Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

510 - I !\;vrà bisogno di iiifiorarsi di lirisn10 enfatfro o di leggenda. per interessaro le future generazionL Fra gli eserciti che l::)~~~tevanoprima e quelli che esisterahnO' subito dopo la presente guerra, ,V~ snrit una differenza assai n1aggfoì•? \.di quell-a ohe esisteva tra gli es~1·ç,iti,fil pi·incipio e alla fine del seùolò\·,:xJx ..' I Gli è che 1'odiérh~ .itl,•òrra ,ha avnt~ del le sorprese per ,1 :tµp~;·.i sorprese d_i offensiva. e di difetts~y,i1/·che determinarono uno sco1nbµs~pl,Ji11onto, per dir così, di talunj metoqi' f.princip'i, per cui le arn1i, gll uo1nf1,#/i,J'terreno, ossià i singoli ~le1nenti .€l~lfà guerra, vennero a trovarsi di 1Jt~n)te ad ùn' al'te ,,, ,., gilerresca cho i).on pq,teYia,certo, essere 11è 1weveduta nè raòéq'llfwJn alcun tratt t '1 ( I, ,. ,1 : ~ J a o. \ ',I I Non pocihi 111etodi ':di guerreggiare. dei tempi che furono,'sì tr'ovarono d'nc." 'cord,o coi tempi ulti·a-moderni. Mentre tutti. credevano che oggi la battaglia · doyesse essere diversa dalle battaglie .dei, ten1pi passati, non· solo di quelle <lell' àr1nà\ bianca dell'antichità e del rnedioevo, 111aanche delle napoleoniche,,noi ci siamo' trovati sotto un certo , pm\to cli vfsta~ tiasport!tti a quelle delle dtte' pt~.me epoche. Tra 1~: if,yl.timissime baU.aglie con1.i battute_ .,~~1}.1~•1 Mosà, ~ulle Alpi e sui Balcani <:f· 1quelle antiche combattute i?elle ste·sse regioni• q nanti ~·uffr.onti, quanta analogia! . La sci'enza pareva avesse deterin inato una ·vera e con1pleta trasformazione della guerra, invece chi avrebbe previsto che con le. armi da fuoco mo- , denie a lunga gittat.a i neniici avrebbero potuto sostare l'uno di fronte al1: altro per mesi e 111esi a non più di fento ~1etri di distanza? Chi avrebbe, 11nmag1n~to che all'epoca dei velivoli della telegrafia senza fili, éon la chimic!{ ~legli esplosivi,., con i calibri da $05, 1nsomrn~, con tutti gli incompa1•àbili . progre,ssÌ1%della.meccanica la cui rpe1·cè l combàt'.J}enti dovevano, senza ve- . . dersi, annientarsi alle più grandi 'distanze, chi avrebbe in1maginato che sarebbe1·0 ri}o1,nati a· galla gli elmi le ~ ' ' BibliotecaGino Bianco· bQn1be a n1ano, tutto cioè quel mate. riale gnerresco per cui già si resero celebri gli r avi nostri e che noi credevarno relegato nei inusci? Chi avrebbe suppost0 la cavalleria appjedata in trincea 'li ciclisti annidati tra la neve, sulle vette delle montagne, e tutta la mpdernissi1na fanteria foggiata, nell'aspetto a nell'unifonne, come un 1nilitare roma• no? Con le ~itragliatrici quasi a pbrtn ta di mano di ogni con1battente, chi avrebbe preveduto le lunghe sanguinose lotte tra i reticolati al di là dei qna}i i ne1nici si vedono, si sentono, si provocnno con i pugni e con le parole'? Chi poteva. supporJ'e che i fili dì' ferro e ùn laneio di sassi avrebbero ancora potuto pai·alizzare l'avanzata dei fanti moderni'? . ,,. E ch'.i avrebbe creduto. che' r1l terreno, di per sè stesso, acquistasse ancora, per effetto ct 1una fantastica fortificazione ca1npale, tale efficen~a da imporsi 3ille armi? Chi dopo le rive• lazioni dal 1866 al 1906 avrebbe osato parlare di con1pattimenti corpo a corpo e ritenere che l' astuzia ed il valore singolo del s0ldato, indipendente1nente dalla perfettibilitit della, propria arma, avrebbero costituito i principali coefficienti della vittoria? Tutto quanto Dedalo e Icaro, i poeti antichi, i maghi e le fate hanno presagito nelle loro avventure, nelle loro odi,. nei· loro incantesirni è yenut@ a galla, è di.ventato realtà nell'odierna guerra ..~. Abbiaino avtito gli aerei ster• 1ninatbri per terra e per rnare e tutto che po,teva essere atto a colpire, a qist(i·uggere, da lungi e da presso, dal1' alto e dal basso, dal cielo é dall:t terra non è ,stato risparmiato. Tutti i 1nezzi di offesa e -di difesa annoverati daÙa storia delle gt'l.erre hanno trovato impiego· sul teatro di questo imm.eriso conflitto. Indubbiamente la tattica del paR• sato si è un poco intrufolata in qu~lla .1noderna. ~l>iamo avuto battaglie.oonde{tte. sulla1alsariga delle antici1e: ~li estremi della scieuza gue.rrescà si sono incon~rati: .stilicpne? ~ars~te, e c_hissà · quanti, altn co~1dottien dei tempi pasJ . r

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