18 .CENNI SUL SOCIALISMO IN ITALIA. della libertà. L'obbligare un individuo qualunque ad associarsi con un altro, per il solo fine di procreare degli esseri, non può più a lungo venir tollerato dalla g·iustizia, la quale in quest'atto ravvìsa una perniciosissima violenza., che si estende a tutta · la vita e a tutte le personalità degli uomini riuniti. Il matrimonio, essendo stabilito sull'unione delle individualità, sullo scambio di tutte le affezioni persona.li , e~ige necessariamente un' egua~ glianza nella posizione reciproca. degli sposi; ma fino a tanto che alla donna non sarà consentito di seguire gli slanci dell'umana attività, mercè l'applicazione di tutto sè stessa alle arti, all'industria, ai commerci,- non potrà aspirare giammai ad essere giudicata eguale al proprio marito. » Se poi l'Italia contemporanea non ha socialisti capi scuola, essa ha invece energici e coraggiosi pubblicisti. _ Tutti conoscono certamente quell'eroico martire dell'indipendenza, che si chiama Luigi Castellazzo. È socialista: esso pure vuole la giustizta e l'egur..~ glianza; e qui ci sia concesso citare alcune elcquenti linee ch'eg·li ha consacrato all'opera santa: « Trovare le formole che sostituiscano ai cardini attuali irruginiti ed immobili della Società le rotaie dell'infinito progres~o umanitario ; ai dogmi ed agli · assurdi della religiOJ?-<? li assiomi ed i teoremi, verità p1·o'Oate, della scienza; alla proprietà un altro compenso, un altro stimolo alla umana operosità più egualitario, più nobile, disinteressato e fecondo; alla patria ristretta e ringhios1. la santa fratellnnza dei popoli liberi; alla famiglia. Biblioteca Gino Bianco
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