• 301 - stro e di decoro per Taurom~nio. Ma non è-essarono le lotte e oli armeo-o-i · O 00 1 si comprendeva l'importanza dell' altura e la potenza di quel presidio naturale. E si· accendevano di anno in anno gare violentissime; sottratta a Si-: racusa dai Mamertini, ma poi, nel 263 av. C. ridata a Gerone, con la battaglia delle Egadi venne quindi in mano ai Romani; durante la prima guerra servile f~ conquistata dagli schiavi in rivolta, ma fu ripresa da Serapione. Nel 21 av. C. finahnente fu ridotta a colonia romana. E ancora~ Dopo l'Impero (476 d. C.) fu baluardo efficace dei Bizanti~i; il califfo Almoez la conquistò nel 692 e dal suo . rìome la chiam·ò, per segno di imperio, Almoezin; nel 902 fu distrutta. in gran parte dai Saracent con a capo Ibrahim; nel 968 Abucalssen ne compì la ruina estrema.· · · · · 1·aormina. - Palazzo del Duca di S. Stefano. gustosi, che va da Capo Schisò a Capo Sant'Alessio, Naxos, città di forse diecimila abitanti fondata, sen1bra, nel 735 (o 738 ?) av. C. dall'ateniese Teocle che ne scacciò i Siculi; fiorita maggiormente nel 450, e celebre per la perfezione delle sue medaglie. Ma Dionisio il Vecchio. nell'anno 403 la conquistò con inganno e degli abitanti non risparmiò çhe un solo, traditore: gli altri furono dispersi e la città ruinata per non più risorgere. Qualche anno più tardi (396 av. ·C.) col favore di Imilcone, i Siculi co1nin~ ciarono a•riabitare quei luoghi deserti e vi si posero così fortemente che Dionisio tentò invano nel 394 di conquistare la rocca ben difesa: l'ebbe però due anni dopo dai Cartaginesi. Vi furono atti di rappresaglia violentfl,; gran parte dei biculi furori o espulsi ed accolti invece moltissimi mercenari siracusani, onde la razza si confuse in greco-sicula. · Nel 1078 Ruggero la tolse ai Mussulmani. Sotto Pietro II d'Aragona essa divenne· feudo di Polidoro Sism'ondi. Rifiutò, al tempo buio e gareggioso dell'evo medio, di comba'ttere Manfredi figlio cli Federigo II lo Svevo; e l'eroismo del gesto fu scontato con un assalto vittorioso dei Messinesi. Taormina. - Badia vecchia. Dal 392 al 358 a v. C. si sa poco ; in questo tempo Andromaco, generoso· ribelle a Dionisio II e padre dello storico Timeo, raccolse gli antichi N axi dispersi e li collocò sul monte Tauro dove. essi, per aver posseduta un'antica · civiltà, prevalsero sull' elernento ante- Si sollevò ai Vespri eroici; accorse generosamente in aiuto di Messina aslu- sediata da Carlo d'Angiò; durante riore. Fu quest'epoca fecondissima di Bib11otec.;la..::Jlntojlanco
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