Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

-8Computo ecclesiastico. Si chiama "co1nputo ecclesiastico ,, quel complesso di regòle che servono a fissare il calendario ecclesiastico e specialmente la data della festa di Pasqua, da cui dipendono tutte le altre feste mobili. Secondo i decreti della Chiesa la Pasqua di Risurrezione deve essere celebrata nella domenica consecutiva al primo plenilunio di primavera, cioè al primo plenilunio posteriore al giorno 20 marzo. Se il plenilunio e la do1nenica cadessero insieme nel 21 marzo, il giorno di Pasqua sarebbe la domeni~a seguente. Invece se il plenilunio avvenisse il 20 marzo, il prossimo plenilunio verrà al 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica, bisognerebbe aspettare la prossi1nadomenica, che cadrebbe nel 25 aprile. Così· si vede che la data di Pasqua. è co1npresa tra il 22 1narzo e il 25 aprile, entrambi inclusi. Nel con1puto ecclesiastico si considera per semplicità una Luna fittizia, detta Luna ecclesiastica, le cui fasi si suppongono succedersi a periodi determinati e costanti, prescindendo così dalle ineguaglianze a cui è soggetto il moto reale della Luna intorno alla Terra e quello della Terra intorno al Sole. In conseguenza di ciò le date delle fasi lunari e le età della Luna segnate nel calendario ecclesi~stico possono differire leggermente da quelle calcolate nelle effemeridi astronomiche. A tal proposito bisogna notare specialmente · che mentre il novilunio astronomico avviene quando la Luna è in congiunzione col Sole (cioè quando i due astri hanno la stessa longitudine), momento nel quale la Luna è invisibile, invece il novilunio ecclesiastico corrisponde all'epoca in cui la Luna emergendo dai raggi solari diventa visibile per la prima volta sul cadere del giorno sotto forma di una tenue falce. In base ad antiche osservazioni si ritiene che ciò non succeda mai prima che siano passate 40 ore dall'istante della congiunzione. Secondo l'uso ecclesiastico, i giorni dei novilunì in un dato anno sono quelli che nel calendario perpetuo sono segnati dall' epatta di qnell' anno. Il novilunio è il primo giorno della lu• nazione e le altre fasi, cioè primo quarto, luna piena e ultimo quarto, cor• rispondono rispettivamente al settimo, al decimoquarto e al ventiduesirno giorno della lunazione. Elementi del computo ecclesiastico. Le regole del compnto ecclesiastico fanno uso di alcuni ele1nenti caratteristici dell'anno, che sono: il numero d'oro, l'epatta, il ciclo solare e la lettera 'donienicale. Due altri elementi che si soglion dare negli almanacchi sono: il numero dell'indizione romana e la lettera del Martirologio. · Numero d'oro. - Già nel V secolo avanti Cristo l'astronomo ateniese Metone scoprì che la durata di 235 lunazioni equival~ quasi esattamente a 19 anni solari. E chiaro quindi che se per 19 anni consecutivi sono stati notati i giorni in cui ebbero luogo le diverse fasi lunari, ciò pern1etterà di predire i medesi1ni aspetti negli anni successivi; e se la serie dei ten1pi vien divisa in periodi di 19 anni (cicli lunari), numerandosi gli anni di ciascun ciclo con i numeri progressivi da 1 a 19, le n1edesime fasi lunari cadranno nei medèsimi giorni di tutti quegli anni che occupano lo stesso posto nei cicli a cui rispettivamente appartengono. Il nuniero d'oro è appunto il \ BibliotecaGino.Bianco . numero dell'anno nel ciclo lunare. Come origine di un ciclo è stato preso il primo anno avanti Cristo. Quindi si vede, per es., cho il numero d'oro del 1918 si otterrà prendendo il resto della divisione per 19 del numero_ 1918 t-1; questo resto è 19. Epatta. - Il ciclo metanico era il mezzo di cui si servivano gli antichi per 1a predizione delle fasi lunari. Al1' epoca della riforma gregoriana fu immaginato un altro 1netodo per fis_. sare preventivamente la data del plenilunio pasquale, senza dover ricorrere. a osservazioni anteriori. Si chian1a età della Luna, a una data epoca, il numero dei giorni interi che sono trascorsi dall' ultin10 novilunio precedente fino a quell'epoca. Sapendo l'età in un dato giorn~, si conosce senz'altro la fase, in cui allora la Luna si trova. Ora è chiaro che per detern1inare approssimativamente l'età della Luna in un giorno qualungue dell'anno basterà . . conoscere questa età al 31 drnembre dell' anno precedente. Questo è il nu-

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