Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

- 304 sca-vate trentasei nicGhie di oscuro destino. Vari frammenti e ruderi segnano i luoghi delle statue e delle altre decorazioni, e delle grandi stanze di ricovero, e delle vie sotterranee che permettevano l'uscita delle acque. Il Teatro è di origine greca ma fu riformato dai Romani i quali ne costruirono anche uno più n1odesto; 1n scoperta del quale si deve ad un non lontano caso fortuito. Dall'alto del grande Teatro si gode di una vista unica forse al mondo: basta nominare i l_uoghi che si stendono agli occhi perchè senza sfoggio di aggettivi si immagini la com1nozione che agita chi guardi : l' Ionio in basso, e, in alto, una catena di monti fra cui primeggiano Mola col suo aereo castello e la punta Veneretta; da un lato l'Etna, con la spiaggia arc~ta che muove verso Catania, dall'altro la costa che fermandosi a Capo Sant' Alessio prosegue per Messina: nella tenuità del1' azzurro si accusa il profilo indeciso delle Calabrie. Dalla casetta del custode, che è ancor più in alto, essendo a culmine del monte Tauro (conservasi in una stanza qualche fran1mento notevole rinvenuto Taormina - Porta del palazzo Ciampoli. nel Teatro) la visione si fa quasi tragica di bellezza senza nome, perchè vi si sprofonda ai piedi, con .magia di verBibliotecaGino Bianco ,-~~ .... ~l'aormina. - Finestra nel l>1:l..ì.azzCoiampoli. tigine, la schiena del monte segnata di alberghi e ombrosa di pini. Sono notevoli altresì, sparsi qua e , là, alcuni fra1nmenti che attestano la grandezza e l' importanza della città vetustissima; amrnirabili gli acquedotti, in cui pare i Romani concentrassero tutta la poderosa loro semplicità e che meravigliano l'occhio e la mente. Non meno importanti sono gli edifici che dimostrano il primeggiar ·di Taonnina nell'evo inedio. Importanti i vari palazzi che, se behe polistili, indicano la sapienza degli antichi abili n-el fondere in istile unico la diversità delle co.rrenti architettoniche. Questi monumenti vanno dal secolo XIII al XIV e si nota la fusione, ma più spesso la confusione, dei tre stili bizantino, arabo, normanno. Va in prima linea i\ famoso Palazzo Corvaia, con archi leggermente acuti e colonnine di r1.1ezzo ornate di magnifico capitello di perfetto stile archiacuto. L'effetto dell' architettura è basato rnaggiormente sul policrornismo caro a quel te1npo, mentre la merlatura risénte un poco del gusto arabo. Fu costrutto (1372 ?) c1alla famiglia Longo (lo stemma dei Corvaia appare nel 1508) e si ignora la precisa sua destinazione se, cioè, fabbriçato per abitazione o a difesa, o a Palazzo di Giu-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==