commessi <' molte mano messe si J.,.' 1nternazionale comunista chiede re i deliberati del suo Comitato Esecu- '-011 sopportate. li sindacato dev'essere incondizionatamente e ultimativamenl<.' tivo, sono impeg-nativi per tutti i partiti quella forma di concentrazione operaia l'effettuazione cli questa rottura ne! più appartenenti al'a Internazionale Comu- dove gli elementi si fondono in una sola breve tempo. possibile. La lnternaziom: nista. . potenzialità che riesca a liberare e a prole Comunista non può tollerart' che: L'Internazionale Comunista. che agi- teggere ogni singolo membro da quella notori opportunisti quali Turati, K:i11t sce fra condi?. oni della più aspra guer-, schiavitù e impotenza socfale che per ,ky. Hilferding, Hilliquit. Longuet, '.fac_ ra civile. deve essere costruita in ma- l'appunto lo spinsero alla concentrazione donald. Modigliani. ecc .. abbiano il di- niera di gran lunga più centralizzata di e alla solidarietà. Per conseguenza queritto di passare per membri della S0- quel che fosse la Seconda Internaziona- sta potenzialità non può essere che rivoconda Internazionale. Ciò avrebbe 501, le. Come è naturale però la Internazio- luzionaria. tanto per conseguenza che la 'l'erza In- nate Comuni~ta e i' suo Comitato Esecu- Nel passato quando il movimento di ternazionale si a,;som;glicrehbe a pen- tivo. debbono. nella loro aompiessiva at- concentrazione operaia, il sindacalismo nello a·ta defunta Seconda Inlernuin- ti, ità tener conto delle diverse condi- divenne sempre più largo e profondo, nale. ;ioni. fra cui i;ono costretti a lavorare diede luogo, fatalmente, a delle combi8. Nella questione delle colonie •· ed a combattere i singoli partiti. e dcb- nazioni tutte dirette a diminuire l'efiidelle nazioni oppresse è necessario .o bono prendere deliberazioni di validità cacità del movimento stes.:;o - ch'era BibliotecaGino Bianco d'essenza rivo'.uzionaria. Queste combi- to contenere tutti gli intervem .. tL Sulla scelnazioni riuscirono a dare tanta inutile e ta della sa1a. qualcuno osservava scherzopericolosa complessità al movimento sin- samente che Io sp;rito maligno d1 Scilu de. dacalista francese che l'operaio stesso rr.ann vi• dominava,_ Si è subito diviso il perdette ogni possibilità di creare del'.e campo. A destra presero posto la maggio.. spontaneità coincidenti e convergenti. Si rllJlza dei deJ)Utati. i rèdatto•i de~ ziormil vorrebbe, per diminuire la potenza rivo- a tendenza riform1sta (e Freihclt >, « LeiPluz:onari:t dei sindacati, sottomettere a ZiR"er\ olkszeilung- • ad altr: m~nori), una dei regolatnenti inopportuni e com lica- P~rte ~i funzio~r; del Partito. A s:mstra i ti, d'un maneggiamento difficile e pd' un• 1r.ovam devutati che rappresentanv !a parte radicale del Part'to, i g;ovani organizzameccanismo lento, ogni loro azione co'.- tori ed i redattori dei giornali di sinistra, lettiva. Così gli scioperi perdono quasi dal e Vo~ksblatt,. di Halle a'.la estremissisempre di quella necessaria acuità, che ma e molto ben redatta e Hamburger \ olkdanno una çombattività rivoluzionaria ai szeitung >. Ma vi è anche un vecchio fra I sindacati. s:.nistri: Adoli<>Hofimann, che combatlè le Con la guerra e con la rivoluzione rus_ buone battaglie .del Part:to e partecipò con sa il sindacalismo francese riviene a poco LcdcllOur al.o stor:ieo co:tve"no di Z1mmera poco al suo proprio carattere, confon- wald nella «libera,. Elvezia GLI OPERAI DOVREBBERO ANCOR OGGI ACCONTENTARSI Dl AUMENTI DI SALARI! OGGI BISOGNA LOTTARE PER IL PASSAGGIO DELLE FABBRICHE Al PRODUTTOR.I! PER IL COMUNISMO. cl.endosi quasi nel movimento di insieme n Comitato del Partito, con lode,·ole so'- Cred' · w l imi, caro e ls, noi Russi, non sia. di liberazione proletaria. Solo questo ri- lecitud;ne, aveva fatto stampare e d stribuire torno è un po' lento, ma le ragioni non a tutti i partecipanti le tesi vofate a Mosca. mo ancora scesi allo stadio dc/ cannibaJJ_ sono sconosciute. La discussione si svolse sopratutto sulle smo, ed è mia convinzione che noi no11 vi Per tutte queste considerazioni la crea- condiz on: decise per r.unmbsione de' e scenderemo mai, a dispetto degli sforzi fat. zione di una terza internazionale fu ne- nuove sazion: ,ail}a 111 Jnternaz, comunista. ti dalle Potenze occidentali, allamente cl. cessaria anche per una migliore attitu- Queste condizioni sono divise in 21 para- vilizzate, per creare qui delle tondizionJ cht d . d I · graf. l più dibattttti furo,10 i punti riguarme e movimento sindacale' 1nternaz1·0- forzerebbero ,· Russi· a c d li 1 (lanti la nuova denominazione del.se sez:oni. a ere ne· o statB na e. Così noi vediamo qua e la' 1·n Fran- selvag"1· // d 1•;mpeg110per le sezi.om di sottosiare ai de- ,, 0 e ne a egeneraz:one. eia disegnarsi, a grandi tratti, una ribel- 1 ber.ali tle1 Comitato esecutivo, a formazio- Noi viviamo in tempi in cui l'immagina_ lione interna ne'le stesse differenti sezio- ne d'i co1Tll·tat· 1 d'organizzaz'ot'A •.l·••ga'e ra. • . . d - - ~ ~ · uone La Più Pervertita e P,ù criminale non ni sm acali in riguardo alle nuove e pur iianco di quella legale, e da u'Hmo ìa con- necess . d' , . h ·1 saprebbe foggiare una menzowa e una ca. ane con 1z1001 e e I proletariato diz.one posta che ogn nuon sez:one, 2.de- - llnificato deve porre a profitto della cau- rendo al.a Terza Internaziona:e, elegga ::i lunnia che potesse manifestarsi Più terribi. sa. La resistenza d'inerzia è grande, ma [ar parte del suo Comitato cen:ra'e alme- le e più degradante dell'attuale verit<l. Una grande è anche il lavoro di rinnovamen- no due terzi dei membri scoli. fra compa- di Queste verità rivoltanti ~ la caccia orga. to, che si compie. Solo una compattezza gni che erai;o già iavore\'o'.• al1'adcs one ruzzata contro /t1 Russia, paese cfle consacra qualitativa può assicurare un'opera e un prima .Jcl con;:resso tenutosi testç a Mo- tuit a la sua potenza creat,ii:e a wia espe_ lavoro positivo. Non biSO!!'na vedere nel sca. . " nenza sociale della Più a/la importa11za t nuovo programma che caratterizza la Le due conoezioni, La riformista e la riterza internazionale delle condizioni vo•uz onar'a, si manife~tarono subito e chia- di un grall d e significai:> pe:- I umanit:1 in coercitive e autoritarie dettate da non so ramente 'n qutsta conferenro. Tra·asciamo di genera'e. quaie capricciosa volontà, ma un insieme parlare di quc1 pochi ai qua i spaventa il no- lii. GORKI. di ponderate' e profonde ricerche di ne- me «comunismo». e vc1famo ··nvecea quel- . à li che in nome del soctJ·fismo seiemifico cess1t organizzative che possano dare PRO "AV V E N . cond?,n11anonel fatto la dittatura del pro- IRE vigore e attività a tutti quegli organi di letar ato. r. dott Rodolfo H fcrd.n·~ d'rnt- " struttura operaia pure che questi menino torc de1!a • Frobeit • fu J'etoquante espo- Somma precedente fr. a bene il compito di rinnovamento so- nente di quesllll tesi. Per !"economista Hil- ZURIGO - Ca bo'. Giuseppe, ac.. ciale eh' essi hanno voluto e dovevano fer~n.1; non vi sono che due paesi nei quali Qu:s.andn 'At,mmacco Soctavo!ere. possa affermarsi la1 rivo·uzione socia ista: liStn RAINONI GIACO 110. l'lnghi.'.erra e 1a Germ1u a. In quest' soli BIWTT1$ELLEN - R~ccolti neipaesi lo sviluppo industriale ha creato le la S-ez:011..~:!ocia1ista pro ,:ittim.: condizioni ncc..;ss,.r'e per r·.nstauraz one <Il polif-chc Ladittatucrapliitsactia Ecco una statistica che di111ostraa luce bianca resistenza della dittatu- ~, borghese. E' da osservarsi, -che i social-dem0<ratici e i gomperiani d'A1erica, che sbraitan0 così forte con1~0 la dittatura p:-oletaria. non sono ;usciti a g.rafiiare la dittatura horirh.esc, colla quale si accomodano nn re;nine d1 democra1.·a so:::i~ista. \ltro\'e, e specia",mcnte n Russ''ll è , ano parlare di esperimento socialista. IJ proetari~to d~ve essere og~i più che mai un:to mentre Il tatt'ca ;mposta da Mosca !end:; di fatto a d'viderlo è ciò è un vero tradimento. La d;tbatura del proletariato è accett.ala a paro!e eta, Dlttmann e Loclebour; ma tanto !"uno che ''altro si affrettano ~ dich arare che in Russia non vi è per ora che la dittatura ,di pochi capi sopra i; pro etar'ato. I ~ocia.listi R"ermanici vogJ·ono l'autononf a; Mosca vuo!e imporre il suo "<lattato ». Sa- <;pessovolentieri! rcbbe il suk:.d'o del Partito. Non hanno datVi sono attualmente neglt Stati U to il suicidio de'. Socia1ismo. Infa!ti, possia11iti, secondo le statistiche degli uffi- mo concedere anche :10, che il Panito s ci competenti, 20.000 fortune di oltre suicida. se i suic;dio libcr:i la st11'lldaal Soc:aJismo. ZURIGO -- !:,;.mitiore, Jl\!l meoe.. ,.mo scopo AAl<AU - :¼1.ione ~oc1alista, a mezw Bocchl 1 IIAL \\ IL - Baromo ' l<ORSCH \CH &an<bi'.o criStil\,n0 \\ INTERTHUR E. Pontoni, approvando la proposta Taroni (pr.- ma quot::!, LUGANO - P. Barama ZURIGO Po!u11 Arfse!mo l:MDE 1 - 1n occas'one deh visita d1 Ca.roL:an Vincenzo di 8:i- ,:;t'.oa. i oomp:i~n: offrono ::-1 FIDEN - Cosi.i Giuseppe. pro vittime polit'che rrn milione di dollari (ai corsi attuali Diium;,:- e Stocker Poseiro a convenuti il cambi italiani circa lire 22.000.000). dilemma: Si vuo'e una Internazionale di no- k1. - Costa C,.• sal11t:u1do I com- !Jue di questi grandi ricchi dispongo- me o di azione? Se s vuo'.e agire. non vi pagnì ro•l.1 è che una so a via da seguire. que!h se- /i.O di UM rendita annua suve,iore a gnata a Mosca. La• comoda autonomia invoJ milioni di doll'lri, 28 altri vosseggo- cata dai destri .servirebbe loro per sabotta.- no 2 milioni di doli.ari di rendita, 13 re ancora ima volta· i cte·1iberat dc· conITT'CSs'L. ipsia in:,egni. Le oond·z·,oni d'am- !(;f!giun!(OIIO annualmente un reddito m·ssione, che )ai destra giudica durissime e da 1 e mezzo a 2 milioni di dollari. le crede detta.te 'at odio ad alcuni suoi uomiAlfri 162 dispongono di un reddito ni (Kautsky, Hilrerding), sono generali per . tutte le sezioni Valgono tanto per i t.edesupenore ad Ull milione di dollari. al- schl, che per J francesi, gl' lng-'esi. gli !tal' anno e 90 da 750.000 a Ltn mili.on.e. r12.11ei,cc. In tutti i Pilrtiti di questi paesi, Più di 16.000 Yankees sono conside- per non citare che,i main:-:ori, ,i sono perrati come possessori da 50.000 a 750 sonaJ!i.tà, tt<nn:J1 venerati il cui passato ru tutto speso in favore del partito e del So- ::-CHAPFHAUSEN - Urandohn. per -:;ezione !:,oc',a,list:1 Id. - Ca!>la._(('na, F1orava.11li WATT\\ IL - Seziine S'cia:!ist:i GRENCHEN Altoè ir. 1.50 Meneithlnr l Fortini J LUCERNA - A,;cari, per Sezione ~;:.'a'.:sta HORGE P. V. P. wmcu P. V. P. Ricavo Ricavo festa della, festa 3379,7~ 1,5() ' IJ.- 2,- • 15,- 0,2\J 1,- , 10,- • 20.- 7,- 1,- I. , 50.- 3,- • SO,- • ◄O,- • 191,60 • 293,80 mila dollari di rendita! cial:smo; ma oggi l,a loro az:one non cor- Fr. 4085.34 La statistica è tolta dal «Sole" risponde più. secondo noi, al'e e~ig-cnu del industriali e finat1- periodo rivoluzionar:o nel quale ci trov:a.mo. quotidiano degli zie.ri italiani. Leggete I''' Almanacco 'Socialista 11 E per <iururto qo'.-0re ci può rec:ire questo distacco, pura è neces<:ar'o che avvenga Actoifo Hoffmarm espresse ~uccinlamente questo pensiero. R:cor<lò le l('randi benemerenze d; Kautsl-.y per la sua prodi~OS.'1 opera .A. molti operai ... L'UOMO NON DEE RIDERE QUANDO IL MONDO TUTTO PIANGE. 'M. BUONARROTI.

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