Acpol notizie - Anno II - n. 4 - Febbraio 1970

difensive ha t~ovato una sua significativa premessa , nella scissione socialdemocratica del luglio scorso, e uno strumento operativo nel ricatto che da allora grava sulla lotta politica nel nostro paese. _Ora,anche sfruttando l'emozione popolare seguita ai tragici attentati di Milano e di Roma, si va cedendo a questo ricatto attraverso la ricostituzione di un · governo qùadripartito che non ha altra ragion d'essere che quella di stabilizzare e legittimare il blocco d'ordine già sostanzialmente- in atto nel Paese.Questo mentre, nella D.C., la rottura della corrente dorotea anzichè creare le condizioni per la formazione della _ nuova maggioranza che avrebbe dovuto - nel le speranze delle sinistre intern~ - spostare r'asse politica del partito, si è risolta in una ennesima operazione trasformistica, che. ne conferma la tradizionale vocazione moderata. RINNOVAMENTO POLITICO In queste condizioni la ripresa della collaborazione quadripartita non può in nessun modo esserepresentata come proseguimento di una politica di centrosinistra, per la quale, dopo la scissione socialdemocratica non esistono più le condizioni, ma assume chiaramente il significato di una svolta a destra, e si salda politicamente con. la volontà di rivincita del padronato. E' evidente, quindi, la decisa opposizione a questa operazione, di chi, come noi, vuole il cambiamento di questa società per rompere l'alleanza storica fra padronato e potere politico, per mettere in crisi il blocco storico moderato che oggi si crea uno strumento col quadripartito. In questa situazione la sinistra (partiti, sindacati, forze sociali e culturali) si presterebbe al gioco se si arroccasse nella pura e semplice difesa di quanto - pure assai significativo -- ha conquistato e rappresenta. E' anzi necessario, in questo momento, consolidare in termini politici, la spinta unitaria e autonoma della base operaia che ha costituito la caratteristica peculiare del movimento di autunno, e che .in esso ha rappresentato la forza decisiva. E' questo un compito che inv...este innanzitutto i sindacati, ai quali · si pone ormai con urgenza il problema di concludere il processo unitario, arricchendolo, in .una fase costituente del nuovo sindacato unitario che deve avere immediatamente i'nizio, di tutte le valenze politiche ., espressedel movimento. Questo ~ oggi· il modo più significativo per prolungare, anche sul piano stretta- .mente sindacale, la capacità· di pressione del movimento operaio oltre la scadenzadei contratti. Lo stesso imperativo di non frustrare la spinta · unitaria del movimento, e di non considerarne esaurite le potenzialità con la firma dei contratti si pone ai partiti tradizionali della sinistra. Da ·questo punto di vista la linea politica sulla quale sembra oggi attestarsi, non senza tensioni e ~ravagli interni, il P.C.I. frena il processo di ristrutturazione della sinistra, e costituisce un obiettivo ostacolo ad ogni ipotesi di strategia che non sia quella difensiva. In tal modo anche il P.C.I. --: insieme a tutta la sinistra italiana - si assume la responsabilità di· non dare risposta politica sufficiente alla svolta moderata in atto. Tuttavia tendenze diverse vanno manifestandosi nell'ambito della sinistra: ne è testimonianza la stessa esperienza'del "Manifesto" e il modo non sterilmente frazionistico in cui va sviluppandosi. Ne è testimonianza - anche se tardiva - l'appello rivolto dal PSIUP al e.e. del P.S.I. perchè questo partito, cedendo al ricatto socialdemocratico del· quadripartito, non distrugga definitivamente quell'area socialista le cui possibilità di espansione sono imponderabili come din:,ostrano le diffuse resistenze manifestate in questa occasione dalla· base del P.S.I. Ne è testimonianza infine la disponibilità all'azione e all'impegno unitario di masse di lavoratori cattolièi, che oggi maturano la liberazione da·condizionamenti metapolitici ed entrano con pieno diritto e con un loro apporto originale nell'area della sinistra politica italiana. In quest'area I'ACPOL intende operare, ponendosi come punto di incontro e di iniziativa aperto a tutti i militanti che vogliono lavorare per una ristrutturazione della sinistra e che oggi, di fronte ai propositi di rivincita del blocco moderato, sentono la responsabilità di non disperdere il profondo significato unitario delle lotte dei lavoratori, ma di impegnarsi perchè sia accelerato il processo di omogeneizzazione delle esperienze e delle forze molteplici della sinistra. 3

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