- 802 - Taormina. - Cortile di San Domenico, l'epoca dei Vicerè ebbe varia sorte e combattè Catania. Da quest'epoca in _poi, la storia di Taormina si fonde ancor più intirnamente che per il passato, con quella di tutta la Sicilia; palpitò essa di tutte le vigilie armate che preludiarono alla liberazione finale. Anche dagli schemi esposti, chi ' legge sente balenarsi dinanzi agli occhi un rovinio prodigioso di eventi e un fremere di lampi bellici. Qneti nel fiorire della pace, aniinosi nel turbine della guerra, fieri nella dig,nità di isolani, quel pugno di uomini protesi su l'abisso portano ventisei secoli e più di storia nel sangue. Bisogna serrar le palpebre e sognar di quel n1are, cli quel cielo, di quel circo di nl.onti, e agitarvi con la mente le furibonde pugne rimbombanti di massi e irose di stromenti giganteschi', per vivere un istante di quell'epica in atto. E che immagini indimenticabili! Qual brivido non solcò gli abitanti dell'altura quando l'Etna. irato vomitò tanta e tanta .di lava rossa, sanguigna, fumante,. assassina, che ricoprì e annullò le terre del suo vastissirno cammino e, rovinando fino al lòntanissi1no mare, seppellì Catania e si fuse e si smorzò nelle acque, crepitanti all' amplesso inu1nano ! A Taormina portano due st-rado~ Una per chi ha fretta, la seconda per i poeti ed i poltroni. La prima si innalza quasi ~ picco, nel vivo della pietra marino rea, tagliata BibliotecaGino Bian Sooietà Relnach e c.. Milano.
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