Almanacco popolare socialista - 1897

.l\Iaui-iz:io Schiff, medico, scienziato e socialista, nacque il 28 febbralo 1 23 a Frnncoforte sul Meno. Fatto grandicello, i suoi genitori volevano farne un commerciante, ma gli studi sulla medicina ebbero la prevalenza. Stuellò dapprima all'Università di Heidelberg, dove era dù·ettore il celebre anatomico Tiedemann, indi si trasferì a Berlino, dove il fisiologo Miiller lo prese in grande considerazione e fra. i numerosi suoi allievi fu uno dei più prediletti. A Gottinga, nel 1844, lo Schlff coronava i suoi studi conseguendo la laurea. Allora si trasferì a Parigi. Ivi l'insegnamento del professore Magendre lo convinse acl abbracciare definitivamente lo studio della fisiologia. Ritornato poscia a Francoforte, continuò ad esercitare la medicina per abbandonarla poco dopo, esulando nel 1848 in !svizzera È nella libera nazione elvetica che incominciano le sue ricerche sperimentali fisiologiche, e nel 1856 viene nominato professore di anatomia comparata all'Università di Berna. Nel 1862 concorre e guadagna brillantemente una cattedra in Italia e più precisamente a Pavia; ma finisce p~r accettare la stessa cattedra all'Istituto di studi superiori in Firenze, dimostrando con quanti lo avvicinavano la sua soddisfazione per quest'ultima decisione, perchè cosl all'Ateneo di Pavia sarebbe stato chiamato in sua vece il prof. {Ehi, suo amico, come infatti avvenne. A Firenze studia subito la lingua italiana, idioma per lui sconosciuto, e in un mese si mette in grado di fare la sua prima lezione. Il più brillante periodo della c11,rrieradi Schlff è senza dubbio quello dell'insegnamento a Firenze; ed è appunto per questo ohe gli zoofili fiorentini, ma cli nazionalità inglese, invidiosi della sua fama e dell'alta sua sapienza, gli muovono una guen-a talmente accanita da fargli venire la n11,useaccl a deciderlo ad accettare, nel 1876, entusiasticamente, l'offerta fattagli dal grande statista radicalo ginevrino Carteret, della cattedra, cioè, della novella Università di Ginevra, dove gli si mettono a sua disposizione ampi laboratori, macchine e soggetti d'esperienza e un meritato, equo compenso. Da quest'epoca fino al luglio 1896, anno in cui Maurizio Schiff muore, egli, ogni giorno, con rara attività e costanza, insegua e trae.fonde nei suoi allien tutto il suo sapere. E Ginena, riconoscente, non aveva dimenticato di dargli la cittadinanza. Scrisse memorie ed opere scientifiche apprezzatissime, contribuendo assai a rendere proficuo lo studio della fisiologia. Le più importanti scoperte della degenerazione e rigenerazione delle fibre nervose dopo la loro sezione, che apersero la via a tutte le cognizioni attuali sull'anatomia e sulla fisiologia dei centri nervosi, si debbono a lui. Gli studi da lui fattli sulla digestione stomacale e sulla milza sono ancora la sua gloria più grande. Le sue ricerche sul corpo tisoide banno servito e servono cli punto cli partenza agli ulteriori studi sulle secrezioni interne, e conseguenza delle sue scoperto è l'organoterapia. Lo Schifi' è giustamente ritenuto come uno dei più grandi scienziati vissuti. Non c'era più Accademia cli qualsiasi nazione che non lo avesse insignito elci più alti onori. Egli negli ultimi due anni di sua vita aveva riordinati i suoi articoli sparsi nelle numerose Riviste e li ripubblicava in tre volumi, che rimangono a testimoniare l'immort.ale sua opera, prezioso retaggio per la fisiologia. Le ultime sue parole furono: < Ho terminata l'opera mia!•· Benchè l'umanità potesse pretonclere ancora da lui qualche cosa di utile se la morte non avesse troncata inesorabilmente la preziosa vita, egli disse il vero; egli nulla tralasciò pel bene degli nomini; non risparmiò nè studi, nè fatiche; ma tutto a loro si cons:wrò. Pochi altri potrebbero ripetere ciò ohe egli disse. Ed ora. che abbiamo parlato di Maurizio Schiff come medico, scienziato, scrittore ed insegnante, dù·emo alcun chè di Schlff socialista. Egli, benchè continuamente assorto nelle sue esperienze, trovava ancora il tempo di occuparsi dello studio della questione sociale. Non era un socia.lista militante, ma dell'idea socialista era un segua-ce fervente, e, come tutti gli uomini grandi e veramente d'eletto lngegno, questi suoi prinicipii non nascondeva a nessuno.

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