) - 810 - oh0 hanno dei oara.tteri somatioi e psf ohiot, i quali rappresentano delle predisposizioni vere e proprie al malfare. Ma v· è di più. V'è la miseria degl' infimi strati sociali, v'è la promiscuità di abitazione e di vita, v'è l'alcoolismo, tutte piaghe dolorose e non facilmente sanabili. della sorietà, le quali spiegano lo sviluppo e il perpetuarsi di quegli istinti peggiori che trovano appunto nell'ambiente il miglior mezzo di cultura: così si spiega, la recidiva al delitto e si capisce anche perchè la polizia vada.cerrando i colpevoli quasi sempre 11ella stessa categoria d'individui. Così è nat~ la· necessità di possedere le maggiori e più precise indicazioni su coloro che si devono considerare delinquenti in potenza e che devono esser sorvegliati e rintraccia.ti a tempo debito: il problema del1' identificazione dei recidivi s'è imposto in tutti i paesi civili: ed oggi non c'è grande rapita.le che non pos-,egga una specie di biblioteca, di museo della deliuqueuza, dove sono a migliaia i ritratti e i dati riconoscitivi di coloro che sono tenuti d'occhio perchè hanno avuto a ohe fare una volta con la giusttzta. Ad è presumibile avranno oon essa d& regolare dei co,,ti anohé in seguito. Di tal genere sono le fiches o cartellini d'identificazione di Bertillon, il cui metn<to antropometrico è in vigore già da n1olti anni in Francia. Net cartellini di Bertillon vengono segnate tutte le misure del corpo, della testa e degli arti che da una certa età in su diventano stabili, e inoltre tutti quei caratteri che possono servire a identificare l' lndi• viduo oome il colore dell'iride; le cicatrici, i tatuaggi, le deformazioni e tutti quei segni speciali che possono aiutare nel differenziamento. Alla fiche, che vien messa in apposito casellario dove è facile ritrovarla, si aggiunge poi il ritratto fotografico di faccia e di profilo dell'arrestato e la fotografia delle impronte digitali. Sul ritratto e sulle impronte bisogua spendere qualche parola di più. Le caratteristiche più notevoli ai un ritratto fotografico (naso, orecchio, mento, fronte, ecc.) si rivelano dal pro.filo: it ritratto di faccia dà solo l'aspetto generale di un volto: ma anche usando tutti i maggiori riguardi, non si possono evitare degli et'- rori poichè vi sono delle persone che straordinariamente si rassomigliano, come vi sono altre che fotografate in diversi modi paiono persone diverse, .fig. 1 e 2. Nell'un ca-:;o e nell'altro la forma del naso, le partkolariti dell'orecchio·, l'aspetto del cranio posson'dare _; come ho aceennato - la ip<3rata. soluzione del problema. Si capisce che i mariuoli tentano ogni mezzo per sfuggire a questi occhi di lince della polizi.t, rappresent.ati in gran parte· dall'obietti.vo fotografico, e si muta.no i connotati con grande disinvoltu- ·ra.' facendosi cre:::;cer la barba o rasandosi i baffi o producendosi segni che pos~ano fuorviare. Perciò viene adoprato oltee alla fotografia anche il ritratto parlato, dove le particolarità dell-a faccia vengono segnate minutamente con i termini più· appropriati e che sono sempre gli stessi, onde non inge11erare confusione. Del resto questo sistema non è davvero una novità, poichè il prof. Tomellini nel suo pregevole M,tnuale di Polizia giudiziar:a (Editore Hoepli), riporta un documento che fu esposto nel suo originale dalla polizia di Amburgo all'Esposizione di Dresda del 1903. Questo segnalamento è del mese di gi11gno del l96 a. C. ed è datato da Alessandria: Fig. 2. - Fotografie rappresentanti la stessa, persona per quanto a prima, vista ciò non sembri, per l'effetto della, barbai, . " Un giovane schiavo di Aristogene, figlio di Crbippo, deputato d' Alabnnda, di nome Xermon,e, alias Neilo, è fuggito. È un siriano di Bambiko, dell' età di circa 18 anni, di statura media, senza barba: ha le gambe dritte, il mento a, fossetta., una verruca BibliotecaGin'oBianco
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