Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 5!)8 - 31. • LSOAS'l'.11O, li buon ournto dice alla fa11tesc·1: J, ,ti, su, presto datemi I' ombrcllu, li tempo e 1·e non è punto bello E i1i·er 111ina,·cia; ma ta ti' uo;io eh' e,o.,: l'n:va1 a.' o un buun pra.1zo; a 111ezzoglor11O Conto d' e-sero a casa di ritorno. F,·u.' /,ul. 32. • IX!'AS'l'RO, Giusopp:m1. lati al suolo cùglie fiori e rnghe erbct te poi fa un ma7.zo, inshJm li 111otll': e poi s· alza e VÌll di YOIO. Le sue ciocche di ca.polli tutte nttorto, co1·e d'oro sembr:111 proprio e tanti anelli tante sca,;lic hanno fra loro. Quante volte in tnon dimcs Q, i,) le bo detto eh· è più bcll,1 delr i,,t~1·J eh' è una stella eh' è il fulgor dell'emtsrero. Ma lei ride, e in generale -,.ia le J\Hl.nda da quel tale l'he portò quel beli' i11tè,-o 11elt' abisso Ol'l'ido e nero. 33, • $('ARTO, Questa è bella davvero: prendete u11 gran birbante nuto 11 .. 1 mondo i utero per m1 de!itto atroce fra tutti il pit1 feroce. LcYatene un pezzetto g.1a1·datc il beli' ctfotto: 11 poeta gentile rii selvaggi.i crE'atnr,, ,t:tll' armonico stile ,talla dizione 1rn 1a noto nel moll(lo intero (,o 'così ere lo e spE'ro). L, fi:1'ia cli F(ll'(••me. 3L • SCHIUDA INCATENATA, 8on rec:pienti il p•·imo ed il totule, tJ 11el pit1 capace, e questo meno ..., t.1lc. t:l,rno .il fim,l, glorh1 parte.1opea, obt> con l\Iari;L Stuarda. O11orsi fea. B ,·i11c,1tt1t. 3:>-3G. - Zepp :l litterale e cambio di consonante. Che sia di stirpe illnstre m· è noto in verità, ma se non ha denari ohe fai la nobiltà ·1 Del mare trn i peri;;li il vedo solo errnrc; ma se lo co;;lic il turuine, potrà ben uaufrag:1re. Dite111I pe:.simist.t, ma servitor più on,1st-o, fidato e ancor discreto, non troverò di questo. Biblioteca Gino Bianco E/Je, Lucano enimmista. 37. - ANAOI\A:11.IJA. (~) Àl L11i:w1tu11e. O Lucumon, 11011 m' 11c~u;ar di p);1gio Hl sul pl'imfri•<J del tuo bol sonetto, ispiro que,to povero giochetto 1111cb'io al certame storico mah·agio. Lucano certo non a\'E'a presugio dtil secondo l'eccidio maledetto c·,rnlaudo, di venire adagio ad1qio a propone anagmmmi 1u1 giorno eletto. Ma pr,ovare lo po~so senza tema: chè ammirammo dei Yl'rSi il sacro foco, llltL pr,>VOCÒ l' cruil'O suo poE'ma. Da te un sonetto di mirabil nrte, d:1 mt', che volgo ~o:npre tutto Il gioco, il modo d'imbrn tare q11.1tlro carte! J>u, i11dan<,. Perchè t'amo, o Italia. 38. • SCIAR.\DA INCA'l'E:--'.\T.<. Perobè sPi grnnde, o terra, o ma Ire antica, perehè sei la più gr,Lnde ! Pel sognante t.uo cielo, t'nmo per la speme ,tpr:c..1 del tuo Lb:iro sole di levante. 'l" amo pel capo tuo <·he aperta e amica d · acciaio }111, l'alma, perchè in te, operaute, s' impE'rnia il fil che tt1tta p:w che dica l'unione salda in abit., fiammante. Per li tuoi monti, invitte possti immani, o patri Il. t• amo, poichè :inch' io, guel'rieri ;,oppi i cimenti un dì sui tnoi altipia•1i. Hicordi a1·di1i! Immensi ne lo sfondo gli spalti alpini, e il Ce11gio, e il Gr.1ppa alteri sal'r.,ti al cont.attacco furibondo. 'l'' amo percbè nel mo:1do la glori:i tna superba, immortalata ognor più eccelsa vien c ,muni<'ata. JJ·.e riel Bci'z11. 39. • St:IAR.\D.\ lNt'ATEN.ITA. Com!' l'uno albergar l' u/1,-u disdegn:i c0sì nel tutto un uomo solo regna, \'i rE'gna vernmente 1111 uomo solo in mezzo a vile e dotora .te si.nolo. R boamo. Minuzie ~0. • ANAGRAMMA. (!l) Ei dal dolore oppl'eSSO e posto in movimento s'allunga od è compresso; può farti ben soffrir : Eppure è picciol molt•>, piu picciol se mi credi; un granellino colto ohe quasi tu nvn vedi. 1-'terc,s. 41. • SCIARADA. Ogni u••m corretto, onesto, saggio e pio sia sempre i11tei·1wimo dell'altro mio. Scwriso .A.ngtlico.

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