Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1916

I MAGG.-GIUGNO 1916 _. 114 - 28 Domenica 149-218 ~ S. Elc6nide,mart. - S. Agostino, monaro, apoc;t. rlcll'Ingl1iltP1Ta. - Ss. Erni1io, Felicia, Priamo, e Lucia110, martiri, onorati a Cagliari. · Memoràndum. - Festa civile a Val,1e di Pompei, in commemorazione dell'istituzione 11e11e opere di beneficen,m sorte a fianco di quel SantlH\/rio . .L-- Festa cti 8. Uroce in Uasteltertermini, cun d\te giorni di fier,1.. - ]'i era n. Piazza Armerina·, che dura sino all' 8 giugno. - Festa della Mado~111adella Medaglia in Ragu.sa. --------------------'~------------------ ..... - , /i'\ 29 Lunedì s. Mass:mo, vesc'. a1 Cittanova (Istl'ia), sec. IV. - s. Rec,titnto, uomo 150-217 prudentissimo e dotto, vissuto 1in Roma sotto l' irnp. di ~iocleziano, .e ____ __,___ __, per ordine suo decapitato.-l'1·i1n',> g ·orno di:lle 1·ogazio11i(1'itu romano). Memorandum. A Firenze, in Santa O1·oce, commemorazione funebre dei volontari Toscani caduti a Ourtatone e Montanara '(1'848). --------------------~!E---------------------- 30 Martedì s. Ferdinando lii, re di Castiglia (1 J 99-1252). - s. Angela Merici, 101-216 aa Desenzano, morta l'anno 14*0. - Seco11dqgio1·no delle rogazioni (dio 1 ----"-'------'romano). · ,, Memorandum. 'h- Festa militare per l'arma di artigli,eria, che commemo~·a gli anniversari gloriosi della capitolazione di Peschiera e della v'i,'tt?ria di Gòito (29-30 maggio 1848). - - St chiude la caccia: JJari (quaglie e tortore,'. - Festa di 8an Ferdinando, santo patrono di tutta la Spagna. - hecor·ation Day, ossia giorno della decorazione delle tombe: fesla nazionale negli ·Stati Uniti dii America. - ------------------~?~--------------------- ,,. L \i 31 Mercoledì s. Petronilla,verg;ne, fu tra i primi cristiani convertiti da s. Pietro 152-215 apostolo (sec. I). - I Ss. Canzio, Canziano. e Canzianilla, della· stirpe ---------· degli Anic·ii, martiri ad. Aq ni'leia sotto Diocteziano, insieme col loro pedagogo Proto. S. Lupicino, vescovo di Verona. - 'l'erzo giorno dtlle 4·ogazioni (?·ilo romano). Memorandum. - @ L. N. a ore 20,37m. - Si chiude la caceia:' Caltanissetta (2° periodo; quaglie e tortore sulla spiaggia del mare e terreni incolti); Catan-ia-(quaglie e uccelli di transito, Slllla riva del n1are e terreni incolti); Catan.zaro (2° periodo; uccell.i di passo); Girgenti (riddene, quaglie, tortore, uccelli di tra11sito)·; Isola cU Favignana [rl'1·apani] (volatili); Lecce (esclusa. selvaggina st:ainziale); Napoli (quaglie sulla spiaggia del mare e terreni incolti); Porto JIIIaiwizio ,(acquatici, palustri, di ripa; qua.glie, tortore, ortolani_, culbianchi --------------------~~-------------------- \ Note pratiche di cucina. Fave alla romana. , I Nella stagione primaverile gli ·erbaggi si disputano da soli 1' onore di apparire sulla, tavola - htt la.sciato scritto un dotto autore - e le fave tenere di ,pantano vi tengono uno dei primi posti .. , Smussate l' estreJV-ità superiore dt un chiJogrammo di fave fresche,· non completamente mature e la,·ate1e in acqua. SoffrigFave alla besciamella. ', ' 1 gete in cazzaruola 200 grammi di prosciutto tagliato a dadolini, con un pezzetto di burro e poco olio, unitevi un mazzetto di prezzemolo legato· con un aglio ed una C'ipolla novelli; versatevi le fave e mettetele a cuocere ~u fuoco vivace, terminandone la cottura a fuoco lènto; aggiungete il poco sale neeessario ed impiattate contornando con crostini di pane fritti nel burro. Per ammannire questa vivarlda occorre che le fave siano mondate intierarnente della loro buccia, Lessatele in acquu salata, sgocciolatele e ponetele in saltiera 90n 100 gr. di burro manipolato insieme ad uua · cucchiaiata di farina; fatele saltellare vivamente qualche minuto ed aggiungetevi 2 piccoli bicchieri di latte bollente. Act'omodate di sale, presina di zucchero e raschiatura di noce moscata. Dopo alcuni bcillorJ, servite con crostini di pane disposti intorno al piatto. • Fave col burro. \ . E un piatto fine ,che io !vi indico in occa • sione di ospiti di riguardo alla vostra mensa. Seegliete le fave tenere, e quafora fossero grosse, spogliatele della pellicola; cuocetele in acqua saluta, scolatele a ctÒYere, quindi versat.ele in una s:ctltiera ove avrete posto un buon pezzo di burro fresco diviso in pezzettini. Mettete la sn,ltiera su piccolo fuoco e scuotetela repl.i.catameute' in modo da sciogliere il burro, fa<'endolo legare ci)lle fave come una sa.l-.;a; aggin ngt:'te u 11a presa di zncebero ed. uua di :sale, se occvrre, e . Fave in OJllidocoi carciofi. Prepnr~te le fa.ve eome sopra e quando sono a meb\ cottura, unitevi u·e carciofi ta- ~ !iati a spicchi e seguitate a cuocert>, aggiu ngendovi puo' auqua se uece.'.)/3,uia, oppu"i-e del brodo. Bib.._ GinoBianco sen-itc,. 1

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