Acpol notizie - Anno I - n. 2 - Dicembre 1969

LOMBARELDAI BOR SU«LMANIFESTO» R. LOMBARDI SULLA RADIAZIONE DEI COMPAGNI DEL MANIFESTO Lombardi ha affermato che "la decisione del CC del PCI di radiare i compagni del Manifesto e più ancora il modo con cui vi si è arrivati, sospendendo con sospetta frettol~sità il dibattito di base appena iniziato su proposta dello stesso Comitato centrale, è un sasso nell'ingranaggio del processo di ristrutturazione della sinistra". "Il meno che si possa dire è che essa non faciliterà i processi unitari in corso e che occorrerà prima di tutto molto sangue freddo e poi molta pazienza e molta inventiva e fiducia nella "forza delle cose" per diminuire i ritardi ed evitare gli inceppamenti". Lombardi ha poi detto di aver fatto conoscere in precedenza ai dirigenti del PCI questa sua posizione, "sicchè se essi si sono assunti una così pesante responsabilità lo hanno fatto in piena scienza e coscienza". LABOR SULLA RADIAZIONE DEI COMPAGNI DEL MANIFESTO , La decisione del Comitato Centrale comunista di radiare dal Partito i promotori del "Manifesto" è una decisione poi itica assai grave, il cui significato va oltre la vicenda di coloro che ne sono colpiti e oltre la vicenda del Partito Comunista. Innanzitutto essa fornisce gli argomenti migliori a coloro il cui unico obiettivo è di ricreare in Italia quella lotta frontale tra opposti schieramenti politici e sociali che tanto a lungo ha paralizzato il progresso del nostro Paese. Ma, ben più a fondo, dimostra, nel Partito Comunista, la volontà di rallentare quel processo di ristrutturazione della sinistra, quel dialogo fra forze politiche e forze sociali, quel superamento della logica di potere, di cui è momento essenziale il disgelo della vita interna di "ogni" organizzazione, la capacità di ristrutturare innanzitutto sè stessi. Non vogliamo dire con questo che il Partito Comunista torna indietro di dieci anni e abbandona una prospettiv_a di dialogo e di incontro con altre forze: ma solo che esso dimostra di concepire questo incontro come un accordo di potere fra forze sostanzialmente monolitiche e muovendosi su di un piano classicamente B osi 60,(} e.(!i~ mo o ·~rs;· P e, a riemergere la vecchia 42 abitudine frontista, che le parole del Congresso di Bologna sembravano aver, per sempre, seppellito. Ci siamo impegnati anche nell' ACPOL opponendoci a questa concezione politica, che non è solo dei comunisti. Noi vogliamo concretamente superare in radice un anticomunismo tradizionale che ha paralizzato le forze democratiche cattoliche e laiche. Ma certo non per ripercorrere i sentieri di un ri r~movato frontismo, nè per riproporre i meccanismi degli · incontri di potere, di cui già il centro - sinistra ha fatto vedere il limite e la meschinità. // P.C./. deve e dovrà scegliere quale dialogo vuole e dunque quali interlocutori. · La vicenda del "Manifesto" dimostra che, per ora almeno, esso continua ad anteporre un limitato interesse di partito e la logica di un realismo dai limitati orizzonti alle possibilità che oggi si offrirebbero a chi avesse lungimiranza e coraggio per aprire in Italia un grande processo di invenzione ideologica, di rinnovamento della sinistra politica, con una strategia capace di coinvolgere le nuove forze sociali, che vogliono bat~ersi per cambiare sul serio il Paese. TAVOLE ROTONDE Tre tavofe rotonde di studio, a carattere interno, verranno promosse nelle prossime settimane dal Comitato Promotore Nazionale dell'ACPOL con la partecipazione di esperti, politici e sindacalisti. I temi in discussione saranno: - significato politico dei nuovi strumenti del Movimento operaio nell'azienda e della iniziativa sindacale per le riforme; - la politica economica del governo di fronte alle lotte sociali; - partiti, sindacati, forze sociali e strategia della sinistra. INCONTRO DELLE RIVISTE DELLA SINISTRA ITALIANA A livello nazionale si terrà un incontro delle più importanti riviste della sinistra italiana, alle quali si proporrà un dialogo a più voci sul rapporto tra le lotte sociali oggi in corso in Italia e la strategia del la sinistra. 11dibattito sarà poi pubblicato sui "Quaderni dell'ACPOL".

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